Attraverso il Bilancio di Sostenibilità 2022, Leroy Merlin descrive i suoi impegni presi con la comunità e il pianeta. Con 52 negozi in Italia, 7 showroom e un e-commerce da più di 1,5 milioni di referenze, tutte le sue attività sono improntate alla generazione di un impatto positivo, da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Nel 2022 l’azienda ha generato oltre 1 miliardo e 800 mila euro di ricavi dalle vendite e dalle prestazioni, in crescita del 10% rispetto al dato del 2021. Di questo, il 94% è stato distribuito agli stakeholder, sotto forma di acquisti ai fornitori, salari, oneri finanziari, imposte e liberalità, e solo il 6% è stato trattenuto in azienda. Ma non solo. Leroy Merlin Italia garantisce a tutte le proprie persone modalità di condivisione del valore economico generato dall’azienda attraverso la partecipazione ai benefici e ai risultati aziendali. Ogni persona che fa parte dell’azienda può decidere di diventare azionista del Gruppo ADEO, in un’ottica di condivisione dei risultati a lungo termine. A oggi, il 95% delle persone di Leroy Merlin Italia è azionista del Gruppo.
Lo sviluppo personale e professionale delle persone viene perseguito attraverso programmi di formazione appositamente progettati. Questi programmi non solo favoriscono la crescita individuale, ma contribuiscono anche a rafforzare l’azienda, rendendola più competitiva. Solo nel 2022 sono state erogate oltre 114.000 ore di formazione.
Nel corso del 2022 sono stati compiuti significativi sforzi per rafforzare le iniziative a tutela delle pari opportunità e valorizzazione delle pluralità, con particolare attenzione a progetti come “FormidAbili”. Lanciato nel 2021 in collaborazione con (Ri)generiamo e l’agenzia per il lavoro AbileJob, il progetto FormidAbili è stato portato avanti durante il 2022, rappresentando un percorso di inclusione lavorativa per persone con disabilità intellettive, che ha portato al coinvolgimento complessivamente di 45 persone.
Sul fronte della decarbonizzazione, l’obiettivo del Gruppo Adeo è chiaro: ridurre del 50% le proprie emissioni entro il 2035 rispetto al 2021 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In quest’ottica si inseriscono gli impegni di decarbonizzazione di Leroy Merlin Italia. Attualmente, il 78% dei consumi energetici, sia diretti che indiretti, è alimentato da energia autoprodotta o acquistata da fonti rinnovabili, registrando un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2021. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla continua installazione di pannelli fotovoltaici (attualmente su 23 negozi) e all’acquisto di energia elettrica rinnovabile, attestata grazie ai Certificati di Garanzia di Origine.
Con l’indicatore del BES – Benessere Equo e Sostenibile – Leroy Merlin Italia ha misurato il beneficio prodotto dalle sue attività, valutando le performance aziendali in considerazione anche delle esternalità generate. Nel 2022 il Beneficio generato da queste attività è stato di oltre € 54 milioni, in aumento del 59% circa rispetto ai valori del 2021, grazie all’incremento del capitale economico, di quello umano e di quello sociale e alla riduzione dell’impatto negativo sul capitale ambientale, grazie al progetto “Energia del Bosco”, incentrato su attività ecosistemiche per la valorizzazione della biodiversità.







La filiera produttiva Pink Lady coinvolge attivamente 3 Paesi e oltre 3000 produttori:
Rilevante l’impegno profuso dall’azienda per la sostenibilità: Pink Lady ha infatti eliminato la plastica nelle confezioni monouso, risparmiando in media 660 tonnellate di plastica in una stagione: le confezioni sono al 100% di cartone, con alveoli di cellulosa per i vassoi destinati allo sfuso. Il cartone è certificato FSC, proveniente da foreste gestite responsabilmente.
“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2023: eravamo consapevoli delle incertezze legate alla campagna del pomodoro dovute alle incognite climatiche e all’aumento dei prezzi, ma siamo riusciti addirittura a migliorare i risultati del 2022” – ha dichiarato il CEO del Gruppo La Doria Antonio Ferraioli, che aggiunge: “Questo traguardo è stato ottenuto grazie al nostro modello di filiera integrata, dal seme al prodotto finito, sostenibile e responsabile. A questo proposito abbiamo raggiunto importanti risultati anche sui progetti di sostenibilità ambientale legati all’Agricoltura 4.0 e allo sviluppo della biodiversità, nonché sulle nuove iniziative di sostenibilità etico-sociale avviate. Per noi è importante affiancare la nostra parte agricola in progetti che pongono al centro l’ambiente e le persone, attraverso i quali vogliamo farci promotori della cultura della legalità e della sostenibilità in agricoltura nel Centro Sud Italia”.

Nel biennio 2021/22 Ritter Sport ha compiuto un ulteriore passo verso la sostenibilità e la trasparenza della filiera del cacao dando impulso ai programmi di partnership con cooperative e organizzazioni di produttori in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Nicaragua e Perù. Questi programmi sono diretti a promuovere la sostenibilità a lungo termine della coltivazione del cacao migliorando le pratiche agricole, le condizioni di vita e lo sviluppo economico delle comunità locali coinvolte. L’obiettivo che Ritter Sport si è proposta di centrare entro il 2025 è duplice: estendere la tracciabilità del cacao sino alla singola azienda agricola e portare al 100% la quota del fabbisogno annuo di massa e burro di cacao per la produzione della gamma Ritter Sport soddisfatta dalle forniture provenienti dai programmi di partnership. Peraltro, il traguardo della tracciabilità totale è stato raggiunto a fine 2022, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo prefissato.


Terzo elemento di valore è il consolidamento delle relazioni con l’Industria di Marca (IDM), il cui contributo all’innovazione è riconosciuto come fondamentale e con la quale, a partire dal prossimo gennaio, verranno avviati tavoli di lavoro congiunti per dare applicazione al progetto CRM anche con lo scopo di superare questo difficile momento per i consumi. Una condivisione di informazioni e di piani che va nella direzione di costruire congiuntamente nuove attività di marketing a sostegno dei consumi.
Con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, così come previsto dall’Accordo di Parigi e COP26, Lidl Italia si impegna a ridurre le proprie emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030 rispetto al 2019, attraverso azioni concrete orientate nel tempo. Già dal 2022, l’Azienda è clima neutrale.

