Passaggio del testimone in Circana: Daniele Gilli è stato nominato Amministratore Delegato a partire dal 1° aprile, succedendo ad Angelo Massaro, manager di lunghissimo corso dell’azienda. Gilli era in precedenza Direttore Commerciale della stessa società, che in una nota stampa sottolinea la profonda conoscenza del mercato e la solida esperienza maturata dal nuovo Ad, pronto a guidare Circana in una fase di crescita e innovazione, mantenendo un forte focus sulla centralità del cliente e sull’evoluzione delle soluzioni data-driven. “Sono orgoglioso di assumere questo nuovo incarico – dichiara Daniele Gilli – e di poter continuare a lavorare con un team eccezionale. Insieme, rafforzeremo ulteriormente la nostra posizione di partner strategico per le aziende che vogliono competere in un mercato in continua trasformazione”. Circana è leader nella fornitura di tecnologia, intelligenza artificiale e dati agli operatori del largo consumo e di beni durevoli, produttori e distributori. Le sue analisi predittive consentono ai clienti di misurare la loro quota di mercato, comprendere il comportamento dei consumatori e accelerare la crescita.
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I trend del vino in Gdo, aspettando i dazi di Donald Trump
Il peggio sul mercato interno sembra essere alle spalle, ma i dazi minacciati da Donald Trump e la perdurante debolezza a volume suggeriscono cautela. Il vino in Gdo è reduce da anni di grande sofferenza, a causa degli effetti a lungo termine degli aumenti dei costi di produzione e dei loro riflessi sugli scaffali. Tuttavia, a partire dal 2023, il mercato pur mantenendo il segno meno, ha cominciato a dare cenni di miglioramento e nel 2025 potrebbe proseguire nella stessa direzione, grazie in parte al raffreddamento dei prezzi – da non intendere come riduzione – e al conseguente scenario di maggiore stabilità. È questa, in sintesi, la visione della società di ricerche Circana, che ha diffuso in anteprima alcuni dati dello studio “Circana per Vinitaly” che verrà presentato nella sua interezza in una tavola rotonda in programma a Verona lunedì 7 aprile.
La Gdo resta il canale di vendita più importante per il settore, con 753 milioni di litri di vino e spumante commercializzati nel 2024, chiuso con un -1,3% a volume sull’anno precedente (fatta eccezione per lo spumante che sembra aver intrapreso un percorso diverso), in parte compensato da un +2,2% a valore. Andamento positivo per i vini in bottiglia a denominazione d’origine che registrano un +0,7%, confermata anche da altre categorie di vini che nel 2024 hanno registrato buoni risultati, in parte inaspettati.
I BEST PERFORMER A VOLUME E A VALORE
Nel 2024, crescono significativamente a volume, rispetto all’anno precedente, il siciliano Inzolia, con il +12,9%, il Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%, seguito dalla friulana Ribolla (+11,3%). La classifica dei vini “emergenti”, cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente, elaborata invece a valore, mostra il Vermentino al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6%, dal trentino Lagrein che cresce dell’11,5% e dal Pinot Nero con il +9,8%.
Il costo medio per il vino a denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,57 euro al litro, con un aumento medio del 2% sull’anno precedente, decisamente più contenuto rispetto al dato 2023, che aveva registrato aumenti superiori al 6%.
I PIÙ VENDUTI IN GRANDE DISTRIBUZIONE
In generale, gli italiani nei supermercati preferiscono i rosati ai bianchi, i bianchi ai rossi e i vini fermi a quelli frizzanti. Al primo posto il Prosecco (Veneto e Friuli V.G.) con quasi 50 milioni di litri venduti (+4,7% rispetto all’anno precedente), seguito dal Chianti (Toscana) con oltre 16 milioni di litri e dal Lambrusco (Emilia-Romagna, Lombardia) con oltre 15 milioni di litri, che però performano peggio dell’anno scorso (-2,9% e -4%). Da notare le buone performance del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria), al sesto posto in classifica, che cresce dell’11,7% con oltre 11 milioni e 600mila litri venduti, della Ribolla (Friuli-Venezia Giulia), all’ottavo posto con quasi 8 milioni e 700mila litri venduti (+11,3%) e del Primitivo di Puglia, all’undicesimo posto con 7 milioni e 350mila litri (+11,8%).
“Il 2024 ha visto migliorare il dato (pur sempre negativo) del vino. La frenata dovuta ai prezzi sembra alle spalle, in uno scenario che però non lascia del tutto spazio all’ottimismo e a previsioni di crescita sostenuta della categoria – dichiara Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana –. Nel 2024, le scelte degli shopper si sono indirizzate verso un minor acquisto e verso brand/tipologie con un prezzo più basso per la salvaguardia del proprio budget di spesa, eppure segnali positivi ci sono e su quelli bisogna continuare a lavorare. Sarà necessario sfruttare questo attuale equilibrio, anche se ancora precario, per fare le scelte intelligenti e lungimiranti e trovare le strategie più efficaci per contrastare una situazione inalterata dal punto di vista dell’offerta e in calo dal punto di vista della domanda, avendo come faro il consumatore”.
Mdd al 39% di quota a valore nei sei principali paesi europei
Bilancio positivo a volume e a valore per le marche del distributore, che a giudizio di Circana stanno guidando una trasformazione significativa nel settore dei beni di largo consumo in Europa. Il rapporto Private Labels: Transformation for Growth evidenzia come la Mdd abbia saputo capitalizzare il cambiamento nelle abitudini di consumo, offrendo prodotti accessibili e di alta qualità, in linea con le richieste in continua evoluzione verso scelte di benessere, sostenibilità e valore. Nonostante le forti pressioni inflazionistiche nel largo consumo, le marche private hanno registrato una crescita del 9,4% nelle vendite a valore e un incremento del 2,2% a volume nei sei principali mercati europei (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito) con dati a marzo 2024. Con una quota di mercato del 39% in valore e del 46% in unità vendute, le Mdd si sono affermate come attori chiave del settore. “Le Mdd hanno ridefinito il panorama competitivo – dichiara Ananda Roy, Senior Vice President of Thought Leadership di Circana – non solo tramite prezzi più abbordabili, ma anche grazie ad un’offerta coerente di qualità, innovazione e sostenibilità. Il loro successo sottolinea un cambiamento più ampio nei consumatori, che scelgono in misura crescente marchi in linea con i loro valori, soprattutto nei segmenti benessere ed eco-friendly”.
Il rapporto evidenzia la maggiore penetrazione delle Mdd in categorie come alimenti freschi e refrigerati, cura della casa e della persona, con crescite significative negli alimenti per l’infanzia (+2,3pp) e prodotti per animali non alimentari (+2,2pp). Spagna (48%), Germania (43%) e Paesi Bassi (42%) sono i mercati con la maggiore penetrazione delle Mdd. Dal canto loro i marchi industriali hanno mostrato una ripresa modesta grazie a strategie promozionali aggressive. Nel Regno Unito è stato oggetto di promozioni il 43% delle unità vendute dai marchi industriali, che tuttavia continuano a rimanere indietro in termini di crescita complessiva. Il report di Circana delinea quattro strategie chiave per i brand che vogliono competere in modo efficace: diversificarsi in segmenti adiacenti, far crescere il settore attraverso l’innovazione, distinguersi in modo unico e collaborare strategicamente. I brand che si concentrano esclusivamente sulle promozioni senza investire nell’innovazione rischiano di rimanere indietro in un mercato sempre più dinamico.
L’INNOVAZIONE È FONDAMENTALE
Circana mette in evidenza anche un rallentamento nell’innovazione di categoria, con un calo del 17% nel lancio di nuovi prodotti, dovuto alle interruzioni della supply chain ed evidenzia la focalizzazione sulle gamme di prodotti principali. Questo fenomeno potrebbe trasformare il largo consumo in un vero e proprio “deserto dell’innovazione”, evidenziando la necessità sia per le Mdd che per i marchi industriali di dare priorità all’innovazione per stimolare la crescita organica. Si prevede che la Mdd continuerà il suo slancio di crescita grazie agli investimenti nell’espansione della gamma, nella premiumizzazione e nelle iniziative di sostenibilità. Le preferenze dei consumatori verso una vita più sana, il benessere e il consumo etico continueranno a influenzare le decisioni d’acquisto, rafforzando l’importanza di allineare l’offerta di prodotti a questi valori.
CAUTO OTTIMISMO SUL LARGO CONSUMO
Alla luce di una previsione di crescita del Pil per l’area Euro nel 2025 (+0,4 punti percentuali su base annua), Circana è cautamente ottimista per il largo consumo. Le marche del distributore continueranno a mantenere il loro forte slancio, trainate dall’espansione dell’offerta, da strategie di prezzo e innovazione di prodotto. I marchi industriali hanno il potenziale per ridurre il divario se si indirizzano verso l’innovazione e diversificano i loro portafogli. Man mano che entrambi i settori si adattano alle nuove esigenze dei consumatori, il panorama Fmcg si conferma dinamico e altamente competitivo anche nel prossimo anno. “Il 2024 è stato un anno cruciale per l’industria Fmcg – conclude Ananda Roy – con la Mdd che ha stabilito un nuovo standard di crescita e innovazione. Il 2025 sarà un anno decisivo per entrambi, in cui il successo a lungo termine dipenderà dalla capacità di innovare e connettersi con le esigenze in continua evoluzione dei consumatori. L’opportunità è aperta a tutti i brand per distinguersi e offrire prodotti in linea con le aspettative dei consumatori sempre più orientati al valore”.
Giocattoli, vendite stabili nel 2024. Bene costruzioni e modellini
Nel 2024 le vendite globali di giocattoli si sono stabilizzate: a guidare il mercato sono collezionabili, grandi classici e acquisti intelligenti. A rivelarlo i dati raccolti da Circana relativi a dodici mercati globali (G12), tra cui Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Secondo il Retail Tracking Service di Circana, nel 2024 le vendite nei G12 sono diminuite dello 0,6% rispetto al 2023.
Dopo quattro anni consecutivi di crescita quindi, nel 2024 il prezzo medio di vendita è rimasto stabile rispetto all’anno precedente (-0,2%). Cinque delle 11 supercategorie di giocattoli monitorate da Circana hanno registrato nei G12 un aumento delle vendite in valore. I set di costruzioni hanno continuato a crescere per il quinto anno consecutivo, raggiungendo la prima posizione sia in termini di vendite che di crescita, con un incremento del 14%. I giocattoli esplorativi e altre tipologie sono aumentati del 5%, mentre le vendite di veicoli (modellini) sono cresciute del 3%. Anche le categorie di peluche, giochi e puzzle hanno registrato un incremento dell’1%.
In un 2024 che ha registrato meno film campioni d’incassi, le vendite di giocattoli property sono cresciute dell’8%, rappresentando il 34% del mercato totale. Questi risultati positivi evidenziano sia il continuo fascino dei franchise nuovi ed evergreen, spesso legati alla nostalgia, sia il ruolo del merchandise sportivo nel trainare le vendite. Pokémon ha mantenuto il primo posto come property più venduta a livello globale, seguito da classici intramontabili come Barbie, Marvel Universe, Hot Wheels e Star Wars. In particolare, Lego Botanicals è emerso come il brand con la maggiore crescita, riflettendo il trend dei giocattoli rivolti ai consumatori adulti, sfruttando la tendenza al benessere mentale e ai giocattoli per la salute psicologica. Le vendite di giocattoli collezionabili sono cresciute di quasi il 5%, rappresentando il 18% del volume complessivo e il 15% del valore totale delle vendite. Figure collezionabili di piccole dimensioni, giochi di carte collezionabili e peluche hanno trainato le vendite durante tutto l’anno, grazie a produttori che hanno rinnovato le loro linee di prodotto per attrarre fan di tutte le età.
“Le vendite di giocattoli nel 2024 riflettono un forte contrasto nel comportamento dei consumatori: da un lato, i clienti prendono decisioni molto razionali, acquistando in base alle offerte e alle reali necessità; dall’altro, si concedono acquisti emozionali per alimentare la loro passione o concedersi un momento di svago” ha dichiarato Frédérique Tutt, global toys industry advisor di Circana. Che aggiunge: Le vendite di giocattoli collezionabili non sono mai state così alte come nel 2024. Quest’anno ci aspettiamo che il mercato globale dei giocattoli sia positivamente influenzato dal botteghino e dalle serie popolari sulle piattaforme di streaming, continuando a stimolare l’interesse di giovani e adulti per i giocattoli e il merchandise collezionabile. Questi fattori dovrebbero contribuire a compensare gli effetti del calo delle nascite nella maggior parte delle regioni e l’incertezza economica che incide sulla propensione alla spesa dei consumatori”.
ANNUAL GLOBAL TOY INDUSTRY PERFORMANCE AWARD: I VINCITORI
Circana ha annunciato i vincitori dell’Award per le migliori performance nel settore globale per le categorie giocattoli, brand e produttori più venduti e con la maggiore crescita nelle vendite a livello globale e nei singoli mercati di Stati Uniti, Europa, Canada, Brasile e Messico, secondo il Retail Tracking Service di Circana.
La Mdd domina il mercato mediterraneo ma si prevede un calo nel 2025
A sostenere il settore del largo consumo nei mercati EMEA sono Spagna e Italia, dove il consumo domestico e un clima favorevole per gli investimenti stanno accelerando la ripresa. Al contrario, Regno Unito, Germania e Francia continuano a mostrare una ripresa più lenta, influenzata da volatilità economica e azioni tattiche dei rivenditori che contribuiscono a una ripresa irregolare nella regione. A dirlo è FMCG Demand Signals, lo studio biennale di Circana che analizza i principali trend di acquisto nei sei più grandi mercati alimentari in Europa (su 230 categorie CPG e 2.000 segmenti di prodotto). L’analisi rivela una fase di ripresa complessa, con le vendite unitarie in crescita dello 0,3% nonostante una domanda debole nei principali mercati del Nord Europa. Il settore FMCG è cresciuto del 4,4% nell’ultimo anno, raggiungendo un valore di 673 miliardi di euro, rispetto ai 636 miliardi del 2024 (per i 12 mesi fino a giugno 2024 rispetto al periodo precedente).
“Mentre l’Europa del Sud si mostra resiliente, la ripresa complessiva del mercato rimane disomogenea. Spagna e Italia stanno mostrando uno slancio significativo, al contrario di Regno Unito, Francia e Germania che avanzano a rilento” commenta Ananda Roy, Global SVP, Strategic Growth Insights di Circana.
La marcia silenziosa delle Mdd
La crescita a livello di categoria è in gran parte trainata dalle private label, che ora detengono una quota di valore del 39,2% (pari a 263 miliardi di euro), con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto ai dati del 2023. In tutto il continente, la forza delle Mdd continua a rimodellare le dinamiche competitive, lasciando comunque spazi di crescita per i brand tradizionali. Le categorie alimentari e non alimentari “sentono” l’impatto delle innovazioni dei retailer, che migliorano la qualità e puntano su sostenibilità e disponibilità, elementi centrali per la trasformazione delle Mdd. Anche se lo slancio delle Mdd dovrebbe rallentare nel 2025, l’analisi di Circana spiega che i brand possono rimanere competitivi concentrandosi su innovazioni mirate e ottimizzando assortimenti e gamme al di là delle promozioni. Collaborazioni strategiche, edizioni limitate, crescita delle categorie e premiumizzazione offrono opportunità ai brand per rafforzare la propria proposta di valore. Per i brand capaci di sfruttare queste strategie, ci sono prospettive di crescita interessanti, specialmente nei segmenti adiacenti e in quelli premium emergenti.
Cambiamenti nel panorama retail e intensificazione della competizione
Mentre la concorrenza si intensifica attraverso i canali, supermercati e ipermercati continuano a dominare le vendite di generi alimentari, raggiungendo il 71% della quota di mercato. Tuttavia, gli ipermercati stanno faticando ad adattarsi ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, registrando un calo uniforme delle vendite discrezionali tra i vari canali. I negozi di prossimità e i discount continuano a essere meta ideale per gli acquisti essenziali.
Le prospettive per il 2025
Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 indicano che la crescita sostenuta nel settore FMCG affronterà sfide legate a prezzi elevati, volatilità e domanda disomogenea, che ostacolano la crescita sostenibile di unità e volumi. I fattori macroeconomici continuano a esercitare pressione, trainati da instabilità geopolitica, prezzi delle materie prime volatili, alti tassi di interesse e crescita salariale. “Il contesto economico rimane altamente vincolato e una combinazione di fattori macroeconomici introduce nuovi rischi che continuano a sfidare il settore FMCG – prosegue Roy, che aggiunge: “Le vendite in valore saranno probabilmente guidate dall’inflazione, poiché le vendite in volume rimangono deboli a causa di fattori come il rischio crescente di disoccupazione, un consumo più consapevole e una limitata capacità di spesa. Sebbene la domanda nelle categorie alimentari dell’area EMEA mostri segnali di ripresa, la forte volatilità nei principali driver di crescita solleva dubbi sulla sostenibilità della crescita nel 2025. La lenta ripresa del settore alimentare e delle bevande evidenzia le sfide che il settore FMCG deve affrontare per ottenere una crescita a lungo termine in un contesto di incertezza persistente”.
Largo consumo: 2024 con volumi in ripresa, crescita di mdd e assortimenti
Buone notizie per il settore del largo consumo: nel 2024 si è riaccesa la domanda che ha determinato la ripartenza delle vendite non più solo a valore ma anche a volume. Un trend frutto di molteplici fattori come l’aumento della pressione promozionale, la crescita della profondità degli assortimenti, e la maggior efficienza a scaffale, testimoniata dalla diminuzione del tasso di out-of-stock e della quota di vendite perse. Questo lo scenario delineato e approfondito durante il webinar “Navigare il futuro tra inflazione e cambiamenti nei consumi”, organizzato da GS1 Italy in ambito ECR e in collaborazione con Circana.
“Come ogni anno vogliamo fornire il nostro contributo di analisi e interpretazione dei fenomeni che stanno caratterizzando il largo consumo in Italia – commenta Carolina Gomez, ECR Project Manager di GS1 Italy –. In questo modo ci proponiamo di aiutare le imprese a conoscere meglio il contesto in cui operano, il livello di servizio che offrono e la capacità di soddisfare il consumatore finale, fornendo loro informazioni di valore che li aiutino nelle loro decisioni strategiche”.
Durante il webinar, con Carolina Gomez, Corinna Passaro, retail director di Circana, e Alex Chiesa, retail account executive di Circana, hanno illustrato i tre fenomeni più rilevanti che caratterizzano lo scenario attuale, evidenziando gli aspetti cruciali del 2024 in confronto con gli anni precedenti.
1. Volumi di vendita in ripresa, trainati dalla ricerca di benessere
Il primo bilancio del 2024 mostra segnali di ripresa della domanda. L’analisi di GS1 Italy e Circana evidenzia una lieve, ma significativa, ripresa dei volumi dall’inizio dell’anno (+1,8%), soprattutto nelle ultime settimane: un trend comune a tutti i canali distributivi della Gdo (ad eccezione di ipermercati e piccole superfici), anche a parità di rete, che si ripercuote anche sull’aumento delle vendite in valore (+2,3%). Buone notizie arrivano poi dal rallentamento dell’inflazione (+0,3%) che si accompagna con il ritorno all’attività promozionale, riscontrato in tutti i canali (+1,7 punti percentuali). Cambia però il vissuto delle promozioni presso gli shopper: non più occasioni per fare scorta, quanto opportunità di contenere lo scontrino della spesa senza rinunciare alle proprie esigenze, a partire da quelle incentrate sullo star bene. Salute, benessere, forma fisica e cura di sé sono infatti i valori su cui gli italiani si stanno concentrando nel 2024, come confermano i trend positivi delle vendite dei prodotti dell’area benessere, in crescita di +33,7% a volume e di +44,7% a valore nell’anno terminante a settembre 2024 rispetto all’anno solare 2019. Al suo interno, il carrello salutistico ha migliorato il giro d’affari di +41,5% e i volumi di +54,7%, mentre quello dell’alimentazione sportiva ha messo a segno +73,7% a volume e +80,5% a valore.
2. Crescita delle private label e dei primi prezzi
Il 2024 vede il consolidamento della crescita della marca privata, arrivata al 30,1% di quota nel mercato totale del largo consumo confezionato. Rispetto al 27,1% del 2019, le private label di strada ne hanno fatta, ma sono ancora distanti dal 38,9% di quota media europea, per cui hanno ancora un buon potenziale di crescita. Lo spostamento dei consumi verso la marca privata penalizza soprattutto i fornitori maggiori (i top 25) e premia la fascia di primo prezzo, la cui quota di mercato è aumentata di +2,8% in 12 mesi, arrivando al 20,1% del giro d’affari del largo consumo confezionato in Gdo.
3. Più scelta e più efficienza a scaffale
Gli assortimenti nei punti vendita sono tornati ad ampliarsi (+0,8% annui) arrivando a una media di 9.428 referenze. La crescita assortimentale è guidata da superstore, supermercati e discount. Unico canale in negativo sono i petshop (-1,1%). Di pari passo è migliorato anche il livello di efficienza dello scaffale: il tasso di out-of-stock è sceso rispetto al 2023 (da 3,6% a 3,5%), mentre l’incidenza delle vendite perse è diminuita di -0,2 p.p., fermandosi a quota 4,8%. L’analisi dei trend mensili, però, rivela andamenti disomogenei, con un picco di criticità nel mese di agosto. La diminuzione del tasso di out-of-stock è maggiore nelle superfici più grandi (-0,1% in ipermercati e grandi supermercati) e accomuna tutti i reparti, con performance sopra media per bevande, fresco e ortofrutta. Si conferma la situazione per le categorie drogheria e fresco, mentre le bevande sono l’unico reparto a peggiorare l’incidenza dell’out-of-stock (+0,1%). Rispetto invece alla diminuzione della percentuale delle vendite perse dovute alla mancanza di prodotti, i più virtuosi sono stati cura persona, ortofrutta e fresco. Guardando i trend nel complesso, è però l’ortofrutta a confermarsi il reparto con il più alto tasso di out-of-stock (10,3%) e di vendite perse (7,3%). Infine, l’analisi per tipologia di fornitore ha fatto emergere il miglioramento dell’industria di marca in termini di out-of-stock (-0,1%), confermandone la maggiore efficienza rispetto alle private label (rispettivamente 3,4% e 3,7% di tasso di out-of-stock).
Geomarketing: Circana e TradeLab lanciano la piattaforma Top Trade OnTheMap
Si chiama Top Trade OnTheMap la novità di geomarketing basata su cloud messa a punto da Circana e TradeLab. La piattaforma è stata progettata per migliorare la pianificazione delle vendite, la gestione operativa e il supporto allo sviluppo territoriale. Si tratta di una soluzione innovativa che consente agli utenti di visualizzare il censimento della distribuzione moderna italiana e i potenziali di categoria di Circana, all’interno della piattaforma OnTheMap Geomarketing sviluppata da TradeLab in collaborazione con Noovle-TIM Enterprise. Grazie all’analisi in tempo reale dei territori di riferimento e alla previsione delle performance commerciali, questo strumento aiuta le aziende a identificare con precisione i mercati potenziali.
Le caratteristiche principali della nuova soluzione includono Punti di Vendita Georeferenziati (per mappare tutti i punti di vendita insieme ai potenziali di categoria di Circana), Mappe di Calore (per visualizzare il traffico vicino ai negozi con mappe di calore), Selezione delle Aree (per selezionare aree di interesse in base a bacini per isocrona o per isodistanza) e Analisi Territoriale (che consente analisi di domanda e offerta dei bacini e l’estrazione di liste qualificate di punti di vendita).
“Con Top Trade OnTheMap, le aziende possono ora prendere decisioni informate e ottimizzare le loro strategie di vendita come mai prima d’ora” ha commentato Daniele Gilli, Italy CPG Leader di Circana. “È uno strumento innovativo che consente di analizzare in modo più dettagliato e completo il mercato, facilitando decisioni sempre più basate su dati costantemente aggiornati” aggiunge Gregory Binazzi, South Europe Product Management Director di Circana.
“Grazie alla partnership con Circana abbiamo ulteriormente potenziato la nostra piattaforma OnTheMap, già attiva nei mercati Gdo, Away From Home e Pharma” conclude Massimo Viganò, partner TradeLab.
Il licensing guida il mercato europeo dei giocattoli, in testa Marvel e Star Wars
Secondo i nuovi dati pubblicati da Circana, nel 2024 i giocattoli su licenza hanno continuato a sovraperformare il mercato. In crescita del 2,4%, le vendite di giocattoli su licenza in Europa (EU5: Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) hanno contrastato un calo del settore del 3,1% durante i primi sette mesi di quest’anno, grazie in parte alla popolarità dei principali eventi sportivi di quest’estate, compresi i Campionati di calcio UEFA. Le licenze rappresentano il 28,8% delle vendite totali di giocattoli nell’UE5 e stanno guadagnando quote in ogni paese. Le licenze più performanti in Europa quest’anno sono UEFA National – European Cup, Lilo & Stitch e Mercedes Benz, a dimostrazione dell’ampiezza delle licenze abbracciate dal mercato dei giocattoli.
Con i grandi franchise di Star Wars, Marvel e Pokémon che distribuiscono più contenuti sulle piattaforme di streaming oltre che al cinema, l’intrattenimento sta alimentando le licenze dei giocattoli. Ma anche l’industria dei giocattoli ha visto una recente crescita incrementale grazie ai consumatori più maturi, con i grandi studi cinematografici che si concentrano sui fan, e in particolare su quelli più affezionati. Secondo il report State of the Toys Consumer: Teens & Adults di Circana, Star Wars è unico nel settore, con oltre la metà delle vendite totali tra i consumatori di età superiore ai 12 anni, mentre i Pokémon stanno aumentando la loro quota anche tra i fan adulti.
Detto questo, le licenze sportive, con il 2,2% delle vendite complessive di giocattoli in Europa, sono il principale motore della crescita (+34%) di quest’anno. I giocattoli derivati dagli anime rappresentano una quota ancora maggiore, con il 5,8% delle vendite totali di giocattoli e contribuiscono anch’essi alla crescita, con un incremento dell’8% su base annua. La crescente popolarità degli anime nel mercato europeo – che non sono più una “categoria di nicchia” – è stata facilitata da giganti dello streaming, Netflix e Amazon, e da piattaforme dedicate agli anime come Crunchyroll.
“In Italia i giocattoli derivanti da personaggi anime/manga rappresentano il 7% del mercato delle licenze e contribuiscono al 43% della crescita del comparto”, commenta Ilenia Corea, Italy Toys Director for Circana. “Si tratta un trend particolarmente forte che coinvolge piccoli e grandi consumatori, che per gioco o per collezionismo sono diventati veri e propri fan della cultura pop”.
Tendenze future
Le principali uscite cinematografiche riprenderanno nell’ultimo trimestre di quest’anno con Wicked, Sonic e Oceania che promettono molto entusiasmo dentro e fuori dallo schermo. Anche il ritorno di Jurassic World, Superman, Avatar di James Cameron, I Fantastici Quattro, Capitan America e La casa delle bambole di Gabby, oltre ai film live action, Minecraft e Stitch, creeranno grandi aspettative per il 2025.
“Anche se il botteghino guida la maggior parte delle vendite di prodotti di consumo, per l’industria dei giocattoli il licensing rappresenta molto più di ciò che appare sul grande schermo; si tratta di collaborazioni con marchi di consumo, squadre sportive e case automobilistiche, videogiochi e contenuti musicali, nonché show da piattaforme di streaming. Si tratta di costruire nuovi franchise per le nuove generazioni, ma anche di coltivare i fandom e i nostalgici, in particolare tra gli acquirenti di giocattoli più maturi. La maggior parte dei principali franchise stanno alimentando questo fandom tra bambini e adulti che amano acquistare merchandise dei loro personaggi preferiti. È un mercato redditizio con una pipeline sana” aggiunge Frédérique Tutt, Global Industry Advisor for Toys di Circana.
Circana acquisisce NCSolutions e le attività di modellazione del marketing di Nielsen
Circana ha stipulato accordi definitivi per l’acquisizione di NCSolutions (NCS), joint venture tra Nielsen e Catalina che migliora l’efficacia della pubblicità, e della divisione Marketing Mix Modeling (MMM) di Nielsen. Con queste due acquisizioni, Circana amplierà le proprie capacità di misurazione dei media, aumentando nel contempo le soluzioni e l’impronta di marketing mix modeling e di misurazione unificata. Di conseguenza i clienti di tutte e tre le organizzazioni beneficeranno di un accesso più ampio al targeting dell’audience, alla misurazione dei media, all’ottimizzazione in-flight e alle soluzioni clean room. Inoltre questa combinazione aumenterà l’efficienza e offrirà prodotti e servizi migliori per alimentare la crescita dei clienti attraverso una pubblicità più mirata e d’impatto.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a NCSolutions e alla divisione Marketing Mix Modeling di Nielsen in Circana per arricchire e potenziare le nostre competenze nel settore dei media”, ha dichiarato Kirk Perry, presidente e CEO di Circana. “Entrambe le realtà contano su un’incredibile esperienza, soluzioni e clienti che, combinati con i dati e le tecnologie di Circana, alimenteranno la crescita dei clienti”.
“NCSolutions e Marketing Mix Modeling di Nielsen sono aziende consolidate che offrono ai clienti uno straordinario contributo”, ha aggiunto Karthik Rao, Chief Executive Officer di Nielsen. “Mentre Nielsen si concentra sull’espansione della sua posizione di leadership nella misurazione dell’audience e nei dati sui contenuti, siamo elettrizzati dal fatto che la leadership e i team di NCS e MMM con la loro passione possano continuare ad accelerare la loro crescita attraverso le sinergie all’interno di Circana”.
Entrambe le attività saranno integrate nel team Media di Circana. Il team Media di Circana lavora con gli inserzionisti e le loro agenzie per pianificare, indirizzare, attivare, misurare e ottimizzare gli investimenti nei media. Il suo portfolio di soluzioni per i media si basa su una solida piattaforma tecnologica aziendale, su serie di dati azionabili relativi agli acquirenti, alle vendite e ai prodotti di largo consumo e su analisi avanzate. La chiusura delle transazioni è prevista per il quarto trimestre del 2024, subordinatamente alle approvazioni normative e al completamento degli obblighi di informazione e consultazione richiesti, compresi gli eventuali processi dei comitati aziendali.
Simpson Thacher & Bartlett LLP e Dentons hanno agito come consulenti legali di Circana. Morgan Stanley & Co. LLC ha agito come consulente finanziario principale di Nielsen. Anche Bank of America Securities ha agito come consulente finanziario. Gibson Dunn & Crutcher LLP, Baker McKenzie e DLA Piper sono stati i consulenti legali di Nielsen. Weil, Gotshal & Manges LLP è stato il consulente legale di Catalina.
Vino in Gdo, si intravede una ripresa moderata per il 2024
I dati relativi al primo trimestre 2024 tratteggiano un andamento delle vendite a volume leggermente migliore della chiusura dell’anno 2023: le bottiglie di vino da 0,75lt calano a volume del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma il dato dell’intero 2023 vedeva un calo maggiore, del 3,2%. Gli spumanti tornano in positivo (trainati dal prosecco) con un +3,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nell’intero anno 2023 perdevano l’1,1%.
A riferirlo è lo studio “Circana per Vinitaly” presentato a Vinitaly nel corso di una tavola rotonda su vino e Gdo organizzata da Veronafiere. Sembra dunque confermarsi il trend che, dopo un secondo semestre 2022 e un primo trimestre 2023 fortemente negativi, ha visto le vendite risalire gradualmente nella seconda parte del 2023. Una tendenza che, assieme ai dati del primo trimestre 2024, potrebbe forse portare a un anno in moderata ripresa (i dati del primo trimestre 2024 prendono in esame 11 settimane).
Dai dati complessivi del 2023 emerge inoltre la conferma che i gusti dei consumatori stiano cambiando: i bianchi e le bollicine sembrano essere progressivamente più graditi rispetto ai rossi. Il vino rosso fermo è calato nel 2023 del 3,9% pur rimanendo il più venduto in assoluto con 276 milioni di litri. Il vino bianco fermo scala le posizioni con 245 milioni di litri, pur perdendo l’1,6%. Questa tendenza si manifesta già da diversi anni: la quota volume del vino rosso è scesa dal 54% del 2009 al 49% del 2023; il bianco, invece, dal 40% del 2009 è salito al 45%. Cresce anche il rosato (il Cerasuolo è primo nella classifica 2023 dei vini “emergenti”) anche se è un vino con una quota di mercato modesta in Gdo: il vino rosato fermo, con 33 milioni di litri, aumenta del 1,5% e lo spumante rosato frizzante, con 6 milioni di litri, cresce anch’esso del 1,5%.
Due gli scenari per il 2024. Qualora cantine e retail puntassero soprattutto al recupero dei volumi dovrebbero optare per un rialzo controllato dei prezzi e promozioni incisive. In uno scenario di maggiore attenzione alla difesa dei margini invece, allora si potrebbe arrivare ad aumenti di listino e al conseguente riallineamento dei prezzi di vendita, oltre che ad un aumento prudente dei budget promozionali.
“Circana per Vinitaly” segnala, infine, che stanno aumentando in termini reali le vendite dei vini a marchio del distributore (Mdd), che subiscono una piccola flessione a volume nel 2023 dello 0,6%, mentre gli spumanti Mdd sono cresciuti del 1,0%. Per quanto riguarda i vini biologici, il vino è sceso dell’1,1%, e gli spumanti sono cresciuti dell’11,8%.
Nel corso del dibattito si è accennato anche al vino analcolico, o dealcolato, che inizia a essere presente sugli scaffali di varie insegne distributive, tra cui Conad, Coop, Esselunga, Eurospin e Lidl.