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ShopFully acquisisce Tiendeo, la tech company reinventa lo shopping di prossimità

ShopFully, tech company italiana tra i principali player europei nel Drive To Store, già proprietaria dei marketplace DoveConviene, PromoQui e VolantinoFacile, ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Tiendeo, società spagnola con sede a Barcellona specializzata nella digitalizzazione dei cataloghi e dei volantini, diventando così il leader europeo nel Drive to Store in termini di Paesi in cui opera, numero di utenti attivi e di partner.

L’operazione sancisce infatti la creazione di un gruppo presente con un team in 12 nazioni, un network di 45 milioni di utenti attivi e oltre 400 partner tra i grandi retailer e brand più noti a livello globale. ShopFully così rafforzata potrà offrire a consumatori e mercato una tecnologia e prodotti best-in-class, attraverso una piattaforma di innovazione comune a servizio di sempre più clienti nel mondo.

L’acquisizione supporta il piano di espansione strategica di ShopFully nel divenire un leader all’interno del Drive To Store a livello europeo e internazionale. A tal proposito, ShopFully vanta un considerevole track record di acquisizioni, avendo completato con successo l’integrazione di PromoQui e VolantinoFacile nel 2020.

Tutto questo avviene in un contesto di profonda trasformazione dello shopping e del retail. Nonostante infatti l’80% delle vendite avvenga nei negozi e il 70% della crescita del retail dei prossimi anni sia prevista proprio attraverso il canale fisico , il 75% delle decisioni di acquisto dei beni di consumo in Europa sono ormai prese dal consumatore attraverso i canali digitali.

La mission di ShopFully riempie proprio questo spazio tra decisioni digitali e acquisti in negozio, collegando milioni di consumatori nel mondo con i negozi vicino casa, facendo risparmiare loro tempo e denaro e aiutando retailer e brand a spingere le vendite nei negozi fisici. L’obiettivo è dunque passare da una comunicazione locale ai consumatori prevalentemente cartacea – che ad oggi prevede, solo in Europa, investimenti per oltre 12,6 miliardi di euro – a un modello digitale, con significativi vantaggi in termini economici e di impatto ambientale.

“ShopFully ha registrato negli anni un importante trend di crescita, sia organica sia per linee esterne e punta a collegare sempre più consumatori in Europa e nel mondo con i negozi vicino casa attraverso la sua tecnologia. Con questa acquisizione acceleriamo il nostro percorso e puntiamo a creare ancora maggiore valore per consumatori e partner” – commenta Stefano Portu, CEO e Founder di ShopFully.

“Siamo felici di entrare nel gruppo di ShopFully, dando vita così al leader europeo del Drive-to-Store” dichiara invece Eva Martìn, Co-Founder di Tiendeo: “Unire le forze permetterà infatti di creare nuove sinergie fra i nostri business, mettendo a fattor comune risorse e know-how per sviluppare soluzioni sempre più innovative da proporre ai mercati in cui operiamo.”

A seguito dell’operazione, i Soci Fondatori di Tiendeo, Eva Martín, Jonathan Lemberger e Maria Martín ricopriranno ruoli di leadership all’interno del senior management team di ShopFully, unendosi a un team di oltre 370 professionisti di quasi 30 nazionalità diverse.

Le 5 tendenze nel retail del 2022 secondo Tiendeo

Il 2021 è stato un anno di assestamenti, segnato da una lenta ripresa economica ancora immersi nella pandemia di Covid-19, che continua a circolare ad alta velocità nel Paese. Ci si aspettava che il 2021 sarebbe stato l’anno del ritorno alla normalità, ma purtroppo non è stato così. A causa delle circostanze, il settore retail si è trovato ad adottare una strategia flessibile, in grado di adattarsi alle nuove abitudini di consumo degli italiani, inducendo i professionisti del marketing a riorganizzare le proprie risorse e i propri canali di distribuzione per il 2022. Tiendeo.it, azienda specializzata nella digitalizzazione del settore retail, ha realizzato uno studio coinvolgendo i professionisti del marketing dei principali brand mondiali, che ha permesso di individuare i 5 trend chiave che rivoluzioneranno il settore retail nel 2022.

1. Crescita continua delle esperienze omnicanale

Secondo lo studio condotto da Tiendeo “Retail Marketing Hot Trends 2022”, il 58,6% dei retailer e dei brand scommetterà sui canali digitali nel 2022. L’evoluzione delle abitudini di acquisto ha portato il canale digitale a essere il mezzo preferito dai marketer per connettersi con i consumatori. Pertanto, l’investimento nei media tradizionali (TV, radio o pubblicità cartacea) si è spostato verso il mezzo digitale. È quanto evidenziato dallo studio, che mostra come marketing digitale (78%) e social network (67%) saranno gli investimenti a cui verrà riservato maggior spazio nei budget marketing 2022. Ora più che mai, l’uso di strategie adattabili di fronte a un futuro incerto, insieme alla necessità di offrire esperienze omnicanale, costituiranno il fondamento delle strategie pubblicitarie.

2. Il boom del “negozio esperienziale”

Il paradigma dei negozi tradizionali scompare per lasciare posto a quello dei negozi esperienziali. Negozi in grado di coniugare il mondo fisico e digitale in un momento e in un luogo specifici. Un effetto collaterale di questo cambio di paradigma è la crisi del modello di business dei centri commerciali a cui siamo stati abituati finora. Un modello di business che rischia di scomparire, a favore di uno più flessibile, in cui predomineranno campagne effimere o addirittura occasionali.

Così, i centri commerciali cesseranno di essere luoghi di passaggio per consolidarsi come punti di incontro dove gli spazi si trasformeranno in palcoscenici, e dove si potrà assistere a diversi tipi di spettacoli che invitano al consumo di un determinato prodotto o brand. L’obiettivo di questo cambiamento di modello è quello di attirare il pubblico verso il negozio fisico (sia coloro che desiderano acquistare, sia coloro che al momento non manifestano tale intenzione) e creare così un’esperienza unica basata su emozioni in grado di sviluppare una connessione e un legame maggiori.

“Sebbene i negozi fisici continuino a riscuotere i consensi del pubblico, i consumatori sono sempre più alla ricerca di un’esperienza memorabile e fluida, in cui il digitale svolgerà un ruolo fondamentale”, afferma Eva Martín, CEO di Tiendeo.

3. La tecnologia come catalizzatore del cambiamento

Soluzioni digitali di assistenza alla vendita, chioschi interattivi, negozi cashless,… Così sarà il futuro delle attività commerciali. Con l’incorporazione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale nel processo di vendita, assisteremo all’apparizione sempre più frequente di negozi intelligenti, che consentiranno ai consumatori di acquistare in luoghi praticamente con pochissimo personale e dove non è necessario passare dalla cassa.

A livello internazionale, i supermercati senza bancomat non sono una novità. In Italia Conad sta testando tecnologie casherless per avvicinarsi alla formula di supermercati senza cassa.

Un passo che è stato fatto anche dai grandi gruppi dei nostri cugini d’oltralpe, come Carrefour, Auchan e Monoprix. Lo sviluppo di queste tipologie di negozi consente ai rivenditori di competere con i giganti dell’e-commerce fornendo un’esperienza più confortevole e senza attriti.

Quando si parla di shopping online, si parla anche di tecnologie che ci trasportano direttamente in negozio senza muoverci da casa nostra attraverso la realtà virtuale aumentata. Ne è un esempio l’azienda Dyson, che è stata uno dei primi brand a testare questo concetto con l’apertura di un proprio negozio virtuale, in cui gli utenti sono stati invitati a testare i prodotti da remoto e avviare così il processo di acquisto.

4. L’economia circolare, al centro delle strategie

La preoccupazione dei consumatori per l’ambiente sta portando retailer e brand ad adottare una strategia più responsabile. Rifiuti Zero, il mercato dell’usato e quello d’occasione continueranno a crescere, e ci si troverà ad affrontare nel 2022 un tema cruciale per il settore: conciliare potere d’acquisto e tutela dell’ambiente.

Come ad esempio il Green Friday, ovvero il Black Friday di Ikea, collegato al servizio “Riporta e Rivendi”, che da anni aiuta le persone a prolungare la vita dei propri mobili Ikea. In occasione del Green Friday i clienti hanno goduto di una valutazione pari al 50% in più del proprio usato. Un modo per fomentare il riciclo e disincentivare lo spreco.

Un esempio per il settore moda è invece il brand francese Kiabi, che prevede di aprire in Italia diversi punti vendita specializzati in abbigliamento usato nel corso del 2022.

Un altro aspetto degno di nota in relazione all’economia circolare, è l’impegno di diversi retailer a ridurre o eliminare la produzione dei propri cataloghi cartacei. Anche in questo caso, ne è un esempio la svedese Ikea, che ha annunciato l’intenzione di interrompere la stampa del suo noto catalogo cartaceo nel 2022.

In Italia sempre più brand stanno raggiungendo questo punto di consapevolezza e optano per strumenti di comunicazione più sostenibili come i cataloghi digitali.

5. Lunga vita al social shopping

Sebbene il social shopping sia una tendenza consolidata, nel 2022 vedremo sempre più brand e retailer utilizzare questo mezzo come complemento dell’e-commerce, dove il social selling si affiderà principalmente a influencer e brand ambassador.

Secondo lo studio Tiendeo, il 68% dei retailer e dei brand prevede di aumentare la propria spesa pubblicitaria sui social media nei prossimi 12 mesi.

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