Un punto vendita più smart grazie alla tecnologia

Cosa può fare la tecnologia nel punto vendita, per incrementare la shopping experience e renderla più fluida, far tornare la voglia di entrare ed acquistare senza dimenticare la connessione con il mondo del digitale? Lo ha spiegato Econocom con i suoi partner tecnologici al salone del franchising di Milano, dove ha presentato il negozio 2.0. Nella gallery alcune soluzioni.

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Abbiamo intervistato Enrico Tantussi, country manager di Econocom Italia, digital service provider europeo che da 40 anni aiuta le aziende a progettare e governare l’innovazione scegliendo piattaforme, dispositivi e soluzioni applicative di ultima generazione

“Nel retail in Italia siamo al punto zero o quasi: cerchiamo di far capire come le tecnologie possono rendere la shopping experience più coinvolgente e completa. Nel retail management ogni fase di back end e di front end contribuisce alla shopping experience. E in ogni fase c’è un cluster di tecnologie che concorre all’ottimizzazione”. Ma la domanda da parte del cliente finale c’è? “No perché non c’è offerta, è necessario diffondere la cultura. I primi retailer che utilizzeranno queste tecnologie ne beneficeranno immensamente, poi seguiranno tutti gli altri. Chi fa l’apripista vince, come hanno fatto Esselunga e Coop con i lettori self-scanning. In alcune aree di Eataly Milano è già possibile effettuare i micro pagamenti tramite smartphone. La richiesta tecnologica è esponenziale. Oggi l’esperienza d’acquisto non è avvincente come potrebbe essere.”

La tecnologia, però, costa. “Noi proponiamo soluzioni ASA (As a Service), si paga una fee per l’uso delle tecnologie non le tecnologie stesse, il che evita di dover fare investimenti imporatanti.”

Qualche case history? “Coin ha adottato l’uso di iPad (loro volevano delle macchine fotografiche non comprendendo le potenzialità del tablet) per mandare dal marketing centrale agli shopping manager dei vari pdv di tutta Italia l’allestimento delle vetrine con i prodotti da inserire, e Pirelli ha risparmiato tre anni del nostro canone solo con la sostituzione di lampadine a LED nella sede. Brico e Leroy Merlin hanno messo le etichette elettroniche risolvendo il grosso problema del cambio continuo dei prezzi: con un click si aggiornano in tutta Italia. Dainese, che ha 50 pdv in tutta Europa, una volta faceva formazione presso la sede in Veneto, oggi la fa tramite iPad con un programma localizzato secondo la lingua e con il catalogo prodotti aggiornato in tempo reale. Il risparmio è notevole”.

Anna Muzio