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Tag: ecosostenibilità

Insieme Piantiamo Alberi, parte la nuova campagna di Vallelata

Vallelata rinnova il proprio impegno in sostenibilità ambientale e in collaborazione con Legambiente e lancia la nuova campagna green “Insieme piantiamo alberi” . Grazie a questa iniziativa, volta a tutelare l’ambiente e a sensibilizzare soprattutto i più piccoli sull’importanza della natura, Vallelata contribuirà agli obiettivi di LIFE Terra, progetto Europeo di cui Legambiente è partner italiano, che ha come obiettivo la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico.

Fino al 15 luglio sul sito https://insiemepiantiamoalberi.vallelata.it i consumatori potranno votare l’area preferita tra le 10 in lista in 10 regioni d’Italia. Al termine del concorso, Vallelata si impegnerà a mettere a dimora una base di 100 alberi e arbusti nelle 5 aree più votate a cui si aggiungeranno, in proporzione ai voti espressi dai consumatori, ulteriori alberi fino ad un totale massimo di 1000. Una volta piantati, Legambiente si occuperà della cura degli alberi per i primi 3 anni.

Coinvolti nell’iniziativa anche i più giovani: alle 5 aree vincitrici saranno abbinate 5 scuole primarie del territorio che riceveranno una lezione su temi ambientali, tenuta dagli esperti Legambiente, un kit per piantare a casa piccole piante e la possibilità di partecipare alla giornata di piantumazione che si terrà in autunno.

“Dopo l’impegno a pulire i parchi, quest’anno con Vallelata abbiamo deciso di fare un gesto per i territori con ricadute a lungo termine: vogliamo dare vita a nuove foreste, grazie alla piantumazione di nuovi alberi e arbusti. Lo faremo anche questa volta insieme al nostro partner Legambiente, con una campagna green che chiama nuovamente a raccolta i consumatori al grido di “Insieme piantiamo alberi” ha commentato Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Cheese. “Un’iniziativa che mostra il nostro volto green ma che vuole anche tornare a sensibilizzare i più giovani sulle tematiche ambientali: il nostro futuro è nelle loro mani”.

“Mettere a dimora un albero è un gesto semplice e alla portata di tutti ma allo stesso tempo ha una grande valenza per l’ambiente, ancor più se si tratta di aree urbane. Gli alberi hanno un ruolo fondamentale nella lotta alla crisi climatica e ognuno di noi deve fare la sua parte, per questo ci teniamo a sensibilizzare i giovani, a cui è dedicato prioritariamente il progetto”, ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “Ma l’invito a partecipare alla votazione di “Insieme piantiamo alberi”, per aumentare il verde urbano nelle aree scelte e selezionate per dieci regioni italiane, è rivolto a tutti. Un semplice clic che contribuirà anche al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo Life Terra. Un progetto, cofinanziato dal programma LIFE, a cui partecipano 16 beneficiari in 8 diversi paesi dell’UE, tra cui la Legambiente unica referente italiana. L’obiettivo di questo importante progetto europeo è creare un grande movimento di cittadini per piantare 500 milioni di alberi in tutta Europa entro il 2025, di cui oltre 9 milioni in Italia”.

Per tutti coloro che parteciperanno esprimendo il proprio voto, infine, saranno messi in palio 5 Motorini elettrici PIAGGIO.

L’elenco delle aree che è possibile votare:
• Calabria: Corigliano-Rossano (Cosenza) – Spazio verde quartiere Donnanna
• Emilia-Romagna: Ferrara – A.R.E. Schiaccianoci
• Lazio: Tivoli (Roma) – Villa Adriana
• Liguria: Ameglia (La Spezia) – Il Mammellone – Parco regionale di Montemarcello Magra Vara
• Lombardia: Paderno Dugnano (Milano)- Parco Lago Nord
• Marche: Falconara Marittima (Ancona) – Ciclabile Fiume Esino e Rocca a Mare
• Piemonte: Beinasco (Torino) – Area verde comunale di Via Fornasio
• Sardegna: Telti (Sassari) – Area verde tra le colline della Gallura
• Sicilia: Favara (Agrigento) – Parco di Giufà – area sud
• Toscana: Porcari (Lucca) – Area verde in Via dei Casoni

Metro Italia, rinnovata la strategia di sostenibilità con obiettivo carbon neutrality

Creare valore condiviso lungo tutta la filiera alimentare, per un futuro dei consumi fuori casa sempre più sostenibile: è questo l’impegno di METRO Italia, che presenta la nuova strategia di sostenibilità.

Innovazione e orientamento al futuro sono alla base della nuova agenda, che sancisce un impegno a 360° che parte dalla produzione fino ad arrivare al consumatore finale. Un impegno per creare valore condiviso per tutti gli attori coinvolti e che affonda le sue radici in sei pilastri: Filiera alimentare, Made in Italy, Salute e Alimentazione, Zero Sprechi, Impatto ambientale, Diritti umani.

Queste sei linee guida, interconnesse con la missione dell’azienda, tracciano il percorso per costruire una filiera sostenibile. Proprio per salvaguardare il nostro ecosistema, METRO Italia è scesa in campo con una nuova packaging policy, che ha l’obiettivo entro il 2023 di eliminare PVC ed EPS e di sostituirli con carta, cartone e legno certificati FSC o con plastica riciclabile, riciclata, compostabile e per il re-use, risparmiando a livello di gruppo circa 2000 tonnellate di plastica. Allo stesso tempo, l’azienda si impegna a ridurre le emissioni di CO2, per arrivare ad essere 100% neutrale entro il 2040 in tutto il mondo: dal 2017 ad oggi, grazie ai progetti avviati METRO ha evitato l’abbattimento di circa un milione di alberi.

La salute delle persone e del pianeta passa anche attraverso la nutrizione, ed è per questo che METRO Italia è impegnata nello sviluppo di prodotti a marchio sempre più sani e salutari – grazie a delle ricettazioni studiate ad hoc e ad una attenta selezione degli ingredienti – e nella sensibilizzazione del mondo della ristorazione per creare sempre di più menù gustosi e allo stesso tempo salutari, riducendo anche gli sprechi. METRO Italia infatti da oltre 10 anni dona le eccedenze di tutta la catena distributiva a Banco Alimentare: grazie a questa partnership solo nel 2021 sono stati donati oltre 3.5 milioni di euro di prodotti e l’obiettivo è di ridurre del 50% a livello mondiale lo spreco generato dalle operazioni entro il 2025. Iniziative dunque volte a promuovere una maggiore consapevolezza in tutta la filiera, per il benessere delle persone e dell’ambiente.

Sicurezza, qualità, tracciabilità e certificazione sono da sempre alla base dell’offerta di METRO che con 1700 analisi di controllo all’anno garantisce i massimi standard di sicurezza sul 100% dell’assortimento: ne è esempio il pesce, che è per l’80% certificato da pesca sostenibile con l’obiettivo di raggiungere il 95% entro il 2025.METRO Italia conta inoltre 7000 prodotti della tradizione enogastronomica locale provenienti da tutte le Regioni del Paese e collabora con oltre 1300 aziende, piccole e medie imprese e produttori italiani, per valorizzare le eccellenze italiane e sostenere il tessuto socio-economico locale. Tra i prodotti proposti molte eccellenze certificate, tra cui IGP, DOP, PAT, presidio slow food, e certificate di filiera italiana grazie agli alti standard richiesti dall’azienda.

“Siamo orgogliosi di presentare la nostra ambiziosa agenda di sostenibilità, che raccoglie l’eredità di un impegno da anni al centro della nostra attività: le nuove sfide per lo sviluppo sostenibile consolidano il nostro percorso orientato al futuro e pongono nuovi tasselli nella costruzione di un business innovativo che cresce nel rispetto del pianeta e delle persone” – dichiara Tanya Kopps, CEO di METRO Italia. “Noi di METRO abbiamo la grande responsabilità di contribuire al cambiamento che vogliamo vedere attivandoci oggi con azioni concrete. Il nostro obiettivo non è solo quello di perseguire iniziative sostenibili, ma coinvolgere in questo percorso tutti i nostri stakeholder, al fine di guidare una trasformazione sostenibile lungo tutta la filiera”.

Aldi da 4 anni in Italia, tra consuntivi e traguardi futuri

ALDI, parte del Gruppo ALDI SÜD, realtà multinazionale di riferimento della Grande Distribuzione Organizzata tra i più importanti operatori mondiali, celebra il quarto compleanno in Italia. Un percorso di successi costruiti su valori come affidabilità, convenienza, qualità, freschezza, sostenibilità e responsabilità, che hanno portato l’azienda a diventare un nuovo punto di riferimento per i consumatori italiani, per l’economia e per l’occupazione del Paese.

LA NUOVA SPESA PREMIATA DAI CONSUMATORI ITALIANI CREA VALORE SUL TERRITORIO
Fin dal suo arrivo in Italia nel 2018, ALDI ha offerto una nuova esperienza di spesa pensata per il consumatore italiano attorno alla promessa del “PREZZO ALDI”: la garanzia della massima qualità al migliore prezzo, con un assortimento compatto, ma completo, Made in Italy e attento alla sostenibilità, per rispondere a ogni esigenza. 1.800 prodotti, 30 marche, 130 referenze di frutta e verdura e circa l’80% dei prodotti alimentari di provenienza italiana: sono questi numeri la forza del successo di ALDI tra i consumatori italiani confermato da Altroconsumo, che ha premiato l’azienda come Discount Salvaprezzo in Italia – Prodotti più economici nel 2021 per il quarto anno consecutivo e Discount Preferito dai consumatori nel 2022. Dalle prime inaugurazioni nel marzo 2018, ALDI ha creato una rete di 140 negozi presenti in 6 regioni del Nord-Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia- Romagna). Sono oltre 2.400 i collaboratori dell’azienda in Italia, con una crescita del 20% solo nel 2021.

Michael Gscheidlinger, Country Managing Director Italia di ALDI, commenta: “Questi quattro anni sono stati un viaggio entusiasmante. Guardando indietro vediamo sfide importanti e inaspettate ed una realtà che si è presentata e progressivamente affermata in Italia. L’impegno dei nostri collaboratori e le solide relazioni che abbiamo costruito con i nostri fornitori sono al cuore della nostra crescita. Abbiamo deciso di valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano rendendolo accessibile a tutti i nostri clienti grazie alla convenienza del ‘PREZZO ALDI’. L’Italia è un paese speciale, anche per l’impegno sul fronte della sostenibilità che stiamo realizzando, per continuare a sviluppare servizi, prodotti, business responsabili e a sostegno delle comunità”.

La crescita di ALDI in Italia è accompagnata da un forte impegno nella valorizzazione delle persone: il 76% dei collaboratori è assunto a tempo indeterminato, il 57% ha aderito a contratti part-time, l’occupazione femminile ha superato il 64%, con una quota di manager donne pari al 40%, e il 60% degli assunti ha meno di 35 anni. La crescita in ALDI è garantita da percorsi di empowerment professionale ad hoc attraverso ALDI Accademia e a costanti investimenti in formazione, con oltre 67.500 ore erogate nel 2021. Il posizionamento di valore che ALDI sta progressivamente conquistando sul mercato italiano è confermato anche dalla certificazione di Most Attractive Employer 2021 di Universum Global, che ha premiato l’azienda per due anni consecutivi tra le realtà più attrattive per gli studenti universitari e i professionisti italiani.

L’IMPEGNO PER IL TERRITORIO E LE COMUNITÀ ATTRAVERSO LE PARTNERSHIP
La forte connotazione tricolore dell’offerta rappresenta una delle ragioni del successo di ALDI in Italia. Una scelta consapevole intrapresa fin dal principio instaurando collaborazioni a lungo termine con fornitori italiani e regionali, per valorizzare le eccellenze del patrimonio enogastronomico del Belpaese. Il sostegno al Made in Italy si sviluppa anche all’estero grazie alla spinta all’esportazione in collaborazione con ALDI Global Sourcing Italy, la società di servizi italiana che supporta tutti i Paesi del Gruppo aziendale ALDI SÜD.

Responsabilità e cooperazione sono le parole chiave che definiscono l’impegno di ALDI per le comunità locali. Dal suo ingresso in Italia l’azienda ha devoluto oltre 1.300 tonnellate di prodotti a Fondazione Banco Alimentare Onlus e donato più di 150 mila euro a Fondazione AIRC a sostegno della ricerca medico-scientifica, finanziando due borse di ricerca sul tumore al seno. A queste due partnership si è aggiunta nel 2022 quella con Fondazione Umberto Veronesi per il progetto educativo “Io Vivo Sano” rivolto alle scuole primarie e secondarie di I e II grado con l’obiettivo di promuovere corretti stili di vita tra le nuove generazioni e favorire scelte responsabili in materia di salute.

LA VISION PER LA SOSTENIBILITÀ E IL TRAGUARDO RAGGIUNTO DELLA CLIMATE NEUTRALITY
L’espansione di ALDI sul territorio è stata accompagnata da una forte attenzione alla sostenibilità, facendo dell’efficientamento energetico uno dei pilastri della propria strategia per l’ambiente. Certificata ISO 50001 dal 2019, l’azienda ha installato presso i punti vendita 87 impianti fotovoltaici, con un’estensione pari a 5,20 campi da calcio, che dal 2018 hanno prodotto oltre 7,56 milioni di kWh di energia, evitando l’emissione di oltre 4.000 tonnellate di CO2 in atmosfera. Grazie all’implementazione di tecnologie all’avanguardia, come l’illuminazione a LED e banchi frigo di ultima generazione, l’azienda ha ridotto i consumi energetici dei propri negozi del 6,5% da marzo 2018.

Le best practices attuate in questi anni hanno consentito all’azienda di raggiungere nel 2021 una milestone significativa: l’apertura del primo negozio a emissioni zero di CO2 a Moniga del Garda (BS), le cui caratteristiche rispondono al nuovo prototipo costruttivo e al più alto livello di efficienza energetica dell’azienda. Lo store concept, che presenta consumi energetici inferiori di oltre il 15% rispetto alla media degli altri negozi, sarà replicato nel 2022 e nel 2023 con l’apertura di altri punti vendita con le medesime caratteristiche.

Questi risultati hanno permesso all’azienda di celebrare il quarto anniversario in Italia mettendo a segno un grande traguardo: il raggiungimento della climate neutrality. Questo obiettivo si inserisce all’interno della strategia internazionale 2030 “Zero Carbon” del Gruppo ALDI SÜD per la riduzione del riscaldamento globale ed è diventato realtà anche grazie alla partnership con ClimatePartner, per la realizzazione di progetti di compensazione di CO2.

Nell’ambito della Vision 2030, la strategia internazionale di Corporate Responsibility del gruppo, ALDI ha rafforzato in questi anni anche il proprio impegno per la riduzione dei materiali di imballaggio e l’aumento del tasso di riciclabilità. Con il progetto “ALDI, MISSIONE IM-BALLO! Ridurre. Riutilizzare. Riciclare”, l’azienda rispetto al 2018 ha ottimizzato gli imballi di molti articoli in assortimento ed è diventato il primo retailer italiano a utilizzare la Social Plastic, realizzata al 100% da rifiuti di plastica destinati a inquinare l’oceano, per i packaging di una selezione di prodotti ortofrutticoli.

Valorizzazione delle risorse, delle persone e dei territori attraverso il sostegno all’economia e all’occupazione nel Paese e l’impegno per la sostenibilità: i principi che hanno definito il percorso di ALDI in questi quattro anni sono la solida base per il suo costante sviluppo nel futuro.

Penny Market, nuova apertura a Torino in Corso Risorgimento

Una superficie di vendita di circa 550 mq con un format a misura d’uomo che si integra perfettamente nel contesto urbano di riferimento, in prossimità del Museo di Arte Urbana: si presenta così il nuovo spazio Penny Market che domani, 26 maggio, apre i battenti a Torino, in c.so Risorgimento. Il nuovo negozio, per il quale sono stati assunti sei nuovi dipendenti, è affacciato sulla nota “Piazza Risorgimento” sotto la quale vi è lo storico rifugio antiaereo utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tra i fiori all’occhiello del nuovo Penny una linea di pasticceria e un’intera vasca dedicata alle specialità del territorio e della tradizione locale. Oltre a circa 2000 referenze tra dry e freschi, il nuovo negozio vanta una scelta selezionata anche nel settore non food. Nel nuovo Penny Market la shopping experience è all’insegna dell’italianità e del territorio. Il consumatore trova un vasto assortimento di prodotti nazionali, per una spesa volta a valorizzare – con responsabilità – le eccellenze italiane e locali in ambito food e non.

Il format di Penny rivolge grande attenzione alla sostenibilità, adottando tecnologie con basso impatto ambientale in grado di migliorare la percezione dell’ambiente. L’obiettivo di ottenere la massima qualità riducendo i consumi è stato perseguito installando corpi illuminanti a LED con bassi consumi energetici ed alta resa cromatica e banchi frigoriferi con chiusure vetrate in grado di abbattere i consumi e migliorare il comfort climatico lungo il percorso di acquisto.

Il nuovo punto vendita utilizzerà l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico presente sul tetto ed inoltre per i clienti vi sarà la possibilità di caricare la loro auto elettrica. Queste tecnologie contribuiranno a risparmiare fino a 52.000 kWh annui, traducibili in circa 10 tonnellate equivalenti di petrolio non bruciate ed una mancata emissione di CO2 in atmosfera pari a circa 18 tonnellate.

Mutti, il gruppo è pronto ad entrare nel mercato del fresco

Il Gruppo Mutti continua a crescere e chiude il 2021 con un fatturato di 484 milioni di euro, una cifra quasi raddoppiata rispetto a 5 anni prima, che vede crescere a doppia cifra i ricavi dei prodotti a marchio Mutti (+13% rispetto al 2020). Un risultato positivo confermato da un EBITDA superiore a 48 milioni di euro. La posizione finanziaria netta (PFN) si attesta a circa -34 milioni di euro, conseguenza di una campagna del pomodoro straordinaria per qualità e quantità, che ha permesso al Gruppo di ripopolare il magazzino, svuotato dall’impennata di domanda nel 2020 causa Covid e perseguire ulteriori opportunità di mercato.

Sempre nel 2021 Mutti ha consolidato ulteriormente la propria posizione di leader nel mercato del pomodoro italiano (34% a valore) e ha segnato un nuovo traguardo per il Gruppo emiliano: per la prima volta la quota dei volumi di vendita nei mercati esteri (51%) ha superato quella del mercato italiano (49%). Per il terzo anno consecutivo, inoltre, l’azienda conferma la sua leadership anche nel mercato europeo con una quota del 14.1% (+1.3 punti rispetto al 2020), confermando il suo primato in ben 7 paesi (Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia e Italia). In Germania, mercato in cui l’azienda ha aperto la sua quinta filiale nel gennaio 2022, si consolida come seconda marca (quota di mercato dell’8,3%). Fuori dal perimetro europeo, invece, prosegue la crescita in Australia e USA.

“Questi risultati confermano un percorso di crescita che l’azienda vive in maniera costante da ormai più di 20 anni. Abbiamo mantenuto un trend positivo anche in un anno, il 2021, dove la crescita dei consumi retail non è stata così significativa come nell’anno precedente, il primo che abbiamo vissuto in pandemia – ha dichiarato Francesco Mutti, Amministratore delegato dell’omonima azienda – Da questo si evince che chi si è avvicinato a noi nel 2020 ha continuato a sceglierci e per noi non c’è soddisfazione più grande. La nostra è una crescita “sana”, che pone al centro il pomodoro di qualità, senza compromessi. E tutto ciò non sarebbe possibile senza il contributo della nostra filiera italiana di valore e quello dei nostri 500 collaboratori che lavorano con impegno per dedicare il loro meglio a chi ci sceglie ogni giorno”.

2022: l’ingresso nel mercato del fresco
Gli investimenti realizzati nell’ultimo periodo si sono anche concentrati sullo sviluppo di nuovi prodotti e hanno permesso di ampliare l’offerta ed entrare per la prima volta in un segmento nuovo per il Gruppo, ovvero quello del fresco, con il lancio ad inizio 2022 delle tre Zuppe Fresche Mutti, tra cui la “pappa al pomodoro”: un prodotto fortemente legato alla tradizione culinaria italiana che, grazie a Mutti, arriva per la prima volta nei supermercati, pronta per essere gustata. Insieme alla novità della pappa al pomodoro ready-to-use, Mutti ha presentato ai consumatori anche la pomodorata di farro e lenticchie e la vellutata di pomodoro arancione.

Gli investimenti: qualità e sostenibilità al centro
Supportata e sostenuta da una continua attività di ricerca e sviluppo, la lavorazione del pomodoro Mutti è soggetta a un continuo miglioramento del processo produttivo che, oltre a essere dotato di tecnologie tra le più innovative del settore, è caratterizzato da diversi impianti brevettati e protetti dall’azienda. Solo nel 2022 Mutti ha stanziato oltre 30 milioni di euro di investimenti per interventi industriali e per attività ulteriormente migliorative degli indici di qualità, efficienza e sicurezza del Gruppo.

In termini di investimenti, inoltre, l’azienda ha messo a punto una strategia ambientale incentrata sui pilastri di aria, acqua, terra e sole, che oltre a monitorare e migliorare il proprio impatto attraverso la redazione di un Bilancio Ambientale, comprende un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro per il triennio 2022-2024 dedicato esclusivamente allo sviluppo di progetti ambientali.

Il Gruppo si è anche confermato primo trasformatore italiano in termini di capacità produttiva, continuando a contribuire alla creazione di posti di lavoro e ad alimentare l’indotto agroalimentare locale, come sempre trasformando solo pomodoro 100% italiano: delle 685.000 tonnellate di pomodoro lavorato nel 2021, 345.500 sono state trasformate nello stabilimento di Montechiarugolo (PR), che occupa 310 dipendenti (147 amministrativi e 163 produttivi), 273.000 nel sito produttivo di Collecchio (PR), che occupa 141 dipendenti (24 amministrativi e 117 produttivi), e 66.500 in quello di Fiordagosto – Oliveto Citra (SA), dedicato alle specialità tipiche del Sud, come il pomodoro lungo e il ciliegino, dove le persone occupate sono 49 (11 amministrativi e 38 produttivi). A supportare la lavorazione durante la stagione del pomodoro che va da metà luglio a fine settembre si aggiungono diverse figure stagionali impiegati nei 3 siti produttivi: nel 2021 sono state più di 1100.

Penny sostiene e protegge l’impollinazione

Nella giornata mondiale dedicata alle api, Penny Market inaugura presso la propria sede di Cernusco sul Naviglio e presso le piattaforme logistiche di Quattordio e Desenzano gli alveari che hanno dato “casa” a 180.000 api a cui se ne aggiungeranno altre 6.000 in poche settimane.

Gli alveari sono stati posizionati nelle aree verdi dei due centri di distribuzione e nella terrazza della sede dell’azienda multinazionale dall’anima italiana, dove l’amministratore delegato Nicola Pierdomenico ha dato il benvenuto alle nuove colonie insieme al Sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti.

“…le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli ecosistemi: l’80% delle piante dipende dall’impollinazione tramite insetti e circa un terzo di frutta e ortaggi dipendono dall’impollinazione operata dalle api. Sono insetti che rappresentano un modello di sostenibilità perché sfruttano i fiori per ricavarne energia e cibo ma restituiscono alle piante l’investimento energetico sotto forma di impollinazione. Gli ecosistemi restano in equilibrio perché le api assicurano alle piante la riproduzione, e quindi risultano ottimi indicatori ambientali, in quanto consentono un monitoraggio indiretto dello stato di salute del territorio circostante…” così spiega Giuseppe Manno, responsabile di Apicultura Urbana, azienda specializzata nella creazione di arnie e alveari proprio in ambiente cittadino, partner di Penny per questo progetto di valore. Apicultura Urbana ha selezionato per Penny le aree e i tempi, e fornito il know-how per convivere con gli insetti in modo da promuovere il loro indispensabile lavoro ambientale.

Con “Viviamo Sostenibile” Penny abbraccia tre aree fondamentali dell’approccio etico verso l’ambiente, i prodotti e la responsabilità sociale. “Adottare” 180.000 API nei propri luoghi di lavoro è di certo un piccolo gesto; ma fatto con coerenza e determinazione in una sfida, quella della sostenibilità, che Penny ha accolto con impegno e che vuole vincere ogni giorno, proprio partendo da gesti concreti.

Anche grazie alle api ospitate Penny riuscirà a produrre circa 300 barattoli di miele che l’azienda venderà simbolicamente a marchio privato Apenni proprio per reinvestire il ricavato in successive operazioni di supporto all’ambiente, all’impollinazione e quindi alla vita di tutti noi.

MD amplia la rete di ricarica per la mobilità elettrica

Nuova spinta per la diffusione della mobilità sostenibile grazie all’accordo tra A2A, attraverso la controllata A2A E-Mobility che svolge il ruolo di CPO (Charging Point Operator) presidiando il mercato della mobilità elettrica, e MD, importante marchio italiano della grande distribuzione.

La partnership prevede di installare, nel corso del 2022 e del 2023, 66 infrastrutture di ricarica con la possibilità di incrementare tale numero progressivamente. Saranno elettrificati punti vendita MD in Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Sardegna e Toscana. Le colonnine saranno prevalentemente di tipo Quick Charge e Fast Charge Multistandard con la possibilità di installare anche altre tecnologie a seconda delle specifiche esigenze dei siti.

A2A E-Mobility si occuperà anche della gestione e manutenzione delle infrastrutture di ricarica, tutte di nuova generazione, che permettono la ricarica in contemporanea di 2 veicoli elettrici. Le colonnine saranno alimentate con energia da fonti rinnovabili, certificata dal marchio ‘100% GREEN A2A’, e accessibili sia con la App A2A E-moving che con le App degli altri provider di servizi di ricarica interoperabili.

L’attivazione delle colonnine presso i punti vendita MD si inserisce all’interno del Piano Industriale al 2030 di A2A per promuovere la decarbonizzazione investendo nel segmento della mobilità elettrica. Come previsto dal recente “Aggiornamento al Piano Industriale A2A 2021-2030” nel segmento E-Mobility A2A intende quadruplicare il target di installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici (24.000 al 2030 vs 6.000 nel precedente Piano), con una market share relativa in Italia del 15-20%, attivando investimenti pari a 300 milioni di euro.

Todis chiude il 2021 con un fatturato di oltre 900 milioni di euro

Todis, insegna italiana di proprietà di Iges Srl, società controllata dalla cooperativa Pac2000A Conad ed operante nella grande distribuzione organizzata, chiude l’anno 2021 con una vendita alle casse di oltre 903.000.000 €. Resta costante la quota di mercato del 4,1%a livello nazionale, che raggiunge il 16%in alcune delle 10 regioni del Centro Sud dove l’insegna è presente.

Negli ultimi anni (2016-2020), il sell out di Todis, che sviluppa il suo business con la formula franchising, ha registrato un incremento cumulato del 39.2% , mentre il numero di punti vendita è cresciuto nello stesso periodo del 30%.

“In fase di budget 2021 eravamo stati cauti nelle previsioni. A consuntivo possiamo, invece, ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti, considerando che le controcifre del 2021 riferite alla rete omogenea hanno avuto un andamento superiore alle nostre aspettative con un consolidamento della crescita sul 2020 pari al 7.5% a parità di perimetro” – ha dichiarato Massimo Lucentini, Direttore Generale Todis – “Si tratta di dati molto incoraggianti per l’insegna che ha dimostrato una forte capacità di fidelizzare i nuovi clienti acquisiti durante i lock-down che ci hanno preferito, oltre che per il nostro posizionamento di prossimità anche per l’offerta di Private Label e nei freschi. Contiamo, nel 2023, di superare il miliardo di euro di vendite”.

Il 2021 per Todis è stato anche un anno di aperture: 26, di cui 12 concentrate nel territorio siciliano, più precisamente a Palermo e provincia. Da segnalare, tra queste, la nascita, nel settembre 2021, di Todis Rione: un format innovativo rispetto agli oltre 270 punti vendita dell’insegna, e ad oggi presente con due realtà nel cuore di Roma, con un assortimento più snello e con un focus mirato sui reparti freschi con cibi “ready to eat” e “food to go”.

“Per il 2022, consolideremo la nostra strategia di sviluppo a macchia d’olio, sempre nell’ottica della prossimità nei centri urbani che rappresenta il 70% della nostra rete totale. Prevediamo di aprire 22 nuovi punti vendita e di investire circa 25 milioni di euro tra nuove aperture e il restyling dei negozi, oltre ad intensificare il nostro presidio in regioni come Campania e Sicilia” – prosegue Lucentini.

Sul fronte dei prodotti, il 2021 è stato un anno strategico per Todis, la cui marca privata rappresenta il cardine di tutto l’assortimento, con una incidenza del 70% sul fatturato. L’insegna ha, infatti, avviato un piano di rafforzamento e un ampliamento di tutta l’offerta della MDD, ad oggi oltre 3.000 referenze, in grado di garantire un eccellente rapporto qualità-prezzo con un risparmio di circa il 30% rispetto ad un supermercato tradizionale.

“Nell’ultimo anno, abbiamo gradualmente introdotto un livello di fascia intermedia tra il premium e il mainstream, così da declinare la scala di prezzi su più livelli: una strategia apprezzata dai nostri clienti che ci ha permesso di aumentare il livello della composizione del carrello medio” – ha concluso Lucentini – “Per il 2022 continueremo il nostro piano di revisione assortimentale con l’obiettivo di aumentare la segmentazione dello scaffale, puntando come sempre, oltre che a prezzo e qualità, su freschezza e regionalità dei prodotti”.

Un mix che consente a Todis di proporsi nel settore della GDO con un posizionamento preciso: uno store monomarca di prossimità, con una superficie compresa dai 400 mq fino ai 1.000 mq, allineato nella competitività al discount nel mainstream, ma con una offerta più segmentata e una focalizzazione sui freschi, confermandosi il più grande franchisor puro del segmento in Italia, al sesto posto nel settore.

Da oggi, sul sito www.todis.it, è inoltre possibile consultare il report “Todis per la sostenibilità”, un documento che descrive le scelte fatte dall’insegna negli ultimi anni per la responsabilità socio-ambientale d’impresa e che definisce nuovi obbiettivi futuri.

Nel 2022, il centro di distribuzione Todis di Riano (RM), della superficie di 30.000 mq, sarà dotato di un impianto fotovoltaico della potenza di 500kWche gli consentirà un autoconsumo completo dell’energia prodotta, grazie allo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Nello specifico, la produzione annua prevista calcolata sarà di circa 675.000kWh equivalenti al 95% del consumo energetico diurno dell’edificio, rendendolo quasi del tutto autosufficiente in termini di approvvigionamento. L’impianto fotovoltaico del magazzino Iges di Riano permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di 360 tonnellate di CO2 all’anno, 9.000 tonnellate in 25 anni(ciclo di vita media dell’impianto). Il dato si può quantificare con un numero di alberi equivalente a oltre 3.500 alberi all’anno (ogni albero può assorbire circa 100kg di CO2 all’anno).

Si arricchisce la linea di prodotti Filiera Valore Bennet

Oltre a pesce e carne, che hanno costituito fino a oggi il cuore della proposta di qualità sicura a marchio Bennet, la linea si arricchisce di prodotti confezionati di libero servizio.

Pasta e farina, olio, polpa e passata di pomodoro, salumi e formaggi, succhi di frutta e surgelati implementano la linea e apportano nuovo valore con la garanzia della provenienza: un percorso fatto di selezione, cura e controlli per assicurare qualità e sicurezza nel rispetto della natura, degli animali e delle persone. Molti di questi nuovi prodotti sono realizzati con il contributo di FILIERA AGRICOLA ITALIANA che, attraverso il marchio “Firmato dagli Agricoltori Italiani” (FDAI) ne certifica l’approccio etico e sostenibile.

I prodotti Filiera Valore Bennet sono infatti realizzati nel rispetto della vocazione naturale delle terre d’origine, con processi produttivi tracciabili e verificati in ogni fase. Sono così garantite trasparenza e sicurezza, due qualità fondamentali che si sommano al coinvolgimento diretto degli agricoltori e degli allevatori italiani, creando così un meccanismo virtuoso ed efficiente che ne sostiene l’occupazione e ne favorisce l’equa valorizzazione.

“Offrire ai clienti ancora più scelta di qualità nella spesa è il nostro lavoro quotidiano”, ha dichiarato Roberto Polloni, Direttore Commerciale Bennet. “Con la linea Filiera Valore ci impegniamo a sviluppare in modo coerente e continuo i principi del nostro approccio sostenibile selezionando prodotti che valorizzano la territorialità, la tracciabilità, le certificazioni di benessere animale. La possibilità di seguire il prodotto dalla sua origine fino allo scaffale è per Bennet un punto chiave nel modo di intendere e applicare la sostenibilità”.

I clienti potranno scoprire tutta la linea di prodotti direttamente nei punti vendita Bennet oppure sul sito bennet.com.

Visti a Cibus: il nuovo Bacon e il Salame Gentile di Citterio

Durante il Cibus di Parma, la più importante fiera dedicata all’agroalimentare, Citterio ha presentato due importanti novità nella linea affettati e il rinnovamento della linea Bio. La novità principale è il Citterio Bacon, un prodotto 100% italiano affumicato naturalmente con legno di faggio, realizzato in un formato da 80 grammi per 8 fette inserite in due scomparti apribili separatamente.

“Il bacon è un salume che non appartiene alla nostra tradizione gastronomica, ma in realtà è sempre più consumato dalle famiglie Italiane – sottolinea Alessandro Riva, direttore marketing Citterio. E’ un ingrediente fondamentale per la preparazione di hamburger nelle principali catene di ristorazione, sia nei fast food sia nei concept maggiormente Gourmet. Questo tipo di preparazione viene infatti ripresa anche a casa per cene conviviali e in famiglia, luogo dove il bacon non può mancare. Non è però l’unica occasione di consumo, infatti il bacon è ormai un ingrediente indispensabile per la colazione salata o il brunch domenicale in cui sovente si accompagna alle uova, con un mercato che in volume vale oltre 1700 tonnellate e oltre 26 milioni di euro di fatturato. Per questo abbiamo deciso di indirizzarci verso tale scelta con un formato separabile che permetterà a famiglie, soprattutto giovani, mono e bicomponenti, di avvicinarsi a un segmento emergente, senza sprechi, e con un prodotto di alta qualità, 100% Italiano”.

La seconda novità presentata durante la fiera è l’ampliamento della linea di Salami affettati in vaschetta. Dopo il Riassunto Citterino e la Salsiccia Piccante, l’azienda ha completato la gamma con la novità Salame Gentile, un prodotto di qualità superiore dal gusto dolce, consistenza morbida e la caratteristica forma allungata, 100% italiano, stagionato naturalmente. Realizzato nel formato da 52 grammi che lo rende ideale per uno snack veloce o un aperitivo da condividere, pronto all’uso e senza sprechi.

Infine Citterio ha lavorato anche alla rivisitazione della linea dei salumi Bio che, oltre ad avere un nuovo orientamento sullo scaffale, da orizzontale a verticale, così da ottimizzare l’esposizione e risparmiare spazio, ha un claim rinnovato: “tracciabilità garantita, allevamento e carni selezionate” che si aggiunge a quello sulla sostenibilità “Eco Pack -60% dì plastica, Vassoio riciclabile nella carta”, che la contraddistingue da sempre.

All’interno dello stand personalizzato sono stati esposti anche tutti i prodotti dedicati allo snacking, al wellness, oltre a uno spazio riservato sia ai prodotti di origine sia al Biologico.

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