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Sunrise presenta “Spray for life”, il primo Covid detector

Per farsi trovare pronti alla Fase 2 quando entrerà nel vivo, la start up Sunrise presenta “Spray for life”, è un digital totem che controlla gli accessi in aziende, bar e ristoranti.

Il Coronavirus cambierà per sempre i nostri comportamenti. Chi gestisce luoghi pubblici per garantire la sicurezza a clienti e personale dovrà porre dei filtri in ingresso che blocchino le persone portatrici di Covid-19. Per farlo, è nata a Caorle, nel Veneziano, la start up Sunrise fondata da un gruppo di imprenditori che hanno unito le loro competenze nel mondo del digitale, dell’artigianato e del management per lanciare “Spray For Life”, il primo dispositivo brevettato che unisce un termoscanner per la misurazione della febbre a due apparati evoluti di disinfestazione per mani e piedi.

Si tratta in sostanza di una colonnina, del tutto simile ai metal detector degli aeroporti, che racchiude le ultime innovazioni tecnologiche dentro un digital totem kiosk unico nel suo genere a livello mondiale, basato su componenti tecnologici cinesi e realizzazione totalmente a firma di artigiani 4.0 veneti. La sede della start up è infatti a Caorle, nel Veneziano, dove il tema degli afflussi di massa alle spiagge è molto dibattuto.

Anche per questo, per il primo test pilota massivo del prodotto sono state scelte, in sintonia con l’amministrazione comunale, le spiagge del litorale caorlotto, apripista nelle strategie finalizzate al mettere in sicurezza i bagnanti. Per tutelare l’idea, gli imprenditori hanno già depositato il brevetto: nessun’altro dispositivo finora ha unito e assemblato in questo modo i dispositivi salva-vita.

Il sistema è formato da tre dispositivi. Il primo è un filtro che ferma le persone fuori dall’ingresso: un termo scanner ad infrarossi che, ad un metro di distanza, in meno di un secondo analizza la temperatura corporea con margine di errore di 0,2 gradi e la mette in mostra i risultati su uno schermo digitale a otto pollici. Chi ha la febbre non passa, l’altolà viene comunicato con un messaggio audio e video. È possibile, integrando il dispositivo con una barriera, persino bloccare l’ingresso in automatico. Non solo: la scansione del video permette di fermare anche le persone che non sono dotate di mascherina o che, tramite riconoscimento facciale, abbiano già commesso in precedenza la violazione.  

Per chi supera il test della febbre, ci sono poi due dispositivi, entrambi “no touch”. Il primo è un dispenser di gel igienizzante che si attiva con una fotocellula. Non serve toccare nessun bottone, che potenzialmente sarebbe contaminante: basta infilare le mani nello spazio vuoto. Il secondo è una rivoluzione assoluta, un brevetto che al momento non è presente in nessuno degli strumenti presenti sul mercato. Si tratta di un nebulizzatore per i piedi e le scarpe, che garantisce la sanificazione immediata. Stando ai più recenti studi, infatti, il Covid-19 sarebbe capace di sopravvivere anche a terra e dunque l’igienizzazione dei piedi è fondamentale.

“Ma questo è solo il primo prototipo della nostra start up”, spiegano i fondatori di Sunrise, che non a caso si sono dati un nome che ispira rinascita (“alba” in inglese, ndr). “Il nostro obiettivo è lanciare anche “Box for Life”, un prodotto riservato ai grandi concentramenti di persone. Per realizzarlo, ci siamo ispirati ai dispositivi che oggi vengono usati in Cina e a Wuhan in particolare. Pensiamo a spiagge, discoteche, concerti, eventi sportivi, piazze. Molti enti pubblici si sono già interessati all’idea. Ma noi siamo veneti, e abbiamo deciso di partire, in sintonia con l’amministrazione comunale, con un lancio a Caorle, sulle nostre spiagge al collasso senza turisti. Si tratta di una cabina dotata di augelli nebulizzanti che circondano la persona e la sanificano in estrema velocità, il via libera è dato da un dispositivo. Col Coronavirus in circolazione, purtroppo, dovremo cambiare la nostra routine. E questo è l’unico modo sicuro per farlo”.

Fase 2: arriva My Contactless Menù, digitale e tradotto in 60 lingue

Per aiutare i ristoratori alla ripresa dopo l’emergenza sanitaria, HealthyFood di Pietro Ruffoni, ideatore di MyCIA, lancia My Contactless Menù, il pacchetto di servizi a valore aggiunto per la digitalizzazione della ristorazione per aiutare il mondo dell’horeca a rispettare le nuove normative di sicurezza: ingressi contingentati, distanze, igienizzazione di tutto, menù incluso. All’interno di My Contactless Menù è infatti presente anche la possibilità di attivare il servizio Order & Pay by Phone.

My Contactless Menù manda in soffitta definitivamente il vecchio menù cartaceo, impossibile da igienizzare, offrendo il primo menù digitale 4.0, che traduce in maniera istantanea in 60 lingue; il cliente può visionarlo attraverso la semplice scansione via smartphone di un QR Code posizionato sul tavolo dal ristoratore, visualizzandolo già nella lingua madre e completo dei valori nutrizionali e calorici dei piatti se resi accessibili da parte del ristorante. È aggiornabile in tempo reale in piena autonomia – con un importante risparmio di tempo e di denaro – e consentendo la visualizzazione da remoto, assicura ai ristoratori di entrare nel network delle oltre 80mila persone che hanno scaricato l’app rendendolo facilmente condivisibile attraverso qualsiasi servizio di messaggistica. È inoltre possibile filtrare il menù perfetto per i propri gusti e stili alimentari, eliminando gli alimenti non graditi.

Tra i servizi ulteriori, My Contactless Menù consente la prenotazione online del proprio tavolo direttamente dall’app, con un doppio vantaggio: per i ristoratori, di poter organizzare gli ingressi in modo scaglionato senza ricorrere ad un gestionale ad hoc, e per i clienti della garanzia di un appuntamento certo e confermato, riducendo tempi di attesa in coda.

E infine, sempre come addendum, consente di attivare Order & Pay by Phone: è possibile effettuare ordini direttamente dal menù digitalizzato, ricevendo il conto in formato digitale e pagandolo dallo smartphone, evitando passaggi di carte, comande e strumenti di pagamento di mano in mano.

“Il mondo della ristorazione si prepara alla ripartenza tra molte incognite e con la consapevolezza che l’innovazione peserà non poco in questa sfida”. spiega Pietro Ruffoni. “Noi ci siamo attivati subito per supportare con servizi smart, intuitivi ed unici nel loro genere, ristoratori e clienti. My Contactless Menù è nato proprio per ridurre a zero il rischio di contagio, digitalizzando tutti quei processi che fino ad oggi hanno potuto essere fisici e che non potranno più esserlo. In più, le nuove feature rendono il nostro prodotto e il pacchetto di servizi associato ancora più smart grazie alla visualizzazione dei valori nutrizionali e delle calorie resa possibile attraverso l’indicazione delle grammature dei vari ingredienti elaborate dal nostro algoritmo. Una rivoluzione digitale applicata al mondo della ristorazione. E tutto in un’app”.

 

 

 

 

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