Bottone Cannoli: quando la tradizione si rifà il look

IL RACCONTO DI ALFONSO

«Il mio mantra? Non toppare. Mai».

Alfonso Bottone di sicuro non eccede in indulgenza (specialmente nei confronti di se stesso).

Perchè lui al suo business ci tiene. L’inizio di tutto?

3 anni fa, con la decisione di dare forma e sapore alla sua passione più grande: i cannoli siciliani.

Prima per gli amici, poi in un laboratorio ben strutturato a Ragusa (abilmente gestito dal fratello Alessandro, deus ex machina della produzione) e poi via: il punto vendita nell’aeroporto di Comiso, lo sbarco a Milano, in Via Volta (zona Moscova), le spedizioni in tutta Europa e pure due nuove aperture in cantiere (anche se le location sono ancora top secret).

A chi gli chiede come mai tanto rigore, Alfonso spiega:«Ho scelto di concentrarmi su un’unica specialità e non posso permettermi di farla male.»

E allora?

Alora ho deciso di realizzare un prodotto di alta qualità. Gli altri ricorrono ai semi lavorati producendo 1000 cialde al minuto?

Io rispondo con un prodotto interamente artigianale e con 1000 cialde al giorno, impastate con Nero d’Avola e riempite con ricotta rigorosamente vaccina prodotta con latte di vacche Modicane.

Ovviamente brandizzate…

Ovviamente. Là dove combaciano i due lembi della cialda, come suggello di fabbrica, appongo un bottone di pasta di cacao coppata a mano.

Soddisfatto oggi, a tre anni dal lancio del progetto?

Decisamente sì. Il primo mese a Milano, non è stato facile: non entrava nessuno. Ma poi il passa parola ci ha premiato. Delle cose buone si parla ed evidentemente di Bottone  si è parlato. Tanto che nel 2018 è stato inserito da Vogue tra le tappe obbligate della capitale meneghina.

 

 

 

VISTO DALL’ARCHITETTO

Ma come è nato lo store di Milano? Quale l’idea ispiratrice, quali gli input del cliente e come si concretizzato l’estro artistico degli architetti?

Lo abbiamo chiesto a Marta Grosoli Interior Designer di Daaahaus che ha seguito la genesi dei Bottone Cannoli, passo dopo passo.

«Le informazioni che Alfonso ci ha fornito sono state chiare e concise, fin dal primo incontro – racconta Marta -. Ci ha detto  senza giri di parole:  “Il mio cannolo è speciale, come un gioiello, pertanto vorrei che il locale si avvicinasse più a una gioielleria che a una pasticceria tradizionale siciliana”.

E non basta, ha aggiunto un’altra indicazione: “Nessun richiamo alla Sicilia, mi raccomando. Solo un’attenzione totale per il prodotto stesso, che di per sé esprime già la “sicilianità “.

Acquisite queste poche ma preziose informazioni, abbiamo elaborato il concept con questi elementi chiave: CENTRALITA’ del prodotto, MINIMALISMO, ASSENZA DI COLORI (se non il rosso del Bottone), GIOCHI DI MATERIALI DIVERSI ed utilizzo DELL’OTTONE in quanto materiale che richiama il lusso ed impreziosisce l’ambiente». Da qui la nascita del concept BOTTONE.

Il locale occupa una superficie di 25 mq, ma sembra più ampio: quale soluzioni sono state implementate per dare l’idea di spazio aggiuntivo?

«Per riuscire a concentrare tutto quello che serve in un ambiente così ridotto, dovevamo sfruttare lo spazio al meglio, dando però l’impressione di un’ampiezza maggiore.

Da qui la scelta di utilizzare alcuni “trucchi” architettonici: concentrare lo sguardo sul centro del locale, posizionandovi la vetrina con il prodotto e creare dei “giochi di prospettiva”.

Per ottenere ciò, abbiamo realizzato “una scatola” in effetto cemento, con la parte superiore inclinata che dà una sensazione di profondità.

Questa “scatola” è stata poi messa in risalto da una fascia di LED frontali che, oltre ad accentuarla, creano un’atmosfera molto accogliente nelle ore serali.

Un altro elemento che ha contribuito ad allargare lo spazio è l’inserimento di specchi neri all’ingresso del locale su entrambi i lati e sul soffitto. Questi ultimi creano un effetto avvolgente appena si entra nell’ambiente». 

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Scelta dei materiali e dei colori:quali soluzioni e perché?

«A terra abbiamo realizzato una gettata unica di resina, in modo da eliminare le fughe che avrebbero distolto l’attenzione dalle due barre inclinate in ottone, inserite nella resina stessa. Queste barre partono dall’ingresso e si restringono fino alla vetrina centrale del banco, per portare ancora una volta l’attenzione sul punto focale del locale.Il bancone è realizzato in ottone lucido ( effetto specchio ), per donare ricchezza, eleganza e calore allo spazio, in contrasto con gli altri materiali presenti, “poveri” e dalle tonalità fredde, come il cemento e la resina.

L’ottone è richiamato anche nelle illuminazioni sopra il bancone, nella libreria e nella facciata.

Il colore rosso è stato inserito come ultimo elemento caratterizzante: negli sgabelli, nella macchina del caffè e nel bottone ”inciso” sulla lastra frontale alle spalle del bancone, dove è raccontata la storia dei fratelli Bottone.

La vetrina, inizialmente ribassata, è stata modificata in modo da creare un ingresso che già dall’esterno mostrasse la maestosità dell’interno.

Per questo abbiamo utilizzato tutta l’altezza disponibile, creando una vetrata da pavimento a soffitto, incastonata in un profilo di ottone il più sottile possibile. Per completare il tutto, abbiamo inserito una maniglia a forma di Bottone, che richiama il logo, nonché il “cuore” dell’azienda.

Nel complesso, l’uso dei materiali e il gioco di luci hanno creato quell’atmosfera accogliente che oggi caratterizza e rende unico BOTTONE».