Buon packaging antidoto allo spreco per tre italiani su quattro

Immagine: Comieco.

Un “buon” packaging, che protegga e mostri le corrette informazioni sul prodotto e sia anche riciclabile è importate per il 75% dei consumatori italiani secondo un’indagine curata da Astra Ricerche per conto del Club Carta e Cartoni di Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.

In particolare gli imballaggi in cartone/cartoncino sono associati al concetto di ordine (61%), protezione (43,6%), facilità di spostamento (40%), e quasi un terzo degli italiani ritiene fondamentale la funzione di comunicazione e informazione della confezione.

Pensando ai prodotti che contengono, carta e cartoncino sono considerati ideali per contenere gli alimentari secchi secondo il 74% degli intervistati, e per i dispositivi tecnologici secondo il 69%. Seguono piccoli elettrodomestici e prodotti per la cura della persona (come confezione esterna). Infine, i pack in materiale cellulosico sono imballaggi ritenuti facilmente riciclabili per l’89%, e il 92% è convinto della loro sostenibilità. Sarebbero addirittura un “antidoto allo spreco” per tre quarti degli intervistati. L’imballaggio in cartoncino piace perché consente di riportare informazioni dettagliate sul prodotto. Pensando alla riduzione dello spreco, due sono le misure che potrebbero facilitarlo secondo l’86% degli intervistati: l’indicazione chiara della data entro cui il prodotto può essere consumato senza rischi e la disponibilità di formati diversi di un prodotto, da utilizzare a seconda delle esigenze e dell’ampiezza del nucleo famigliare.

“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati di questa ricerca – dice Piero Attoma, coordinatore del Club Carta e Cartoni e vicepresidente di Comieco -. Gli italiani hanno espresso chiaramente il loro punto di vista: l’imballaggio, se concepito con criteri di sostenibilità, diventa una risorsa e un’opportunità da cogliere sempre più nella lotta contro lo spreco. Parlando di materiali cellulosici, le innovazioni studiate per ridurre ad esempio le grammature a parità di prestazioni, o la crescita nell’ultimo anno del 5,4% nell’uso di macero per la produzione di imballaggi si orientano in questa direzione”.