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Prosegue l’espansione di Babaco Market: raggiunte 12 nuove città

Babaco Market annuncia il suo arrivo in altre 12 città italiane: a Genova in Liguria; a Treviso, Venezia, Rovigo in Veneto; ad Alessandria, Asti, Biella e Cuneo in Piemonte; a Rimini e Forlì – Cesena in Emilia Romagna e a Pisa e Pistoia in Toscana. Con questa espansione, Babaco Market arriva per la prima volta anche in Liguria e consolida la sua presenza in Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, raggiungendo così 7 regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto) e oltre 2.919 comuni e 45 province.

Secondo i dati dell’Osservatorio sullo spreco alimentare e la spesa sostenibile 2023 commissionato da Babaco Market a BVA-Doxa, risulta una forte consapevolezza degli italiani in merito al tema dello spreco alimentare globale: il 96% dei rispondenti dichiara di averne una chiara percezione e ritiene importante agire come collettività per arginare il fenomeno. È elevata la percezione del legame tra cambiamenti climatici e spreco alimentare: 9 italiani su 10 ritengono che le sempre più frequenti calamità naturali abbiano un impatto sulle produzioni, causando perdite agricole e conseguente spreco alimentare, reso chiaro agli occhi della popolazione a seguito dei recenti disastri avvenuti anche sul territorio italiano. Dall’indagine 2023 emerge infine,un interesse molto positivo nei confronti degli acquisti in grado di facilitare una spesa sostenibile: 2 italiani su 3 gradirebbero particolarmente fare una spesa antispreco e sostenibile.

Babaco Market risponde a questa esigenza offrendo un servizio di spesa sostenibile innovativo e accessibile: si prenota online una consegna programmata con frequenza settimanale o quindicinale di una Babaco Box di frutta e verdura di stagione “fuori dall’ordinario”, salvate dallo spreco poiché per piccoli difetti estetici o sovrapproduzioni non rientrano negli standard dei tradizionali canali di distribuzione. La Babaco Box può essere arricchita anche con prodotti da dispensa, scegliendo tra più di 400 referenze. Il servizio si inserisce così in maniera virtuosa nella filiera produttiva di alimenti, riconoscendo un prezzo equo ai produttori e aiutandoli a dare il giusto valore a quei prodotti che oggi faticano a trovare sbocco commerciale, seppur buonissimi, a causa di difformità estetiche, sovrapproduzioni o perché colture territoriali di nicchia poco conosciute al grande mercato anche se d’eccellenza o perché a ridosso della scadenza o difetti di packaging.

Babaco Market collabora con una selezione di oltre 100 produttori presenti su tutto il territorio nazionale che forniscono quotidianamente Babaco Market di prodotti da dispensa e frutta e verdura provengono da filiere sostenibili e trasparenti e da aziende che generano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente (es. Agrivis, cooperativa agricola che si occupa di favorire l’inserimento lavorativo di persone fragili e con disabilità).

“Babaco Market è una realtà in continua evoluzione che si posiziona sempre più come game changer dell’e-grocery antispreco. Siamo lieti di annunciare il nostro arrivo in Liguria e in ben 11 nuove province del territorio nazionale: dove offriamo un’opportunità innovativa e pratica per una spesa più sostenibile sia a livello ambientale, sia a livello sociale” commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market.

Cresce l’attenzione degli italiani per la sostenibilità della spesa alimentare

Da una recente indagine di Babaco Market commissionata a BVA-Doxa risulta una sostanziale stabilità nella forte consapevolezza degli italiani in merito al tema dello spreco alimentare globale. Il 96% dei rispondenti dichiara di averne una chiara percezione e ritiene importante agire come collettività per arginare il fenomeno (il 97% pensa sia fondamentale il raggiungimento degli obiettivi Onu 2030), ma solo il 41% ne conosce la reale entità, segno di quanto sia importante continuare a parlare e a sensibilizzare su queste tematiche.

A conferma di questi dati, rimane stabile rispetto al 2022 anche la percentuale di chi è a conoscenza dell’impatto che lo spreco alimentare ha in termini di emissioni di gas serra che agiscono sul surriscaldamento globale (77%), ma in leggero calo rispetto al 2022 la quota di chi ne ha piena conoscenza (-4 p.p. vs 2022). Un elemento di novità che emerge dal rilevamento con BVA Doxa 2023 è l’elevata percezione del legame tra cambiamenti climatici e spreco alimentare: 9 italiani su 10 ritengono che le sempre più frequenti calamità naturali abbiano un impatto sulle produzioni, causando perdite agricole e conseguente spreco alimentare, reso chiaro agli occhi della popolazione a seguito dei recenti disastri avvenuti anche sul territorio italiano.


Le cause principali degli sprechi
Rispetto al 2022 si attesta una decrescita di attenzione nei consumi e nella preparazione dei cibi: anche se il 78% degli italiani dichiara di prestare molta attenzione e di non buttare quasi mai cibo, quasi un quarto dei rispondenti ammette di sprecare cibo per la scarsa attenzione. Il 57% ha dichiarato inoltre di aver riscontrato almeno un episodio di spreco alimentare domestico nell’ultimo mese. Le cause sono riconducibili alla mancanza di attenzione alla data di scadenza o al deterioramento degli alimenti (59% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2022); alla conservazione poco adeguata dei prodotti nei punti vendita (28%); al fatto che si tende a comprare troppi alimenti (16%) o in formati troppo grandi (16%) e infine perché si tende a cucinare cibo in eccesso (14% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2022). Verdura e frutta fresca si confermano anche per il 2023 le prime due tipologie di alimenti soggetti allo spreco alimentare.

Azioni anti spreco
Tra le principali azioni anti-spreco attuate dagli italiani c’è l’interesse molto positivo nei confronti degli acquisti in grado di facilitare una spesa sostenibile: 2 italiani su 3 gradirebbero particolarmente fare una spesa antispreco e sostenibile. Attualmente, però, 1 italiano su 2, non trova facilmente fattibile una spesa sostenibile attraverso i canali abituali (tra i principali ostacoli, per il 75% dei rispondenti il tempo e lo sforzo extra richiesto, la disponibilità di punti vendita, la localizzazione dei negozi, la modifica delle proprie abitudini consolidate). L’86% dei rispondenti ha inoltre l’impressione che la maggior parte della Gdo non venda prodotti prossimi alla scadenza o con confezioni/etichette rovinate, facendo sì che una grande quantità di prodotti rischi di essere sprecata. Il 54% degli intervistati si dichiara comunque molto interessato a fare la spesa online da aziende che supportano l’antispreco, la sostenibilità e le eccellenze del territorio. Per il 39% degli italiani una spesa alimentare più virtuosa si caratterizza per prodotti antispreco, eccellenze del territorio (28%), sostenibili a livello ambientale (24%) e a livello sociale (9%).

Continua l’espansione di Babaco Market, nuovi arrivi in Veneto e Lombardia

Babaco Market annuncia l’arrivo in Veneto a Padova, Verona e Vicenza. Il servizio si espande inoltre in Lombardia in tre nuove città: Lecco, Lodi e Cremona e in Emilia Romagna con la provincia di Piacenza. Con l’espansione in Veneto, Babaco Market arriva a servire oltre 550 comuni in 20 province tra cui Milano, Torino, Bologna, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia e Pavia, continuando ad allargare i propri confini in Italia.

Nato a Milano a maggio 2020, durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 per rispondere alle esigenze dei consumatori di avere a disposizione servizi di spesa online con un occhio di riguardo verso scelte più sostenibili, Babaco Market è un servizio di delivery su abbonamento che rende disponibili frutta e verdura sempre freschissima e di stagione direttamente a casa dei consumatori. Votato alla lotta allo spreco alimentare, il servizio si inserisce in maniera virtuosa nella filiera produttiva di frutta e verdura riconoscendo un prezzo equo ai produttori agricoli e aiutandoli a dare il giusto valore a quei prodotti che oggi faticano a trovare sbocco commerciale, seppur buonissimi, a causa di difformità estetiche, sovrapproduzioni o perché colture territoriali di nicchia poco conosciute al grande mercato anche se d’eccellenza (tra cui presidi slow food).

La mission ambiziosa di contrastare in maniera attiva lo spreco alimentare ha permesso all’azienda di raggiungere importanti traguardi. Babaco Market ha contribuito a salvare oltre 700 tonnellate di frutta e verdura. Attualmente, collabora con 100 produttori sparsi su tutto il territorio nazionale e i prodotti inseriti nelle box sono 100% Made in Italy. Sempre in linea con la mission anti-spreco del brand, Babaco Market ha deciso di limitare al massimo l’utilizzo dei materiali di imballaggio e della plastica; proprio per questo tutte le Babaco Box sono 100% plastic free.

Iscriversi è molto semplice: accedendo al sito, l’utente può abbonarsi a una Babaco Box di frutta e verdura di stagione, di diverse misure, e può scegliere di riceverla direttamente a casa con frequenza settimanale o quindicinale. La frutta e la verdura delle Babaco Box sono sempre di stagione e provengono da agricoltori attenti alla qualità e agli standard di coltivazione, piccoli produttori e presidi slow food in tutta Italia, contribuendo anche alla salvaguardia della tradizione gastronomica locale italiana. Le selezioni settimanali vengono fatte in base alle disponibilità cercando sempre di garantire la massima varietà di prodotti e il rispetto della stagionalità degli alimenti.

“Babaco Market nasce con il duplice obiettivo di costruire una filiera eCommerce sostenibile e di supportare il comparto agricolo italiano, contribuendo a generare valore sia dal punto di vista del raccolto, che a oggi rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, sia valorizzando le piccole produzioni non considerate dai canali di distribuzione mainstream. Attualmente i prodotti che vengono destinati alle box arrivano da tutto il Paese, contribuendo a far conoscere eccellenze locali provenienti da tutte le aree geografiche d’Italia”, commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, che continua: “siamo lieti di annunciare il nostro arrivo in Veneto a Padova, Verona e Vicenza e l’espansione del servizio in Lombardia a Lecco, Lodi e Cremona, con l’aggiunta di Piacenza in Emilia Romagna: si rinnova anche per il 2023 il nostro impegno di diffusione dei nostri valori di sostenibilità e di lotta contro lo spreco alimentare in maniera sempre più capillare”.

Cresce il numero di consumatori motivati a combattere gli sprechi alimentari

In occasione della giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare in programma il 5 febbraio, Babaco Market – il servizio di e-grocery 100% made in Italy – invita a riflettere sulla tematica attraverso i dati emersi da una ricerca commissionata a BVA-Doxa che restituiscono una sorta di identikit dei consumatori. L’obiettivo è offrire una visione sulle attitudini degli italiani verso lo spreco di cibo.

L’analisi ha permesso di individuare 4 differenti tipologie di profili degli italiani con una specifica visione nei confronti dello spreco alimentare e diversi atteggiamenti rispetto al consumo di frutta e verdura.

1. I VIRTUOSI (30%): “Mi organizzo e faccio tutto il possibile per non sprecare il cibo”
Consapevoli dell’entità dello spreco alimentare e dei suoi effetti sull’ambiente, ritengono molto importante l’obiettivo ONU per la sua riduzione entro il 2030. Presentano un’elevata attenzione a non sprecare cibo, per questo sono molto organizzati: acquistano piccole quantità di cibo, adottano un menù settimanale per regolarizzare acquisti e consumi. Amano molto la frutta e la verdura fresca, sono attenti alla stagionalità e l’origine italiana è prioritaria nelle scelte di acquisto. Meno sensibili al prezzo, sono i più propensi a usare siti e app che supportano cibi made in Italy e pratiche antispreco.

2. I BEN INTENZIONATI (21%): “Cerco di non sprecare, ma non ogni tanto capita…”
Conoscono il problema dello spreco alimentare e il suo impatto sul cambiamento climatico. Ritengono molto importante agire in prima persona per ridurre gli sprechi e sono molto attenti a non buttare via cibo. Tuttavia, qualche volta può succedere: più spesso perché si dimenticano di consumarlo, oppure perché ne acquistano in eccesso. L’azione che adottano più frequentemente per contrastare lo spreco alimentare è porzionare e congelare il cibo. Amano frutta e verdura fresca, soprattutto perché sono considerate parte di una dieta sana. Non sono disposti a spendere di più per prodotti di marca quando acquistano frutta e verdura, ma sono poco attenti alla lista della spesa e alla programmazione settimanale. Per realizzare una migliore organizzazione, hanno un interesse positivo verso siti e app che supportano cibi made in Italy e pratiche antispreco.

3. I PARSIMONIOSI (16%): “Non spreco per risparmiare”
Sono meno consapevoli dell’entità dello spreco alimentare e del suo impatto sull’ambiente. Ma prestando massima attenzione a non sprecare cibo per questioni di risparmio, non buttano via niente grazie ad un’organizzazione delle scorte per data di scadenza e all’acquisto di prodotti durevoli. Sono poco amanti di frutta e verdura fresca e più sensibili al prezzo.

4. I NON CURANTI (33 %): “Conosco il problema, ma non mi attivo particolarmente”
Hanno consapevolezza del problema relativo allo spreco alimentare, ma ritengono meno importante contrastare questo fenomeno. Prestano scarsa attenzione allo spreco di cibo e capita spesso che ne buttino via. Hanno una gestione degli alimenti poco oculata: si dimenticano di consumare il cibo, ne acquistano troppo o in formati troppo grandi e ne avanzano quando cucinano. Sono poco amanti di frutta e verdura fresca, stagionalità e provenienza dei prodotti non gli interessano. Acquistano spesso verdure surgelate o conserve e sono poco organizzati: non hanno l’abitudine di fare una lista della spesa o una programmazione dei consumi alimentari.

A sostegno della prevenzione dello spreco alimentare, a partire dal prossimo 30 gennaio Babaco avvierà una campagna di comunicazione dedicata al tema “C’è un supereroe in ognuno di noi”.

L’iniziativa, all’insegna della valorizzazione dell’unicità in chiave antispreco, vedrà protagonisti tre ortaggi e frutti particolari (Supercedro, Capitan Radicchio e Wonder Pomodoro) presentati come eroi insieme ai loro coltivatori, poiché hanno combattuto condizioni climatiche avverse prima di arrivare nelle Babaco Box.

Natale green con le gift card digitali di Babaco Market

Quest’anno a Natale si può essere più green con le gift card digitali di Babaco Market, il servizio di e-grocery 100% made in Italy che combatte lo spreco alimentare che si origina dal campo alla tavola. Tutti i #babacolovers potranno fare un regalo davvero speciale e innovativo ai propri cari.

Adatte a tutte le tasche, e perfette anche per un regalo last minute, le gift card Babaco Market partono da un valore minimo di €20,90 fino a un massimo di €231,20 (l’equivalente di 8 Jungle Box) e sono disponibili sul sito babacomarket.com/gift-card. Inoltre, questo formato permette di essere veramente più sostenibili nella scelta dei regali, unendo l’utile al dilettevole: chi le riceve, non solo potrà godersi una gustosissima selezione di frutta e verdura di stagione, ma contribuirà anche a salvare il cibo dallo spreco, facendo una buona azione per il pianeta.

Le sorprese per le Feste non sono finite qui. Babaco Market introduce il Vegattone, un progetto in collaborazione con Claudio Rampinini, Bread & Pizza specialist e fondatore di Vegattone, azienda specializzata nella produzione di grandi lievitati plant-based.

Frutto di una ricerca durata più di 5 anni, che ha coinvolto lievitisti di calibro internazionale, il dolce è la versione plant-based del panettone tradizionale. Il Vegattone viene lavorato in maniera artigianale al 100%. ed è realizzato con un lievito madre antichissimo rinfrescato quotidianamente che garantisce un’alta digeribilità e una lunghissima shelf life, L’iniziativa rientra nella mission di Babaco Market di offrire alternative più sostenibili e incoraggiare scelte alimentari consapevoli, anche nel periodo delle Festività.

ULTERIORI INFORMAZIONI SULLE GIFT CARD BABACO MARKET:

1. Modalità di acquisto delle Gift Card
Sarà possibile acquistare le gift card Babaco Market accedendo a questo link
Possono essere acquistate da tutti e per tutti: abbonati e non abbonati al servizio.
Le gift card, inoltre, sono digitali e, una volta acquistate, vengono inviate via mail al destinatario. Per quanti volessero stamparle, sono disponibili 9 design differenti per accontentare diversi gusti.

2. Durata delle gift card
Ogni gift card acquistata nell’anno corrente durerà fino al il 31/12/2023, per ricevere a casa propria la frutta e la verdura di stagione, 100% made in Italy e 100% plastic free.

3. Costi delle gift card
Ogni gift card Babaco Market contiene un credito, a scelta del mittente, e permette di regalare fino a 8 Babaco Jungle Box. Le gift card hanno un valore che va da €20,90 fino a €231,20.

ULTERIORI INFORMAZIONI SUL VEGATTONE, DOLCE DI NATALE VEGANO 750 gr:

1. Prodotto
Il panettone plant-based dal gusto delicato e dall’aroma e profumo intenso di arancio e uvetta.
Vegattone utilizza esclusivamente ingredienti selezionati, salubri e di qualità. Inoltre, come l’antica ricetta Milanese prevede, è completamente artigianale, e rispetta i ritmi di una lavorazione lenta e manuale che si protrae per oltre tre giorni.
Anche il grasso vegetale utilizzato per gli impasti viene prodotto internamente partendo da un’emulsione a freddo di burro di cacao e olio di semi di girasole, senza l’ausilio di coadiuvanti quali mono e digliceridi.

2. Ingredienti
Farina tipo “0”, acqua, uvetta, scorze d’arancia candita, zucchero, lievito madre (farina tipo “0″, acqua), olio di semi di girasole, burro di cacao, zucchero di canna integrale, pasta d’arancia, lecitina di girasole, sale, glutine di grano tenero, estratto di malto.
Può contenere tracce di soia, frutta a guscio, latte e uova.

3. Valori Nutrizionali
● Carboidrati (g) 55,37
● Zuccheri (g) 28,03
● Grassi (g) 12,30
● Acidi grassi saturi (g) 3,86
● Proteine (g) 4,24
● Sale (g) 0,35

4. Consigli per la conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto, una volta aperto consumare entro 7 giorni.

Dieta vegana, chiarimenti e consigli per iniziarla al meglio

Secondo i più recenti dati Eurispes, chi sceglie una dieta vegana in Italia corrisponde all’1.3% della popolazione.1 L’interesse sul tema è sempre crescente, come testimonia il boom di prodotti e alternative vegetali presenti sul mercato e nei ristoranti. Tuttavia, ci sono degli insights da conoscere qualora si volesse approcciare a nuove abitudini alimentari.

Per questo motivo, in occasione della Giornata Mondiale del Veganismo, che si celebra annualmente il 1° novembre, Babaco Market – il delivery 100% made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – presenta una mini-guida per aiutare tutti coloro che stanno pensando di entrare a far parte del mondo veg.

Molti dei termini che definiscono il mondo vegano non sono immediatamente comprensibili, essendo spesso “parole macedonia” provenienti dalla lingua inglese. Per questo motivo, Babaco Market stila un piccolo glossario per aiutare i più inesperti a comprendere meglio questo stile di vita.

Dieta plant-based: letteralmente “a base di piante”, si tratta di una tipologia di alimentazione fatta non solamente di vegetali, bensì di prodotti provenienti da coltivazioni e allevamenti sostenibili e certificati. Una vera e propria filosofia di vita, nel totale rispetto dei ritmi e della biodiversità della natura.

Veganuary: questo curioso e insolito termine unisce “vegan” e “January” (vegano e gennaio in inglese). Si riferisce ad una sfida, lanciata nel 2014 da un’organizzazione no-profit britannica, che incoraggia le persone a seguire un’alimentazione vegana per il primo mese dell’anno, un’esperienza collettiva di consapevolezza del proprio impatto ambientale sul pianeta.

Fruttarismo: il fruttarismo è seguito da tutti coloro che scelgono di abbracciare una dieta basata sui frutti, costituendo così la forma più radicale della dieta vegana.

Flexitarian: uno stile alimentare “flexitarian” (letteralmente la fusione di “flexible” e “vegetarian”, ovvero flessibile e vegetariano) è un tipo particolare di regime ‘plant-based’ che non prevede, tuttavia, l’eliminazione del consumo di carne ma una sua limitazione a una o due volte la settimana.

Cheegan: questa parola inglese è una fusione tra “cheating” (imbrogliare) e “vegan” (vegano), indicando così persone che si dichiarano vegani, ma che spesso cadono in tentazione e abbandono così la ‘retta via’.

Veggan: si tratta di un altro mix di uovo e vegano (“egg” e “vegan”) e si riferisce ai vegani che consumano regolarmente anche uova.

Tanti sono i vantaggi ambientali e i benefici che il nostro pianeta può trarre da una dieta a prevalenza vegetale, come un maggiore risparmio di acqua, la riduzione di emissioni di gas serra e il minor utilizzo di terre fertili. Il 43% delle terre emerse (calcolate escludendo già ghiacciai e deserti) sono utilizzate per l’agricoltura intensiva e l’83% di queste servono per coltivare vegetali che diventeranno mangime .

Nato per portare a casa degli italiani frutta e verdura fresca, di stagione ed evitare che prodotti in perfette condizioni venissero sprecati perché con piccole imperfezioni estetiche o in eccesso di produzione, Babaco Market ha da sempre a cuore l’impatto ambientale legato alle scelte alimentari. A soli due anni dal suo arrivo in Italia, il servizio di delivery ha contribuito a salvare oltre 500 tonnellate di frutta e verdura evitando che venissero immesse nell’atmosfera 1,25 mln di kg di CO2. Numeri di rilievo che fanno riflettere su quanto le proprie scelte e azioni quotidiane possano contribuire in maniera significativa alla salute e alla difesa del nostro Pianeta.

Secondo la scienza, una dieta vegana ben pianificata è fattibile in ogni fase della propria vita, portando con sé benefici e vantaggi sia a livello individuale per la salute che collettivo per l’ambiente . Ma cosa si intende con “ben pianificata”?

“L’errore più frequente è quello di cercare di sostituire quello che si mangiava prima con le controparti vegetali processate. Ed ecco che si mette nel piatto il pollo vegetale preparato con la farina di piselli invece del pollo, il formaggio a base di olio di cocco invece di quello vaccino, il burger che imita il sapore della carne invece di quello a base di macinato: questo è di certo più rispettoso nei confronti degli animali e più sostenibile, ma non è un tipo di dieta vegetale che apporterà particolari benefici per la salute. Questi prodotti possono costituire delle piacevoli eccezioni, ma non devono diventare la regola e non sono affatto necessari per pianificare una dieta vegana”, afferma la Dr.ssa Silvia Goggi, medico specialista in scienza dell’alimentazione, autrice best-seller e divulgatrice.

Il modo più corretto per avvicinarsi ad un’alimentazione vegetale, invece, è ripensare la propria alimentazione partendo dalla base, ovvero dai gruppi alimentari vegetali, e capire come combinarli nel corso della giornata per ottenere tutti i nutrienti necessari al fabbisogno calorico giornaliero. Pertanto, è opportuno farsi ogni giorno domande ben precise al fine di capire se ciascun gruppo è stato introdotto correttamente.

I consigli e le domande chiave da porsi per iniziare una dieta vegana in totale sicurezza

1. Verdura: era presente a pranzo e cena e quale tipo è stato preferito? Che le verdure debbano abbondare in tavola è un principio valido in ogni tipo di dieta, ma se si segue un’alimentazione vegetale è utile fare un passo in più. Le verdure come la verdura verde scuro in foglia e appartenente alla famiglia delle crucifere sono particolarmente ricche di calcio e ferro, due nutrienti ai quali è consigliato prestare attenzione nella pianificazione di un’alimentazione senza derivati animali. Oltre a questi, possiamo sfruttare la comodità delle bevande e degli yogurt vegetali addizionati di calcio, ormai reperibili in qualsiasi supermercato. Queste alternative vegetali ai latticini contengono tanto calcio quanto la controparte vaccina, oltre che gli stessi utilizzi in cucina.

2. Frutta: se ne sono consumate 2-3 porzioni al giorno? Il consumo di frutta non varia – da quanto andrebbe già fatto in un’alimentazione onnivora. La frutta è un concentrato di energia di pronta disponibilità, dove gli zuccheri semplici sono accompagnati da fibre, vitamine e preziose sostanze fitochimiche. Se si fa fatica a consumarne le porzioni raccomandate si può provare ad aggiungere della frutta ad un’insalata, fare merenda con un frullato di frutta e latte vegetale o portare al lavoro della frutta già tagliata all’interno di un contenitore a chiusura ermetica, così da consumare durante la giornata.

3. Cereali e derivati: erano presenti almeno ad ogni pasto principale? Dai cereali e dai loro derivati dovrebbe derivare la maggior parte della nostra energia giornaliera. I cereali sono fonte non solo di carboidrati complessi, ma anche di proteine, fibre e preziosi minerali, soprattutto quando consumati nella loro forma integrale. Un consiglio in più per chi vuole passare ad un’alimentazione vegetale: variare il più possibile il tipo di cereale assunto aiuterà a raggiungere più agevolmente il fabbisogno di alcuni nutrienti ritenuti “critici”, come il ferro e lo zinco. Non c’è bisogno di passare le ore in cucina a cuocere cereali nella pentola a pressione: perché non sfruttare i fiocchi di avena per la colazione, scegliere un pane di farina di farro e provare ogni tanto della pasta di grano saraceno?

4. Legumi e derivati della soia: sono comparsi almeno un paio di volte al giorno? È credenza comune che per ovviare alla carenza proteica, in una dieta a base vegetale i legumi e i loro derivati debbano essere presenti in quantità enormi a ogni pasto principale, ma non è così! Il quantitativo di legumi contenuto in un vasetto da 240 g è sufficiente per tutta la giornata.

5. Frutta secca e semi oleosi: erano presenti qua e là? Questo gruppo alimentare viene “temuto” da molti a causa del suo elevato apporto calorico, ma andrebbe semmai elogiato per il suo contenuto di nutrienti essenziali, come acidi grassi insaturi e vitamine. Oltre a ciò, la frutta secca e i semi oleosi contengono fibre, proteine e minerali. In un’alimentazione vegetale la fonte proteica (ovvero i legumi) non contiene praticamente grassi, e l’energia così “risparmiata” può essere convertita in più frutta secca e semi oleosi.

6. Omega-3: ho introdotto alimenti vegetali che ne contenessero? L’inserimento di Omega-3 non è essenziale per soddisfarne il fabbisogno fisiologico. Se si introduce una sufficiente quantità di acido alfa-linolenico (ALA), il precursore di tutti gli acidi grassi della serie omega-3, il nostro organismo è in grado di sintetizzare anche EPA e DHA (gli omega-3 a lunga catena per cui è “famoso” il pesce). Due cucchiai al giorno di semi di lino o di chia macinati, oppure un cucchiaio di olio di semi di lino spremuto a freddo sono più che sufficienti.

7. Ho assunto un supplemento di vitamina B12? La vitamina B12 è l’unico nutriente assente in forma attiva nei cibi di origine vegetale, e va quindi assunta attraverso un integratore. Non è di origine animale, ma batterica, ed esistono integratori di vitamina B12 100% vegani e cruelty free. Quando si passa ad un’alimentazione vegetale va iniziata ad assumere ad un dosaggio di mantenimento – ovvero di 50 mg al giorno o di 1000 mcg due volte a settimana (questa posologia vale per la B12 sotto forma di cianocobalamina). Alla prima occasione utile si possono verificare i livelli di vitamina B12 nel sangue e portarli in visione al proprio medico, che deciderà se far proseguire con il dosaggio di mantenimento in corso oppure, in caso di carenza, se aumentarlo per qualche mese.

Babaco Market continua a crescere ed estende il servizio ad oltre 300 comuni

Babaco Market festeggia il suo secondo anno in Italia ampliando la sua mission antispreco e confermando l’impegno a sostegno del comparto agricolo italiano.

Nato a Milano a maggio 2020 col desiderio di soddisfare le esigenze dei consumatori che l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 aveva reso sempre più evidenti, come la crescita dei servizi di spesa online e l’aumentata consapevolezza dell’importanza di un consumo più sostenibile, in questi due anni è riuscito a inserirsi in maniera virtuosa nella filiera distributiva di frutta e verdura, a dare vita a un e-commerce sempre più sostenibile e ad ampliare il raggio d’azione della sua attività.

Contribuendo a generare valore da una parte del raccolto che rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, Babaco Market ha raggiunto importanti traguardi sul fronte dell’antispreco in soli due anni di vita. Dal 2020 a oggi ha salvato oltre 500 tonnellate di frutta e verdura ed è riuscito a evitare che venissero immesse nella nostra atmosfera 1,25 mln di kg di CO2, collaborando con più di 100 produttori sparsi lungo tutto il territorio nazionale.

Grazie all’appoggio di più di 10.000 abbonamenti da parte di utenti che da oltre due anni condividono i valori e la mission di Babaco Market, il servizio si è espanso in più di di 300 comuni italiani. Oltre a Milano e hinterland, Monza e Brianza e alla provincia di Varese, nel corso degli ultimi 12 mesi Babaco Market è arrivato a Torino, in Emilia Romagna (Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia), a Bergamo, a Brescia, a Pavia, a Novara e a Como. Ma la crescita del servizio non è solo una questione geografica: Babaco Market accresce il raggio d’azione della sua attività antispreco contribuendo alla salvaguardia di altre categorie alimentari. Un ulteriore passo nella lotta allo spreco a supporto, questa volta, delle aziende italiane che si occupano di trasformazione alimentare, producendo spesso prodotti di eccellenza, ma che hanno difficoltà a garantire uno sbocco commerciale alla totalità delle loro scorte.

Per combattere anche questo tipo di sprechi, il sito di Babaco Market offre la possibilità di acquistare in modalità flash sale mensile prodotti aggiuntivi – come oli, conserve, farine, marmellate. Si tratta di prodotti lavorati di alta qualità che faticano a entrare nei tradizionali canali di distribuzione perché si avvicinano alla scadenza, hanno imperfezioni di packaging o sono a fine stock. I prodotti sono disponibili all’acquisto a prezzi scontati per tutti gli abbonati a Babaco Market nel Marketplace, la sezione dedicata sul sito.

“Siamo felici di festeggiare questo secondo anno in Italia con un bilancio così positivo. In questi due anni abbiamo raggiunto tanti obiettivi e tenuto fede alla nostra mission antispreco continuando a sostenere la filiera agricola e allargando il nostro raggio d’azione anche alle aziende italiane che si occupano di trasformazione alimentare. Il nostro obiettivo per il nuovo anno, e per gli anni a seguire, è continuare ad estendere la nostra presenza sul territorio italiano e consolidare il nostro impegno a sostegno della salvaguardia del Pianeta. Intendiamo rafforzare il nostro posizionamento come punto di riferimento dell’e-grocery antispreco in Italia e contribuire in maniera sempre più attiva a salvaguardare la salute e l’equilibrio della Terra ” spiega Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, che aggiunge: “siamo molto fieri inoltre che i nostri imballaggi siano 100% plastic free. Vogliamo continuare a perseguire questa strada, cercando di ridurre al minimo il packaging non necessario”.

TOP 3 DEI PRODOTTI PIÙ CURIOSI SALVATI

1. Mele Val Chianina: sono delle varietà antiche che vengono coltivate esclusivamente nella zona della Toscana come le Mele Ruggine e presentano difetti sulla buccia.

2. Arance (zona Sicilia, Puglia e Calabria): si tratta di arance che necessitavano di essere salvate dallo spreco a causa della buccia rameggiata, imperfezione causata dal vento oppure macchie nere sulla buccia causate dalle grandinate in fase di crescita.

3. Carote colorate di Polignano, Puglia: la particolarità delle carote di Polignano è data dal fatto che sono di molti colori, arancione, giallo tenue, giallo intenso, fino ad arrivare al viola scuro. Il seme della carota viene ancora selezionato dai contadini. L’unicità di questa coltivazione sta nella sapidità di queste carote dovuta ai campi dove crescono.

LE REGIONI IN CUI BABACO MARKET HA SALVATO DI PIÙ
Grazie all’alleanza tra Babaco Market e i produttori locali presenti in tutta Italia in questi due anni è stato possibile portare sulle tavole dei #Babacolovers tantissimi prodotti. Tra tutte le regioni, quelle più “virtuose” e attive nella lotta allo spreco alimentare al fianco di Babaco Market sono state:

1. Piemonte con il recupero di ciliegie, Porro Cervere, mele, kiwi e mirtilli.
2. Liguria con il recupero di zucchine, bietoline, cavolo nero, cavolini di Bruxelles, albicocche, susine, carciofo.
3. Emilia Romagna con il recupero di pesche, albicocche, susine, spinaci, melanzane, peperoni, zucchine.
4. Puglia con il recupero di bietole, puntarelle, broccoli, uva, cavolfiori, cicorie e cavolo rapa.
5. Sicilia con il recupero di arance, mandarini, clementine, pomodori, nespole e melone.

Babaco Market sbarca a Bologna, Reggio Emilia e Parma

Babaco Market – il delivery 100% Made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – annuncia il suo arrivo a Bologna, Reggio Emilia e Parma, in prossimità di una ricorrenza importante come quella della Giornata Nazionale di prevenzione contro lo Spreco Alimentare, in programma per il prossimo 5 febbraio. Già presente in oltre 50 comuni, – tra Milano e hinterland, Monza, Brianza e nella provincia di Varese con Busto Arsizio e limitrofi, e Torino – il servizio continua ad allargare i propri confini oltre la Lombardia, aggiungendo ora due città dell’Emilia-Romagna.

Nato a Milano, a maggio 2020, durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 per rispondere alle esigenze dei consumatori di avere a disposizione servizi di spesa online con un occhio di riguardo verso scelte più sostenibili, Babaco Market è un servizio di delivery su abbonamento che rende disponibili frutta e verdura sempre freschissima e di stagione direttamente a casa dei consumatori. Votato alla lotta allo spreco alimentare, il servizio si inserisce in maniera virtuosa nella filiera produttiva di frutta e verdura recuperando tutti quei prodotti che, pur essendo buonissimi, rischierebbero di andare perduti a causa di difformità estetiche.

La mission ambiziosa di contrastare in maniera attiva lo spreco alimentare e l’inquinamento ha permesso all’azienda di raggiungere importanti traguardi in un solo anno di vita. Babaco Market ha contribuito a salvare circa 250 tonnellate di frutta e verdura e a evitare che venissero immesse nell’atmosfera 650 tonnellate di CO2 consegnando oltre 35.000 Babaco Box. Attualmente, collabora con 100 produttori sparsi su tutto il territorio nazionale e i prodotti inseriti nelle box sono 100% Made in Italy.

Sempre in linea con la mission anti-spreco del brand, Babaco Market ha deciso di limitare al massimo l’utilizzo dei materiali di imballaggio e della plastica, per questo tutte le Babaco Box sono 100% plastic free e oltre il 60% di queste sono consegnate con mezzi eco-friendly (bike e furgoncini elettrici).

Iscriversi è molto semplice: accedendo al sito, l’utente può abbonarsi a una Babaco Box di frutta e verdura di stagione, di diverse misure, e può scegliere di riceverla direttamente a casa con frequenza settimanale o bisettimanale. La frutta e la verdura delle Babaco Box sono sempre di stagione e provengono da agricoltori attenti alla qualità e agli standard di coltivazione, piccoli produttori e presidi slow food in tutta Italia, contribuendo anche alla salvaguardia della tradizione gastronomica locale italiana. Le selezioni settimanali vengono fatte in base alle disponibilità cercando sempre di garantire la massima varietà di prodotti e il rispetto della stagionalità degli alimenti.

“Babaco Market nasce con il duplice obiettivo di costruire una filiera eCommerce sostenibile e supportare il comparto agricolo italiano, contribuendo a generare valore sia dal punto di vista del raccolto, che a oggi rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, sia valorizzando le piccole produzioni che farebbero fatica a trovare sbocco commerciale sui canali di distribuzione mainstream”, commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, e continua: “Siamo lieti di annunciare oggi il nostro arrivo a Bologna e Reggio Emilia e di espandere i nostri valori di sostenibilità e di lotta contro lo spreco alimentare in un’altra regione d’Italia come l’Emilia-Romagna”.

Parte l’iniziativa di Babaco Market a sostegno di Banco Alimentare Lombardia

Quest’anno a Natale si può essere davvero più buoni grazie alle Christmas Gift Card di Babaco Market – il delivery 100% made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – e all’iniziativa #ShareMagic che permette di acquistare delle gift card digitali da poter regalare ai propri cari.

Dal 29 novembre fino al 31 dicembre con l’acquisto delle gift card del valore preferito, da un minimo di €20,90 fino a un massimo di €231,20 (l’equivalente necessario per regalare fino a 8 Jungle box), sarà possibile contribuire alla riduzione dello spreco alimentare che si origina dal campo al mercato, ridurre le emissioni di CO2 e donare 2 kg di frutta e verdura a Banco Alimentare Lombardia.

L’iniziativa #ShareMagic si estende anche ai nuovi abbonamenti: ogni nuovo Babaco Lover contribuirà a donare 2 kg alle strutture caritative della Fondazione. Ma le magie non finiscono qui, grazie alla collaborazione con Officine Buone e all’intervento dello chef Stefano Callegaro, durante il periodo dell’iniziativa, verrà organizzato uno speciale pranzo di Natale, in programma il 14 dicembre, con la frutta e la verdura Babaco Market per tutti gli ospiti della mensa Fondazione Fratelli San Francesco di Milano.

COME PARTECIPARE ALL’INIZIATIVA

1. Modalità di acquisto delle Gift Card
Sarà possibile acquistare le gift card Babaco Market accedendo a questo link
Le gift card sono digitali e, una volta acquistate, vengono inviate via mail al destinatario, ma per quanti volessero stamparle, sono disponibili 9 design differenti per accontentare i gusti di tutti!

2. Durata delle gift card
Ogni gift card ha la durata di un anno, dunque 12 mesi per lasciarsi sorprendere dall’effetto Babaco Market e ricevere a casa propria la frutta e la verdura di stagione, 100% made in Italy e 100% plastic free.

3. Costi delle gift card
Ogni gift card Babaco Market contiene un credito, a scelta del mittente, e permette di regalare fino a 8 Babaco Jungle Box. Le gift card hanno un valore che va da €20,90 € fino a €231,20.

Babaco Market, le ricette per combattere gli sprechi alimentari

LA ZUCCA, VIRTÙ E FALSI MITI
Ci sono diversi falsi miti sulla zucca. Erroneamente considerata al pari delle patate e temuta per il suo sapore dolciastro e un elevato apporto calorico, la zucca è in realtà un ortaggio e appartiene alla famiglia delle verdure. Con la sua polpa, ricca di fibre e a bassissima densità calorica si possono rendere interessanti piatti come risotti, porridge, lasagne e persino torte.
 
La zucca fornisce diversi nutrienti di rilievo, tra cui il beta-carotene che, oltre al suo noto effetto antiossidante, aiuta a meglio assorbire il ferro. I suoi semi, ricchissimi di ferro, zinco e proteine, possono venir conservati e tostati, quindi consumati in insalate, pesti, o macinati e spolverati suoi primi piatti.
 
Per la sua forma e la sua consistenza cucinare la zucca è spesso considerata un’impresa eroica che fa desistere molte persone dall’acquistarla. Il “trucco” è prepararla tutta in una volta. Ecco come fare:
 
• Lavare attentamente la buccia
• Tagliare la zucca a metà
• Svuotarla dei semi con un cucchiaio o uno scavino
• Metterle all’interno uno spicchio d’aglio e erbe aromatiche a piacere (timo, salvia, rosmarino, ecc.)
• Rovesciarla su una teglia ricoperta di carta forno e spennella con olio EVO (serve per non farla rinsecchire)
• Cuocere in forno ventilato a 190° fino a che diventa morbida (circa 30/40 minuti)
• Svuotare la buccia della polpa cotta (spoiler: la buccia è commestibile e buonissima!)
 
UNA ZUCCA, MILLE RICETTE
• Una vellutata: frullare la polpa con brodo vegetale e un filo di olio, oppure preparare un soffritto con scalogno, zenzero e cannella, aggiungere la polpa e fai cuocere pochi minuti. Frullare tutto. Completare con un cereale integrale e alcuni ceci interi o frullati.
• Risotto: frullare la polpa con poco olio evo e aggiungerla in cottura. Si può abbinare anche a dei funghi saltati con aglio e timo oppure delle nocciole tostate.
• Pasta al forno: frullare la polpa con mezzo bicchiere di latte (anche vegetale), tagliare a dadini della provola e usare il tutto per condire della pasta. Mettere in forno, sotto il grill, per una decina di minuti.
• Se non si fossero messi l’aglio e le erbe aromatiche, la zucca è perfetta anche per preparare una torta con nocciole e noci, oppure dei muffin con gocce di cioccolato.
 
Crema di zucca e tahina con dukkah
Ingredienti per 4 persone:
• 600g di polpa di zucca già cotta con aglio e salvia
• 2 cucchiai di tahina
• 1 cucchiaio di succo di limone
• sale e pepe
 
Per la dukkah
• 2 cucchiai di semi di sesamo
• 2 cucchiaini di semi di coriandolo
• 2 cucchiaini di semi di cumino
• 1/4 di cucchiaino di pepe in grani
• 1/2 cucchiaino di semi di finocchio
 
Procedimento:
Per la dukkah: tostare i semi di sesamo, di coriandolo, di cumino, di finocchio e il pepe in grani in una padella antiaderente ben calda, senza aggiungere grassi. Dopo 1 o 2 minuti, quando sono fragranti, trasferirli in un mortaio o in un mixer e ridurli in una polvere grossolana. La dukkah si può conservare a temperatura ambiente, in un contenitore chiuso, fino a 1 settimana. 
Cuocere la zucca come indicato in precedenza. Lasciare raffreddare e frullare la polpa nel mixer ad alta velocità. Aggiungere la tahina e il succo di limone, emulsionando bene, e sale e pepe a piacimento. Servi la crema a temperatura ambiente, o fredda, decorandola con la dukkah.
 
Consigli e curiosità:
• La dukkah è un mix di spezie e semi tipico della cucina mediorientale. A seconda dell’area di riferimento, può essere realizzata con diverse spezie e frutta secca (ad esempio con le nocciole).
• Le spezie in grani o semi si conservano più a lungo e sono più aromatiche: è sempre necessario tostarle a secco per qualche secondo, facendo attenzione a non farle bruciare, e poi ridurle in polvere utilizzando un mortaio. In questo modo gli oli essenziali vengono rilasciati e conferiscono un sapore più intenso, oltre che un magnifico profumo.
• Questa ricetta può essere realizzata con qualsiasi verdura di consistenza simile: ad esempio con le barbabietole o con le carote, seguendo lo stesso procedimento. È anche un’ottima alternativa all’hummus di ceci tradizionale.
 
IL CAVOLO, IL RE DELLE CRUCIFERE
Tutte le verdure sono meravigliose, ma alcune sono più meravigliose di altre. È indubbio che le crucifere (come cavoli o broccoli) posseggano una marcia in più, sia per il loro effetto antitumorale sia per il loro apporto di calcio: contribuiscono al raggiungimento del fabbisogno a colesterolo zero, senza dover ricorrere ai latticini.
 
Di solito associamo il cavolo a preparazioni un po’ noiose e ripetitive. Anche questo, però, è un ortaggio molto versatile e che si presta per diverse ricette al pari della zucca. Ad esempio, è ottimo in un coleslaw (tipica insalata della tradizione anglosassone, di solito realizzata con maionese o yogurt) insieme alla frutta.
 
Coleslaw di cavolo cappuccio e frutta di stagione
Ingredienti per 4 persone:
• 1 piccolo cavolo cappuccio
• 2 carote 
• 1 zucchina
• 1 limone
• 2 susine
• 50 g di noci
• 50 g di prezzemolo o altre erbe aromatiche fresche
• Sale 
• 1 cucchiaio di olio
 
Per il condimento
• 100 g di yogurt di soia
• 1 cucchiaio di senape di Digione
• 2 cucchiaini di sciroppo d’acero
• 1 cucchiaio di olio d’oliva
 
Procedimento:
Tagliare il cavolo a julienne e, in una ciotola, massaggiarlo con olio, sale e succo di limone.
Tagliare a julienne anche le altre verdure e la frutta, mescolare tutto insieme al cavolo.
Unire gli ingredienti del condimento, quindi versare tutto sulle verdure. Aggiungere le noci. 
 
Consigli e curiosità
• Si può mangiare il coleslaw come contorno, ma è ottimo anche per farcire un panino.
• Si può impostare in anticipo: preparare a parte verdure e condimento, poi unire tutto alla fine.
• Si conserva in frigo per un paio di giorni.

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