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Crescita consolidata per Coal, il fatturato ’22 supera i 300 mln di euro

Nonostante le tante problematiche che hanno afflitto il 2022, su tutti il conflitto sul fronte ucraino, Coal, cooperativa marchigiana che opera nel mondo della distribuzione alimentare e impresa socia di Gruppo VéGé, ha registrato una discreta crescita di fatturato (+3,10%) che l’ha portata a superare la soglia dei 300 milioni di euro di vendite al lordo di sconti e premi e del ristorno mutualistico ai soci.

La costante crescita e i buoni risultati ottenuti negli ultimi anni sono riconducibili alla validità del modello imprenditoriale, basato su un sistema cooperativo solido e partecipativo, su una continuità e univocità di visione degli amministratori e sulla motivazione e capacità dei soci, tutti operanti nelle regioni del Centro Italia.

Il risultato operativo lordo della cooperativa nel 2022 è stato di 5,8 milioni di euro, mentre l’EBITDA supera gli 8 milioni di euro. L’utile netto è pari a 1,2 milioni di euro, interamente accantonato a riserva fatto salvo il 3% da destinare ai fondi mutualistici. Il patrimonio della cooperativa, anch’esso in significativo incremento, ha toccato i 68 milioni di euro. Tutto questo dopo aver liquidato ai propri Soci e affiliati premi per oltre 16 milioni di euro e ai propri soci un ristorno mutualistico di 3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della società permane in equilibrio nonostante i rilevantissimi investimenti operati, che negli ultimi anni hanno raggiunto la cifra di quasi 40 milioni di euro (considerando anche gli incrementi di partecipazioni societarie).

I dati dell’esercizio 2022 testimoniano una crescita che si consolida anno dopo anno e che conferma il successo del modello di sviluppo adottato da Coal, coerente con le esigenze aziendali e del territorio in cui opera. Con la sua rete di vendita, che conta oltre 300 punti vendita in 6 regioni e nella Repubblica di San Marino con i marchi Coal, Eccomi ed il Buongustaio nel 2022 il Gruppo ha espresso un fatturato alle casse di circa 450 milioni di euro.

Gruppo VéGé cresce ancora, fatturato del ’22 chiuso a 12,7 miliardi (+6,7%)

Gruppo VéGé chiude il bilancio 2022 in forte crescita, confermando il trend in atto da nove anni. Il Gruppo ha raggiunto una quota di mercato del 7,9% mentre il fatturato al consumo è salito da 11,95 a oltre 12,7 miliardi di € (+6,7% rispetto al 2021). Il risultato più importante, in linea con la mission di garantire sempre più convenienza nella qualità, è stato il risparmio reale trasferito ai propri clienti, che è stato di circa 677 milioni. Risparmio per gli italiani, ottenuto attraverso il Piano Promozionale Nazionale, composto da centinaia di prodotti scontati, ogni settimana dell’anno e applicato a tutta la rete sull’intero territorio italiano.

“Confermare ancora una volta il trend di crescita è motivo di grande soddisfazione, tanto più nel contesto di un 2022 che definire complesso è usare un eufemismo” commenta Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé. “Nonostante le pressioni a rivedere al rialzo i listini e la contrazione nei volumi di acquisto che ha interessato circa il 28% delle famiglie italiane, le nostre imprese hanno scelto responsabilmente di investire per attutire gli effetti della spirale inflattiva confermando, allo stesso tempo, gli interventi programmati di ammodernamento e potenziamento delle reti di vendita. Non solo, ma in futuro, accentueremo l’interesse verso il canale dei consumi fuori casa, oltre ad acquisizioni e ristrutturazione della rete di vendita esistente”.

Il focus sull’impegno di Gruppo VéGé nel contenere l’inflazione assicurando nel contempo ai clienti sia la convenienza sia un’esperienza d’acquisto sempre migliore e accessibile a tutti è ribadito da Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé: ”Il risultato più significativo, coerente con la mission di garantire sempre più convenienza nella qualità alle famiglie, è stato il risparmio reale trasferito ai nostri clienti, pari nel 2022 a 677 milioni di euro. Si tratta di un risparmio tangibile ottenuto attraverso il Piano Promozionale Nazionale, composto da centinaia di prodotti proposti a prezzi scontati ogni settimana dell’anno e applicato a tutta la rete sull’intero territorio nazionale.”

“I risultati raggiunti dal Gruppo sono notevoli, soprattutto tenendo conto del difficile contesto economico in cui ci siamo trovati tutti, dagli operatori del settore ai consumatori” aggiunge Edoardo Gamboni, Direttore Commerciale di Gruppo VéGé. “Il nostro rapporto con l’industria di marca è positivo, in quanto tutti i fornitori riconoscono alle imprese del nostro Gruppo, una lealtà commerciale encomiabile. Certo, non mancano a volte elementi dialettici, derivanti sostanzialmente dalla nostra richiesta ai fornitori di non esagerare con gli aumenti di listino che mettono in crisi innanzitutto la già esigua marginalità delle nostre imprese e poi, in seconda battuta, non contribuiscono al raffreddamento della dinamica inflativa, penalizzando i cittadini. Dal dialogo con i fornitori, ci attendiamo le migliori opportunità che possono presentarci, per ricominciare a crescere anche a volume e non solo a valore”.

Prospettive di crescita
Gruppo VéGé è determinato a proseguire nel proprio percorso di crescita lineare e organica secondo tre direttrici chiave. In primis, puntare all’aumento delle vendite, possibilmente per ogni unità di vendita, attuando politiche che attraggano la clientela e marchino la differenza rispetto ai punti vendita della concorrenza mediante tutta una serie di servizi nell’area convenience. Contemporaneamente Gruppo VéGé mira ad alimentare la crescita attraverso il lancio di punti di vendita intra impresa creati ex novo o con il restyling di supermercati, ipermercati, drugstore o superette esistenti, in modo da renderli più caldi, accoglienti e captive, con un focus particolare su freschi e freschissimi. L’obiettivo è fare delle insegne del Gruppo un riferimento eminente nella mappa mentale del cliente e nei processi decisionali finalizzati al soddisfacimento delle sue esigenze. La terza direttrice di crescita consiste nel far entrare nuove imprese all’interno della compagine del Gruppo e, allo stesso tempo, aiutare le imprese con dimensioni minori ad accorparsi e a sviluppare maggiori sinergie allo scopo di combattere il livello dei costi della supply chain.

Aicube 4.0 e le alleanze future
Nell’assemblea dei Soci svoltasi pochi giorni fa è stato fatto il punto anche sul destino dell’alleanza con Carrefour nella centrale d’acquisto Aicube 4.0. I vertici della Centrale hanno confermato la dismissione di Aicube 4.0, che cesserà formalmente di operare il prossimo 31 dicembre. Alle origini della decisione consensuale di non rinnovare ulteriormente l’accordo c’è la scelta di Carrefour France di creare una super centrale d’acquisto internazionale interna a Carrefour, con sede a Madrid e denominata Eureka: un progetto del tutto legittimo, ma che di fatto ha reso impraticabile la prosecuzione di una collaborazione che è stata mutualmente più che soddisfacente. Gruppo VéGé ha mantenuto il riserbo su eventuali trattative in corso per una nuova aggregazione, lasciando solo intendere che a breve ci saranno importanti novità in merito.

La crisi non scalfisce il bilancio di PAC 2000A Conad, sfiorati i 5 miliardi di euro

PAC 2000A Conad presenta i risultati dell’esercizio 2022, chiuso con un giro d’affari complessivo di 4.829 milioni di euro, in crescita dell’8,52% rispetto al 2021, un patrimonio netto di 918 milioni di euro e un utile netto di 37 milioni di euro. In un anno di grande complessità e incertezza, segnato dalla scia della crisi economica dovuta al perdurare della pandemia da Covid-19, ma anche dallo scoppio del conflitto in Ucraina che ha agito come detonatore della crisi energetica, del rialzo di prezzi e dell’inflazione, PAC 2000A ha registrato un miglioramento generale delle performance economiche. La rete di vendita, composta da 1.496 punti vendita e 93 concept store, ha raggiunto un fatturato di oltre 6.5 miliardi di euro, dai 6 miliardi dell’anno precedente, con una quota di mercato, nei territori in cui opera, del 20,29%, confermando la leadership dell’insegna in Umbria (32,65%), Lazio (29,85%) e Calabria (25,91%) e la seconda posizione in Sicilia (15,33%) e Campania (15%).

Al valore economico generato si somma quello sociale del Gruppo, che si manifesta attraverso l’occupazione di 27.007 addetti, in crescita del 5,8% rispetto al 2021, la collaborazione con 944 imprese fornitrici locali di beni e servizi, che genera un giro di affari di oltre 1,4 miliardi di euro nei territori in cui opera, il finanziamento, per oltre 1 milione di euro, di iniziative di carattere solidale e culturale che si vanno ad aggiungere al supporto alla nascita di Fondazione Conad ETS, ente no profit che raggruppa le iniziative per il terzo settore del Consorzio e delle Cooperative territoriali, che nel 2022 ha lanciato progetti per un valore complessivo di 1.5 milioni di euro insieme ad Unisona, all’Associazione Viva Vittoria OdV e a Croce Rossa Italiana.

“Nonostante il contesto macroeconomico ancora delicato, anche nel 2022 abbiamo raggiunto e superato i nostri obiettivi” dichiara Claudio Alibrandi, Presidente di PAC 2000A. “Per continuare a crescere e consolidare la nostra attività, ci impegniamo ad affrontare ogni giorno le sfide con grande determinazione e ad essere “Persone oltre le cose” in ogni scelta che prendiamo e gesto che facciamo. Essere impresa per la comunità significa svolgere azioni che vadano oltre i confini dei nostri supermercati, valorizzando le piccole imprese del territorio, tutelando l’ambiente e sostenendo la comunità”.

I risultati, ottenuti nell’anno del 50° anniversario dalla fondazione testimoniano la capacità del Gruppo di fronteggiare e superare anche le sfide più difficili. Il supporto della Cooperativa ai 1.083 Soci, che hanno continuato a riporre sempre grande fiducia nel Sistema di cui sono parte integrante, è stato particolarmente importante. Oltre, infatti, ai 210 mln di premialità, nel 2022, si sono aggiunti 25 mln di ristoro per le difficoltà affrontate a seguito del rincaro dell’energia e la decisione di destinare alla base sociale la quasi totalità dei profitti della Cooperativa, circa 90 milioni di euro, portando il valore complessivo restituito ai Soci a 325 mln di euro.

“Il 2022 per PAC 2000A ha rappresentato anche un nuovo traguardo nella crescita e nel fatturato, avvicinando di molto la soglia dei 5 miliardi di euro che rappresentano il nostro prossimo obiettivo” afferma Danilo Toppetti, Amministratore Delegato di PAC 2000A. “Formazione, innovazione e sperimentazione sono le direttrici che hanno ispirato il nostro lavoro e che continueranno a indirizzare il nostro futuro. Abbiamo definito e avviatoun piano di sviluppo con investimenti per oltre 457 milioni di euro con l’obiettivo di accrescere l’efficienza gestionale e dei servizi, la redditività, di rafforzare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, sostenere la continua formazione dei Soci e dei collaboratori. Tutto questo con un unico obiettivo: continuare a crescere, rispondendo in maniera efficace e proattiva alle esigenze del mercato, reagendo ai cambiamenti e cogliendo le opportunità che si presenteranno”.

“In questi anni abbiamo compreso bene le sfide da affrontare e siamo riusciti a trovare soluzioni innovative per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, mantenendo al contempo una solida base finanziaria e rimanendo competitivi in un mercato in continua evoluzione. Continuiamo a progettare nuovi approcci, come la revisione strategica degli assortimenti, per intercettare al meglio le esigenze del mercato, e l’avvio di un Ecosistema Omnicanale attraverso un’offerta distintiva di servizi per rafforzare la relazione con la nostra clientela. Inoltre siamo fortemente impegnati nella transizione energetica sia con la riqualificazione dei nostri punti vendita, attraverso accordi con operatori qualificati del settore, per supportare i Soci in tutte le fasi del processo, e con player di primaria importanza del mondo finanziario, per facilitarne l’accesso al credito, che dei centri logistici con ammodernamenti, innovazioni tecnologiche e processi di automazione. Queste azioni genereranno un importante ritorno sia in termini di risparmio sui costi energetici sia in termini ambientali, con un indotto e molte ricadute positive sul territorio” conclude Francesco Cicognola, Direttore Generale di PAC 2000A.

Selex, il bilancio del ’22 oltrepassa i 18 miliardi di euro (+7,7%)

Selex chiude il bilancio 2022 con tutti gli indicatori chiave in crescita, a partire dal fatturato al consumo complessivo che, con un +7,7% rispetto al 2021, raggiunge i 18,2 miliardi di euro. Con una presenza capillare grazie ai suoi 3.266 punti vendita (attivi al 31.05.2023) distribuiti in tutte le regioni d’Italia e una quota di mercato che si attesta al 14.8%, il Gruppo si conferma come secondo attore protagonista nel panorama della distribuzione moderna (fonte Circana: gennaio 2022 – canali I+S+St+D). Alla base dei risultati, un modello di business che si conferma efficace anche in periodi di grandi cambiamenti grazie al costante adattamento delle formule commerciali delle insegne del Gruppo ai territori in cui operano.

Anche nei primi 5 mesi del 2023, il fatturato del Gruppo Selex sta facendo registrare una crescita significativa: +13,7% (fonte Nielsen: progressivo 2023 – I+S). “Un bilancio decisamente positivo in un anno estremamente complesso. Un risultato non scontato, frutto della capacità di fare sistema e del lavoro sinergico di tutte le imprese del Gruppo” commenta Alessandro Revello, Presidente di Selex Gruppo Commerciale. “L’obiettivo prioritario, condiviso da tutti i Soci, è stato rassicurare i nostri clienti impegnandoci attivamente a contenere i rincari e contrastare la spinta inflattiva attenuandone l’impatto sul potere d’acquisto delle famiglie. Come Gruppo siamo particolarmente attenti a questi temi e in prima linea nel sensibilizzare l’intera filiera e le istituzioni al riguardo”.

“In uno scenario di consumi in calo, le Imprese del Gruppo continuano a investire per contenere l’inflazione, ammodernare la rete di vendita ed innovare assortimenti e servizi” aggiunge Maniele Tasca, Direttore Generale di Selex Gruppo Commerciale. Un impegno importante che conferma la determinazione degli imprenditori Selex a migliorarsi e migliorare l’esperienza d’acquisto per i Clienti e l’accessibilità di prodotti e servizi per tutti”.

Nel corso del 2022 le marche del distributore hanno consolidato ulteriormente il proprio ruolo, offrendo prodotti di qualità a un prezzo inferiore rispetto a quelli di marca. Le MDD nel Gruppo Selex hanno registrato un incremento a doppia cifra (+18,5%), con picchi nelle linee specialistiche e di primo prezzo. L’ampia e profonda gamma dei prodotti a marchio del Gruppo – che ha raggiunto oggi nell’insieme di tutti i marchi oltre 7.500 referenze – contribuisce ad aumentare la competitività e il valore dell’offerta al consumatore. Particolare importanza è inoltre attribuita alle alleanze strategiche del Gruppo Selex con la centrale acquisti ESD Italia e la centrale internazionale EMD, collaborazioni destinate a rafforzarsi ulteriormente nel 2023.

Supercentro, bilancio solido e performante nel 2022 (+16 mln di euro)

Presente in Puglia, Basilicata e Calabria, Gruppo Supercentro oggi può contare su una rete di circa 140 punti vendita a marchio Sisa, di cui 38 diretti, oltre a 4 cash&carry con insegna Stop&Shop, occupando oltre 500 dipendenti su una superfice di vendita complessiva di quasi 60 mila mq. I dati del bilancio certificano la crescita delle vendite e delle performance economiche, rafforzano il percorso di crescita e sviluppo del Gruppo e consolidano la competitività dell’azienda, consentendole di posizionarsi, nel mercato di riferimento, tra le prime società quanto ad indicatori di crescita.

Le vendite del Gruppo, sia nel canale ingrosso che in quello retail, hanno registrato una crescita notevole rispetto all’anno precedente (+16 milioni di euro), superando le aspettative e confermando l’efficacia delle strategie aziendali. Si registra inoltre un significativo incremento dell’EBITDA che migliora di oltre un punto percentuale rispetto al 2021, grazie a una gestione finanziaria oculata e a una solida strategia di controllo dei costi, consentendo alla Supercentro di investire in nuove opportunità di crescita e di migliorare la posizione finanziaria complessiva, nonostante condizioni esogene non favorevoli.

“Nel 2022 tutte le performance economiche di Supercentro sono state positive” ha dichiarato il Direttore Generale Antonio Bonucci. “Questo risultato è stato ottenuto grazie all’impegno dei nostri dipendenti e all’adozione di nuovi processi di gestione e budgeting ad opera del management di Gruppo, che hanno permesso di raggiungere una maggiore efficienza operativa e maggiori ricavi dalle vendite, contribuendo nel complesso alla nostra performance positiva. La strada tracciata dal piano industriale si conferma la nostra “bussola”, continuiamo a percorrerla con tenacia e impegno”,

“L’azienda dimostra essere sempre più solida e performante, in grado di rapportarsi nel mercato come soggetto affidabile e attrattivo” ha aggiunto il Presidente Paolo Michele Macripò. “Guardiamo al futuro contando sulle nostre capacità di mantenere saldi i contatti con la realtà dei territori e affrontare le sfide che ci attendono, conservando intatti la nostra fiducia e l’entusiasmo per poter raggiungere nuovi traguardi”.

Conad Adriatico, aumentano fatturato e investimenti

Conad Adriatico archivia il 2022 con un fatturato di 2.001 milioni di euro, registrando un incremento del 8,19% rispetto al 2021 e un patrimonio netto consolidato di 278,4 milioni di euro. Negli ultimi dieci anni la cooperativa ha mantenuto un trend di sviluppo costante, con una crescita del fatturato del 120%.

Nonostante la crisi energetica e l’aumento dell’inflazione che hanno influenzato negativamente i consumi, anche nel 2022 Conad Adriatico ha ottenuto risultati incoraggianti raggiungendo una quota di mercato del 18,13% nel territorio di sua competenza: Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni comuni della provincia stessa), Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Conad Adriatico si conferma primo gruppo distributivo in Abruzzo con una quota di mercato del 32,6% e prima azienda top della grande distribuzione nella Regione Marche e la seconda per valore assoluto in Regione nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni e dall’Università Politecnica delle Marche.

Nel corso del 2022 l’azienda si è dedicata con impegno al sostegno della sua base sociale e del potere d’acquisto dei consumatori, offrendo opportunità di risparmio attraverso una solida politica di supporto per i prodotti a marchio e iniziative di fidelizzazione, generando complessivamente oltre 84 milioni di euro di risparmio per i clienti. In particolare, è stata potenziata l’iniziativa “Bassi e Fissi”, che consiste in un’ampia selezione di prodotti a marchio Conad che soddisfano le esigenze quotidiane dei consumatori. Questo ha comportato l’ampliamento del paniere a oltre 500 articoli e una riduzione dei loro prezzi di vendita, rendendoli competitivi anche rispetto ai canali discount. L’iniziativa, completamente finanziata da Conad Adriatico senza influenzare i profitti dei punti vendita, ha portato a un risparmio di oltre 37 milioni di euro per i clienti a dimostrazione dell’impegno dell’azienda nel garantire prodotti di qualità ad un prezzo accessibile a tutti. L’operazione ha portato ad un significativo aumento della quota di vendita dei prodotti a marchio nei territori di Conad Adriatico che si attesta ad oltre il 30%, superando la media del mercato di riferimento del 14%.

Durante il 2022, la Cooperativa ha dedicato inoltre sforzi significativi per sostenere la propria base sociale, attraverso il riconoscimento di un contributo economico straordinario ai suoi soci imprenditori alle prese con l’aumento dei costi energetici e dei prodotti, che hanno messo a dura prova la sostenibilità delle imprese.

“L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da un impegno costante per proteggere il potere d’acquisto dei nostri clienti e sostenere lo sviluppo delle nostre imprese” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando. I risultati ottenuti nel 2022 confermano il nostro impegno nel promuovere uno sviluppo sostenibile, focalizzato sul benessere delle persone e dei territori in cui operiamo, mantenendo la nostra posizione di riferimento nella distribuzione moderna. Il successo del nostro modello cooperativo ci dimostra ancora una volta che l’unione e la collaborazione sono le chiavi per un’azienda vincente, sostenibile e che crea valore per il territorio. Guardando al futuro, ci impegniamo a continuare a crescere e consolidarci come punto di riferimento nella distribuzione moderna, innovando nei modelli di business e promuovendo un ambizioso piano di sviluppo”.

Il Piano di Sviluppo Quadriennale 2022-2025
Per il quadriennio 2022 – 2025 Conad Adriatico ha definito un ambizioso piano di sviluppo con investimenti per 352 milioni di euro con interventi mirati alla crescita e alla competitività. Gli investimenti riguarderanno le nuove aperture e l’efficientamento dei punti di vendita, la qualificazione dell’offerta commerciale e l’ottimizzazione del network logistico, a partire dall’apertura del nuovo hub logistico di Grottaglie (TA), prevista per i primi mesi del 2024. ll nuovo polo logistico sarà dedicato principalmente alla gestione del freddo e si distinguerà per la forte attenzione agli obiettivi di sostenibilità ambientale a partire dagli innovativi sistemi di efficientamento energetico e all’ottimizzazione della catena di distribuzione, che garantiranno importanti benefici in termini di riduzione degli sprechi e delle emissioni climalteranti.

Bilancio in crescita per Multicedi, nel 2022 sfiorati i 900 mln di euro

Il Gruppo Multicedi chiude il 2022 con un bilancio di esercizio in crescita che si attesta a 890 milioni di euro (1,4 mld alle casse), con una previsione di crescita per il 2023 stimata nel 10% dei ricavi puntando quindi al miliardo di fatturato in cessioni. Il patrimonio netto di 104 milioni di euro e un risultato economico di 13,2 milioni di euro confermano tutta la solidità economica di Multicedi, realtà da tempo affermata del panorama GDO in Area 4 e sempre più proiettata con ambizione verso futuri progetti di sviluppo.

Nel 2022 si è registrato un incremento dei volumi di produzione di circa il 16,65%, il valore della produzione del Gruppo, relativamente al risultato di quanto riclassificato secondo il metodo del valore aggiunto, è di 925 milioni di euro circa (793 mln nell’esercizio 2021) con un incremento in valore assoluto pari a 132 milioni di euro circa. L’Ebitda del consolidato è pari a 27,3 milioni di euro circa ed il risultato ante imposte del consolidato è pari ad euro 18,9 milioni circa, entrambe in linea con quanto rendicontato nell’esercizio 2021. Il risultato di esercizio del Gruppo Multicedi 2022 si attesa a 13,4 milioni di euro.

Nonostante la sensibile crescita del fatturato, Multicedi non ha incrementato i propri utili preferendo sostenere la redditività dei propri affiliati già colpiti nel corso del 2022 da un forte rincaro dei costi energetici. Con la contemporanea crescita dell’inflazione da parte dell’industria alimentare e dei comparti dei trasporti e dei materiali di confezionamento, Multicedi ha agito tramite un assorbimento parziale dei fattori inflattivi sui listini di cessione e il sostanziale mantenimento dei margini di immesso a chi opera sotto le proprie insegne. Tale scelta di politica commerciale ovviamente è andata a detrimento della potenziale crescita dell’ultima linea ma, per Multicedi, il mantenimento e il sostegno della propria clientela è considerato il primo fattore del suo successo.

Nei suoi 30 anni d’attività, Multicedi ha costruito e consolidato la propria organizzazione partendo dalla Campania dove oggi detiene una quota di mercato del 13,5% (GNLC Nielsen 02/2023) e sviluppandosi poi successivamente nelle regioni limitrofe. Oramai è una realtà interregionale presente in 7 regioni nel centro sud. Nel 2022 sono stati attivati 55 nuovi punti vendita di cui 22 aperti in Campania, ben 16 nel Lazio, 13 in Puglia, 4 in altre regioni del sud Italia. Ad oggi l’insegna ammiraglia Decò conta oltre 360 punti vendita, ai quali si affiancano 21 Dodecà (insegna EDLP) e 21 Sebòn. Completano la compagine anche le insegne Flor do Cafè, Quarì e l’insegna pet Ayoka. Nel 2023 le nuove aperture sono già 18, tra queste si annovera anche il quinto AdHoc Cash&Carry, il primo aperto in formula franchising, inaugurato il 5 giugno ad Altamura (Ba).

“Sono orgoglioso del lavoro e dell’impegno che tutte le persone di Multicedi mettono ogni giorno in campo” dichiara Claudio Messina, Amministratore Delegato di Multicedi. “Queste rappresentano il motore dell’azienda ed è grazie a loro che Multicedi, di anno in anno, conquista traguardi importanti. Quest’anno Multicedi festeggia i suoi 30 anni e poterlo fare con la consapevolezza e l’orgoglio di essere diventata nel tempo una delle realtà distributive più importanti del sud Italia, ci rende fieri e ci spinge ogni giorno a fare di più”.

L’aumento del prezzo dello zucchero spinge il fatturato di Coprob a 187,4 mln di euro

Coprob (Cooperativa Produttori Bieticoli), unico produttore nazionale di zucchero 100% italiano presente sul mercato col marchio Italia Zuccheri, chiude il sessantesimo esercizio con un utile di 2,45 milioni di euro. Quello del 2022 è un bilancio positivo nonostante diverse criticità sopraggiunte, dalla continuazione della pandemia al conflitto in Ucraina che ha innescato una crisi energetica con relativo aumento dei costi, sino alla siccità record, la più grave nella storia di Coprob, ha causato la riduzione della produzione di zucchero del 35%. D’altro canto però il costante aumento del prezzo medio dello zucchero ha consentito alla Cooperativa di raggiungere un fatturato pari a 187,4 milioni di euro. Il bilancio, approvato dai Soci al termine di 4 assemblee separate, è completato da un consolidato del Gruppo Coprob, che include Italia Zuccheri Commerciale, con un fatturato pari a 269 milioni di euro e un utile netto di 4,1 milioni di euro.

“Un risultato di grande soddisfazione che ha riscosso il pieno consenso dei Soci intervenuti alle assemblee” – afferma Claudio Gallerani, Presidente di Coprob-Italia Zuccheri. “Questo dà un nuovo impulso alla bietola che nel 2023, grazie all’attuale prezzo zucchero, ha anche il più alto prezzo di sempre: 63 €/ton per bietola convenzionale e 93 €/ton per bietola bio”.

La bieticoltura italiana rappresentata da Coprob-Italia Zuccheri quindi ha oggi ampie possibilità di sviluppo supportata dal prezzo e dalla necessità di rotazione prevista dalla PAC. La Cooperativa, grazie al proprio servizio di sperimentazione agronomico e alla sinergia con gli attori della filiera, punta a una bieticoltura più semplice, con meno input, con un periodo di semina differenziato per andare incontro alle esigenze delle aziende, alle condizioni pedoclimatiche dei territori e per cercare di far fronte a un cambiamento climatico sempre più veloce.

“Siamo passati da 30 mesi di grande siccità alle alluvioni devastanti di questi giorni che hanno causato morti e danni incalcolabili a case, aziende e all’agricoltura” – prosegue Gallerani. “Il dolore, le sofferenze e la devastazione causati dall’alluvione che ha colpito la nostra Regione hanno indotto Coprob-Italia Zuccheri ad annullare l’evento annuale con i Soci che si sarebbe dovuto svolgere il prossimo 9 giugno perché adesso è il momento di aiutare soci e collaboratori che hanno subito danni”. La manifestazione pubblica – con la partecipazione delle Istituzioni regionali e nazionali che avevano già anticipato il proprio intervento – avrebbe dovuto celebrare sessanta anni di innovazioni coraggiose e proiettare la Cooperativa nel futuro, a partire dalla prossima campagna produttiva, ma il Consiglio di Amministrazione ha deciso di devolvere quanto destinato all’organizzazione dell’evento a iniziative a sostegno dei soci danneggiati dalla calamità. “Tutti noi siamo impegnati a portare avanti il nostro lavoro con sempre maggior impegno e responsabilità con l’auspicio che quanto prima vengano ripristinate le migliori condizioni di vita e di lavoro” conclude Gallerani. 

Rincari e inflazione non fermano Maiora, nel ’22 sfiorato il miliardo di affari alle casse

Nel 2022 Maiora Despar Centro-Sud ha consolidato il proprio percorso di crescita con un bilancio di esercizio che ha registrato un giro di affari alle casse pari a 987 milioni e una crescita dei ricavi che si attesta sul +7,2% rispetto all’anno precedente. Il Gruppo pugliese con sede a Corato (Ba), attivo nella Gdo in Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Abruzzo e Lazio con oltre 500 punti vendita (diretti e indiretti) e 7 Cash & Carry, ha confermato dunque il trend in ascesa nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici che hanno gravato pesantemente per tutto l’anno sulla gestione economica. L’estrema incertezza sul fronte interno e internazionale, unita all’aumento considerevole dell’inflazione che ha determinato un rialzo dei prezzi sui beni alimentari, non hanno scalfito i piani di Maiora e la credibilità nei confronti dei consumatori. Massimo è stato l’impegno per difendere il potere d’acquisto delle famiglie mediante una politica di contenimento dei prezzi e di rinuncia a una più alta marginalità.

Piano d’investimento e ingresso nel canale discount
Il 2022 è stato caratterizzato da un importante impulso alla ristrutturazione della rete e alle nuove aperture, consolidando il piano di restyling dei punti vendita. Nell’anno precedente sono stati investiti circa 20 milioni, aumentando la somma programmata. Con questo trend di spesa, sarà superato considerevolmente lo stanziamento di 70 milioni previsti dal piano quinquennale 2021/2025 di Maiora, finalizzato allo sviluppo della rete Despar al Centro-Sud. Nel 2023 è programmata l’apertura di 40 nuovi punti vendita (tra gestione diretta e indiretta) e la ristrutturazione di 32 store (diretti e indiretti). Il piano di crescita riguarderà anche il canale Cash & Carry che, nel mese di giugno, vedrà salire a 8 i punti vendita Altasfera nel Mezzogiorno con l’apertura a Reggio Calabria (a cui si aggiungono i negozi di Corato, Molfetta, Manfredonia, Laterza, Crotone, Monopoli e Lecce), potenziando così il presidio in Calabria.

Il piano di sviluppo 2023 prevedrà anche la nascita di un nuovo Centro di Distribuzione in Campania che sarà attivo nel secondo semestre dell’anno. Maiora ha inoltre ufficializzato l’ingresso nel canale Discount grazie alla joint venture con Ergon, partita nello scorso gennaio da cui è nata ARDita, una società che ha come obiettivo la realizzazione di punti vendita Ard Discount sia diretti che affiliati in Puglia e nelle altre regioni presidiate già da Maiora. Obiettivi prestigiosi per la nuova realtà, tra cui l’apertura nel 2023 di circa 10 nuovi punti vendita, oltre ai 3 già attivi.

Un nuovo piano assunzioni e l’equità salariale
Le risorse umane sono una delle voci più importanti del piano di sviluppo di Maiora che conta, ad oggi, oltre 2.500 dipendenti (di cui il 50% donne). Nel 2023 l’azienda prevede l’inserimento di oltre 100 assunzioni, da impiegare nella gestione delle nuove aperture. Maiora è stata la prima azienda della Grande Distribuzione italiana ad aver ottenuto nel 2022 la certificazione “Equal Salary”, con cui si certifica l’assenza di gap retributivo tra i collaboratori, donne e uomini, che a parità di qualifica, svolgono uguali mansioni. La strada tracciata nel rispetto delle sue politiche di equità salariale rappresenterà anche nel 2023 l’incentivo ad una gestione aziendale naturalmente paritaria, fondata su equità e meritocrazia.

«L’anno che ci siamo lasciati alle spalle – spiega Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora – non è stato particolarmente clemente ma siamo andati avanti seguendo i nostri piani, senza alcun tentennamento. Noi imprenditori abbiamo l’obbligo di continuare ad investire e pensare al futuro. Maiora ha un ruolo importante nel territorio e oltre agli investimenti in sostenibilità, ha portato avanti una politica di contenimento dei prezzi in tutta la rete per difendere il potere d’acquisto della nostra comunità. La nostra attenzione è rivolta tanto ai clienti quanto alla nostra popolazione aziendale, come attestato anche dall’ottenimento della certificazione Equal Salary e dai diversi progetti in cantiere».

Bilancio in crescita per CIA-Conad, le vendite nel ’22 superano i 2,8 miliardi di euro

Nonostante le difficoltà economiche legate alla guerra e all’inflazione, il 2022 è stato per CIA un anno di tenuta che ha visto lo sforzo e l’impegno della Cooperativa a sostegno dei propri soci imprenditori e dei clienti. Le vendite alle casse dei supermercati hanno superato i 2,66 miliardi di euro (+9,74% in assoluto e +8,1% in omogeneo), attestandosi a oltre 2,8 miliardi se si comprendono anche tutti gli 84 concept tematici e l’ecommerce. La Cooperativa ha venduto merce ai propri soci per oltre 1,8 miliardi di euro (+11,7%). Il patrimonio netto si attesta sopra quota 824 milioni di euro, dei quali oltre 111 milioni come capitale sociale. Il valore aggiunto, che dà la misura della ricchezza che CIA contribuisce a creare e distribuire con la sua attività ai vari portatori di interesse, è stato di 120.098.978 euro, la maggior parte dei quali è andata a remunerazione dei soci imprenditori (52,76%), del personale (23,99%) e dell’azienda (13,70%). Entro l’inizio dell’estate è previsto inoltre il trasferimento nel nuovo quartier generale di Forlì, che sorge nelle vicinanze della attuale sede e che sarà ufficialmente inaugurato il prossimo autunno.

“Il 2022 è stato un anno imprevedibile sotto molti punti di vista” — dichiara l’Amministratore Delegato di CIA-Conad Luca Panzavolta. “Non eravamo ancora fuori dal Covid quando è esplosa la guerra russo-ucraina che ha portato devastazione e ripercussioni anche di ordine economico a livello mondiale. L’inflazione, legata alla crescita enorme delle spese per le materie prime e dei costi energetici, ha contribuito a rendere più difficile la chiusura dell’anno. In questo scenario la Gdo ha però saputo tenere e CIA ha messo a frutto le scelte di anni, in materia di convenienza continuativa, di tenuta dei punti vendita, di scelte assortimentali e di radicamento della propria rete nei territori e nelle comunità. Non è stato semplice e siamo pronti ad affrontare mesi che non saranno ancora facili, anche alla luce dell’emergenza alluvione che ha flagellato in questi giorni la nostra regione con una carica distruttiva impensabile. Siamo vicini a tutte le persone duramente colpite dall’emergenza di questi giorni e impegnati direttamente nella messa a disposizione di derrate alimentari e beni di primaria necessità, oltre che in una capillare raccolta fondi nei supermercati fino al prossimo 28 maggio. Inoltre la Fondazione Conad erogherà 500mila euro di pronto intervento in attesa di adottare strutture pubbliche del territorio interessato dall’alluvione che necessitano di essere ripristinate”.

La rete vendita
Commercianti Indipendenti Associati è una delle cinque cooperative che compongono il sistema nazionale Conad. La fotografia al 31/12/2022 ritrae una mappa di 266 punti vendita e 84 “concept store”: 27 bar e ristoranti “Con Sapore”, 21 parafarmacie, 7 distributori di carburante, 21 petstore e 8 negozi di ottica. Il territorio della rete CIA si estende dalla Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) a San Marino alle Marche settentrionali (Pesaro-Urbino e Ancona in parte); comprende il Veneto (Padova, Rovigo, Venezia, Belluno, Treviso, alle quali si aggiunge lo Spazio Conad di Bussolengo-VR), il Friuli Venezia Giulia e parte della Lombardia, dove è presente a Milano (città e provincia), oltre che in alcuni comuni come Curno (BG) e Merate (LC).

I dati sull’occupazione
Nel complesso, tra negozi, cooperativa e società del sistema, lavorano più di 11.300 persone (+2%), con contratti nella larga maggioranza dei casi a tempo indeterminato (oltre il 90%). Sulla rete la forza lavoro femminile incide per il 67,5% e oltre 1.600 sono i giovani under 30. Grande attenzione è stata data anche del 2022 alla formazione, con una stima di circa 15.000 ore/uomo erogate. La carenza di personale formato si è confermata uno dei principali problemi evidenziati dai soci, in crescita rispetto al passato anche nei concept di cura persona quali Ottico e Parafarmacia. Per venire incontro a questa situazione CIA-Conad ha lanciato il progetto “Scuola dei Mestieri”, attraverso cui nel 2022 ha formato un centinaio di potenziali nuovi addetti per i reparti pescheria, banco salumi latticini/gastronomia e macelleria.

Sviluppo e logistica
Le nuove aperture di punti vendita nel 2022 sono state 6: il Conad City di Gambettola (FC), il Conad di Meldola (FC), lo Spazio Conad a Ronchi dei Legionari (GO), lo Spesa Facile di San Martino di Lupari (PD), il Superstore del quartiere Ronco a Forlì (FC) e quello di Morciano (RN). Sono inoltre stati inaugurati 8 nuovi concept tematici, che hanno completato l’offerta commerciale in altrettanti punti vendita: un distributore di carburanti a Meldola (FC), una parafarmacia a Viserba (RN), 4 PetStore (Mira, VE – Osimo Fornace, AN – Castelfidardo, AN – Ronchi dei Legionari, GO), un Sapori&Sorrisi allo Spazio Conad di Fano (PU) e un Con Sapore a Morciano (RN). CIA-Conad ha nel corso dell’anno ulteriormente efficientato la propria logistica, con interventi di miglioramento gestionale e organizzativo dei magazzini generi vari di Forlì e con l’avvio del progetto tracciabilità di lotto e scadenza per i magazzini dei freschi e surgelati. È stata inoltre avviata la costruzione a Martellago (VE) del nuovo magazzino di oltre 10mila metri quadri. In totale sono 8 i magazzini della cooperativa, per complessivi 139.833 metri quadri.

Sostenibilità e la nuova sede a Forlì
CIA-Conad ha in corso il progetto di arrivare alla redazione del bilancio di sostenibilità nell’arco del prossimo anno. Numerosi i progetti relativi ad ambiente e sostenibilità proseguiti anche nel 2022: sopra i magazzini forlivesi è stato installato un nuovo impianto fotovoltaico da 1,2 MW destinato alla copertura dei consumi della nuova palazzina uffici, arrivata a completa realizzazione e caratterizzata da scelte costruttive e impiantistiche innovative e in grado di limitare i consumi e l’impatto ambientale. Il trasferimento dagli attuali uffici di via dei Mercanti è previsto a inizio estate, con inaugurazione a settembre. Da segnalare l’iniziativa di sistema per il potenziamento del fotovoltaico sui tetti dei negozi, l’incremento delle colonnine per le ricariche elettriche in molti parcheggi dei punti vendita della rete, la riduzione della carta con la limitazione dei volantini stampati e buone prassi di risparmio energetico attivate capillarmente per abbattere significativamente consumi ed emissioni. In crescita anche il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti per le consegne ai supermercati, nell’86% dei casi Euro 5, Euro 6 e a Gas Naturale Liquefatto (GNL). Sul fronte della sostenibilità economica si segnala l’attenzione al coinvolgimento di numerosi fornitori locali di filiera corta: il progetto “Siamo” ne coinvolge più di 130, tra aziende agro-alimentari di dimensioni prevalentemente medio-piccole, che trovano una importante valorizzazione e mercato per i propri prodotti nel canale Gdo.

Mutualità esterna
Nel corso del 2022 le risorse impiegate nelle iniziative di mutualità esterna (sport, cultura, solidarietà, salute), distribuite da CIA come sponsorizzazioni ed erogazioni sono state oltre 1,3 milioni di euro, ai quali si aggiungono quelle dei punti vendita. Il recupero della merce invenduta, devoluta a onlus per finalità benefiche, ha raggiunto il valore di 4,85 milioni di euro tra soci e Cooperativa, confermando la sensibilità diffusa alla riduzione degli sprechi alimentari.

Conad Card e prodotto a marchio
Il numero delle Conad Card nel 2022 è cresciuto del 4,82% sull’anno precedente, arrivando a quasi 172mila pezzi per un valore di spese pagate con questo sistema di 475 milioni di euro. In crescita significativa anche la Carta Insieme Digitale (251mila). Straordinario successo nell’anno ha riscontrato anche la Prepagata Conad (329mila pezzi), con picchi record di produzione nel mese di dicembre. Ai cardisti è riservata l’iniziativa “Sanità più veloce”, integrata dalla convenzione con la Rete ComeTe. Il prodotto a marchio Conad vale in CIA (Super) il 40,6% delle vendite, ampiamente sopra il valore medio di mercato (22,1%).

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