ICAM presenta il suo primo bilancio di sostenibilità

Ridurre del 50% i consumi idrici entro il 2020, ridurre la percentuale di materiale non riciclato per il confezionamento delle tavolette di cioccolato e incrementare ulteriormente la quota di cacao da approvvigionamento diretto: questi alcunu degli obiettivi primari presentati da ICAM nel suo primo bilancio di sostenibilità.

Composto di cinque principali aree di interesse, il bilancio di sostenibilità analizza in maniera approfondita gli aspetti sociali e ambientali che concorrono a delineare le responsabilità dell’azienda nei confronti della società.

RESPONSABILITÀ VERSO LE PERSONE

Una gestione attenta delle risorse umane (presso ICAM lavorano 416 persone) che si sostanzia in condizioni di lavoro e politiche retributive migliorative rispetto al settore di riferimento. A coloro che si occupano della produzione sono garantiti orari di lavoro flessibili, retribuzioni che prevedono premi di risultato legati al raggiungimento di obiettivi e un piano di formazione che garantisce percorsi di crescita professionale teorica e on the job. Un impegno che si traduce per ICAM in un elevato livello di fidelizzazione con un indice di rotazione in uscita nell’ultimo biennio vicino al 5% (di cui circa un terzo per pensionamento).

RESPONSABILITÀ VERSO LA FILIERA

Allo scopo di ridurre gli aspetti di complessità legati alla catena di fornitura del cacao, l’azienda ha adottato una strategia di integrazione verticale volta all’approvvigionamento diretto del cacao. Presente in Repubblica Domenicana, Uganda e Perù, ICAM ha instaurato con i coltivatori delle piantagioni un rapporto di collaborazione, in base alla quale i contadini, diventando a tutti gli effetti partner commerciali. La grande attenzione al rispetto dei coltivatori e dell’ambiente che ha portato ICAM ad avere oggi il 66% della produzione di cioccolato biologico e Fairtrade.

Incrementare ulteriormente la quota di cacao da approvvigionamento diretto è uno degli obiettivi che ICAM si è posta per il futuro.

RESPONSABILITÀ VERSO LA COMUNITÀ

Quello di ICAM con la comunità locale in cui opera, è un legame che si è consolidato negli anni attraverso le assunzioni e una grande attenzione per i temi ambientali, educativi e sociali della zona. L’azienda si impegna inoltre a offrire il suo sostegno a iniziative culturali ed educative, con particolare attenzione al rapporto con le scuole e offre il proprio sostegno anche alla comunità, donando i propri prodotti a tutte quelle associazioni che lo richiedono, oltre ad aderire al Banco Alimentare.

RESPONSABILITÀ VERSO IL PIANETA

Sono quattro le modalità attraverso le quali ICAM si prende cura del pianeta e controlla il proprio impatto ambientale:

o   Efficienza energetica. Lo stabilimento produttivo di Orsenigo, inaugurato nel 2010, è alimentato da un impianto di trigenerazione che, producendo contemporaneamente da una sola fonte energetica elettricità, vapore e acqua fredda, consente di ottenere in modo autonomo e altamente efficiente l’energia necessaria a soddisfare quasi interamente (80% circa) le necessità del processo produttivo. Il trigeneratore, alimentato a metano, raggiunge infatti un livello di efficienza di circa l’82%, consentendo dunque un risparmio energetico davvero significativo. Tale risparmio trova conferma nei 6.320 “Certificati Bianchi” (o anche Titoli di Efficienza Energetica) assegnati ad ICAM negli ultimi quattro anni, che certificano i risparmi energetici conseguiti realizzando interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.

o   Gestione dell’acqua. Il cioccolato è uno dei prodotti alimentari con il più alto impatto in termini di consumi idrici. Consapevole dell’importanza dell’utilizzo responsabile delle risorse naturali, con lo spostamento della produzione presso lo stabilimento di Orsenigo, ICAM ha ottimizzato la gestione dei consumi di acqua all’interno dei cicli di produzione. Lo stabilimento è infatti caratterizzato da un struttura idrica a circuito chiuso per il sistema di raffreddamento che ha permesso all’azienda di ridurre di oltre il 90% i consumi idrici annui rispetto al precedente impianto, passando da circa 700.000 litri a “soli” 70.000 litri e raddoppiando contemporaneamente la capacità produttiva. Entro il 2020 ICAM si è posta l’obiettivo di mettere a punto un metodo per ridurre del 50% il consumo d’acqua.

o   Packaging sostenibile. Il tema dell’eco-sostenibilità del packaging rappresenta oggi un tema molto dibattuto e controverso, sia a livello di legislatori, sia di produttori e utilizzatori. ICAM nel 2018 ha acquistato 860 tonnellate di materiale per l’imballaggio dei suoi prodotti, di cui circa l’85% è rappresentato da materiale completamente riciclabile. Facendo proprie le direttive in materia di gestione dei rifiuti indicate dall‘Unione Europea (Direttiva 94/62 CEE), e in risposta alle sempre crescenti sollecitazioni provenienti dai clienti, ha avviato, in partnership con alcuni fornitori e consulenti specializzati del settore, un’importante attività di studio su più fronti, allo scopo di ridurre significativamente l’l’utilizzo del packaging non riciclabile. Lo studio si articola in 3 direzioni principali: la riduzione del volume di imballi, l’impegno, dove tecnologicamente possibile, ad utilizzare confezioni 100% riciclabili e lo sviluppo di soluzioni di packaging biodegradabili/compostabili.

o   Carbon Footprint. Al fine di misurare l’impatto ambientale generato rispetto al riscaldamento globale, ICAM ha avviato un’attività di calcolo e monitoraggio della propria Carbon Footprint. Lo studio, sviluppato col supporto di un ricercatore del Politecnico di Milano, ha permesso di valutare le performance ambientali della produzione di 1 kg di Cioccolato fondente 86% Vanini (origine Bagua, Perù) comprensivo di packaging, in confezioni da 100g. L’analisi è stata condotta secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), prendendo in considerazione l’intera filiera a partire dalla coltivazione delle materie prime fino allo smaltimento dei rifiuti prodotti dal packaging. Lo studio condotto ha calcolato una carbon footprint di prodotto di 1,11 kg di CO2 equivalente per chilo di cioccolato, un dato inferiore di quasi il 30% rispetto ad altri prodotti comparabili.

Chi è ICAM

L’azienda nasce nel 1946 dalla grande passione per il cioccolato che le famiglie Agostoni e Vanini hanno tramandato di generazione in generazione.

Con un’offerta che si distingue in tre principali linee di prodotto (dedicate all’industria, private label e a marchio proprio), ICAM oggi si è guadagnata il suo spazio non solo sul mercato italiano, ma sempre di più si sta affermando anche su quello estero che pesa ben il 58% sul fatturato 2018 (totale fatturato 2018: 156 Mil. €). Il controllo dell’intera filiera produttiva, e uno stabilimento produttivo (a Orsenigo, Como) dotato delle più moderne tecnologie proprie dell’industria 4.0, sono i due tratti distintivi che da sempre caratterizzano l’offerta di ICAM.