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L’aumento del prezzo dello zucchero spinge il fatturato di Coprob a 187,4 mln di euro

Coprob (Cooperativa Produttori Bieticoli), unico produttore nazionale di zucchero 100% italiano presente sul mercato col marchio Italia Zuccheri, chiude il sessantesimo esercizio con un utile di 2,45 milioni di euro. Quello del 2022 è un bilancio positivo nonostante diverse criticità sopraggiunte, dalla continuazione della pandemia al conflitto in Ucraina che ha innescato una crisi energetica con relativo aumento dei costi, sino alla siccità record, la più grave nella storia di Coprob, ha causato la riduzione della produzione di zucchero del 35%. D’altro canto però il costante aumento del prezzo medio dello zucchero ha consentito alla Cooperativa di raggiungere un fatturato pari a 187,4 milioni di euro. Il bilancio, approvato dai Soci al termine di 4 assemblee separate, è completato da un consolidato del Gruppo Coprob, che include Italia Zuccheri Commerciale, con un fatturato pari a 269 milioni di euro e un utile netto di 4,1 milioni di euro.

“Un risultato di grande soddisfazione che ha riscosso il pieno consenso dei Soci intervenuti alle assemblee” – afferma Claudio Gallerani, Presidente di Coprob-Italia Zuccheri. “Questo dà un nuovo impulso alla bietola che nel 2023, grazie all’attuale prezzo zucchero, ha anche il più alto prezzo di sempre: 63 €/ton per bietola convenzionale e 93 €/ton per bietola bio”.

La bieticoltura italiana rappresentata da Coprob-Italia Zuccheri quindi ha oggi ampie possibilità di sviluppo supportata dal prezzo e dalla necessità di rotazione prevista dalla PAC. La Cooperativa, grazie al proprio servizio di sperimentazione agronomico e alla sinergia con gli attori della filiera, punta a una bieticoltura più semplice, con meno input, con un periodo di semina differenziato per andare incontro alle esigenze delle aziende, alle condizioni pedoclimatiche dei territori e per cercare di far fronte a un cambiamento climatico sempre più veloce.

“Siamo passati da 30 mesi di grande siccità alle alluvioni devastanti di questi giorni che hanno causato morti e danni incalcolabili a case, aziende e all’agricoltura” – prosegue Gallerani. “Il dolore, le sofferenze e la devastazione causati dall’alluvione che ha colpito la nostra Regione hanno indotto Coprob-Italia Zuccheri ad annullare l’evento annuale con i Soci che si sarebbe dovuto svolgere il prossimo 9 giugno perché adesso è il momento di aiutare soci e collaboratori che hanno subito danni”. La manifestazione pubblica – con la partecipazione delle Istituzioni regionali e nazionali che avevano già anticipato il proprio intervento – avrebbe dovuto celebrare sessanta anni di innovazioni coraggiose e proiettare la Cooperativa nel futuro, a partire dalla prossima campagna produttiva, ma il Consiglio di Amministrazione ha deciso di devolvere quanto destinato all’organizzazione dell’evento a iniziative a sostegno dei soci danneggiati dalla calamità. “Tutti noi siamo impegnati a portare avanti il nostro lavoro con sempre maggior impegno e responsabilità con l’auspicio che quanto prima vengano ripristinate le migliori condizioni di vita e di lavoro” conclude Gallerani. 

Rincari e inflazione non fermano Maiora, nel ’22 sfiorato il miliardo di affari alle casse

Nel 2022 Maiora Despar Centro-Sud ha consolidato il proprio percorso di crescita con un bilancio di esercizio che ha registrato un giro di affari alle casse pari a 987 milioni e una crescita dei ricavi che si attesta sul +7,2% rispetto all’anno precedente. Il Gruppo pugliese con sede a Corato (Ba), attivo nella Gdo in Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Abruzzo e Lazio con oltre 500 punti vendita (diretti e indiretti) e 7 Cash & Carry, ha confermato dunque il trend in ascesa nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici che hanno gravato pesantemente per tutto l’anno sulla gestione economica. L’estrema incertezza sul fronte interno e internazionale, unita all’aumento considerevole dell’inflazione che ha determinato un rialzo dei prezzi sui beni alimentari, non hanno scalfito i piani di Maiora e la credibilità nei confronti dei consumatori. Massimo è stato l’impegno per difendere il potere d’acquisto delle famiglie mediante una politica di contenimento dei prezzi e di rinuncia a una più alta marginalità.

Piano d’investimento e ingresso nel canale discount
Il 2022 è stato caratterizzato da un importante impulso alla ristrutturazione della rete e alle nuove aperture, consolidando il piano di restyling dei punti vendita. Nell’anno precedente sono stati investiti circa 20 milioni, aumentando la somma programmata. Con questo trend di spesa, sarà superato considerevolmente lo stanziamento di 70 milioni previsti dal piano quinquennale 2021/2025 di Maiora, finalizzato allo sviluppo della rete Despar al Centro-Sud. Nel 2023 è programmata l’apertura di 40 nuovi punti vendita (tra gestione diretta e indiretta) e la ristrutturazione di 32 store (diretti e indiretti). Il piano di crescita riguarderà anche il canale Cash & Carry che, nel mese di giugno, vedrà salire a 8 i punti vendita Altasfera nel Mezzogiorno con l’apertura a Reggio Calabria (a cui si aggiungono i negozi di Corato, Molfetta, Manfredonia, Laterza, Crotone, Monopoli e Lecce), potenziando così il presidio in Calabria.

Il piano di sviluppo 2023 prevedrà anche la nascita di un nuovo Centro di Distribuzione in Campania che sarà attivo nel secondo semestre dell’anno. Maiora ha inoltre ufficializzato l’ingresso nel canale Discount grazie alla joint venture con Ergon, partita nello scorso gennaio da cui è nata ARDita, una società che ha come obiettivo la realizzazione di punti vendita Ard Discount sia diretti che affiliati in Puglia e nelle altre regioni presidiate già da Maiora. Obiettivi prestigiosi per la nuova realtà, tra cui l’apertura nel 2023 di circa 10 nuovi punti vendita, oltre ai 3 già attivi.

Un nuovo piano assunzioni e l’equità salariale
Le risorse umane sono una delle voci più importanti del piano di sviluppo di Maiora che conta, ad oggi, oltre 2.500 dipendenti (di cui il 50% donne). Nel 2023 l’azienda prevede l’inserimento di oltre 100 assunzioni, da impiegare nella gestione delle nuove aperture. Maiora è stata la prima azienda della Grande Distribuzione italiana ad aver ottenuto nel 2022 la certificazione “Equal Salary”, con cui si certifica l’assenza di gap retributivo tra i collaboratori, donne e uomini, che a parità di qualifica, svolgono uguali mansioni. La strada tracciata nel rispetto delle sue politiche di equità salariale rappresenterà anche nel 2023 l’incentivo ad una gestione aziendale naturalmente paritaria, fondata su equità e meritocrazia.

«L’anno che ci siamo lasciati alle spalle – spiega Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora – non è stato particolarmente clemente ma siamo andati avanti seguendo i nostri piani, senza alcun tentennamento. Noi imprenditori abbiamo l’obbligo di continuare ad investire e pensare al futuro. Maiora ha un ruolo importante nel territorio e oltre agli investimenti in sostenibilità, ha portato avanti una politica di contenimento dei prezzi in tutta la rete per difendere il potere d’acquisto della nostra comunità. La nostra attenzione è rivolta tanto ai clienti quanto alla nostra popolazione aziendale, come attestato anche dall’ottenimento della certificazione Equal Salary e dai diversi progetti in cantiere».

Bilancio in crescita per CIA-Conad, le vendite nel ’22 superano i 2,8 miliardi di euro

Nonostante le difficoltà economiche legate alla guerra e all’inflazione, il 2022 è stato per CIA un anno di tenuta che ha visto lo sforzo e l’impegno della Cooperativa a sostegno dei propri soci imprenditori e dei clienti. Le vendite alle casse dei supermercati hanno superato i 2,66 miliardi di euro (+9,74% in assoluto e +8,1% in omogeneo), attestandosi a oltre 2,8 miliardi se si comprendono anche tutti gli 84 concept tematici e l’ecommerce. La Cooperativa ha venduto merce ai propri soci per oltre 1,8 miliardi di euro (+11,7%). Il patrimonio netto si attesta sopra quota 824 milioni di euro, dei quali oltre 111 milioni come capitale sociale. Il valore aggiunto, che dà la misura della ricchezza che CIA contribuisce a creare e distribuire con la sua attività ai vari portatori di interesse, è stato di 120.098.978 euro, la maggior parte dei quali è andata a remunerazione dei soci imprenditori (52,76%), del personale (23,99%) e dell’azienda (13,70%). Entro l’inizio dell’estate è previsto inoltre il trasferimento nel nuovo quartier generale di Forlì, che sorge nelle vicinanze della attuale sede e che sarà ufficialmente inaugurato il prossimo autunno.

“Il 2022 è stato un anno imprevedibile sotto molti punti di vista” — dichiara l’Amministratore Delegato di CIA-Conad Luca Panzavolta. “Non eravamo ancora fuori dal Covid quando è esplosa la guerra russo-ucraina che ha portato devastazione e ripercussioni anche di ordine economico a livello mondiale. L’inflazione, legata alla crescita enorme delle spese per le materie prime e dei costi energetici, ha contribuito a rendere più difficile la chiusura dell’anno. In questo scenario la Gdo ha però saputo tenere e CIA ha messo a frutto le scelte di anni, in materia di convenienza continuativa, di tenuta dei punti vendita, di scelte assortimentali e di radicamento della propria rete nei territori e nelle comunità. Non è stato semplice e siamo pronti ad affrontare mesi che non saranno ancora facili, anche alla luce dell’emergenza alluvione che ha flagellato in questi giorni la nostra regione con una carica distruttiva impensabile. Siamo vicini a tutte le persone duramente colpite dall’emergenza di questi giorni e impegnati direttamente nella messa a disposizione di derrate alimentari e beni di primaria necessità, oltre che in una capillare raccolta fondi nei supermercati fino al prossimo 28 maggio. Inoltre la Fondazione Conad erogherà 500mila euro di pronto intervento in attesa di adottare strutture pubbliche del territorio interessato dall’alluvione che necessitano di essere ripristinate”.

La rete vendita
Commercianti Indipendenti Associati è una delle cinque cooperative che compongono il sistema nazionale Conad. La fotografia al 31/12/2022 ritrae una mappa di 266 punti vendita e 84 “concept store”: 27 bar e ristoranti “Con Sapore”, 21 parafarmacie, 7 distributori di carburante, 21 petstore e 8 negozi di ottica. Il territorio della rete CIA si estende dalla Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) a San Marino alle Marche settentrionali (Pesaro-Urbino e Ancona in parte); comprende il Veneto (Padova, Rovigo, Venezia, Belluno, Treviso, alle quali si aggiunge lo Spazio Conad di Bussolengo-VR), il Friuli Venezia Giulia e parte della Lombardia, dove è presente a Milano (città e provincia), oltre che in alcuni comuni come Curno (BG) e Merate (LC).

I dati sull’occupazione
Nel complesso, tra negozi, cooperativa e società del sistema, lavorano più di 11.300 persone (+2%), con contratti nella larga maggioranza dei casi a tempo indeterminato (oltre il 90%). Sulla rete la forza lavoro femminile incide per il 67,5% e oltre 1.600 sono i giovani under 30. Grande attenzione è stata data anche del 2022 alla formazione, con una stima di circa 15.000 ore/uomo erogate. La carenza di personale formato si è confermata uno dei principali problemi evidenziati dai soci, in crescita rispetto al passato anche nei concept di cura persona quali Ottico e Parafarmacia. Per venire incontro a questa situazione CIA-Conad ha lanciato il progetto “Scuola dei Mestieri”, attraverso cui nel 2022 ha formato un centinaio di potenziali nuovi addetti per i reparti pescheria, banco salumi latticini/gastronomia e macelleria.

Sviluppo e logistica
Le nuove aperture di punti vendita nel 2022 sono state 6: il Conad City di Gambettola (FC), il Conad di Meldola (FC), lo Spazio Conad a Ronchi dei Legionari (GO), lo Spesa Facile di San Martino di Lupari (PD), il Superstore del quartiere Ronco a Forlì (FC) e quello di Morciano (RN). Sono inoltre stati inaugurati 8 nuovi concept tematici, che hanno completato l’offerta commerciale in altrettanti punti vendita: un distributore di carburanti a Meldola (FC), una parafarmacia a Viserba (RN), 4 PetStore (Mira, VE – Osimo Fornace, AN – Castelfidardo, AN – Ronchi dei Legionari, GO), un Sapori&Sorrisi allo Spazio Conad di Fano (PU) e un Con Sapore a Morciano (RN). CIA-Conad ha nel corso dell’anno ulteriormente efficientato la propria logistica, con interventi di miglioramento gestionale e organizzativo dei magazzini generi vari di Forlì e con l’avvio del progetto tracciabilità di lotto e scadenza per i magazzini dei freschi e surgelati. È stata inoltre avviata la costruzione a Martellago (VE) del nuovo magazzino di oltre 10mila metri quadri. In totale sono 8 i magazzini della cooperativa, per complessivi 139.833 metri quadri.

Sostenibilità e la nuova sede a Forlì
CIA-Conad ha in corso il progetto di arrivare alla redazione del bilancio di sostenibilità nell’arco del prossimo anno. Numerosi i progetti relativi ad ambiente e sostenibilità proseguiti anche nel 2022: sopra i magazzini forlivesi è stato installato un nuovo impianto fotovoltaico da 1,2 MW destinato alla copertura dei consumi della nuova palazzina uffici, arrivata a completa realizzazione e caratterizzata da scelte costruttive e impiantistiche innovative e in grado di limitare i consumi e l’impatto ambientale. Il trasferimento dagli attuali uffici di via dei Mercanti è previsto a inizio estate, con inaugurazione a settembre. Da segnalare l’iniziativa di sistema per il potenziamento del fotovoltaico sui tetti dei negozi, l’incremento delle colonnine per le ricariche elettriche in molti parcheggi dei punti vendita della rete, la riduzione della carta con la limitazione dei volantini stampati e buone prassi di risparmio energetico attivate capillarmente per abbattere significativamente consumi ed emissioni. In crescita anche il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti per le consegne ai supermercati, nell’86% dei casi Euro 5, Euro 6 e a Gas Naturale Liquefatto (GNL). Sul fronte della sostenibilità economica si segnala l’attenzione al coinvolgimento di numerosi fornitori locali di filiera corta: il progetto “Siamo” ne coinvolge più di 130, tra aziende agro-alimentari di dimensioni prevalentemente medio-piccole, che trovano una importante valorizzazione e mercato per i propri prodotti nel canale Gdo.

Mutualità esterna
Nel corso del 2022 le risorse impiegate nelle iniziative di mutualità esterna (sport, cultura, solidarietà, salute), distribuite da CIA come sponsorizzazioni ed erogazioni sono state oltre 1,3 milioni di euro, ai quali si aggiungono quelle dei punti vendita. Il recupero della merce invenduta, devoluta a onlus per finalità benefiche, ha raggiunto il valore di 4,85 milioni di euro tra soci e Cooperativa, confermando la sensibilità diffusa alla riduzione degli sprechi alimentari.

Conad Card e prodotto a marchio
Il numero delle Conad Card nel 2022 è cresciuto del 4,82% sull’anno precedente, arrivando a quasi 172mila pezzi per un valore di spese pagate con questo sistema di 475 milioni di euro. In crescita significativa anche la Carta Insieme Digitale (251mila). Straordinario successo nell’anno ha riscontrato anche la Prepagata Conad (329mila pezzi), con picchi record di produzione nel mese di dicembre. Ai cardisti è riservata l’iniziativa “Sanità più veloce”, integrata dalla convenzione con la Rete ComeTe. Il prodotto a marchio Conad vale in CIA (Super) il 40,6% delle vendite, ampiamente sopra il valore medio di mercato (22,1%).

Salov, eguagliati i volumi di vendita 2020 e 2021, fatturato a +30%

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov, società che opera nel settore oleario, ha approvato il bilancio consolidato 2022, chiuso in positivo sia in termini di crescita che di consolidamento. Il Gruppo Salov, a cui fanno capo i marchi storici Filippo Berio e Sagra, ha archiviato l’esercizio 2022 confermando i volumi di vendita record raggiunti nel 2021 e 2020, pari a circa 120 milioni di litri. Il fatturato consolidato, soprattutto a causa dell’inflazione dei costi di produzione, ha fatto segnare un incremento annuo del 30%, passando da 376.769.000 a 491.456.000 € e l’EBITDA, dai 19.417.000 € del 2021, è salito a quota 20.081.000 € (+4,1%).

I risultati raggiunti da Salov nel 2022 sono ragguardevoli soprattutto considerando il contesto in cui sono maturati. Se, infatti, il 2021 era stato sino all’ultimo trimestre un anno di sostanziale assestamento dei mercati dopo lo sconvolgimento della pandemia, il 2022 è stato pesantemente condizionato dalla volatilità della situazione geopolitica e da fattori climatici avversi. Il deflagrare della crisi ucraina ha innescato una spirale al rialzo dei costi energetici e delle commodities (vetro, plastica, carta). Inoltre, l’incertezza sulla disponibilità di materia prima negli oli di semi, specie quello di girasole, ha spinto molte aziende utilizzatrici di grassi vegetali a spostare i loro consumi da semi a oliva, concorrendo, con i loro acquisti, a un forte aumento dei prezzi. A ciò si sono sommati i problemi del comparto logistico, con le difficoltà nel rispettare i tempi di consegna dovuti alla limitata disponibilità di mercantili e portacontainer, frequentemente bloccati nei porti cinesi a causa dei lockdown.

A destabilizzare definitivamente il mercato degli oli d’oliva è stato l’andamento della campagna agricola nell’area del Mediterraneo occidentale. Le premesse primaverili per un raccolto 2022/23 buono o comunque superiore al 2021, infatti, sono state compromesse da un’estate eccezionalmente torrida e siccitosa. Di conseguenza in Paesi come Spagna, Italia, Portogallo e Tunisia si è assistito a un drastico ridimensionamento nelle previsioni di produzione di olive, solo in minima parte compensato dai risultati di Grecia e Turchia. L’effetto finale è stato un costante incremento nei prezzi degli oli di oliva come mai in passato.

“In un anno tanto caotico e travagliato riuscire a confermare tutti i parametri finanziari e reddituali cogliendo il corretto compromesso tra gli aspetti puramente economici, finanziari e di equity non è stato affatto scontato” commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “Abbiamo dato prova di essere reattivi nel gestire i vari mercati mantenendo elevato il nostro livello di competitività. Indubbiamente, gli investimenti industriali e le attività commerciali e di marketing messe a terra negli ultimi anni ci hanno ripagato, consentendoci di crescere sia in Italia che all’estero e di non subire passivamente la forte volatilità dei mercati”.

La crescita in Italia e nei mercati esteri
In Italia, Salov si conferma in crescita, con i marchi Filippo Berio, premiato recentemente agli Olive Oil Awards, e Sagra che, complessivamente, portano le quote di mercato a volume detenute dal Gruppo al 3,4% nella categoria olio di oliva e al 6,2% negli oli di semi. Per quanto riguarda la presenza di Salov sui mercati esteri, spicca il cambio di paradigma nelle attività commerciali in Belgio, dove il presidio del Gruppo è diventato diretto tramite una propria risorsa resident che si interfaccia direttamente con i retailer locali. Di assoluto rilievo sono anche le performance fatte registrare da Salov in Brasile, con la filiale di São Paulo che, a soli tre anni dalla costituzione, ha migliorato sensibilmente la distribuzione del prodotto e ha più che raddoppiato il suo giro d’affari. Peraltro, la crescita di Salov nel corso del 2022 è testimoniata anche dalle nuove assunzioni di personale: 8 in Italia e 3 nelle filiali estere che sottolineano ancora una volta l’attenzione alle persone e all’organizzazione aziendale del prossimo futuro nonostante la complessa congiuntura economica e di mercato. Ne è una dimostrazione il progetto Talent Garden, iniziativa che ha visto coinvolti per circa sei mesi 25 giovani in attività di formazione finalizzate a individuare punti di forza e aree di miglioramento, creando supporto a percorsi di crescita individuale e di sviluppo professionale.

Investimenti
Nel 2022 Salov ha proseguito la politica di costanti investimenti sia industriali, indirizzati a incrementare l’efficienza delle linee di produzione e degli stoccaggi, sia di digitalizzazione, ambito nel quale il percorso aziendale è giunto ad un livello di avanzamento molto elevato. Nella seconda metà dello scorso anno, inoltre, il Gruppo ha partecipato a diversi bandi nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di potenziare e anticipare i progetti già previsti tra cui l’incremento delle capacità di stoccaggio dell’olio extra vergine e l’adeguamento dell’area ecologica per facilitare le attività di gestione, separazione e stoccaggio dei rifiuti aziendali. In totale, tra interventi implementati e investimenti programmati, l’impegno finanziario dell’Azienda si colloca nell’ordine dei 20 milioni di euro.

Sostenibilità
Nel corso dell’esercizio 2022, Salov ha concretizzato il proprio percorso sostenibile, iniziato alcuni anni fa, in un Piano di Sostenibilità finalizzato a individuare i pillar e le macro-azioni da sviluppare nel breve e medio periodo per potenziare il proprio sviluppo in questo ambito. Dopo una valutazione e un benchmark di settore e dei competitor, è stata realizzata un’analisi dello status aziendale e sono state identificate le aree in cui Salov si distingue e quelle da implementare ulteriormente. Il Piano di Sostenibilità prevede 41 progetti in molti ambiti e reparti aziendali. Il 2022 inoltre, sarà rendicontato da Salov con il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, che uscirà a settembre 2023.

Nova Coop, bilancio 2022 col segno più (6,8 milioni di euro)

Il bilancio 2022 di Nova Coop presenta un valore della produzione che si attesta a 1,159 miliardi di euro e un utile netto di 7,277 milioni di euro. Il patrimonio netto finale ammonta a 822 milioni di euro, con un incremento rispetto alla gestione precedente di 6,8 milioni di euro. Il ritorno alle abitudini di acquisto del passato e la ripresa graduale dei servizi di ristorazione ha portato a osservare nell’anno una forte crescita degli scontrini battuti (+6,09%) a rete assoluta e una flessione della spesa media effettuata sia per la rete ipermercati (- 5,21%), sia per quella supermercati (-1,88%). Il canale e-commerce www.coopshop.it ha contribuito ai risultati di bilancio con vendite lorde per oltre 12 milioni di euro e raggiunto nuove aree di copertura, fino a servire 400 comuni piemontesi (+100 rispetto al 2021), con la consegna della spesa a casa nelle province piemontesi di Torino, Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli, l’apertura di un nuovo Coop Drive per il ritiro della spesa con la macchina presso l’Ipercoop di Casale Monferrato e l’installazione di nuovi Coop Locker presso gli Ipercoop di Ciriè, Chieri, Pinerolo, il superstore di Alessandria e il supermercato Coop di Torino – Corso Belgio. Le quattro stazioni di carburante a marchio Enercoop hanno prodotto un fatturato di 114 milioni di euro.

Il bilancio consolidato 2022 del Gruppo Nova Coop registra un valore complessivo della produzione consolidata di 2,802 miliardi di euro e un utile netto consolidato pari a 7,277 milioni di euro. Meritevole di menzione è il risultato raggiunto nel 2022 da Nova Aeg, la società di vendita di luce e gas del Gruppo Nova Coop, che nel contesto di un mercato dell’energia caratterizzato da estrema volatilità, ha registrato un forte aumento di fatturato a 1,687 miliardi di euro sostenuto anche da un incremento dei volumi venduti, che hanno superato i 6 TWh (+16% rispetto al 2021), permettendo alla compagnia di registrare un utile netto di 5,2 milioni di euro. Nel corso della gestione sono state superate le 40 mila forniture dirette a clienti domestici con i marchi EnerCasa Coop ed EnerWeb Coop previste dal piano pluriennale. Il rispetto rigoroso dei termini d’offerta dei contratti di fornitura a prezzo fisso sottoscritti prima dell’aumento dei costi dell’energia ha consentito di garantire ai clienti domestici Soci Coop un risparmio stimabile in 8 milioni di euro rispetto ai prezzi di mercato, risparmio di cui ha beneficiato anche Nova Coop per i consumi di energia elettrica e gas naturale relativi alla propria rete di vendita, per un valore pari a 28 milioni di euro.

Nell’ambito dell’esercizio 2022, la Cooperativa ha proseguito il percorso per mantenere un’alta capacità di presidio del mercato piemontese, rafforzare l’attitudine a offrire servizi sempre più qualificanti e difendere il potere di acquisto di Soci e clienti assorbendo gran parte dei rincari di listino dovuti al crescente fenomeno inflattivo – cresciuti nella media dell’anno di oltre 7 punti percentuali e assorbiti per circa il 4% – che ha determinato un incremento dei costi di funzionamento e l’aumento di quelli di produzione. I risparmi di cui hanno potuto usufruire i Soci Coop ammontano a oltre 96 milioni di euro, erogati attraverso promozioni mirate, offerte dedicate e punti catalogo. I 4.616 dipendenti di Nova Coop e i loro familiari hanno potuto beneficiare invece di misure previste dal piano di welfare aziendale per un importo pari a 1,4 milioni di euro.

In un’ottica di valore per il territorio, è stata rinnovata per il terzo anno l’iniziativa “Prodotti in Piemonte” dedicata ai fornitori regionali per favorire il consumo di qualità e il sostegno alle filiere dell’economia locale; l’iniziativa nazionale “Coop per la Scuola” ha coinvolto 3235 istituti piemontesi di ogni ordine e grado ai quali sono stati corrisposti 6.757 premi, per un valore complessivo superiore ai 630 mila euro mentre più di 14 mila studenti hanno preso parte alle iniziative organizzate per le scuole; il progetto “Buon Fine” ha permesso di recuperare prodotti non più vendibili ma ancora consumabili pari a circa 1.000 tonnellate, per un corrispettivo di valore di circa 6,9 milioni di euro, destinati ad associazioni del territorio per la preparazione di pasti presso le mense sociali o altre azioni di contrasto alla povertà alimentare.

L’ammodernamento ed efficientamento dei negozi è proseguito con un investimento complessivo di poco superiore a 6 milioni di euro. Gli interventi principali hanno riguardato la ristrutturazione con la trasformazione in Superstore dei punti vendita di Luino (Va) e Intra Verbania (Vco) e l’apertura del Drive di Casale Monferrato. A fine anno erano 86.425 i soci prestatori della Cooperativa (+0,47% rispetto al 2021), con un’incidenza sul totale della base sociale del 14,42%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio netto della cooperativa è di 0,89, un dato nettamente migliore rispetto alla media nazionale delle cooperative di consumo che, alla fine del 2022, era di 1,37.

«Il 2022 è stato un anno complicato dai fenomeni inflattivi che hanno condizionato in maniera rilevante la gestione di tutto il settore della grande distribuzione. Nova Coop ha reagito in maniera determinata alle nuove sfide, intraprendendo azioni per tutelare il potere di acquisto dei Soci e mantenere una marginalità adeguata. Questo bilancio presenta una Cooperativa in salute, capace di presidiare il mercato piemontese e introdurre elementi di innovazione nella politica commerciale; un’impresa che realizza un altro passo nel percorso di consolidamento e miglioramento dei propri indicatori economici e che, grazie alla sua capacità di generare ricchezza nelle diverse gestioni, ha scelto di iscrivere a bilancio il proprio portafoglio finanziario a valore di mercato, anziché a quello di carico come un decreto consentiva, per allineare a valori più reali e trasparenti la sua consistenza nell’ambito delle politiche di bilancio della Cooperativa» ha commentato Ernesto Dalle Rive, il Presidente di Nova Coop.

Business in crescita per Penny, +9,3% e fatturato del 2022 che sfiora 1,5 miliardi

Penny Italia ha chiuso il 2022 con una crescita del 9,3% rispetto all’anno precedente con un fatturato che sfiora 1,5 miliardi. Gli investimenti sono stati di oltre 75.000 milioni di euro: 19 le nuove aperture organiche, 52 i punti vendita interessati da attività di ammodernamento e innovazione, con importanti interventi di efficientamento energetico e di inserimento di comparti serviti. Un altro importante investimento, di circa 32 milioni di euro ha permesso l’apertura del nuovo magazzino di Buti (PI), eccellenza logistica in termini di tecnologia e sostenibilità, a servizio dei punti vendita del centro-nord.

4500 i collaboratori dello scorso anno – di cui il 72% donne: l’azienda ha assunto oltre 1000 persone, 200 sono state le crescite professionali e 260 i percorsi di stage trasformati in contratti, con un interessante tasso di redeem di oltre 50% complessivo di assunzioni e conferme; in tema di formazione l’Academy di Penny ha erogato oltre 25.000 ore di formazione. Un approccio etico al business e la presa di coscienza dell’azienda del suo ruolo sociale si sono trasformati nella capacità di Penny di assorbire per tutto il 2022 il 3% dell’indice inflattivo, non trasferito sui clienti: è il risultato della capacità di fare sistema con i fornitori, all’interno di una visione “aperta” dell’azienda che fa dell’efficienza dei processi e dell’innovazione i suoi driver fondamentali.

Per il 2023 la crescita prevista è dell’8,7%; 23 i nuovi punti vendita previsti, al netto di operazioni di “merge & acquisition”. Il gruppo conferma la fiducia verso l’unità Italia mantenendo un trend di investimenti di quasi 150 milioni nei prossimi 24 mesi. Saranno 80 i punti vendita che verranno modernizzati e ai quali verranno aggiunti reparti serviti.

Penny Italia ha pubblicato anche il suo primo Bilancio di Sostenibilità, con rendicontazione al 2021 e visione sul 2022. Tre i punti fondanti:
innovare il business affinché anche i prodotti siano veicolo di un approccio sostenibile, in tutta la supply chain, efficientando e sostenendo processi virtuosi che rispettino il pianeta e avvicinino a territorio e clienti;
sostenere le persone e le comunità in cui siamo presenti ogni giorno con progetti che portino a relazioni durature ed etiche con partner di valore come Croce Rossa Italiana o Fondazione Progetto Arca che ci offrono la garanzia di aiuti concreti proprio dove e quando ve ne è necessità;
rispettare l’ambiente investendo per ridurre l’impatto del business sia in termini di risparmio energetico sia di salvaguardia e tutela del territorio, senza mai trascurare la lotta allo spreco delle risorse alimentari ed energetiche. Con partner come Banco Alimentare, CORIPET e Too Good To Go, come azienda riusciamo a portare un contributo concreto nel proteggere il nostro pianeta.

Per il 2023 Penny rinnova per il quarto anno la collaborazione con Katia Follesa, protagonista di una nuova campagna pubblicitaria. A partire da oggi lo spot sarà visibile attraverso il sito www.penny.it mentre il piano di lancio ufficiale sarà declinato, con tempistiche differenti, sui media offline, canali TV e Radio, online, social e digital media, sulla comunicazione InStore e volantini.

“Katia Follesa e Penny dimostrano intesa, innovazione e capacità di trasmettere i valori che li caratterizzano” commenta Bruno Bianchini, direttore Marketing Strategico dell’Azienda. “La nostra testimonial vive il set e recita con le nostre persone, con impegno e professionalità non fa mancare mai il suo contributo artistico – e una buona dose di divertimento – che rendono ‘unici’ i nostri spot”.

MD, +11% dei ricavi, fatturato a quasi 3,4 miliardi di euro

MD ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita dell’11% superando i 3,4 miliardi di euro di fatturato. Sale il patrimonio netto a 513 milioni di euro (+10,40% rispetto al 2021) mentre l’EBITDA Margin normalizzato, si attesta a 202,17 milioni di euro (6,07%) e l’utile netto tocca i 72,4 milioni di euro (2,7%). Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sulla Gdo italiana e internazionale realizzato dall’Area Studi Mediobanca, MD si conferma campione di crescita nel settore tra il 2017 e il 2021 grazie a un incremento medio annuo quasi a doppia cifra: +9,7%.

“Questi risultati sono il frutto del grande impegno di tutta la squadra di lavoro che ringrazio” commenta Patrizio Podini, Presidente di MD. “Il difficile periodo che stiamo attraversando ci impone scelte ponderate e volte alla creazione di maggiori opportunità per tutti. Vogliamo contribuire attivamente alla costruzione di un futuro migliore mettendo al centro della nostra visione imprenditoriale i clienti, i collaboratori, i fornitori e l’ambiente circostante. Vogliamo rimanere coerenti con i nostri ideali e con la nostra vocazione originaria, continuando a proporci come punto di riferimento di qualità e di convenienza a tutela del potere d’acquisto degli italiani”.

Nonostante il 2022 sia stato caratterizzato da un forte incremento dei costi energetici e delle materie prime, MD ha contenuto i rincari assorbendone una parte a beneficio dei propri clienti. Gli investimenti nell’ultimo anno hanno sfiorato i 200 milioni di euro (197). Per supportare la crescita prevista nei prossimi anni, MD potrà contare sulla piena operatività del polo logistico di Cortenuova (Bg) e sulla realizzazione di un silos automatizzato presso la sede di Gricignano di Aversa (Ce) in grado di stoccare circa 15.000 posti pallet, pienamente funzionante dallo scorso marzo. Un investimento di 15 milioni di euro. Gli investimenti fatti hanno portato alla creazione di nuovi posti di lavoro: nel 2022 ci sono state 1.352 nuove assunzioni che hanno portato il numero dei collaboratori a 8.517 unità. Per il 2023 è previsto un importante piano di formazione professionale.

Per rafforzare la propria presenza sul mercato e proseguire nel percorso intrapreso, MD prevede nel 2023 investimenti per oltre 170 milioni di euro destinati all’apertura di 38 nuovi negozi, di cui 28 diretti e 10 in affiliazione, oltre al proseguimento del piano di ammodernamento della rete e della formazione del proprio personale di punto vendita per offrire un servizio sempre più qualificato.

“Pubblicheremo nella seconda metà dell’anno il nostro primo bilancio sulla sostenibilità, con il claim La buona spesa non solo a parole. Questo primo bilancio rappresenterà il mezzo per diffondere una sensibilità ed un impegno alla sostenibilità che MD sta già implementando in tutti i suoi processi aziendali e per condividere con i suoi stakeholder i progetti e le iniziative introdotte negli ultimi anni e gli obiettivi futuri” ha concluso la Vice Presidente Maria Luisa Podini.

Nuove aperture e prodotti a marchio spingono il fatturato di Despar (+3,4%)

Despar Italia ha chiuso il 2022 con un fatturato superiore a 4,14 miliardi di euro, in crescita del 3,4% rispetto al 2021 (4.140.122.756 euro nel 2022 rispetto a 4.004.921.550 euro del 2021), contando complessivamente su 12.363 collaboratori (FTE). Un risultato a cui hanno contribuito le nuove aperture e le ristrutturazioni di punti vendita e un costante sviluppo dei prodotti a marchio.

Nel dettaglio, il fatturato raggiunto nel 2022 è stato generato per il 65% dai punti vendita diretti e per il 35% dai negozi affiliati. Questi ultimi hanno registrato una crescita percentuale a doppia cifra (+10,5% vs 2021) confermando il ruolo strategico dell’affiliazione per Despar Italia. Guardando alla distribuzione del fatturato per insegna, il 35% è stato originato dai punti vendita Despar (marchio che identifica il supermercato di quartiere, fino agli 800 mq), il 38% dai negozi Eurospar (l’insegna del supermercato di media metratura, ideale per la spesa settimanale, tra gli 800 e i 2.000mq) e il 27% dai punti vendita Interspar (il supermercato di grande metratura, oltre i 2.000mq). A livello di performance, le metrature più piccole sono quelle che hanno registrato il trend di crescita migliore (+4,4% rispetto al 2021).

Fondamentali per la crescita del fatturato sono stati l’espansione territoriale e il crescente presidio dei territori in cui l’Insegna è presente: il 2022 ha visto l’apertura di 67 punti vendita e il restyling di 53 negozi. Oggi Despar Italia conta complessivamente, nelle 17 regioni in cui è presente, 1.404 punti vendita (418 diretti e 986 affiliati) per una superficie di vendita totale che raggiunge 823.108 mq. Con riferimento allo sviluppo nei territori, il 2022 ha visto al Nord un forte potenziamento della rete in particolare in Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, a cui si è aggiunto lo strategico ingresso in Lombardia. Le regioni del Sud, invece, hanno compiuto importanti opere di riammodernamento di punti vendita storici, in particolare in Calabria e Puglia, unito all’irrobustimento complessivo della rete, isole comprese.

Anche nel 2022 uno dei principali driver di crescita di Despar Italia ha continuato a essere il prodotto a marchio (MDD), che nasce nella sede centrale di Despar Italia, a Bologna, dove un team di 20 persone ne coordina lo sviluppo e il mantenimento. Nell’anno passato Despar Italia ha raggiunto una quota MDD sul totale vendite grocery pari al 21,4%, in crescita di 0,8 punti rispetto al 2021. Tale quota risulta superiore a quella del mercato totale MDD in Italia che ha chiuso il 2022 con un 21,2% (fonte dati: Nielsen). Il fatturato alle casse dei prodotti a marchio è stato nel 2022 pari a 886 milioni di euro, con un incremento del 14,7% rispetto al 2021.

Nel 2022 Despar Italia ha lanciato oltre 200 nuovi prodotti e ha realizzato più di 350 restyling: i risultati più che positivi dei prodotti a marca privata sono stati resi possibili grazie all’evoluzione che il prodotto a marchio Despar ha avuto negli ultimi anni, non solo in termini di qualità ad un prezzo conveniente, ma anche di innovazione di prodotto, attenzione all’ambiente, e articolazione su nuovi segmenti per rispondere ai bisogni del cliente finale. Oggi sono 16 le linee di MDD di Despar con un assortimento completo di oltre 3.600 prodotti, per un totale di oltre 4.500 referenze, in grado di soddisfare ogni esigenza di spesa.

Le linee di prodotto che hanno registrato le migliori performance a livello di crescita di fatturato sono state Despar (+20,1%), Premium (+15,1%), Enjoy (+23,5%), Scelta Verde Eco,logico (+13,4%), Free From (+14,9%) e Veggie (+13,4%), percentuali di crescita significative per questi marchi trainate da un importante aumento dei volumi di vendita. Un percorso di crescita per la MDD che Despar Italia intende perseguire anche per il 2023: sono infatti oltre 250 i lanci di prodotto attesi. Tra questi: le uova Despar antibiotic free, una gamma di prodotti proteici che include, tra gli altri, bevande, budini e mousse, una pinsa tradizionale e altre referenze che verranno proposte durante il periodo natalizio.

“In un contesto macroeconomico ancora segnato da forti incertezze, le aziende Despar hanno dimostrato una grande capacità di adattamento che ha permesso al nostro Gruppo di continuare a crescere. Un percorso di sviluppo all’insegna della qualità, dell’inclusione, della prossimità, della vicinanza al cliente e ai territori, valori condivisi da tutti i soci che ci spingono a proseguire in un’ottica di sempre maggiori sinergie al fine di rafforzare la riconoscibilità e l’omogeneità del marchio in tutte le regioni in cui siamo presenti e accrescere ulteriormente le quote di mercato” ha commentato Gianni Cavalieri, Presidente di Despar Italia.

“I risultati raggiunti nel 2022 e le performance registrate dai prodotti della marca privata rappresentano una solida base su cui costruire le strategie di sviluppo per il futuro. Per il 2023 abbiamo un ambizioso obiettivo di crescita di oltre il 5%, prevedendo circa 95 milioni di euro di investimenti destinati all’ampliamento della rete vendita. Parallelamente continueremo a puntare sul prodotto a marchio facendo leva sui tratti che da sempre ci contraddistinguono: l’italianità del prodotto e la valorizzazione delle filiere agroalimentari locali, basti pensare che oggi oltre il 98% dei fornitori delle linee Despar sono italiani, la sana alimentazione e la sostenibilità. Obiettivi importanti che vogliamo perseguire continuando ad essere un punto di riferimento per le persone sui territori e costruendo un legame sempre più forte con il cliente che ci sceglie come un brand di fiducia sul quale contare per qualità e convenienza” ha aggiunto Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia.

2022 da record per Percassi, retail tra i settori in maggiore crescita

Il 2022 è stato un anno record per Odissea, holding di Antonio Percassi le cui attività comprendono i settori del beauty, fashion, sportivo, retail – sia in franchising che con marchi propri, il food e il real estate. I ricavi complessivi aggregati delle società del Gruppo hanno sfiorato 1,3 miliardi di euro, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente. La crescita raggiunge circa il 50% se consideriamo il perimetro di consolidamento del Gruppo. La redditività operativa complessiva supera il 17%, con un Ebitda aggregato complessivo di oltre 200 milioni di euro.

Il Gruppo Percassi opera a livello globale in 62 Paesi, con oltre 1.200 punti vendita, e circa 10.000 dipendenti, di cui circa la metà all’estero. Guardando ai singoli segmenti è stata determinante la crescita in quelli del beauty e del retail.

Per quanto riguarda il beauty, Kiko Milano ha registrato ricavi per € 671 milioni, in crescita del 42% rispetto al 2021 e del 14% in confronto al 2019. La crescita ha interessato tutte le aree geografiche e i segmenti di clientela, con risultati ampiamente superiori ai livelli prepandemici del 2019. Anche a livello di redditività i risultati hanno superato le attese con un EBITDA pari a €75 milioni, in crescita del 350% (+€53 milioni) rispetto al 2021 e soprattutto + €18 milioni (+30%) vs. il 2019, a testimonianza del fatto che la nuova strategia fondata sull’elevazione del brand e un sempre maggiore focus su innovazione e servizio, sta generando valore in maniera sostenibile.

È stato un 2022 in ascesa anche per le attività retail, che comprendono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi come Armani Exchange, Gucci, Saint Laurent, Nike, Jordan, Victoria’s Secret, Bath&Body Works, Lego, Garmin. Queste attività, che fanno capo alla subholding Percassi Retail, hanno chiuso l’anno con circa €350 milioni di Ricavi, in crescita del 56% sul 2021 e di oltre il doppio rispetto ai livelli prepandemici del 2019, crescendo inoltre in tutti i Paesi in cui è presente. Anche a livello di redditività, il segmento retail del Gruppo è cresciuto di quasi il 60% rispetto al 2021, superando i €50 milioni in termini di EBITDA.

“I risultati raggiunti nel 2022 sono stati i più alti della nostra storia, e non solo a livello di ricavi, ma anche di redditività e di KPI patrimoniali, dimostrando la solidità del nostro modello di business. Tale crescita, registrata in tutti i segmenti e in tutte le aree geografiche è anche un’indicazione della bontà delle scelte fatte negli ultimi anni, che sono state focalizzate su investimenti che stanno generando una redditività sostenibile nel tempo, in aree ad alto valore aggiunto e fortemente innovative. Queste azioni consentiranno inoltre di crescere ulteriormente nel 2023, quando il Gruppo Percassi punterà a superare a livello aggregato ricavi netti di circa 1,4 miliardi di euro, con una redditività ulteriormente in crescita rispetto al 2022” ha commentato Antonio Percassi.

La crescita è stata in particolare guidata dall’espansione all’estero (+ 107% rispetto al 2021 e + 312% vs 2019) in termini di ricavi netti, dal rafforzamento del mercato italiano e dalla focalizzazione su alcuni brand, che hanno evidenziato delle performance superiori a quelle del mercato, anche grazie all’incremento del traffico locale, che a partire da aprile è aumentato ritornando in alcuni casi ai livelli pre-covid. Il tutto reso ancora più efficace dalla focalizzazione sulla customer journey, sempre più integrata tra on e off line e attenta alle esigenze del consumatore, con esperienze di personalizzazione del prodotto, che ben si coniugano con i nuovi trend di mercato, sempre più mirati ad offrire prodotti esclusivi al consumatore. Rilevanti pure i risultati raggiunti dal settore sportivo con l’Atalanta, oggetto nel 2022 di una partnership con un gruppo di investitori americani guidati da Stephen Pagliuca, co-owner dei Boston Celtics.

Consorcio apre la sede italiana e dal 2024 si distribuirà autonomamente

A partire da gennaio 2024 Grupo Consorcio, attivo nel segmento premium nel mercato delle conserve ittiche, inizierà a distribuire i suoi prodotti in modo autonomo in Italia attraverso la propria filiale di nuova costituzione a Milano e con una propria rete di vendita.

Negli ultimi dieci anni, il marchio è stato commercializzato da Nostromo SpA – appartenente al gruppo spagnolo Grupo Calvo – grazie all’accordo di distribuzione firmato nel 2013 e che si concluderà il 31 dicembre 2023. L’Italia ha sempre rivestito un ruolo fondamentale per Consorcio. Sin dall’inizio, infatti, grazie ai retailer, i consumatori hanno prestato grande attenzione alla qualità del prodotto e all’autorevolezza del marchio, che si è affermato negli anni nel mercato delle conserve ittiche. Oggi il Paese si posiziona come principale punto di riferimento per l’esportazione e la valorizzazione di tutti i prodotti di qualità del Gruppo.

Con l’apertura della sede italiana, Consorcio compie una importante scelta strategica: l’obiettivo è quello di rafforzare la presenza e lo sviluppo del marchio nel primo mercato a livello globale del Gruppo. Con un fatturato di oltre 78 milioni nel 2022 e oltre mille collaboratori distribuiti tra gli stabilimenti in Spagna e Perù, il 46% delle vendite del Gruppo è diretto ai mercati esteri. In questo scenario, l’Italia contribuisce con ricavi pari a circa 20 milioni. Questi risultati sono testimonianza del successo delle caratteristiche lattine rosse, a cui dal 2010 si è affiancata la vendita dei filetti di tonno in vetro, un segmento questo che nell’ultimo decennio è cresciuto a doppia cifra, con un aumento del 14% solo nel biennio 2020/2022 e che per il Gruppo vale oggi un quarto del fatturato.

“Siamo molto orgogliosi di annunciare l’apertura della nostra filiale italiana. Si tratta di un grande traguardo, che rafforza lo storico legame del Grupo Consorcio con l’Italia. Con questa scelta, vogliamo consolidare ulteriormente la nostra posizione nel mercato come uno tra i principali brand nel segmento premium in Italia per la vendita di acciughe e del tonno di qualità, qui da sempre particolarmente valorizzati” commenta Dario De Stefano, Country Manager Italia Grupo Consorcio. “Abbiamo un ambizioso piano di sviluppo che prevede anche l’introduzione di nuovi prodotti e una nuova brand identity a cui stiamo lavorando: tutto ciò ci permetterà di essere ancora più vicini ai nostri clienti e consumatori finali. Ringraziamo Nostromo Spa per la proficua collaborazione in questi dieci anni, che ci ha permesso di mantenere e consolidare la nostra leadership”.

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