Tutti pazzi per il bio, +16% in Gdo e lo acquistano otto italiani su dieci

Cresce l’interesse degli italiani per il bio a tavola. Quasi otto famiglie su dieci hanno acquistato almeno una volta, nell’ultimo anno, un prodotto biologico. E in soli cinque anni il numero di famiglie che acquistano anche sporadicamente alimenti naturali è passato dal 53% al 78%, aumentando in termini assoluti di sei milioni.

Dati che emergono dallo studio “Tutti i numeri del bio italiano”, promosso e finanziato da BolognaFiere e realizzato da Nomisma in occasione dell’edizione numero 29 di Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale in corso alla Fiera di Bologna. Una ricerca che traccia l’identikit dell’acquirente italiano: un consumatore sempre più in cerca prodotti salutari (valore ritenuto molto importante nella scelta di prodotti dal 58% dei responsabili degli acquisti), eco-friendly (39%), semplici e comodi all’uso (31%), senza mai rinunciare alla qualità al giusto prezzo (65%).

 

+16% le vendite 2016 nella Gdo

Il biologico insomma non è più né nicchia né moda. Il quadro di riferimento parla di una quota del 3,5% dell’organic sul totale delle vendite alimentare (cinque volte più che nel 2000) e di vendite nel 2016 aumentate del 3,5% nel canale specializzato e addirittura del 16% nella Gdo. Numeri che mostrano come il bio stia entrando nella seconda fase, quella in cui dopo gli oltranzisti inizia a convincere anche il pubblico comune, visto che il 47% delle famiglie italiane consuma bio almeno una volta alla settimana.

Diversi sono i fattori che incidono sull’interesse verso i prodotti bio: in primis il reddito (la quota di frequent user è più alta nelle famiglie con reddito mensile familiare medio-alto: 58% contro il 35% nelle famiglie meno abbienti), ma anche la composizione del nucleo familiare (dove ci sono figli e, in particolare, bambini con meno di 12 anni, la percentuale di user abituali cresce fino al 56%). Anche le abitudini alimentari influenzano il consumo frequente di prodotti bio: nelle famiglie in cui ci sono vegetariani o vegani il tasso di frequent user bio sale al 67%. Sicuramente i prodotti 100% vegetali rappresentano una categoria in forte trasformazione, che non richiama l’interesse solo di vegetariani e vegani (che per Nomisma hanno una incidenza dell’8% sulla popolazione 18-65 anni). Il ruolo del marchio biologico nel paniere dei prodotti 100% vegetali è rilevante: complessivamente 6 famiglie su 10 (58% dei consumatori italiani) negli ultimi 12 mesi hanno provato almeno una volta un prodotto con ingredienti 100% vegetali a marchio bio; inoltre il 30% dei prodotti con ingredienti 100% vegetali è bio (a valore in Gdo le vendite bio nella categoria dei prodotti 100% vegetali pesano per il 26% del totale).

 

Giovane, colto, con bambini il consumatore tipo

Ma qual è l’identikit dell’appassionato di prodotti veg a marchio biologico? Giovane, tra i 30 e i 35 anni, con figli, residente nelle grandi città e con reddito e titolo di studio medio-alto: il tasso di penetrazione degli alimenti veggie biologici supera la media nazionale tra i Millennials (61% dei giovani tra i 18 e i 35 anni contro il 56% dei baby boomers tra i 52 e i 65 anni), tra i nuclei familiari con più alta disponibilità economica (67% vs 44% delle famiglie meno abbienti) e titoli di studio elevati (65% vs 53% di chi non è laureato).

L’attributo salutistico è più rilevante nelle famiglie in cui vi sono dei figli conviventi e in quelle con bambini sotto i 12 anni (in quest’ultimo target, la quota di user veg-bio arriva fino al 63%). Ma il fattore che più di altri incide sulla propensione all’acquisto di questi prodotti ricade nella sfera delle abitudini alimentari: nei nuclei familiari in cui vi sono vegetariani o vegani il tasso di user sale al 74%; anche nei casi in cui qualche componente della famiglia presenti disturbi o allergie o sia a dieta, la percentuale supera la media nazionale (67% e 60% contro il 55% nelle famiglie in cui non si segue alcun regime alimentare particolare). Quando il prodotto veggie è anche biologico, la qualità percepita dal consumatore cresce per un user su due (48%).

I prodotti che vengono messi più di frequente nel carrello sono: burger, polpette e spezzatini vegetali, quinoa o cous cous con verdure (acquistati in almeno una occasione dal 78% degli user bio), poi bevande vegetali (68%), panati come cotolette e bastoncini vegani (51%) e sostituti del formaggio, con il tofu al primo posto (28%).

L’offerta di prodotti alimentari o bevande biologici a base di ingredienti 100% vegetali presente oggi nei negozi in generale soddisfa gli attuali consumatori: 6 su 10 si dicono molto o completamente soddisfatti. Il desiderio di novità si esprime principalmente nella categoria bevande (il 35% vorrebbe avere una maggior possibilità di scelta di bevande vegetali e/o vedere novità sugli scaffali), sostitutivi dei formaggi (34%), condimenti e piatti pronti.