Speck Alto Adige e Melone Mantovano, due Igp insieme per un’estate dal sapore insolito

Nata quasi per caso, il connubio insolito tra il gusto speziato e leggermente affumicato dello Speck Alto Adige Igp  e di quello zuccherino e aromatico del Melone Mantovano Igp ha tutte le premesse per consolidarsi. La premessa è infatti giocata sulla qualità dei due prodotti e sul loro secolare radicamento nelle rispettive zone di produzione.

In un incontro organizzato a Milano – dove peraltro è sempre troppo carente la presenza di buyer – questo connubio di sapori è stato testato da due chef di talento con le loro ricette creative.

Il Melone Mantovano Igp, coltivato nella pianura lombardo-emiliana in tre diverse tipologie, è il frutto di terreni ad alta fertilità adiacenti il corso del Po, che conferiscono al melone un aroma più intenso e una più alta concentrazione di sostanze benefiche come potassio e sodio rispetto ad altre aree di coltivazione.

Lo Speck Alto Adige Igp è invece preparato secondo i dettami della tradizione contadina altoatesina e all’attenta selezione della materia prima seguono le fasi della speziatura, dell’affumicatura e della lenta stagionatura.

La collaborazione appena nata potrà dare già dei frutti nei prossimi mesi (la stagione del Melone mantovano va da giugno a settembre) con possibili eventi in Store già allo studio dei due Consorzi.

I numeri dello Speck Alto Adige Igp
Nel 2014 il 35% dello speck prodotto dagli iscritti al Consorzio ha ottenuto la denominazione. Lo scorso anno, i produttori iscritti al Consorzio hanno prodotto 7.039.604 pezzi, pari a circa 31.700 tonnellate di speck, ovvero il 9% in più rispetto al 2013.

Il 69% della produzione di Speck Alto Adige viene venduto in Italia. Una grossa parte in Alto Adige e nelle regioni settentrionali. Però lo Speck Alto Adige è molto richiesto anche fuori dai confini nazionali. Con una quota di export del 31%, lo Speck Alto Adige è uno dei salumi più esportati d’Italia.

In Italia il 61% viene venduto nei supermercati. Altri canali importanti sono i discount col 23%, l’ingrosso col 6%, le gastronomie col 4% e la vendita al dettaglio (6%), particolarmente forte in Alto Adige.

I numeri del Melone Mantovano Igp
Oggi aderiscono al Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano 9 produttori di melone Igp e nessun trasformatore, queste le due categorie ammesse dal Ministero per attestare la rappresentatività della filiera. Le imprese del Consorzio nel 2015 dedicano alla coltivazione del Melone Mantovano una superficie complessiva di ca. 1000 ettari che porteranno ad una produzione stimata di 102’000 quintali di melone a marchio Igp. Un dato in netta crescita rispetto ai 6’000 quintali del 2014.