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Voucher e aperture festive, monta la polemica

Puntuale con l’arrivo delle festività natalizia è partita la polemica sulle aperture “forzate” dei supermercati, anche nei giorni canonici di festa quali Santo Stefano e Capodanno. Sotto la lente anche l’uso ormai diffuso nella Gdo di ricorrere ai voucher per utilizzare lavoratori occasionali che vanno a “coprire” i giorni critici (i lavoratori dipendenti possono scegliere volontariamente se lavorare oppure no).

In campo sono scesi i sindacati. Con l’hashtag #LaFestaNonSiVende è in atto la campagna di Filcams Cgil, la quale continua a sostenere la propria contrarietà alle liberalizzazioni degli orari commerciali. “Molti centri commerciali e punti vendita della grande distribuzione organizzata non intendono rispondere all’appello di tanti enti locali a tenere chiusi i propri punti vendita almeno nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno – si legge in una nota – . Contro questa decisione molte sono le iniziative di protesta, a partire dallo sciopero proclamato dalle segreterie regionali della toscana di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs”.

L’invito al Governo è di arrivare quanto prima a sostituire il decreto “Salva Italia” del Governo Monti sulle Liberalizzazioni con una nuova regolamentazione per il settore commerciale.

«La totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive nel commercio introdotte dal Governo Monti – afferma la segretaria generale nazionale Maria Grazia Gabrielli – non ha prodotto, come ipotizzato, risultati positivi né in termini di occupazione né di consumi, ma ha contribuito a complicare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro degli addetti del settore. Eliminare gli ostacoli all’esercizio delle attività economiche e il principio di libera concorrenza tra gli operatori erano i principi ispiratori del Decreto, ma non sono stati realizzati».

Il disegno di legge sulla limitazione delle aperture festive, approvato alla Camera a settembre del 2015, giace abbandonato in Senato. La proposta (parziale e – per la Filcams – insufficiente) prevede la possibilità di aprire le attività commerciali per un massimo di sei festività l’anno, nessun limite per le aperture domenicali, così come per le aperture 24 ore su 24. Restano così in vigore le liberalizzazioni decretate dal governo Monti.

 

Il “caso” Carrefour Venezia

Situazione particolare a Venezia, dove tutti i grandi marchi hanno deciso di tenere chiuso, con l’eccezione di Carrefour che a sorpresa ha informato la clientela di voler rispettare solo la chiusura per Natale, garantendo la spesa di Santo Stefano e Capodanno. “Un caso davvero singolare – afferma la Filcams Cgil – se si considera che il Centro Commerciale Valecenter, che ospita Carrefour, in quelle due giornate rimarrà chiuso”.

Allo sciopero indetto in Toscana potrebbero affiancarsi iniziative di mobilitazione e protesta di molti altri territori, con picchetti e presidi all’esterno di molti centri commerciali “per chiedere il riconoscimento del valore delle festività, per la tradizione del nostro paese, per il rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude la Segretaria Generale – ma anche perché è ormai tempo di ammettere che il sempre aperto è una “tendenza” imposta , che non ha rappresentato una vera strategia per rilanciare consumi e occupazione, capace di arginare la crisi della grande distribuzione, chiusure di negozi, licenziamenti e attacco a salario e diritti”.

 

Voucher, nati per l’agricoltura, finiti nel commercio

Intanto la Coldiretti sottolinea come, nonostante la forma di impiego con voucher sia nata pensando all’agricoltura (in via sperimentale per la vendemmia nel 2008), sulla base dei dati dell’Osservatorio sul lavoro accessorio dell’INPS relativi ai primi sei mesi del 2016 l’impiego dei voucher è sceso nel settore al minimo di appena l’1,09%.

Del totale di voucher venduti nel primo semestre dell’anno, il 14,9% sono stati impiegati nel turismo, il 14% nel commercio, l’11,4% nei servizi, il 42% nel giardinaggio e pulizia, il 4,1% per manifestazioni sportive e culturali e il 47,1% in altre attività.

Il punto di vista di Confimprese nella video-intervista a Mario Resca.

Ancora un format per Carrefour, al via l’Express “Urban Life”

Nasce un nuovo concept di supermercato firmato Carrefour Express. Spiccatamente metropolitano, che unisce stile, gusto e praticità. E non poteva che nascere a Milano. È l’Express “Urban Life”, il cui primo punto vendita ha aperto pochi giorni fa in Corso Garibaldi 49, nel cuore della movida meneghina.

Un punto vendita decisamente innovativo. Non più soltanto un supermercato di prossimità ma anche un’area ristoro in cui fare colazione, fermarsi a pranzo, prendere piatti pronti da portare a casa o in ufficio, un lounge bar per gustarsi l’aperitivo anche bevendo una delle oltre 200 etichette di birre artigianali italiane e internazionali, perfino uno spazio co-working dove lavorare in tutta comodità (ma anche riposarsi durante lo shopping). L’Express “Urban Life” di Corso Garibaldi si sviluppa su oltre 120 metri quadri su due piani e soddisfa le esigenze sempre più complesse di clienti di città adrenaliniche e vitali come Milano, dove è sempre più spiccata la necessità di coniugare piacere, lavoro e momenti di socializzazione.

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Il supermercato secondo Carrefour Express è stato in questo caso totalmente trasformato: nuove aree come la caffetteria con un’ampia selezioni di dolci da accompagnare a merenda o colazione; un reparto gastronomia con la possibilità di ordinare la pizza; l’area Tokio Street dove il sushi viene preparato fresco ogni giorno; il banco dedicato al gelato artigianale; un salad bar in cui il cliente ha la possibilità di crearsi la propria insalata personale; un juice corner dove ogni giorno vengono preparati con i migliori prodotti di stagione macedonie, yogurt, insalate, zuppe, spremute e centrifughe. Insomma, una vera e propria food hall in uno spazio ridotto ma estremamente stimolante. Si supera così il semplice concetto di proporre piatti pronti take away, grazie a una offerta gastronomica ricca e varia che valorizza il territorio grazie agli oltre cento prodotti Terre d’Italia messi a disposizione dei clienti per gustare il meglio del made in Italy alimentare. Una proposta adatta a ogni gusto, a ogni filosofia e a ogni regime alimentare e in un ambiente stimolante e spiccatamente metropolitano. Il cui punto forte è certamente il nuovo lounge bar con divanetti dove ogni sera dalle ore 18 fino alle 21 sarà servito l’happy hour come da vera tradizione milanese.

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«Il nuovo concept Urban Life – dice Gabriele Di Teodoro, direttore prossimità Carrefour Italia – è una significativa evoluzione per i negozi di prossimità di Carrefour. Abbiamo ripensato e trasformato il negozio di vicinato guardandolo da una prospettiva diversa, un posto dove poter acquistare soluzioni pasto per un consumo immediato o successivo ma anche un posto dove poter lavorare, socializzare o più semplicemente prendersi una pausa all’insegna del gusto e della qualità. In questo negozio offriamo nuovi servizi che pensiamo possano completare l’offerta di questa viva e dinamica città».

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Sfida multicanalità: Lidl testa un format a Berlino, Carrefour consegna in un’ora a Parigi

Dopo l’entrata di Amazon, la Gdo è sempre più multicanale: Lidl testa un format per il click and collect a Berlino e Carrefour consegna in un’ora a Parigi.

La notizia è succosa: secondo il settimanale tedesco Lebensmittel Zeitung Lidl starebbe testando a Berlino nel quartiere di Schöneberg un nuovo format Express votato alla multicanalità. Qui si possono infatti ritirare gli acquisti anche freschi fatti online, velocemente grazie alle casse dedicate al click and collect. L’assortimento di prodotti sarà invece limitato e punterà su convenienza e largo consumo. Lidl in Germania opera con il click and collect per la sua offerta non food, ma aveva già annunciato che a dicembre sarebbe partito con un test nel fresco e surgelato. Colpisce il fatto che anche una catena discount come Lidl stia approcciando la strategia multicanale, consapevole di quanto le richieste della clientela si stiano spostando verso questa direzione, complice la propensione e l’abitudine sempre più frequente all’e-commerce o al click and collect della clientela.

Insomma, l’accelerazione causata dall’ingresso a gamba tesa di Amazon sui mercati europei si sta facendo decisamente sentire. Dopo Sainsbury’s a Londra, ora anche Carrefour è partita con la consegna della spesa in un’ora in Francia. Livraison express è per ora limitata a Parigi e Neully-sur-Seine. Su una selezionata gamma di prodotti, per ora 2000, prevede una finestra di consegna di mezz’ora, dà la possibilità di tracciare la consegna, costa 4,90 euro e viene effettuata in bicicletta grazie all’accordo con la start-up Stuart Delivery.

In Italia la consegna in un’ora della spesa anche di prodotti freschi ad oggi è disponibile solo nell’area milanese grazie ad Amazon Prime Now, che ha attivato partnership con U2 Supermercati e Natura Sì, oppure con il servizio di Supermercato24.

Nuovi servizi da Carrefour, ora al supermercato si trovano anche idraulico e fabbro

L’idraulico e il fabbro? Si trovano al supermercato. Carrefour market ha inaugurato a Milano, al numero 34 di viale Regina Giovanna, il primo market “urbano“ della città aperto 24 ore al giorno. Tra gli innumerevoli servizi di questo nuovo format, oltre alla scelta tra un grande assortimento di prodotti di alta qualità, c’è la possibilità di contattare professionisti specializzati nella manutenzione della casa e dell’ufficio. L’idea è quella di posizionare all’ingresso del punto vendita una “blue box” attraverso la quale richiedere l’assistenza di idraulici, fabbri, elettricisti, tapparellisti, tecnici della caldaia e addetti alla sanificazione del condizionatore. L’intera gamma di servizi è garantita dal partner Europe Assistence, che fa da intermediario del servizio.
I clienti Carrefour market potranno usufruire anche di altri servizi quali la lavanderia, l’assistenza finanziaria di Carrefour Banque, la possibilità di invio di denaro in tutto il mondo attraverso Moneygram o di acquistare i biglietti per i propri eventi preferiti attraverso Ticketone, oltre alla possibilità di accedere a servizi tecnologici come fotocopie, stampa foto, scanner, fax, pagamento bollettini e carica batterie per i propri device.
Carrefour, primo distributore in Europa e secondo nel mondo, che opera in Italia con 1065 punti vendita delle varie tipologie (ipermercati, supermercati, punti vendita di prossimità, cash&carry), con questa nuova iniziativa, veicolata con il claim “Ci pensa market”, prosegue nel percorso di avvicinamento alle esigenze del consumatore attraverso progetti innovativi. Il supermercato è visto come un vero centro-servizi di ultima generazione.

 

Punto vendita rinnovato

Il rinnovato punto vendita Market Urbano si estende su una superficie di 683 metri quadri attraverso spazi pensati per ogni tipo di necessità. Tra i reparti serviti, a fianco alla gastronomia e alla rosticceria, si trova la novità del corner delle patatine fritte e servite al momento per un servizio take away, che segue l’onda lunga delle “patatinerie” in stile belga e olandese che hanno riempito le strade delle nostre città trasformando le “chips” in veri cibi di strada. Ci sono poi un settore di monoporzioni da asporto sia pronti da mangiare che da cucinare, a base di carne o di pesce, oltre che ad una vasta gamma di prodotti sia bio che free off (per esempio quelli senza glutine, senza lattosio, senza zucchero).
«Siamo orgogliosi di aver portato anche a Milano non solo un nuovo formato di punto vendita, ma una vera e propria rivoluzione nei modelli della grande distribuzione – spiega Stephane Coum, direttore dei supermercati Carrefour Italia -. Innovazione e servizio sono le parole chiave che guidano quotidianamente il lavoro di Carrefour market e il modello Urbano ne è un esempio concreto, un aiuto a tutte quelle persone che da oggi possono trovare nel proprio supermercato di fiducia in viale Regina Giovanna a Milano un supporto concreto nell’organizzazione della propria vita e una risposta semplice e immediata alla richiesta di servizi a 360 gradi»..

Carrefour celebra la sua moda bella da svestire

Capi cool e al contempo accessibili a tutti. Belli da svestire. Sono quelli proposti da Carrefour, marchio non sempre facilmente associato al mondo della moda. Per rilanciare la sua vocazione fashion la catena francese, primo distributore in Europa e secondo al mondo, celebra il suo stile attraverso una campagna advertising realizzata con l’agenzia H48 ed esaltata dagli scatti del celebre fotografo Maki Galimberti dal titolo “Belli da Svestire”.

“Impossibile resistersi con un look così”, è il claim che accompagna le fotografie della campagna e che cattura l’attenzione del pubblico attraverso i capi Carrefour, che però non sono indossati dai modelli, ma anzi presumibilmente appena tolti. Così, con immagini sexy e coinvolgenti, “Belli da Svestire” trasmette desiderabilità e al contempo un mondo fashion alla portata di tutte le tasche e di tutte le età. Già, perché le tre immagini che compongono la campagna ritraggono tre incontri, tre diverse generazioni, che con sensualità trasmettono il piacere di “non resistere” alle tentazioni che nascono anche grazie alle scelte di stile di ognuno di noi. Gli abiti, non indossati, sono i protagonisti di una situazione nata grazie a loro. E il loro prezzo assolutamente concorrenziale è in primo piano non meno dei capi e dei modelli, pur senza togliere sensualità alla scena.

«Una campagna innovativa, di cui siamo molto orgogliosi – commenta Sebastien Jan, Direttore Tessile Carrefour Italia -. I capi di abbigliamento sono dei protagonisti insoliti rispetto alle campagne fatte in passato. Sono meno visibili, ma parlano con il cliente finale, suggerendogli che “l’unico modo per resistere ad una tentazione è cedervi”». La campagna prosegue un percorso di posizionamento iniziato con il camerino virtuale e il digital mirror del punto vendita di Carugate, alle porte di Milano, con la campagna total look, e la sfilata mare in punto vendita.

La nuova linea Carrefour viene raccontata a Milano dal 26 novembre al 14 dicembre, grazie a “Belli da Svestire”, con affissioni sulla linea della metropolitana con tre soggetti a rotazione su 250 pannelli, in Corso Garibaldi grazie all’innovativo pannello digitale sempre con tre soggetti a rotazione e con un’ampia affissone in corso XXII Marzo angolo con via Mancini 1.

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Carrefour opera in Italia con 1.065 punti vendita: 57 ipermercati Carrefour, 410 supermercati Carrefour Market, 585 punti vendita di prossimità Carrefour Express e 13 Cash and Carry Docks Market e GrossIper. Carrefour, che opera in 18 regioni e vanta 20mila collaboratori, conta anche su 30 sportelli di Carrefour Banca e 24 stazioni di carburante.

Carrefour, il nuovo supermercato aggrega anche con mostre ed eventi di beneficenza

È ancora in prima linea il Carrefour di viale Bezzi a Milano, fiore all’occhiello della catena per il layout davvero innovativo in un’ottica gorumet. Dopo le degustazioni, organizzate ciclicamente nel punto vendita, e le lavorazoni a vista, il bar e il sushi, l’angolo gelateria con Grom e il cibo orientale preparato al momento, il punto vendita accoglie iniziative di taglio puramente culturale e sociale.

È dunque così il supermercato del terzo millennio, che si trasforma e, per attirare clienti, diventa luogo di aggregazione

L’iniziativa che ha avuto luogo l’11 novembre è un vernissage sul mondo del gusto e del food dedicato ai propri clienti seguito da un’asta di beneficenza di fotografie d’autore a favore di Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus per progetti dedicati ai bambini in condizioni di disagio in tutta Italia. Le 21 fotografie d’autore, tratte dal magazine Vivi di Gusto e scattate da Hive Studio, sonos state battute all’asta gestita da una prestigiosa casa di Milano. Il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus per un progetto di sensibilizzazione sui diritti, doveri e il volontariato attraverso il divertimento e la fantasia detto “Una risata per ricordare i Diritti dei bambini”, uno spettacolo teatrale con 600 bambini delle scuole primarie di Bologna e Milano per sensibilizzare il pubblico sull’importanza dei diritti.

“Vivere di gusto significa cercare sempre la qualità anche nella vita di tutti i giorni e questa è un’occasione unica per coinvolgere attivamente i nostri clienti in una attività che stravolge la tradizionale concezione del supermercato trasformandolo in un posto d’incontro e di sensibilità sociale. Crediamo fortemente nella missione di Fondazione Francesca Rava, con la quale collaboriamo su diversi fronti e siamo certi che il ricavato di questo evento possa portare un aiuto concreto” ha commentato Stephane Coum, direttore Supermercati Carrefour Italia.

 Per una visita del supermercato guarda la nostra fotogallery: Chiamalo, se vuoi, Gourmet 2.0: a Milano si rinnova il format “premium” di Carrefour

Prima stazione di ricarica Share’ngo per Carrefour che promuove la mobilità sostenibile

Carrefour ha inaugurato oggi nel parcheggio del supermercato di via Farini a Milano la prima la prima stazione di ricarica Share’ngoUn aiuto verso la mobilità cittadina sostenibile grazie all’utilizzo di minicar elettriche, proposte per fare la spesa e comodamente parcheggiate davanti al supermercato, nonché offerte a prezzi promozionali.

«Entro la fine dell’anno ne arriveranno altre sette, sempre a Milano, dove saranno gradualmente coperti i 32 punti vendita della città, per poi puntare su Roma. La volontà è quella di portare le isole di ricarica in ogni parcheggio sufficientemente grande per contenerle. Con un vantaggio reciproco: il cliente trova l’auto davanti al punto vendita e la affitta, e sceglie il punto vendita perché ha questa nuova opportunità di spostarsi” ha detto Carlo Bacchetta, Direttore Sviluppo Commerciale Supermercati Carrefour Italia.

Per promuovere l’uso di questi mezzi, agili ed ecologici, in città l’insegna ha pensato a vari incentivi: un bonus di 5 euro e il 20% di sconto iscrivendosi al servizio come cliente Carrefour, il blocco della macchina gratuito per 30 minuti durante la spesa davanti al punto vendita e 50 minuti di guida gratuiti ogni 1000 punti della carta fedeltà Payback (il doppio del valore in euro).

La colonnina per la ricarica delle auto elettriche Share&Go.L’iniziativa si inserisce in un’ottica di sensibilizzazione dei clienti sui vantaggi della mobilità condivisa ed elettrica in chiave di sostenibilità ambientale, e ha il fine di promuovere comportamenti ecosostenibili ed efficienti soprattutto nelle grandi città come Milano.

“La partnership con Share’ngo è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Carrefour nell’ambito della sostenibilità ambientale, attestato anche dal recente ottenimento della certificazione UNI CEI EN ISO 50001 che certifica che tutti i processi di gestione dell’energia di Carrefour Italia sono ben gestiti e ben controllati” si legge in una nota.

 

Carlo Bacchetta, Direttore Sviluppo Commerciale Supermercati Carrefour Italia, Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Emiliano Niccolai, Amministratore delegato di Share’ngo-CS Group SpA e Luca Mortara, Direttore Marketing di Share’ngo-CS Group SpA.
Carlo Bacchetta, Direttore Sviluppo Commerciale Carrefour Italia, Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Emiliano Niccolai, Ad e Luca Mortara, Direttore Marketing di Share’ngo-CS Group SpA.

«Siamo orgogliosi di aver realizzato un progetto volto a incentivare i clienti all’utilizzo della moderna e sostenibile mobilità condivisa. Questa iniziativa rispecchia a pieno la nostra visione e il nostro impegno verso un sempre minore impatto ambientale unito alla possibilità di fornire un servizio di alto livello e innovativo in linea con la strategia di Carrefour market sempre più vicina e attenta alle esigenze dei propri clienti» ha commentato Stephane Coum, Direttore Supermercati Carrefour Italia.

Carrefour e Msc, parte la campagna “Peschiamoci Chiaro” sulla pesca sostenibile

Durerà dal  13 ottobre al 4 novembre su Facebook e Twitter la campagna di Carrefour Italia, MSC Pesca Sostenibile e i suoi partner dedicata alla tracciabilità e alla sostenibilità della pesca. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i consumatori attraverso un video creativo che spiega agli utenti cos’è la tracciabilità e cosa vuol dire scegliere prodotti sostenibili che garantiscano mari in salute e al tempo stesso contribuiscano a tutelare l’attività della pesca per le generazioni future.
La collaborazione tra MSC Pesca Sostenibile e Carrefour Italia è attiva dal 2015 (leggi anche Carrefour Italia collabora con MSC per offrire prodotti ittici da pesca sostenibile) e crea un sistema virtuoso che spinge i propri fornitori a certificarsi ed approvvigionarsi di materie prime certificate MSC. Grazie a questa partnership, oggi Carrefour offre ai propri consumatori oltre 12 prodotti realizzati con materie prime certificate sostenibili secondo i più alti standard riconosciuti a livello mondiale come i più credibili e completi per la pesca sostenibile.

https://youtu.be/p6f5vJArIS0

La campagna social #peschiamocichiaro è stata realizzata dalla coppia creativa Melania Angeloro e Giacomo Pellizzari ispirandosi alla campagna Tracciabilità realizzata dall’headquarter di MSC. Il video è stato ideato e prodotto dall’agenzia anglossasone Nice and Serious.

 

Un marchio per comunicare la sostenibilità

Nonostante sia partito l’obbligo di indicazione dell’origine del pesce venduto e che la mggior parte dei consuamtori sia disposto a pagare di più per un prodotto derivato da pesca sostenibile, c’è ancora molta confusione (leggi Greenpeace: il 77% dei consumatori disposti a pagare di più il pesce sostenibile). Il marchio blu MSC intende appunto aiutare i consumatori ad effettuare un acquisto sostenibile in modo semplice, senza preoccuparsi di dover valutare all’atto di acquisto alcuni elementi fondamentali per la sostenibilità, ma che talvolta sono complessi per chi non ha conoscenze specifiche. Area di pesca FAO, attrezzo di pesca, taglia minima, pesca illegale, catture accessorie sono solo alcuni degli aspetti coperti dal programma MSC Pesca Sostenibile. Inoltre, in tal modo i consumatori contribuiranno, con i loro acquisti, alla salute dei nostri mari.

«È nostro compito sensibilizzare i consumatori indirizzandoli verso acquisti sempre più sostenibili. La salute degli oceani dipende da tutti noi, da ogni nostro comportamento e decisione d’acquisto. Con l’adesione alla campagna social #peschiamocichiaro vogliamo trasmettere ai nostri clienti il valore aggiunto della sostenibilità ittica e far capire loro che la salute dei mari dipende anche da ogni loro gesto quotidiano, inclusa la spesa» dichiara Flavia Mare, responsabile Qualità e CSR manager Carrefour Italia.

«La tracciabilità è un aspetto fondamentale nel Programma MSC. Infatti tutti i prodotti con il marchio blu sono tracciabili dal mare al piatto e sono sottoposti al DNA test che garantisce l’attendibilità tra specie dichiarata e offerta. Gli ultimi test hanno rilevato che il 99,6% del pescato con il marchio blu è etichettato correttamente rispetto a una media del 30% che è descritto o etichettato in maniera non corretta» spiega Francesca Oppia, direttore generale di MSC Pesca Sostenibile.

Orogel premiata da Carrefour Italia per la sua lotta contro lo spreco

Tra oltre 650 fornitori, Orogel è stata premiata da Carrefour Italia nell’ambito del progetto “La Grande Sfida dei Fornitori contro lo spreco alimentare”. Due, essenzialmente, i requisiti più apprezzati:

  • le sue efficaci politiche aziendali
  • le iniziative messe in atto per la prevenzione, il riutilizzo, il recupero e la ridistribuzione dei prodotti alimentari.

Nella motivazione del riconoscimento si legge: “Tra le pratiche implementate per la riduzione degli sprechi, l’azienda si è concentrata sulla riduzione dei sottoprodotti della lavorazione di vegetali grazie all’innovazione tecnologica nelle fasi di cernita del prodotto. La selezione è infatti diventata più mirata grazie allo sviluppo di cernitrici a telecamere e a raggi laser; tecnologie che hanno portato ad una maggior capacità di individuare e scartare i corpi estranei riducendo la precedente perdita di prodotto conforme per errato scarto. Le prime sperimentazioni su macchine cernitrici automatiche sono iniziate nel 2009 testando diversi modelli e fornitori: oggi, a 7 anni dal primo progetto pilota, questa tecnologia è utilizzata su tutti i vegetali tal quali lavorati in azienda, sino ad arrivare a prodotti miscelati, come il minestrone”.

“Siamo convinti che questo premio sia il riconoscimento all’impegno che stiamo mettendo da anni a combattere lo spreco a favore della sostenibilità vera – dichiara Silver Giorgini, direttore Qualità e Innovazione prodotti Orogel. Ciò che ci rende particolarmente fieri di averlo meritato è che non ci è stato dato sulla base di una dichiarazione nostra, ma a seguito di indagini serie: qui da noi in azienda è venuta una società specializzata che, per conto di Carrefour, ha verificato i nostri processi produttivi e, in seguito, siamo stati giudicati e infine premiati da un comitato di esperti nominato sempre da Carrefour”.

Lotta allo spreco, Carrefour premia i fornitori “virtuosi”

Nella lotta allo spreco incentivata anche dalla recentissima legge dello Stato (vedi Spreco alimentare, entra in vigore la legge che aiuta a donare), Carrefour Italia scende in campo con la seconda edizione di “La Grande Sfida dei Fornitori contro lo spreco alimentare”, programma di CRS volto a premiare i fornitori che si sono distinti per l’efficacia delle loro politiche di prevenzione, il riutilizzo, il recupero e la ridistribuzione dei prodotti alimentari.

Patrocinato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il progetto intende valorizzare e premiare le buone pratiche legate alla sostenibilità, motivando i propri fornitori alla continua ricerca di soluzioni per la riduzione di tutte le forme di spreco delle risorse e degli alimenti.

I progetti sono stati valutati da Fedabo, società indipendente leader nella consulenza per l’energia, che ne ha giudicato l’efficacia e la portata innovativa in rapporto ai settori di appartenenza. Sulla base di questi elementi è stata poi stilata la classifica con le cinque aziende più virtuose (i fornitori di Carrefour Italia sono 650), ognuna in uno specifico ambito. Ogni progetto è stato poi valutato da una giuria che ha contribuito a selezionare il fornitore vincitore fra la rosa di candidati individuati dalla società Fedabo, che è risultato essere la Dial S.r.l. di Pergine Valsugana, per l’innovazione tecnologica implementata nella valorizzazione dei sottoprodotti.

I cinque hanno ottenuto il riconoscimento sono:

1)     Antonio Ruggiero S.p.A. – Sabaudia

Premio di categoria RECUPERO E RIUTILIZZO: Creazione di mercati alternativi

L’azienda, attiva da oltre 120 anni nella lavorazione di patate e cipolle di qualità, da anni destina parte dei sottoprodotti alla produzione di biogas ed energia; il progetto “Belle nel cuore” ha permesso di creare un destino virtuoso per i prodotti che non rispondono ai capitolati di fornitura, facendo acquistare nuovo valore a quei prodotti che presentano a livello estetico delle difettosità o imperfezioni. Quello che normalmente viene inteso come scarto, viene utilizzato e distribuito sul mercato ad un prezzo più conveniente per il consumatore, contribuendo al risparmio delle risorse investite nella filiera produttiva.

2)     C.I.C.O. SOC. COOP. AGRICOLA – Ferrara

Premio categoria REDISTRIBUZIONE: Donazioni e relazioni con il territorio

Società consorzio di cooperative fondata nel 1997, le cui aziende associate producono frutta e verdura. CICO si impegna da sempre a destinare i prodotti che non trovano una collocazione commerciale in diversi impieghi alternativi, come la produzione di fertilizzante agricolo e la donazione verso organizzazioni no profit. Nel 2006 si è avviato un progetto mirato a rinforzare il legame con il territorio, ed è nato “Non sprecare per aiutare”, con la donazione di generi alimentari ad un asilo nido e una scuola materna della zona. I prodotti agricoli forniti sono surplus produttivi presentano caratteristiche di qualità conformi e sono confezionati in imballi di linee commerciali non più uso.

3)     Dial S.r.l. di Pergine Valsugana – Trento

Vincitore assoluto e vincitore del premio di categoria RECUPERO E RIUTILIZZO: Innovazione tecnologica per la valorizzazione dei sottoprodotti

Piccola impresa trentina che occupa 40 collaboratori, attiva nella lavorazione dei funghi e nella realizzazione di prodotti derivati. Nel 2011 DIAL ha avviato un progetto di ricerca con l’università di Bologna al fine di sviluppare un processo innovativo per la valorizzare dei sottoprodotti della lavorazione dei funghi secchi. Il risultato della collaborazione è la creazione di una nuova linea di creme ad alto valore di servizio a base di funghi porcini chiamata “Fior di Fungo”. Per ottenere ciò, l’azienda ha sviluppato una nuova linea di essiccazione per il recupero totale della materia prima destinata all’alimentazione del nuovo impianto di produzione automatico per la linea dei pronti all’uso.

4)     OROGEL Soc. Coop. Agricola – Cesena

Premio di categoria PREVENZIONE: per l’innovazione tecnologica implementata nella riduzione degli scarti

Azienda nata nel 1969, conta ad oggi oltre 800 dipendenti ed è attiva nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Tra le pratiche implementate per la riduzione degli sprechi, l’azienda si è concentrata sulla riduzione dei sottoprodotti della lavorazione di vegetali grazie all’innovazione tecnologica nelle fasi di cernita del prodotto. La selezione è infatti diventata più mirata grazie allo sviluppo di cernitrici a telecamere e a raggi laser; tecnologie che hanno portato ad una maggior capacità di individuare e scartare i corpi estranei riducendo la precedente perdita di prodotto conforme per errato scarto. Le prime sperimentazioni su macchine cernitrici automatiche sono iniziate nel 2009 testando diversi modelli e fornitori: oggi questa tecnologia è utilizzata su tutti i vegetali lavorati in azienda, ma anche sui prodotti miscelati, come il minestrone.

 5)     Spalla Mauro srl – Alessandria

Premio di categoria REDISTRIBUZIONE: Utilizzo alternativo degli scarti alimentari

Piccola azienda in provincia di Alessandria attiva nella lavorazione e nel confezionamento di prodotti ortofrutticoli, ha presentato un progetto che riguarda in particolare la produzione di carote. I prodotti che non possono essere utilizzati per il consumo umano, dopo una selezione manuale che porta a suddividerle in prima, seconda e terza categoria, vengono separati per un loro riutilizzo per consumo animale. La rete creata da questo progetto coinvolge 260 maneggi, che permettono attualmente di aumentare il personale lavorativo impiegato e di coprire il 100% degli scarti di lavorazione.

Dalla prevenzione alla donazione, le “buone pratiche” di Carrefour

L’insegna francese tre anni fa ha creato un team, il Comitato Anti Demarque Carrefour Italia, completamente dedicato alla revisione e al miglioramento dei flussi aziendali per combattere lo spreco del cibo, ottenendo una riduzione progressiva degli sprechi. Ad esempio, durante il primo semestre 2016 , in tutti i punti vendita della rete Carrefour Italia sono state recuperate oltre 180 tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2015, nel solo settore dei prodotti freschi.

Tra le attività attivate per combattere lo spreco alimentare e per ridurre al minimo i rifiuti destinati alla discarica dall’insegna ci sono:

  • La storica collaborazione con il Banco alimentare per la donazione. Nel 2015 sono stati donati da Carrefour in Italia oltre 660 tonnellate di cibo.
  • La revisione dei processi di riordino, introduzione di tecnologie per riordino automatico e revisione dei tempi che intercorrono tra l’ordine e la consegna a punto di vendita per consentire di effettuare gli ordini sulla base di quanto effettivamente venduto.
  • Il controllo rigoroso dello stock di deposito e di punto di vendita e dei dati di invenduto.
  • La revisione degli spazi espositivi e degli assortimenti e, in collaborazione con i fornitori, degli imballi e delle pezzature dei prodotti esposti per ridurre gli sprechi sia a livello di punto di vendita che presso i consumatori finali. La revisione degli assortimenti ha preso in considerazione anche una diversa gestione dei reparti freschi in funzione delle stagionalità e del clima.
  • Piano di formazione degli addetti finalizzato alla diffusione delle buone pratiche di gestione e di lavorazione degli alimenti
  • Chiusura banchi frigoriferi per migliorare ulteriormente le condizioni di conservazione dei prodotti deperibili.
  • Attività promozionali e tagli prezzi per consentire la vendita di prodotti a rischio (ad esempio prossimi alla scadenza)
  • Valorizzazione di prodotti commestibili ma non commercializzabili tal quali (ad esempio vendita di pane secco, produzione di pane grattugiato, frutta per macedonia, produzioni interne)

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