Responsabilità sociale, gli italiani sono pronti a premiare le aziende (poche) che la perseguono

Il 62% degli italiani è disposto a spendere fino al 10% in più per prodotti-servizi di aziende socialmente responsabili: è uno dei risultati emersi dalla ricerca “La Corporate Social Responsibility vista da opinione pubblica e imprese”, presentata da Ipsos in occasione dell’evento organizzato da Autogrill per festeggira i 10 anni del suo Rapporto di sostenibilità “Autogrill 10 – Ten Years of Sustainability Looking at the Future. Business and Sustainability: Opportunities and Developments”.

La CSR – afferma Ipsos – riveste oggi un ruolo rilevante nella valutazione di un prodotto e di un servizio. L’origine dei materiali/ingredienti, l’impatto ambientale, l’eticità dell’azienda – pur ancora meno importanti della qualità e del prezzo – vengono considerati da molti al momento dell’acquisto; inoltre per coloro che sono familiari con i temi della responsabilità sociale, questi aspetti appaiono ancor più rilevanti.

 

Schermata 2015-09-21 alle 10.49.27Purtroppo il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa italiana è ancora poco noto tra la popolazione: dopo i primi anni di sua maggiore diffusione, non sembra incrementare i propri conoscitori. Infatti quasi la metà degli intervistati non ha idea di cosa sia, e solo il 12% dichiara una buona familiarità.

Al contempo l’interesse al tema non manca: una quota considerevole del campione ritiene la CSR importante per giudicare l’operato di un’azienda; le priorità per un’azienda responsabile devono essere l’attenzione al personale e il risparmio energetico. E come abbiamo visto, il 62% degli italiani appare disposto a pagare di più i prodotti-servizi di un’azienda responsabile e sostenibile, che cresce al 75% nella popolazione socialmente impegnata.

Schermata 2015-09-21 alle 10.50.43

Da un’indagine condotta annualmente (Osservatorio Socialis) risulta che l’investimento medio in CSR è minore rispetto a qualche anno fa ma il numero di imprese che investono è in aumento. Le imprese puntano sull’ambiente per affermare la propria responsabilità sociale: il 65% del campione dichiara infatti di aver attivato misure cogenti di contenimento degli sprechi (carta, acqua, illuminazione).

La più importante motivazione per la responsabilità sociale è di tipo “reputazionale”: migliorare l’immagine dell’azienda, mentre la dimensione etica rimane sullo sfondo. Il risultato più evidente che si ottiene nell’investire in CSR, secondo le persone intervistate, è un miglioramento del clima interno aziendale, in seconda battuta un miglioramento dell’immagine ‘esterna’ verso gli stakeholder. Purtroppo – come sottolineano gli esperti – questo approccio porta spesso ad iniziative episodiche e non completamente coordinate col complesso dell’attività aziendale, perdendo in rilevanza.

La crescente importanza della CSR è confermata dai dati internazionali: non solo in Italia ma anche in paesi emergenti quali Messico, Brasile e Indonesia temi quali tutela ambientale e sostegno alla società sono percepiti con grande evidenza.

Per Autogrill, che ha riunito nella due giorni di evento imprese e organizzazioni no-profit, il progresso nell’ambito della Corporate Social Responsibility poggia sulla capacità di fare sistema costruendo partnership strategiche con tutti gli interlocutori di riferimento

Negli ultimi 10 anni, Autogrill ha siglato numerosi accordi che le hanno consentito di accelerare questo processo di innovazione sostenibile. Tra i più significativi, la collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG). La combinazione di processi industriali e produttivi tipici di una grande multinazionale e la profonda conoscenza del territorio ispirata da una visione comune di lungo periodo è alla base del nuovo modello di ristorazione Autogrill: alleanza con il territorio, valorizzazione di prodotti e tradizioni locali, recupero delle buone pratiche di lavorazione artigianale e degli antichi mestieri, interpretazione sostenibile di nuovi stili alimentari.

Bistrot Milano Centrale e Il Mercato del Duomo, entrambi a Milano, rappresentano le testimonianze più significative di questo modello. Il concept Bistrot, a seguito del grande successo riscosso presso i viaggiatori, è stato esportato in altre prestigiose location, in Italia e nel mondo. Nel 2016 la rivoluzione sostenibile arriverà anche in autostrada, con l’apertura del primo Bistrot presso la storica area di servizio di Fiorenzuola d’Arda.

Più recentemente con l’accordo con FAO, firmato nel 2015 nell’ambito della Save Food Global Initiative, Autogrill ha rafforzato ulteriormente l’impegno nella riduzione degli sprechi lungo la catena alimentare, promuovendo allo stesso tempo la commercializzazione dei prodotti provenienti dai piccoli produttori agricoli dei paesi in via di sviluppo