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Gruppo VéGé cresce per il decimo anno consecutivo e chiude il 2023 a 13,78 miliardi

L’inflazione e il ridotto potere d’acquisto degli italiani non hanno inciso negativamente sul bilancio del Gruppo VéGé che ha approvato il fatturato del 2023 a 13,78 miliardi di euro (+9.4% sul 2022), crescendo così per il decimo anno consecutivo. Un prologo di tutto rispetto per il 2024, quando l’azienda taglierà il 65 anniversario e in cui si prevede possa fatturare 14,48 miliardi di euro segnando un ulteriore incremento del 5,1%. Numeri confortanti riguardano pure il settore dell’online, con 1234 CAP coperti attraverso l’home delivery e 290 punti di ritiro per il click & collect, con l’attivazione di due partnership nazionali con Glovo, Everli e della new entry Alfonsino.

“Le nostre imprese hanno intrapreso investimenti mirati per mitigare l’impatto inflazionistico, mentre contemporaneamente portano avanti l’ammodernamento e il potenziamento delle reti di vendita” commenta Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé. “Miriamo a fare delle insegne del Gruppo un punto di riferimento per i clienti, puntando a una crescita significativa e a un consolidamento nel 2024, con l’ambizione di posizionare il Gruppo VéGé come co-leader della Gdo in Italia e raggiungere un fatturato di 20 miliardi di euro entro il 2030”.

“Più produttività significa maggiori risorse da dedicare all’offerta complessiva, soprattutto nell’area della convenienza e delle promozioni, e la nostra continua crescita non deriva solo dalla fisiologica apertura di nuovi punti di vendita, ma soprattutto dall’aumento della produttività al metro quadro” aggiunge Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé. “Nei piani degli investimenti e nell’espansione di rete, innovazione e digitalizzazione sono le parole chiave con cui raggiungere in maniera sempre più capillare le famiglie di tutta Italia per garantirgli qualità e convenienza nell’offerta”.

“Nonostante il periodo scoraggi facili ipotesi di scenari futuri, assumiamo l’impegno di mantenere la massima sensibilità nel contenere eventuali nuovi disagi economici legati all’inflazione alimentare, anche se da gran parte dei nostri stakeholder giungono richieste di applicazione di nuovi rincari” conclude Edoardo Gamboni, Direttore Commerciale di Gruppo VéGé.

da sinistra Edoardo Gamboni, Giovanni Arena e Giorgio Santambrogio

Gli investimenti previsti da Gruppo VéGé per l’anno prossimo sono pari a 380 milioni di euro con l’apertura di 5 ipermercati, 38 supermercati, 3 Cash & Carry, e 33 nuove unità tra specializzati e libero servizio.

Selex chiude il 2023 a 20 miliardi di fatturato e pianifica nuovi investimenti

La stima di chiusura 2023 per il Gruppo Selex si attesta al +9,3% rispetto al 2022, mentre il fatturato al consumo raggiunge quasi 20 miliardi di euro (19,9 Mld). Elemento chiave della crescita è la quota di mercato che supera il 15%. Di grande rilievo anche l’affermazione e il consenso ottenuto dalla Marca Del Distributore (MDD) che registra una crescita del + 17,3% a valore.

“Possiamo essere soddisfatti di questi risultati, soprattutto perché ottenuti in un anno complicato che ci ha visto in prima linea nella difesa del potere di acquisto dei consumatori, anche attraverso l’adesione alle iniziative delle istituzioni” afferma Alessandro Revello, Presidente di Selex Gruppo Commerciale. “L’attenzione alle persone e ai territori in cui operiamo sono elementi distintivi su cui si basano le nostre imprese e che continueremo a sviluppare anche nel 2024”.

Per l’anno nuovo, le previsioni di fatturato al consumo sono di 20,8 miliardi di euro, per una crescita pari al +4,5% rispetto alla chiusura del 2023, e il piano degli investimenti ammonta a 540 milioni di euro, con l’apertura di 65 nuovi negozi e 94 ristrutturazioni per quanto concerne quelli esistenti, un record senza precedenti per il Gruppo. Continuerà in maniera sempre più strutturata il presidio di temi e progetti relativi all’innovazione digitale, all’omnicanalità, alla modernizzazione dell’offerta ed alla sostenibilità.

“Seppur il quadro economico generale che si profila per il 2024 ci impone un approccio prudenziale, stiamo avviando numerosi nuovi progetti, con orizzonte a breve e medio termine” aggiunge Maniele Tasca, Direttore Generale Selex Gruppo Commerciale. “Le iniziative nel nuovo anno saranno prioritariamente indirizzate a mantenere una forte competitività per le nostre insegne con politiche di prezzi e promozioni mirate, senza penalizzare la qualità della nostra offerta. Un’attenzione particolare verrà riservata alla revisione assortimentale. Proseguirà poi il focus sulla Marca del Distributore, un progetto in cui investiamo molto e dal quale ci aspettiamo un’ulteriore crescita”.

Pam Panorama chiude l’anno a +8% e pianifica importanti investimenti per il 2024

Pam Panorama si appresta a chiudere l’anno con ricavi per 1.900 milioni di euro (+8%) ed un Ebitda in crescita di 26 milioni di euro rispetto al 2022. L’azienda fa parte del Gruppo Pam che conta 1.000 punti di vendita tra rete a gestione diretta e franchising, 9800 collaboratori e 750.000 mq di superficie di vendita, un fatturato consolidato di 3.500 milioni di euro nel 2023 (+ 12,9%) e una quota di mercato del 3%.

Per il biennio 2023-2024 sono stati stanziati circa 200 milioni di investimenti che puntano a sviluppare l’innovazione tecnologica, le infrastrutture di sede, la cybersecurity, la riqualificazione di alcuni punti vendita, 40 nuove aperture e la realizzazione di un nuovo polo logistico ad Alessandria a supporto dell’area Nord Ovest. Rilevante anche l’apporto nella formazione: nell’anno in corso sono state erogate oltre 25.000 ore a circa 6.000 collaboratori su aspetti tecnici, commerciali e manageriali e sono stati attivati percorsi di carriera per i giovani che hanno seguito corsi finalizzati a ruoli di futura responsabilità e leadership in azienda.

L’impegno si rinnova pure sul fronte della sostenibilità: Pam Panorama si sta impegnando in programmi volti alla riduzione dei consumi e delle emissioni di Co2 e miglioramento dell’esperienza di acquisto per i clienti.

“Nonostante il clima difficile, fatto di volumi stazionari, economia in rallentamento e calo della fiducia delle famiglie, i nostri investimenti saranno ingenti” dichiara Andrea Zoratti, Direttore Generale Pam Panorama. “Abbiamo attuato un piano di sviluppo importante tra ristrutturazioni, nuove aperture e nuove affiliazioni con imprenditori che scelgono Pam Panorama come modello di business in cui investire. La nostra strategia continuerà nell’ottica della multicanalità, portandoci a essere sempre più presenti nei territori ancora inesplorati dalla nostra insegna e continuando a puntare su qualità, convenienza quotidiana, promozione dei prodotti locali e attenzione alle persone”.

Cresce il fatturato di Newlat Food (+15,2%) e l’EBITDA vola a 57,1 mln di euro

Il CdA di Newlat Food S.p.A. ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2023. I ricavi del Gruppo nei primi nove mesi del 2023 sono stati pari a 600,7 milioni di euro, in aumento del 15,2%, rispetto ai primi nove mesi del 2022 pari a 521,2 milioni di euro. L’EBITDA del Gruppo è risultato pari a 57,1 milioni di euro, a fronte di 39,6 milioni nello stesso periodo del 2022, con un incremento del 44%, mentre l’EBITDA margin si attesta al 9,5%, in aumento rispetto al 7,6% registrato al 30 settembre 2022. Al netto dei costi non ricorrenti, l’EBITDA normalizzato sarebbe stato pari a 58,3 milioni di euro con un EBITDA margin pari al 9,7%.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è pari ad 31,8 milioni di euro, in netto aumento rispetto a 11,7 milioni di euro registrato nei primi nove mesi del 2022. Tale risultato è influenzato solo parzialmente dal provento da business combination a seguito dell’acquisizione di EM Foods SAS provvisoriamente pari a 1,7 milioni di euro. Il risultato netto pari a 18,2 milioni di euro risulta in netto miglioramento rispetto a 3,5 milioni di euro dei primi nove mesi dell’esercizio precedente, registrato un’importante crescita del 413,8% grazie alla forte leva operativa che ha più che compensato i maggiori oneri finanziari netti causati dall’aumento dei tassi di interesse.

La posizione finanziaria netta risulta pari a 60,5 milioni di euro registrando un netto miglioramento di 49,3 milioni di euro rispetto al dato di chiusura al 31 dicembre 2022 pari a -109,8 milioni di euro, grazie alla capacità del Gruppo di generare flussi di cassa dall’attività operativa. Escludendo l’applicazione dell’IFRS 16, la PFN è pari a 14,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 63,1 milioni di euro di fine esercizio 2022. La posizione finanziaria netta riflette la vendita di azioni proprie per un ammontare complessivo di 23 milioni di euro avvenuta nel corso del mese di giugno.

I ricavi relativi al canale Grande Distribuzione Organizzata incrementano, principalmente per effetto di un aumento della domanda legata ai principali segmenti in cui opera il Gruppo e in generale ad un prezzo medio di cessione più elevato rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2023″ ha commentato il Presidente Angelo Mastrolia. “Abbiamo registrato ricavi netti consolidati pari a 600,7 milioni di euro, in crescita del 15,2% rispetto all’anno precedente, con una crescita organica dell’11,2%. Ancora più impressionante è stato l’aumento del nostro utile netto, che ha raggiunto i 18,2 milioni di euro, in forte aumento del 413,8% rispetto ai 3,5 milioni di euro al 30 settembre 2022. Questi risultati evidenziano la nostra capacità di eseguire efficacemente la nostra strategia e di navigare con successo in un ambiente di mercato dinamico. Inoltre l’importante generazione di cassa realizzata in questo periodo, pari a 29,2 milioni di euro, testimonia la solidità e l’efficienza del nostro modello operativo. Questa forte generazione di cassa ci posiziona in una situazione ideale per sostenere la nostra strategia di M&A, sulla quale rimaniamo profondamente focalizzati: stiamo infatti lavorando assiduamente per completare alcune acquisizioni significative che riteniamo saranno di grande impatto per il nostro gruppo e che speriamo di poter comunicare nel 2024. Il nostro impegno verso l’innovazione, l’eccellenza operativa e la responsabilità sociale d’impresa continua a essere la chiave del nostro successo. Guardiamo al futuro con fiducia, pronti a cogliere nuove opportunità di crescita e a creare ulteriore valore per tutti i nostri stakeholder. Continueremo a lavorare con passione e dedizione per mantenere e superare gli standard che ci siamo prefissati”.

Annata positiva per Despar, crescono fatturato, rete e attenzione a sostenibilità

Pochi giorni fa si è svolto il Press Day 2023 di Despar Italia, incontro a cui hanno partecipato i vertici del Consorzio, il Presidente Gianni Cavalieri e il Direttore Generale Filippo Fabbri. Per l’occasione sono stati condivisi alcuni aggiornamenti dal mondo Despar, in termini di risultati e nuovi obiettivi.

I risultati
Nel 2022 Spar International, di cui Despar Italia fa parte, ha ottenuto risultati di valore raggiungendo un fatturato complessivo di 43,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,6% rispetto al 2021. Una crescita che sta continuando anche grazie all’espansione in nuove aree del mondo: dopo l’ingresso in Kirghizistan, il marchio Spar sta entrando in Sud America e ha già aperto alcuni punti vendita in Paraguay. Spostandosi all’Italia, in un contesto di mercato grocery positivo in crescita a valore del +9,4% rispetto all’anno precedente, Despar Italia sta ottenendo delle performance molto positive, crescendo del +8,3% rispetto al 2022 e mostrando un’inflazione più contenuta rispetto al totale Italia.

L’espansione della rete
Fondamentali per la crescita e il radicamento territoriale dell’Insegna sono stati nell’anno in corso l’espansione della rete vendita e gli investimenti per il rinnovamento dei negozi: al 30 settembre 2023 sono state realizzate 37 nuove aperture (31 Despar, 4 Eurospar, 2 Interspar) e 26 restyling di punti vendita su tutto il territorio nazionale. L’espansione è coerente su tutta la rete: grande sviluppo si nota in particolare in Piemonte, Liguria, ed Emilia-Romagna al nord, al sud crescono Puglia e Calabria in primis, per quanto riguarda le isole si assiste a un forte sviluppo nel nord della Sardegna, tre le aperture anche in Sicilia.

Il prodotto a marchio driver di crescita strategico per Despar Italia
Il prodotto a marchio (MDD) rimane il tratto distintivo dell’offerta Despar e uno dei driver principali di crescita dell’Insegna, che continua a registrare risultati molto positivi: ad oggi, infatti, Despar Italia ha raggiunto una quota MDD sul totale vendite grocery pari al 22,4%, superiore a quella del mercato totale MDD in Italia (che si attesta al 22,2%) e in crescita di +0.9pt rispetto all’anno precedente. Oggi sono 16 le linee MDD di Despar con un assortimento completo di oltre 3.600 prodotti, per un totale di oltre 4.500 referenze, che nascono nella sede centrale di Despar Italia a Bologna dove un team di 20 persone ne coordina lo sviluppo e il mantenimento. Sono tre i driver strategici che caratterizzano lo sviluppo della private label: l’attenzione alla sana alimentazione, la sostenibilità e la valorizzazione dei prodotti locali e delle filiere agroalimentari italiane, oggi oltre il 90% dei fornitori delle linee firmate Despar sono italiani e producono in Italia.

Da gennaio 2023 ad oggi sono stati 183 i nuovi prodotti a marchio ultimati e circa 130 referenze sulle quali è stato effettuato un restyling. Tra gli ultimi prodotti immessi sul mercato vi sono la pasta per pane e pizza Despar, la linea dei risotti e zuppe surgelati a marchio Premium, le barrette proteiche a marchio Vital e gli estratti di frutta fresca a marchio Enjoy. Complessivamente entro la fine del 2023 saranno lanciati circa 250 nuovi prodotti e verrà effettuato il restyling di circa 250 referenze. Le linee di prodotto che hanno registrato le performance migliori a livello di crescita del fatturato sono state Despar (+16,3%), Despar Enjoy (+49,7%), grazie all’ampliamento dell’offerta con nuovi estratti e con la frutta tagliata fresca, e Despar Premium (+7,5%), percentuali di crescita significative trainate anche da un aumento dei volumi di vendita. Nell’assortimento dei prodotti a marchio, particolarmente interessanti sono le performance registrate dal brand alto di gamma “Premium” che da ormai quindici anni Despar propone sugli scaffali dei suoi punti vendita. Il brand “Premium” identifica i prodotti che rappresentano eccellenze gastronomiche e specialità locali selezionate per offrire il meglio della tradizione italiana, proponendo un’ampia gamma di prodotti DOP e IGP con sapori unici legati ai territori di origine. Oggi il brand Premium ha raggiunto, sul totale dei prodotti a marchio Despar, una quota del 15% a valore. In particolari occasioni dell’anno la gamma “Premium” viene inoltre arricchita con delle referenze “Special Edition” nei comparti salumi, formaggi e dolciari, con un’ulteriore proposta di prodotti e specialità provenienti dal territorio nazionale, selezionando esclusivamente piccoli produttori italiani. In occasione delle prossime festività natalizie sarà protagonista nei punti vendita dell’Abete la Special Edition 2023 che si compone di 22 prodotti di alta gastronomia, tra cui una novità nel segno della valorizzazione dei prodotti del territorio: si tratta dei Filetti di Tonno Rosso Premium in olio extravergine d’oliva “Sicilia IGP”.

Sostenibilità al centro
La sostenibilità è un driver fondamentale della strategia di sviluppo del prodotto a marchio, ma anche un filo conduttore della filosofia e dei valori che guidano l’attività di Despar, su cui l’Insegna ha messo in campo un impegno a tutto tondo. Da anni è infatti in corso il miglioramento del packaging dei prodotti a marchio, il rafforzamento dell’impegno su aspetti legati alle tematiche socio-ambientali e al benessere animale. Proprio nell’ottica di ribadire questo impegno, a breve Despar Italia presenterà il suo Manifesto di Sostenibilità e il nuovo brand “Cambiamo il domani Despar”. Con questo Manifesto, declinato in dieci punti, Despar vuole dimostrare l’impegno costante verso la sostenibilità ponendosi in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e a questo abbina il nuovo brand “Cambiamo il domani” che farà da cappello a tutte le iniziative che avranno a cuore ambiente e persone.

Sul fronte dell’impegno sostenibile, anche nel 2023 è continuato il percorso iniziato nel 2022 insieme ai fornitori MDD per calcolare e ridurre, ove possibile, l’impatto ambientale dei prodotti firmati Despar in termini di CO2. Nell’ambito di questo progetto sono 4 i prodotti già registrati al programma Carbon Footprint Italy (il programma italiano dedicato a comunicare i risultati della quantificazione delle emissioni di gas a effetto serra -GHG- di prodotti e organizzazioni e delle loro riduzioni) e altri 27 sono in fase di calcolo. Proseguono, inoltre, gli incontri con i fornitori per avviare altri progetti analoghi. Nell’ottica di contribuire a ridurre lo spreco alimentare e creare consapevolezza su questo fenomeno, Despar Italia ha aderito alla campagna di Too Good To Go denominata “Etichetta consapevole” per sensibilizzare il consumatore sulla differenza tra la dicitura “da consumare entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”, attraverso l’inserimento di questa particolare etichetta in alcuni prodotti quali la Pasta di semola a marchio Premium, la Pasta di farro a marchio Scelta Verde e la Pasta all’orzo Vital, con l’impegno di estenderla anche ad altri prodotti a scaffale. Per l’anno in corso Despar Italia ha inoltre in pipeline una nuova iniziativa per confermare, anche con un gesto simbolico, il proprio impegno nel campo dello sviluppo sostenibile: si tratta del progetto “Bosco Diffuso Despar” con cui l’Insegna metterà a dimora 1.404 alberi che corrispondono al numero di punti vendita in territorio nazionale, in 7 località diverse d’Italia, coinvolgendo la sede centrale del Consorzio e le 6 aziende associate. La messa a dimora dei nuovi alberi sarà realizzata in collaborazione con associazioni e realtà impegnate nel campo sociale, a conferma della volontà di Despar Italia di ribadire il proprio impegno di azienda socialmente responsabile attraverso un’iniziativa simbolica che abbraccia la dimensione ambientale e sociale e che punta a crescere e a proseguire anche negli anni a venire.

Le iniziative di CSR e la collaborazione con il FAI
Il legame con il territorio che da sempre caratterizza l’Insegna si manifesta attraverso le numerose iniziative di Corporate Social Responsibility che, anche nell’anno in corso, hanno caratterizzato l’attività di Despar Italia e delle aziende associate. Il 2023 è stato l’anno in cui Despar Italia, grazie alla collaborazione con le società del Consorzio, ha esteso su tutto il territorio nazionale “Le Buone Abitudini”, il progetto di educazione alimentare completamente gratuito e digitalizzato rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini e alle bambine l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita. Avviato nel 2006, oggi il programma ha superato il traguardo dei 1.350 insegnanti iscritti, coinvolgendo le scuole di circa 900 comuni ed è diventata una best practice che punta ad allargarsi per raggiungere sempre più scuole nelle diverse regioni italiane. In ambito culturale, particolarmente significativa è stata la collaborazione con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS giunta al secondo anno. Dopo il sostegno nel 2022 alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, nel 2023 Despar è stato sponsor delle Giornate FAI d’Autunno che si sono svolte in tutta Italia il 14 e 15 ottobre. L’evento ha aperto le porte a centinaia di luoghi straordinari su tutto il territorio nazionale, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure perché curiosi, originali o poco valorizzati e conosciuti. I punti vendita Despar, Eurospar e Interspar sono stati coinvolti nella diffusione dell’evento attraverso poster, locandine e materiali informativi in-store per raccontare e promuovere le bellezze del FAI nelle regioni in cui l’insegna è presente. Un modo concreto per dare il proprio contributo nella tutela dell’immenso patrimonio storico e paesaggistico italiano e per dimostrare la vicinanza di Despar ai propri territori di riferimento.

L’adesione al Trimestre anti-inflazione
Despar Italia ha aderito tramite Federdistribuzione al “Trimestre anti-inflazione”, l’iniziativa promossa dal Governo per difendere il carrello della spesa dagli effetti dell’inflazione attraverso l’introduzione di prezzi bloccati su un paniere di prodotti di prima necessità. Da inizio ottobre nei negozi delle 17 regioni italiane in cui l’Insegna è presente, i clienti possono contare su un paniere di più di 300 prodotti a marchio Despar composto da beni di uso quotidiano e di prima necessità che saranno sugli scaffali a prezzi bloccati fino al 31 dicembre 2023. Accanto ai prodotti a marchio disponibili nei punti vendita di tutta Italia, ciascuna delle sei società aderenti al Consorzio Despar Italia potrà inoltre inserire a livello locale, nelle proprie zone di riferimento, ulteriori prodotti dell’industria di marca e di fornitori locali nel paniere delle referenze a prezzo calmierato.

“I risultati già ottenuti nel corso 2023, nonostante il contesto economico caratterizzato da una forte spinta inflattiva – ha sottolineato Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia – sono la dimostrazione tangibile del radicamento dell’Insegna sui territori e della bontà della nostra strategia di sviluppo del prodotto a marchio che rappresenta un asset su cui crediamo fortemente perché difende il potere d’acquisto dei nostri clienti, contribuisce a creare un circolo virtuoso e sostenere le realtà economiche dei nostri partner industriali ed è un driver strategico e un elemento differenziante della nostra Insegna. Con i risultati positivi già raggiunti fino a qui, puntiamo a chiudere l’anno con il segno positivo continuando a investire nella private label, lanciando nuovi prodotti, lavorando sull’innovazione e attivando collaborazioni con nuovi fornitori, con l’obiettivo per il 2025 di arrivare con i nostri prodotti MDD a una quota di mercato del 25%. Un percorso che porteremo avanti guardando alla sostenibilità e al legame con i territori in cui ci inseriamo, per far conoscere sempre di più i valori e i tratti distintivi del brand Despar”.

PAC 2000A festeggia 50 anni di attività con 6,6 miliardi di fatturato

PAC 2000A festeggia con i suoi 1.083 soci imprenditori l’importante traguardo dei 50 anni di attività. La cooperativa è ormai un operatore di riferimento per il settore nel Centro-Sud: con 27 mila dipendenti che lavorano in 1.589 punti vendita in Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia e in 19 centri logistici, per servire quotidianamente 3.4 milioni di clienti, PAC 2000A a fine 2022 ha conseguito un fatturato di 6.6 miliardi della rete di vendita. Numeri che ne fanno la prima azienda nelle 5 regioni in cui opera per quota di mercato totale (20,3%), con un incremento di fatturato nell’ultimo quinquennio del 12,1% su base annua e con un ritmo ben superiore rispetto a tutti i benchmark.

“Gli straordinari risultati ottenuti sono frutto del nostro essere uniti e guidati da valori e principi di condivisione, partecipazione e senso di appartenenza alle comunità in cui operiamo. Con l’obiettivo di continuare a crescere e consolidare la nostra attività, ci impegniamo ad affrontare ogni giorno le sfide future, con grande determinazione e a essere “Persone oltre le cose” in ogni scelta che prendiamo e gesto che facciamo”, ha dichiarato Claudio Alibrandi, Presidente di PAC 2000A.

Sul fronte economico, la cooperativa ha contribuito a creare un grande valore aggiunto nei propri territori, attraverso il supporto e la valorizzazione delle imprese locali e l’attivazione di catene di fornitura e subfornitura. Ha assunto un ruolo di guida e di traino per alcune filiere locali, come nel caso dell’ortofrutta e delle carni, avviando nel 2022 la collaborazione con 944 imprese fornitrici locali di beni e servizi, che hanno generato un giro di affari di oltre 1,4 miliardi di euro nelle 5 regioni. Nell’ultimo quinquennio, la Cooperativa inoltre ha realizzato importanti investimenti sui territori in cui opera per un valore di 392 milioni di euro. PAC 2000A ha dimostrato anche un forte impegno sociale, con la creazione di opportunità occupazionali, il sostegno a iniziative culturali, sportive e sociali. Ha promosso la formazione e lo sviluppo delle competenze delle proprie persone oltre che nelle comunità locali, dimostrando la propria vicinanza alla cittadinanza anche attraverso l’erogazione di liberalità e donazioni per 7,8 milioni di euro nel quinquennio 2018-2022.

“Riconosciamo la responsabilità di contribuire concretamente allo sviluppo del nostro Paese, generando valore e un impatto positivo su un ampio spettro di territori, che vanno dai grandi centri urbani fino ai più piccoli comuni. Per questo motivo, perseveriamo nell’ideazione e nell’implementazione di nuovi approcci e strategie che ci permettono di anticipare e soddisfare al meglio le esigenze del mercato. Ciò include una costante innovazione nell’offerta di prodotti e di servizi distintivi, mirati a rafforzare la nostra relazione con la clientela. Questo approccio dinamico ci permette di rimanere al passo con l’evoluzione dei gusti e delle aspettative dei consumatori, garantendo allo stesso tempo un servizio di alta qualità. Il nostro impegno va oltre la semplice fornitura di prodotti; ciò che ci guida è la creazione di un impatto positivo e duraturo sulle comunità in cui operiamo, contribuendo alla crescita economica, alla creazione di posti di lavoro, alla promozione di iniziative culturali e sociali e, non da ultimo, alla promozione di pratiche sostenibili che rispettino l’ambiente e l’integrità degli ecosistemi Top of Form Bottom of Form” ha concluso Francesco Cicognola, Direttore Generale di PAC 2000A.

Come azienda attenta alle persone ma anche allo sviluppo dei territori, la Cooperativa ha progressivamente posto un’enfasi sempre più significativa sulla sostenibilità ambientale e il mantenimento e salvaguardia dell’integrità degli ecosistemi, ponendo attenzione all’efficientamento dei consumi energetici e idrici, alla riduzione delle emissioni e alla gestione efficiente dei rifiuti, incentivando comportamenti consapevoli tra i suoi membri e i consumatori. Nel biennio 2021-2022 i consumi energetici per punto vendita sono stati abbattuti del 5,3% e, per mq, del 2,3%. Un impegno che ha evitato, nell’ultimo anno, 23,7 milioni Kwh di consumi (equivalenti ai consumi energetici annui di 9.000 famiglie italiane) e 5.500 tonnellate di CO2 grazie al miglioramento delle performance energetiche, equivalenti a 2,3 milioni di euro di costi sociali evitati.

Sostenibilità e tecnologia, Citterio investe 35 mln di euro in innovazione

Nel 2022 Citterio ha raggiunto i 570 milioni di euro di fatturato (per due terzi sviluppato all’estero), con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Per la family company da 6 generazioni si tratta di un importante traguardo, con una crescita a doppia cifra, ottenuto nonostante le difficoltà riscontrate a causa degli aumenti dei prezzi delle materie prime e del costo dell’energia, per lo più causati dalla guerra russo-ucraina.

Presente in più di 50 Paesi al mondo, Citterio si conferma anche nel 2022 una tra le aziende leader di mercato negli affettati confezionati a peso fisso grazie soprattutto al lavoro quotidiano svolto dagli oltre 1200 dipendenti presenti all’interno dei nove stabilimenti dislocati in cinque regioni d’Italia, oltre ad altri due presenti negli Stati Uniti, a Freeland in Pennsylvania. L’azienda è inoltre da sempre attenta a tutto ciò che riguarda l’innovazione e l’evoluzione dei salumi, con un’attenzione particolare alla qualità dei prodotti, nel rispetto della tradizione e con un occhio di riguardo ai bisogni emergenti dei consumatori. Per questo motivo ogni anno Citterio ribadisce il suo impegno nell’innovazione, tanto che nel 2022 ha investito 35 milioni di euro, ovvero circa il 6,5% dell’intero fatturato.

Una parte significativa di questi investimenti è stata destinata agli Stati Uniti, in particolare all’ampliamento della capacità produttiva degli stabilimenti, rendendo più efficienti e flessibili i processi di produzione per rispondere al meglio alle esigenze del consumatore americano. Nel corso del 2022, Citterio, ha anche investito In Italia in particolare nei propri prosciuttifici, principalmente di produzione DOP e nei propri salumifici dove si crea quel salame che resta un prodotto iconico e storico per l’azienda. Uno sforzo notevole che ha avuto la finalità di aumentare la capacità produttiva degli stabilimenti garantendo allo stesso tempo un’elevata qualità dei prodotti.

“L’investimento di importanti risorse permette di creare soluzioni sostenibili e prodotti di qualità per poter offrire una proposta di valore ancora più ampia ai nostri consumatori italiani ed esteri” sottolinea Alessandro Riva, Direttore marketing Citterio. “La nostra attenzione verso tutto ciò che è innovazione è massima fin dalla nascita dell’azienda, per questo Citterio investe nell’analisi del mercato monitorando i nuovi bisogni del consumatore e nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, sia di prodotto che di packaging, per garantire sempre un prodotto sicuro con la massima qualità. Innovazione produttiva e sviluppo tecnologico restano dunque un punto strategico per far sì che Citterio sia uno dei leader nel settore dei salumi pre-affettati”.

“I salumi devono essere innovativi, evolversi pur mantenendo con rigore la propria tradizione” prosegue afferma Riva. “Per questo si deve sempre più andare incontro ai nuovi mercati e ai nuovi stili di vita dei consumatori. L’aumento dei consumi di snack, dei pasti on the go, delle mono porzioni, insieme all’avvento dello smartworking e alla ricerca di uno stile di vita sempre più sano ed equilibrato han fatto sì che anche il salume abbia subito una trasformazione. La volontà di Citterio è comunque sempre quella di proseguire con lo sviluppo di nuove tecniche di realizzazione di prodotti buoni, più salutari e sempre più in linea con i bisogni dei consumatori, oltre a nuovi sistemi di controllo”.

La continua evoluzione dell’azienda è proseguita negli anni anche per quanto riguarda il packaging dei prodotti con materiali innovativi e sostenibili, forti di un efficientamento industriale e un controllo costante della qualità. Dal 2011 infatti l’azienda ha portato avanti un percorso verso la riduzione del 25% della plastica delle vaschette, mentre nel 2015 anche il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica, grazie a un vassoio riciclabile nella carta. E nel 2022 Citterio ha scelto di diminuire ulteriormente del 20% l’utilizzo di plastica nel packaging della linea Taglio Fresco. Ricerca e Sviluppo, sicurezza, innovazione e non solo, Citterio è sinonimo di prodotti certificati. Tra le più importanti certificazioni la BRC (British Retail Consortium), ovvero uno standard globale specifico per la sicurezza dei prodotti agroalimentari, riconosciuto internazionalmente dalla GFSI (Global Food Safety Initiative), che certifica la sicurezza dei prodotti alimentari proposti sul mercato ai consumatori e la Certificazione Bio che consiste nell’accettare un modello di sviluppo definito dalla Comunità Europea in cui coltivazioni e allevamenti siano un valore da salvaguardare e non da sfruttare. I prodotti Citterio a marchio Bio rispondono a tutti i requisiti previsti dalla certificazione, per garantire gusto, qualità e benessere in tavola.

Crescita record per Newlat Food, fatturato a +23% nel primo semestre dell’anno

Il Consiglio di Amministrazione di Newlat Food, sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023. I ricavi raggiungono 413,3 milioni di euro in crescita del 23,2% rispetto ai 335,5 milioni di euro nella prima metà del 2022. L’EBITDA normalizzato si attesta a 39,8 milioni di euro con un incremento del 40.7% rispetto al periodo precedente, mentre l’EBITDA consolidato si attesta a 38,5 milioni di euro rispetto ai 25,2 milioni nel 2022, con un forte incremento della propria marginalità sul fatturato pari al 9,3%, in deciso aumento rispetto ai livelli raggiunti l’anno precedente (7,5% al 30 giugno 2022).

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è pari a 23 milioni, di euro in aumento del 197,3%, rispetto a 7,7 milioni di euro del primo semestre 2022. Il risultato netto consolidato è pari a 10,7 milioni di euro, in forte aumento del 391,4% rispetto al primo semestre 2022.

“Lo straordinario risultato del primo semestre dell’anno conferma un livello di crescita organica tra i migliori del settore, dando prova delle previsioni di forte miglioramento dei margini comunicati in sede di chiusura dell’esercizio 2022″ ha commentato il Presidente Angelo Mastrolia. “Le nostre previsioni sono state addirittura superate, raggiungendo un margine EBITDA oltre il 9% e una generazione di cassa che proietta il gruppo a oltre 30 milioni di FCF per fine anno. La leva operativa generata dalla forte crescita del fatturato e dalla grande attenzione ai costi ci ha permesso di far crescere l’utile netto a 10,7 milioni di euro rispetto ai 2,2 milioni di euro dello scorso anno. Tutto questo nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei tassi di interesse. I risultati semestrali contribuiscono a dare maggior forza e maggiore flessibilità al gruppo anche sul fronte M&A, sul quale stiamo lavorando alacremente, con la speranza di proiettare in breve tempo il nostro Gruppo ben oltre il miliardo di euro di fatturato”.

Fatturato in crescita per Romagnoli F.lli (+8%)

Romagnoli F.lli Spa, attiva nel ramo ortofrutticolo, ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 40 milioni di euro, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, e con oltre 50 mila tonnellate di prodotti commercializzati. L’export si attesta al 2% dei ricavi complessivi.

“L’ottimo risultato raggiunto è un importante riconoscimento all’organizzazione della nostra filiera produttiva, costituita da aziende agricole fidelizzate altamente professionali, capaci di reagire positivamente alle crescenti difficoltà che si sono susseguite nel corso dell’ultimo anno, e alla dedizione ed impegno delle risorse umane aziendali” commenta Giulio Romagnoli, Amministratore Delegato Romagnoli F.lli Spa. “Ricerca, innovazione varietale e sostenibilità sono i pilastri fondamentali della nostra strategia improntata al continuo miglioramento di metodi, pratiche e tecniche, nel rispetto delle esigenze e delle aspettative di tutti i nostri stakeholders. La crescente richiesta dei nostri prodotti è indice di una forte domanda da parte del mercato e dei consumatori, ma rappresenta anche la cartina tornasole dell’impegno e della responsabilità che sono connaturati al nostro modo di fare impresa”.

Non si fermano i risultati della patata Selenella che si conferma come uno tra i brand in ortofrutta più popolari fra i consumatori. Proseguono inoltre le ottime performance delle patate èVita Residuo Zero, che hanno registrato un incremento del 130% sul 2021, legate al crescente interesse da parte del consumatore nei confronti di uno stile di vita improntato alla salvaguardia dell’ambiente ed alla qualità del cibo. Ulteriori fattori chiave nella scelta di questa referenza sono l’attenzione all’origine, alla qualità del prodotto e al processo produttivo degli alimenti da portare in tavola. 

Nel primo semestre 2022, considerando l’impegno nel perseguire miglioramenti continui, l’Azienda ha implementato e certificato i sistemi di gestione integrata UNI EN ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018, rilasciate dall’Ente di Certificazione KIWA Italia. Una prova del profilo di affidabilità di Romagnoli F.lli presso gli stakeholder per quanto riguarda il Sistema di Gestione della Salute e la Sicurezza sul Lavoro e il Sistema di Gestione Ambientale, temi cruciali per l’azienda, espressi nella volontà di lungo corso di rendere eco-compatibili le proprie attività di filiera, così come di attribuire un valore fondamentale alle persone e alla comunità aziendale.

Prosegue la volontà dell’azienda di ampliarsi e di innovarsi con l’ammodernamento delle proprie strutture e l’implementazione di nuove linee di lavorazione, confezionamento e stoccaggio, per essere sempre più efficiente e rispondere alle esigenze della grande distribuzione, accrescendo così il proprio profilo di affidabilità e accreditandosi sempre più come category leader nel settore pataticolo. Romagnoli F.lli Spa ha inoltre presentato il suo secondo Rapporto di Sostenibilità, realizzato dalla società di consulenza Deloitte, partner per il terzo anno, redatto in conformità ai “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards” definiti dal Global Reporting Initiative (GRI), standard internazionale per la rendicontazione dell’informativa di sostenibilità. Uno strumento di comunicazione essenziale nell’ottica del continuo miglioramento e crescita, che ha permesso a Romagnoli F.lli di raggiungere prestazioni superiori nel rating ESG.

Nel solco della collaborazione con il gruppo internazionale McCain-Celavita, di cui l’azienda è partner esclusivo per l’Italia per le patate di IV e V gamma, il prossimo autunno saranno lanciate delle nuove referenze per il canale retail. Per quanto riguarda la I gamma verrà presentata una nuova proposta commerciale che prevede la clusterizzazione del reparto patate sulla base della scelta delle migliori e performanti varietà in relazione alla specifica destinazione d’uso.

Crisi e inflazione non fermano la crescita di Bauer

In un contesto economico particolarmente incerto e caratterizzato da un’alta volatilità dei prezzi, Bauer, che da oltre 90 anni produce dadi da brodo e insaporitori, continua a crescere. L’azienda trentina ha registrato un notevole risultato in termini di vendite sia a valore che a volumi, importante parametro quest’ultimo perché non influenzato e distorto dal fenomeno inflattivo, consolidando la sua posizione nella categoria.

“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti nonostante il complesso scenario macroeconomico. La performance positiva è il risultato di scelte strategiche oculate e della proficua collaborazione con i nostri partner distributivi. Il successo ottenuto è, infatti, in parte determinato dalla fiducia riservataci dai player della grande distribuzione”, ha commentato Massimo Di Filippo, direttore commerciale di Bauer. “Oltre all’ingresso all’interno di importanti nuove insegne della Gdo che hanno consentito l’aumento della distribuzione delle referenze Bauer nelle aree 1 e 3, anche nell’area 2 siamo cresciuti ricorrendo a operazioni mirate di manutenzione assortimentale costruite a quattro mani con i nostri clienti storici per rendere più performante l’offerta sugli scaffali. Grazie a questi interventi, e alla fiducia accordataci dai nostri partner distributivi, possiamo affermare di avere contribuito insieme al trend positivo della categoria”.

La crescita in volumi del marchio Bauer è riscontrabile nei numeri relativi alle vendite dei segmenti tavolette e granulari, che hanno ottenuto rispettivamente + 7,4% con una crescita verso il segmento di categoria del 10% e + 6,2% con una crescita verso il segmento di categoria del 14% rispetto all’anno precedente. Percentuali che confermano l’efficacia delle strategie aziendali e che premiano la qualità dei prodotti Bauer.

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