Un finanziamento Futuro Sostenibile Plus di 25 milioni di euro, della durata di 5 anni, assistito dalla Garanzia Futuro di SACE: così UniCredit supporta gli investimenti di F.lli De Cecco di Filippo – Fara San Martino SpA. Il finanziamento è destinato agli investimenti in area “Operation”. Due sono gli obiettivi che persegue, l’automazione per il miglioramento dell’efficienza industriale e ulteriori passi per la transizione energetica. Gli investimenti interesseranno entrambi gli stabilimenti produttivi italiani vale a dire quello di Fara San Martino e quello di Ortona.
Il gruppo De Cecco, la cui attività produttiva ha avuto inizio nel 1831 con l’avvio del primo molino, è oggi una realtà imprenditoriale che opera a livello globale. I suoi prodotti come pasta, olio, sughi e salse, pesti, derivati del pomodoro e bakery, sono venduti in Italia e in oltre 100 Paesi nel mondo. La De Cecco ancora oggi è sotto il controllo della famiglia del fondatore, con la quarta generazione di amministratori.
Con il Finanziamento Futuro Sostenibile UniCredit intende supportare le imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilità per un futuro migliore, grazie al conseguimento di risultati basati su criteri ESG: Environmental, Social e Governance. È prevista fin dall’inizio una riduzione del tasso applicabile al finanziamento per l’impresa che in sede di stipula si impegna a misurare la propria performance ESG attraverso specifici indicatori, scegliendo almeno due obiettivi, di cui uno in ambito “Environmental” (o ISO connesse a “Environmental”). I due obiettivi individuati per il finanziamento a F.lli De Cecco sono entrambi nella Macro Area Environmental e relativi all’aumento della quota di energia proveniente da fonti rinnovabili e della percentuale di rifiuti riciclati/recuperati sul totale dei rifiuti generati.
“Il tema della sostenibilità è strategico per la F.lli De Cecco. Di conseguenza, questa operazione ha per noi una grande valenza simbolica perché il nostro intervento, al di là della sua ratio finanziaria, ci permette di supportare una realtà che da sempre ha creduto nella sostenibilità quale direttrice di sviluppo, investendo in innovazione e ricerca, sulle strutture e sul proprio capitale umano, con ritorni concreti per lo sviluppo del territorio” commenta Roberto Fiorini, Regional Manager Centro di UniCredit.
“L’ambiente e l’innovazione fanno parte del dna della nostra azienda: lo scorso anno ci siamo sottoposti a Rating ESG ottenendo un punteggio di fascia alta a conferma dell’attenzione ai tre pilastri della sostenibilità. Con particolare riferimento all’ambiente fanno parte della nostra storia le centrali idroelettriche attive dal 1905 e ora i nuovi impianti fotovoltaici. Proseguiremo su questa strada e continueremo a investire in innovazione e ricerca per lo sviluppo dell’azienda” sottolinea Filippo Antonio De Cecco, Presidente del Gruppo.
“Siamo orgogliosi di continuare ad accompagnare i piani di sviluppo sostenibile di una storica realtà come il Gruppo Fratelli De Cecco, che rappresenta un’eccellenza nel mondo dell’agroalimentare Made in Italy”, ha concluso Filippo Coderoni, Relationship Manager Network Centro di SACE. “Noi di SACE siamo sempre al fianco del percorso di crescita delle imprese italiane, mettendo loro a disposizione la nostra vasta offerta di prodotti e servizi, la nostra conoscenza e le nostre connessioni”.



Nel 2022 sono stati prodotti 55 milioni e 814 mila chili di mozzarella Dop, con una crescita del 3,8% sull’anno precedente. Aumenta anche la quantità di latte idoneo alla Dop, passando da 295.434 tonnellate del 2021 a 305.829 del 2022. Inoltre negli ultimi dieci anni, dal 2012 al 2022, si è ampliato pure il patrimonio di bufale da latte allevate nell’area Dop, passando da 321.433 a 374.297 capi.
“In questi primi mesi, con il Governo Meloni – ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida – abbiamo lavorato per rendere centrale la nostra battaglia contro l’italian sounding. Dobbiamo difenderci da chi tenta di vendere prodotti che nulla c’entrano con il nostro sistema di produzione e di trasformazione. Il nostro impegno per proteggere la qualità delle produzioni italiane è massimo, perché abbiamo un patrimonio unico e non delocalizzabile. In questo senso, è anche attraverso il monitoraggio delle filiere che possiamo garantire alle persone di trovare del buon cibo. In legge di bilancio, poi, abbiamo inserito misure che favoriscono l’innovazione, fattore necessario anche per contrastare quelle patologie che aggrediscono la zootecnia e l’agroalimentare in tutte le sue filiere”.



