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Megamark, nel 2021 vendite alle casse per 2,2 miliardi di euro

Vendite alle casse per 2,2 miliardi di euro nel 2021 per il Gruppo Megamark, in crescita del 9,7% a rete corrente rispetto al 2020 e quota di mercato che ha raggiunto il 14,6% (fonte NielsenIQ: GNLC gennaio 2022), confermando la leadership della realtà di Trani nella distribuzione moderna nel Mezzogiorno.

Il gruppo, presente in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria con più di 500 punti vendita a insegna A&O, Dok, Famila e Sole365 con oltre 5.500 persone impiegate, ha registrato un’ulteriore crescita delle vendite alle casse anche nel primo semestre del 2022, segnando un +6,5% rispetto all’analogo periodo del 2021.

“I risultati ottenuti – conferma il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, fondatore e presidente del Gruppo Megamark – ci rendono orgogliosi e ci spronano ad andare avanti nonostante il percorso, soprattutto quest’anno, sia ricco di imprevisti e impegnativi ostacoli. La spinta inflazionistica di questi mesi sta mettendo a dura prova tutto il sistema distributivo e il potere d’acquisto delle famiglie: noi abbiamo deciso di dare una risposta forte assorbendo e neutralizzando fino al 50% i rincari. Sebbene molti considerino rischiosa questa scelta, a nostro avviso è l’unica che consente di dare ristoro alle difficoltà delle famiglie, nell’auspicio che un aiuto concreto arrivi anche dal Governo e dagli altri attori della filiera. Dai risultati conseguiti in questo semestre, le famiglie dimostrano di apprezzare questa scelta e le altre azioni intraprese per difendere il loro potere d’acquisto: tra queste, l’iniziativa ‘Spesa Difesa’ con i prodotti della nostra marca commerciale Selex proposti a prezzi sempre più convenienti e i ribassi che pratichiamo regolarmente sui prodotti locali e di stagione”.

Durante l’assemblea dei soci – tenutasi lo scorso 28 giugno – si è fatto il punto sul presente e sul futuro del Gruppo ed è stato deliberato un investimento di oltre 50 milioni di euro per il piano industriale 2022-2024: nello specifico sono in programma otto nuove aperture di superstore, 12 ammodernamenti e una nuova piattaforma logistica, con una previsione di altre 300 nuove assunzioni.

“Il nostro gruppo – continua Pomarico – prosegue la propria politica di sviluppo con un occhio sempre più attento all’innovazione e alla sostenibilità ambientale. Nelle nuove strutture abbiamo scelto di utilizzare le migliori tecnologie per la catena del freddo, la climatizzazione e l’illuminazione ottimizzando così i consumi energetici”.

Andriani, arriva il quarto bilancio di sostenibilità

Giunge alla sua quarta edizione il cosiddetto Bilancio di Sostenibilità di Andriani S.p.A. Società Benefit, esempio di eccellenza industriale virtuosa e punto di riferimento dell’innovation food, che quest’anno si presenta in una rinnovata formula che anticipa quanto previsto dalla nuova direttiva europea sul Corporate Sustainability Reporting (CSRD), ampliando il contenuto della relazione sulla gestione con l’informativa di sostenibilità in ambito sociale ed ambientale.

Il nuovo report denominato Relazione sulla Gestione di Sostenibilità, rendiconta le attività realizzate da Andriani nel corso del 2021 e rappresenta per l’Azienda uno dei principali strumenti di comunicazione con i suoi stakeholder: ognuno dei sette capitoli, infatti, rimanda ai 17 SDGs, a sottolineare il suo sempre più fattivo impegno in favore di uno Sviluppo Sostenibile e il suo contributo al perseguimento dei 10 Principi del Global Compact delle Nazioni Unite e degli obiettivi dell’Agenda 2030, dettagliando al contempo sia le performance di sostenibilità e i risultati raggiunti in tema di SDGs e di azioni per il beneficio comune, sia le informazioni economico-finanziarie, che segnano nel 2021 un incremento di fatturato pari a +9% rispetto al 2020, con la produzione di un valore aggiunto globale di oltre 24 milioni di Euro.

La Relazione, inoltre, definisce un percorso evolutivo di responsabilità e di consapevolezza, anche rispetto agli attuali scenari, nel quale l’azienda, mossa da uno spirito proattivo ed innovatore, mette a sistema le proprie conoscenze aprendosi sempre più alla collaborazione e alla cooperazione con parti terze, quale soluzione per una crescita virtuosa.

“Da questo documento emerge l’enorme sforzo che l’intera filiera agroalimentare sta compiendo nel perseguire non solo risultati economici, ma una transizione radicale. In questa direzione il 2021 ha rappresentato per noi un anno veramente entusiasmante: finalmente l’intera società, istituzioni, governi, cittadini e cittadine, ci stanno sollecitando ad un rapido e reale cambiamento” ha dichiarato di Michele Andriani, Presidente e AD di Andriani S.p.A. Società Benefit, introducendo la Relazione sulla Gestione di Sostenibilità.

Consorzio Parmigiano Reggiano, vendite ed esportazioni in crescita

Dopo aver chiuso un 2021 da record con un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro, nel primo semestre 2022, il Consorzio ha registrato – rispetto al primo semestre 2021 – un incremento delle vendite totali pari al 2,4% (68.461 tonnellate vs 66.884 tonnellate), con un aumento dei volumi anche nei mercati internazionali che crescono dell’1,6% (29.215 tonnellate vs 28.751).

Segno positivo anche per le vendite nel mercato italiano: +2% (27.435 tonnellate vs 26.887), grazie alla ripresa del canale della ristorazione e delle vendite dirette che aumentano del 4% (8.242 tonnellate vs 8.100 tonnellate).

Le aziende del Consorzio Parmigiano Reggiano hanno quindi reagito in modo positivo alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa del 24 febbraio, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati. Prima nello sviluppo, la Spagna (+14,7% con 656 tonnellate vs 572 tonnellate del primo semestre 2021), bene anche Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop Parmigiano Reggiano (+12,6% con 7.170 tonnellate vs 6.366 tonnellate) e Francia (+8,3% con 6.033 tonnellate vs 5.570). Buoni i risultati anche Oltreoceano con il Giappone che cresce del 79,6% (445 tonnellate vs 248) e l’Australia che segna un +57,9% (290 tonnellate vs 184 tonnellate).

“Superato il periodo della pandemia con un sostanziale ‘premio’ dei consumatori, che ha dimostrato fedeltà al Parmigiano Reggiano per i valori che la Dop esprime, il 2022 mette a segno un ulteriore sviluppo con un primo semestre che segna un +2,4% di crescita a volume. Un risultato che stimolerà le nostre aziende ad affrontare il secondo semestre con energia, tenendo presente la situazione geopolitica internazionale instabile e le problematiche legate al caro energia e all’incremento dei costi delle materie prime che condizioneranno inevitabilmente anche il nostro comparto. Nel prossimo futuro punteremo molto sui mercati internazionali. Ci preoccupa la situazione economica italiana, e le difficoltà che dovranno affrontare le famiglie per l’aumento dei prezzi previsto nei prossimi mesi. Il nostro obiettivo è quello di garantire al consumatore un prezzo equo del nostro prodotto sul mercato, evitando fenomeni speculativi” ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

Proprio ieri il Ministero delle Politiche Agricole ha approvato il Piano di regolazione dell’offerta del Parmigiano Reggiano DOP per il triennio 2023-2025 che entrerà in vigore il 1 gennaio 2023. Il Piano Regolazione Offerta è uno strumento previsto dal Regolamento (UE) N. 261/2012 e ha l’obiettivo di definire le modalità di gestione dell’offerta di Parmigiano Reggiano al fine di adeguarla alla domanda.

Nel merito dei contenuti specifici, la novità più importanti sono due: consolidare, senza ulteriori aumenti, la produzione di fine 2021, prevedendo una riduzione delle riassegnazioni annuali (dal 10,0% allo 0,5%) e l’aumento degli importi di contribuzione aggiuntiva con Importo unico da 18 a 25 €/quintale e Importo Grande splafonatore da 30 a 40 €/quintale; la seconda è la generazione e distribuzione di nuove Quote Latte Parmigiano Reggiano agevolate per circa 1,8 milioni di quintali (gratuite e a prezzi agevolati) finalizzate a ridurre il livello di splafonamento, e di conseguenza di contribuzione economica aggiuntiva, per gli allevatori che rispetteranno i criteri specifici di non aumento produttivo.

Al fianco di tali interventi, la proposta introduce altri importanti novità e miglioramenti per sostenere politiche specifiche rivolte ai giovani e ai produttori di montagna, e introdurre leve di flessibilità per gestire lo strumento in correlazione ai bisogni reali del mercato e per dare maggiore efficacia al contrasto delle eventuali crisi di mercato.

“L’obiettivo del Piano è assicurare un allineamento dell’offerta di Parmigiano Reggiano DOP alla sua domanda di mercato, partendo dal consolidamento dei punti di riferimento produttivi al fine di garantire il valore aggiunto per le imprese della filiera, mantenere inalterati gli standard qualitativi del prodotto e garantire al consumatore un prezzo di mercato adeguato” ha concluso il presidente  Bertinelli.

Gruppo VéGé, fatturato in crescita per l’ottavo anno consecutivo

L’approvazione del bilancio di Gruppo VéGé conferma un nuovo importante traguardo: Gruppo VéGé chiude infatti il 2021 con un fatturato complessivo di 11,95 miliardi di euro, in crescita per l’ottavo anno consecutivo, con un incremento del +5,9% rispetto a dicembre 2020. Risultati che, nonostante le difficili oscillazioni del mercato, vedono Gruppo VéGé mantenere ancora un tasso di sviluppo decisamente superiore alla media del settore (+0,7%), con una previsione di vendita a valore per il 2022 pari a 12,6 miliardi. La quota di mercato raggiunta da Gruppo VéGé è ora del 7,8% (GNLC febbraio 2022 Nielsen).

I numeri di Gruppo VéGé
35 imprese mandanti, una rete multi touch point di 3.836 punti di vendita, conferiscono a Gruppo VéGé la leadership assoluta in Italia come numerica complessiva di punti di vendita. Sul fronte online, inoltre, si registrano ulteriori 236 punti di ritiro per il click&collect, posizionando il gruppo milanese al terzo posto in Italia, con una presenza consolidata in 14 regioni. Le partnership nazionali con Glovo ed Everli, si stanno infine espandendo rapidamente anche in molte imprese VéGé nel Sud Italia.

“Siamo orgogliosi di questa crescita continua, che ci vede protagonisti nel mercato italiano accogliendo sfide importanti come quelle che si sono presentate durante le crisi del 2021” dichiara Giovanni Arena, Presidente Gruppo VéGé. “Crisi che hanno determinato purtroppo drammatici aumenti dei costi delle materie prime e delle utilities, cui siamo riusciti a far fronte con il saper fare delle nostre insegne e il coraggio e passione dei nostri imprenditori e collaboratori”.

“Le imprese della distribuzione moderna hanno il dovere di salvaguardare il potere di acquisto dei consumatori e Gruppo VéGé è da sempre in prima linea. Il nostro Piano Promozionale Nazionale, che contempla centinaia di prodotti scontati ogni settimana dell’anno, ha fatto risparmiare ai clienti delle insegne VéGé, nel corso del 2021, oltre 635 milioni di euro; continuare a crescere riuscendo contemporaneamente a garantire concreti risparmi a chi ci sceglie ogni giorno ci rende particolarmente orgogliosi” commenta Giorgio Santambrogio – Amministratore Delegato Gruppo VéGé. ”Proporre convenienza di qualità è infatti la main mission del nostro Gruppo; congiuntamente siamo impegnati in un parallelo sistematico processo di proposizione di valori importanti come la sostenibilità nutrizionale e l’educazione alimentare”.

“La performance realizzata è ancora più sensazionale se pensiamo che il contesto è segnato da un calo dei consumi, perdita di margine e trasferimento dei consumatori verso altri canali” commenta infine Edoardo Gamboni – Direttore Commerciale Gruppo VéGé. “A maggior ragione, chiediamo alle imprese produttrici di fare con responsabilità la loro parte, per salvaguardare non solo il rapporto con noi retailer, ma anche con tutta la filiera made in Italy e i consumatori”.

Selex cresce ancora e conferma gli investimenti per il 2022

Con l’approvazione del bilancio 2021, Selex certifica un nuovo traguardo. Presente con le sue insegne e 3.190 punti vendita in tutte le regioni d’Italia, il Gruppo chiude il 2021 con un fatturato al consumo complessivo di 16,9 miliardi di euro, in crescita del +4,3% sul 2020.

Nei primi 4 mesi del 2022, il fatturato del Gruppo cresce ulteriormente del +3.2%. La quota di mercato cresce al 14.6% e conferma per Selex il ruolo di secondo attore della Distribuzione Moderna (fonte IRI: gennaio 2022/canali I+S+St+D). L’Assemblea dei Soci, che si è conclusa nel fine settimana a Palermo, ed alla quale hanno partecipato le 18 Imprese familiari associate, è stata l’occasione per fare il punto sul presente e sul futuro del Gruppo.

Alessandro Revello, Presidente di Selex Gruppo Commerciale: «Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, ma altresì consapevoli che stiamo navigando in un mare molto tempestoso. In questi mesi abbiamo lavorato per difendere il potere d’acquisto dei consumatori, cercando di porre un freno ai rincari derivanti dalla spinta inflazionistica. Una responsabilità condivisa da tutti i Soci e che mi auguro sia ugualmente condivisa da tutti gli attori della filiera, perché altrimenti assisteremo a un forte calo dei consumi. Supportare il potere d’acquisto delle famiglie non è solo un dovere sociale ma un obiettivo primario per chi quotidianamente vive le difficoltà dei propri Clienti. I prossimi mesi saranno molto critici e mi auguro che le Istituzioni intervengano per aiutare le fasce più deboli della popolazione».

L’evoluzione dei consumi è rapida e implica decisioni altrettanto rapide. «Abbiamo contenuto i rincari e continueremo a farlo per quanto possibile, ma non c’è dubbio che l’entità dei listini e la crescita dei costi stiano mettendo sotto pressione il sistema distributivo e le nostre Imprese» dichiara Maniele Tasca, Direttore Generale. «Gli imprenditori del Gruppo rispondono a questa crisi con investimenti in nuove strutture, rinnovamento della rete ma, soprattutto, attraverso competitività e promozioni, determinanti perché i Clienti sono preoccupati e costretti a fare delle rinunce. Inoltre, stiamo operando revisioni dell’offerta a scaffale in risposta alla carenza dei prodotti ed agli aumenti degli stessi».

I questi primi mesi è stato determinante il ruolo delle Marche del Distributore che garantiscono accessibilità a prodotti di qualità con un prezzo inferiore a quelli di marca. Le MDD nel Gruppo Selex hanno registrato un incremento superiore al +8%, con dei picchi sulle linee specialistiche e di Primo Prezzo. La gamma assortimentale dei prodotti a marchio del Gruppo è ampia e profonda e questo risulta importantissimo in questa fase di mercato.

Un ruolo decisivo lo stanno volgendo le alleanze strategiche del Gruppo Selex, la centrale acquisti ESD Italia e la centrale internazionale EMD. Con loro verrà ulteriormente rafforzata la collaborazione nei prossimi mesi. Infine, molto positivo risulta l’andamento del canale Cash & Carry che sta beneficiano della ripartenza dei Consumi Fuori Casa e registra una crescita del 37.6% nei primi 4 mesi del 2022.

Conad Nord Ovest, Adamo Ascari è il nuovo amministratore delegato

Si è tenuta ieri l’Assemblea di Bilancio del gruppo Conad Nord Ovest che ha presentato ai suoi Soci i risultati di un anno chiuso sotto il segno più. Il Gruppo archivia infatti il 2021 con un giro di affari complessivo di 4,35 miliardi di euro, un utile netto di 49 milioni di euro, un patrimonio netto consolidato di 668 milioni di euro e un incremento di vendite del + 4,82% confermando la leadership dell’insegna nelle regioni in cui è presente.

Una mattinata intensa che ha visto oltre all’approvazione del Bilancio anche il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della cooperativa, del suo Presidente nella persona di Roberto Toni e la nomina del nuovo Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest Adamo Ascari, già Direttore Generale della cooperativa. Il nuovo Amministratore Delegato succede ad Ugo Baldi, che assume ora il ruolo di Presidente Onorario di Conad Nord Ovest e si conferma Presidente di Futura s.r.l., società finanziaria del gruppo.

I risultati raggiunti nel 2021, anno caratterizzato dal perdurare della situazione di emergenza sanitaria e dalla crisi politica internazionale che hanno generato nuove paure ed incertezze legate ai rincari, testimoniano la lungimiranza delle scelte strategiche ed il rapporto di fiducia instaurato con i clienti e gli stakeholder sul territorio.

“Ringrazio prima di tutto per il nuovo incarico che assumo con grande responsabilità” – dichiara il neoeletto Presidente della cooperativa Roberto Toni“Il bilancio che è stato presentato oggi vede tutti i valori in crescita, a conferma della solidità della nostra insegna e della nostra capacità di servire le comunità in cui operiamo. Si tratta di risultati importanti di cui andiamo orgogliosi – prosegue Toni. Il successo di Conad si fonda sulla capacità di essere un punto di riferimento per le comunità in seno alle quali operiamo attraverso i nostri soci: “Persone oltre le cose” e centralità del socio sono la bussola strategica del nostro percorso umano, professionale e aziendale. È il socio l’autentico centro motore della nostra struttura organizzativa e la sua relazione con il cliente, i collaboratori e il territorio rappresenta la chiave del successo che ha contribuito alla crescita di Conad, fino alla leadership di mercato”.

Il Bilancio presentato è la cartina di tornasole del forte impegno e della modernità del modello che mette al centro i Soci imprenditori presenti nelle aree di competenza della cooperativa: 381 Soci, 600 punti di vendita e oltre 18.000 occupati che operano responsabilmente generando valore per le comunità in Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna (province di Modena, Bologna e Ferrara), Toscana, Lazio (province di Roma, Viterbo), Lombardia (provincia di Mantova) e Sardegna, regione dove il Conad Nord Ovest si conferma leader di mercato con una quota del 21,5%. Gli investimenti del gruppo ammontano nel 2021 a circa 163 milioni di euro nel complesso destinati a nuove aperture e all’ammodernamento della rete di vendita nonché al potenziamento della logistica. Nel complesso sono state realizzare 12 nuove aperture e 29 ristrutturazioni di punti vendita esistenti all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.

“Onorato accolgo la nomina ad Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest. La continuità di indirizzo strategico e di visione, insieme ad una squadra coesa come la nostra garantiranno al gruppo di crescere, di continuare a costruire insieme il futuro, consolidando una grande azienda che Ugo Baldi ha condotto fino qui. Una squadra determinata e pronta ad affrontare con coraggio le sfide che ci attendono e il difficile momento che il Paese sta vivendo – ha dichiarato il nuovo Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest Adamo AscariSoci e Cooperativa al fianco dei nostri clienti, uniti nei valori e concentrati sugli obiettivi per accrescere la quota di mercato, l’efficienza e la sostenibilità del gruppo. Una sfida in cui credo fortemente e che sono pronto ad accogliere, grazie ai nostri talenti e al nostro continuo investimento sullo sviluppo di nuove competenze. Ringrazio il CDA per la fiducia che mi è stata accordata e insieme … siamo pronti al futuro!”

La marca Conad conferma il suo ruolo strategico per la crescita dell’intero sistema con una quota pari al 31% del fatturato complessivo. Nel corso dell’anno Conad Nord Ovest ha distribuito complessivamente ai propri clienti, titolari di Carta Insieme, oltre 68 milioni in buoni spesa attraverso molteplici iniziative di fidelizzazione.

Si conferma quindi il lavoro di un’organizzazione coesa che si traduce ogni giorno in valore per la collettività sempre mirata alla sostenibilità e si concretizza nella creazione di posti di lavoro, nella crescita delle aziende fornitrici e nel sostegno alle produzioni dei territori e delle comunità. Nel 2021 la rete delle partnership locali conta 1.800 fornitori locali con i quali abbiamo sviluppato un fatturato di 581 milioni di euro con rapporti di collaborazione che superano frequentemente i dieci anni.

“Con la nuova governance e la nomina di Ascari a nuovo AD, confermiamo la volontà di contribuire da protagonisti a progettare un futuro di grandi sfide. Ascari nel suo nuovo incarico porta con sé una profonda conoscenza del mondo della distribuzione e della nostra organizzazione – ha dichiarato il Presidente Onorario di Conad Nord Ovest Ugo BaldiSono orgoglioso del percorso di crescita che Conad Nord Ovest è riuscita a realizzare negli anni grazie alla modernità e al successo del nostro modello imprenditoriale, vera distintività strategica e grazie alla grande professionalità delle persone che vi hanno contribuito. Una storia lunga più di 50 anni che ho voluto condividere con il libro/intervista “Dietro lo Scaffale. Una vita tra persone e cose” che vuole trasferire ai giovani conoscenza e opportunità con la speranza di ispirare le future generazioni di imprenditori. Se c’è una cosa che voglio condividere con chi ci leggerà è proprio l’entusiasmo per il futuro. La mia esperienza, come quella di tanti dentro la nostra organizzazione, è quella di chi è riuscito a crescere professionalmente, grazie a impegno, sacrifici, dedizione, passione e grazie al supporto delle persone e dei tanti soci incontrati lungo questo percorso di vita e professionale“.

Collegato al libro, ricordiamo l’importante iniziativa di valorizzazione che mira a sostenere il futuro dei nostri giovani, attraverso il riconoscimento da parte di Conad Nord Ovest di 10 borse di studio a 10 giovani con il progetto ’’Talenti per l’impresa’’ presso l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Per il triennio 2022 -2024 Conad Nord Ovest ha definito un attento piano di sviluppo con investimenti per 660 milioni di euro con l’obiettivo di accrescere l’efficienza e la sostenibilità del gruppo, di investire in digitalizzazione, innovazione e valorizzazione delle filiere locali, nonché in formazione e crescita del capitale umano. Nel 2021 Conad Nord Ovest ha inoltre inaugurato la “Crescere Insieme “la scuola di formazione voluta fortemente dai Soci imprenditori che nel 2022 continuerà il suo percorso. Nel contesto di cambiamento che interessa la società ed il mercato, solo dall’investimento sui soci e sul miglioramento continuo dei collaboratori, può scaturire la nostra risposta alle sfide del futuro.

Conad Nord ovest si conferma punto di riferimento delle comunità in cui opera: 7,4 milioni di euro sono stati destinati nel 2021 ad iniziative di solidarietà e di responsabilità sociale a sostegno e valorizzazione del territorio e della comunità, di cui il 75% in Liberalità ed assistenza.

Lidl Italia, mille punti vendita sostenibili entro il 2030

Lidl Italia ha chiuso il 2021 realizzando un fatturato di 5,9 miliardi di euro con una crescita del 6,9% sull’anno precedente. Pochi giorni fa ha presentato il piano aziendale dei prossimi tre anni e confermato gli impegni per rafforzare la sua leadership sul tema della sostenibilità nel settore della GDO. Nel corso della conferenza stampa dal titolo “Insieme per uno sviluppo sostenibile: persone, prodotti, investimenti” che si è tenuta a Milano in occasione del traguardo dei 30 anni di attività dell’Azienda in Italia, è stato anche illustrato uno studio di SDA Bocconi che analizza l’impatto economico di Lidl sul sistema Paese.

Gli investimenti in Italia
Nel triennio 2022-2024 Lidl Italia investirà sul territorio nazionale 1,5 miliardi di euro per l’apertura di 150 nuovi punti vendita e per il potenziamento della rete logistica, al fine di rendere l’approvvigionamento della merce verso i punti vendita ancora più funzionale. In particolare, in riferimento al rafforzamento della struttura logistica, sono già in corso i lavori di costruzione della nuova Sede Regionale, ad Assemini in provincia di Cagliari, che ospiterà il 12° centro logistico aziendale sul territorio nazionale. Un primo passo funzionale al raggiungimento di un importante obiettivo di sviluppo della rete vendita che, partendo dagli attuali 700 supermercati, toccherà quota 1.000 store entro il 2030. Dal punto di vista occupazionale, gli investimenti annunciati produrranno un importante ampliamento dell’organico: entro il 2024 verranno, infatti, creati oltre 6.000 nuovi posti di lavoro su tutto il territorio nazionale.

Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia, commenta: “Siamo un’Azienda che ha fatto dell’evoluzione una costante del proprio percorso. Siamo cresciuti senza mai perdere di vista la nostra identità e costruendo, giorno dopo giorno, un forte legame con i clienti, con il territorio e le comunità in cui operiamo. Immagino i prossimi 30 anni ricchi di nuovi ambiziosi traguardi che segneranno il nostro percorso di miglioramento continuo, con la volontà di essere sempre più il punto di riferimento per la spesa degli italiani, un datore di lavoro attrattivo e una realtà in grado di portare valore aggiunto nei territori in cui opera quotidianamente. Questa è la nostra missione”.

L’impatto economico sul Paese
Nel corso della conferenza stampa, Maurizio Dallocchio, Professore di Corporate Finance presso SDA e Università Bocconi, ha presentato uno studio dal titolo “Il contributo di Lidl al Sistema Italia”. Secondo la ricerca, nel 2020 l’Azienda ha generato impatti complessivi (tra ricadute dirette, indirette e indotte) sul PIL per circa € 3,5 miliardi, pari al 13% del valore totale realizzato dai principali player della GDO in Italia. Un valore superiore del 3,0% rispetto all’impatto medio delle realtà che operano nel settore.

In termini occupazionali, il peso di Lidl equivale al 7% (91.000 occupati) sul totale di 1,3 milioni di occupati diretti, indiretti e indotti impiegati nel settore della GDO in Italia. Il 20% dell’occupazione generata deriva da effetti diretti, il restante 80% è originato da impatti indiretti ed indotti. Lidl Italia rappresenta il terzo player della Grande Distribuzione Organizzata in Italia a livello di occupazione.

La valorizzazione della filiera agroalimentare italiana tramite l’export
Facendo parte di una realtà internazionale operativa in 31 Paesi con una rete di circa 11.900 punti vendita, Lidl Italia svolge anche un ruolo di volano per la filiera agroalimentare italiana, contribuendo attivamente all’export delle eccellenze Made in Italy nel mondo. Ciò significa essere un motore di crescita per le piccole e medie imprese italiane, supportandole nel processo di internazionalizzazione e accrescendone la competitività. Nel 2021, infatti, i fornitori italiani dell’Azienda, avvalendosi della rete internazionale dei punti vendita Lidl, sono stati in grado di esportare prodotti per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, di cui oltre 550 milioni di euro generati dall’ortofrutta. In termini percentuali, da sola Lidl esporta il 10% del valore totale di export di frutta e verdura italiana a livello globale.

Lo sviluppo sostenibile
Lidl Italia ha ribadito la sua leadership sul tema della sostenibilità nel settore della GDO, confermando l’obiettivo della decarbonizzazione dei trasporti entro il 2030 e, sempre entro lo stesso anno, la riduzione del 48% delle emissioni da Scope 1 e Scope 2. L’Azienda, tra le altre iniziative, continuerà, infatti, a investire nel potenziamento della sua flotta di camion green (ad oggi il 30% dei mezzi è alimentato da combustibili sostenibili) e a ridurre l’impronta di carbonio all’interno dei punti vendita e delle strutture logistiche. Proseguirà, inoltre, l’impegno nella riduzione degli sprechi attraverso la collaborazione con il Banco Alimentare, che in quattro anni di attività ha permesso di raccogliere e donare oltre 26.000 tonnellate di merce che equivalgono a circa 52 milioni di pasti.

Coal, Carlo Palmieri ancora alla guida della cooperativa

Nel 2021 COAL, protagonista della Distribuzione Organizzata del centro Italia, ha superato la soglia dei 290 milioni di fatturato e chiude un bilancio molto positivo.

La cooperativa marchigiana con sede a Camerano (AN), operante nel mondo della distribuzione alimentare, è tra le imprese socie di Gruppo VéGé. Primo gruppo della Distribuzione Moderna nato in Italia, VéGé per l’ottavo anno consecutivo ha registrato una crescita con un fatturato al consumo di 11,95 miliardi di euro, pari a un incremento complessivo del 5,9% e una crescita, a parità di rete distributiva, del +3,1% rispetto al 31 dicembre 2020. Il Gruppo, dal gennaio 2022, si colloca al primo posto in Italia per numero di pdv (con oltre 3.800 unità), occupando la quinta posizione nel canale Dettaglio con una quota di mercato del 7,5%.

I risultati raggiunti in questi anni da Gruppo VéGé sono determinati dai successi ottenuti dalle Imprese Socie. L’ultima novità vede protagonista Coal, che chiude l’esercizio 2021 con risultati migliori rispetto a quelli preventivati (difficile il confronto con l’anno 2020, in cui il “lockdown” conseguente alla pandemia aveva premiato i punti vendita di prossimità) e con un fatturato in lieve riduzione (-3,64%) rispetto all’anno precedente.

Il risultato operativo lordo è stato di oltre 4 milioni di euro, mentre l’EBITDA si attesta sui 5,5 milioni di euro. L’utile netto è pari a 1,1 milioni di euro, interamente accantonato a riserva fatto salvo il 3% da destinare ai fondi mutualistici. Il patrimonio della cooperativa anch’esso in incremento ha toccato i 66 milioni di euro. Tutto questo dopo aver liquidato ai propri soci premi e ristorni per un valore di oltre 18 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della società permane in equilibrio nonostante i rilevantissimi investimenti operati nel corso dell’anno, oltre 11 milioni di euro (considerando anche gli incrementi di partecipazioni societarie).

I dati testimoniano una crescita che si consolida anno dopo anno e che conferma il successo del modello di sviluppo adottato da Coal, assolutamente coerente con le esigenze aziendali e del territorio in cui opera. Con la sua rete di vendita che conta oltre 320 punti vendita in 6 regioni e nella Repubblica di San Marino con i marchi COAL, ECCOMI e il BUONGUSTAIO nel 2021 ha espresso un fatturato alle casse di circa 450 milioni.

Insieme all’approvazione del bilancio 2021 i soci della cooperativa sono stati chiamati ad eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione. Alla guida è stato confermato come presidente per il sesto mandato consecutivo Carlo Palmieri in virtù dell’ottimo lavoro svolto in questi 15 anni di presidenza.

“Siamo molto orgogliosi di questo risultato” dichiara Carlo Palmieri, Presidente di Coal. “In un anno molto complesso, dettato dalla difficile situazione pandemica e da una lenta ripartenza, Coal è riuscita a crescere incrementando oltre agli utili anche il patrimonio stesso della Cooperativa. Un risultato che testimonia la bontà degli investimenti operati durante l’anno e il grandissimo impegno di tutti i lavoratori”.

“I risultati raggiunti da Coal sono una grande soddisfazione” afferma Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé. “Il loro successo riconferma l’importanza di partner strategici con cui collaborare per ampliare le prospettive del mercato. Faccio i miei migliori auguri a Carlo Palmieri, che con il suo eccellente lavoro è stato riconfermato per la sesta volta Presidente di Coal.”

Conad, crescita consolidata e +6,5% di fatturato nel 2021

È stato presentato ai Soci delle cinque Cooperative che compongono il Consorzio Conad il bilancio relativo al 2021, anno caratterizzato dal perdurare della situazione di emergenza sanitaria, e da nuove paure e incertezze legate ai rincari dell’energia, che si sono in seguito estesi all’agroalimentare.

I delegati dei Soci hanno approvato – nel corso dell’Assemblea che si è tenuta a Bologna – un bilancio che vede in crescita tutti i principali indicatori economici. Il fatturato della rete Conad è arrivato a 17 miliardi di euro, in aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente, superando di 9 volte la media del mercato (+0,7%) e continuando una crescita a ritmi sostenuti che prosegue da 15 anni, dove Conad ha più che raddoppiato le proprie dimensioni.

La quota di mercato si è consolidata negli ultimi 12 mesi, arrivando al 15,07% e confermando il ruolo di leadership di Conad come prima insegna della GDO italiana. Una leadership ancora più significativa se si pensa che è stata conseguita con l’impegno dei Soci e delle Cooperative agendo sotto un’unica insegna. Una grande crescita ha contraddistinto anche la marca del distributore Conad, asset ed elemento distintivo dell’insegna, che ha raggiunto a fine 2021 una quota del 31% sul totale delle vendite nel canale super e un fatturato pari a 4,8 miliardi di euro (+ 5,8% a valore rispetto al 2020).

Anche la rete di vendita e il posizionamento di Conad sul territorio italiano si consolida nel 2021, con un numero di punti vendita pari a 3.332, a cui si vanno ad aggiungere 334 Concept Store (parafarmacie, ottici, pet store, distributori di carburante).

Significativo anche l’aumento del numero dei collaboratori del mondo Conad, oggi pari a 72.636 unità: oggi Conad è il primo datore di lavoro italiano del commercio, e il terzo employer del settore privato in Italia. Positivo anche l’andamento del patrimonio netto aggregato, che ha raggiunto quota 3,1 miliardi di euro (+7,5% rispetto al 2020) e un valore assoluto quasi raddoppiato dal 2012 ad oggi.

“Il 2021 è stato un anno in cui speravamo di superare la pandemia a mani basse. Ma così non è stato. Ci siamo portati dietro molti strascichi, tanta incertezza e paura. In questo contesto, siamo soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto, che dimostrano come il nostro modello di imprenditori associati in cooperativa sia in grado di produrre risultati anno dopo anno, aumentando la nostra rilevanza sul tessuto economico e sociale del Paese” ha dichiarato Francesco Pugliese, Amministratore Delegato Conad. “Siamo in prima linea per evitare il trasferimento dei rincari delle materie prime ai consumatori, e grazie al nostro paniere Bassi e Fissi forniamo centinaia di prodotti indispensabili alle famiglie a prezzi ribassati e con una qualità che non teme confronti. Dobbiamo però riconoscere che ci troviamo di fronte a una situazione straordinaria, per cui sarebbero auspicabili interventi straordinari da parte del Governo. Ad esempio, approfondendo l’ipotesi di regimi fiscali temporanei agevolati sui prodotti a più alta frequenza d’acquisto”.

Prosegue il piano di investimenti triennale (2021-2023) di Conad da 1,8 miliardi di euro destinato alla modernizzazione della rete di vendita secondo i quattro pilastri strategici dell’insegna: la canalizzazione, con risposte puntuali e diversificate rispetto alle esigenze dei clienti; la marca del distributore; la sostenibilità e la digitalizzazione, con l’adozione di un approccio strategico improntato all’omnicanalità, intesa come integrazione circolare tra punto di vendita fisico e punti di contatto digitali.

Al di là delle performance di business, il 2021 ha visto Conad prendere una posizione forte sul tema di sostenibilità, con il lancio della strategia di sostenibilità concreta “Sosteniamo il Futuro”, che si fonda sul lavoro portato avanti da tempo dal Consorzio, dalle Cooperative e dai Soci in termini ambientali, sociali e economici e che rappresenta un grande impegno concreto per le Comunità in cui Conad opera ogni giorno. Conad ha deciso di mettere a fattor comune le innumerevoli iniziative di sostenibilità ambientale e sociale da sempre sostenute dalle Cooperative e dai Soci sui territori di riferimento, attraverso la costituzione della Fondazione Conad ETS, avvenuta nei primi mesi del 2022. La Fondazione guiderà questa evoluzione, valorizzando in modo coerente le diverse iniziative sui territori e sviluppandone di nuove con un respiro nazionale.

“Nell’anno della ripartenza, abbiamo sostenuto quotidianamente le Comunità in cui operiamo, tenendo fede al nostro dovere di commercianti. Lo abbiamo fatto promuovendo il nostro ruolo sociale, con oltre 500 punti vendita aperti nei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, ed effettuando investimenti di lungo periodo in sostenibilità, un valore su cui siamo e vogliamo essere sempre più leader, e che abbiamo messo in cima alla nostra piramide strategica” ha dichiarato in apertura di assemblea Valter Geri, Presidente di Conad. “Il nostro essere uniti e guidati dai nostri valori e dai nostri principi ci rende più forti delle avversità e siamo consapevoli di dover avere un ruolo nel loro superamento, di dover essere dalla parte di chi cerca le soluzioni, di chi trova e dà risposte, lavorando insieme per il bene delle persone. Per questo, oggi più che mai, noi siamo Persone oltre le cose”.

PAC 2000A Conad è in crescita del 7,72%

PAC 2000A Conad ha presentato pochi giorni fa i risultati dell’esercizio 2021 chiuso con un giro d’affari complessivo di 4.45 miliardi di euro, in crescita del 7,72% rispetto al 2020, un patrimonio netto di 872 milioni di euro e un utile netto di oltre 46 milioni di euro.

Il 2021 ha visto crescere anche la quota di mercato che ha raggiunto il 20,58%, nei territori in cui è presente, mantenendo la propria leadership in Umbria (33,71%), Lazio (29,73%) e Calabria (26,66%) e confermando la seconda posizione in Campania (16,32%) e in Sicilia (15,16%). La rete commerciale, composta da 1.585 punti vendita, grazie anche alle acquisizioni della rete ex Auchan, ha sfondato il tetto dei 6 miliardi di euro di fatturato ed impiegato complessivamente 25.531 collaboratori, in crescita del +8,2%, rispetto al 2020, dando un contributo tangibile in termini di sostegno all’economia locale e all’occupazione.

Pur in presenza di un anno complicato come lo è stato il 2021, il bilancio presentato oggi dalla cooperativa si chiude con segnali di positiva ripresa, a conferma della qualità e della lungimiranza delle scelte strategiche. Risultati che riflettono la validità del sistema costruito, ma che andranno necessariamente riletti alla luce dell’avvio del nuovo anno e di un mutato contesto, segnato della crisi politica internazionale. In questo scenario complesso, l’impegno di PAC 2000A sarà quello di continuare a sostenere i propri soci e il potere di acquisto dei tanti clienti che ogni giorno scelgono l’insegna Conad, rinnovando il proprio impegno verso il 2022, anno in cui la cooperativa compie 50 anni di attività.

Claudio Alibrandi

“Nonostante l’anno connotato ancora dalle difficoltà post-pandemia, PAC 2000A ha saputo rispondere con prontezza, reagendo e adattandosi alle evoluzioni richieste dal mercato – ha dichiarato il Presidente di PAC 2000A Claudio Alibrandi. L’estrema volatilità del periodo tra pandemia e altre crisi internazionali ci obbliga più che mai ad avere obiettivi chiari, perché i risultati futuri non saranno scontati. Come PAC 2000A continueremo ad impegnarci costantemente per sostenere le comunità e le economie locali, con l’obiettivo di creare benessere diffuso, fedeli allo spirito cooperativo e ai valori che permeano il Sistema Conad.

Il 2021 ha passato il testimone con rinnovato vigore a un 2022 che, per PAC 2000A e i suoi Soci, è il traguardo dei 50 anni di attività. In 50 anni siamo riusciti a creare una cooperativa di oltre 1.000 Soci imprenditori che crea valore per le comunità, con uno sguardo sempre attento alle persone e al territorio. I risultati raggiunti anche in questo scenario complesso sono il frutto del rapporto di fiducia che siamo riusciti a generare in questi anni ed è questo il nostro impegno per il futuro: generare fiducia per guardare lontano, rinnovando ogni giorno l’impegno ad andare oltre per raggiungere nuovi e importanti risultati”.

Risultati importanti perché il 2021 si è chiuso a livello nazionale con una flessione dei consumi alimentari delle famiglie italiane, che hanno registrato un -0,3% dopo quattro anni di crescita costante, alimentata in particolare dai cambiamenti delle abitudini determinati dalla pandemia. Sul versante economico si è registrato, in particolare nella prima metà dell’anno, un importante rimbalzo del PIL italiano che ha segnato uno tra i migliori risultati da 40 anni (+6,5%). Se nel 2021 i fatturati della GDO sono riusciti a registrare un +6,8% rispetto ai livelli di dicembre 2019, l’aumento dei prezzi dell’energia e del costo dei prodotti dovuto all’impennata dei costi delle materie prime, hanno influito pesantemente sull’andamento dell’ultimo trimestre, che ha registrato una frenata in termini di crescita a causa di spinte inflazionistiche e preoccupazione per gli scenari geopolitici a Est.

Danilo Toppetti

“È stato un 2021 non facile ma che PAC 2000A archivia ancora una volta con il segno “più” – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Danilo Toppetti. I primi mesi, con il forte rimbalzo del PIL sembravano poterci brevemente riportare ai livelli pre-pandemici, ma già a partire dall’ultimo trimestre, la crescita ha subito una forte frenata, acuitasi con il precipitare della crisi ucraina che ha contribuito all’aumento generalizzato dei costi energetici e delle materie prime. Per permettere alla nostra base sociale di affrontare questo mutato scenario, nel 2021, abbiamo istituito un Fondo che sosterrà, in particolare le piccole strutture, maggiormente esposte alle tensioni in atto nel mercato. Un aiuto concreto, che abbiamo deciso di implementare anche a scapito degli utili dell’anno corrente, perché il sostegno ai Soci, che sono il motore della Cooperativa, rimane la nostra priorità”.

Anche nel 2021 è proseguito l’impegno della Cooperativa per rendere più efficiente la rete dei punti vendita, e per la digitalizzazione delle attività con l’obiettivo di crescere e garantire la competitività ai soci imprenditori affiliati alla Cooperativa. Nel 2021 è salito a 1.585 il numero dei punti vendita con 57 nuove aperture (16 Conad, 12 Conad City, 7 Conad Superstore e 22 Todis), in aggiunta a 7 nuovi concept store (5 Pet store, un Ottico Conad e una Parafarmacia) per un totale di 45.013 mq di nuova superficie di vendita.

Francesco Cicognola

“I nuovi scenari impongono di rivedere le nostre strategie per affrontare le nuove dinamiche di consumo emerse nell’ultimo anno. Sostenibilità, competitività, formazione, innovazione digitale ed efficienza saranno le direttrici su cui continueremo a focalizzare il nostro impegno – ha dichiarato il Direttore Generale Francesco Cicognola. Abbiamo bisogno di sfruttare al meglio le opportunità di sviluppo offerte dai nuovi scenari. Per questo abbiamo elaborato un Piano di Sviluppo Organizzativo Gestionale di medio periodo per preparare l’azienda ad un futuro nuovo. Nessun drastico cambio di rotta, nessuna rivoluzione in atto, ma un’evoluzione guidata del modello organizzativo che garantirà l’innovazione, l’integrazione e l’omogeneizzazione dei processi in tutti i territori, impostando una nuova fase di sviluppo. Guardiamo al futuro con entusiasmo, per crescere ancora insieme uniti nei nostri valori e con l’ambizione di migliorarci ancora”.

Nel 2021 la Cooperativa ha consolidato il proprio ruolo di presidio e riferimento per le comunità, promuovendo numerose campagne a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie, generando oltre 260 milioni di euro di risparmio per i clienti. A tale convenienza si aggiunge quella garantita dai 10 distributori di carburante Conad in funzione in Campania, Umbria, Basilicata e Calabria che, da quando esistono, hanno garantito un risparmio diretto per gli automobilisti complessivo di circa 32,8 milioni di euro.

Sul fronte della solidarietà, nel corso del 2021 PAC 2000A ha destinato oltre 1 milione di euro per sostenere iniziative sociali, culturali e umanitarie a favore delle comunità, offrendo supporto a tante realtà che lavorano nel sociale e nel volontariato e sostenendo progetti a favore della scuola, dello sport giovanile e delle associazioni ed enti no profit sui territori in cui opera. Come la collaborazione con Caritas Italiana e la Comunità di Sant’Egidio per offrire sostegno alimentare alle persone che vivono situazioni di fragilità; l’impegno per la riduzione dello spreco di prodotti alimentari al fianco del Banco Alimentare che nel 2021 ha visto la cooperativa donare alimenti per un valore di 60.798 euro.

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