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Asiago DOP: un 2018 positivo sia per lo Stagionato che per il Fresco

Asiago DOP chiude il 2018 con una positiva crescita su entrambe le tipologie. Ottima la performance dell’Asiago Stagionato, prodotto in 10.200 forme in più rispetto al 2017, pari al +3,8%, mentre l’Asiago DOP Fresco conta 1.340.776 forme (+0,15% rispetto al 2017) e l’Asiago DOP Prodotto della Montagna, prodotto oltre i 600 metri d’altezza, raggiunge le 66.119 forme.

Riconosciuto dal Rapporto ISMEA-Qualivita 2018 tra i primi quindici prodotti italiani a indicazione geografica per valore alla produzione, il formaggio Asiago ha visto, nel 2018, un aumento della produzione per entrambe le tipologie. Asiago DOP Stagionato, in particolare, è stato prodotto in 241.331 forme, 10.200 in più rispetto al 2017, pari al + 3,8% dal 2017 con un aumento, nell’ultimo biennio, dell’8,8%. A confermare il trend positivo del 2018, la crescita dell’Asiago DOP Fresco con 1.340.776 forme prodotte (+0,15% rispetto al 2017) e soprattutto dell’Asiago DOP Prodotto della Montagna, prodotto oltre i 600 metri d’altezza in 66.119 forme, che, nel 2018, ha visto un aumento produttivo di oltre il 7% rispetto al 2017.

Il positivo risultato del 2018 conferma il percorso virtuoso intrapreso dal Consorzio di tutela che, da un lato, con il piano di crescita programmata, ha adeguato la produzione all’effettiva domanda e favorito la riduzione delle scorte ai minimi storici dal 2013 ad oggi, dall’altro, ha rafforzato l’impegno nella valorizzazione del prodotto. Il 2018, infatti, ha visto il Consorzio di tutela realizzare un articolato progetto di posizionamento che ha coinvolto le principali insegne della GDO e DO ed aumentato la conoscenza del prodotto, della sua storia millenaria e delle sue caratteristiche, con particolare riferimento all’Asiago Stagionato, il tutto accompagnato da un’intensa attività di tutela e promozione in Italia e all’estero coronata dal successo, tra gli altri, in Messico e Giappone, dove la denominazione è oggi riconosciuta e pienamente tutelata nell’ambito degli accordi globali della Ue con i due Paesi.

 “La DOP è un progetto collettivo che tutela la ricchezza del territorio e valorizza la diversità delle produzioni – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni – e proprio questo aspetto risulterà sempre più strategico. Su questo tema intendiamo apportare il nostro contributo di esperienza anche a Siena, il prossimo 5 febbraio, nell’incontro Kickoff promosso da Qualivita, dove i Consorzi di tutela delle Indicazioni Geografiche si confronteranno per definire una nuova proposta a supporto dello sviluppo del settore. Crediamo che solo la valorizzazione delle produzioni capaci di esaltare la pluralità e diversità di un territorio e dei suoi produttori riuniti intorno ad un Consorzio di tutela sia la strada vincente da percorrere.”

Asiago, positivo il bilancio 2016 approvato dai soci del Consorzio

Bilancio 2016 positivo quello approvato dai soci del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago.

I punti clou:  grazie al piano di crescita programmata, le produzioni sono state ridotte del 3,35% rispetto all’anno precedente, mentre i consumi hanno registrato una crescita  sia presso le famiglie (+ 2,1%, dati GFK-Eurisko) sia nella Grande Distribuzione (+2,3%, dati Iri-Infoscan). Risultati in netta controtendenza rispetto al comparto dei formaggi semiduri che, nello stesso anno, ha segnato un doppio calo dei volumi del 1,3% e del valore del 1,7% (dati GFK-Eurisko).

Un segnale positivo arriva anche dal calo, a fine 2016, dello stock aggregato di prodotto, rispetto a fine 2015; aspetto che ha consentito di iniziare il 2017 con premesse migliori rispetto allo scorso anno.

La produzione

Nel 2016, sono state prodotte 1.365.597 forme di Asiago Fresco e 221.772 di Asiago Stagionato, per un totale di 1.587.369 forme; produzioni che, nel contesto del piano di regolazione 2017-2019, continueranno a garantire un equilibrio tra domanda ed offerta, proseguendo nella valorizzazione della denominazione e puntando a rafforzare l’orientamento al mercato a fianco dei produttori impegnati ad esportare Asiago DOP nel mondo.

L’export

Il 2016 è stato anche l’anno nel quale si è proseguito nel rafforzamento del mercato estero con un +6,5% di export rispetto al 2014 ed una performance pari a +66% negli ultimi sei anni. Le esportazioni di formaggio Asiago hanno superato per la prima volta le 1700 tonnellate, raggiungendo il massimo volume storico. Tra i principali acquirenti della specialità veneto-trentina, Svizzera (+12%) e Australia (+16%) risultano in testa, entrambi in aumento per il terzo anno consecutivo. L’Australia, in particolare, si impone per la prima volta come terzo mercato di destinazione delle esportazioni, dopo USA e Svizzera, superando la Germania, che, nel 2016, ha realizzato un positivo +4% di crescita. A riprova dell’impegno profuso, il Consorzio di Tutela, nel 2016, ha rafforzato l’attività di promozione avviando due progetti cofinanziati dall’Unione Europea, per un valore complessivo pari a 5,5 milioni di euro: il primo negli Stati Uniti e in Canada, in partnership con i consorzi del Pecorino Romano e dello speck Alto-Adige; il secondo “Cheese It’s Europe”, insieme ai Consorzi di Tutela Parmigiano Reggiano e Gorgonzola, mirato al rafforzamento e al consolidamento delle esportazioni in Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia

Asiago Dop eccellenza e qualità in Gdo per la tavola di tutti i giorni

Nasce in un territorio incontaminato, che rappresenta una delle località più eleganti e meta preferita dal turismo: l ’Altopiano di Asiago, da cui il formaggio Asiago Dop prende il nome e dove viene prodotto fin dall’anno Mille. E’ una perla agroalimentare delle nostre montagne, nelle sue tipologie fresco e stagionato, che rappresenta una filiera dinamica e affiatata intorno al suo Consorzio, che ne garantisce l’eccellenza e ne protegge la Denominazione.

Grazie all’efficace applicazione del piano di crescita programmata, garantendo un trend di sviluppo costante e regolare di produzione, vendite ed export, l’Asiago Dop vede una crescita nel 2015 delle produzioni totali che raggiungono  1.642.368 forme, con un aumento dell’1% complessivo rispetto all’anno precedente. Il merito va alla strategia di sostegno ai produttori e all’azione di valorizzazione che il Consorzio di Tutela ha attuato nell’anno appena trascorso; l’aumento produttivo si conferma e consolida anche per “l’Asiago DOP Prodotto della Montagna”, che nasce interamente al di sopra dei 600 metri in 52.802 forme nelle due tipologie, fresco e stagionato.

Sul mercato interno, il formaggio Asiago prosegue il suo cammino di sviluppo sostenibile e può contare oggi su un  positivo aumento delle famiglie acquirenti  e un indice di penetrazione sull’universo dei consumatori del 53%, con un aumento, rispetto al 2014, del 2,5% (dati GFK-Eurisko), a fronte del perdurare di un trend di mercato che ha visto la riduzione della spesa media d’acquisto.

“Il 2015 ha dimostrato che favorire condizioni di maggiore equilibrio tra offerta complessiva e domanda del mercato è la strada da percorrere, a vantaggio di tutta la filiera produttiva così come dei consumatori” – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni.- “In quest’ottica, il piano di equilibrio dell’offerta varato dal Consorzio rappresenta un imprescindibile strumento per ottenere una crescita a ritmi sostenibili, alzando allo stesso tempo l’asticella della qualità. Questa è la direzione che perseguiremo con energia anche nei prossimi anni”.

Per quanto riguarda i mercati esteri, le esportazioni di formaggio Asiago nel 2015 si consolidano dimostrando una volta di più, che i fattori di tipicità propri delle produzioni DOP sono l’elemento chiave di successo dell’offerta italiana di qualità nel mondo. I primi dieci mesi del 2015 si chiudono con un + 6% della vendita a volume mentre sono da segnalare, tra i paesi più dinamici del 2015, l’Australia e le conferme dei mercati “storici”: USA, Svizzera, Francia e Germania.

di Guido Montaldo

 

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