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Netta ripresa per i centri commerciali in Italia, in ascesa ingressi e fatturati del retail

Dall’analisi dei dati del network di CBRE, che monitora un panel di centri commerciali in Italia per un totale di oltre 60 strutture retail, emerge come il 2023 abbia determinato un deciso incremento in termini di visitatori e fatturato rispetto al 2022. I dati confermano quindi il trend di netta ripresa dei centri commerciali nell’anno in corso, con un miglioramento del fatturato dei negozi in crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente. Legato sicuramente anche all’inflazione, l’andamento positivo del fatturato dei negozi si riflette nella percentuale crescente del collection rate, che per il 2023 si attesta al 95%, arrivando al 99% nei centri commerciali più performanti.

Alla crescita dei fatturati si affianca un incremento dei visitatori del +5,3% rispetto al 2022, confermando l’interesse del pubblico per i centri commerciali come luogo ideale per lo shopping e il divertimento. Si evidenzia, inoltre, come da inizio anno si sia registrata una costante riduzione del gap di visitatori rispetto al 2019, che si è attestata nell’ordine del 5%. Confermano la loro attrattività eventi promozionali importanti, come la settimana del Black Friday in cui si è registrato un aumento del 10% dei visitatori rispetto alla settimana precedente. È quindi possibile affermare che, nonostante l’introduzione di eventi come i mid season sale abbia esteso l’impatto promozionale su un periodo più lungo con conseguenti variazioni più contenute, rimane forte l’attenzione del cliente verso le dinamiche promozionali.

“Nel corso del 2023 i nostri centri hanno raggiunto una occupancy media pari al 96%, un dato molto positivo che risulta in linea con i dati europei” dichiara Pier Luigi Paolettoni, Head of Retail Out of Town, “L’anno scorso abbiamo siglato oltre 240 contratti, per un totale di oltre 75.000 mq di GLA. In particolare, nelle rinegoziazioni delle unità commerciali con nuovo operatore si riscontrano in media variazioni positive del 6% rispetto al precedente canone”.

Per quanto riguarda il focus sui singoli settori, il 2023 conferma il trend positivo e l’interesse della clientela verso le visite esperienziali, con una continua crescita del Food & Beverage (+11,4%) e delle sale cinematografiche (+51%). Il fashion registra ancora un andamento positivo, nonostante il rallentamento delle vendite a causa della situazione climatica, in particolare nei mesi di settembre e ottobre.

Centri commerciali, un 2022 in pieno recupero dopo il buio pandemico

Alla voce fatturato, il 2022 segna un sostanziale ritorno ai livelli pre-Covid e una forte crescita rispetto al 2021: è questa la sintesi emersa dal monitoraggio dell’Osservatorio del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali – CNCC, che analizza il panel dell’industria dei centri commerciali in Italia a cui partecipa il 100% in omogeneo dei negozi di 300 strutture, pari a circa 10 mila attività.

Dai dati emerge che il trend di ripresa dell’industria dei centri commerciali, già rilevato nel 2021, si consolida ulteriormente nel 2022 in cui si registra un netto miglioramento del fatturato con una crescita del +13,7% rispetto all’anno precedente. Se per il raffronto con il 2022 si considera, invece, il 2019, anno pre-pandemia, i fatturati dei centri commerciali sono quasi in linea con un lieve calo di circa il -3%: questo risultato evidenzia una solida ripresa per tutto il comparto, alla luce del fatto che il primo trimestre del 2022 è stato ancora fortemente influenzato dall’impatto della variante Omicron. Da sottolineare, infatti, che se si considera solo il periodo da aprile a dicembre 2022 – di fatto esente da effetti legati dalla pandemia – la parità con il 2019 è quasi raggiunta (-0,6%).

Alla dinamicità del trend dei fatturati, gli ingressi mostrano un costante miglioramento seppure con un recupero più lento, andamento che consente di prevedere un ritorno ai livelli pre-Covid nel corso del 2023. Il 2022 si chiude, infatti, con una notevole crescita rispetto al 2021 (+14,1), ma la voce ingressi presenta ancora un gap, seppure si stia gradualmente riducendo, se il raffronto avviene con il 2019 (circa -15%).

Il quadro presentato dai risultati dell’Osservatorio CNCC viene letto come una conferma della fidelizzazione al “format centro commerciale” che, a fronte di un’affluenza non ancora ai livelli pre-Covid, evidenzia un incremento dello scontrino medio, un cambiamento nelle abitudini di spesa che era già stato intercettato lo scorso anno. I clienti continuano, quindi, a premiare l’offerta dei centri commerciali, che si evolve in linea al contesto in cui operano, così come ai nuovi bisogni in termini di prodotti e servizi, ma anche di esperienza d’acquisto. Un impulso, infatti, è dato sicuramente anche da una sempre maggiore implementazione della strategia omni-channel, che si sta rilevando vincente su tutti i canali, e dall’impegno dell’Industria nell’introdurre innovazioni digitali e creare nuove esperienze di visita.

Entrando più nel dettaglio, dal raffronto del fatturato 2022 con il 2021, tutte le categorie merceologiche riportano un andamento in crescita, ad esclusione dell’elettronica di consumo che presenta una minima flessione (-0,3%): la migliore performance è data certamente dall’accelerazione della ristorazione (+43%), cura persona, salute (+18,5%), cultura e tempo libero (+14,3%), abbigliamento (+15,3%), attività di servizi (+10,6%) e beni per la casa (+9,2).

Se invece si confrontano i fatturati degli anni 2022 e 2019, le categorie merceologiche con andamento positivo sono beni per la casa (+3,6%) e cultura e tempo libero (+2,3%), sostanzialmente in linea l’elettronica di consumo (-0,1%), mentre non hanno ancora del tutto recuperato cura persona, salute (-1,3%), abbigliamento (-4,9%) e attività di servizi (-16%). Un commento a parte merita, anche in questo raffronto, la ristorazione che registra un calo del -7%, a causa delle restrizioni ancora vigenti a inizio 2022.

A dicembre 2022, tra i mesi più importanti per l’industria grazie allo shopping natalizio, l’Osservatorio CNCC ha registrato un +6,8% alla voce fatturati, rispetto al 2021, e un allineamento di fatto rispetto al 2019 con un -0,8%. Il dato fornito dal monitoraggio degli ingressi mostra un +7,8% rispetto al 2021, mentre resta ancora in negativo (-12,7%) rispetto al 2019. Per quanto riguarda le categorie merceologiche, particolarmente incoraggiante il dato che emerge per la ristorazione, una delle attività maggiormente colpite negli ultimi anni a causa delle restrizioni più prolungate, in crescita di oltre il 27% rispetto al 2021, mentre si riposiziona al trend del 2019 (+1%).

Mapic Italy, confermata la ripresa dell’industria dei centri commerciali

Si è conclusa ieri l’edizione 2021 di Mapic Italy, l’evento più importante dedicato al mercato immobiliare commerciale in Italia, che ha visto tra i protagonisti il CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, quale Official & Content Partner dell’iniziativa. Un’occasione di confronto sul tema “People and Places: A New Chapter” rivolto alla community degli operatori del settore, con un’attenzione particolare, dopo oltre 18 mesi caratterizzati dalla pandemia, alle prospettive e alle sfide del mercato nel prossimo futuro, alla ridefinizione del retail mix delle location commerciali e alle tendenze di nuovi concept esperienziali.

Il presidente del CNCC, Roberto Zoia, intervenendo nel panel “Beyond retail property: what’s next?” ha ribadito l’ottimismo registrato nei mesi scorsi dall’industria dei centri commerciali, con fatturati che si stanno riprendendo e gradualmente allineando al livello pre-Covid, in un trend positivo che continuerà a migliorare se la situazione sanitaria resterà sotto controllo e vi sarà un progressivo ritorno alla normalità (rientro a scuola, negli uffici pubblici e privati, ecc.). Il cambiamento che sta caratterizzando i centri commerciali, sempre più destinazioni sociali, oltre che commerciali, è un aspetto che sta subendo un’accelerazione nei progetti di re-fitting delle strutture, ma si stava in realtà già consolidando prima dello shock che il retail ha avuto a causa dall’emergenza sanitaria. Un’evoluzione vera e propria, quella fotografata dal CNCC, che ruoterà attorno al servizio e all’esperienza e ad una dimensione focalizzata sul cliente e non sul prodotto, in cui il retail fisico e il commercio tradizionale non spariranno ma si arricchiranno con l’offerta omni-channel e in cui si vedrà un ulteriore rafforzamento del modello di innovazione aperto tipico di queste realtà, contraddistinto da una forte partnership tra proprietà, retailer, gestori e clienti.

Un altro fattore imprescindibile, messo in luce dall’Associazione, riguarda anche la sempre maggiore attenzione al territorio che i player dell’industria devono dedicare, creando dei modelli personalizzati di centri commerciali a seconda del bacino di riferimento, in quanto le differenze territoriali sono molto marcate, sia da un punto di vista di affluenza che di spesa. L’Osservatorio CNCC1, infatti, registra che a parità di chiusure e limitazioni dei mesi scorsi, le strutture presenti al Sud Italia si sono dimostrate più resilienti segnando un -25,5% del fatturato del primo semestre di quest’anno rispetto al 2019, mentre per lo stesso periodo di confronto si raggiunge un -29,7% al Centro e -30,3% al Nord. Inoltre, secondo il CNCC, emerge chiaramente come il segmento “salute & benessere” giocherà un ruolo centrale nel rinnovamento del merchandise mix. Il successo degli hub vaccinali organizzati in 23 centri commerciali nel nostro Paese, è l’esempio concreto di come queste strutture siano capaci non solo di adattarsi in tempi rapidissimi alle esigenze del momento, ma siano anche una valida alternativa, per operatori pubblici e privati, da tenere in considerazione per i bisogni dei cittadini, oltre che dei clienti.
“In questi due giorni di discussione e confronto con i principali stakeholder dell’industria dei centri commerciali, abbiamo avuto l’ennesima conferma del grande ottimismo e fermento a cui stiamo assistendo. Dopo mesi molto complicati, è stato particolarmente incoraggiante rilevare che l’industria ne sta uscendo rafforzata: infatti, come sintesi di questi due giorni di confronti tra i diversi operatori, abbiamo riscontrato un’unità d’intenti che sarà fondamentale per sostenere e realizzare tutti i progetti e le idee su cui lavoreremo. A partire dai prossimi mesi, ci aspettiamo importanti investimenti sul patrimonio immobiliare, relativi sia al merchandise mix, sia a interventi in un’ottica di sostenibilità a tutto tondo. L’impegno del CNCC verterà proprio nell’innestare questi investimenti all’interno del PNRR, perché siamo convinti che l’industria dei centri commerciali potrà essere un volano importantissimo per la ripartenza del Paese”.

Come discusso durante la sessione “Shopping centers: the new age”, dedicata alle analisi di CNCC, la leva del PNRR potrebbe, infatti, essere impiegata per rafforzare la vocazione sociale dei centri commerciali contribuendo a raggiungere gli obiettivi di almeno quattro Missioni del Piano. In tema di Digitalizzazione, 5G e banda ultra-larga i centri commerciali agiscono come poli di connettività a livello territoriale, soprattutto in quelle aree particolarmente svantaggiate dal punto di vista infrastrutturale. Per quanto riguarda invece la Rivoluzione verde e la transizione ecologica, il contributo delle strutture retail passa dall’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico, oltre che dalla riduzione dell’impatto ambientale attraverso una gestione efficiente delle risorse, l’implementazione di nuove tecnologie per l’energia rinnovabile e promuovendo varie iniziative per incentivare la mobilità sostenibile (stazioni di ricarica, car sharing, ecc.). Inclusione e coesione saranno, invece, raggiunti con una rigenerazione urbana che passa anche dal sociale: i centri commerciali come nuove opportunità di socialità e cultura per le comunità locali in cui sono insediati (ad esempio con biblioteche comunali e campagne di sensibilizzazione), ma anche spazi di co-working liberamente accessibili e aree dedicate a scuole per l’infanzia e primarie. Infine, la Salute che dopo l’esperienza degli hub vaccinali nei centri commerciali potrà evolvere con nuove opportunità, ad esempio con la realizzazione di Case di Comunità che consentirebbero di rafforzare i servizi di assistenza sanitaria territoriale, aspetto chiave della riforma della pianificazione sanitaria.

Il centro Auchan Porte dell’Adige riapre raddoppiato, investimento da 40 milioni di euro

Ha debuttato a Bussolengo (VR) la nuova galleria del Centro Commerciale Auchan Porte dell’Adige, con dopo 12 mesi di lavori di ampliamento per raddoppiare la superficie, passata da circa 8.000 metri quadri a circa 18.000 metri quadri di superficie (GLA). Ampliata di conseguenza anche l’offerta commerciale che passa da 37 a 92 unità, tra cui 6 medie superfici specializzate nella tecnologia (Mediaworld), nell’abbigliamento moda (Alcott, Kiabi, Tank Fashion e OVS) e arredo casa (Co.Import), l’ipermercato Auchan e una nuova area ristorazione, con un mix di sapori internazionali, nazionali e locali.

Il legame con il territorio e l’attenzione all’ambiente sono gli elementi cardine del nuovo progetto, realizzato con un investimento complessivo è di circa 40 milioni di euro. Per questo, madrina del Centro Commerciale è Licia Colò, artista nata a Bussolengo e grande amante della natura. Il progetto architettonico è stato firmato da L22, brand del gruppo Lombardini22 dedicato alla progettazione architettonica e specializzato nel settore Retail.

«Siamo una società dinamica che crede nell’Italia – dichiara Edoardo Favro, Amministratore Delegato di Gallerie Commerciali Italia Spa -. Stiamo portando avanti un piano di investimenti di 200 milioni di euro che prevede entro il 2018 ampliamenti e restyling al nord, al centro e al sud. Credo nell’importanza di continuare a investire come volano per il territorio, per l’indotto e le nuove sinergie che si possono creare».

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Nome “local” scelto dai social

Il nome “Porte dell’Adige”, che vuole sottolineare il legame forte con la comunità locale, è stato selezionato in un contest che ha coinvolto circa 1000 partecipanti su Facebook. Anche la definizione degli spazi e la selezione delle attività presenti sono state sviluppate a seguito di un’indagine svolta tra gli abitanti della zona per coglierne le necessità e preferenze. Inoltre, il legame con il territorio si manifesta nel progetto architettonico: all’interno del Centro, infatti, le quattro gallerie sono dedicate all’eccellenza di questa terra – Limoni, Peschi, Vigne e Ulivi – e richiamano i colori e i materiali di Bussolengo e dintorni. Lo stesso ritmo di colori caratterizza le “casette” illuminate del prospetto esterno, volte a diminuire la percezione volumetrica dell’edificio, e le rispettive aree parcheggio per facilitare l’individuazione dei vari settori.

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Per valorizzare e far conoscere l’offerta turistica del territorio è stato creato un Infopoint collegato ai principali parchi della zona, che promuove le attività del Consorzio Lago di Garda e quelle del Parco Natura Viva, il parco faunistico e zoo safari di Bussolengo. Gli abitanti e i turisti possono usufruire anche del servizio di acquisto dei biglietti per gli eventi culturali grazie alla partnership con la Fondazione Arena.

All’esterno del Centro Commerciale, oltre al distributore di carburante, all’autolavaggio e alla nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche, sarà presente un’apposita area camper, per dare modo ai camperisti di sostare a Bussolengo, punto nevralgico per visitare Verona, la Valpolicella, il Lago di Garda.

 

Food court fino alle 23

La nuova area ristorazione “Riva dei Golosi” è una piazza dei sapori di forma ellittica circondata da una spettacolare foto a 360° del lago di Garda, con un accesso indipendente per l’apertura prolungata fino alle ore 23. Tante sono le proposte per la colazione, il pranzo, l’aperitivo e la cena, con diverse specialità gastronomiche: locali, con i piatti caldi de Le bontà di Laura e gli hamburger a km 0 di Walle’s Burger; nazionali, con il gusto romagnolo de La Piadineria, i tradizionali Pizza di Anna e Pollo Grill; e internazionali, con le proposte di Old Wild West e i piatti orientali di Sushiko. Per la merenda e il caffè, ci sono Vaniglia Gelateria e YoYogurt, e il caffè della Bottega del caffè e del Bar Castioni. Per accogliere anche le famiglie con bambini è stat ideata la Pappatoia, area con seggioloni e scaldabiberon.

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Per i più piccoli è pensata anche la nuova area giochi e area bimbi YOUNGO, attrezzata per ospitare anche i figli dei dipendenti del Centro durante l’orario di lavoro. Al momento del cambio dei bebè, è disponibile in galleria la nursery e la toilette appositamente predisposte per la fruizione da parte delle famiglie.

PortedellAdige2Per vivere a pieno il Centro Commerciale sono state realizzate anche la nuova area relax, con la predisposizione della ricarica device, l’area calcio balilla gratuito, l’area eventi con due maxischermi per seguire partite di calcio in diretta e l’area musical con pianoforte a libero servizio. In questi spazi sarà possibile assistere a concerti live o a spettacoli, partecipare ad eventi in sinergia con le associazioni e le realtà del territorio, dai laboratori ai contest fino alle dimostrazioni sportive. Un fitto calendario di eventi arricchirà nel mese di ottobre i pomeriggi e le serate in galleria.

 

L’ipermercato Auchan punta sui freschi a prodotti a Km zero

Su una superficie di 8.800 metri quadri, si estende l’ipermercato Auchan che un anno fa è stato completamente rinnovato soprattutto nell’area alimentare, puntando sui localismi e con risultati che evidenziano il positivo ritorno da parte dei clienti. Grande successo negli ultimi mesi ha riscosso la collaborazione con l’Assessorato alle Attività produttive di Bussolengo per la promozione dei prodotti freschi di stagione: da giugno ad agosto sono stati venduti oltre 23.000 kg di meloni di Bussolengo e 12.000 kg di pesche di Bussolengo e Pescatina. Grazie alla partnership con oltre 20 produttori di vino locale, 200 etichette locali (tra cui oltre 40 etichette Valpolicella, Amarone e Ripasso) sono protagoniste della cantina e rappresentano oltre il 75% delle vendite del reparto. Negli ultimi nove mesi sono stati inserite 60 nuove etichette tra vini e prosecco locale. Sugli scaffali del reparto salati si trovano oltre 20 fornitori locali di olio, pasta, riso, sottolio e sottaceto. In particolare il 75% del venduto di riso è locale. Nel reparto gastronomia i clienti possono scegliere 150 etichette locali di pasta fresca, pasticci, salumi e soppresse e piatti pronti, oltre a 100 etichette di formaggi locali (tra cui 10 di formaggio Asiago e una scelta di formaggi di capra e pecora) e la mozzarella prodotta internamente dal Casaro con la cagliata che arriva fresca tutte le mattine. Nella Panetteria più volte al giorno i panettieri producono e sfornano oltre 44 tipi diversi di pane, con ricette locali, pizze e focacce. Nel reparto pasticceria si producono, anche su ordinazione, torte alla crema, pasticcini, mignon, cestini di frutta fresca, bignè, fino alla Torta Russa, tipica specialità veronese. Insieme ai sapori del territorio, sono ogni giorno molto apprezzate le proposte che rispondono alle nuove tendenze di consumo: dai 50 menù preparati ogni mattina nel corner sushi (38.000 confezioni vendute nel 2016), alla grande varietà di 250 prodotti senza glutine, biologici e vegani.

 

Anima green

Tra gli interventi che rendono il centro ecosostenibile ci sono: il sistema di recupero di acqua piovana, l’utilizzo di pompe di calore ad alta efficienza per la climatizzazione e il riscaldamento, l’isolamento delle superfici vetrate di nuova generazione, l’illuminazione a Led e l’impianto fotovoltaico pari a 255 kWp installato sul tetto. Nel parcheggio esterno sono stati piantumati 300 alberi autoctoni e nella città di Bussolengo sarà realizzato un parco cittadino con circa 300 piantumazioni. Altre 600 piante arboree saranno installate all’interno di aree definite dal Comune all’inizio del 2017, per arrivare a un totale complessivo di 1.200 piantumazioni.

Il Centro Commerciale Auchan Porte dell’Adige è di proprietà di Gallerie Commerciali Italia, che ne cura anche la gestione e commercializzazione, di Auchan Retail Italia e di uno dei Fondi gestiti da Antirion SGR (cfr. profili societari qui in calce).

È stato interamente commercializzato (full rent), con un mix di insegne internazionali, nazionali e locali. La proposta commerciale comprende moda (Alcott, Camicissima, Conte of Florence, Gutteridge, Kiabi, Non solo sport, OVS, Tezenis), calzatura (Primadonna, Scarpe&Scarpe, Tata), hi-tech (Beper, Game Stop, Mediaworld, Rosso Garibaldi), benessere (NaturHouse, Erbolario, L’Isola Verde), bellezza (Beauty&co, Douglas profumerie, LillaPois, Lively, Kiko, Wycon), regalo (Blue Spirit, Goldart, Orofino, Stroili Oro) e ottica (Grand Vision, Ottica Lama, Ottica Nau). Tra i servizi la Parafarmacia, il parrucchiere Jean Luis David, Lava & Cuce, l’Edicola e la clinica DentalPro.

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