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A luglio nella Gdo online in vetta c’è ancora Iper, Esselunga e Coop sul podio

Ci sono Iper, Esselunga e Coop (quest’ultima in ascesa) sul podio della classifica dei migliori brand online del settore della Gdo elaborata da BEM Research e relativa a luglio 2017. Se Iper primeggia con circa 10 punti di vantaggio rispetto a Esselunga, che mantiene stabilmente la seconda posizione, chiude il podio un altro marchio italiano, Coop. Subito sotto al podio si piazzano invece due brand francesi, Carrefour e Decathlon. Tra i migliori brand si trovano poi Bricocenter, Unieuro, Gamestop e Auchan e Dok Supermercati.

Nel complesso, la media del BEM Rank a luglio 2017 per i 27 brand del settore Gdo considerati è pari a 26,7 punti, stabile rispetto allo scorso mese ma in flessione se confrontata con un anno fa. In aumento le tendenze di ricerca su Google dei termini collegati alla grande distribuzione.

Considerando i due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si rileva che Ipermercati Iper mostra una maggiore capacità di essere rintracciato sul web (visibilità online), seguito da Esselunga e Carrefour. Con riguardo alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, è in prima posizione Bricocenter, seguito da Unieuro e Decathlon.

«La grande distribuzione continua a vivere un periodo di grande vivacità sull’online – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research –. Come evidenziato nel nostro ultimo report sull’e-commerce, le vendite digitali in Italia rappresentano solo il 3,6% del totale del mercato europeo. Tenendo conto che i consumi delle famiglie italiane, effettuati attraverso tutti i canali di acquisto possibili, pesano invece per il 12% si comprende bene quale ruolo possa avere il web in termini di potenzialità di sviluppo. Lo hanno probabilmente capito gli investitori esteri, come dimostra la miliardaria proposta avanzata poche settimane fa dai cinesi dalla Yida Investment per acquisire Esselunga. Anche gli investimenti di Amazon in provincia di Rieti per la costruzione di un centro di distribuzione ad alta automazione costituiscono un ulteriore, interessante indizio al riguardo. Fortunatamente c’è comunque ancora molta Italia nella Gdo domestica, come attestato anche dalla classifica BEM Rank. Interessante poi notare l’ingresso tra i migliori 10 marchi per prestazioni sul web di Dok Supermercati, catena di distribuzione focalizzata sul Mezzogiorno. Da internet, quindi, possono nascere grandi opportunità anche per le aree più svantaggiate del paese».

 

…e tre, Carrefour inaugura “Supeco”, il nuovo format soft discount a Trofarello (To)

Arriva il terzo format Carrefour in poche settimane: dopo 3 Minuti a Roma e Attrazione 2.0 a Pomezia l’insegna francese ha aperto a Trofarello (To) Supeco, un nuovo punto vendita soft discount. Il remodelling del precedente punto vendita Carrefour di Torino 236/238 del quale solo ad inizio anno era stata annunciata la chiusura vuole essere un punto di riferimento per i cittadini e per le aziende ho.re.ca (Hotellerie – Restaurant – Café) locali che punta su convenienza, qualità e grandi formati.

Esteso su una superficie di 1.550 metri quadri lo store è organizzato attorno a spazi pensati per ogni tipo di necessità. È infatti possibile percorrere una vera e propria “piazza” del Mercato, con un’ampia scelta di prodotti freschi selezionati e confezioni pensate per l’ho.re.ca. Tra i reparti presenti vi sono la gastronomia con antipasti pronti, la rosticceria e una panetteria con forno per la doratura. Arricchisce l’offerta, inoltre, un’ampia macelleria affidata a un partner piemontese specializzato che ogni giorno propone una vasta selezione di piatti pronti per la cottura e un servizio di taglio con lavorazione a vista.

Presso il nuovo Supeco i clienti possono fruire di 6.300 referenze divise in 4.500 referenze di secco, liquidi e non food e 1.800 referenze di fresco e ortofrutta. Tra i prodotti presenti, il 50% dell’assortimento del secco è composto da primi prezzi pensati per le esigenze di consumatori attenti. Non manca un ampio parcheggio di 1.800 metri quadri.

«Abbiamo scelto Trofarello, una realtà importante per noi di Carrefour in una Regione chiave per lo sviluppo del Gruppo, per dare il via a una formula innovativa di offerta coerente con l’evoluzione del mercato e della domanda. Con “Supeco”, infatti abbiamo voluto dare una risposta concreta alle esigenze quotidiane dei nostri clienti in cerca di una convenienza sempre affidabile» ha commentato Alberto Coldani, Direttore Cash&Carry.

 

Esselunga apre a Verona e a Novara, 156 i punti vendita con un occhio al green

Due aperture in pochi giorni, a Novara e Verona: procede spedito l’ampliamento della rete vendita di Esselunga dopo il debutto a Roma, l’accordo tra gli eredi, archiviata l’offerta miliardaria dei cinesi  e con all’orizzonte lo sbarco in Borsa.

Ultima in ordine di tempo è l’apertura di Verona in viale del Lavoro, zona Fiera. Il negozio, con 4.500 metri quadri di superficie di vendita, è dotato di un ampio parcheggio a raso e interrato in grado di ospitare circa 900 autoveicoli. All’interno del nuovo negozio sono impegnati 144 addetti (134 nel superstore, 10 nel bar Atlantic) di cui 47 neoassunti in zona.

Nell’ambito dei lavori per l’apertura, Esselunga ha riqualificato l’area adeguando la viabilità di viale del Lavoro, ingresso della città, con la rotatoria all’altezza di viale dell’Industria. Nel bosco urbano di Forte Gisella sono state messe a dimora 2.200 piante, alberi e arbusti donati alla città come compensazione ambientale, inoltre sono stati recuperati 80 platani in aree verdi comunali. L’Esselunga di Verona Fiera, 156° negozio della catena, è la terza apertura del 2017 dopo quelle di Roma Prenestino e di Novara Veveri, ed è il terzo negozio nella città di Verona con quelli di corso Milano, aperto nel 1988, e via Colonnello Fincato, inaugurato nel 2001. Al fine di ampliarlo e di renderlo più moderno, con reparti rinnovati e il bar Atlantic, è prevista la chiusura temporanea del supermercato di corso Milano; durante questo periodo, Esselunga offrirà ai clienti di corso Milano un servizio gratuito di bus navetta col superstore della Fiera.

I clienti disporranno di tutti i reparti tipici Esselunga: frutta e verdura sfusa e confezionata con un’offerta di oltre 450 prodotti; pescheria, con personale dedicato che offre pesce fresco già pulito; macelleria con banco assistito; gastronomia e un vasto assortimento di vini con oltre 700 etichette con l’assistenza di sommelier. Nel negozio di Verona Fiera apre anche il 123° forno di Esselunga: panettieri specializzati, formati dalla “scuola dei mestieri” interna, offriranno ai clienti 18 varietà di pane fresco sfornato per l’intera giornata, oltre a una vasta gamma di pizze e focacce. Non manca il bar Atlantic, una realtà consolidata nel campo della ristorazione presente in 87 negozi Esselunga, il primo nella città di Verona.

Alle casse, la tecnologia di Esselunga per snellire e gestire in autonomia la spesa prevede moderne casse self-scanning e self-payment con utilizzo di lettore.

 

A Novara edificio certificato

Debutto pochi giorni prima per l’Esselunga di Novara in corso della Vittoria: il negozio, con 4500 metri quadri di superficie di vendita, è dotato di un ampio parcheggio a raso e interrato in grado di ospitare oltre 900 autoveicoli ed è il secondo superstore della città insieme a quello di corso Vercelli.

La spiccata vocazione green del nuovo è confermata dalla targa ricevuta per l’elevato livello di sostenibilità ambientale dell’edificio da parte di iiSBE,  organizzazione no-profit volta alla diffusione di politiche e pratiche di sostenibilità.
La certificazione è stata conferita nell’ambito del Protocollo Itaca, uno strumento per la misurazione dell’impatto ambientale di strutture di diverse destinazioni d’uso. Secondo iiSBE, il Superstore ha realizzato un punteggio di 3,2 su un massimo di 5, ottenuto grazie a un innovativo modello di sviluppo logistico, urbanistico ed energetico

Il Superstore è il primo in Piemonte a ricevere la certificazione ambientale, richiesta dalla Regione per l’apertura di strutture pari o superiori ai 4.500 metri quadri.

All’interno del nuovo negozio sono impegnati 119 addetti (108 nel supermercato e 11 nel bar Atlantic) con un importante impatto occupazionale sul territorio perché ha richiesto complessivamente l’assunzione di 47 persone di cui il 50% del Comune di Novara. 

Anche qui, oltre ai tipici reparti, Novara Veveri dispone del 122° forno di Esselunga e del bar Atlantic.

L’ipercoop Miralfiore di Pesaro riapre con un nuovo look

Nuovo look per l’ipercoop Miralfiore nell’omonimo centro commerciale a Pesaro, che riapre giovedì 13 luglio dopo un intervento che ha interessato l’intera galleria del centro commerciale per un investimento totale di 6,7 milioni.

Il nuovo negozio ha una superficie di 5.500 metri quadri e dà lavoro a 300 persone (30 in più di prima). L’idea di chi ha progettato il nuovo spazio è quella di creare un percorso di spesa semplice e funzionale, chiaro e con un occhio di riguardo alle specialità del territorio. Tra le principali novità, l’Isola dell’Orto, dove frutta e verdura verranno lavorate in loco per preparare piatti pronti da consumare; il Salad Bar in cui mangiare insalate, spremute, frullati e macedonie, il corner territori.Coop, uno spazio dedicato alle specialità delle regioni in cui è presente Coop, suddiviso in tre aree dedicate al Nord, al Centro e al Sud e con uno spazio particolare per quelli marchigiani come il ciauscolo, la casciotta di Urbino e il salame Fabriano. C’è anche un’area Show Cooking che ospiterà eventi culinari. Ristrutturati i banchi assistiti (macelleria, pescheria, gastronomia e panetteria). La cantina darà particolare risalto ai vini marchigiani e alle birre artigianali.

Come sempre in questi casi la ristrutturazione ha reso il negozio più “green” grazie a un nuovo impianto di illuminazione con luci a led che garantisce un risparmio energetico del 40%, ai banchi frigo chiusi da sportelli e dotati di dispositivi per il recupero dell’energia termica prodotta, e a un impianto di climatizzazione a basso consumo.

Trentuno le casse, 19 tradizionali e 12 fai-da-te, oltre a due casse automatiche nella zona dei prodotti freschi per il pagamento dei prodotti da consumare all’interno dell’ipercoop. Il negozio sarà aperto dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 21.

Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, l’amministratore delegato alla Gestione di Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari e il presidente del consiglio di zona Marta Cecconi. La giornata sarà ricca di momenti di musica e intrattenimento. A tutti coloro che faranno la spesa il giorno dell’inaugurazione sarà donato un pacchetto di biscotti prodotti dalla comunità di San Patrignano. Inoltre, fino al 31 luglio, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 riceverà un buono spesa di 25 euro, utilizzabile dal giorno dell’inaugurazione al 14 agosto.

Un nuovo Famila (Selex) al via a Teolo, Padova con un format tutto nuovo

Il Gruppo Unicomm di Vicenza (associato a Selex Gruppo Commerciale) debutta oggi con il 49° punto di vendita ad insegna Famila a Teolo, a meno di 20 chilometri da Padova. Il supermercato propone una nuova immagine che man mano sarà estesa al resto del canale e alle nuove realizzazioni. Il nuovo format esalta il ruolo dei reparti più innovativi, come il biologico, il benessere e salutistico, sempre più apprezzati dalla clientela e una cantina dove trova posto un ampio assortimento di vini locali.

Su una superficie complessiva di 2.000 metri quadri e un’area netta di vendita di circa 1.500 metri quadri, il nuovo Famila ospita 14.000 referenze. Lo staff del punto di vendita è composto da 30 addetti e dispone di cinque casse. Numerosi i servizi, per una spesa all’insegna della praticità e del relax. Come il parcheggio con 90 posti auto. 

Presenti tutti i reparti freschi, dalla macelleria, servita da personale specializzato, alla salumeria gastronomia, con un’articolata scelta di prodotti locali, a testimonianza della profonda vicinanza al territorio che caratterizza Unicomm così come le altre imprese del circuito Selex, al reparto ortofrutta, oltre alla pescheria (che ha anche un banco con una scelta di pesce fritto al momento) e alla panetteria. Tutte le aree del fresco sono sia a vendita assistita sia a self service, per assicurare un servizio completo alla clientela. Esauriente l’assortimento in tutti i comparti, dove giocano un ruolo di punta i prodotti a marchio Selex, che assicurano la massima convenienza in tutte le principali categorie merceologiche, grazie al rapporto qualità-prezzo. Non manca una selezione mirata di articoli non alimentari, per le esigenze di tutti i giorni.

 

Soluzioni “green”

Il nuovo Famila di Teolo si caratterizza anche per le molteplici soluzioni adottate per favorire il risparmio energetico. Sono state infatti utilizzate solo lampade a led, a minor consumo rispetto alle tradizionali, e banchi freddi a basso consumo. Ciò permette anche di conservare meglio i cibi, di consumare meno energia e di emettere meno CO2 nell’ambiente. Inoltre, meno spese per il riscaldamento in inverno. Un ulteriore recupero energetico viene portato dall’impianto di refrigerazione alimentare. Lo stesso impianto infatti genera sia l’aria condizionata (caldo e freddo) per gli ambienti che il freddo per i comparti alimentari freschi.

L’impronta ecofriendly si esprime anche nella presenza del vino sfuso, molto richiesta dai clienti, che dà la possibilità di riutilizzare la bottiglia che ci si porta da casa, riducendo gli sprechi di vetro e con conseguente sensibile risparmio anche sul prezzo di acquisto.

Il cliente Censis della Dmo: scaltro, infedele, superinformato

Il nuovo consumatore? È scaltro, infedele e superinformato. Lo rivela la ricerca del Censis «Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della Distribuzione moderna organizzata» presentata a Roma, che scatta la fotografia al consumatore del dopo-crisi (nel primo trimestre 2017 i consumi delle famiglie hanno registrato un aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e l’incremento annuo è il più alto dal 2011, +2,6%). Una fotografia molto diversa rispetto a dieci anni fa. L’unica cosa rimasta uguale è il favore accordato alla distribuzione moderna organizzata (supermercati, ipermercati, centri commerciali, grandi magazzini e grandi superfici specializzate) che resta il luogo d’elezione dove fare la spesa, dall’alimentare all’abbigliamento, dall’arredamento al bricolage e il giardinaggio, la profumeria e la cosmetica.

 

Infedele (sei volte su dieci)

Il nuovo consumatore è prima di tutto molto infedele al punto vendita: il 60,3% degli italiani che si rivolgono alla distribuzione moderna organizzata per fare la spesa alimentare acquista dove più conviene, senza sentimentalismi legati a un’insegna o a un punto vendita. Va dove ti porta il portafogli, insomma. La quota dei “fedifraghi” è addirittura del 74,7% nell’abbigliamento e nelle calzature, del 72,2% nell’arredamento, del 70% nell’elettronica e telefonia.

 

Informato (su sociale e web)

Naturalmente per inseguire l’affare bisogna essere molto informati. Sono ben 31,7 milioni gli italiani maggiorenni che nell’ultimo anno hanno letto i giudizi sui prodotti nei social network e nei blog per decidere se e cosa acquistare. E di questi 10,7 milioni lo fanno regolarmente. E a sua volta il consumatore diventa produttore di informazioni: 20,4 milioni di italiani (6,2 milioni regolarmente) hanno pubblicato post su siti web o social network con commenti personali o con il racconto di proprie esperienze relative a prodotti, spese, luoghi della grande distribuzione.
Altro “skill” necessario è la grande dimestichezza con i mezzi informativi sia tradizionali sia digitali: 46,8 milioni di italiani (29,7 milioni regolarmente) nell’ultimo anno sono venuti a conoscenza di promozioni e offerte dai volantini cartacei e 26,7 milioni (10,7 milioni regolarmente) da app scaricate sugli smartphone.

 

Smaliziato (e omnicanale)

Ma l’aspetto forse più interessante del consumatore evoluto è la capacità di combinare spazio fisico e spazio virtuale per massimizzare le opportunità di risparmio. Una delle tecniche maggiormente usate dal consumatore smaliziato è testare un prodotto nel negozio tradizionale per poi ordinarlo online per risparmiare: 30,5 milioni di italiani lo hanno fatto almeno una volta nell’ultimo anno e 8,8 milioni lo fanno spesso. Così come 19,6 milioni (5,4 milioni regolarmente) hanno ordinato prodotti tramite il web e poi li hanno ritirati presso il punto vendita mentre sono 14,4 milioni i nostri connazionali che si sono fatti consegnare la spesa a casa dopo averla ordinata per telefono o sul web (per 5,7 milioni è una pratica abituale). Quelli che sono rimasti ancorati allo shopping tradizionale sono ancora tantissimi: 46,6 milioni di italiani, dei quali 24,5 habituée.

 

Tutto, sempre, velocemente: il supermercato del futuro nei desiderata dei clienti

E spostandoci avanti con la fantasia, come si immaginano gli italiani il punto vendita del futuro? Un luogo versatile, in cui possano trovare dai farmaci, ai carburanti, alle polizze assicurative (43,8%). L’idea è quella di un grande magazzino con coupon personalizzati da scontare subito alla cassa (42,3%), personale preparato e disponibile che aiuti a capire e scegliere velocemente (33,3%), modalità più rapide e semplici di pagamento (29,2%), orari di apertura più flessibili e prolungati (sera tardi, domeniche, festivi: 25,9%), offerte personalizzate recapitate in tempo reale sullo smartphone (21,4%), disponibilità di servizi utili (posta, banca, lavanderia: 21,1%), e naturalmente il wi-fi (17,8%). Insomma, un negozio tailored e multiforme. Il futuro del consumo è adesso.

Debutto a Ravenna per “Amici di casa”, nuovo format Coop Alleanza 3.0 per i pet

Un supermercato soltanto per Fido e Micio: è “Amici di casa Coop”, il primo negozio di Coop Alleanza 3.0 interamente dedicato agli animali domestici, aperto nei giorni scorsi a Ravenna all’interno del centro commerciale Esp, prima di una fitta serie di aperture che entro la fine del 2019 dovrebbe portare a contare in tutta Italia 60 negozi dell’insegna “Amici di casa Coop”. Le nuove inaugurazioni previste entro settembre sono cinque, tra cui quelle nei centri commerciali Le Mura di Ferrara e Lame di Bologna.

“Amici di casa Coop” ha un’area di vendita è di 300 metri quadri, l’assortimento propone 5mila articoli tutti dedicati alla cura, al benessere e all’alimentazione di cani, gatti e non solo, con particolare attenzione agli alimenti per cuccioli, per cani di razze mini e alle diete indicate nel trattamento delle principali patologie degli amici a quattro zampe. Ampio spazio anche ai settori non alimentari come l’igiene, la cura, la bellezza e gli accessori. Tra i servizi offerti, la toelettatura per cani, praticata da professionisti esperti su appuntamento. A disposizione della clientela cinque addetti amanti degli animali e appositamente formati dall’Associazione nazionale dei medici veterinari italiani per consigliare soci e clienti con competenza. Ma naturalmente la Coop non rinuncia a uno dei suoi cavalli di battaglia, la convenienza: prezzi concorrenziali e promozioni continue su diversi prodotti.

Non solo. “Amici di casa Coop” si propone come un riferimento per tutti gli amanti degli animali: saranno organizzati eventi e corsi dedicati ai proprietari di animali, incontri con veterinari nutrizionisti ed educatori cinofili. Divertente anche lo spazio shooting con il quale sin dal primo giorno i padroni possono farsi fotografare con il loro animale, scatti che poi sono trasmessi tutto il giorno su uno schermo all’interno del punto vendita.

A Ravenna e in tutti gli altri negozi “Amici di casa Coop” sarà attivata una raccolta permanente di alimenti e prodotti per animali destinato ad aiutare le associazioni che operano sul territorio della comunità che partecipa alla raccolta.

All’inaugurazione ravennate hanno partecipato Massimo Ferrari, amministratore delegato alla gestione di Coop Alleanza 3.0, Matteo Ghetti, presidente del consiglio di zona, e Gianandrea Baroncini, assessore comunale di Ravenna per i Diritti degli animali.

Istat, dall’inizio dell’anno vendite ferme e il +1% di maggio non fa cambiare rotta

Possiamo parlare di stagnazione delle vendite a questo punto: i dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di maggio 2017 registrano un aumento del +1,0% rispetto a maggio 2016 nelle vendite a valore, con l’alimentare a +1,1% e il non alimentare a +0,9%. Dall’inizio dell’anno però l’Istat evidenzia una variazione pari al +0,1% a valore e al -0,9% a volume.

«Il 2017 non si manifesta come un periodo di ripresa delle vendite al dettaglio – è il commento di Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione –. Nei primi cinque mesi dell’anno i volumi sono in calo (-0,9% a livello complessivo) e la lievissima ripresa a valore (+0,1%) è frutto esclusivamente dell’aumento dei prezzi del settore alimentare. Le famiglie mantengono un atteggiamento prudente nei consumi. Preoccupate dalle incertezze del quadro politico, economico e sociale direzionano l’accresciuto potere d’acquisto degli ultimi anni verso un recupero dello stock di risparmio e un consumo di beni e servizi (auto, cultura e intrattenimento, ristorazione) alternativi ai prodotti di più generale e largo consumo. Un quadro non favorevole per le imprese del commercio, costrette ad affrontare un ulteriore periodo di domanda stagnante e una ripresa che continua ad allontanarsi nel tempo».

Secondo Federalimentare, è il mondo food che continua a destare preoccupazione, visto che la crescita (esigua) del mese (+1,0%) è attribuibile “a un “effetto trascinamento” dovuto all’aumento dei prezzi che, sebbene in riduzione, hanno avuto una forte impennata nei primi mesi dell’anno”. Il dato a volume segna infatti un calo del -1,0%. Questa tendenza si evidenzia in modo ancor più chiaro nei dati cumulati dei primi 5 mesi del 2017, che indicano una crescita del +0,6% a valore ma un calo a volume del -1,9%”. E se a maggio è andato meglio il non food, con una crescita sia a valore (+0,9%) sia a volume (+0,8%), nel periodo gennaio-maggio complessivamente abbiamo un calo, sia a valore sia a volume del -0,2%.

Il Codacons parla di un maggio “freddo” per le vendite aò dettaglio. «In realtà le vendite non stanno affatto crescendo, e rimangono stazionarie rispetto allo scorso anno – spiega il presidente Carlo Rienzi – È evidente come tali dati siano del tutto insufficienti ai fini di una ripresa dei consumi. Nonostante i numeri positivi registrati a maggio, le vendite in Italia sono sostanzialmente ferme, confermando i tanti allarmi lanciati dal Codacons e la mancanza di misure per sostenere il commercio interno».

 

Avanzano ancora i discount, soffrono i piccoli esercizi

“Un dato poco rassicurante” anche se si tratta a volume della prima variazione tendenziale positiva dell’anno emerge dalle rilevazioni Istat  secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, visto che l’indice destagionalizzato si posiziona sui livelli più bassi degli ultimi anni. “Dalla debolezza della ripresa – fanno sapere dall’Ufficio Studi – restano più colpiti i negozi con meno di cinque addetti, che registrano una riduzione delle vendite in valore del 2,5%, mentre appare meno difficile la congiuntura delle imprese più grandi. La fiducia delle famiglie continua ad essere precaria, comprimendo la propensione al consumo”. 

Se le vendite di alimentari salgono a maggio 2017 rispetto a un anno prima in ipermercati (+0,2%) piccole botteghe alimentari (+0,3%) e supermercati (+0,4%) sono ancora i discount che fanno registrare l’incremento di gran lunga più significativo, del 3,2%.

Coldiretti evidenzia come sia proprio il settore alimentare a far registrare i risultati migliori con una media del +1,1%. “L’aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta della seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione. L’auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo dove – commenta Coldiretti –i compensi riconosciuti per molti prodotti non coprono neanche i costi di produzione”.

Gruppo Végé cresce nel 2016, e chiude a 5.850 milioni di euro (+4,2 a parità di rete)

Un 2016 chiuso con un fatturato di 5.850 milioni di euro, con un incremento del +4,2% a parità di rete e un +76,6% in termini correnti rispetto al 2015: sono i “numeri” comunicati dall’Assemblea dei soci di Gruppo VéGé che ha approvato il bilancio di esercizio 2016, registrando per il terzo anno consecutivo una crescita a doppia cifra. Risultato positivo, cui ha concorso l’ingresso nel Gruppo, nel 2016, di realtà altamente performanti come Supermercati Tosano Cerea srl, F.lli Arena srl, Multicedi srl, Bava srl e Asta srl.

La quota di mercato detenuta dal Gruppo ha raggiunto a fine 2016 il 4,5% a livello nazionale (fonte: IRI – ISS+C&C+Drug Gennaio 2017).

 

Per il 2017 si guarda oltre i 6 miliardi di fatturato

Sulla base dell’andamento positivo della prima metà del 2017 e tenendo conto del contributo delle new entry già arrivate dall’inizio dell’anno  quali Consorzio DuePiù, Nocera Bros srl, SI.D.I. Piccolo srl e Consorzio In.Prof, il Gruppo stima di poter chiudere l’anno ben oltre i 6 miliardi di euro di fatturato.

Quanto alla rete vendita, è aumentata nel 2016 del +25,8%, dai 2.327 pdv del 2015 agli attuali 2.928, con una superficie commerciale complessiva di 1.296.370 metri quadri. La crescita della numerica è stata inoltre accompagnata da un graduale incremento della “qualità” complessiva della rete, il cui picco si ha, ad esempio, nella produttività record al metro quadro. nei punti di vendita a insegna IperTosano e Supermercati Piccolo.

Il gruppo si è ulteriormente rinforzato nella compagine sociale, con un passaggio intraziendale decisamente significativo: le imprese Multicedi e F.lli Arena hanno infatti rinforzato il rapporto societario interno, aderendo non solo come mandanti della VéGé Retail, ma anche come imprese socie della Cooperativa. La campana Multicedi srl, con oltre 480 punti vendita tra ipermercati, supermercati, negozi specializzati e cash & carry, e F.lli Arena srl, prima impresa della DO in Sicilia, con un network di 151 punti vendita al dettaglio, contribuiscono alla leadership assoluta di Gruppo VéGé nelle due regioni.

«Sebbene il 2016 sia stato un anno particolarmente critico per i consumi e nel contempo caratterizzato da forti dinamiche deflattive, i numeri del bilancio sono qui a dimostrare come la competenza, la passione e la credibilità facciano realmente la differenza – ha dichiarato Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé -. Un ulteriore motivo di soddisfazione è rappresentato dall’ingresso nella Cooperativa, come Soci, degli amici di Multicedi ed Arena. Una soddisfazione professionale, ma soprattutto personale».

Il bilancio 2016 è tanto più significativo, in quanto chiude idealmente il primo triennio dal ritorno di Gruppo VéGé sullo scenario della Moderna Distribuzione. In questo lasso di tempo, Gruppo VéGé ha ottenuto tassi di crescita annui tali da onorare la promessa fatta nel 2014: arrivare entro il 2017 al raddoppio della rete vendita e della quota di mercato, obiettivo ambizioso che è stato centrato: la rete vendita è passata da 1.495 a 2.928 punti vendita e la quota di mercato è salita dal 2,2% al 4,5%.

«Quando, tre anni fa, nella Convention della rinascita di Gruppo VéGé, annunciammo questo obiettivo, dimostrammo grande coraggio, in quanto mai, nella storia della DO, un gruppo era riuscito in una tale strabiliante performance – ha dichiarato Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé -. Ma noi ci siamo riusciti, con umiltà, con perseveranza e con determinazione. Sono orgoglioso di questo risultato e sono orgoglioso dei miei imprenditori».

Supermercato24 sbarca a Verona e si allea con Famila: 11mila prodotti nel carrello

Si allarga la rete di Supermercato24, operatore Italiano che propone la consegna della spesa a casa da punti vendita fisici di varie insegne, grazie alla partnership con il gruppo distributivo MaxiDi di Belfiore (Vr) che permetterà agli utenti registrati su Verona di ricevere la spesa direttamente a casa in giornata. La collaborazione interesserà inizialmente due supermercati a insegna Famila con la possibilità di scegliere tra un assortimento di oltre 11.000 referenze agli stessi prezzi del punto vendita. tra questi, oltre 1.000 prodotti sono in offerta, 1.500 freschi e freschissimi, oltre 500 formaggi e salumi da banco inclusi prodotti tipici del territorio e 20 tipi diversi di sushi.

ll servizio attivo 7 giorni la settimana dalle 9 alle 21 permetterà di ricevere la spesa direttamente a casa o in ufficio in giornata ad un costo di 4,90 euro a consegna e con un minimo d’ordine di soli 10 euro.

Un’innovazione, quella di Supermercato24, che soddisfa i nuovi bisogni dei consumatori in un mercato sempre più digitale. A dimostrarlo la crescita delle vendite e-food che in Italia negli ultimi 12 mesi ha registrato il +29%. Supermercato24 è, secondo una ricerca Nielsen, uno dei primi tre e-commerce grocery in Italia e prevede di triplicare i volumi di vendita nel 2017.

«Supermercato24 e MaxiDi stanno bene insieme; è insieme infatti che portiamo l’innovazione e disegniamo il futuro della consegna della spesa a casa – dice Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato24 –. Un’unione fortemente voluta che mette al centro i consumatori, andando incontro alle loro esigenze con un assortimento di prodotti ampio e allo stesso prezzo del punto vendita. Siamo orgogliosi di avere un partner di rilievo anche su una città come Verona, dopo le partnership già attive sulle grandi città come Torino, Milano e Roma. Questa collaborazione è un esempio virtuoso delle possibilità di business e cooperazione che offre Supermercato24 in qualità di abilitatore per i player Gdo all’e-commerce e alla consegna a domicilio in giornata, che è la richiesta del consumatore moderno».

Vedi anche l’intervista a Federico Sargenti: Ora la spesa si fa dal frigo, con Samsung Family Hub e Supermercato24

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