
Si conoscerà solo prima di Pasqua la decisione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito all’acquisizione della rete di punti vendita Superconti da parte di Coop Centro Italia.
A Superconti fano capo trentasei punti vendita tra centri commerciali, grandi magazzini e supermercati distribuiti nelle province di Terni, Perugia, Rieti, Viterbo, Roma e Macerata con oltre 800 dipendenti all’attivo.
L’operazione, stando alla stampa locale, non è totalmente indolore per i soci di Superconti: la famiglia Antonioli, proprietaria del 50% del gruppo si è infatti dissociata dall’operazione, anche se proprio all’indomani della firma del contratto Federico Conti, uno degli amministratori, aveva imputato proprio ai dissapori tra i soci la decisione della vendita.
Peraltro per Coop Centro Nord, che rafforzerebbe in questo modo il presidio del territorio, potrebbe configurare secondo l’Antitrust il rischio di una posizione dominante, soprattutto nella provincia di Terni. «L’operazione in esame – si legge infatti nel provvedimento dell’Antitrust -appare suscettibile di determinare effetti restrittivi sotto il profilo concorrenziale sul mercato degli ipermercati nella provincia di Terni: Coop Centro Italia, infatti, già primo operatore con una quota pari a circa il 43%, porterebbe la propria quota al 60% circa. Il secondo operatore, il gruppo Conad, detiene su tale mercato il 35% circa. Inoltre, qualora si dovesse verificare una sostanziale unitarietà decisionale o di comportamento tra le società aderenti al sistema Coop, l’operazione potrebbe determinare effetti di rilievo anche nel mercato degli ipermercati della provincia di Viterbo».
Se così fosse potrebbe scattare la decisione di un correttivo, con la cessione di alcuni punti vendita ad altri compratori. E qui, secondo Il Giornale dell’Umbria, potrebbe rientrare in gioco la famiglia Antognoli rilevandoli.