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Product Management Day, è tutto pronto per la terza edizione

Come nasce un prodotto, cosa ne determina il successo e quali sono gli strumenti all’avanguardia a disposizione dei professionisti e delle aziende per affermare la propria idea sul mercato? Di questo e altro se ne parlerà alla terza edizione del “Product Management Day” la conferenza nata in Italia e dedicata al management di prodotto e alla sua filiera, che si terrà il 26 e 27 ottobre a Firenze presso la sede di Nana Bianca, startup studio e co-working che ospita professionisti e promuove programmi di accelerazione per le imprese.

All’evento ha già aderito una platea di oltre trecento persone tra professionisti e rappresentanti del mondo dell’impresa, che si confronteranno con relatori di fama internazionale. Tra questi le figure aziendali di spicco che si occupano dei processi decisionali del prodotto, oggi tra le più innovative e richieste nel mercato del lavoro. Dal Product Manager al Product Marketing Specialist; dal CEO al CTO, fino ai Software Developer, Agile coach, UX Designer e Business Analyst. Al centro dell’evento le opportunità di networking e i contenuti basati sull’esperienza reale di speaker e aziende.

“Dopo due prime edizioni di successo che hanno accolto circa 900 partecipanti, siamo di fronte a una svolta epocale per il manager di prodotto, il quale deve confrontarsi con una formazione molto ampia: dalle competenze nell’analisi del mercato, alla conoscenza dei più avanzati strumenti di analisi, di marketing e di gestione di un sistema complesso” spiega Mirko Maiorano, Head of Growth di 20tab, azienda ideatrice e organizzatrice della conferenza .

Grande attesa per il workshop del 26 ottobre condotto da Itamar Gilad, che ha ricoperto ruoli senior in aziende come Google, Microsoft e numerose startup di successo, per la prima volta in Italia con un evento in presenza. Nella giornata del 27 ottobre si terranno una serie di talk e Tavole Rotonde con relatori come Pawel Huryn di Regiondo, Susanna Ferrario, Product Coach & Senior Product Manager di Product Studio; Luca Malandrino e Francesca Tiso, Product Marketing Manager & Senior Product Manager di The Fork; Andrea Giannangelo, Founder & CEO di Iubenda; Farbod Saraf, Product Lead di Miro; Federica Brancale, Data & CRO Strategist di Marketing Freaks; Virginia Capoluongo, UX/UI Designer di 20tab; Costanza Mosi, Head of Product di Treedom; Timoté Geimer, CEO di Dualoop; Luca Barboni, Founder & CMO di 247x; Noemi Taccarelli, Founder & Growth Hacker presso blank growth agency; Felice Pescatore, Business Agility Coach di Inspearit e Francesco Corti, Principal Product Manager di Docker Inc.

Migliorano i driver di performance della GDO

Tra pandemia e dinamiche inflattive, cos’è cambiato nel comportamento d’acquisto degli italiani, in termini di canali distributivi e categorie di prodotto? E come si sono trasformati i KPI di vendita e di out-of-stock nel breve e nel lungo periodo?

Sono le domande a cui GS1 Italy, in ambito ECR e in collaborazione con IRI, ha voluto rispondere nel corso del workshop online “Due anni di discontinuità: gli effetti nelle dinamiche di sell-out e di out-of-stock”, organizzato nell’ambito dell’Optimal shelf availability (OSA), un progetto che studia, misura e analizza il fenomeno dell’out-of-stock, per identificare soluzioni strategiche e collaborative, condivise da produttori e distributori, che aiutino a migliorare il livello di disponibilità dei prodotti sugli scaffali e a soddisfare, quindi, il consumatore.

Con gli interventi di Ilaria Archientini, ECR project manager di GS1 Italy, e di Marco Colombo, operations e product management director di IRI, l’incontro è partito dall’analisi dei dati giornalieri dei canali di vendita moderna per metterne a fuoco gli elementi di continuità e quelli testimoni dei cambiamenti in atto, e per identificare le dinamiche nelle varie categorie merceologiche, anche alla luce delle pressioni inflattive, delle tensioni lungo la filiera e dei nuovi comportamenti di acquisto, determinati sia dall’incertezza del contesto sia da fenomeni diventati strutturali, come lo smart working.

Delineata l’evoluzione di scenario, il focus è poi passato ai driver di performance nel punto vendita, con l’obiettivo di comprendere il nuovo ruolo rivestito da assortimento, promozione, prezzo e out-of-stock per le performance dei retailer e dei produttori.

«Nel 2021 è ricominciato il trend verso la maggiore efficienza dell’out-of-stock, che si era interrotto bruscamente nel 2020 anche a causa delle difficoltà nella catena di approvvigionamento e degli acquisti dei beni di prima necessità a punto vendita, superiori rispetto alle vendite attese» ha spiegato Ilaria Archientini. «Nell’arco di un anno il tasso di out-of-stock si è ridotto dello 0,4%, scendendo nel 2021 al 3,5%. Anche in termini di impatto economico, l’anno scorso è ripresa la tendenza migliorativa che si era registrata tra 2017 e 2019, e il dato delle vendite perse nel largo consumo confezionato si è attestato al 4,7% contro il 5,1% del 2020. Quindi, il rapporto tasso di out-of-stock e vendite perse è stato pari a 1,47».

Per approfondimenti, i materiali del workshop online “Due anni di discontinuità: gli effetti nelle dinamiche di sell-out e di out-of-stock” sono disponibili sul sito di GS1 Italy.

Prossimo appuntamento con i workshop OSA, martedì 12 ottobre 2022, online dalle 14:30 alle 15:30, con “Largo consumo confezionato: evoluzione tra le rivoluzioni”.

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