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Citterio a FICO Eatalyworld con la Mortadella Bologna IGP

Per tutto il mese di settembre Citterio sarà presente con la sua Mortadella Bologna IGP a FICO Eatalyworld, il parco tematico di Bologna dedicato al settore agroalimentare e alla gastronomia. Il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna ha proposto all’azienda milanese la possibilità di essere presente, nella fabbrica con vetrate a vista, con la propria Mortadella.

I visitatori avranno la possibilità di assistere alle fasi più importanti della produzione della mortadella, che saranno compiute a vista nella fabbrica presente all’interno del parco, aperto dal giovedì alla domenica: si partirà dalle operazioni di insacco e di legatura, fino alla cottura nelle apposite stufe ad aria secca, la docciatura e il raffreddamento.

Citterio inoltre avrà l’opportunità di far assaggiare ai visitatori del parco la sua personale ricetta della Mortadella Bologna IGP, con e senza pistacchio, che in etichetta riporterà il logo Citterio. Anche dietro il banco vendita una locandina informerà i visitatori che la mortadella sarà esclusivamente prodotto Citterio.

Oltre all’opportunità di visionare il parco tematico che conta 30 attrazioni, 7 aree a tema dedicate a salumi e formaggi, pasta, gioco e divertimento, vino, olio e dolci, oltre a 13 fabbriche del cibo con proiezioni e show multimediali, i consumatori che entreranno a Fico Eatalyworld avranno la possibilità di visionare le tecniche di preparazione della mortadella, di degustarla e acquistarla proprio attraverso diverse modalità: verrà proposta in panini, focacce e altre preparazioni da street food, nel formato ovale da un chilogrammo, in tranci da 350 grammi, in “fette” alte 1 cm da 600 grammi circa oppure nella classica versione affettata.

“Essere presenti all’interno di uno dei parchi tematici più importanti d’Italia è per noi un grande riconoscimento – sottolinea Alessandro Riva, direttore marketing Citterio. Il Consorzio ci ha voluto dare questa opportunità che abbiamo colto al volo, che ci permetterà di offrire un servizio di conoscenza e di gusto al consumatore. La bontà della nostra Mortadella Bologna IGP è infatti garantita dall’esperienza centenaria di Citterio che fornisce una qualità riconosciuta in tutto il mondo per il suo sapore unico e delicato, grazie alla selezione delle materie prime, all’attento mix di aromi scelti e alla cura nella lavorazione”.

Parmesan della discordia: ricorso del Consorzio contro Kraft

Nel corso dell’incontro “Identità d’Origine. Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa” che si è tenuto lo scorso 30 agosto al FICO Eataly World di Bologna si sono riaccesi i riflettori su un tema molto sentito in Italia con un progetto legato al tema della lotta alla contraffazione e al fenomeno dell’Italian Sounding: nello Spazio Forme di FICO è stata infatti allestita una mostra di prodotti contraffatti e di altri che usano illecitamente la denominazione Parmigiano Reggiano.

“Prosegue la lotta globale contro l’uso illegittimo del termine ‘parmesan’ – ha affermato il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli – È di pochi giorni fa la notizia che il Consorzio ha depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda. Ebbene il Consorzio del Parmigiano Reggiano da oltre 20 anni ha registrato il marchio del Re dei formaggi in Nuova Zelanda e con questa azione punta a tutelare l’interesse dei produttori della Dop dal tentativo di registrazione che sarebbe contro la legge, e dannoso per i consumatori neozelandesi e per i produttori italiani”. Per i caseifici del Parmigiano Reggiano non è facile confrontarsi con multinazionali da oltre 20 miliardi di euro, il Consorzio è e sarà sempre dalla parte di Davide nella lotta con i giganti”.

“Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso parmesan fuori dall’Unione Europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Solo nel 2018 sono state svolte più di 850 ispezioni presso punti vendita distribuiti in 61 città di 27 paesi. Oltre ai controlli ‘on site’ e ‘on line’, il Consorzio sta lavorando per ottenere all’estero lo stesso riconoscimento e le stesse tutele che il sistema delle Dop garantisce all’interno dell’Unione Europea”, ha concluso il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli.

I microgreens di Cefla arrivano da Fico Eataly World con Flora Toscana

I microgreens sono tra i candidati a cibo del futuro per valori nutrizionali e facilità di coltivazione, e ora approdano all’interno del parco agroalimentare FICO (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World di Bologna, nelle Grow Unit di Cefla Shopfitting, posizionata nel punto vendita “La Serra” di Flora Toscana. Così è ora possibile acquistare micro-ortaggi freschi.


”Far crescere i microgreens qui a Fico all’interno dell’innovativa vetrina di Cefla ci consente di favorire la logistica dei preseminati e la gestione all’interno del punto vendita, permettendoci di offrire ai clienti e ai ristoranti del parco agroalimentare un prodotto cresciuto a cm 0, naturale, freschissimo e ricco di nutrienti” spiega Carlo Carcangiu, responsabile del punto vendita “La Serra”.
Il mobile-vetrina, grazie a un sistema di irrigazione e illuminazione LED appositamente studiato, permette di far crescere in soli sette giorni i microgreens, ovvero piante dalle elevate proprietà nutraceutiche, che contengono fino a 40 volte la percentuale di vitamine presente nei normali ortaggi.
“Siamo contenti di poter valorizzare la produzione di un nostro associato, L’Ortofruttifero, spiega Luciana Romiti – responsabile comunicazione e marketing di Flora Toscana – e allo stesso tempo fare cultura sui microgreens che contribuiscono a migliorare le abitudini alimentari delle nuove generazioni. Abbiamo già potuto toccare con mano la curiosità dei bambini nel provare piante dai sapori così intensi. Quando siamo venuti a conoscenza della Grow Unit di Cefla ci è sembrato uno strumento eccezionale, che garantisce inoltre la freschezza ottimale del prodotto”.

 

Nutrizione, educazione e intrattenimento
La Grow Unit è anche un utile strumento per veicolare il messaggio formativo e sociale alla base stessa del parco agroalimentare. In mezzo a una folla incuriosita nell’arena di Fico, si è svolto il primo workshop con show cooking dedicato ai microgreens organizzato da Flora Toscana in collaborazione con L’Ortofruttifero.

“È stato un piacere poter assistere al workshop dove l’agronoma Lucia Paoletti e la food blogger Ada Parisi hanno intrattenuto e incuriosito i presenti, attraverso le degustazioni e la preparazione di piatti con i microgreens. Ho visto persone impressionate nell’assaggiare una foglia di ravanello rosso e scoprire che ha un sapore più deciso del medesimo ortaggio adulto” spiega Stefano Pistis, product marketing manager di Cefla Shopfitting.


“La Grow Unit è stata pensata per dare uno strumento totalmente automatizzato, di utilizzo semplice, a punti vendita e ristoranti desiderosi di offrire ai clienti un prodotto naturale e fresco, dall’elevato contenuto nutraceutico e organolettico. Le diverse varietà di microgreens che crescono all’interno della grow unit rappresentano il risultato di un progetto partito un anno e mezzo fa, che sta destando notevole interesse nel mondo distributivo e Horeca” spiega Pistis.

FICO Eataly World, i numeri delle prime 5 settimane parlano in grande

FICO Eataly World: oltre 350 mila visitatori ed un fatturato di 6,4 milioni di euro, 20 corsi e tour organizzati ogni giorno, 50 eventi di intrattenimento e approfondimento, 100 pullman turistici. Queste alcune delle performance registrate nelle prime cinque settimane di attività del parco dell’agroalimentare più grande del mondo. A fine anno, si stima che FICO raggiungerà un totale di 500 mila visitatori, ed un giro d’affari di 8,5 milioni di euro.
Gli oltre 45 luoghi di ristoro, i corsi, le esperienze e i tour, le giostre multimediali e i 40 laboratori che producono le specialità gastronomiche del Belpaese, hanno operato a pieno regime e, fin dalle prime settimane, è stata molto buona la presenza sia di visitatori provenienti da fuori regione sia di turisti stranieri. Ben 17 mila i visitatori business e professionali, che hanno preso parte a iniziative, forum, congressi e meeting che si sono svolti al Centro Congressi e nelle aule didattiche. Il Parco è stato meta di circa 50 classi delle Scuole Primarie e Secondarie provenienti da tutta Italia, che hanno seguito attività didattiche e ricreative. Oltre 70 giornalisti e tour operator internazionali hanno visitato FICO dopo l’apertura.
Hanno preso il via anche le attività culturali e divulgative per il pubblico promosse dalla Fondazione FICO, che ha varato le Mediterranean Lectures: ciclo di lezioni magistrali internazionali sulla dieta mediterranea come stile di vita e modello agroalimentare sostenibile, inaugurate dall’antropologo Marino Niola. A gennaio, la Fondazione presenterà il primo programma 2018 di incontri, eventi e lezioni per adulti e studenti.
 

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