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La Mdd domina il mercato mediterraneo ma si prevede un calo nel 2025

A sostenere il settore del largo consumo nei mercati EMEA sono Spagna e Italia, dove il consumo domestico e un clima favorevole per gli investimenti stanno accelerando la ripresa. Al contrario, Regno Unito, Germania e Francia continuano a mostrare una ripresa più lenta, influenzata da volatilità economica e azioni tattiche dei rivenditori che contribuiscono a una ripresa irregolare nella regione. A dirlo è FMCG Demand Signals, lo studio biennale di Circana che analizza i principali trend di acquisto nei sei più grandi mercati alimentari in Europa (su 230 categorie CPG e 2.000 segmenti di prodotto). L’analisi rivela una fase di ripresa complessa, con le vendite unitarie in crescita dello 0,3% nonostante una domanda debole nei principali mercati del Nord Europa. Il settore FMCG è cresciuto del 4,4% nell’ultimo anno, raggiungendo un valore di 673 miliardi di euro, rispetto ai 636 miliardi del 2024 (per i 12 mesi fino a giugno 2024 rispetto al periodo precedente).

“Mentre l’Europa del Sud si mostra resiliente, la ripresa complessiva del mercato rimane disomogenea. Spagna e Italia stanno mostrando uno slancio significativo, al contrario di Regno Unito, Francia e Germania che avanzano a rilento” commenta Ananda Roy, Global SVP, Strategic Growth Insights di Circana.

La marcia silenziosa delle Mdd
La crescita a livello di categoria è in gran parte trainata dalle private label, che ora detengono una quota di valore del 39,2% (pari a 263 miliardi di euro), con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto ai dati del 2023. In tutto il continente, la forza delle Mdd continua a rimodellare le dinamiche competitive, lasciando comunque spazi di crescita per i brand tradizionali. Le categorie alimentari e non alimentari “sentono” l’impatto delle innovazioni dei retailer, che migliorano la qualità e puntano su sostenibilità e disponibilità, elementi centrali per la trasformazione delle Mdd. Anche se lo slancio delle Mdd dovrebbe rallentare nel 2025, l’analisi di Circana spiega che i brand possono rimanere competitivi concentrandosi su innovazioni mirate e ottimizzando assortimenti e gamme al di là delle promozioni. Collaborazioni strategiche, edizioni limitate, crescita delle categorie e premiumizzazione offrono opportunità ai brand per rafforzare la propria proposta di valore. Per i brand capaci di sfruttare queste strategie, ci sono prospettive di crescita interessanti, specialmente nei segmenti adiacenti e in quelli premium emergenti.

Cambiamenti nel panorama retail e intensificazione della competizione
Mentre la concorrenza si intensifica attraverso i canali, supermercati e ipermercati continuano a dominare le vendite di generi alimentari, raggiungendo il 71% della quota di mercato. Tuttavia, gli ipermercati stanno faticando ad adattarsi ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, registrando un calo uniforme delle vendite discrezionali tra i vari canali. I negozi di prossimità e i discount continuano a essere meta ideale per gli acquisti essenziali.

Le prospettive per il 2025
Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 indicano che la crescita sostenuta nel settore FMCG affronterà sfide legate a prezzi elevati, volatilità e domanda disomogenea, che ostacolano la crescita sostenibile di unità e volumi. I fattori macroeconomici continuano a esercitare pressione, trainati da instabilità geopolitica, prezzi delle materie prime volatili, alti tassi di interesse e crescita salariale. “Il contesto economico rimane altamente vincolato e una combinazione di fattori macroeconomici introduce nuovi rischi che continuano a sfidare il settore FMCG – prosegue Roy, che aggiunge: “Le vendite in valore saranno probabilmente guidate dall’inflazione, poiché le vendite in volume rimangono deboli a causa di fattori come il rischio crescente di disoccupazione, un consumo più consapevole e una limitata capacità di spesa. Sebbene la domanda nelle categorie alimentari dell’area EMEA mostri segnali di ripresa, la forte volatilità nei principali driver di crescita solleva dubbi sulla sostenibilità della crescita nel 2025. La lenta ripresa del settore alimentare e delle bevande evidenzia le sfide che il settore FMCG deve affrontare per ottenere una crescita a lungo termine in un contesto di incertezza persistente”.

Largo consumo: 2024 con volumi in ripresa, crescita di mdd e assortimenti

Buone notizie per il settore del largo consumo: nel 2024 si è riaccesa la domanda che ha determinato la ripartenza delle vendite non più solo a valore ma anche a volume. Un trend frutto di molteplici fattori come l’aumento della pressione promozionale, la crescita della profondità degli assortimenti, e la maggior efficienza a scaffale, testimoniata dalla diminuzione del tasso di out-of-stock e della quota di vendite perse. Questo lo scenario delineato e approfondito durante il webinar “Navigare il futuro tra inflazione e cambiamenti nei consumi”, organizzato da GS1 Italy in ambito ECR e in collaborazione con Circana.

“Come ogni anno vogliamo fornire il nostro contributo di analisi e interpretazione dei fenomeni che stanno caratterizzando il largo consumo in Italia – commenta Carolina Gomez, ECR Project Manager di GS1 Italy –. In questo modo ci proponiamo di aiutare le imprese a conoscere meglio il contesto in cui operano, il livello di servizio che offrono e la capacità di soddisfare il consumatore finale, fornendo loro informazioni di valore che li aiutino nelle loro decisioni strategiche”.

Durante il webinar, con Carolina Gomez, Corinna Passaro, retail director di Circana, e Alex Chiesa, retail account executive di Circana, hanno illustrato i tre fenomeni più rilevanti che caratterizzano lo scenario attuale, evidenziando gli aspetti cruciali del 2024 in confronto con gli anni precedenti.

1. Volumi di vendita in ripresa, trainati dalla ricerca di benessere
Il primo bilancio del 2024 mostra segnali di ripresa della domanda. L’analisi di GS1 Italy e Circana evidenzia una lieve, ma significativa, ripresa dei volumi dall’inizio dell’anno (+1,8%), soprattutto nelle ultime settimane: un trend comune a tutti i canali distributivi della Gdo (ad eccezione di ipermercati e piccole superfici), anche a parità di rete, che si ripercuote anche sull’aumento delle vendite in valore (+2,3%). Buone notizie arrivano poi dal rallentamento dell’inflazione (+0,3%) che si accompagna con il ritorno all’attività promozionale, riscontrato in tutti i canali (+1,7 punti percentuali). Cambia però il vissuto delle promozioni presso gli shopper: non più occasioni per fare scorta, quanto opportunità di contenere lo scontrino della spesa senza rinunciare alle proprie esigenze, a partire da quelle incentrate sullo star bene. Salute, benessere, forma fisica e cura di sé sono infatti i valori su cui gli italiani si stanno concentrando nel 2024, come confermano i trend positivi delle vendite dei prodotti dell’area benessere, in crescita di +33,7% a volume e di +44,7% a valore nell’anno terminante a settembre 2024 rispetto all’anno solare 2019. Al suo interno, il carrello salutistico ha migliorato il giro d’affari di +41,5% e i volumi di +54,7%, mentre quello dell’alimentazione sportiva ha messo a segno +73,7% a volume e +80,5% a valore.

2. Crescita delle private label e dei primi prezzi
Il 2024 vede il consolidamento della crescita della marca privata, arrivata al 30,1% di quota nel mercato totale del largo consumo confezionato. Rispetto al 27,1% del 2019, le private label di strada ne hanno fatta, ma sono ancora distanti dal 38,9% di quota media europea, per cui hanno ancora un buon potenziale di crescita. Lo spostamento dei consumi verso la marca privata penalizza soprattutto i fornitori maggiori (i top 25) e premia la fascia di primo prezzo, la cui quota di mercato è aumentata di +2,8% in 12 mesi, arrivando al 20,1% del giro d’affari del largo consumo confezionato in Gdo.

3. Più scelta e più efficienza a scaffale
Gli assortimenti nei punti vendita sono tornati ad ampliarsi (+0,8% annui) arrivando a una media di 9.428 referenze. La crescita assortimentale è guidata da superstore, supermercati e discount. Unico canale in negativo sono i petshop (-1,1%). Di pari passo è migliorato anche il livello di efficienza dello scaffale: il tasso di out-of-stock è sceso rispetto al 2023 (da 3,6% a 3,5%), mentre l’incidenza delle vendite perse è diminuita di -0,2 p.p., fermandosi a quota 4,8%. L’analisi dei trend mensili, però, rivela andamenti disomogenei, con un picco di criticità nel mese di agosto. La diminuzione del tasso di out-of-stock è maggiore nelle superfici più grandi (-0,1% in ipermercati e grandi supermercati) e accomuna tutti i reparti, con performance sopra media per bevande, fresco e ortofrutta. Si conferma la situazione per le categorie drogheria e fresco, mentre le bevande sono l’unico reparto a peggiorare l’incidenza dell’out-of-stock (+0,1%). Rispetto invece alla diminuzione della percentuale delle vendite perse dovute alla mancanza di prodotti, i più virtuosi sono stati cura persona, ortofrutta e fresco. Guardando i trend nel complesso, è però l’ortofrutta a confermarsi il reparto con il più alto tasso di out-of-stock (10,3%) e di vendite perse (7,3%). Infine, l’analisi per tipologia di fornitore ha fatto emergere il miglioramento dell’industria di marca in termini di out-of-stock (-0,1%), confermandone la maggiore efficienza rispetto alle private label (rispettivamente 3,4% e 3,7% di tasso di out-of-stock).

Geomarketing: Circana e TradeLab lanciano la piattaforma Top Trade OnTheMap

Si chiama Top Trade OnTheMap la novità di geomarketing basata su cloud messa a punto da Circana e TradeLab. La piattaforma è stata progettata per migliorare la pianificazione delle vendite, la gestione operativa e il supporto allo sviluppo territoriale. Si tratta di una soluzione innovativa che consente agli utenti di visualizzare il censimento della distribuzione moderna italiana e i potenziali di categoria di Circana, all’interno della piattaforma OnTheMap Geomarketing sviluppata da TradeLab in collaborazione con Noovle-TIM Enterprise. Grazie all’analisi in tempo reale dei territori di riferimento e alla previsione delle performance commerciali, questo strumento aiuta le aziende a identificare con precisione i mercati potenziali.

Le caratteristiche principali della nuova soluzione includono Punti di Vendita Georeferenziati (per mappare tutti i punti di vendita insieme ai potenziali di categoria di Circana), Mappe di Calore (per visualizzare il traffico vicino ai negozi con mappe di calore), Selezione delle Aree (per selezionare aree di interesse in base a bacini per isocrona o per isodistanza) e Analisi Territoriale (che consente analisi di domanda e offerta dei bacini e l’estrazione di liste qualificate di punti di vendita).

“Con Top Trade OnTheMap, le aziende possono ora prendere decisioni informate e ottimizzare le loro strategie di vendita come mai prima d’ora” ha commentato Daniele Gilli, Italy CPG Leader di Circana. “È uno strumento innovativo che consente di analizzare in modo più dettagliato e completo il mercato, facilitando decisioni sempre più basate su dati costantemente aggiornati” aggiunge Gregory Binazzi, South Europe Product Management Director di Circana.

“Grazie alla partnership con Circana abbiamo ulteriormente potenziato la nostra piattaforma OnTheMap, già attiva nei mercati Gdo, Away From Home e Pharma” conclude Massimo Viganò, partner TradeLab.

Il licensing guida il mercato europeo dei giocattoli, in testa Marvel e Star Wars

Secondo i nuovi dati pubblicati da Circana, nel 2024 i giocattoli su licenza hanno continuato a sovraperformare il mercato. In crescita del 2,4%, le vendite di giocattoli su licenza in Europa (EU5: Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) hanno contrastato un calo del settore del 3,1% durante i primi sette mesi di quest’anno, grazie in parte alla popolarità dei principali eventi sportivi di quest’estate, compresi i Campionati di calcio UEFA. Le licenze rappresentano il 28,8% delle vendite totali di giocattoli nell’UE5 e stanno guadagnando quote in ogni paese. Le licenze più performanti in Europa quest’anno sono UEFA National – European Cup, Lilo & Stitch e Mercedes Benz, a dimostrazione dell’ampiezza delle licenze abbracciate dal mercato dei giocattoli.

Con i grandi franchise di Star Wars, Marvel e Pokémon che distribuiscono più contenuti sulle piattaforme di streaming oltre che al cinema, l’intrattenimento sta alimentando le licenze dei giocattoli. Ma anche l’industria dei giocattoli ha visto una recente crescita incrementale grazie ai consumatori più maturi, con i grandi studi cinematografici che si concentrano sui fan, e in particolare su quelli più affezionati. Secondo il report State of the Toys Consumer: Teens & Adults di Circana, Star Wars è unico nel settore, con oltre la metà delle vendite totali tra i consumatori di età superiore ai 12 anni, mentre i Pokémon stanno aumentando la loro quota anche tra i fan adulti.

Detto questo, le licenze sportive, con il 2,2% delle vendite complessive di giocattoli in Europa, sono il principale motore della crescita (+34%) di quest’anno. I giocattoli derivati ​​dagli anime rappresentano una quota ancora maggiore, con il 5,8% delle vendite totali di giocattoli e contribuiscono anch’essi alla crescita, con un incremento dell’8% su base annua. La crescente popolarità degli anime nel mercato europeo – che non sono più una “categoria di nicchia” – è stata facilitata da giganti dello streaming, Netflix e Amazon, e da piattaforme dedicate agli anime come Crunchyroll.

“In Italia i giocattoli derivanti da personaggi anime/manga rappresentano il 7% del mercato delle licenze e contribuiscono al 43% della crescita del comparto”, commenta Ilenia Corea, Italy Toys Director for Circana. “Si tratta un trend particolarmente forte che coinvolge piccoli e grandi consumatori, che per gioco o per collezionismo sono diventati veri e propri fan della cultura pop”.

Tendenze future
Le principali uscite cinematografiche riprenderanno nell’ultimo trimestre di quest’anno con Wicked, Sonic e Oceania che promettono molto entusiasmo dentro e fuori dallo schermo. Anche il ritorno di Jurassic World, Superman, Avatar di James Cameron, I Fantastici Quattro, Capitan America e La casa delle bambole di Gabby, oltre ai film live action, Minecraft e Stitch, creeranno grandi aspettative per il 2025.

“Anche se il botteghino guida la maggior parte delle vendite di prodotti di consumo, per l’industria dei giocattoli il licensing rappresenta molto più di ciò che appare sul grande schermo; si tratta di collaborazioni con marchi di consumo, squadre sportive e case automobilistiche, videogiochi e contenuti musicali, nonché show da piattaforme di streaming. Si tratta di costruire nuovi franchise per le nuove generazioni, ma anche di coltivare i fandom e i nostalgici, in particolare tra gli acquirenti di giocattoli più maturi. La maggior parte dei principali franchise stanno alimentando questo fandom tra bambini e adulti che amano acquistare merchandise dei loro personaggi preferiti. È un mercato redditizio con una pipeline sana” aggiunge Frédérique Tutt, Global Industry Advisor for Toys di Circana.

Circana acquisisce NCSolutions e le attività di modellazione del marketing di Nielsen

Circana ha stipulato accordi definitivi per l’acquisizione di NCSolutions (NCS), joint venture tra Nielsen e Catalina che migliora l’efficacia della pubblicità, e della divisione Marketing Mix Modeling (MMM) di Nielsen. Con queste due acquisizioni, Circana amplierà le proprie capacità di misurazione dei media, aumentando nel contempo le soluzioni e l’impronta di marketing mix modeling e di misurazione unificata. Di conseguenza i clienti di tutte e tre le organizzazioni beneficeranno di un accesso più ampio al targeting dell’audience, alla misurazione dei media, all’ottimizzazione in-flight e alle soluzioni clean room. Inoltre questa combinazione aumenterà l’efficienza e offrirà prodotti e servizi migliori per alimentare la crescita dei clienti attraverso una pubblicità più mirata e d’impatto.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a NCSolutions e alla divisione Marketing Mix Modeling di Nielsen in Circana per arricchire e potenziare le nostre competenze nel settore dei media”, ha dichiarato Kirk Perry, presidente e CEO di Circana. “Entrambe le realtà contano su un’incredibile esperienza, soluzioni e clienti che, combinati con i dati e le tecnologie di Circana, alimenteranno la crescita dei clienti”.

“NCSolutions e Marketing Mix Modeling di Nielsen sono aziende consolidate che offrono ai clienti uno straordinario contributo”, ha aggiunto Karthik Rao, Chief Executive Officer di Nielsen. “Mentre Nielsen si concentra sull’espansione della sua posizione di leadership nella misurazione dell’audience e nei dati sui contenuti, siamo elettrizzati dal fatto che la leadership e i team di NCS e MMM con la loro passione possano continuare ad accelerare la loro crescita attraverso le sinergie all’interno di Circana”.

Entrambe le attività saranno integrate nel team Media di Circana. Il team Media di Circana lavora con gli inserzionisti e le loro agenzie per pianificare, indirizzare, attivare, misurare e ottimizzare gli investimenti nei media. Il suo portfolio di soluzioni per i media si basa su una solida piattaforma tecnologica aziendale, su serie di dati azionabili relativi agli acquirenti, alle vendite e ai prodotti di largo consumo e su analisi avanzate. La chiusura delle transazioni è prevista per il quarto trimestre del 2024, subordinatamente alle approvazioni normative e al completamento degli obblighi di informazione e consultazione richiesti, compresi gli eventuali processi dei comitati aziendali.

Simpson Thacher & Bartlett LLP e Dentons hanno agito come consulenti legali di Circana. Morgan Stanley & Co. LLC ha agito come consulente finanziario principale di Nielsen. Anche Bank of America Securities ha agito come consulente finanziario. Gibson Dunn & Crutcher LLP, Baker McKenzie e DLA Piper sono stati i consulenti legali di Nielsen. Weil, Gotshal & Manges LLP è stato il consulente legale di Catalina.

Vino in Gdo, si intravede una ripresa moderata per il 2024

I dati relativi al primo trimestre 2024 tratteggiano un andamento delle vendite a volume leggermente migliore della chiusura dell’anno 2023: le bottiglie di vino da 0,75lt calano a volume del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma il dato dell’intero 2023 vedeva un calo maggiore, del 3,2%. Gli spumanti tornano in positivo (trainati dal prosecco) con un +3,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nell’intero anno 2023 perdevano l’1,1%.

A riferirlo è lo studio “Circana per Vinitaly” presentato a Vinitaly nel corso di una tavola rotonda su vino e Gdo organizzata da Veronafiere. Sembra dunque confermarsi il trend che, dopo un secondo semestre 2022 e un primo trimestre 2023 fortemente negativi, ha visto le vendite risalire gradualmente nella seconda parte del 2023. Una tendenza che, assieme ai dati del primo trimestre 2024, potrebbe forse portare a un anno in moderata ripresa (i dati del primo trimestre 2024 prendono in esame 11 settimane).

Dai dati complessivi del 2023 emerge inoltre la conferma che i gusti dei consumatori stiano cambiando: i bianchi e le bollicine sembrano essere progressivamente più graditi rispetto ai rossi. Il vino rosso fermo è calato nel 2023 del 3,9% pur rimanendo il più venduto in assoluto con 276 milioni di litri. Il vino bianco fermo scala le posizioni con 245 milioni di litri, pur perdendo l’1,6%. Questa tendenza si manifesta già da diversi anni: la quota volume del vino rosso è scesa dal 54% del 2009 al 49% del 2023; il bianco, invece, dal 40% del 2009 è salito al 45%. Cresce anche il rosato (il Cerasuolo è primo nella classifica 2023 dei vini “emergenti”) anche se è un vino con una quota di mercato modesta in Gdo: il vino rosato fermo, con 33 milioni di litri, aumenta del 1,5% e lo spumante rosato frizzante, con 6 milioni di litri, cresce anch’esso del 1,5%.

Due gli scenari per il 2024. Qualora cantine e retail puntassero soprattutto al recupero dei volumi dovrebbero optare per un rialzo controllato dei prezzi e promozioni incisive. In uno scenario di maggiore attenzione alla difesa dei margini invece, allora si potrebbe arrivare ad aumenti di listino e al conseguente riallineamento dei prezzi di vendita, oltre che ad un aumento prudente dei budget promozionali.

“Circana per Vinitaly” segnala, infine, che stanno aumentando in termini reali le vendite dei vini a marchio del distributore (Mdd), che subiscono una piccola flessione a volume nel 2023 dello 0,6%, mentre gli spumanti Mdd sono cresciuti del 1,0%. Per quanto riguarda i vini biologici, il vino è sceso dell’1,1%, e gli spumanti sono cresciuti dell’11,8%.

Nel corso del dibattito si è accennato anche al vino analcolico, o dealcolato, che inizia a essere presente sugli scaffali di varie insegne distributive, tra cui Conad, Coop, Esselunga, Eurospin e Lidl.

Inflazione e aumenti penalizzano il vino in Gdo: -3,3% a volume

Secondo lo studio “Circana per Vinitaly”, che verrà presentato a Vinitaly il prossimo 15 aprile nel corso della tradizionale tavola rotonda organizzata da Veronafiere, la Gdo, con 756 milioni di litri di vino e spumante venduti nel 2023, resta il canale commerciale più ampio. Gli italiani hanno acquistato oltre 43 milioni di litri di Prosecco (-1,5% sull’anno precedente), più di 16 milioni di litri di Chianti (-4,9%), oltre 15 milioni di litri di Lambrusco (-9,5%), più di 13 milioni di litri del Montepulciano d’Abruzzo (+4%), e oltre 10 milioni di litri di Vermentino (+2,3%). I vini con maggior tasso di vendita invece sono stati il rosato Cerasuolo dell’Abruzzo con +19%; il siciliano Grillo con +12,2%; il Pecorino, prodotto in Marche e Abruzzo, con +12%; il Lugana, prodotto in Lombardia e Veneto con +9,5%; la Ribolla del Friuli Venezia Giulia col +8,0% a volume.

Anche se l’inflazione ha pesato meno che nel 2022 e il secondo semestre ha registrato un leggero incremento delle vendite, il 2023 è stato un anno ancora difficile per il mercato del vino nella Gdo. Il dato complessivo del vino è -3,3% a volume sull’anno precedente (+2,5% a valore). Meglio i vini in bottiglia a denominazione d’origine che scendono del 2,8%, mentre anche le bollicine calano, a – 1,1%. Più in dettaglio: i rosati hanno venduto meglio dei bianchi, i bianchi meglio dei rossi, i vini fermi meglio dei vini frizzanti. Il prezzo medio del vino a denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,4 euro al litro, con un aumento medio del 6,3% sull’anno precedente.

“Le strategie per una ripresa dipenderanno dalla scelta di cantine e distribuzione se preservare i margini oppure recuperare i volumi” osserva Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana. “Nel primo caso c’è il rischio di una chiusura d’anno non brillante; nel secondo, una maggiore promozionalità potrebbe favorire un recupero dei volumi”.

Liquid Data Engage, la soluzione tecnologica di Circana destinata ai distributori

Si chiama Liquid Data Engage la nuova soluzione di Circana dedicata ai distributori che rende più semplice l’ottimizzazione delle performance di mercato, del category management, della loyalty, della supply chain e dei retail media grazie a un’unica soluzione di facile utilizzo che consente la gestione di tutti gli asset informativi. Integrando tutti i dati, le analisi di Circana elaborate da questa tecnologia consentono di individuare rapidamente delle opportunità di business che favoriscono i percorsi di crescita.

Liquid Data Engage offre:

  • On-Demand Analytics – Best practice, report e flussi di lavoro integrati sono immediatamente disponibili
  • Integrazione Dati Unica – La soluzione integra diversi set di dati provenienti dai distributori e garantisce una comprensione coerente con una guida automatizzata basata su Unify+ Genius Script di Circana
  • Rapida Implementazione – Una soluzione “chiavi in mano” che può essere rapidamente implementata tramite input di dati standard
  • Esperienza utente estremamente intuitiva – La semplice interfaccia utente consente una navigazione fluida tra i report e facilita la collaborazione
  • Facile scalabilità – È possibile aggiungere moduli e servizi, qualora utile, senza dover riprogrammare la piattaforma
  • Analisi complete – Partendo da business performance di alto livello, la soluzione consente approfondimenti su tutti gli aspetti del processo decisionale del distributore, quali collaborazione, insights, targeting, attivazione e execution.

“In un momento caratterizzato da risorse limitate e dalla rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale e del machine learning, i distributori si trovano a dover gestire in modo sicuro complicate integrazioni di fonti di dati disparate. Liquid Data Engage semplifica questi processi, fornendo indicazioni importanti che possono aiutare concretamente i retailer a navigare nella complessità dei mercati guidati da un faro, un supporto concreto per affrontare tutte le sfide a testa alta” ha affermato Angelo Massaro, Amministratore Delegato Italia e EMEA Retail Lead, Circana.

“Il nostro nuovo impegno nel supportare i distributori trova fondamento nella vasta esperienza maturata dalla collaborazione con i retailer di tutto il mondo”, ha aggiunto Brad Shelton, Presidente Collaborative Gateway Solutions di Circana. “Abbiamo sfruttato questa preziosa esperienza per sviluppare Liquid Data Engage, una soluzione non solo innovativa ma anche semplice e facile da utilizzare. La nostra comprovata esperienza è maturata dalla implementazione di piattaforme simili per oltre 50 dei più grandi distributori del mondo”.

Accessibile tramite il software Unify+ di Circana, Liquid Data Engage garantisce report standardizzati per un’esperienza utente fluida e collaborativa. Sfruttando la piattaforma Liquid Data di Circana, Liquid Data Engage offre un semplice processo di analisi guidata attuabile in tre clic, consentendo ai distributori di ridurre il tempo impiegato nell’identificazione dei problemi per dedicarsi maggiormente all’implementazione delle soluzioni.

Gli italiani premiano la Mdd, mercato in crescita sia a valore che a volume

In un periodo segnato da crisi globali e climatiche, precarietà lavorativa e aumento dei prezzi dei beni di consumo, le famiglie italiane optano sempre più spesso per la marca del distributore: nel tentativo di contenere quanto più possibile i costi, i consumatori privilegiano alternative di qualità ma più economiche.

Circana ha illustrato nel dettaglio il ruolo chiave giocato dalla Mdd nel 2023 in un convegno svoltosi a Marca 2024, ponendo l’accento sulla marca del distributore che, oltre a registrare un incremento significativo a valore (+15,4%) – che le consente di raggiungere 22,1 punti di quota, con un guadagno di +1,2% rispetto allo stesso periodo 2022 – cresce anche in termini “reali” a volume (+4,7%). Questo nonostante un’inflazione superiore all’industria di marca (10,6 vs 10), ma che risulta in discesa negli ultimi mesi.

Analizzando le categorie, migliora il posizionamento competitivo della Mdd in tutti i reparti merceologici con un particolare guadagno di punti quota nel settore del freddo (+2,7%), cura persona (+2,1%), cura casa (+1,8%) e nel fresco (+1,6%). La crescita a valore tra i reparti è sostenuta da una crescita anche a volume. Il trend positivo della Mdd va di pari passo con un aumento dell’offerta che le consente di raggiungere il 16,6% di quota assortimentale, in aumento dello 0,7% rispetto al 2022.

I segmenti di offerta mainstream e primo prezzo guidano la crescita a valore della Mdd (insegna, +16,2%; marchi do, +42,9%; primo prezzo, +19,0%), mentre rallenta la crescita delle linee di alta gamma a eccezione del Funzionale che con un +15,3% che mantiene un buon dinamismo. Anche per la Mdd si rilevano segnali di ripresa della pressione promozionale (+1,4%) con un’inversione di tendenza rispetto al passato, ma non ancora ai livelli pre-pandemici.

Largo consumo: inflazione e incertezza rallentano le vendite in tutta Europa

La forbice tra i prezzi e i volumi di vendita continua a espandersi e i consumatori europei riducono gli acquisti: le vendite a volume sono diminuite dell’1,3% nell’ultimo anno. Al contrario, la spesa è aumentata del 10,1%, raggiungendo i 636 miliardi di euro ma questa crescita è dovuta principalmente alla componente inflattiva. I dati emergono da un’analisi semestrale effettuata da Circana che coinvolge i sei principali mercati europei, Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi.

I consumatori europei restano ancora molto sensibili ai prezzi: si è registrato un moderato calo dell’inflazione, migliorando la propensione alla spesa di alcune fasce di consumatori, ma l’incertezza continua a rendere le famiglie estremamente sensibili ai rincari. Rispetto allo scorso anno, i prezzi sono aumentati in media dell’11,6%, causando un calo delle vendite pari all’1,3%. Negli ultimi sei mesi, i prezzi medi dei beni di Largo Consumo sono aumentati di un altro punto percentuale, passando dall’11,6% al 12,9%. Può sembrare un aumento di leggera entità, eppure ha colpito duramente i consumatori, soprattutto perché il rincaro si è concentrato sui generi alimentari di uso quotidiano. Di conseguenza, le vendite sono diminuite notevolmente, con un calo che è passato dall’1,3% al 2,4%.

Dallo studio emerge anche la carenza di innovazione in molte categorie di prodotto. Meno dell’1% dei nuovi prodotti sviluppati rappresenta innovazioni rivoluzionarie, novità disruptive a livello generale o di categoria. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di prodotti esistenti che sono stati rinnovati, riformulati o riconfezionati, oppure, come avviene sempre più di frequente, la confezione e il peso del prodotto vengono ridotti. Nel contempo l’industria di Marca sta perdendo terreno a vantaggio della Marca del Distributore: oggi la Private Label rappresenta il 39% di tutte le vendite di generi alimentari nei sei maggiori mercati europei e vale 246 miliardi di euro, con un’ulteriore crescita di valore pari al 2,2% nell’ultimo anno (fino a giugno 2023). Due anni fa, tale quota era pari al 35%.

La richiesta di prodotti in commercio che puntano sulla sostenibilità ha faticato a tenere il passo dalla metà del 2022. Nonostante i consumatori dal budget limitato desiderino acquistare prodotti green, gli stessi devono fare delle scelte. Per questo, la domanda è calata. Nel breve termine, la richiesta di prodotti più sostenibili sarà sostenuta dai distributori, soprattutto in virtù di normative quali l’Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR) della Commissione Europea, che obbligherà i retailer a indagare più approfonditamente sulla sostenibilità dei marchi commercializzati.

“Il settore dei beni di Largo Consumo è ancora molto lontano dal ritorno alla normalità pre pandemica” commenta Ananda Roy, Global SVP, Strategic Growth Insights di Circana. “La domanda non si è ancora totalmente ripresa e sempre più prodotti di uso quotidiano non vengono inseriti nel carrello della spesa dei consumatori, intenti a salvaguardare il portafoglio. I prodotti a Marchio del Distributore continuano a guadagnare quota di mercato a discapito dei prodotti di Marca e gli shopper, sopraffatti dall’inflazione, ricercano referenze in offerta e frequentano il canale discount. L’attuale scenario economico e politico e l’incertezza che sta caratterizzando tutti i mercati, fanno si che l’andamento della domanda di beni di Largo Consumo probabilmente si riprenderà nella seconda metà del 2024. I brand che vogliono continuare a essere acquistati dovranno dimostrare di prendere sul serio il tema della sostenibilità. La combinazione di sostenibilità e aumento delle vendite sottende un impegno genuino di tutti gli operatori del settore”.

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