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CIRFOOD: lotta allo spreco alimentare lungo tutta la filiera

CIRFOOD guidata dalla visione “Feed the Future”, sceglie di nutrire il presente di idee e prospettive per garantire a tutta la società uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, sociale e culturale, anche in linea con i principi della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, dal campo alla tavola

Tali azioni si basano su un modello di impresa che fa leva sull’Economia Circolare, l’unico possibile per ripensare i propri modelli di ristorazione, dalla produzione fino al servizio, valutando l’intero ciclo di vita dei prodotti per arrivare a un sistema quanto più possibile sostenibile. In coerenza con questo percorso, CIRFOOD ha scelto di aderire all’Alleanza per l’Economia Circolare, insieme a 17 grandi imprese tra le più importanti nei rispettivi settori.

“Per noi la lotta allo spreco alimentare è colonna portante e fondamentale per concretizzare la nostra visione di business. CIRFOOD lavora costantemente allo sviluppo di soluzioni innovative per ridurre gli sprechi alimentari e la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare ci ricorda quanto sia importante fare la nostra parte come impresa e, parallelamente, educare soci, dipendenti, clienti e studenti a una corretta educazione ambientale e a corretti stili di vita”, commenta Maria Elena Manzini, CSR Manager di CIRFOOD.

Contrastare lo spreco a tavola

Ecco le iniziative messe in campo dall’azienda:

  • Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go: l’impresa ha scelto di partecipare a quest’alleanza virtuosa tra aziende, supermercati e consumatori volta ad abbattere gli sprechi alimentari nei prossimi 3 anni. All’interno del Patto, CIRFOOD ha scelto di aderire alle azioni “Azienda Consapevole” e “Consumatore Consapevole” in linea con il percorso di partnership avviato nel novembre 2020 con Too Good To Go che prevede l’introduzione delle “Magic Box” nei locali RITA: delle bag con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata. L’iniziativa, nei primi 3 mesi di attività, ha permesso di evitare lo spreco di 635kg di CO2.
  • Le BAG ANTISPRECO nelle SCUOLE: Gli studenti possono portare a casa pane e frutta non consumati in refettorio grazie a bag in tessuto o carta realizzate ad hoc, un progetto di educazione alimentare e ambientale che vuole coinvolgere i giovani nella lotta contro gli esuberi alimentari e far crescere in loro una maggiore consapevolezza sull’importanza del consumo consapevole.
  • FOOD SHUTTLE: il laboratorio edu-tech pensato da CIRFOOD per fare scoprire ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado il valore degli alimenti e del territorio, l’origine dei prodotti, la biodiversità, la lotta agli sprechi e l’educazione al gusto. Il laboratorio mira ad avvicinare i bambini ad un consumo consapevole del cibo, inteso come valore, nutrizione e cultura e allo stesso tempo rendendoli protagonisti di un’esperienza di ricerca ed esplorazione nell’universo del cibo.
  • NUTRIAMO la SCUOLA: il progetto ha previsto l’osservazione di diverse variabili legate al servizio di ristorazione scolastica alla riapertura delle scuole a settembre, con l’applicazione dei protocolli anti Covid-19, ma non solo. Grazie alla “Settimana del Cibo”, i bambini hanno immaginato il cibo del futuro, ripensandolo per bisogni e desideri di domani, anche in un’ottica di lotta allo spreco, ritrovando un contatto diretto con la natura.

Contrastare lo spreco lungo la filiera

  • QUANTA STOCK AND GO: la soluzione centralizzata per la supply chain sostenibile che ha permesso a CIRFOOD di ridurre gli sprechi nella logistica. Il sistema di demand forecasting e di ottimizzazione dell’inventario si basa su algoritmi di intelligenza artificiale che CIRFOOD ha implementato nel 2020. Tramite la piattaforma, l’impresa può pianificare attentamente sia la fase di produzione che di approvvigionamento. L’obiettivo è ridurre gli sprechi del 15% e di 111 tonnellate lo stoccaggio in magazzino.
  • DONAZIONI: CIRFOOD, presente in 73 province in Italia, ha attivato accordi con onlus ed enti caritatevoli (Banco Alimentare, Caritas, Last Minute Market) in tutto il Paese per donare eventuali materie prime in eccedenza. Nel 2019 sono state distribuite oltre 76mila pietanze. In questo modo si raggiungono due obiettivi: evitare lo spreco di alimenti ancora commestibili e sostenere le realtà impegnate nel garantire a tutti il diritto a un’alimentazione sana, generando al contempo un alto valore sociale.
  • AZIONE SOLIDALE: CIRFOOD collabora inoltre con l’Associazione Solidarietà “progetto Azione Solidale”. Nel primo periodo emergenziale l’impresa, grazie anche ai propri fornitori, ha potuto donare a enti caritatevoli emiliani circa 2 tonnellate di materi prime, utilizzate per la preparazione di oltre 2.500 pasti per i più bisognosi.
  • CIRFOOD Cooperativa Italiana di Ristorazione. Con oltre 50 anni di storia, CIRFOOD è una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale, con un fatturato di gruppo di 686 milioni di euro. Presente in 17 regioni e 73 province d’Italia, in Olanda e Belgio, CIRFOOD produce oltre 100 milioni di pasti l’anno grazie al lavoro di 13.000 persone, la vera forza dell’impresa. Feed the future è la visione che ispira da sempre CIRFOOD nel modo di fare impresa e guardare al domani per migliorare gli stili di vita delle persone nel rispetto dell’ambiente. CIRFOOD si impegna ogni giorno a nutrire il futuro di idee e soluzioni in grado di garantire a tutta la società uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista economico, ambientale, sociale e culturale.

Cirfood insieme a Too Good to Go contro lo spreco alimentare

Da anni CIRFOOD è impegnata nel sostenere progetti di sensibilizzazione sul valore del cibo e sulla limitazione degli sprechi.

Per questo motivo, ha deciso di intraprendere una partnership con Too Good To Go, l’app anti-spreco nata in Danimarca nel 2015 , sensibilizzando gli utenti sull’importanza di un consumo consapevole.

L’app permette a ristoratori e commercianti di prodotti freschi di proporre ogni giorno le cosiddette Magic Box, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata. 

Il primo passo ha visto l’attivazione del locale RITA presso il Centro Commerciale i Portali di Modena dove la sperimentazione ha avuto risultati sorprendenti in termini di consumatori attivi, di gradimento e, soprattutto, di impatto ambientale: in circa 3 mesi è stato evitato lo spreco di 635 Kg di CO2 (pari a 20 anni di luce LED accesa).

Visto il successo della prima esperienza, CIRFOOD ha deciso di ampliare il progetto coinvolgendo alcuni ristoranti self-service e bar RITA a Reggio Emilia: Midì Self, Midì Bar, Meridiana Self, Meridiana Bar, Ariosto Self e Ariosto Bar, oltre al Bar de “I Portali” a Modena.

Tramite l’app Too Good To Go, il ristorante avrà la possibilità di indicare ogni giorno la quantità di Magic Box disponibili, a seconda di quanto invenduto prevede di avere a fine giornata. Contemporaneamente, i consumatori potranno geolocalizzarsi, trovare il locale più vicino a loro e acquistare ottimi pasti a prezzi ridotti. 

“Da sempre CIRFOOD promuove un consumo consapevole, per un migliore stile di vita delle persone e per salvaguardare le risorse del Pianeta. La partnership avviata con Too Good To Go va esattamente in questa direzione, perché ci consente di dare nuova vita a cibi freschi e di qualità che, purtroppo, a fine giornata andrebbero sprecati. La tecnologia si dimostra un vero alleato: facilita e rende l’esperienza di acquisto semplice e intuitiva e alla portata di tutti”.  – spiega Marco Campagna, Direttore Innovation & Strategy di CIRFOOD.

“L’innovazione è nel nostro DNA e per questo abbiamo scelto di essere la prima impresa di ristorazione collettiva e commerciale in Italia ad aderire a questa novità. L’organizzazione è stata complessa, ma possibile grazie all’impegno di tutte le nostre persone, che hanno creduto nel valore di questo progetto, sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale. La sostenibilità è infatti uno dei valori guida di CIRFOOD, è un segno di responsabilità, di impegno sociale e a tutti gli effetti, di civiltà. Per questo, invito tutti a rimanere connessi, perché i locali CIRFOOD che nelle prossime settimane aderiranno a Too Good To Go saranno moltissimi.” – ha concluso Campagna.

“Too Good To Go va incontro alle esigenze di commercianti e utenti offrendo un sistema semplice ed intuitivo: basterà che i primi mettano sull’app la disponibilità di Magic box per la giornata, senza dover quali prodotti saranno presenti all’interno, basandosi sugli invenduti. I consumatori, invece, otterranno un notevole risparmio acquistando pranzi e cene a prezzi più che competitivi, riavvicinandosi agli esercizi commerciali di prossimità in tutta sicurezza”, aggiunge Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.

“La collaborazione con CIRFOOD, azienda virtuosa nel campo della sostenibilità già da tempo, è per noi molto importante e ci permette di compiere un ulteriore passo verso la riduzione degli sprechi alimentari” Conclude Sapora.

La Magic Box ordinata potrà essere pagata tramite l’app con carta, con Paypal o con i servizi Apple Pay o Google Pay: basterà recarsi al negozio nella fascia oraria specificata, mostrare la conferma al negoziante tramite app e ritirare la Magic Box per scoprire cosa c’è dentro.

Pausa pranzo: 40 minuti (al massimo) per un pasto leggero e preferibilmente bio

Il primo parametro essenziale è il tempo: in una società “veloce” come la nostra anche la pausa pranzo,infatti, deve fare i conti con la lancetta dell’orologio.Ecco allora che saranno al massimo 40 i minuti dedicati al pranzo. A dirlo l’indagine condotta da Nomisma per l’Osservatorio Buona Pausa Pranzo di CIRFOOD.  E questo limite temporale vale sia per gli studenti che per i lavoratori. 1 lavoratore su 5 pranza in meno di 20 minuti. Lo stesso vale per gli studenti, tanto che il 19% impiega meno di 20 minuti per la pausa pranzo fuori casa e il 52% tra i 30 e i 40 minuti. Avere un servizio di ristorazione aziendale significa concedersi più tempo per la pausa pranzo: il 59% afferma di riservare fra i 30 e i 40 minuti a questo momento della giornata.

I luoghi della pausa pranzo

La maggior parte degli studenti (75%) mangia soprattutto a casa, ma è comunque alta la percentuale di chi afferma di consumare 2/3 volta la settimana il pasto sul luogo di studio. Per quanto riguarda i lavoratori, il 43% dichiara di pranzare in ufficio almeno 2/3 volte alla settimana, mentre il 45% rientra a casa.

I consumi degli Italiani

I dati della ricerca parlano chiaro: si consumano soprattutto pasti cucinati e portati da casa (65% dei lavoratori e 78% degli studenti) o acquistati già pronti da mangiare o solo da scaldare, come insalatone, zuppe e panini (52% dei lavoratori e 53% degli studenti). Diffuso trai i lavoratori (21%) l’abitudine ad ordinare on line e a ritirare il pasto con modalità take-away – soluzioni determinate dall’assenza di alternative di consumo, come ad esempio la presenza di un servizio di ristorazione aziendale.

Driver di scelta

Il primo fattore è la praticità: studenti (22%) e lavoratori (16%) sono concordi nel riconoscere nella vicinanza al luogo di studio/lavoro l’elemento cardine. Tra gli altri fattori presi in considerazione vi sono il tempo a disposizione e gusto/bontà dei piatti proposti; a dispetto di quanto si possa immaginare, la convenienza – intesa come la possibilità di fruire di formule vantaggiose, ad esempio il menù a prezzo fissonon rappresenta il criterio guida prioritario – interessando principalmente più gli studenti (12%) che i lavoratori (8%) – ma solo un fattore complementare.

Stili di consumo

Prevalgono quelli improntati al salutismo e al benessere con scelte che ricadono su portate light/basso contenuto di grassi, ingredienti bio, ma anche proposte ipocaloriche e iperproteiche.

Negli ultimi 6 mesi, per il pranzo fuori casa, il 32% degli studenti ha consumato portate con ingredienti bio/naturali, il 31% ha optato per piatti a basso contenuto di grassi, mentre il 23% ha preferito menù iperproteici.

Anche i lavoratori prediligono pasti leggeri (38%), naturali/bio (34%), con poche calorie (23%). Non stupisce, poi, che la cucina italiana – tradizionale o tipica regionale – resti universalmente la più apprezzata da entrambi i target (oltre il 90% del campione), anche se sta crescendo la predilezione per la cucina orientale (giapponese e cinese), al top tra le preferenze in fatto di piatti etnici, seguita dalla cucina greca e da quella latina, soprattutto messicana e brasiliana.

La ristorazione aziendale

L’indagine ha rilevato anche il livello generale di gradimento dei lavoratori che usufruiscono dei servizi di ristorazione aziendale e ben 7 intervistati su 10 si sono detti soddisfatti del servizio offerto. In particolare, gli aspetti più apprezzati riguardano il personale impiegato, del quale il 76% di chi usufruisce del servizio di ristorazione apprezza professionalità e gentilezza, oltre a gusto dei pasti e varietà e rotazione del menù (apprezzati rispettivamente dal 70% e dal 64% del target).

Voglia di sperimentare

Pur preferendo la cucina di casa nostra, i gusti degli italiani sono aperti a novità e contaminazioni.

Le spezie fanno ormai parte della quotidianità per almeno 1 italiano su 5. Oltre a curcuma, curry e cumino, tra i nuovi ingredienti si segnalano cous cous, quinoa, zenzero e avocado. Ancora poco consumati i super-foods: mirtillo rosso, semi di chia e bacche di goji sono quelli che raccolgono maggior interesse. La limitata propensione al consumo è ancora legata alla scarsa conoscenza dei prodottI e dei potenziali benefici sulla salute.

Grande interesse anche nei consumi away from home per le caratteristiche degli ingredienti: materie prime da filiere tracciate e controllate, a Km 0 o biologiche. Forte interesse anche per l’impatto ambientale collegato alla produzione delle pietanze.

 

Metodologia

L’analisi di Nomisma è stata condotta su un campione di 1.200 interviste coinvolgendo lavoratori e studenti, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, che fanno la pausa pranzo fuori casa regolarmente almeno 2 o 3 volte alla settimana.

Kalamaro Piadinaro debutta Centro Commerciale I Gigli di Firenze

Kalamaro Piadinaro arriva a Firenze all’interno del Centro Commerciale I Gigli,  con un’offerta gastronomica frutto di un’accurata selezione del menu originale.

Il simbolo dell’ospitalità romagnola, la piadina, incontra una cucina di pesce semplice e gustosa: un locale dove divertimento, stile e gustose combinazioni sono tradotti in un’esperienza di socialità e sapori tipici del celebre litorale.

La ricetta classica della piada si arricchisce di abbinamenti gourmet grazie alla creatività degli chef mentre, il menu, offre piadine speciali, piade&burger, secondi piatti a base di pesce e insalate sfiziose. Completano l’offerta i semifreddi in vasetto, prodotti dal laboratorio artigianale, per un’esperienza di gusto dolcemente gourmet.

Grande attenzione viene inoltre rivolta alle materie prime utilizzate: gli impasti delle piadine sono preparati in esclusiva per Kalamaro Piadinaro da un rinomato laboratorio, così come gli ingredienti che sono selezionati con cura tra DOP, IGP e prodotti tipici del territorio emiliano-romagnolo.

Il nuovo locale inaugurato oggi presso ‘Corte Tonda’, al primo piano del Centro Commerciale I Gigli si estende su una superficie di 80 mq con oltre 50 posti a sedere ed è caratterizzato da un ambiente dal design curato e contemporaneo.

Cirfood acquisisce Valore Welfare

CIRFOOD acquisisce VALORE WELFARE, completando così a strutturazione dei servizi proposti dalla Divisione BluBe già attiva con una pluralità di soluzioni gestionali offerte alle imprese e alle Pubbliche Amministrazioni per la realizzazione di interventi di Welfare Aziendale.

Le attività di VALORE WELFARE affiancheranno quelle della Divisione BluBe che includono employee benefit come i buoni pasto “BluTICKET”, servizi di incentive&reward come i voucher acquisto “BluGIFT” e la piattaforma webBluFLEX” dedicata alla gestione operativa dei programmi di Welfare Aziendale.

Da oggi, avvalendosi del know-how apportato da VALORE WELFARE, CIRFOOD potrà offrire anche consulenze specializzate per assicurare alle imprese tutto il supporto necessario nelle singole fasi di progettazione e realizzazione dei piani di Welfare Aziendale e di conciliazione vita-lavoro: dall’analisi dei bisogni dei lavoratori, alla selezione di servizi coerenti con le necessità emerse, sino alla definizione delle azioni di comunicazione e alla misurazione dei “ritorni” dei singoli interventi in termini di valore generato utilizzando la metodologia “Welfare Benefit Return” sviluppata da VALORE WELFARE in collaborazione con l’Università Milano-Bicocca.

 

Cirfood: a Roma una nuova formula di ristorazione aziendale

CIRFOOD inaugura a Roma, una nuova soluzione per la ristorazione aziendale all’interno del Business Park di proprietà del Fondo Laurus gestito da DeA Capital Real Estate SGR.  La struttura, polo delle telecomunicazioni della città, vede la presenza di importanti aziende quali Huawei e Open Fiber.

Il ristorante aziendale ristrutturato da CIRFOOD presenta soluzioni innovative, sia in termini di layout che di offerta food.

Il ristorante, con oltre 200 posti a sedere, è un free flow caratterizzato da diversi corner tematici, che consentono ad ogni dipendente un’ampia scelta: le specialità della tradizione italiana, la postazione grill, la pizzeria, un’area wellness dove trovare piatti sani e leggeri, la caffetteria. Completa l’alta varietà di piatti a disposizione dei dipendenti un’area interamente dedicata a piatti asiatici.

Quest’ultimo corner è stato appositamente ideato da CIRFOOD per Huawei, rispondendo ad una specifica richiesta del cliente.

“CIRFOOD è partner delle imprese più attente al benessere dei propri dipendenti, che vedono nel ristorante aziendale uno strumento di welfare in grado di favorire un corretto stile di vita. Grazie all’ esperienza di oltre 40 anni al fianco delle principali realtà nel nostro paese, siamo in grado di fornire ai clienti soluzioni altamente personalizzate, in grado di interpretare al meglio le singole culture aziendali e fornire un servizio di qualità e innovativo” sottolinea Marcello Leonardi, National Key Account Director Ristorazione Aziendale.

 

CIRFOOD punta su Rita e apre un nuovo ristorante a Reggio Emilia

Rita a Corte Tegge

CIRFOOD continua ad investire sul marchio RITA a Reggio Emilia con l’apertura di un nuovo ristorante nella frazione di Corte Tegge, Cavriago (RE) e il rinnovamento di due locali, in via Guicciardi e all’interno del centro commerciale Vittoria a Castellarano (RE).

La nuova apertura e il rinnovamento dei due locali, si inseriscono in un piano pluriennale di investimenti che CIRFOOD ha pianificato sul territorio e che sta realizzando per innovare il format commerciale RITA. Nel 2018, infatti, sono stati oggetto di restyling anche il self-service all’interno del centro commerciale Ariosto e quello nella zona industriale di Mancasale, entrambi a Reggio Emilia.

RITA, acronimo di Ristorazione Italiana, è il marchio che da sempre identifica i ristoranti self-service di CIRFOOD, caratterizzati da una vasta scelta di specialità gastronomiche della tradizione, piatti light ed innovativi e ricette internazionali. Un concept coerente con i valori di CIRFOOD che da sempre promuove il piacere, la qualità della nutrizione e una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata.

[Not a valid template]La nuova apertura

Il locale realizzato a Corte Tegge, grazie ad un investimento di 3.300.000 euro, è caratterizzato dal tipico design dei locali RITA che ricrea un ambiente informale e familiare, in cui il consumatore è posto al centro di un percorso che abbraccia un’offerta di piatti di qualità, compreso il corner pizzeria, con un servizio coinvolgente e innovativo. Con 325 coperti nell’area self-service e 50 nella sala ristorante con servizio al tavolo, accoglierà i propri clienti con menù esposti su un moderno monitor che presenterà i piatti del giorno e le iniziative in corso.

Grande attenzione è stata rivolta anche alla sostenibilità ambientale della struttura, con la presenza di un impianto fotovoltaico a servizio dell’edificio, l’installazione – come in tutti i nuovi locali di CIRFOOD – di illuminazione a LED e di impianti per la regolazione in remoto della temperatura degli ambienti per favorire il risparmio energetico.

I restyling

Al nuovo locale RITA a Corte Tegge, si aggiunge il restyling dei due ristoranti RITA di via Guicciardi a Reggio Emilia e del centro commerciale Vittoria a Castellarano, che sono stati completamenti rinnovati seguendo il nuovo stile del format di CIRFOOD. La zona di distribuzione è stata completamente adeguata alla nuova offerta di RITA, i percorsi all’interno dei locali sono stati ottimizzati per un migliore uso dello spazio e una migliore fruizione da parte dei clienti. Anche l’illuminazione, come in tutti i locali del ristorante self-service, è stata migliorata con l’installazione di lampade a LED che migliorano la luce e permettono un maggiore risparmio energetico.

Siamo orgogliosi di portare l’innovazione dei nostri locali RITA a Reggio Emilia, la città in cui la nostra impresa è nata ed è profondamente radicata. Siamo felici di poter offrire in diverse zone della città e della provincia un servizio completamente rinnovato e sempre più in linea con le esigenze del consumatore contemporaneo, che cerca benessere, qualità e sostenibilità” dichiara Rossella Soncini, Direttore di Area Emilia Ovest CIRFOOD.

CIRFOOD inaugura il primo ristorante TRACCE di Milano. Parola d’ordine, sostenibilità

CIRFOOD inaugura il primo ristorante TRACCE a Milano, in Piazza Stati Uniti d’America. Il format propone un innovativo spazio di ristorazione per la pausa pranzo, caratterizzato da una piazza su cui si affacciano vere e proprie botteghe con un’offerta street food. Un locale caratterizzato inoltre da soluzioni sostenibili e orientate ad un servizio che minimizza l’utilizzo della plastica, limitata solo al take away.

Di fatto, tutta l’anima del ristorante è sostenibile: dagli arredi realizzati con materiali riciclati alle lampade a LED per limitare i consumi energetici. Dai tovaglioli  in materiale compostabile ai vassoi, realizzati con materiale riciclato e igienizzati in modo  da evitare l’utilizzo delle tovagliette di carta: oltre 150.000 quelle che saranno risparmiate così ogni anno.

Rilevante inoltre il contributo alla lotta alla plastica: le bevande sono servite esclusivamente tramite soluzioni free-beverage in bicchieri di vetro e sono bandite le bottiglie in plastica, sostituite da borracce riutilizzabili.

Il layout

Il locale, che si estende su una superficie di 1.300 mq per un totale di circa 330 coperti, compresi quelli nel dehors esterno, è una moderna food court caratterizzata da isole autonome con un’offerta differenziata, permettendo di scegliere tra: un corner dedicato ai primi piatti, denominato “Il Pastaio”, la “Gastronomia”, che propone secondi di carne o pesce con la possibilità di abbinare contorni caldi e freddi, macedonie di frutta e dessert, e “La Rotisserie”,  dotata di girarrosto per la preparazione del pollo allo spiedo.

Nel corner pizzeria, invece, sarà possibile ordinare pizze tradizionali, con impasto ai cereali o integrale, pizze al padellino e focacce ripiene. Infine, il bar che propone snack, panini e la possibilità di creare insalate a base di cereali o da comporre scegliendo tra 20 ingredienti.

“Con TRACCE, format nato proprio nella città di Milano in occasione di EXPO, trasformiamo il locale per la pausa pranzo in una vera e propria piazza su cui si affacciano botteghe dall’offerta gastronomica ricca e variegata, offrendo al cliente un’ampia scelta e una nuova esperienza di consumo. Il nuovo Tracce è in grado di rispondere alla crescente domanda di un pasto equilibrato, gustoso, accessibile e di qualità, che contribuisca inoltre a salvaguardare l’ambiente. Una ulteriore testimonianza del nostro impegno per l’innovazione dei format con cui siamo presenti sul mercato della ristorazione commerciale, interpretando i più recenti trend contemporanei” commenta Leopoldo Resta, amministratore delegato CIRFOOD Retail.

CIRFOOD partner di The Pecchi be© a workplace

E’ CIRFOOD, il partner per la ristorazione di The Pecchi be© a workplace, lo spazio polifunzionale recentemente rinnovato a Cassina De’ Pecchi, vicino Milano. Il nuovo centro direzionale be© è un polo con 40.000 mq di uffici e servizi, e spazi per la socializzazione come aree verdi, e aree comuni per il lavoro e per il wellness. Il progetto dell’edificio dei servizi e delle aree verdi è di Park Associati e costituisce il valore aggiunto della già competitiva proposta commerciale per i be© users. L’agente esclusivo è CBRE, leader al mondo nella consulenza immobiliare.

Il primo spazio inaugurato è il be© cafè and lounge, una food court con 5 corner tematici, in grado di offrire un’offerta alimentare ampia e variegata, dal grill alla pizzeria, dal corner mediterraneo al wellness, oltre a un servizio bar aperto tutto il giorno dalle 8.00 alle 17.00 e aree di lavoro informali, ma anche per il relax, per incontri, riunioni o meeting.

Presenti nel menù anche piatti speciali in grado di rispondere all’esigenza, sempre più sentita dai lavoratori italiani, di trovare in pausa pranzo proposte leggere, compatibili con una dieta in grado di influire positivamente sulla salute. CIRFOOD mette inoltre a disposizione l’APP menù chiaro per visualizzare i piatti del giorno e le relative caratteristiche nutrizionali.

Inoltre, per una maggiore sostenibilità, è prevista la predisposizione di “bag” per consentire ai dipendenti di portare a casa il cibo non consumato e l’utilizzo di materiali biodegradabili, riciclabili ed ecocompatibili per il servizio take away.

Il mood architettonico del locale è elegante e raffinato, a partire dalla scelta del nero per i banchi, che sottolinea questa impronta architettonica. Gli spazi prevedono aree per il lavoro informale e per favorire la socializzazione, la collaborazione e la condivisione, anche durante la pausa pranzo.

CIRFOOD promuove una cultura del cibo che sia buono, accessibile e sostenibile in ogni occasione di consumo. Per questo puntiamo sull’utilizzo di materie prime di qualità, una filiera controllata e sostenibile, la progettazione di menù equilibrati per diverse tipologie di utenti, in coerenza con i nostri valori aziendali” sottolinea Stefano Scheriani, National Key Account Ristorazione Aziendale di CIRFOOD. “Nel progetto sviluppato per i be users abbiamo trasferito questi valori nella nostra offerta, mettendo a disposizione una food court che garantisce varietà e creando uno spazio in grado di creare opportunità di condivisione e confronto”.

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be© a workplace: 12 aziende su un totale di 17.000 mq

A due anni dall’inizio della commercializzazione e dalla presentazione del progetto be© a workplace, il campus a Cassina de’ Pecchi (MI) ospita oggi 12 aziende per un totale di circa 17.000 mq locati e oltre 850 persone che lavorano negli spazi be© di cui – grazie al lavoro del team Advisory & Transaction Services Office Milano di CBRE, per conto del fondo PEGASUS gestito da InvestiRE Sgr – 6 sono nuovi tenant che si sono aggiunti ai 6 già presenti. A questo risultato ha contribuito il progetto di Park Associati che ha portato al totale ripensamento dell’edificio dedicato ai servizi battezzato The Pecchi, proprio a volere dare identità al luogo e a volere essere un punto di riferimento per il territorio.

Tra i servizi offerti ci sono il be© cafè and lounge, una food court con aree per il lavoro informale e per il relax e un’offerta ristorazione e caffetteria di qualità gestita da CIRFOOD, una sala eventi da 100 posti e sale meeting anche per i pranzi di lavoro riservati e spazi per il co-working. Completano la proposta di servizi un’area fitness, l’asilo nido gestito da Ecochild, postazioni per la ricarica delle auto elettriche oltre agli shuttle bus verso la MM2 Cassina de’ Pecchi e la stazione di Pioltello della linea S5 e S6 del Passante Ferroviario che, congiuntamente alla vicina pista ciclo-pedonale della Martesana, favoriscono la mobilità sostenibile andando incontro alle aziende che abbracciano politiche di CSR. Un servizio di portineria e sicurezza garantisce l’accesso h24.

Dopo Otis, Fagor Automation e Beckman Coulter, conduttori storici del Cassina Plaza che già lo scorso anno hanno deciso di rinnovare i propri contratti con Fondo Pegasus, e l’ingresso di una società leader nel settore IT, anche altre aziende tra cui SUZOHAPP, Advantech e SoftOne hanno scelto be© a workplace per la loro nuova sede, per un totale di ulteriori 2.800 mq locati nell’ultimo anno. L’apertura del The Pecchi darà nuovo impulso anche alla knowledge platform costituita dai be© meetings i cui contenuti sono gestiti da ESTE, partner di Pegasus nell’offerta di seminari gratuiti non solo per i tenant ma anche per le aziende del territorio. Nel 2019 sono stati 5 gli eventi sui temi dello smart working, active-ageing, donne e lavoro, forme innovative di formazione e mobilità sostenibile, e anche per il 2020 è confermato un programma di seminari a contenuto altamente innovativo sui temi del lavoro, gestione delle risorse umane, benessere e produttività. Contenuti che vengono diffusi anche attraverso be© talk, il blog e be© news, la newsletter che viene spedita gratuitamente ad oltre 500 aziende.

be© a workplace si conferma un’ottima scelta per chi cerca un luogo di lavoro nuovo, frutto di un totale ripensamento degli spazi arricchito da un insieme di servizi, adatto alle esigenze più moderne e vicino alle best practice internazionali” – dichiara Marco Pancotti, Director Adivisory & Transaction Services Office Milan di CBRE Italy. “Con l’apertura del The Pecchi siamo certi di suscitare ulteriore interesse da parte di nuovi tenant per una offerta che non sia solo spazio fisico ma soprattutto un workplace a valore aggiunto per le persone e il loro benessere”.

Il complesso presenta, infatti, disponibilità fino a 20.000 mq costituiti sia da porzioni negli Edifici A e F da mq 350 fino a mq 1400, e nell’edificio CD fino a 15.480 mq; quest’ultimo offre la possibilità di avere un ingresso esclusivo, ideale quindi per ospitare HQ di società multinazionali che vogliano coniugare l’essere in un edificio singolo ma inserito in un contesto multi-aziendale e con servizi di altissimo livello. Anche per questi spazi è confermato l’affidamento in esclusiva della commercializzazione al team CBRE.

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