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Epta cede a Purever Industries il business di celle frigorifere Misa

Epta, azienda attiva nel segmento della refrigerazione commerciale, ha siglato con un accordo con Purever Industries, player specializzato in soluzioni di isolamento all’avanguardia, finalizzato alla cessione del business produttivo e commerciale di celle frigorifere a marchio Misa. Nell’ambito dell’operazione è prevista inoltre la sottoscrizione di un accordo commerciale in base al quale Epta si è impegnata ad acquistare da Purever Industries celle frigorifere e prodotti a marchio Misa, al fine di garantire ai propri clienti un elevato standard qualitativo e un’offerta commerciale completa.

“L’accordo raggiunto con Purever Industries non soltanto arricchisce il nostro ecosistema di un nuovo partner con cui servire al meglio le esigenze dei nostri clienti, ma è coerente con i principi che abbiamo sostenuto: la totale necessità di una politica di aggregazione che possa portare know-how e sinergie per competere su un mercato sempre più globale e dinamico” afferma Marco Nocivelli, Presidente e Ceo di Epta. “La cessione di un’attività così specializzata costituisce un passaggio fisiologico per proseguire il percorso di consolidamento di Epta nel proprio core business, che permetterà di concentrare gli investimenti in sistemi e servizi completi di refrigerazione, ponendo il Gruppo un passo più vicino al suo obiettivo di diventare il leader globale del settore della refrigerazione commerciale, all’insegna dell’innovazione sostenibile”.

Il fondatore e Ceo di Purever Industries, Luis Coelho Borges, ha espresso la propria soddisfazione per il deal, sottolineando come “l’integrazione dell’attività di Misa, dei suoi collaboratori di valore, del know-how industriale di Pomezia, insieme alla sua rappresentanza commerciale internazionale, potenzino il Gruppo grazie a un marchio di prestigio e nuove competenze tecniche. Queste, insieme agli altri marchi quali Coldkit, Dagard e Taver, permetteranno a Purever Industries di consolidare la sua posizione in qualità di principale player europeo nel settore delle celle frigorifere modulari, nei Paesi dell’Europa meridionale e in particolare in Italia dove, alla fine del 2023, ha avviato Dagard Italia. Purever Industries vanta infatti una significativa esperienza e numerosi successi nell’integrazione di aziende di medie dimensioni, che hanno arricchito i suoi team di talento, competenze e diversità culturale. Siamo entusiasti di collaborare con il management e i dipendenti di Misa per questa integrazione, che condurrà ad un ulteriore sviluppo dell’azienda e verso un nuovo capitolo della sua lunga e illustre storia. Diamo il benvenuto a tutti i dipendenti di Misa nell’universo di Purever Industries, che conta oggi 11 siti produttivi in 6 Paesi e oltre 1.100 dipendenti.”

La partnership con Purever Industries risponde alla scelta strategica di Epta di concentrare gli investimenti e il proprio percorso di sviluppo sul core business del Gruppo, offrendo sistemi di refrigerazione efficienti e naturali per supportare i clienti nella transizione ecologica. Questa operazione è in linea con la strategia alla base della joint venture con Viessmann Refrigeration Solutions e dell’acquisto delle attività di refrigerazione di Heifo – operazioni comunicate al mercato rispettivamente lo scorso 18 luglio e 14 settembre 2023.

Attraverso l’integrazione di Misa, Purever Industries continua la sua espansione con un chiaro focus sull’innovazione e la generazione di valore. Tutte le aziende del Gruppo condividono infatti gli stessi principi mantenendo intatto il dna industriale, come dimostrato dall’ultima acquisizione, Taver, che si è unita a Purever Industries lo scorso novembre 2023. Queste ultime operazioni non solo consolidano la posizione di Purever Industries come principale produttore di celle frigorifere walk-in nella penisola iberica ma favoriscono il suo ingresso nel mercato italiano. Il closing dell’operazione è previsto il 31 maggio prossimo.

Gruppo Gabrielli acquisisce 54 punti vendita romani da Coop Alleanza 3.0

È in atto una rivoluzione nella geografia distributiva capitolina: il Gruppo Gabrielli di Ascoli Piceno (insegna Tigre) ha acquisito 54 supermercati presenti su Roma e provincia della catena “Distribuzione Roma” che faceva capo a Coop Alleanza 3.0 con sede a Bologna. I punti vendita interessati verranno trasformati con insegna Tigre a partire dalla fine del mese aprile. L’operazione, a margine di quanto dichiarato dall’acquirente, garantirà la continuità occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti.

L’operazione non riguarda Unicoop Tirreno, che nel corso del 2022 non ha effettuato alcuna chiusura di negozi della sua rete né di piattaforme logistiche, a dispetto di quanto recentemente riportato da alcuni organi di stampa della Capitale. La presenza di Coop a Roma continuerà pertanto a essere garantita e confermata proprio da Unicoop Tirreno, la cooperativa di consumo con sede a Piombino (Livorno) e presente in Toscana, Lazio e Umbria con 96 supermercati, di cui storici e più recenti negozi a Roma (Largo Agosta, via Bettini, Via Franceschini, Via Laurentina, Colli Aniene, Ipercoop Euroma2, Ipercoop Casilino, Ruderi di Torrenova), 5 supermercati gestiti in franchising e una rete di 100.000 soci Coop.

Altre due cooperative di consumatori presidiano la città di Roma con 14 supermercati Doc (insegna affiliata di Unicoop Firenze) e 5 punti vendita Super Conti gestiti da Coop Centro Italia. Sempre su Roma resta attivo il servizio di consegna on-line EasyCoop. 

IN’s Mercato rileva 54 punti vendita di Dico

Si avvia alla conclusione l’operazione di acquisizione da parte di IN’s Mercato SpA (Gruppo PAM) di 54 punti vendita e dei relativi rami d’azienda a insegna “Tuodì”, “Fresco Market” e “Ingrande”, di titolarità di Dico SpA e di una società collegata.

I punti vendita in questione sono ubicati nel Lazio, Toscana, Umbria e Marche. In particolare si tratta di 39 supermercati (dimensione compresa tra i 400 e i 2.499 mq) e 15 superette (dimensione compresa tra i 100 e i 399 mq).

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ad esito di recenti approfondimenti istruttori nell’ambito di alcuni procedimenti per la valutazione di un’operazione di concentrazione nel settore GDO, ha aggiornato la definizione dei mercati merceologici in tale settore, distinti per categoria dimensionale di punto vendita (mercati degli ipermercati, dei supermercati e delle superette).

Sulla base dei dati forniti, nei 39 mercati locali dei supermercati considerati l’operazione non appare in grado di alterare significativamente le condizioni concorrenziali. In 19 mercati locali, infatti, l’acquirente non risulta presente con propri punti vendita e l’operazione determina, pertanto, la mera sostituzione di un operatore con un altro. Nei 20 restanti mercati locali, la quota post merger risulta sempre inferiore al 10%, tranne in 4 casi in cui la quota combinata delle parti rimane comunque inferiore al 25%.

Con questa operazione, IN’s Mercato consolida la propria presenza nelle regioni sopraccitate portando la propria rete a oltre 540 punti vendita.

Bonifiche Ferraresi, cessione dello 0,625% a Gruppo Loacker

B.F. S.p.A. ha recentemente sottoscritto un contratto per la vendita di una partecipazione pari allo 0,625% del capitale sociale della controllata Bonifiche Ferraresi S.p.A. Società Agricola (“Bonifiche Ferraresi”) a LEB s.r.l.. Il corrispettivo che sarà riconosciuto da LEB a BF per l’Operazione, pari a circa Euro 2,5 milioni, consente di rilevare una plusvalenza di Euro 0,8 milioni.

L’Operazione fa parte di una più ampia collaborazione di lungo termine tra il Gruppo BF e il Gruppo Loacker che include lo sviluppo di un progetto industriale e commerciale focalizzato sulla coltivazione di nocciole, da parte del primo, destinate alla produzione dei rinomati Wafer e delle specialità dolciarie Loacker. BF Agricola e Loacker hanno sottoscritto infatti un contratto per la coltivazione e vendita di nocciole di alta qualità a quest’ultima, su un’estensione di circa 400 ettari.

L’operazione – insieme alle precedenti operazioni di cessione di quote di partecipazione del capitale sociale di Bonifiche Ferraresi (i) pari al 2,5% in favore di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, (ii) pari all’1,25% in favore di Equiter – Investimenti per il Territorio S.p.A., (iii) pari all’1% a favore di Defendini Logistica s.r.l. e (iv) pari al 5% in favore di Eni S.p.A., già oggetto di comunicazioni al mercato, rispettivamente, in data 30 giugno, 3 novembre, 9 novembre e 18 novembre 2021 – è realizzata in attuazione del piano di valorizzazione della controllata Bonifiche Ferraresi mediante l’ingresso nel capitale sociale della medesima di uno o più soggetti (a condizione che BF mantenga il controllo) interessati a condividere lo sviluppo del Gruppo BF nel settore agritech & food e, più in generale, a consolidare e rafforzare il network del Gruppo BF nella filiera agroalimentare italiana, iniziative nelle quali BF intende investire i proventi derivanti da tale valorizzazione.

IGD ed IGC, siglato l’accordo per la cessione di supermercati stand alone

IGD comunica di aver siglato con ICG un accordo avente ad oggetto la cessione di un portafoglio di ipermercati e supermercati c.d. “stand alone” per un valore pari a 140 milioni di euro, in linea con il book value al 30 giugno. L’operazione verrà finalizzata entro il 25 novembre 2021.

Si tratta di un portafoglio composto da cinque ipermercati (ubicati a Livorno, Schio, Lugo, Pesaro e Senigallia) ed un supermercato (a Cecina), che genera ca. 7,7 milioni di euro di ricavi d’affitto annui netti, con contratti di lunga durata. Tutti gli immobili ceduti sono c.d. “stand alone”, quindi non collegati a gallerie di proprietà IGD, in questo modo confermando la strategia del Gruppo di prediligere la piena proprietà del centro commerciale (galleria + ipermercato), che consente maggiore flessibilità e velocità nel rispondere ai cambiamenti del contesto e alle necessità degli operatori.

ICG è una società globale di asset management, quotata al London Stock Exchange, con masse gestite al 30 giugno 2021 pari a $ 65,2 miliardi. ICG e IGD costituiranno un fondo di investimento immobiliare chiuso (REIF di diritto italiano) gestito da Savills Investment Management SGR S.p.A., in cui verranno apportati gli immobili, e del quale ICG deterrà il 60% delle quote e IGD il restante 40%, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il portafoglio nei prossimi anni e venderlo sul mercato alle migliori condizioni possibili. Al netto della quota reinvestita nel fondo, IGD incasserà dalla cessione ca. 112 milioni di euro al momento del closing, previsto nel quarto trimestre 2021. La transazione è condizionata all’ottenimento di un finanziamento per almeno il 50% del valore degli asset.

La dismissione del portafoglio era già prevista nel Piano Strategico 2019-2021 ed è finalizzata alla riduzione della leva finanziaria del Gruppo, con il Loan to Value che risulterebbe pro-forma al 30 giugno pari al 46,7%, in calo di 2,4 punti percentuali e previsto in ulteriore miglioramento a fine anno grazie alla positiva generazione di cassa attesa nel secondo semestre; inoltre consente al Gruppo, unitamente alla liquidità disponibile (pari a ca. 44 € mln al 30/06/2021), di avere le risorse per coprire già quasi interamente le scadenze finanziarie del 2022.

Questa operazione è stata portata a termine in un periodo contraddistinto da diversi segnali positivi di recupero per il portafoglio IGD. In particolare, gli ultimi dati indicano che nel mese di agosto le vendite degli operatori nelle gallerie italiane del Gruppo hanno superato del 3,7% il livello dell’agosto 2019. Inoltre, è da sottolineare il riscontro positivo ottenuto da Fitch Ratings, che ha confermato il rating Investment Grade BBB- modificando l’outlook da Negative a Stable; la revisione dell’outlook si basa sulla migliorata visibilità dei redditi da locazione, favorita dalla graduale ripresa degli ingressi e delle vendite dei tenants nei centri commerciali di IGD, come sopra detto.

“Siamo molto soddisfatti di questa operazione che conferma la qualità dei nostri asset, ceduti ai valori di perizia del giugno scorso” ha dichiarato Claudio Albertini, Amministratore Delegato di IGD. “Come già affermato in passato, i proventi della dismissione ci permettono di ridurre sensibilmente il Loan To Value e di ottenere risorse finanziarie a copertura delle future esigenze a tutto il 2022; ipotizzando non ci siano nuove restrizioni legate a un peggioramento del quadro sanitario, anche alla luce dei buoni andamenti operativi e delle prospettive per i prossimi mesi, riteniamo che si siano creati i presupposti per tornare a distribuire nel 2022 un dividendo ai nostri azionisti, come auspicavamo”.

Chad Brown, Investment Director of Sale & Leaseback presso ICG, ha dichiarato: “Per ICG si tratta di un attraente accordo, supportato da solidi andamenti commerciali e dai sottostanti fondamentali di settore. Gli investimenti immobiliari nella distribuzione alimentare sono un target chiave per il fondo Sale & Leaseback e continueremo a cercare attivamente opportunità in tutta Europa. Siamo lieti di iniziare la collaborazione con IGD e i conduttori degli immobili”.

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