Esselunga, sequestro preventivo da 48 milioni per frode fiscale

Sequestro preventivo da poco meno di 48 milioni di euro per Esselunga. La misura è stata eseguita stamani, 22 giugno, dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, a seguito di un’inchiesta condotta del Pubblico Ministero Paolo Storari. Secondo quanto comunicato dalla Procura di Milano, la vicenda riguarda “il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera”, oggetto già di altre indagini condotte dal Pm Storari. L’accusa rivolta a Esselunga è quella di essere beneficiaria di una frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo di “di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro, più Iva, superiore a 47 milioni di euro”.

In base a quanto reso noto dalla Procura, i rapporti di lavoro con Esselunga “sono stati in taluni casi ‘schermati’ da società ‘filtro’ che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società ‘serbatoio’), mentre in altri sono stati intrattenuti direttamente con quest’ultime che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale e assistenziale”. Tra gli indagati, secondo quanto riferito da vari organi di stampa, ci sarebbero Albino Rocca, Group Chief Financial Officer di Esselunga, e il suo predecessore Stefano Ciolli, che aveva lasciato l’azienda a fine dello scorso settembre avendo raggiunto i requisiti pensionistici.

Dal canto suo Esselunga ha diffuso una nota stampa, dichiarando di essersi “immediatamente attivata per offrire la più ampia collaborazione alle autorità giudiziarie e pieno supporto per lo svolgimento delle attività. Attendiamo con fiducia le verifiche e gli approfondimenti, nella consapevolezza di aver operato sempre nel rispetto della legalità”.