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PMG Italia e Conad ETS fanno di Ortona una città a impatto positivo

Dalla collaborazione tra il Comune di Ortona, ANFFAS Ortona e gli imprenditori del territorio, PMG Italia Società Benefit, col sostegno istituzionale di Fondazione Conad ETS, ha creato una rete di stakeholder per promuovere e sostenere progetti di inclusione sociale, formazione e riqualificazione ambientale. Questo ‘contenitore’ si alimenta grazie a una solida rete di istituzioni, enti del terzo settore, imprenditori e cittadini, tutti uniti nella realizzazione di progetti ad alto impatto su società, territorio e ambiente.

“Dalla nostra trasformazione in Società Benefit nel 2020 abbiamo arricchito la nostra progettualità ampliando le nostre aree di intervento, continuando a dedicarci al mondo delle fragilità, di cui ci siamo sempre occupati con i nostri progetti di mobilità, ma unendo una particolare attenzione all’ambiente e coinvolgendo in progetti di formazione e sensibilizzazione le nuove generazioni, che saranno di fatto i cittadini del futuro, oltre che forieri di grande energia positiva” dichiara Marco Mazzoni, Amministratore Delegato di PMG Italia. “Vedere gli stakeholder aderire ai nostri progetti con convinzione e partecipazione, aver catalizzato l’interesse e il sostegno concreto di Fondazione Conad ETS con cui abbiamo una grande condivisione di valori, ci gratifica e ci conferma che abbiamo fatto la scelta giusta. Di fatto, la dimensione ‘Benefit’ era già nel nostro DNA prima ancora della trasformazione giuridica”.

Sostenere il territorio e creare valore per tutta la Comunità è uno dei principali obiettivi di Fondazione Conad ETS, ente no profit del terzo settore, costituito dal Sistema Conad per valorizzare l’impegno di Cooperative e Soci a sostegno della Comunità: proprio in quest’ottica la Fondazione ha siglato con PMG Italia Società Benefit un accordo per sostenere un progetto di respiro nazionale con declinazioni locali, che prevede un forte coinvolgimento delle Cooperative e dei Soci Conad, a supporto delle attività svolte.

Economia circolare, le bucce d’arancia si trasformano in farina vegetale

Nel corso della produzione di prodotti alimentari, le aziende si trovano spesso nella situazione di scartare alcune risorse. È il caso delle bucce di arancia che, sebbene non possano essere utilizzate direttamente nella produzione di succhi, possono avere moltissimi altri utilizzi.

In questo caso Cyrkl ha supportato Prosit, azienda che opera nel settore beverage, nella ricerca di un partner che lo aiutasse a valorizzare il proprio scarto. Prosit ha potuto quindi vendere le bucce di arancia trasformandole in farina vegetale adatta per usi alimentari. La connessione ha consentito all’azienda un grande risparmio economico siccome il tipo di smaltimento precedente aveva un costo molto elevato. La farina di bucce di arancia offre numerosi vantaggi sia per l’ambiente che per l’industria alimentare. Questo innovativo prodotto può essere utilizzato come ingrediente in vari prodotti alimentari, come biscotti, torte, pane e molto altro ancora. Inoltre la farina di bucce di arancia è ricca di fibre e antiossidanti naturali, contribuendo così a una dieta sana e bilanciata.

Basata sui principi dell’economia circolare, la piattaforma Cyrkl consente alle aziende di caricare annunci dei propri rifiuti, materie prime seconde e sottoprodotti per trovare soluzioni di gestione migliori dal punto di vista sia economico che ambientale. Il processo è molto semplice: attraverso una registrazione gratuita l’azienda può inserire un numero illimitato di annunci che dovranno contenere tutte le informazioni relative al rifiuto in vendita (quantità, localizzazione, foto, codice CER, caratteristiche, ecc.). Tramite un sistema di intelligenza artificiale, l’annuncio verrà visualizzato da tutti i potenziali acquirenti presenti sulla piattaforma in modo tale da fare incontrare domanda e offerta nel modo più trasparente possibile.

La connessione tra Cyrkl e Prosit ha dimostrato come la circolarità può creare opportunità di business sostenibili, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle attività industriali. Grazie a Cyrkl, le aziende possono trovare soluzioni creative e alternative per i propri scarti. “Questa connessione tra Prosit e il produttore di farine vegetali è un esempio tangibile di come Cyrkl stia promuovendo un’economia circolare e sostenibile”, ha dichiarato Simone Grasso, country manager italiano di Cyrkl. “Siamo orgogliosi di facilitare queste connessioni e di fornire alle aziende le risorse e gli strumenti necessari per trasformare i rifiuti in opportunità”.

Primo bilancio di sostenibilità per la cantina vicentina Cielo e Terra

Cielo e Terra presenta il primo bilancio di sostenibilità: un traguardo in linea con una filosofia adottata dal 1999 che considera e vive il territorio come un luogo da proteggere sia fisicamente che idealmente, promuovendo la condivisione del valore della sostenibilità.

Per Cielo e Terra sostenibilità e kaizen sono metodi di lavoro quotidiano: applicando i principi di eliminazione degli sprechi e rispetto per le persone diventano riduzione dell’impatto ambientale e costruzione di un ambiente lavorativo e sociale migliore e tale approccio è compatibile con il profitto e con l’aumento del valore nel lungo termine.

“Questo impegno si è basato su un modello di business che ha sempre posto al centro le persone, il territorio e, naturalmente, il profitto” commenta Giampietro Povolo, CFO e Direttore Operation dell’azienda. “Cielo e Terra ha concluso il 2022 con un fatturato record che supera i 62 milioni di euro e un utile netto di 1,9 milioni di euro. Le vendite all’estero sono oltre l’80% e siamo riusciti a raggiungere questi numeri nonostante le molte difficoltà che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Molte sono le informazioni non finanziarie presenti nel Bilancio di Sostenibilità, dalla riduzione dei consumi di acqua all’azzeramento dei rifiuti smaltiti in discarica sino al sostegno di molti progetti sociali e di formazione sul territorio”.

Accordo Conad Adriatico-Engie, saranno installati oltre 10.000 pannelli solari

I supermercati di Conad Adriatico saranno in grado di produrre il 50% di energia utile al proprio fabbisogno grazie a impianti fotovoltaici progettati, installati e gestiti da Engie Italia. L’accordo tra il gruppo energetico e uno dei primari operatori in ambito GDO riguarda 21 supermercati a marchio Conad situati in Puglia (9), Abruzzo (8) e Marche (4).

Il programma di investimenti prevede la realizzazione di impianti “chiavi in mano” su immobili di proprietà Conad, nel dettaglio: 10 Conad, 1 Conad Superstore, 4 Spazio Conad, 4 Todis, 1 centro commerciale e 1 magazzino logistico. Gli impianti fotovoltaici, con una potenza complessiva pari a 4,3 MW e taglie dai 100 kWp a 1 MWp, saranno tutti destinati all’autoconsumo e andranno a coprire in media la metà del fabbisogno energetico dei supermercati. Saranno installati, in totale, oltre 10.000 pannelli, che entreranno progressivamente in funzione entro il 2024. Engie ha curato ogni aspetto degli impianti, dalla progettazione alla gestione, riuscendo così a garantire un’offerta energetica completamente green e un risparmio sia per l’ambiente che per i consumi. L’energia rinnovabile eviterà di immettere nell’atmosfera circa 100 tonnellate di CO2 ogni anno, in ogni sito, per un totale di 1500 tonnellate di CO2 all’anno, pari alla piantumazione di 900 alberi.

“L’obiettivo di Engie è accompagnare i partner nel percorso di decarbonizzazione offrendo soluzioni innovative e a basso impatto ambientale. L’accordo con Conad rientra in questa strategia e ci consente, inoltre, di consolidare il supporto a un settore strategico come quello della grande distribuzione”, afferma Carlo Perrone, Direttore BtB di Engie Italia. “Le innovazioni tecnologiche nel campo del fotovoltaico rappresentano un trend del futuro e molte imprese di diversi settori stanno investendo su queste soluzioni per ridurre i costi di energia e contribuire al percorso di transizione energetica”.

“Questo è l’anno della svolta energetica”, aggiunge Lucia Grandoni, Direttore Sviluppo di Conad Adriatico. “Grazie all’ampia disponibilità di spazi sui tetti delle nostre strutture commerciali e l’innalzamento in performance dei pannelli fotovoltaici di nuova generazione, Conad Adriatico si è data due obiettivi: economico, perché l’approvvigionamento energetico da un impianto fotovoltaico, anche se parziale, rende sostenibili nel medio termine i costi di struttura; ambientale, perché contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 dovute a una fornitura elettrica basata su fonti non rinnovabili”.

Penny si avvicina all’agricoltura verticale con “pianetiamo”

Penny lancia la linea “pianetiamo” dedicata all’agricoltura verticale, la nuova frontiera in termini di agricoltura sostenibile che salvaguarda e rispetta le risorse più preziose del pianeta. La produzione utilizza il 95% di acqua in meno, con zero pesticidi, ridotto utilizzo di suolo, in una filiera corta, tutta italiana. Inoltre, da un punto di vista organolettico queste insalate sono uniche a livello di gusto rispetto alle standard di IV gamma.

Nella sua fase di lancio “pianetiamo” prevede tre referenze di insalata: lattughino e due mix, balsamica e piccantina, sotto il brand “Natura è”, recentemente rilanciato in termini di qualità e design e che rappresenta l’offerta sostenibile di Penny nella categoria frutta e verdura; si tratta di prodotti da agricoltura integrata realizzati con sistemi di coltivazione rispettosi della biodiversità e che utilizzano tecniche di coltivazione volte a ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze chimiche.

Con “pianetiamo”, Penny Italia differenzia l’offerta a scaffale e rende visibile e sempre più concreto il suo impegno per la sostenibilità verso l’ambiente anche attraverso la marca privata che da sempre è portatrice dei valori del brand. “Per noi è centrale il tema della produzione che azzera lo spreco e riduce al minimo il consumo delle risorse” afferma Monica Dimaggio Responsabile Penny per Private Label e Sostenibilità. “Con “pianetiamo” riusciamo quindi a portare ai nostri clienti un prodotto fresco d’eccellenza qualitativa, esito di innovazione e tecnologia responsabile. Penny si posiziona come prima e un’unica insegna con un marchio privato da vertical farming”.

Dopo gli Oro Saiwa, anche i TUC saranno prodotti con grano italiano

Mondelēz International amplia il programma di approvvigionamento di grano italiano per lo stabilimento di Capriata d’Orba (AL). Il progetto di sostenibilità e di promozione dell’italianità, iniziato nel 2019 con Oro Saiwa Classico, adesso coinvolge anche il brand TUC, con le referenze TUC Cracker e TUC Sfoglie, e i nuovi Oro Saiwa “Le Frolle” disponibili con pack in carta nei gusti panna e cacao. Circa 30.000 tonnellate di grano italiano vengono utilizzate presso il sito produttivo di Capriata d’Orba e provengono da oltre 5.000 ettari di campi, coinvolgendo più di 300 aziende agricole distribuite sul territorio nazionale.

L’impianto di Capriata d’Orba, con il suo modello orientato alla sostenibilità e attento all’ambiente, al territorio e alle persone, rispecchia la strategia globale “Snacking Made Right” di Mondelēz International, che mira a rafforzare i programmi legati allo snack consapevole e sostenibile.

“Questa importante novità fa parte degli impegni di Mondelēz International in materia di sostenibilità, che includono l’approvvigionamento sostenibile delle materie prime, la riduzione dell’impronta ambientale dell’azienda e il rispetto dei diritti di tutte le persone lungo la sua catena del valore”, ha dichiarato Silvia Bagliani, Amministratore Delegato del Gruppo Mondelēz International in Italia. “Lo stabilimento di Capriata d’Orba rappresenta un esempio virtuoso di sostenibilità che incarna la strategia ‘Snacking Made Right’ dell’Azienda, che si impegna ad offrire alle persone lo snack giusto, per il momento giusto e fatto nel modo giusto”.

Il 100% degli imballaggi utilizzati nello stabilimento sono concepiti per essere riciclabili. Lo stabilimento produce ogni anno circa 40.000 tonnellate di biscotti e snack salati, di cui oltre il 30% vengono esportati nel mercato estero.

Ecopackaging, Tetra Pak mette a punto una confezione di carta senza strato di alluminio

Il percorso di innovazione sostenibile per il packaging di Tetra Pak prosegue speditamente. Nel 2022 è stato messo a scaffale per un test commerciale sui consumatori un primo lotto pilota di confezioni monodose realizzate con barriera alternativa a base carta. Nel 2025 sarà pronta la produzione industriale su larga scala della prima confezione asettica con barriera a base carta, una soluzione alternativa agli attuali pack in cui è presente un sottilissimo strato di alluminio che, seppur garantendo la sicurezza alimentare, contribuisce a un terzo delle emissioni di gas serra legate ai materiali di base utilizzati.

“Presentare una nuova soluzione che è destinata a segnare un prima e dopo per il confezionamento asettico rappresenta per noi un motivo di grande orgoglio, ma al contempo di grande consapevolezza del valore condiviso, giorno dopo giorno, con i nostri partner, clienti e stakeholder della filiera agroalimentare” spiega Paolo Maggi, Presidente Tetra Pak South Europe. “Un ulteriore traguardo in un percorso che, a partire dall’invenzione della tecnologia asettica, segna la costante spinta all’innovazione sostenibile del packaging alimentare secondo Tetra Pak”.

Si prevede che le nuove confezioni con barriera alternativa a base carta possano offrire standard di protezione da luce e ossigeno, proprietà di protezione di qualità e caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto e shelf life comparabili con le confezioni asettiche tradizionali per prodotti a bassa acidità. Il tutto con un significativo incremento di materie prime da fonti rinnovabili utilizzate e quindi una riduzione delle emissioni di Co2 ancora superiore rispetto al passato per una tipologia di confezione – i cartoni per bevande – già conveniente sotto questo profilo.

“Nella roadmap di innovazione sostenibile Tetra Pak – evidenzia Laurence Mott, Executive Vice President Development and Technology Tetra Pak – l’incremento del contenuto di carta rappresenta una priorità chiave. I cartoni per bevande con barriera a base carta hanno infatti un chiaro potenziale per attirare l’interesse dei consumatori e realizzare un’economia circolare a basse emissioni di carbonio, aumentando l’attrattività di queste confezioni per le cartiere, grazie al maggiore contenuto di carta. L’approccio alla “paperization” è da tempo la direzione strategica che Tetra Pak ha scelto di percorrere prima che diventasse una tendenza per molte aziende ed è un criterio importante per rispondere in maniera efficace, e non contingente, alle prossime regolamentazioni europee in materia di packaging”.

Apicoltura Piana compie 120 anni e continua a investire in sostenibilità

Apicoltura Piana celebra 120 anni di attività. L’azienda nasce infatti nel 1903 a Castel San Pietro Terme, nel bolognese, quando il professor Gian Pietro Piana, docente universitario, si trasferì da Milano. Qui, con il figlio, iniziò a studiare le api rendendosi conto delle particolari doti delle api italiane, più docili e produttive delle parenti europee. In pochi anni Apicoltura Piana è diventata una delle maggiori aziende italiane del settore grazie all’attività di allevamento ed esportazione di api regine e alla produzione di miele. Negli anni ’90 l’azienda si posiziona definitivamente ai vertici del comparto del miele grazie a una crescita significativa dei volumi e del fatturato, rimanendo tuttora leader di settore.

Con un fatturato che supera i 23 milioni di euro e 5 mila tonnellate di miele lavorate ogni anno, oggi Apicoltura Piana è un punto di riferimento nel mondo apistico. Oltre ad allevare le api regine, lavora e confeziona miele, proponendo semilavorati e prodotti finiti in diversi formati e tipologie floreali, sia a marchio-proprio (Piana Miele) che per conto di terzi. Grazie all’ampia offerta e alla massima attenzione che dedica alla selezione e al controllo qualità in ogni fase della produzione, garantisce prodotti di alto livello, specifici per ogni settore del mercato: dalla GDO all’ Horeca fino ai canali commerciali specializzati.

L’azienda rispetta l’ambiente, supporta il benessere delle api e valorizza la tracciabilità del miele ma, soprattutto, investe in ricerca e innovazione tecnologica con il progetto Melixa System, un avanzato sistema di monitoraggio in tempo reale e da remoto dello stato dell’apiario, senza interferire con l’attività delle api. Per rispondere invece alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili anche ai temi della sostenibilità, l’azienda ha aggiornato la rivoluzionaria linea Squeeze, con i nuovi pack in polietilene (PET) riciclato al 50% riducendo significativamente l’impatto della confezione sull’ecosistema. Il mercato ha accolto molto bene la novità registrando un significativo +100% nelle vendite già nei primi sei mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. La linea Squeeze comprende i gusti Acacia, Millefiori, Millefiori di filiera italiana e Millefiori con Pappa Reale.

“Siamo orgogliosi della nostra storia e vogliamo continuare a crescere e investire, sia in nuovi prodotti sia in ricerca e sviluppo. Per il futuro abbiamo in serbo tante iniziative che ci permetteranno di rispondere alle esigenze di un consumo sempre più attento e sostenibile, coniugando la valorizzazione delle migliori materie prime all’attenzione degli equilibri del nostro pianeta, come ad esempio la scelta di utilizzare Melixa System, una tecnologia che monitora in tempo reale la produzione e le condizioni dell’arnia, senza interferire con il benessere delle api. Stiamo anche lavorando su un nuovo progetto di filiera che valorizza i mieli tracciati e garantiti, di origine 100% italiana. Abbiamo una visione chiara e coerente dell’azienda, anche a supporto di un ecosistema che ha bisogno delle nostre cure e, soprattutto, delle api, messe sempre più a rischio estinzione”, ha dichiarato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato Apicoltura Piana.

Caffè Borbone nuovamente premiato da EcoVadis

Anche nel 2023 Caffè Borbone riceve il Sustainability Rating di EcoVadis, il riconoscimento che premia le aziende che hanno dimostrato di essere conformi a un sistema di gestione solido relativamente ai criteri di sostenibilità.

Con la conferma del Silver Score, Caffè Borbone rientra nel 10% delle migliori aziende analizzate dal team di esperti internazionali di EcoVadis – oltre 100.000 in diversi ambiti dal 2007 – con un 92esimo percentile, un punteggio in miglioramento rispetto a quanto raggiunto nel 2022. Tutte le medaglie presentano range di punteggio variabili che, con il passare degli anni, diventano sempre più rigidi e sfidanti, aumentando in particolare la soglia minima per il raggiungimento della medaglia Gold.

“Questo riconoscimento è un’ulteriore prova del lavoro e dell’impegno che, quotidianamente, Caffè Borbone porta avanti in termini di processi produttivi, non solo investendo nella qualità delle materie prime con un approvvigionamento sostenibile, ma anche e soprattutto dimostrando l’amore verso il territorio”, afferma Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone. “Il raggiungimento di questo risultato è un significativo incoraggiamento per continuare in questa direzione, proponendo soluzioni sostenibili a basso impatto ambientale”.

Logistica sostenibile, Conad inizia a consegnare con veicoli elettrici a Roma e Palermo

Conad avvia un nuovo progetto logistico di consegne a punti vendita in modalità 100% elettrica a Roma e a Palermo. L’iniziativa sottolinea l’impegno dell’azienda verso una logistica sempre più sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto in termini di emissioni di Co2 al fine di migliorare la qualità dell’aria. Il nuovo progetto prevede l’utilizzo di veicoli elettrici per effettuare le consegne di prodotti dai Cedi (Centri distributivi) delle Cooperative PAC 2000A e Conad Nord Ovest a 16 punti vendita di Roma e Palermo. I veicoli di consegna elettrici percorreranno circa 450-500 Km/giorno nelle zone servite.

“Noi di Conad siamo da sempre a favore di una logistica moderna ed efficiente che abbia come bussola di riferimento la sostenibilità aziendale” dichiara Andrea Mantelli, Direttore Supply Chain di Conad. “Il progetto di consegna con modalità 100% elettrica rappresenta un ulteriore passo in avanti per la nostra strategia di sostenibilità ambientale permettendo l’ottimizzazione del dispendio energetico, con una notevole riduzione delle emissioni di Co2.  Fondamentale per la realizzazione dell’iniziativa è stato il supporto delle Cooperative, che hanno lavorato duramente per renderlo possibile. Grazie al loro impegno, Conad sarà in grado di fornire un servizio di consegne più sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.

L’utilizzo di nuovi veicoli elettrici per la consegna sarà esteso nei prossimi mesi anche nelle città di Torino e Firenze, a riprova dell’impegno continuo di Conad e delle Cooperative associate verso la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti. L’impegno dell’insegna verso una mobilità sostenibile abbraccia anche le comunità in cui l’insegna opera attraverso l’installazione di colonnine di ricarica elettrica presso i punti vendita Conad: grazie alla partnership con Enel X Way, Conad ha installato 500 punti di ricarica a uso pubblico su tutto il territorio nazionale. Ciò ha permesso all’insegna di offrire un servizio alla Comunità sempre più orientato ai nuovi bisogni e al rispetto dell’ambiente.

La mobilità elettrica e l’impegno di Conad per una logistica sostenibile rientrano nella strategia concreta di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il Futuro”, nella dimensione Ambiente e Risorse, contribuendo alla tutela dell’ambiente e alimentando la crescita di un modello di sviluppo concretamente sostenibile.

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