Un 2014 positivo per i formaggi Dop italiani

Foto Afidop.

Il mercato interno da segnali di ripresa, mentre l’export conferma la sua vitalità per quanto riguarda i prodotti Made in Italy. Sono queste le indicazioni che emergono dalle stime delle associazioni di settore e dagli studi sui comparti dell’agroalimentare, anticipate da TuttoFood in vista dell’appuntamento in fieramilano dal 3 al 6 maggio prossimi.

Iniziamo il nostro excursus dai formaggi.

La produzione dei formaggi DOP nel 2014 ha avuto andamenti generalmente buoni, anche se diversificati in base al prodotto. Il grana e il gorgonzola hanno visto aumentare la propria produzione rispettivamente del 6% e del 6,4%. Più contenuti gli incrementi di Parmigiano (+0,6%) e Asiago (+0,4%). Ma va ricordato che Grana Padano e Parmigiano Reggiano erano calati nel 2013. Buon andamento per i formaggi freschi (+3,1% a volume), i grana a denominazione (+3,4%), il provolone (+7,2%), il gorgonzola (+2,7%) e i formaggi grattugiati (+9,7% in volume).

In generale, il 2014 vede la riduzione del 3,1% della produzione di formaggi freschi, passato da oltre 1 milione e 4000 mila forme nel 2013 a 1 milione e 350 mila forme nel 2013 e l’aumento del 22,8% per lo Stagionato, passato da quasi 220 mila forme l’anno scorso a quasi 270.000 quest’anno.

 

Export in crescita nonostante i cali verso Russia e Usa

L’export caseario nazionale, secondo i dati diffusi da Ismea, ha chiuso il 2014 con ottimi risultati sul fronte dell’export, che si attesta a quota 2,2 miliardi di euro e volumi che superano le 331mila tonnellate di prodotti. Rispetto al 2013 (elaborazioni Ismea su dati Istat), si è registrata una progressione del 3,3% a volume e del 4,8% a valore, anche se la crisi internazionale causata dal conflitto in Ucraina ha quasi dimezzato le spedizioni verso Mosca e un Euro forte non ha favorito gli acquisti dagli Usa, calati del 5,7%, a volume rispetto al 2013. Bene l’export nei mercati dell’est Europa, in particolare Polonia (+18%), Repubblica Ceca (+9%) e Romania (22%), con crescite a doppia cifra in termini di volume. Nel mercato extraeuropeo si registrano crescite interessanti in Cina (+41%), Corea (+26%) e negli Emirati Arabi Uniti (+28%).  Si è registrata una dinamica positiva anche in Francia (4,3%), Germania (+6,5%) e Regno Unito (+1,9%).