Altroconsumo dà le pagelle alla Gdo, ma cambia il paniere. Botta e risposta con U2

Anche quest’anno Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori, ha fotografato la Gdo nazionale stilando la classifica delle insegne più convenenti. Sul podio salgono Esselunga ed Ipersimply, considerate le più convenienti. Sul fronte delle marche commerciali vincono U2 Supermercato e Conad ipermercato mentre il discount più conveniente risulta essere Eurospin.
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L’indagine (giunta alla 28a edizione) ha preso in considerazione 67 città italiane (per lacune c’è una classifica ad hoc) rilevando oltre un milione di prezzi su 115 categorie di prodotti tra quelli considerati “acquisti irrinunciabili” in 922 punti vendita. Il sottinteso è che scegliendo meglio dove si fa la spesa una famiglia può risparmiare in media 3000 euro, ma anche 4000 in città come Venezia. Non solo: sul sito di Altroconsumo, solo per i soci, esiste un servizio “personalizzato”: riempiendo il carrello virtuale con la propria spesa viene segnalato il supermercato della propria città in cui fare quella spesa costa meno, nonché il risparmio rispetto alla spesa abituale.

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Sotto la lente anche i prodotti, di marca, con evidenziato il delta di differenza molto ampio tra un punto vendita e l’altro. Il consiglio è chiaro e cristallino: acquistando prodotti con marchio commerciale o al discount costa meno, molto meno, senza andare a discapito spesso della qualità, anzi: sottolinea Altroconsumo come tra il “Miglior Acquisto” delle suoi test nel periodo 2014-2016 solo il 28% riguardava prodotti di marca, mentre a pari merito al 36% figurano i prodotti di marca del distributore e i prodotti discount.

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Escono le marche, entra il paniere

Non è d’accordo con la classifica di quest’anno U2 Supermercato, che fa sapere come, rispetto agli anni passati, siano cambiate le regole per la definizione di una delle classifiche, quella della spesa “con tutti i prodotti”. Passando da un paniere composto solo da prodotti di marca a uno che contiene anche prodotti più economici, diventando così da paniere “Marche” a “Spesa con tutti i prodotti”. Inoltre la classifica introduce due nuovi criteri solo per la classifica “Spesa con tutti i prodotti”, ovvero il numero di punti vendita e la copertura territoriale su territorio nazionale.

“I criteri suddetti hanno portato all’esclusione di U2 Supermercato dal primo e più importante dei tre panieri” spiega un comunicato dell’insegna, che lamenta il fatto che non sia stato fatto “cenno alcuno nel comunicato stampa o nell’articolo sul sito dei nuovi criteri adottati, con conseguente informazione ingannevole nei confronti del cliente”.

Altroconsumo risponde alle critiche chiarendo che “scopo [del “nuovo paniere”] è quello di offrire un’informazione che costituisca una sintesi di quanto risultato nelle altre tre tipologie di classifiche pubblicate: rappresenta, cioè, il comportamento comune di una famiglia italiana, la quale non effettua mai una spesa di soli prodotti di marca, o marchio commerciale, o primo prezzo, ma compie prevalentemente una spesa composita tra le diverse tipologie di marca. Questo paniere è, in verità, il più rappresentativo tra i panieri mai costituiti da Altroconsumo. Ma proprio la sua composizione ha imposto vincoli più rigorosi nella selezione delle insegne da inserire nella classifica. In particolare, sono state selezionate insegne che fossero presenti in almeno cinque regioni italiane”.

Il paniere “tradizionale” basato sui prodotti di marca ritorna anche nella classifica 2016 nelle classifiche delle singole città, che evidenzia il supermercato che pratica i prezzi più convenienti.

Infine, nel servizio “personalizzato” riservato ai soci di Altroconsumo sono presenti anche le insegne a carattere locale, che nelle classifiche pubblicate sulla rivista non compaiono.