Birra, un comparto dinamico: ecco le 15 (insospettabili) professioni più richieste

Meglio di un Navigator. Senza dubbio. Perché lei (e parliamo dell’Industria della Birra) i posti di lavoro li ha già creati. Stando infatti a una ricerca dell’Osservatorio Birra[1], emerge che nel comparto gli occupati sono aumentati di 4.400 unità in soli due anni (dal 2015 al 2017).

Un panorama dinamico, dunque, in cui ogni giorno trovano lavoro almeno 6 persone.

Ma come si configura il settore e quali sono le figure professionali richieste? Ce lo racconta lo studio “Le (insospettabili) professioni della birra” realizzato da Althesys per conto della Fondazione Birra Moretti.

Il prima dato interessante è che in un mondo del lavoro fatto di carriere discontinue e di lavoro a tempo determinato, il 50% delle persone sono assunte da più di 10 anni. E un altro 33% è in azienda da almeno 5 anni. Inoltre, dei 3,49 miliardi di euro di valore aggiunto creato dal comparto, il 71% (2,47 miliardi di euro) viene destinato alla remunerazione lorda dei lavoratori, sostenendo così l’economia familiare.

Vediamo adesso quali competenze servono per lavorare nel settore.

I protagonisti della filiera ritengonono  che per trovare lavoro nella birra bisogna, prima di tutto, conoscere bene il prodotto (18%) e la industry (5%). Molto richieste anche qualità manageriali (11%) – e da imprenditore (8%) – e di formazione del personale (14%). Importanti anche la specializzazione (9%) e la learning agility (8%).

Ma chi sono i professionisti più richiesti?

Ecco 15 profili, spesso altamente specializzati, tra i più gettonati:

  • Mastro birraio
  • Tecnologo alimentare (della birra)

    È una sorta di mastro birraio 4.0. che si occupa dell’elaborazione delle ricette e della produzione della birra.
  • Ingegnere chimico alimentare
  • Responsabile laboratorio e controllo qualità
  • Responsabile sicurezza
  • Coordinatore sostenibilità
  • Automation specialist
  • Digital innovation manager
  • Commerce specialist

    COMMERCE SPECIALIST
    Il ruolo del commerciale nelle grandi imprese della birra si è evoluto rispetto al passato
  • Tecnico grafico
  • Brand ambassador

    BRAND AMBASSADOR
    è una sorta di “trait d’union”, un ibrido tra un tecnico della birra e un venditore
  • Beer specialist

    Il Beer Specialist è  un mix tra un commerciale di alto profilo ed un tecnico
  • Spillatore
  • Barman
  • Sommelier della birra
  • Il Sommelier è una figura professionale a tutto tondo, che abbini le capacità tecniche di degustazione a know-how operativo

Naturalmente il successo delle figure progessionali non potrà prescindere dai mega trend di mercato che si andranno affermando nel prossimo futuro (da 2 a 5 anni). Ecco quali sono a detta dei protagonisti della filiera le tre principali tendenze. Il 41% degli intervistati ha posto l’accento sulla sostenibilità, intesa come attenzione alla sostenibilità ambientale (16%), ideazione pack sostenibili (13%), implementazione materie prime locali (7%), gestione dei rifiuti e degli scarti (5%). Per un altro 32% lo sviluppo di nuovi gusti e segmenti nel mercato, come le birre speciali (14%), quelle artigianali (10%) e il trend healthy (8%). E completa il quadro di una filiera in fase di evoluzione strutturale quel 18% che guarda all’innovazione digitale, citando innovazione (10%), digitalizzazione (5%), e-commerce (3%).

E non dimentichiamoci della formazione….

Last but not least, ecco un altro aspetto fondamentale  evidenziato dalla ricerca : quello della formazione, ritenuta importante dall’85% delle imprese della filiera. Si va da 6 a 20 ore annue di formazione per dipendente, a seconda delle dimensioni aziendali, con punte massime nelle medie imprese.

Tuttavia, l’offerta universitaria italiana si limita a pochi corsi della Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, mentre all’estero ci sono invece molte Università e istituti tecnici che offrono percorsi di laurea, sia triennale che specialistica, focalizzati sul settore, oltre a numerosi corsi professionalizzanti che toccano aspetti più manageriali del business e quelli legati alla valorizzazione del prodotto finale. Per colmare questo gap di specializzazione, tra domanda e offerta di lavoro, è nata l’Università della Birra a Milano, voluta da HEINEKEN Italia, che si propone con lo slogan “imparare sul campo” e si presenta come un approfondimento teorico e pratico sui fondamentali del mondo della birra, dalle materie prime alle dinamiche di mercato, dedicato ai professionisti del settore Ho.Re.Ca e Modern Trade.

Metodologia della ricerca

La ricerca  “Le (insospettabili) professioni della birra” è stato realizzata intrevistando campione di quasi 7mila dipendenti di aziende distribuite lungo tutta la catena del valore: produttori di birra, operatori della fornitura di materie prime e di packaging, della logistica, della distribuzione all’ingrosso e al dettaglio e del mercato della ristorazione e bar, ad offrire una prospettiva unica e dall’interno di questo settore.

 

[1] Fonte: “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia”, Osservatorio Birra novembre 2018, su dati 2017.