La snack economy europea vale 234 miliardi di euro

C’era una volta il pasto. Anzi, l’abitudine di alimentarsi in momenti prestabiliti della giornata – diffusasi a partire dalla metà dell’800 – ha portato a codificarne tre di pasti, che però scandiscono sempre meno le giornate di noi consumatori. Tante le motivazioni, un solo risultato: il proliferare degli snack, che oggi rappresentano il 40% del valore delle vendite di alimentari confezionati in Europa. Il dato emerge dalla nuova analisi “Snack Unwrap: The Insatiable Craving for Growth” di Circana, che quantifica in 234 miliardi di euro il valore del mercato europeo degli snack nel 2024, in crescita del +2,9% su base annua, con un incremento di 7 miliardi di euro, nonostante i volumi venduti siano rimasti stabili a 115 miliardi di unità. L’inflazione resta un fattore importante, ma la crescita dei volumi è guidata da categorie funzionali e orientate alla salute, come: cereali e barrette per la colazione (83,6 milioni; +6,0%), frutta secca e disidratata (160,2 milioni; +4,9%), formaggi (478,4 milioni; +3,1%), yogurt (303,2 milioni; +3,5%).
Va precisato che l’analisi di Circana è la più approfondita mai realizzata sul mercato europeo degli snack, basandosi su dati vendita al dettaglio di sei mercati chiave: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Ad essere inclusi sono ben 628 segmenti tra snack dolci, salati, freschi, surgelati e funzionali, in modo da offrire una panoramica del comportamento dei consumatori. “La corsia degli snack è diventata lo specchio dello stile di vita moderno – dichiara Ananda Roy, SVP Thought Leadership ed Europe CPG Growth Advisor di Circana –, plasmata da nuove tendenze legate a dieta, abitudini e momenti di consumo che vanno oltre quelli tradizionali. Per restare rilevanti, i brand globali devono bilanciare gusti locali con motivazioni di consumo universali come piacere, praticità e benessere. Il successo non si misura solo in quote di mercato, ma in capacità di essere rilevanti. Per vincere, bisogna trattare meno gli snack come una categoria e più come una cultura: fluida, ibrida e in continua evoluzione”.

SALUTE E BIOGNI EMOTIVI GUIDANO LA CRESCITA
Secondo Circana, la categoria degli snack sta evolvendo più rapidamente rispetto a qualsiasi altro momento dopo la pandemia, spinta da un’ondata di trend che riflettono priorità salutistiche, stili di vita e bisogni emotivi in cambiamento. Dalle opzioni ad alto contenuto proteico o per la salute intestinale, agli snack minimamente processati, i consumatori compiono scelte più intenzionali, alla ricerca di energia, equilibrio o comfort. Aumentano le proposte con la formula “piacere sì, ma dalle porzioni controllate” e le alternative plant-based, insieme ai trend virali e alle occasioni social a dimostrazione che la crescita odierna non è legata solamente alla mera funzione, ma anche all’emozione suscitata.

SUPERMERCATI IN VETTA ALLE VENDITE
I supermercati continuano a dominare il mercato europeo degli snack, rappresentando il 50% del valore complessivo delle vendite e una crescita del +2,1% nei volumi. I discount rivestono un ruolo sempre più importante, generando 44 miliardi di euro di vendite e registrando crescita sia in valore che in volume. Al contrario, i negozi di prossimità mostrano un calo nei volumi, mentre gli ipermercati restano stabili. Siti e-commerce e canali specializzati più piccoli, pur con una quota complessiva minore, sono quelli che registrano i tassi di crescita più elevati, evidenziando opportunità emergenti nel digitale e nel retail di nicchia.

L’ITALIA SI SEGNALA PER LA QUOTA A VALORE
I Paesi Bassi (44,6%) e l’Italia (43,2%), tra i sei principali mercati europei, vantano le quote valore più alte per gli snack, confermando il forte orientamento dei consumatori verso questa categoria. Nel frattempo, la Germania (60 miliardi di euro; +2,5%) e il Regno Unito (53 miliardi di euro; +3,6%) guidano per vendite totali in valore, riflettendo la maturità dei rispettivi mercati e il ruolo centrale degli snack nelle principali economie del ramo beni di largo consumo europeo.

I SUGGERIMENTI DI CIRCANA
In conclusione, Circana formula una serie di raccomandazioni indirizzate a retailer e produttori. Vediamole nel dettaglio di seguito.
Passare dall’impulso all’intenzionalità: costruire strategie di portfolio adatte alle nuove occasioni di consumo, ad esempio prima dell’allenamento, durante i pasti o per rilassarsi la sera.
Accelerare l’innovazione funzionale: valorizzare claim come alto contenuto proteico, benefici per la salute intestinale, energia e prodotti poco processati per attrarre i consumatori più attenti al benessere.
Ridefinire i KPI di successo: oltre alle unità vendute, misurare il successo in base alla capacità di entrare in nuove occasioni di consumo, sinergie di merchandising e rilevanza nei diversi momenti della giornata.
Ottimizzare l’assortimento in modo dinamico: usare analytics granulari per prevedere la domanda, stabilire promozioni mirate e monitorare la performance della categoria in base alle occasioni di consumo snack.
Bilanciare premium e permissività: sostenere sia i formati indulgenti sia quelli più salutari, dalle confezioni piccole e snack “nostalgici” che ricordano il passato, alla frutta fresca e agli snack proteici.