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Amadori diventa premium partner del Cesena FC

Si rafforza il connubio tra Amadori e Cesena FC: nella stagione calcistica 2024/25 Amadori sarà infatti premium partner del club bianconero, beneficiando così di una brand exposure di grande prestigio in occasione delle gare interne del campionato di serie B e durante le conferenze stampa nei momenti pre e post-partita. La rinnovata partnership vedrà Amadori affiancare il Cesena FC anche in qualità di food supplier con una serie di attività che, nel corso della stagione, andranno dal posizionamento di prodotto all’interno delle sale hospitality dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi a incontri con gli atleti del settore giovanile sul tema della corretta alimentazione finalizzata alla pratica sportiva.

Oltre alla consolidata presenza al fianco della prima squadra, anche in questa stagione proseguirà il sostegno di Amadori al progetto “Per un calcio integrato”, il programma di inclusione sociale che da sei anni unisce ragazzi con disabilità e atleti del vivaio bianconero in sessioni di allenamento congiunte. Fondata nel 1969 a Cesena, dove hanno sede gli uffici direzionali e il principale sito produttivo, Amadori è specialista del settore avicolo e sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: “bianche”, “rosa”, “gialle” e “verdi”. Amadori può contare sulla collaborazione di oltre 9.300 persone, tutte in Italia, e si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, che garantisce una distribuzione capillare in tutta Italia.

“Siamo felici di essere uno dei partner principali del Cesena FC, specialmente in questa avvincente sfida della serie B” – commenta Denis Amadori, AD del Gruppo. “In questi anni siamo sempre stati vicini alla squadra, in continuità con quel legame storico iniziato nei gloriosi anni Ottanta. Oggi, insieme al sostegno all’importantissimo progetto sociale del Calcio Integrato, abbiamo deciso di impegnarci anche in qualità di food supplier: vogliamo promuovere attraverso questa collaborazione i nostri messaggi legati a sani stili di vita e a un’alimentazione corretta ed equilibrata, in cui le proteine naturali sono centrali e di cui Amadori, in qualità di Italian Protein Company, vuole essere leader anche culturale per i consumatori”.

Amadori chiude il 2023 a 1.780 milioni di euro (+2,5%). Tiene la Gdo

Amadori ha chiuso il 2023 con buone performance e risultati economico-finanziari che confermano la solidità del gruppo: ricavi per 1.780 milioni di euro, Ebitda a 126 milioni di euro, risultato netto di 28,5 milioni di euro e patrimonio netto pari a 377 milioni di euro. Complessivamente la crescita del fatturato aziendale si è attestata al +2,5%, grazie all’aumento dei volumi e dei prezzi di vendita dei prodotti a valore, oltre agli importanti investimenti sulla filiera integrata italiana, che si conferma la principale risposta strategica per garantire competitività. Tra le azioni volte allo sviluppo e alla valorizzazione delle filiere si colloca la partnership strategica, a ottobre 2023, con Forno d’Oro – azienda specializzata nella produzione di affettati avicoli ad alto contenuto di servizio – che ha portato il gruppo ad aumentare la flessibilità operativa e a rafforzare ulteriormente la propria supply chain.

Con riferimento alle performance di vendita, il canale Gdo ha fatto registrare una sostanziale tenuta (+0,7% a valore), il canale normal trade è cresciuto del +2,3% a valore e il canale del fuori casa ha continuato la sua crescita, con il consumo italiano OOH che nel 2023 ha superato i livelli pre-Covid in valore assoluto, rappresentando così uno dei principali canali di sviluppo per Amadori. Nel corso dell’anno sono stati confermati e incrementati gli investimenti, portando a circa 70 milioni di euro l’impegno per potenziare il presidio lungo tutta la filiera integrata, che a fine 2023 occupa complessivamente oltre 9.300 addetti ed è formata da 19 siti produttivi (tra stabilimenti di trasformazione alimentari, piattaforme logistiche primarie, mangimifici e incubatoi), a cui aggiungono 16 centri di distribuzione tra filiali e agenzie e circa 800 allevamenti, sia a gestione diretta che in convenzione.

Grazie alle proprie filiere italiane, integrate e attente alla sostenibilità, Amadori punta a proporre un’alimentazione proteica variegata, di qualità e caratterizzata da diversi “colori”: dalle carni avicole (proteine “bianche”), alle uova e ovoprodotti (“gialle”), dalle carni di suino (proteine “rosa”, commercializzate attraverso il brand Lenti, acquisito nel 2022) alla linea “Veggy” Amadori (proteine “verdi”, a base di legumi). Un’ampia gamma di prodotti che testimonia il percorso intrapreso dal gruppo, per evolvere la sua offerta di proteine “naturali” e diventare la Protein Company italiana più sostenibile e innovativa, come sintetizzato dal nuovo corporate brand “Amadori – The Italian Protein Company”, attraverso un’offerta adatta a tutti i consumatori. In linea con questa visione, è stato varato il nuovo Piano Strategico 2024-2028, che prefissa gli obiettivi di medio-lungo termine e delinea il percorso che guiderà l’azienda nell’evoluzione a leader culturale e di mercato. Tra i diversi ambiti di crescita è incluso, fra l’altro, lo sviluppo della presenza nell’“Out of Home”: nel 2023 le catene di ristorazione in Italia hanno registrato una crescita annua a doppia cifra (circa l’11%) e rappresentano un’importante opportunità per sostenere la crescita aziendale.

“Il Piano Strategico 2024-2028 sarà un percorso in cui i nostri sforzi si concentreranno verso le direttrici principali di rafforzamento della brand reputation, la ricerca delle efficienze operative e la valorizzazione delle risorse interne, oltre alla riduzione della dipendenza da fattori esogeni, attraverso significativi investimenti. Questi obiettivi convergono verso un unico paradigma: concentrare le risorse nella creazione di valore” dichiara Denis Amadori, Amministratore Delegato del gruppo.

Nuovo logo per Amadori, una radice identitaria che mescola passato e futuro

Il nuovo logo di Amadori ha il compito di accompagnare il corporate brand nel futuro e manifestare l’importante trasformazione avviata dal Gruppo.

Il nuovo segno grafico si impone “libero”, a testimonianza dell’ambizione di superare i confini che fino a oggi hanno caratterizzato l’offerta dell’azienda, grazie a prodotti innovativi, anche plant-based, con l’obiettivo di fare di Amadori un punto di riferimento delle proteine in Italia.

“Amadori rappresenta più di una marca: è un’impresa costruita su valori forti e condivisi, che si distingue per la passione, la sincerità e la trasparenza, la qualità e la capacità di fare innovazione” – spiega Matteo Conti, Direttore Centrale Marketing Strategico. “Il nuovo logo marca questi valori facendo ‘parlare’ il nome dell’azienda, niente di più e niente di meno. Font e colori sono in continuità con l’identità originaria del brand, esprimono qualità, naturalità e freschezza oltreché, a un livello più profondo, serenità e speranza. Il puntino sulla ‘i’, che spicca grazie al rosso e alla forma lievemente ovoidale posta orizzontalmente, diventa un pittogramma che accenna sia la passione sia la base della filiera integrata (l’uovo), architrave e orgoglio del nostro sistema produttivo”.

Semplicità e immediatezza, riconoscibilità e freschezza sono le linee guida seguite dal Marketing Strategico di Amadori insieme a Goodmind, agenzia torinese di Brand Design, nel progettare la nuova identità visiva del corporate brand. Un lavoro minuzioso dove ogni elemento di significato è stato considerato fino a puntualizzare l’italianità autentica dei prodotti firmati da Amadori.

Il nuovo logo, che debutterà a giugno con la nuova campagna pubblicitaria, verrà poi declinato su tutta la Corporate Identity e diventerà l’elemento distintivo del prossimo imponente restyling grafico dei prodotti a marca Amadori.

Amadori cerca personale, previste 700 assunzioni in tutta Italia

Il gruppo Amadori ha avviato un importante percorso di ricerca personale e assunzione per oltre 700 persone su tutti i siti principali della sua filiera integrata: in particolare in Romagna, per gli stabilimenti produttivi di Cesena e Santa Sofia (FC), per i siti in Abruzzo, a Mosciano S. Angelo (TE) e per le altre sedi in tutta Italia.

L’azienda sta cercando figure ad ogni livello professionale: dagli addetti alla produzione ai magazzinieri, da figure tecniche e ingegneristiche legate alla manutenzione a diversi ruoli tecnico-amministrativi, oltre a figure in ambito HR, Marketing, IT e commerciale.

Per facilitare il processo di selezione, Amadori ha riprogettato tutta la sezione “Lavora con Noi” del sito all’interno del quale si possono trovare tutte le opportunità di lavoro e a cui ci si può candidare. La sezione è completata da una serie di informazioni integrative e interviste ai dipendenti, che mirano a raccontare nel dettaglio la diversificata offerta professionale che Amadori propone lungo tutta la sua filiera integrata.

Questa importante campagna di recruiting conferma la strategia di sviluppo e crescita che Amadori sta perseguendo da diversi anni e che intende portare avanti attraverso importanti investimenti strategici, che stanno rendendo sempre più innovative e tecnologicamente avanzate le strutture produttive del Gruppo.

“Il gruppo Amadori dà lavoro oggi a quasi 9.500 persone, di cui 51% donne e il 49% uomini, in rappresentanza di oltre 80 nazionalità differenti: una comunità varia e integrata, che rappresenta la nostra forza ed esprime al meglio i valori aziendali”, ha dichiarato Flavio Amadori, presidente di Amadori S.p.A. “Investiamo da anni nella formazione professionale, attraverso la nostra Amadori Academy che, nel solo 2021, ha erogato oltre 54 mila ore di formazione ad ogni livello. Continueremo a investire in questo ambito strategico per tutti i dipendenti. Il nostro obiettivo è crescere insieme alle nostre persone”.

Questo piano di assunzioni su larga scala è coerente con la crescita a doppia cifra di Amadori che, grazie a un ambizioso piano di investimenti, punta a raggiungere i 2 miliardi di euro di fatturato nei prossimi 5 anni.

Amadori
Fondata nel 1969 e con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, Amadori sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Il Gruppo, che può contare sulla collaborazione di oltre 9.000 persone, tutte in Italia, si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, formata da: 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 5 incubatoi, 4 mangimifici e 1 in conto lavorazione, oltre 800 allevamenti sia a gestione diretta che in convenzione, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione fra filiali e agenzie, che garantiscono una distribuzione capillare in tutto il Paese.

Amadori e la sostenibilità ambientale

Il gruppo Amadori, settima azienda agroalimentare italiana, è in comunicazione per presentare il suo report di sostenibilità, strumento di rendicontazione degli asset strategici e degli obiettivi futuri del piano industriale. Diversi gli ambiti e le funzioni aziendali coinvolte nel progetto, che consolida la relazione con gli stakeholder dell’azienda e rinsalda le basi del piano di sviluppo sostenibile di Amadori, che prevede investimenti da oltre 400 milioni di euro nei prossimi quattro anni.

Per Amadori, essere sostenibili significa contribuire alla creazione di un sistema alimentare equo e rispettoso dell’ambiente, delle persone e degli animali, che trova il suo fondamento in una filiera italiana integrata in tutte le sue fasi, controllata e certificata, dalle sementi alla GDO, passando per gli allevamenti e i siti di trasformazione alimentare. Un impegno che contraddistingue da sempre il modello imprenditoriale dell’azienda e che le permette di allinearsi alla strategia Farm to Fork, al centro del Green Deal europeo.

“La sostenibilità ambientale, sociale ed economica non è un esercizio di stile, ma un investimento reale e costante, i cui risultati sono il frutto di una riflessione strutturale profonda, nonché di un confronto con gli stakeholder che ne prevede il pieno coinvolgimento” – commenta Francesco Berti, Amministratore delegato Amadori Spa. In virtù di questa relazione abbiamo programmato numerose iniziative di relazione e comunicazione, tra cui survey, incontri e campagne sui media, con l’obiettivo di avviare un percorso di transizione condiviso e partecipato da tutta la comunità del gruppo”.

Diverse le azioni messe in campo negli ultimi giorni per dare visibilità e accompagnare la diffusione del report e dell’impegno sostenibile di Amadori. Una pianificazione media sulle pagine dei principali quotidiani, un sito dedicato, una campagna sui social, più una serie di incontri con gli stakeholder. Anche i dipendenti dell’azienda, più di novemila, sono stati coinvolti attraverso la comunicazione interna.

Per le attività di comunicazione, realizzazione grafica editoriale del report, nonché di relazione, Amadori ha scelto l’agenzia Homina, dotata di una trentennale expertise nel settore agroalimentare. La campagna media è stata curata dall’agenzia VMLY&R.

Benessere animale e sostenibilità nella filiera Amadori

In uno scenario di mercato sempre più dinamico e attento alla qualità, all’origine certificata e alla sostenibilità delle produzioni alimentari, il Gruppo Amadori rinnova il proprio impegno su benessere animale e sostenibilità, puntando sulla sua filiera biologica integrata e italiana.

A partire dal mese di giugno, la gamma confezionata BIO a marca Amadori è sul mercato con due importanti novità: l’estensione del requisito di allevamento senza uso di antibiotici a tutti i prodotti e un rinnovato pack in plastica riciclata al 60%, che assicura anche maggiore shelf life al prodotto, grazie alla vaschetta in R-PET in LID termosaldato, più sicura e igienica. Nel segno di innovazione, qualità, benessere e sostenibilità, Amadori si conferma leader per l’allevamento senza uso di antibiotici, introdotto nel 2017 su tutta la filiera del pollo “Il Campese” allevato all’aperto e, fra 2018 e 2019, in quella del pollo e tacchino Qualità 10+.

Con l’introduzione di questo requisito alla filiera BIO, il Gruppo ha l’obiettivo di garantire progressivamente questo requisito a tutte le filiere di alta qualità, rispondendo in maniera puntuale alle richieste dei consumatori italiani.

Una scelta premiata dal mercato: sia il pollo “Il Campese” che il pollo “Qualità 10+”, dall’introduzione del requisito “senza uso di antibiotici” (rispettivamente dal 2017 e dal 2018) hanno registrato al 2021 una crescita media annua a doppia cifra nei volumi di vendita (i dati non includono l’anno 2020).

Il raggiungimento di questo risultato conferma il valore delle scelte strategiche del Gruppo, con investimenti mirati all’innovazione e allo sviluppo infrastrutturale e tecnologico delle sue filiere, integrate e 100% italiane. Secondo una recente indagine realizzata da ISMEA per Unaitalia, l’esclusione degli antibiotici in allevamento , la provenienza italiana e l’allevamento all’aperto sono infatti tre dei principali driver di acquisto per le carni avicole.

A fine 2021 la filiera biologica Amadori è organizzata in oltre trenta strutture, tutte localizzate fra nord della Puglia e Basilicata. Una filiera, insieme a quella de “Il Campese” e “Qualità 10+”, su cui il Gruppo continuerà a investire, per garantire una crescita costante nei prossimi anni.

Amadori, bilancio 2021 chiuso con +10,5%

Il Consiglio di Amministrazione di Amadori Spa ha predisposto e approvato il bilancio 2021, con un risultato finale di fatturato a 1.362 milioni di euro e un incremento di 130 milioni rispetto l’anno precedente. Ebitda a 86 milioni, patrimonio netto a 296 milioni, investimenti per 95 milioni e utile netto pari a 18,7 milioni.

“Il trend positivo è stato guidato dalle vendite nel canale moderno (+4,7%) e da una ripresa (+0,6%) del canale tradizionale, che tuttavia non è ancora tornato ai numeri pre-pandemia – ha commentato Francesco Berti, amministratore delegato Gruppo Amadori. Il fuoricasa ha registrato una importante accelerazione (+16,9%), anche se non ha recuperato il ritardo accumulato nel periodo delle chiusure 2020”.

Il Gruppo nel 2021 si è presentato sul mercato con importanti novità di prodotto, entrando nel segmento della colazione e della merenda con i nuovi impasti freschi per pancake, e sedimentando la sua leadership nel segmento degli impanati snack con il lancio delle nuove Birbe Pops. Innovazioni che sul mercato hanno trovato un riscontro più che positivo sia da parte del trade che dei consumatori.

“Per il nostro Gruppo, il 2021 è stato un anno di soddisfazione. Il fatturato ha segnato una crescita del +10,5% rispetto al consuntivo 2020, confermando l’ottimo lavoro portato avanti lungo tutta la filiera, con particolare attenzione ai temi dell’innovazione e della sostenibilità – ha dichiarato Flavio Amadori, presidente di Amadori Spa. Abbiamo intrapreso, con convinzione e successo, un percorso di sviluppo che possiamo definire, senza esitazione, responsabile sia rispetto al nostro ruolo all’interno del settore sia nei confronti dei nostri stakeholder, con i quali condividiamo oggi questi risultati”.

Sono stati fissati obiettivi di crescita in diversi ambiti, con grande interesse al settore delle proteine non solo bianche, ma anche rosa e di origine vegetale. A questo proposito, l’acquisizione di Lenti è stato un primo passo di integrazione della filiera delle proteine rosa e il recente lancio della nuova linea “Ama, Vivi e Gusta” ha invece segnato l’ingresso di Amadori nel comparto delle proteine verdi, segmento di mercato in forte ascesa e in linea con le più nuove abitudini del consumatore moderno.

Per i prossimi anni, il Gruppo conferma le linee guide strategiche di ampliamento dell’offerta di prodotti a base proteica e il conseguente piano strategico di investimenti con l’obiettivo di medio periodo di raggiungere 1,7 miliardi di fatturato, consolidando il modello di filiera 100% italiana, integrata e sostenibile. Rispetto alle previsioni, il 2022 mostra diverse incognite, dall’aumento generalizzato dei costi di produzione all’emergenza aviaria. Nonostante ciò il Gruppo Amadori conferma gli obiettivi di crescita anche attraverso maggiori investimenti in comunicazione.

“La strategia di sviluppo e di investimenti è funzionale al raggiungimento di importanti obiettivi di sostenibilità economica e ambientale lungo tutta la filiera, dagli allevamenti agli stabilimenti, dai mangimifici alla logistica – conclude Berti. A partire dalle nostre linee premium Il Campese, Bio e Qualità 10+, continueremo a puntare su qualità e innovazione per rispondere alle esigenze in costante evoluzione dei consumatori, portando valore a una cultura agroalimentare che nasce dal saper fare e sa guardare al futuro”.

Ama Vivi e Gusta, la nuova linea veggy di Amadori

Prosegue il percorso all’insegna dell’innovazione di prodotto del Gruppo Amadori, che entra da oggi nel settore del plant based con la nuova linea “Ama Vivi e Gusta”.

Si è tenuta la settimana scorsa a Milano, presso il Food Loft, “casa” del chef Simone Rugiati, la presentazione delle tre referenze – Le Birbe, Cotolette e Burger – a base di proteine di pisello e senza soia, pensate per chi ama sperimentare in cucina e vivere nuove esperienze di gusto, sempre all’insegna della qualità garantita da Amadori. Un nuovo mercato e una nuova visione di business per il Gruppo, che punta a guidare il più ampio settore delle proteine: dalla storica e consolidata expertise nel settore avicolo (proteine bianche), passando per le carni suine, fino all’ingresso nel settore delle proteine vegetali.

Il Gruppo continua dunque a diversificare la propria offerta mantenendo il focus sulle proteine e facendo ingresso in un mercato che negli ultimi tre anni ha registrato una crescita costante, con un incremento del +25% a valore e del +23% a volume, raggiungendo 113 milioni di euro di fatturato nel 2021.

L’evoluzione delle scelte di acquisto e consumo, sempre più orientate a diete variegate ed equilibrate sotto il profilo nutrizionale e a premiare l’alto contenuto di servizio, è al centro del crescente successo dei prodotti a base di proteine vegetali oggi presenti sulle tavole di 5,2 milioni di italiani. Una scelta che non è però da intendersi come esclusiva. Infatti il 92% di questo target consuma regolarmente carne, confermando l’interesse per un regime alimentare vario e bilanciato, in cui le proteine – provenienti da più fonti – hanno un ruolo centrale, coerente con un approccio salutistico e green che orienta in maniera sempre maggiore lo stile di vita.

La nuova linea “Ama Vivi e Gusta” Amadori propone:

Veggy Burger – Succoso e morbido, ideale per un panino che sorprende ad ogni morso. Da cuocere in padella o alla griglia.

Cotolette Veggy – Sfiziose e fragranti, ottime per un piatto invitante che mette tutti d’accordo. Da cuocere in padella o in forno.

Birbe Veggy – Tenere e stuzzicanti, per un aperitivo e per ogni occasione da condividere. Da cuocere in padella o in forno.

La nuova linea plant based Amadori, in pack con il 60% di plastica riciclata, sarà in distribuzione a partire da giugno in tutti canali di vendita (GDO e Normal Trade).

Amadori è attualmente in tv con una nuova campagna di comunicazione che racconta la sua gamma, sempre più varia e innovativa, in linea con l’evoluzione dei consumi e caratterizzata da qualità, gusto e alto contenuto di servizio, e l’impegno per la sostenibilità della sua filiera integrata, rendicontato nel Report di Sostenibilità Amadori, la cui seconda edizione è di prossima uscita. La campagna è in onda su tutte le principali reti tv nazionali ed è affiancata da una pianificazione digital e social sui canali ufficiali del brand.

Amadori, nasce un nuovo polo logistico automatizzato

Il Gruppo Amadori affida a Dematic l’automazione della nuova piattaforma logistica primaria della storica sede di San Vittore di Cesena. Nel corso del 2022 entrerà in funzione nel polo logistico il sistema di automazione Dematic, un sistema integrato basato sull’interazione di molteplici tecnologie, che permetterà di raggiungere nuovi importanti obiettivi, tra i quali lo sviluppo del servizio alla clientela, grazie al potenziamento dei volumi di vendita e alla riduzione dei costi di preparazione ordini, e l’ulteriore miglioramento della sicurezza degli ambienti, mediante l’utilizzo di postazioni di lavoro ergonomiche.

“La nuova piattaforma logistica consentirà di affrontare al meglio i profondi mutamenti attesi nel settore retail, dove gli sviluppi tecnologici e sociali stanno dettando il ritmo del cambiamento e dove si stima che il comparto e-commerce – diretto o indiretto – rappresenterà presto una quota rilevante del mercato. In questo scenario di forte cambiamento la logistica avrà un ruolo crescente di abilitatore”, dichiara Maurizio Linari, Direttore della Logistica del Gruppo Amadori.

Mauro Corona, Sales Director Dematic Italia, afferma: “Questo progetto ha una fortissima componente di innovazione, resa possibile dall’ampio portafoglio prodotti di Dematic, dalla nostra esperienza mondiale nel settore della carne e dalla collaborazione tra il nostro team e la direzione logistica di Amadori fin dalle prime fasi di analisi della soluzione”.

Il progetto sostituisce l’attuale software del sistema di controllo del magazzino (WCS) con il software Dematic, che può scalare per adattarsi agli scenari applicativi all’interno di diverse architetture e sarà implementato al software WMS (Warehouse Management System) di terzi.

Il nuovo polo logistico integrerà quello attuale e avrà un collegamento diretto con i reparti produttivi di Cesena in modo da ricevere il prodotto in magazzino dai reparti a casse, ed eliminare la fase di pallettizzazione rivolta allo stoccaggio.

Amadori certificata dal Sistema di Credit Management

Amadori è la prima azienda italiana del settore alimentare ad ottenere la certificazione del Sistema di Credit Management, importante traguardo interno ed esterno a garanzia di una adeguata gestione del credito commerciale. La certificazione è stata rilasciata dalla sede italiana di Intertek, tra le realtà leader a livello mondiale per soluzioni di Total Quality Assurance dedicate alle industrie, sotto accreditamento di Accredia (organismo di controllo a cui partecipano Ministeri e Organizzazioni rappresentative di interessi nazionali).

La certificazione del Sistema di Credit Management,da sempre un’area di grande attenzione per gli Internal Auditor e per le società quotate in borsa,è sinonimo di omogeneità, adeguatezza, trasparenza e ripetitività dei processi interni del servizio di gestione del credito. Rappresenta,inoltre,una garanzia nei confronti degli stakeholder di riferimento, come banche, assicurazioni, clienti e fornitori, confermando il controllo del Sistema di Credit Management e la sua conformità alla UNI/PdR 44,una prassi,questa, che estende i propri effetti sull’intero processo di gestione del ciclo attivo e sul miglioramento dei flussi informativi tra le funzioni aziendali interessate.

“Siamo soddisfatti di questo importante risultato, frutto di anni di lavoro e di un impegno costante da parte di tutte le funzioni coinvolte” – commenta Francesco Berti, Amministratore Delegato del Gruppo Amadori. Una corretta gestione del credito commerciale – uno degli asset più importanti nelle organizzazioni – assume una rilevanza fondamentale per la gestione della liquidità, requisito necessario per l’azienda in un’ottica di sostenibilità economica e finanziaria nel suo complesso, sia in termini di bilancio che di affidabilità nel rapporto con gli stakeholder. Una garanzia che ci permette di guardare al futuro con rinnovato impegno e nuove progettualità e che conferma il Gruppo Amadori un interlocutore di riferimento anche alla luce del piano di investimenti di 500 milioni di euro in cinque anni”.

La certificazione del Sistema di Credit Management del Gruppo Amadori è un ulteriore strumento di controllo che ci consente di mitigare il rischio su crediti. I benefici per l’azienda sono molteplici: la riduzione degli insoluti e delle perdite su crediti, il contenimento dei costi di recupero del credito, il supporto per l’ottimizzazione della gestione del circolante, il miglioramento degli indici di bilancio e delle condizioni di partnership nel rapporto cliente fornitore. Non ultimo, l’adeguamento alla legislazione in tema di gestione della crisi d’impresa (Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – D.Lgs. del 12/01/2019 n. 14) e ai nuovi principi contabili internazionali IFRS (International Financial Reporting Standards). La certificazione del servizio di Credit Management avrà durata triennale e sarà subordinata all’esito positivo di periodiche verifiche ispettive.

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