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Carrefour offre spazi e servizi agli over 65 nel difficile agosto milanese

Zone relax con in dotazione libri, riviste, giochi di carte, giochi di società oltre ai servizi a domicilio per i clienti più senior che potranno anche farsi recapitare la spesa ordinata telefonicamente: sono le iniziative prese per tutto il mese di agosto in molti dei 30 Carrefour market di Milano. L’operazione, denominata “Estate a casa market”, ha lo scopo evidente di rendere più piacevole l’estate di tutti i clienti over 65 costretti a rimanere in città.

Nella zona relax allestita in ambienti freschi, sorta di circolo o piazza di paese dove non sempre c’è, si può conversare liberamente, giocare a carte o ad altri giochi di società, leggere libri, riviste e molto altro, tutto fornito gratuitamente da Carrefour market. Per i clienti senior che lo vorranno, saranno messi a disposizione anche alcuni spazi dove poter allestire mostre, frutto di loro attività hobbistica, come fotografie, decoupage, pittura, intarsio, in una logica di supporto anche alla socializzazione, per non sentirsi soli in una città come Milano dove agosto rappresenta un periodo molto complicato dell’anno.

 

Servizi e intrattenimento in una città semideserta

L’operazione “Estate a casa market”, coerentemente con quella che è già la filosofia consolidata di Carrefour market, garantisce, inoltre, di rinforzare importanti servizi come – ad esempio – la possibilità di ordinare telefonicamente la spesa (contattando l’800.203999 dalle 8:00 alle 20:00) e farsela recapitare a domicilio, per gli over 65 ad un prezzo simbolico di 1 centesimo di euro. In aggiunta, attraverso il numero 366.9240405, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, tutti i clienti potranno richiedere anche servizi di assistenza tecnica domestica che saranno erogati direttamente da fornitori Carrefour market (idraulico, elettricista, muratore, tecnico della caldaia, frigorista, fabbro e servizi di pulizia).

«Crediamo sia importante, per una realtà come Carrefour market, avere un ruolo attivo e di interesse sociale nelle città dove operiamo – spiega Stephane Coum, direttore supermercati Carrefour Italia -. Questo spirito si traduce in molte nostre iniziative, ma quella comunicata con Estate a Casa market oggi ci rende ancor più fieri poiché siamo certi possa essere di supporto a quella parte di popolazione che proprio nel periodo estivo e festivo in generale soffre i maggiori disagi, primi tra tutti quello di sentirsi soli in una grande città. Milano è una città attenta a questo aspetto e siamo felici di poter contribuire, con i mezzi che ci competono, ad un senso di responsabilità sociale collettiva che tanto può aiutare».

Jungle Jim, lo store che va oltre il supermercato

Fairfield (OH) non è Manhattan. Non è una melting pot che meticcia caoticamente le tra-dizioni alimentari. Ci abitano 43mila individui distribuiti  in 17mila famiglie: 79,0% bianchi, 12,8% Afro- Americani American,  5,5% Ispanici, 2,4% Asiatici  Parliamo di una cittadina assorbita dalla vicina Cincin-nati, la vecchia “Porkopolis”, cosiddetta per l’industria delle carni, con le sue forti radici tedesche e comunque più piccola di Bologna. Ecco uno dei tanti aspetti con-tradditori di un vero enigma nella casistica del retail Americano.A Faifield opera uno di due strani e sorprendenti punti di vendita denominati: Jungle Jim International Market (JJIM). Non si tratta del frutto recente della nuova moda dei formati che adottano, appunto, l’identificativo “In-ternational Market” e che stanno fiorendo in varie parti degli USA. Questa insegna, venne fondata, nel 1971, da, un giovanotto fresco di college con la vocazione del commerciante.In realtà si trattava di un banco di frutta semiperma-nente vicino ad una stazione di servizio in disuso. Jim, l’aveva riadattata a magazzino e si era adattato a viverci dentro. Ebbene, per quanto incredibile, oggi, il frutto evolutivo di quello stand si riassume in alcu-ne cifre sbalorditive: 180.000 referenze (in grande maggioranza alimentari), di cui 60.000 di importazione, su una superficie di 26mila m2; oltre 5 milioni di clienti ogni anno, provenienti da tutto l’Ohio,  l’Indiana e il Kentucky. Il secondo punto di vendita fu aperto a Eastgate, (OH) nel 2012, a 45 km dal primo, lungo il grande anello autostra-dale che per 160 km, circonda la città, passando per tre stati. Questo store pare sia riuscito a rivitalizzare un’area di un centro commerciale in pieno declino.

Rendere l’idea di quel che offre il punto di vendita di Fairfield è tecnicamente difficile, ma può aiutarci uno degli slogan coniati da Bonaminio: “If it exists, we get it for you – well, almost always.” Semplice, non è vero? Anche se in un’in-tervista egli ebbe a dire, rammarican-dosi: “I can’t get camel humps. People want them because they make soup out of them. But I can’t get them.” Insomma: “Jungle Jims is a WAY more than a supermarket”, come affermano i clienti affezionati da decenni, che si aspettano di trovarvi tutto ciò che il mondo offre in tema di alimentazione.

Offerte impensabili

In quale altro posto si può pensare di vendere, ogni settimana, 100 teste di agnello (complete di occhi), fresche e sotto-vuoto, considerate, in molte nazio-ni europee e anche da diversi americani, una raffinata delicatezza? Oppure, dove trovare un assortimento tanto profondo di ogni genere di insetti commestibili confezionati, tra cui quelli della ormai celebre marca Thailand Unique? O le uova di struzzo, di emù o quelle dei “cent’anni”? Tutto questo in una cittadina come tante, si è detto, a dimostrazione che, in un grande mercato come quello americano, la regola generale del retail è che… “non esistono regole!”. La passione di JimSicuramente un formato come JIM è per definizione irripetibile.

Non riproducibile, anche se Jimmy e Chris, i figli di Jim, sono ben intenzionati a calcare le orme del padre che peraltro sta rallentato il proprio impegno dalle abituali 80 ore settimanali di lavoro, a 70 “sol-tanto”. Parliamo cioè di un imprenditore conosciuto personalmente che riesce, da 45 anni,  a divertirsi nel vero senso della parola. Potrebbe stupire, infatti, la sua abitudine di travestirsi, a seconda del tema dei tanti eventi organizzati nel corso dell’anno, al fine di essere il primo animatore di un luogo dove il diver-timento si coniuga con il piacere dello shopping. Nel corso dell’anno lo si può trovare vestito da pom-piere per premiare i vincitori del “Weekend of Fire” la fiera-competizione dedicata alle salse piccanti (nel reparto dedicato ce ne sono 1.500!), oppure da mago che viaggia su un Segway per far divertire i bambini, o nella sua “classica” tenuta da esploratore africano come il personaggio dei comics che gli fruttò il so-prannome, per l’abitudine di indossare pantaloncini caki, mentre scaricava cocomeri e meloni per il suo stand improvvisato.I vari guru del marketing e i manager delle grandi catene hanno sempre visto questo folklore con suffi-cienza, bollandolo con l’epiteto del kitsch della peggior cultura popolare.  Ed effettivamente il layout e il visual mechandising del luogo non furono certo il risultato di pianificazioni e concept partoriti da archistar.

La passione di Jim

Sicuramente un formato come JJIM è per definizione irripetibile. Non riproducibile, anche se Jimmy e Chris, i figli di Jim, sono ben intenzionati a calcare le orme del padre che peraltro sta rallentato il proprio impegno dalle abituali 80 ore settimanali di lavoro, a 70 “sol-tanto”. Parliamo cioè di un imprenditore conosciuto personalmente che riesce, da 45 anni,  a divertirsi nel vero senso della parola. Potrebbe stupire, infatti, la sua abitudine di travestirsi, a seconda del tema dei tanti eventi organizzati nel corso dell’anno, al fine di essere il primo animatore di un luogo dove il diver-timento si coniuga con il piacere dello shopping. Nel corso dell’anno lo si può trovare vestito da pompiere per premiare i vincitori del “Weekend of Fire” la fiera-competizione dedicata alle salse piccanti (nel reparto dedicato ce ne sono 1.500!), oppure da mago che viaggia su un Segway per far divertire i bambini, o nella sua “classica” tenuta da esploratore africano come il personaggio dei comics che gli fruttò il so-prannome, per l’abitudine di indossare pantaloncini caki, mentre scaricava cocomeri e meloni per il suo stand improvvisato.I vari guru del marketing e i manager delle grandi catene hanno sempre visto questo folklore con suffi-cienza, bollandolo con l’epiteto del kitsch della peggior cultura popolare.  Ed effettivamente il layout e il visual mechandising del luogo non furono certo il risultato di pianificazioni e concept partoriti da archistar.

Il layout

Gli attuali 26mila metri quadrati sono stati ottenuti per progressive acquisizioni di terreno e gli allestimenti dei reparti sono stati dettati dalle opportunità del momento. Così le vetrate dell’edificio sono a prova di proiettile non perché vi siano dei rischi, ma semplice-mente perché frutto di una svendita vantaggiosissima. Il parco esterno dedicato al pubblico infantile che rappresenta una sorta di zoo con giraffe ed elefanti di plastica a grandezza naturale deriva dal riutilizzo del materiale di un mini-golf dismesso, così come il serpente marino lungo 24 metri è un residuato di un acquario del Kentucky.  Persino le lettere giganti delle insegne dei vari reparti provengono dal restauro di materiali recuperati dalle ristrutturazioni di edifici di Cincinnati. Se si aggiungono le sculture commerciali dell’interno: camion dei pompieri, vecchie carrozze, un battello, pupazzi animati, ecc. che tematizzano le diverse aree, il risultato è un’estetica deprogrammata che scandalizza i puristi, ma diverte i bambini e con-seguentemente i loro genitori.

Dedicato ai fornitori

Jim Bonaminio ha costruito in questo modo un proprio mondo autosufficiente che comprende anche al piano superiore soprastante all’ipermercato, laboratori e am-pie sale in cui ospitare eventi ed esposizioni dei suoi fornitori.  Così realizza l’Oktober Fest, il Weekend of Fire, Big Cheese Festival, International Wine Festival e altre mini-fiere che attraggono tantissimi fornitori specializzati da tutti gli Stati Uniti e che in JJIM trovano, quasi certamente, l’opportunità di farsi conoscere da una clientela variegata per età, status e interessi, che mediamente spende 50 dollari a visita.

L’offerta

Venendo all’offerta esibita in quel luogo, lo spazio de-dicato ci consente soltanto di commentare brevemente diverse cifre in sé impressionanti. Menzioniamo, dunque, i 1.600 formaggi provenienti da 40 Paesi, che sono oggetto di numerosi corsi della Cooking School e della Tasting Room, dedicati all’assaggio e al pairing con vini e birre. E, a proposito di birre, le 4.000 etichette esposte trovano un contraltare soltanto in specialisti come Binny’s o Bevmo! È la profondità assortimentale ad essere, insomma, il tratto comune di ogni categoria: le 50 varietà di caffè Seven Hills, sia di origine (dal Guatemala Huehuetenango Huixoc, al Kona Extra Fancy, all’ Indonesia Sulawesi Toraja), sia blend, sia aromatiz-zate possono essere assaggiate al tasting bar, assieme ad una selezione di vini tra i 15.000 messi a scaffale, a cui si aggiungono quelli di gran riserva, custoditi nella cantina di Bonaminio.

E ancora un centinaio e oltre di mieli tra cui molti monoflorali. Ancor più impressionate risulta la visita ai reparti del freschissimo. Le carni, quelle bovine sia dry aged, sia fresche prevedono ogni tipo di taglio ed elaborazione, così come quelle suine, ma colpiscono la fantasia dei foodies soprattutto le carni esotiche: alligatore, struzzo, bisonte, cervo, serpente, renna, ed ogni altra ammessa dalla legge. Il pesce viene venduto sfilettato in varie decine di varietà e una decina di esse sono vive, in acquario, tra cui aragoste e astici. Il tutto con il complemento di decine di molluschi e crostacei vari.L’ortofrutta, considerata il cuore pulsante dello store, gode anch’essa di ampi spazi in cui sono allineate le varietà nordamericane in stagione e quelle in contro-sta-gione importate dal Centro-America, dall’emisfero Au-strale e dall’Asia. Vi si trovano, dunque, durian, jackfruit, mamey, cerimoya, miracle berry, uva muscadine… Ovviamente il concetto di varietà si dispiega ancor più ampiamente nel settore del grocery “secco” con un universo di marche di cioccolato, candies, preparati, sughi, bevande dissetanti, conserve, condimenti, pa-ste, biscotti, … che eccede ogni probabilità di averne esperienza nel corso di un’intera esistenza.

La formazione

Tuttavia, come nota finale, vogliamo sottolineare il ruolo svolto dalla Cooking School che, negli ultimi tre anni è stata riconosciuta essere la migliore tra quelle dell’area di Cincinnati. Basteranno solo alcuni titoli dei tanti corsi recreational e instructional volti ad accrescere effettivamente la cultura culinaria e di consumo del-la clientela: “Hands-On Knife Skills”; “Grilled Tuscan T-Bone”; “The Tasting Room: A Wine and Cheese Primer from Italy”; “Table of Polenta”, “Bourbon, Tequila and Food Pairing Dinners”… Concludiamo, infine, con un claim di Jungle Jim Inter-national Market: “Discover a World of Food and More!” riadattandolo alla nostra business community. Scoprire e analizzare un caso estremo come questo certamente aiuta a comprendere meglio quale sia il ruolo dell’impren-ditore nella attività commerciale indipendente e quanto ampi siano i limiti gestionali tuttora inesplorati riguardo la varietà assortimentale e la relazione con il cliente.

Testi e foto di Daniele Tirelli e Marco Tirelli (Amagi)

Il 22° distributore di carburante Coop apre a Borgo Virgilio

Debutta in provincia di Mantova il distributore di carburante a marchio Coop: è quello di piazzale Commercio 2 a Borgo Virgilio (Mn), di fianco al centro commerciale Virgilio. Su un’ampiezza di quasi 2.000 metri quadri, l’impianto eroga benzina, diesel e gpl a prezzi particolarmente convenienti e con orari comodi e prolungati. La stazione di carburanti a marchio Coop è dotata di 10 postazioni di rifornimento: 6 erogatori fai-da-te di diesel-benzina sempre aperti, 4 erogatori di gpl, serviti da addetti dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 19.30 e domenica dalle 8.30 alle 19.30. Il distributore impiega 4 lavoratori; gli automobilisti potranno pagare in contanti, con il bancomat e con carte di credito dotate di microchip e pin. Sono inoltre disponibili carte carburante per aziende e liberi professionisti.

La stazione di servizio è gestita da Carburanti 3.0, la società controllata di Coop Alleanza 3.0 attiva nella gestione di stazioni di carburanti a marchio Coop, presenti nei territori in cui opera la Cooperativa. Carburanti 3.0 gestisce oggi una rete di 22 impianti tra Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Puglia che, nel solo 2016, ha erogato 270 milioni di litri di carburanti, per circa 300 milioni di euro di vendite.

L’impegno di Coop Alleanza 3.0 nel settore dei carburanti è coerente con l’obiettivo di offrire ai consumatori nuove forme di mutualità e risparmio. Risultati possibili grazie all’ammodernamento della rete distributiva e al contenimento dei prezzi di questo mercato, a impianti ad alta automazione, a una struttura organizzativa e di servizio molto snella, al posizionamento in prossimità di aree trafficate e a orari lunghi, oltre che alla gestione efficiente della logistica e alla riduzione al minimo dei margini. 

Ddl concorrenza fascia C solo in farmacia, Pugliese (Conad) “Sui farmaci si torna indietro”

Passa al Senato per soli due voti (146 contro 113, con il via libera alla Manovra stabilito a quota 144) e con uno scarto di soli 33 voti il ddl concorrenza, approvato a due anni dalla nascita e dopo varie vicissitudini. Per quanto riguarda i farmaci, questione che riguarda da vicino la Gdo, i farmaci di Fascia C continueranno a essere venduti solo in farmacia, mentre è stato stabilito che le società di capitale potranno controllare le farmacie, ma dovranno rispettare un tetto del 20% su base regionale. 

«Una legge che di concorrenza ne ha ben poca, e che mostra tutta la debolezza di una classe dirigente ancora incapace di mettere in discussione le prerogative di lobby e corporazioni» è la reazione a caldo di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad.

Con l’ingresso delle società di capitali nelle proprietà delle farmacie “Si è preferito consegnare il mercato della vendita dei medicinali alle multinazionali, piuttosto che estendere la vendita dei farmaci a carico di cittadini alle parafarmacie, dove operano farmacisti abilitati e dove oggi i cittadini riescono a risparmiare fino al 40% sui farmaci da banco” commenta Pugliese. “Una netta marcia indietro rispetto alla strada indicata dal decreto Bersani del 2006, e che comporta per giunta il rischio di affossare i vantaggi già ottenuti con la precedente liberalizzazione”.

A dieci anni dalla riforma sono state aperte circa 3.800 parafarmacie private e più di 300 corner parafarmacia nei punti vendita della Gdo.

«Anziché proseguire in questa direzione, e rompere definitivamente il monopolio delle farmacie, l’arrivo dei grandi grossisti del farmaco favorirà la creazione di un oligopolio di grandi grossisti, con dubbi effetti sulle politiche di pricing – prosegue l’ad di Conad -: Spiace dirlo, ma questa riforma segna la sconfitta della concorrenza, ed evidenzia tutta la mancanza di coraggio e la miopia della classe dirigente, incapace di fare riforme e di dare seguito a quelle intraprese. Federfarma, che fino a oggi ha sbandierato l’importanza di mantenere intatto il ‘ruolo sociale’ delle farmacie, accettando questo compromesso al ribasso svela il suo vero volto, e dimostra che il suo era solo storytelling».

Assieme ad Altroconsumo e alla Federazione nazionale parafarmacie, Conad ha lanciato la petizione Liberalizziamoci, per chiedere di estendere alle parafarmacie la possibilità di vendere tutti i farmaci il cui costo è a carico del cittadino. Fino a oggi sono state raccolte più di 170.000 firme. Una petizione che prosegue, “fino a che la nostra classe dirigente non avrà mostrato di prendere in seria considerazione le questioni che stanno a cuore al Paese reale”.

 

Le altre norme

Le altre norme riguardano la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas, fissata per il 1° luglio 2019. Un altro stop va al monopolio di Poste sull’invio di multe e notifiche, previsto per settembre 2017.

Per l’Rc Auto sono previsti sconti per chi installa la scatola nera e per i ‘virtuosi’ che non causano incidenti da 4 anni e vivono nelle province a più alto tasso di sinistri.

Le società ingegneri e avvocati restano fuori dal controllo dell’Ordine, le seconde continuano a dover avere fra i soci, per almeno due terzi del capitale sociale, avvocati iscritti all’albo.

Per costituire srl semplificate servirà l’intervento del notaio. Non è passata la possibilità di farlo solo mediante scrittura privata.

Incontra le richieste degli albergatori la norma ‘Booking’ che vieta il ‘parity rate’. Gli albergatori potranno praticare prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti anche online.

Piove sul bagnato, trimestre “meglio del previsto” per Whole Foods Market di Amazon

Piove sul bagnato di colui che per un batter di ciglia è stato l’uomo più ricco del mondo, Jeff Bezos, fondatore di Amazon (è già tornato secondo dietro l’inossidabile Bill Gates secondo la classifica in tempo reale dei superpaperoni di Forbes): l’acquisita Whole Foods Market, considerata  da tempo in serie difficoltà dagli analisti e in flessione di vendite, ha pubblicato un risultato trimestrale migliore del previsto. Non solo le vendite (a parità di negozi) dell’insegna specializzata in biologico sono calate dell’1,9% contro una previsione del 2,2%, ma nelle ultime settimane sono addirittura cresciute.

L’insegna pioniera del biologico in USA in anni recenti ha sofferto per la concorrenza delle catene della Gdo tradizionali, come Walmart e Kroger, che hanno iniziato a proporre una buona gamma di alimenti bio a prezzi competitivi. Quando finalizzerà l’accordo, con tutta probabilità nella seconda metà del 2017, molti analisti ritengono che Amazon userà tutta la sua forza contrattuale per operare un abbassamento dei prezzi e riportare Whole Foods Market nell’arena competitiva.

I guadagni per azione di Whole Foods Market nello scorso trimestre sono stati sui 36 centesimi di dollaro mentre le azioni sono arrivate all’indomani dell’annuncio dell’acquisizione da parte di Amazon a 42 dollari: ieri hanno chiuso a 41,78 dollari. Definitivamente tramontata ormai l’idea che un altro gigante possa minacciare l’accordo da 13,7 miliardi: Walmart avrebbe avuto i mezzi, e si erano mosse anche dei fondi di investimento.

Nel frattempo continua spedita l’avanzata globale di Amazon nel grocery: appena lanciata a Singapore la consegna Prime (dunque praticamente gratuita) in due ore. In un’area a grandi potenzialità come il sudest asiatico (600 milioni di utenti e un mercato stimato in 88 miliardi di dollari per l’e-commerce nel 20125) si scontrerà con Alibaba fresco di acquisizioni nella regione. Una vera lotta tra giganti.

 

 

 

Riapre a Bologna la Coop di San Donato dopo il restyling da 2 milioni di euro

Bologna, 27/07/2017. Inaugurazione punto vendita Coop San Donato. Tutte le foto: ARCHIVIO COOP ALLEANZA 3.0 – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini.

Riapre i battenti oggi dopo otto settimane di lavori di ristrutturazione (erano iniziati il 4 giugno a negozio aperto e proseguiti dopo la chiusura dall’8 al 26 luglio) la “storica” Coop di San Donato, in via San Donato 87, a Bologna. Inaugurata nel dicembre del 1978, la Coop di San Donato è un punto di riferimento per i soci e i consumatori della zona. I lavori di ristrutturazione, che hanno interessato anche la facciata esterna, hanno richiesto a Coop Alleanza 3.0 investimenti per quasi 2 milioni di euro.

Il supermercato di oltre 1.100 metri quadrati ha uno staff di 40 lavoratori. Pensato per le esigenze della spesa quotidiana, unisce la praticità a un’offerta ricca e varia. Rinnovato anche nel layout espositivo, presenta al suo interno il nuovo servizio di pane self, che si affianca al reparto del pane e pasticceria, servito da addetti, che propone piccola pasticceria e paste da colazione.

Il supermercato è dotato anche del banco di gastronomia assistito e, nella piazza dell’ortofrutta, un nuovo spazio è riservato all’ortofrutta biologica e alla gamma delle eccellenze legate al territorio. Presente anche la cantinetta dei vini che dà particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali. Il percorso della spesa è reso più agevole anche dai banchi della macelleria – che presenta anche pietanze “pronto cuoci” – e della pescheria con confezioni take away. La Coop di San Donato, inoltre, offre tutto l’assortimento dei prodotti a marchio Coop, compresi quelli delle linee Fior Fiore e Vivi Verde, e una vasta offerta di prodotti salutistici e biologici. Il supermercato è anche “amico dell’ambiente”, grazie all’illuminazione con luci a led, e a frigo e freezer chiusi che consentono un notevole risparmio energetico, così come una migliore conservazione degli alimenti.

A disposizione dei clienti cinque casse tradizionali e quattro nuove casse automatiche. 

All’inaugurazione delle 8.30 ha partecipato il presidente del quartiere San Donato-San Vitale Simone Borsari, l’amministratore delegato allo Sviluppo e finanza di Coop Alleanza 3.0 Paolo Cattabiani e, in rappresentanza dei soci, il presidente del Consiglio di zona Enrico Ardizzoni. Dopo i saluti istituzionali don Paolo Dall’Olio, della parrocchia San Vincenzo de Paoli ha benedetto la struttura e quindi il punto vendita è stato aperto al pubblico. Tutti i partecipanti hanno ricevuto in omaggio una shopper riutilizzabile della Coop.

Tesco in Uk parte con la consegna della spesa in un’ora (senza Amazon)

È senz’altro una sfida quella lanciata da Tesco, insegna britannica tre le “Big 4” (insieme a Sainsburys, Morrison e Asda), che ha lanciato il servizio di consegna della spesa in un’ora in tutto il Regno Unito. Un servizio certo non semplice da assicurare ma che finora però ha permesso ad Amazon di guadagnare parecchie posizioni nella grande sfida dell’online con i supermercati tradizionali, costretti in qualche modo ad inseguire.

Il servizio, partito a Londra nel 2014, sarà disponibile ora in 300 punti vendita in grado di coprire il 99% delle famiglie, e rendendo l’insegna il primo retailer ad offrire un simile servizio su suolo britannico. Il costo va dalle 3 alle 8 sterline (dai 3,35 agli 8,90 euro) ma in una prima fase sarà gratuito per i membri del programma online di Tesco, non c’è limite al numero di articoli che si possono ordinare. Le consegne in giornata sono sempre più richieste e dall’inizio dell’anno Tesco ha visto un aumento del 18%. Il servizio si unisce all’estensione del programma click and collect che ora è disponibile 300 punti vendita.

Secondo Adrian Letts, managing director di Tesco Online, “I clienti vogliono avere la spesa consegnata velocemente e convenientemente e con il nostro servizio possono ordinare all’ora di pranzo e avere consegnata la spesa per ora di cena. abbiamo visto che il servizio nel tempo ha acquistato in popolarità da quanto l’abbiamo lanciato a Londra e poi nel sud-est dell’Inghilterra e siamo contenti di averlo ora esteso a tutti i nostri clienti”. In realtà, per coprire l’intero territorio nazionale, bisognerà aspettare fino a fine agosto.

Dopo il latte, il riso: Carrefour prima insegna ad aderire a “riso 100% italiano”

Carrefour Italia rende noto di aver aderito per prima al progetto “100% Riso Italiano”: più che un invito, un obbligo quello di inserire in etichetta l’indicazione di origine del riso prescritto da due decreti interministeriali firmati dai Ministri Martina (Politiche agricole alimentari e forestali) e Calenda (Sviluppo economico). L’insegna francese è la prima dunque ad aderire all’invito formalmente avanzato a tutta la Gdo italiana dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero. L’obiettivo dichiarato del progetto “100% Riso Italiano” è quello di valorizzare e rendere visibile al consumatore finale la provenienza italiana del riso, attraverso un continuo confronto con la filiera e i produttori e un’articolata campagna di comunicazione.

«Nel DNA di Carrefour Italia c’è la consapevolezza del ruolo che la grande distribuzione ricopre da un lato per sostenere la produzione di qualità territoriale, e dall’altro di intercettare le richieste dei consumatori verso un mercato più trasparente e informato – commenta Grégoire Kaufman, Direttore commerciale e marketing di Carrefour Italia –. Abbiamo accolto, quindi, con entusiasmo l’invito dell’Assessore Ferrero, con il quale abbiamo già in corso una proficua collaborazione nata ormai più di un anno fa con il progetto Piemunto, così da rendere disponibile nei nostri oltre 1000 punti vendita, sul territorio nazionale, prodotti di origine locale e provenienti da filiera controllata. Crediamo infine, sposando questo progetto, di sostenere un settore quale quello risicolo, che nell’ultimo anno ha subito un calo del mercato e su cui riponiamo forti speranze di ripresa»

Il momento infatti è delicato per l’industria risicola italiana, che pur confermando la propria leadership qualitativa e quantitativa in Europa, ha fatto registrare nel 2016 una flessione del 7% in totale. Il provvedimento governativo e l’iniziativa dell’insegna francese rispondono inoltre a una esigenza sempre più sentita da parte dei consumatori: secondo dati interni di Carrefour Italia, l’85% degli italiani, inclusi i più giovani e i millenials, mostra una sempre maggiore attenzione a tematiche quali la sicurezza alimentare, l’etichettatura e la tracciabilità.

«L’iniziativa, unita alla modernizzazione dei rapporti contrattuali e al rilancio della promozione del nostro riso, come ho recentemente chiesto all’intero comparto della Gdo, può segnare una svolta innovativa per il settore risicolo e il rilancio delle nostre produzioni a livello nazionale e internazionale. Su questo non mancherà il forte impegno della Regione Piemonte, anche a sostegno della nostra unica DOP, il riso di Baraggia, una denominazione che oggi è troppo poco utilizzata dai produttori, sulla quale occorre fare un grande investimento in termini culturali e di promozione a ogni livello, che coinvolga anche il territorio da cui proviene» ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero.

 

La raccolta abiti solidale diventa hi-tech da Auchan con Clothes for Love

Chi ha detto che tecnologia e solidarietà non possono andare a braccetto dovrà ricredersi: parte da Milano, presso il punto vendita Simply di Viale Corsica 21, il progetto Clothes for love, a cura dell’organizzazione umanitaria HUMANA People to People Italia e in collaborazione con Auchan Retail Italia e le principali amministrazioni comunali lombarde.

Il nuovo contenitore per la raccolta di abiti e scarpe usati è infatti completamente digitalizzato con tecnologie di ultima generazione. Una vera innovazione nel modo di raccogliere gli abiti usati. Ma non si tratta di mero sfoggio hi-tech: il progetto intende trasformare un semplice gesto di solidarietà e di tutela ambientale in un momento di dialogo con il cittadino, che per la prima volta contribuisce anche a incentivare lo sviluppo del proprio territorio.

 

Con la solidarietà si guadagnano buoni eco-gift

Il nuovo contenitore proposto da HUMANA, la cui forma è stata progettata dall’Istituto Europeo di Design, si differenzia dal tradizionale giallo fin dal colore: è infatti rosso e a forma di cuore, per evidenziare la generosità che accompagna la donazione degli indumenti e l’attenzione all’ambiente; il vano d’inserimento dei vestiti non ha la maniglia basculante ma un’apertura antintrusione di più facile utilizzo; la presenza di sensori volumetrici e di un dispositivo di pesatura interna consentono un servizio particolarmente curato. Elemento distintivo è il touchscreen digitale che consente al cittadino di interagire mediante un monitor, ottenendo informazioni relative al conferimento dei vestiti, alla filiera di HUMANA, al progetto beneficiario e ai partner. Ma la vera novità riguarda la possibilità di ottenere eco-gift: dopo la donazione, infatti, è possibile selezionare dal monitor un buono sconto, che viene stampato in tempo reale, per l’acquisto di prodotti sostenibili come alimentari bio, lampadine a basso consumo o prodotti e servizi di piccoli riparatori e botteghe locali. A questo buono se ne aggiunge un secondo di “benvenuto” da parte di HUMANA, come ulteriore riconoscimento al donatore. Il coinvolgimento delle persone è alla base di questo progetto che ha l’obiettivo di dare valore alla solidarietà dei cittadini, che donando i propri indumenti supportano le attività d’inserimento scolastico di HUMANA nella zona di Chilangoma in Malawi.

 

Contenitori in tour

I contenitori Clothes for love andranno in tour fino a fine gennaio 2018. Oltre al supermercato Simply milanese, infatti, i cuori di HUMANA saranno posizionati presso i Centri Commerciali Auchan di Vimodrone e Concesio, presso il supermercato Simply di via San Zeno a Brescia e in luoghi di aggregazione dei Comuni di Como, Lecco, Pavia e Varese e ancora Milano e Brescia.

Il progetto unisce i concetti di economia circolare in grado di produrre un impatto positivo in termini ambientali e sociali a vantaggio della trasparenza della filiera e della garanzia della destinazione degli indumenti raccolti. Il contenitore di nuova generazione è ideato allo scopo di divenire uno strumento più vicino ai cittadini per incentivarli a donare i propri abiti usati: la semplicità di utilizzo e l’accesso alle informazioni sull’impiego dei capi donati sono infatti elementi essenziali.

Questi risultano inoltre coerenti con gli obiettivi del Bando per la diffusione della responsabilità sociale delle organizzazioni nelle medie e piccole imprese lombarde di Unioncamere – Regione Lombardia, grazie al quale HUMANA ha ottenuto il finanziamento per avviare l’iniziativa. Finalità del bando è quella di incentivare progetti a valenza sociale, ambientale e culturale che prevedano il coinvolgimento dell’impresa a favore della comunità locale sui temi dello sviluppo locale sostenibile, green economy e innovazione sociale.

Per realizzare Clothes for love, HUMANA ha quindi voluto attivare una rete di partner quali Auchan Retail Italia – a fianco di HUMANA da oltre 15 anni con le insegne Auchan e Simply –, Gallerie Commerciali Italia e le principali amministrazioni comunali lombarde per il posizionamento dei contenitori a forma di cuore. Sono inoltre coinvolti numerosi operatori locali attivi sul territorio ed EURVEN in qualità di partner tecnico. L’azienda, leader nel settore di eco-compattatori per le raccolte incentivanti, ha realizzato il contenitore curandone ingegnerizzazione, software e tecnologia.

«Con il progetto Clothes for love, HUMANA People to People Italia vuole farsi ancora una volta promotore del cambiamento culturale che dobbiamo sforzarci di perseguire nel nostro Paese. È inoltre una testimonianza diretta di come l’applicazione delle nuove tecnologie possa contribuire alle finalità solidali ed essere un fattore di raccordo e dialogo con i cittadini che sempre più chiedono di essere coinvolti in prima persona nelle attività che investono la loro vita» ha detto Karina Bolin, Presidente di HUMANA People to People Italia.

«Il progetto è in linea con il nostro impegno nella riduzione degli sprechi e in continuità con le altre iniziative sviluppate in questi anni insieme a HUMANA People to People» ha dichiarato Carlo Delmenico, Direttore Responsabilità Sociale d’Impresa di Auchan Retail Italia.

Più grande e rinnovato: riapre a Torino l’U2 di via Pacchiotti

Riapre il punto vendita U2 Supermercato di Via Pacchiotti 49/G a Torino con un nuovo orario di apertura, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 24, più spazio e il debutto del banco pescheria servita. Oltre ai reparti macelleria e gastronomia servite, all’ortofrutta sfusa e alla panetteria self – service già presenti, il rinnovato store di via Pacchiotti offre così ai suoi clienti la possibilità di acquistare ogni giorno delizioso pesce fresco. Inoltre, grazie ai lavori di ampliamento, il pubblico potrà usufruire di un secondo parcheggio coperto per fare la spesa in tutta comodità.

Per festeggiare la riapertura dello store, fino a domenica 23 luglio, i clienti riceveranno in omaggio una pratica shopper in TNT e 10 euro di buoni sconto ad ogni spesa.

Su una superficie di 1.139 metri quadri, lo store ha otto casse, impiega 40 addetti e ha un parcheggio con 85 posti auto coperti e 20 posti moto e bici. In via Pacchiotti, sono disponibili 9.950 referenze tra le quali 300 di gastronomia/panetteria, 150 di ortofrutta, 300 di carne, un vasto assortimento di latticini (900 referenze), surgelati (500 referenze), scatolame (5.800 referenze), e prodotti non food (200 referenze) per un totale di 750 referenze freschissime e 9.200 referenze a scaffale.

Lo store di Via Pacchiotti aderisce alla formula Every Day Low Price di U2 Supermercato che coniuga la qualità dell’assortimento con una linea prezzi più competitiva e un approccio controcorrente: non realizza promozioni, non stampa né distribuisce volantini, non ha un programma di fidelizzazione con tessere a punti o simili. Inoltre, sempre in linea con la filosofia che distingue U2 Supermercato, l’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità sono caratteristiche fondamentali del nuovo punto vendita.

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