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Fruit Innovation: in un convegno le strategie per l’export dell’ortofrutta

È promosso da Fruit Innovation, la nuova fiera internazionale in calendario a Milano dal 20 al 22 maggio prossimi per iniziativa di Fiera Milano e Ipack-Ima spa, il convegno che si svolgerà il 14 aprile prossimo al centro Congressi della Fondazione Stelline a Milano. Tema: “L’internazionalizzazione dell’impresa ortofrutticola. Risposte concrete ad esigenze emergenti”.

“Il Seminario – spiega Claudio Scalise, managing partner di SG Marketing, la società che ne sviluppa i contenuti – è di elevato profilo e di respiro internazionale, perché raccoglie le testimonianze di aziende del settore e non, che hanno intrapreso un cammino vincente che le ha portate a espandersi fuori dai confini italiani. Ci concentreremo sulle strategie che le aziende possono porre in essere per affrontare i nuovi mercati, attraverso l’esposizione di best practice, ossia modelli organizzativi di successo che sono già stati adottati”.

A parlare saranno i manager di Dimmidisì (Massimo Bragotto, direttore commerciale), Consorzio Vog (Gerhard Dichgans, direttore generale), Zespri International (Bert Barmans, general manager Zespri Europe), Caviro (Nicolò Tagliarini, country manager Russia – USA) e Unitec (Angelo Benedetti, presidente). L’introduzione sarà affidata a Marco Salvi, presidente di FruitImprese, mentre le conclusioni saranno a cura di Luca Bianchi, capo Dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole.

Il settore dell’ortofrutta guarda con fortissimo interesse all’export, così come l’intero comparto agroalimentare italiano. L’esportazione del food Made in Italy oggi vale oltre 34 miliardi di euro e le aspettative parlano di 50 miliardi in 3 anni. In questo scenario l’ortofrutta fresca rappresenta il secondo comparto dopo il vino. Significa quindi che vi sono potenzialità inespresse che devono essere ancora sfruttate, che nel caso dell’ortofrutta, sottolinea Scalise, “condurranno le imprese a guardare con interesse a Paesi ancora non ‘esplorati’, soprattutto quelli extra-europei. Il tema è dibattuto ormai da anni: ora è tempo di agire”.

Fruit Innovation, organizzato da Fiera Milano e Ipack-Ima, vedrà coinvolta SG Marketing anche nell’organizzazione di un secondo convegno che si terrà durante l’evento (il 22 maggio), dal titolo: “Raccontare sul punto vendita il valore del prodotto ortofrutticolo: best practice internazionali”. Verranno in questo caso presentate testimonianze di insegne che hanno lavorato su modalità innovative di valorizzazione dell’ortofrutta fresca sul punto vendita.

Le magie di Expo: il supermercato Future Food District di Coop in una fotogalllery

2500 metri quadri di superficie sviluppati su due livelli, uno spazio sperimentale, capace di generare nuove interazioni tra consumatori, prodotti e produttori: un luogo in cui ritrovare un rapporto diretto con la filiera.

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Inizialmente i visitatori entreranno in un corridoio d’ingresso dove prenderanno coscienza di essere in un supermercato Coop (una parete illustra il concetto chiave della proprietà condivisa) e concettualmente effettueranno un viaggio nel tempo, dal magazzino di previdenza a Torino, il primo negozio Coop in Italia datato 1854 ai giorni nostri. Con lo stesso sistema poi si potrà visualizzare l’evoluzione del mercato dal medioevo al prossimo futuro. Arrivando al piano superiore il visitatore trova un mezzanino di passaggio interamente abitato da informazioni e popolato da un presidio di soci Coop cosi come opereranno nel supermercato 40 dipendenti di Coop Lombardia.  Anche qui un’infografica a parete permetterà di ripercorrere alcune tappe significative della storia di un movimento che ha oltre 160 anni di vita. Da questo spazio trasmetterà per tutta la durata di Expo RadioCoop, la radio in store di Coop che fungerà da amplificatore di tutto ciò che succederà nel FFD dentro la rete dei 1200 punti vendita Coop.

Dai soci coop in carne e ossa al primo incontro con YuMi, un robot di nuova generazione realizzato da ABB in grado di interagire con le persone dotato di braccia, vista e tatto, pensato per una nuova era dell’automazione in cui gli esseri umani e i robot eseguiranno congiuntamente le stesse operazioni. YuMi è infatti l’abbreviazione di “you and me” a sottolineare la collaborazione tra robot e uomo, con la sua capacità di manipolare in completa sicurezza qualsiasi oggetto, dai delicati elementi di precisione di un orologio fino a infilare il filo in un ago o interagire con i clienti del Supermercato del Future Food District.

Al piano superiore ci si immerge nella vera e propria superficie di vendita: un mare di prodotti su una struttura a gradoni, disposti su tavoli che seguono un ordine che va dalle materie prime, la frutta, il grano, il latte, ai prodotti via via più trasformati e elaborati, valorizzando il patrimonio agroindustriale italiano. Cinque le filiere: latte e derivati, the, caffè e cacao, cereali e birra, carne e pesce, ortofrutta e vino. Per fare un esempio: si parte dalla farina passando per la pasta i biscotti fino alla birra.

I prodotti sono esposti su ampi tavoli; il  loro semplice sfioro con la mano permetterà all’utente di ottenere informazioni aumentate sui prodotti ovvero tutte quelle informazioni che oggi o non sono disponibili o lo sono parzialmente solo in rete ma che, in ogni modo, non riusciamo a far stare in un’etichetta tradizionale. Attraverso queste “etichette aumentate” il prodotto è in grado di raccontare se stesso, le sue proprietà, la sua storia, il suo tragitto.

Tre sono i livelli di interazione previsti. Il primo permette di ottenere indicazioni sulle caratteristiche primarie dell’articolo, il secondo fornisce l’etichetta aumentata capace di rivelare l’origine delle principali materie prime che compongono il prodotto, e l’eventuale presenza di ingredienti allergizzanti, il dato nutrizionale per porzione e l’impatto ambientale espresso in CO2 equivalente, infine (terzo livello) informazioni in dettaglio sulla storia e sulle sue caratteristiche. Sostanzialmente si applica l’’Internet of Things “ai processi di vendita/acquisto della grande distribuzione.

L’eliminazione delle barriere verticali disegna un paesaggio orizzontale che favorisce il contatto e la relazione, permettendo di utilizzare il supermercato quasi come un’area di libero scambio,  una sorta di baratto delle idee. Lo stesso concetto di filiera apparenta in qualche modo il supermercato di Coop ai cluster tematici presenti in Expo.

Il Future Food District di Coop a Expo 2015

All’indomani della visita del presidente del consiglio Matteo Renzi al cantiere di Expo 2015, il countdown è ormai avviato e cominciano a svelarsi le “magie di Expo”, come le definisce il commissario Giuseppe Sala. Una di queste, “la sfida dai contenuti più interessanti” è il Future Food District dove la tecnologia spesa l’alimentazione: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT  Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati.

7 - Render 07- Il Supermercato del Futuro_sezione prospettica

Tocca al presidente di Coop spiegare i perché del coinvolgimento di Coop in Expo, dopo gli iniziali dubbi, un coinvolgimento che vale 15 milioni di euro di investimento tra realizzazione e gestione di quello che non sarà solo un’idea di supermercato del futuro, ma “un’occasione per confrontarci sui contenuti che appartengono al sistema coop: il cibo buono e sicuro per tutti. La scommessa per noi non è solo tecnica ed economica, ma è una scommessa< sociale. In Expo vediamo l’occasione di riscatto per il Paese  e noi ci crediamo. È una sfida tosta – afferma Pedroni -perché il prgetto speciale di Expo era la realizzazione di un supermercato che funzioni: una macchina di domani che deve essere una macchina di oggi”. E infatti sarà un punto vendita funzionante, con personale Coop.

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Ma attenzione. Non bisogna confondere il supermercato del futuro con una previsione. “Le previsioni sono sempre un azzardo e quasi mai ci prendono – aggiunge Carlo Ratti -. Diverso è sperimentare cose nuove utili per costruire il futuro. Ed è questo il senso anche dell’impiego della tecnologia: sperimentare nuove esperienze. Poi qualcuna funziona, e qualcun’altra meno, ma ci avrà comunque indicato la strada per costruire il futuro”.

L’idea che sottende al Supermercato del futuro è quello di un mercato sociale, di una piazza aperta, di un mix tra storia, tradizione e futuro, di un logo di scambio tra le persone, non solo di merci ma anche di conoscenze e informazioni. “Lo scambio culturale è un tratto distintivo del commercio, da sempre – aggiunge Pedroni – e i nostri supermercato sono forse diventati macchine troppo funzionali in cui si è persa questa connotazione di piazza-mercato”. Sarà un un luogo di incontro e scambio fra produttori e consumatori in cui le barriere verticali lasceranno il posto a un paesaggio orizzontale che favorisce le interazioni, un rimando ai mercati delle origini, internamente il layout dispositivo è suddiviso in  cinque  vie dedicate ad altrettante filiere. L’idea nasce in casa Coop prima ancora dell’adesione a Expo Milano 2015 da un contest sull’innovazione cui hanno partecipato 80 dipendenti under 35.

“Il progetto originario datato 2013, chiamato GeoCoop, si basava sull’esperienza diretta di un gruppo di giovani dipendenti che hanno enfatizzato valori cari a Coop quali la trasparenza e la genuinità indispensabili per un atto di acquisto consapevole, necessario oggi ma ancora di più domani. Valori che noi riteniamo essere sempre più condivisi –  spiega ancora Pedroni -. Quello che si visiterà non sarà dunque un padiglione ipertecnologizzato dove la tecnologia è fine a se stessa; a noi di Coop interessava andare in una direzione opposta dove la tecnologia è utile, a servizio dell’uomo. Se ad esempio nell’Exhibition Area la visione dei prototipi delle fattorie del mare farà riflettere su un pianeta in cui la terra sarà infinitamente più scarsa di oggi, nel Supermercato del futuro le vie delle filiere comunicheranno a colpo d’occhio informazioni sul processo di lavorazione dei prodotti: partendo dai prodotti freschi e freschissimi, via via  verso i prodotti a più alto tasso di trasformazione.

Ma il Future Food District (FFD) ospiterà prefigurazioni di ciò che mangeremo. L’Exhibition Area dedica uno spazio in collaborazione con la Società Umanitaria di Milano dove si vedranno i primi prodotti commestibili derivanti dalle oltre 1.900 specie di insetti di cui si cibano già oggi circa 2 miliardi di persone; inoltre nella piazza ci saranno prototipi e  installazioni volti a esplorare alcune tecnologie innovative in materia di agricoltura urbana e produzione di cibo e energia. Oggi eccezioni domani normalità.

È il caso della Vertical Farm realizzata sulla base di un progetto ENEA: due pareti vetrate alte 4 metri e una coltura idroponica su più  livelli in grado di produrre per i sei mesi di Expo diversi tipi di ortaggi e del Canopy di alghe, apparentemente una semplice copertura, in realtà una complessa soluzione di acqua e microalghe in grado di produrre biomassa con applicazioni possibili in agro-ambientale.  Già dall’esterno, a partire dalla piazza, i visitatori di quest’Area Tematica incontreranno  numerosi assaggi di un  futuro sostenibile.

A Thinking Retail (Parigi 19 marzo) si discute di lusso, fashion, retail nell’era multicanale

La gestione degli assortimenti ‘customer driven’ è al centro di Thinking Retail, evento europeo dedicato al lusso, alla moda e al retail specializzato, che si svolgerà a Parigi il 19 marzo. In particolare a tenere banco è come l’integrazione dei processi di pianificazione, PLM e supply chain aiuti i retailer a rispondere alla domanda del consumatore ‘multicanale’, a definire assortimenti efficaci e a ottimizzare le scorte.

Organizzato da TXT Retail, leader nelle soluzioni di pianificazione end-to-end, il simposio annovera tra i relatori della giornata, retailer del calibro di Adidas, Miroglio, Pandora e Sephora, leader nei settori degli articoli sportivi, del fast fashion, della gioielleria e della cosmetica.

L’evento è realizzato in collaborazione con Microsoft, partner di lungo corso di TXT, e con le società di consulenza Viseo e PricewaterhouseCoopers. Tra i relatori, George Lawrie, Vice President e Principal Analyst di Forrester terrà il discorso di apertura, nel quale analizzerà le attuali tendenze nella pianificazione degli assortimenti. Supportato da casi reali e ricerche di mercato, l’analista fornirà al pubblico in sala i modelli e i parametri di riferimento per valutare il grado di maturità della propria organizzazione e le azioni da intraprendere per ottimizzare la pianificazione multicanale.

«La pianificazione multicanale ha generato nuove sfide per i retailer e richiede nuovi modelli di business, nuove regole, nuove tecnologie di supporto», afferma Peter Charness, Chief Marketing Officer di TXT Retail. «Discuteremo come l’integrazione end-to-end della pianificazione, del merchandising, del design e degli acquisti consenta ai retailer una migliore comprensione della domanda su tutti i canali, insieme alla capacità di trasferire questa conoscenza a monte, ad ogni funzione aziendale. Che si tratti di innovazione, di assortimenti o di gestione del magazzino, il risultato sono decisioni più rapide ed efficaci».

Nutri il Sapere: scuole alla scoperta del cibo negli iper Panorama

Informare e sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie ad una alimentazione corretta e consapevole , con una formula nuova per  un ipermercato: laboratori studiati ad hoc e tenuti presso i banchi dei freschi dagli esperti di Pam Panorama– è questo il senso dell’iniziativa “Nutri il sapere” di Pam, che, da marzo sino a fine maggio, coinvolgerà numerosi punti vendita Panorama sul territorio nazionale e numerose scuole primarie.

Nutri il sapereL’iniziativa, realizzata con il supporto di Gruppo Pleiadi, sarà strutturata in laboratori della durata di un’ora circa ciascuno, durante i quali i piccoli partecipanti approfondiranno la conoscenza ed apprenderanno i segreti del mondo ittico e del processo di produzione del pane, toccando con mano e sperimentando in prima persona quanto raccontato e spiegato a voce dal personale di Pam Panorama.

“Nell’anno di Expo2015 durante il quale il tema della corretta nutrizione del Pianeta diventa centrale come non mai, abbiamo deciso di investire fortemente in un progetto dedicato ai più piccoli per sensibilizzarli all’importanza di una consapevole e corretta alimentazione sin dalla loro giovane età – afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama –. Per far questo abbiamo messo a disposizione l’esperienza ultra cinquantennale che abbiamo maturato sul campo, le competenze in materia di chi come noi quotidianamente si impegna per offrire il meglio da portare in tavola e gli strumenti più adeguati affinché anche i più piccoli possano capire l’importanza ed il valore della scelta di materie prime di qualità”.

 

Pesce e pane sotto la lente

Durante i laboratori tematici, gli studenti verranno a conoscenza di tantissimi aspetti e curiosità legate al mondo del pesce e della panificazione.

Relativamente al pesce, scopriranno i segreti della catena del freddo e tutte le fasi di lavorazione necessarie per offrire un prodotto fresco come appena pescato; analizzeranno il prodotto anche con il supporto di microscopi, osservandone le caratteristiche dal punto di vista tessutale e cellulare; studieranno la composizione, le funzioni vitali, le proprietà nutrizionali, come capire quando un pesce è fresco nonché gli accorgimenti necessari per offrire un prodotto di qualità 365 giorni l’anno.

Per quanto riguarda il pane, gli studenti apprenderanno, direttamente al banco forno, quali sono gli ingredienti principali e tutto il cammino e le trasformazioni che le materie prime devono fare prima di arrivare negli scaffali di vendita: scopriranno le diverse tipologie di pane in base alle specifiche caratteristiche, svilupperanno il concetto di trasformazione della materia coinvolgendo tutti i sensi e toccando con mano i principali ingredienti che lo vanno a formare, conosceranno i valori e le caratteristiche nutrizionali di questo importante alimento tanto amato nel nostro Paese e, attraverso immagini iconografiche, apprenderanno tutte le fasi della filiera.

Al termine delle attività, dopo un breve riepilogo dei punti salienti affrontati, gli studenti riceveranno dei gadget in omaggio accompagnati da veri e propri sussidiari di approfondimento sui temi trattati durante gli incontri.

Dopo Treviso e Marghera, il prossimo appuntamento con “Nutri il Sapere” è previsto per venerdì 13 marzo presso l’ipermercato Panorama di Roma Tiburtina.

Expo: Confapi Industria dà visibilità alle Pmi

A poco più di cinquanta giorni dal taglio del nastro, si stanno mettendo a punto tutte le mosse per fare di Expo 2015 un evento che coinvolga il più gran numero di istituzioni, organizzazioni, imprese. Anche Confapi Industria è scesa in campo con un evento dal titolo “Ci siamo tutti” con l’obiettivo di offrire una vetrina ale eccellenze della piccola e media industria manifatturiera e di servizio alla produzione.

Dal 1° maggio al 31 ottobre, in una location di circa 600 metri quadri in via Forcella 7 – in zona Tortona che negli anni Sessanta ha rappresentato una delle principali aree di fermento e sviluppo industriale – troveranno spazio sale espositive e convegni dove avranno luogo incontri B2B tra aziende e un ricco calendario di eventi.

Questa iniziativa è stata concepita metaforicamente come uno stadio sportivo in cui tutti sono contestualmente espositori e visitatori.

La particolarità è un’offerta modulare di partecipazione che comprende spazi espositivi flessibili, disponibili settimanalmente; una sala convegni per presentazioni, seminari, tavole rotonde, salette private e una zona lunge, oltre a garantire visibilità sui media digitali attraverso una serie di pacchetti variabili per livello di visibilità e per costi dell’investimento.

Si parte infatti da un pacchetto di minima visibilità attraverso la distribuzione di gadget e la presenza di totem interattivi alla visibilità amplificata che prevede iniziative dedicate, passando per eventipersonalizzati e sponsorship dell’iniziativa per periodi definiti o per tutta la durata di Expo.

Per maggiori informazioni e dettagli scrivere a info@web-research.it

Linkontro Nielsen si focalizza sull’Energia d’impresa

L’annuale appuntamento delle imprese del largo consumo e della business community più allargata con Linkontro Nielsen in Sardegna è entrato nella fase calda: definito il tema, rifatta l’immagine, aperte le iscrizioni.

Il tema sceltoper l’edizione 2015 (21-24 maggio) è volto all’investigazione dell’Energia d’impresa, a individuare e condividere la strategia di crescita per un futuro sostenibile. “La lunga e pesante crisi che attanaglia il Paese sembra non lasciare spazio a visioni ottimistiche. Ma è compito della classe dirigente – si legge nella nota di lancio dell’evento – non solo della politica, ricercare possibili soluzioni e adottare comportamenti adeguati al cambiamento di passo. In questi ultimi anni Linkontro si è fatto interprete di questa necessità, proponendo storie di uomini e imprese che ce l’hanno fatta, nonostante tutto”.

Tra le relazioni si segnala la testimonianza di William Gillispie, Senior Executive IBM Global Business Services Retail Center of Competence su che cosa i consumatori si aspettano dai Retailer di domani.

Con l’edizione 2015 si apre un nuovo ciclo de Linkontro: quest’anno l’evento è dedicato al consumatore contemporaneo che si muove nei cambiamenti creati dall’era digitale e dall’avanzare dell’economia della condivisione. Il focus si sposta dall’ingaggio e network (link) alla condivisione e partecipazione (on).

L’obiettivo è quello di chiamare a raccolta risorse, progetti, visioni, sogni, con l’obiettivo di creare energia nuova, contrastare questo nostro lungo declino e alimentare con determinazione ed entusiasmo un nuovo rinascimento.

A segnare questo cambiamento di registro di cui Linkontro vole farsi interpreste è il nuovo sito e il nuovo logo, che evidenzia l’importanza di essere ON, con un forte orientamento alla condivisione e partecipazione.

C’è tempo fino al 30 aprile per iscriversi. Le iscrizioni a Linkontro Nielsen 2015 si effettuano online e vengono elaborate dalla segreteria iscrizioni, che provvederà a confermare ai partecipanti l’iscrizione dopo aver controllato l’avvenuto pagamento.

Riso Gallo partner ufficiale di Padiglione Italia a Expo 2015

Riso Gallo è partner ufficiale di Padiglione Italia a Expo Milano 2015. Durante tutta la durata dell’Esposizione – dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 – i prodotti e le iniziative di Riso Gallo rappresenteranno la qualità e la tradizione del riso nel nostro Paese agli occhi degli oltre 20 milioni di visitatori previsti.

Riso Gallo accompagnerà i visitatori del Padiglione Italia in un viaggio gastronomico nella Penisola, attraverso i suoi prodotti 100% italiani (sarà l’unico marchio di riso in vendita nello shop di Palazzo Italia) e le ricette tradizionali regionali, di cui la nostra cucina è ricchissima, che faranno da guida alla scoperta dei sapori e del territorio italiano. Riso Gallo sarà il fornitore in esclusiva di riso, oltre che dello shop, anche della ristorazione all’interno del Padiglione Italia e protagonista di un ricco calendario di eventi (showcooking, presentazioni di nuovi prodotti, visite in azienda).

«Siamo la più antica azienda risiera italiana, da più di 150 anni diffondiamo nel mondo la cultura del riso e del risotto, un ambasciatore della nostra gastronomia all’estero. Oggi rinnoviamo il grande impegno in questa missione partecipando con orgoglio a Expo Milano 2015, dove il Padiglione Italia rappresenterà una preziosa occasione per ricordare perché il nostro Paese è conosciuto e ammirato in tutto il mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti alimentari e della cultura culinaria che si è sviluppata attorno a loro», dichiara Carlo Preve, amministratore delegato di Riso Gallo S.p.A.

«Oltre ad avere rinomanza internazionale e impegno per la qualità, Riso Gallo è anche un’azienda attenta alle nuove generazioni: in particolare la sua Guida da anni aiuta la formazione dei giovani chef, futuri ambasciatori nel mondo della cucina italiana. In questo Riso Gallo interpreta bene il concept del Vivaio che abbiamo messo al centro di Padiglione Italia», ha affermato Diana Bracco, Presidente Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia.

Riso Gallo è stata scelta, tramite un avviso pubblico, dal Padiglione Italia in virtù della sua rappresentatività ed eccellenza nella produzione italiana di riso. Si tratta infatti della più antica azienda risiera italiana: nata a Genova nel 1856, a conduzione familiare da 6 generazioni, produce interamente in Italia in un unico polo produttivo a Robbio, nel cuore della Lomellina (PV). Riso Gallo è leader del mercato italiano del riso confezionato e il marchio di riso più conosciuto in Italia (fonte: GFK Eurisko), oltre che il brand italiano di riso più noto e distribuito nel mondo: esporta infatti in tutti i 5 continenti in 75 Paesi, inclusa la Cina.

L’azienda è inoltre impegnata a diffondere la cultura del risotto in Italia e all’estero – con particolare attenzione ai giovani chef, futuri ambasciatori della cucina italiana – attraverso la Guida Gallo, giunta alla 9° edizione, che dal 1989 celebra questo piatto con oltre due secoli di storia, un rappresentante dell’alta gastronomia italiana.

Riso Gallo avrà diritto di fornitura e vendita in esclusiva di riso all’interno di Padiglione Italia e comunicherà questa partnership sia in pubblicità, sia sulle confezioni dei suoi prodotti, un punto di riferimento per chi ama esprimere la propria fantasia in cucina. Per l’occasione verrà realizzata una limited edition “Orgoglio d’Italia – Expo Milano 2015”, caratterizzata da uno speciale logo riportato sul fronte del pack di tutti i prodotti in vendita durante l’Esposizione, sia in Italia che all’estero.

Il contributo delle eccellenze italiane del vino per Expo 2015

Quale potrà essere il contributo delle eccellenze italiane del vino a Expo 2015? Se ne discuterà alla tavola rotonda ideata da Fiera Milano Media-Business International (che organizza per il secondo anno il Wine Business Executive Program) in collaborazione con Marco Polo Experience, Alessandro Rosso  Group e Wineverse lunedì 15 dicembre alla Town House Duomo, in piazza Duomo 21 a  Milano. Titolo: Italian Excellence in Wine. Crescere, sviluppare, competere: il contributo delle eccellenze italiane del vino per e in Expo 2015.

Sarà un incontro tra i principali attori del settore vitivinicolo e le istituzioni per analizzare le aspettative e le possibili ricadute positive sul comparto vino di Expo. Sarà l’occasione per analizzare i macrotrends di sviluppo del mercato per il 2015, gli scenari economici e gli effetti di medio-lungo periodo che Expo produrrà sui singoli territori italiani e su tutto il nostro Paese.

I lavori si apriranno con i saluti di Alessandro Rosso (Presidente Alessandro Rosso Group) e Patrizia Marin, (Presidente Marco Polo Experience). Quindi si passerà alle previsioni socio-economiche, culturali e di mercato per il 2015 con le relazioni di Eugenio Pomarici (Presidente Commissione economia e diritto, OIV), Vincenzo Russo (Professore Associato di Psicologia delle Organizzazioni e del Lavoro, IULM), Stefano Cordero di Montezemolo (Economista, Coordinatore Sceintifico Wine Business Executive Program), Antonello Martinez (Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche).

Si aprirà quindi la tavola rotonda, focalizzata su tre temi principali: previsioni di mercato e asset strategici della crescita per il 2015; come si prefigura e struttura il rapporto delle aziende della filiera italiana vino con Expo; ritorni per l’intero settore vitivinicolo dopo Expo.

Ne discuteranno alcuni tra i principali player del settore, tra cui: Marilisa Allegrini, Presidente Allegrini;  Giancarlo Moretti Polegato, Amministratore Delegato Villa Sandi; Lamberto Vallarino Gancia, Padiglione Vino Expo 2015; Filippo Chiusano, CEO Wineverse; Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona, Presidente Ex Vinis.

Per la relazione conclusiva è stato invitato il viceministro per le politiche agricole e forestali Andrea Olivero, con un intervento sulle Misure di politica economica e strategie di sviluppo industriale verso e oltre Expo Milano 2015.

L’evento inaugura la Gallery Wine Experience, uno spazio dedicato al mondo del vino all’interno dell’hotel Seven Stars. Una location esclusiva, situata nella centralissima piazza Duomo, nella quale sono previsti eventi, degustazioni e corsi durante tutta la durata di Expo. Nel progetto Gallery Wine si colloca anche il Wine Temple, uno spazio enoteca, ideato e gestito da Marco Polo Experience e Wineverse, nel quale saranno esposti oltre 1000 vini che potranno essere degustati in occasione degli eventi e saranno tutti ordinabili online su Wineverse.

La Rinascente sponsorizza l’esposizione della Madonna Esterházy di Raffaello

Il Comune di Milano rinnova anche questʼanno lʼappuntamento con i capolavori dʼarte per offrire alla città, durante le feste di Natale, un incontro speciale con la bellezza. Dal 3 dicembre 2014 allʼ11 gennaio 2015 infatti, nella sala Alessi a Palazzo Marino, la cinquecentesca sede del Comune di Milano, verrà ospitata la Madonna Esterházy di Raffaello, splendida opera del genio del Rinascimento proveniente dal Museo delle Belle Arti di Budapest (Szépművészeti Múzeum).

Promossa dal Comune di Milano, Intesa Sanpaolo e la Rinascente, l’iniziativa è realizzata da Palazzo Reale e dal Museo delle Belle Arti di Budapest in collaborazione con le Gallerie dʼItalia di Piazza Scala, curata da Stefano Zuffi e organizzata con la collaborazione di Arthemisia Group.

Il dipinto, raffinatissimo e solare, raffigura la Madonna col Bambino e san Giovannino e segna esattamente la conclusione del fondamentale periodo trascorso da Raffaello a Firenze, prima di essere chiamato a Roma da Papa Giulio II.

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