L’acqua del futuro? Funzionale ed eco-sostenibile

Per la stragrande maggioranza degli intervistati (79%) la scelta dell’acqua oligominerale deve rispondere ad esigenze specifiche, sia per composizione chimico-fisica che per residuo fisso. Cresce la propensione al consumo di acque funzionali (53%), meglio se con pH alcalino (65%) per contribuire a rinforzare il sistema immunitario oppure con presunto effetto anti-age (71%). E ancora: per il 67% dei rispondenti a fare la differenza nell’acquisto sono anche l’eco-sostenibilità e la bottiglia plastic-free (83%).

Ecco alcuni dei risultati emersi dal sondaggio condotto su un panel di oltre 2 mila pazienti di età compresa fra i 25 ed i 60 anni dalla nutrizionista Elena Paglia, che commenta: “La corretta idratazione è parte integrante di uno stile di vita sano e bilanciato. Oggi le acque sono nutrimento liquido per tutto l’organismo. Ecco perché sempre più persone scelgono e assumono acqua con crescente attenzione alle sue caratteristiche funzionali”.


Le funzionali

Fra le macro categorie di acque quelle funzionali svettano in cima alle preferenze degli intervistati: il 53% dei rispondenti dichiara di non poterne più fare a meno nella propria routine di benessere quotidiana, dal lavoro allo sport, affiancato dal 37% di fedelissimi delle acque oligominerali tradizionali a basso residuo fisso e da un esiguo 10% che si orienta verso acque molto mineralizzate.

Fra le acque funzionali gli intervistati privilegiano le acque alcaline (65%), che grazie al loro pH superiore a 7 e alla loro struttura micro-molecolare, possono garantire una capacità di idratazione superiore. Proprio come HYDRAQUA, l’acqua alcalina ionizzata con pack 100% in alluminio riciclabile all’infinito.

“Assumere almeno un litro e mezzo di acqua alcalina al giorno, con pH 7+ e preferibilmente ionizzata, contribuisce ad alcalinizzare il corpo e i tessuti connettivi, rinforzando le difese immunitarie”, sottolinea Elena Paglia. “In tempi di coronavirus questo aspetto ha fortemente influenzato le decisioni di acquisto degli intervistati”.

 

Le anti-age

Se le acque alcaline raccolgono il plauso degli intervistati under 35, che le indicano come miglior scelta in una percentuale del 56%, le acque con presunte proprietà anti-age che favoriscono la lotta ai radicali liberi grazie alla formulazione arricchita con collagene, zinco o acido ialuronico, conquistano un ampio segmento di over 45. I rispondenti più maturi, infatti, dichiarano di assumerle regolarmente nel 57% dei casi. Ottengono un seguito apprezzabile anche le acque aromatizzate alla frutta o alle erbe, indicate come scelta ideale dal 49% degli intervistati nelle fasce di età 45-60.

 

L’acqua del futuro

Per il 77% degli intervistati sarà a metà strada fra una tradizionale acqua oligominerale ed un Energy Drink, ma dovrà anche essere eco-responsabile (83%) e promuovere iniziative in difesa dell’ambiente. E non manca un occhio di riguardo per il pack della bottiglia: rigorosamente plastic free (93%), di preferenza compatto e dalle linee morbide (75%), pensato per il consumo fuori casa (83%).