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Packaging biodegradabile, la scelta green di Sacar nel fai da te

Blister e mini-sacchetti compostabili, in grado di degradarsi e dunque ridurre l’impatto ambientale. È la scelta di Sacar, azienda attiva nell’allestimento di spazi espositivi per minuterie metalliche, componentistica di ferramenta e coordinati d’arredamento, dedicati a centri self-service per bricolage e fai da te. L’iniziativa, presentata come una novità nel comparto “do it yourself” (DIY), prevede che tutti i contenitori della minuteria metallica e di altre categorie merceologiche saranno d’ora in poi realizzati in PLA (acido polilattico), una bioplastica ottenuta dalla trasformazione degli zuccheri presenti nel mais e in altri materiali naturali, non derivati dal petrolio.

Per noi, l’attenzione all’ambiente non è una scelta dettata dalle esigenze di questi ultimi tempi – afferma Marco D’Adda, Responsabile Commerciale e Ricerca&Sviluppo Sacar –. Fin dalla sua fondazione, oltre 50 anni fa, Sacar ha sempre considerato prioritaria la sostenibilità in tutti gli aspetti della sua attività: dall’impatto ambientale al risparmio di energia, dal packaging alla commercializzazione. Un percorso che oggi ci vede introdurre le confezioni dei nostri prodotti in materiale totalmente biodegradabile”.

I blister presentano sia la vaschetta sia il top realizzati in PLA e accoppiati senza utilizzo di colle, ma solo grazie al calore. Per la colorazione delle confezioni, inoltre, sono utilizzati pigmenti naturali. A pieno regime, Sacar produrrà oltre mille pack all’ora, volume che potrà essere regolato in base al fabbisogno settimanale e all’andamento degli ordini. L’azienda sta ottenendo il riconoscimento della Certificazione OK Compost Industrial grazie al TŰV, uno tra i più autorevoli enti europei in tema di sicurezza, qualità e ambiente.

Già 15 anni fa i nostri pack erano realizzati in PET – spiega Umberto D’Adda, titolare Sacar – e oggi, abbiamo fatto un ulteriore importante passo avanti, utilizzando il PLA. Siamo pionieri su questo fronte: sappiamo che alcune scelte aziendali finalizzate alla sostenibilità comportano investimenti più elevati, ma siamo altrettanto convinti che sia la strada più giusta da intraprendere”.

Una strategia adottata anche nella sede di Meda (MB), inaugurata nel 2010 ed estesa su oltre 5.000 metri quadrati, che è stata interamente concepita in funzione del minore impatto ambientale possibile, grazie a massima valorizzazione della luce e del calore, sistema di raffrescamento e riscaldamento a pavimento, impiego di lampadine LED, pannelli solari e altri accorgimenti green.

San Marco aiuta a scegliere come dipingere la casa, in negozio, con la realtà virtuale

I visori per la realtà virtuale entrano finalmente in negozio, e chissà che non ci restino per un bel po’ di tempo: l’iniziativa più recente, tra le prime in Italia parte da San Marco, azienda di pitture e vernici per l’edilizia professionale, che presenta una strumentazione innovativa per aiutare il cliente a selezionare e scoprire gli abbinamenti migliori in base al proprio stile.

 

Un milione di combinazioni possibili

Grazie a questa tecnologia, realizzata dalla start-up Experenti, la decisione tra il rosa pesca o il giallo canarino in salotto non sarà più un azzardo. Finora per sapere veramente come sarebbe venuta la tinteggiatura di casa non c’era che armarsi di pennello. Ora ci si potrà avvalere della prima esperienza di realtà virtuale mai sperimentata prima d’ora in Italia in questo ambito. Nei corner dedicati all’interno di punti vendita selezionati, il cliente potrà provare questa nuova tecnologia immersiva che lo catapulta in una realtà parallela per vivere un’esperienza coinvolgente e interattiva. Potrà inoltre scegliere lo stile più vicino al proprio gusto e selezionare la stanza e gli effetti decorativi della gamma San Marco da applicare osservando da vicino oltre un milione di combinazioni di colori possibili.

Basta indossare la maschera a disposizione nell’area espositiva per ritrovarsi all’interno di un appartamento 3D e vivere il colore o l’effetto preferito: durante il viaggio virtuale il cliente ha a disposizionesei soluzioni di arredo studiate da professionisti del settore, che ricreano ambienti quanto più vicini ai gusti dell’utilizzatore. In ogni scenario – minimal, urbano, moderno, classico, contemporaneo o naturale– ci si può muovere tra soggiorno in open space con angolo cucina, camera da letto e bagno, per un totale di 18 stanze ultra realistiche in una definizione video ben superiore all’HD, con oltre 1.000 oggetti presenti all’interno. A seconda dello stile della propria abitazione, il cliente può sperimentare concretamente le soluzioni che più lo rappresentano tra oltre 250 tinte o decorativi visualizzabili.

“Abbiamo chiesto al team di giovani talenti di Experenti Inc. di realizzare un progetto in grado di differenziare la nostra azienda e spiccare all’interno del mercato– dice Annamaria Rizzato, marketing director di San Marco -. Il cliente finale è il protagonista di questa avventura e vogliamo che il momento dell’acquisto in negozio diventi un’esperienza forte, in grado di impressionare e difficile da dimenticare. Si tratta di una strategia di business nuova nel nostro settore, ma riteniamo che sia una scelta vincente perché l’innovazione tecnologica facilita l’incontro fra l’azienda e chi entra nel punto vendita”.

La nuova strumentazione di realtà virtuale diventa infatti la chiave di volta di un’esperienza d’acquisto in-store che sempre più ha il compito di emozionare il cliente, con la massima flessibilità ed elevato livello di personalizzazione.

“La realtà virtuale rivoluzionerà il modo di concepire il processo d’acquisto del consumatore consentendo una decisione più consapevole – commenta Amir Baldissera, docente di Business Management all’Università di Padova e CEO di Experenti Inc. -. Per San Marco credo sia una grande opportunità per affermarsi, non solo come azienda leader del settore delle pitture, ma anche come azienda promotrice dell’innovazione digitale.”

Tempo libero, quanto mi manchi… gli italiani lo passano tra relax, fitness e fai da te

Tempo libero: tutti lo vogliono, pochi ne hanno a sufficienza: ma come impiegano gli italiani questi preziosi scampoli di tempo rubati al laboro e alle incombenze quotidiane? Un’analisi viene dall’ultimo Osservatorio mensile Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa. dal quale si scopre come questo tempo libero posa anche essere “monetizzato”: infatti più della metà degli italiani (quasi 6 italiani su 10, il 57%) non spende più di 100 euro al mese per i propri hobby, il 14% ne spende fino a 150 e il 10% anche oltre. E cosa comprano gli italiani per “coccolarsi” con attività dedicate a se stessi? Secondo Findomestic c’è una maggiore propensione all’acquisto di attrezzature e abbigliamento per lo sport 28,8% (+ 4,3% rispetto ad un anno fa) e per le attrezzature per il fai-da-te: 31% (+ 1,8% nell’ultimo anno).

Fermo restando che il tempo libero è troppo poco, o comunque così la pensano quasi 6 italiani su 10, soprattutto donne (le più a coro di work-life balance, com’è noto), quel poco viene  prevalentemente alla famiglia (46%). Il ritratto è quello di un Paese che fatica a concedersi svago e relax.

Per il 65% degli intervistati da Findomestic il tempo libero rappresenta principalmente un’occasione per rilassarsi e riposarsi. Dopo la famiglia, nella lista delle attività preferite figurano nell’ordine fare sport (29,1%), guardare la TV (28,8%), leggere (27,6%), navigare su internet o usare i social media (24,7%), stare con gli amici (24,7%), dedicarsi a attività manuali o lavori creativi (17,9%). Tra gli sportivi, il 24,6% va in palestra, il 18,5% ama camminare, il 14,6% si dedica alla corsa e il 12,3% alla bicicletta. Tra gli appassionati del fai-da-te, il 30,6% pratica il giardinaggio, il 21,9% lavora il legno e realizza piccoli interventi di muratura e il 19,6% si interessa al cucito e al lavoro a maglia.

 

Ancora questione di genere

Donne penalizzate come non mai: il 26,8% riesce a ritagliarsi non più di due ore a settimana di tempo libero e il 7,3% non trova alcun momento per sé. Tra gli uomini, invece, solo il 3,3% afferma di non avere tempo libero a disposizione. Il sondaggio di Findomestic dimostra che le differenze di genere sono anche qualitative. Ad esempio la lettura è prettamente femminile: le lettrici abituali sono il 36,9%, mentre gli uomini si fermano al 20,8%. Appannaggio delle donne è anche lo shopping (18,2% contro l’11,1% degli uomini), mentre sono targati al maschile lo sport (33% uomini e 23,8% donne) e il video-gaming (7,1% uomini e 0,9% donne).

 

Pre-millennials in sofferenza

Secondo il sondaggio della società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas una persona su quattro riesce a dedicarsi ai suoi hobby solo nel weekend. I più insoddisfatti sono i 35-44enni: ben il 62% dichiara di avere troppo poco tempo libero o di non averne affatto; nella fascia tra i 18-24 anni il 58% afferma invece di averne abbastanza o perfino molto.

Se l’età è un fattore che non sembra influire in misura significativa sulla scelta degli hobby, sorprendere un dato: sono soprattutto i 55-64enni a passare il proprio tempo libero su Internet e sui social network, ben il 31,6%, contro il 21,1% dei 25-34enni.

 

Al Nord più lettori, al Sud più social, bricoleur nelle isole

Analizzando gli hobby più diffusi, l’Osservatorio Findomestic rileva differenze – in alcuni casi profonde – tra le varie aree d’Italia. Il record di lettori spetta al Nord-Ovest con il 33,5%, mentre al Sud gli habitué della lettura sono quasi la metà (19,5%). Al Sud si registra il picco dei ‘maniaci’ dei social network per svago (il 31,9% contro il 21,8% del Nord-Est), nelle isole vincono le attività manuali-creative (25,4% contro il 13% del Sud), mentre le visite a mostre e musei sono più frequenti nel Nord-Ovest (12,5% a fronte del 7% nel Sud).

Da Brico Io debutta il corner Inkloud, smartphone e tablet riparati in un’ora

Un corner dedicato ai dispositivi elettronici più usati, da smartphone e tablet alle sempiterne stampanti, alla loro riparazione e alla vendita di usati garantiti, all’interno dei punti vendita Brico Io: si chiama Inkloud. Il primo è stato inaugurato sabato 24 marzo, con un simbolico taglio del nastro, all’interno del Negozio Brico io di Concorezzo.

 

Smartphone riparato in un’ora

Lo spazio di circa 40 metri quadri, contiene un laboratorio per la riparazione degli smartphone, in cui tecnici specializzati sono in grado di risolvere i problemi e i danni più comuni nel giro di un’ora o poco più, giusto il tempo di fare un giro in negozio per gli acquisti o rivolgersi al personale per richiedere consulenze e preventivi.

È inoltre possibile richiedere la valutazione e l’eventuale ritiro del proprio dispositivo, magari per sostituirlo con un modello più recente usato e garantito, a prezzi decisamente vantaggiosi. All’interno del corner è possibile trovare oltre 1.000 accessori e oltre 3.000 cartucce di ricambio per stampanti; consegnando al personale una cartuccia esausta, si ottiene uno sconto del 10% su quella da acquistare aderendo al nuovo sistema di fidelizzazione chiamato “Sticker”.

Prossimamente il corner Inkloud andrà ad arricchire l’offerta di altri due punti vendita, quello di Alessandria e quello di Formia (LT). 

 

Brico io festeggia la prima apertura, 30 anni fa, nel centro commerciale Bonola

È stato il primo centro commerciale di Milano, ha identificato e improntato una periferia non facile, quella del Gallaratese, ed ha raggiunto il traguardo dei 30 anni di storia: stiamo parlando del centro commerciale di Bonola. Dove apriva, esattamente 30 anni fa, il 23 Marzo 1988, il primo punto vendita Brico io.

Per festeggiare questo importante anniversario per tutta la giornata di venerdì 23 Marzo, a partire dalle 8.30, i clienti del negozio di Bonola potranno beneficiare di uno sconto del 30% direttamente alle casse su una spesa minima di 30 euro.

Alle ore 16 è invece previsto il taglio di una grande torta che verrà offerta a tutti i clienti per festeggiare la ricorrenza insieme al personale del negozio e a una rappresentanza del direttivo di Sede.

Brico io di Bonola si trova in via Quarenghi 23, a soli cinque minuti a piedi dalla fermata della metropolitana.

Brico io è un’insegna nata nel 1986 e oggi è una società di Coop Lombardia. Presente su tutto il territorio nazionale con punti vendita a gestione diretta e in affiliazione, è la catena italiana leader dei negozi di bricolage di prossimità.

I programmi di Brico Io, 30 nuove aperture entro il 2020

Trenta nuove aperture nel triennio 2018-2020, 10 l’anno, che si aggiungono alle 20, sia dirette sia in franchising, del biennio 2016-2017: è il programma di Brico io che chiude un 2017 con dati ancora non disponibili (lo saranno alla presentazione del bilancio) ma che, assicura l’insegna in una nota, “testimoniano una crescita sana, merito di una formula originale e vincente che punta anche alla conquista di nuovi mercati migliorando i propri servizi per tenere il passo con le tendenze che stanno trasformando il mondo del retail”.

Brico io si sta lasciando alle spalle un periodo di ristrutturazione dei punti vendita che è risultata in un’esposizione più chiara e leggibile dei prodotti, così che il cliente trovi a colpo d’occhio le risposte alle proprie necessità. In questa scelta di rinnovamento gli shop in shop hanno ricoperto un ruolo determinante riuscendo a far diventare ogni negozio un punto di riferimento per gli acquisti di tutta la famiglia. I corner vengono via via perfezionati e rivitalizzati per essere sempre più attuali e sempre un passo avanti rispetto a quelli di altre insegne che, sulla scia di questi successi, intraprendono analoghe iniziative per la prima volta. Un esempio è il recente e innovativo corner “Bella Casa”. Questo è uno spazio dedicato a complementi d’arredo che non si prefigge di proporre ambienti completi (ci sono altri store specializzati a farlo), bensì pezzi unici che si facciano apprezzare per la propria particolarità estetica, pratica e, talvolta, multifunzionale e salvaspazio, oltre che per la fascia di prezzo interessante. I pezzi esposti sono una semplice selezione degli oltre 5.000 articoli che il cliente può visionare e ordinare consultando il catalogo su schermi touch, gli E-Wall, assistito da un personal shopper. Un’esperienza tutta nuova da vivere spaziando tra il negozio reale e quello virtuale, tra acquisti in loco o attraverso la rete.

Il 69° punto vendita Brico Io ha aperto a Bergamo agli inizi di dicembre.

Un altro aspetto che differenzia Brico io da altre realtà è l’esclusiva formula franchising, che offre agli imprenditori – che, per vocazione, credono nella propria attività e intendono rilanciarla, – una serie di supporti fondamentali: progettazione del punto vendita, assistenza a 360° in corso di gestione, studio layout tecnico e commerciale del punto vendita, assistenza nell’acquisto delle attrezzature, assistenza nell’emissione degli ordini di primo impianto, addestramento del personale, presenza presso il punto vendita di personale specializzato per tutto il periodo di allestimento, studio del lancio pubblicitario di apertura, assistenza informatica per la gestione del magazzino. Va da sé che un tale investimento di risorse da parte del franchisor presuppone da parte dell’imprenditore il pieno rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione della formula, in modo che il rapporto possa tradursi in un reciproco vantaggio nel tempo.
Nel biennio 2016-2017 Brico io ha aperto 20 nuovi punti vendita, sia diretti sia in franchising; il programma per il triennio 2018-2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione, prevede 30 nuove aperture, 10 l’anno. In più il Gruppo pensa all’ampliamento dei servizi per la clientela; nel breve periodo intende rendere disponibile un servizio per il lavaggio e la cura dell’auto e una postazione per la riparazione di scocca e schermi degli smartphone, che rappresenta finalmente la risposta ad un problema che spesso complica la vita a molti di noi.

Brico io è nata nel 1986 e oggi è una società di Coop Lombardia. Presente su tutto il territorio nazionale con punti vendita a gestione diretta e in affiliazione è la catena italiana leader dei negozi di bricolage di prossimità per le persone che amano casa e giardino.

Brico io, tre nuove aperture su e giù per l’Italia

Il Brico io di Piano di Sorrento.

Sotto l’albero di Brico io ci sono quattro grandi novità. L’insegna di proprietà di Marketing Trend del gruppo Coop Lombardia ha aperto ai primi di dicembre tre nuovi punti vendita a Piano di Sorrento in provincia di Napoli, a Pieve di Cadore, nel Bellunese, e a Fossombrone in provincia di Pesaro-Urbino, e ha completamente rinnovato quello di Rubano alle porte di Padova. Con queste aperture il gruppo Brico io raggiunge i 120 punti vendita, 66 dei quali a gestione diretta e 54 in affiliazione. «Chiudiamo il 2016 all’insegna dello sviluppo in affiliazione – dice Mario Aspesi, consigliere delegato di Marketing Trend – confermando la reciproca fiducia negli imprenditori che si avvalgono della nostra insegna. In particolare diamo il benvenuto ai nostri neoaffiliati campani: Giovanni e Arturo Gargiulo con i quali abbiamo inaugurato il pinto vendita di Piano di Sorrento, mentre si consolida il rapporto con il gruppo Fraschetti con le due nuove apertura in Veneto e nelle Marche».

Il Brico io di Piano di Sorrento, che fa capo al neoaffiliato Finalco srl, si sviluppa su una superficie complessiva di 850 mq, dei quali 740 al piano strada e 110 al piano interrato, mentre quelli di Pieve di Cadore e di Fossombrone, entrambi del Gruppo Defì Bricò, hanno una superficie di 1000 mq. Tutti e tre propongono un assortimento di circa 20mila referenze suddivise tra 15 reparti: accessori auto, arredo bagno, casa, complementi d’arredo, decorazione, piccola edilizia, elettricità, ferramenta, giardinaggio, idraulica, illuminazione, legno, scaffali, utensileria elettrica e manuale e vernici e colle, oltre al corner L’Outlet del Casalingo per i prodotti per l’arredo tavola e cucina e i casalinghi, attivo a Piano di Sorrento e a Pieve di Cadore Tra i servizi offerti il taglio legno gratuito, il taglio di corde, reti e cavi elettrici, il taglio dei tovagliati, il tintometro, la vendita a catalogo e la consegna merci. Il Brico io campano conta su cinque dipendenti, gli altri due su sette. Due le casse operative in ciascun punto vendita. Tutti e tre i punti vendita hanno un comodo parcheggio . Tutti e tre propongono un orario spezzato dal lunedì al sabato. I punti vendita veneto e marchigiano sono aperti anche la domenica.

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Fino al 16 dicembre nei punti vendita di Pieve di Cadore e Fossombrone con uno scontrino unico di almeno 50 euro si partecipa all’estrazione di un iPhone7 32 GB. Inoltre, in tutti e tre i nuovi punti vendita con un acquisto qualsiasi si riceverà un buono sconto di 10 euro da utilizzare nella seconda metà di dicembre, con date variabili da punto vendita a punto vendita per un acquisto di almeno 50 euro.

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