Sipo porta i buyer internazionali “in campo”

Una fase della lavorazione in stabilimento.

SIPO visita guidata clienti esteriSi parte dal campo per arrivare alla tavola: e quindi Sipo, azienda romagnola attiva nel mercato dei prodotti ortofrutticoli di I e di IV gamma, ha colto l’occasione della rassegna Macfrut per coinvolgere buyers e importatori della Gdo provenienti da tutto il mondo in una “visita tecnica in campo”. Approfittando della vicinanza con la fiera, il gruppo di operatori esteri, provenienti da Ungheria e Giappone, Austria e Polonia, Germania e Inghilterra, è stato accompagnato a visitare oltre 45 ettari coltivati a lattuga, indivia, cavolo, finocchi, cavolo nero, cavolo cinese, cavolo cappuccio, sedano, pan di zucchero e diverse varietà di zucche. Una sorta di “stand fieristico all’aperto”, dove i responsabili di Sipo hanno potuto evidenziare le caratteristiche dei prodotti e le tecniche di coltivazione.

“Abbiamo avviato un processo di internazionalizzazione che ci ha portato in diversi Paesi dell’Europa Nord Orientale e più in generale in tutte quelle aree contraddistinte da un elevato potere di acquisto e da condizioni climatiche avverse alle produzioni agricole” ha dichiarato Massimiliano Ceccarini, Development Manager di SIPO.

L’interesse per i mercati esteri non si fermerà all’export del prodotto: l’azienda sta pensando infatti di “esportare” anche le colture. Sono già partiti i test per la produzione di cavolfiori, rucola e sedano in Serbia nelle campagne vicino a Belgrado. Obiettivo: avviare la produzione locale degli ortaggi a foglia con lavorazione in loco, per poi costituire una filiale produttiva e commerciale nell’ex Paese yugoslavo.