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Granarolo guarda all’export e sottoscrive emmissione obbligazionaria da 60 milioni

Vale 60 milioni di euro l’obbligazione sottoscritta dal Gruppo CDP ed emessa da Granarolo, società italiana leader nel comparto lattiero-caseario. L’emissione, sottoscritta in parti uguali da Cassa depositi e prestiti e dal Fondo Sviluppo Export nato su iniziativa di SACE (Gruppo CDP) e gestito da Amundi SGR, ha una durata di sei anni, prevede una cedola annuale pari a 3,05%, e rimborso bullet. L’operazione è stata strutturata e collocata da BNP Paribas e Deutsche Bank in qualità di Joint-Lead Managers. L’iniziativa contribuisce al finanziamento del nuovo Piano industriale 2016-2019 di Granarolo, progetto che punta ad attuare una strategia di espansione all’estero della società e a raggiungere un incremento dal 20% al 40% dei ricavi provenienti dai nuovi mercati. Con la liquidità impiegata dal gruppo CDP, Granarolo potrà concludere nuove acquisizioni, ampliare la gamma dei prodotti offerti e le geografie raggiunte.

Attraverso questa operazione, Granarolo non solo prosegue la propria esperienza nel mercato dei capitali iniziata nel 2013 con il primo bond quotato alla Borsa lussemburghese, ma amplia anche la strategia di sviluppo sui mercati esteri avviata nel 2011 con una serie di acquisizioni di società produttive in Francia, Cile, Brasile e Nuova Zelanda e che, da Piano, prevede nuove azioni strategiche in Paesi extra-europei.

«Il bond contribuirà a finanziare il piano di sviluppo 2016-2019 che stiamo realizzando – ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente del Gruppo Granarolo –. Nord America ed Asia sono i principali mercati di sbocco, per i quali stiamo pianificando in parallelo il lancio di un vasto paniere di prodotti Made in Italy e di innovativi prodotti che rispondono a bisogni specifici di quelle comunità».

«Con l’operazione conclusa oggi, il Gruppo CDP contribuisce allo sviluppo all’estero di una società italiana leader nel settore agroalimentare” – ha dichiarato Antonella Baldino, Chief Business Officer di Cassa depositi e prestiti –. Si tratta di una operazione che coniuga l’impegno del Gruppo CDP nel supporto ai processi di internazionalizzazione delle aziende italiane, fattore chiave di successo e di competitività, con il sostegno ad un settore che si contraddistingue da sempre come una eccellenza italiana. L’agroalimentare rappresenta infatti un asset strategico dell’economia del Paese, non soltanto perché contribuisce in modo rilevante alla crescita economica e rappresenta una quota significativa del nostro export, collocandoci ai vertici delle classifiche dei Paesi esportatori, ma anche per l’immagine di qualità che da sempre restituisce al Paese in ambito internazionale».

 

Granarolo continua lo shopping in Brasile con il 60% di ALLFOOD

Granarolo, dopo l’acquisizione (nel 2015) del 60% della brasiliana Yema, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti caseari, porta a buon fine una seconda operazione in Brasile, acquisendo il 60% di ALLFOOD, primario importatore e distributore di prodotti tipici europei in Brasile.

ALLFOOD, con sede a San Paolo ha un portafoglio di oltre 200 prodotti, di cui il 48% italiani (25% formaggi e 75% salumi), il 33% a marchio proprio. La Società può contare su un centro logistico di 2000 mq e uno stabilimento di due linee produttive rispettivamente per salumi e formaggi.

“Il Brasile – dichiara Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo – rappresenta un mercato strategico per la presenza di un’ampia comunità italiana di circa 25 milioni di persone che sono naturalmente interessate ai prodotti italiani; solo il segmento diary vale 23 miliardi di euro. È un Paese con un forte potenziale: Yema nel giro di un anno ha registrato un incremento del fatturato pari al 25%. L’attività di ALLFOOD – conclude Calzolari – si integra perfettamente con quella svolta da Yema; la prima infatti distribuisce prevalentemente alla grande distribuzione mentre Yema vende nel canale foodservice”.

L’operazione permetterà a Granarolo, attraverso le sinergie tra Yema e ALLFOOD, di diventare un’azienda leader nell’importazione di prodotti alimentari italiani ed europei in Brasile, in grado di coprire tutti i canali distributivi e realizzare economie di scala.

“La scelta di questa partnership da una parte rappresenta per Granarolo l’opportunità di entrare in modo ancora più forte nel mercato brasiliano, dall’altra parte rafforza la strategia di Allfood che vuole consolidare la propria leadership nella importazione di prodotti gastronomici europei in Brasile”, ha commentato Luciano Almendary, CEO di Allfood Importação. Industria e Comercio SA. “L’accesso a nuovi prodotti italiani arricchirà il nostro portafoglio e la nostra offerta verso il mercato. Crescerà anche la nostra capacità di servire i partner brasiliani a 360°, siano essi nel mercato retail, normal trade o horeca”.

Mercato vegetale +240% in cinque anni. E Granarolo acquisisce il 60% di Conbio

I mercato dei prodotti a base esclusivamente vegetale, un tempo di nicchia, sta crescendo a ritmi vertiginosi: +240% negli ultimi cinque anni passando da 130 milioni di euro nel 2010 a 318 milioni nel 2015 (con i prodotti di gastronomia vegetale passati da 11 a 79 milioni) e che si prevede continuerà a crescere fino ad arrivare nel 2020 ad un valore di oltre 600 milioni di euro. Dunque Granarolo, primo operatore agro-industriale del Paese a capitale italiano, ha deciso di spingere l’acceleratore sulla sua gamma 100% veg acquisendo, sotto forma sia di aumento di capitale sia di acquisto di azioni, il 60% di Conbio, azienda romagnola che produce prodotti gastronomici vegetali e biologici.

«La nostra gamma Granarolo 100% Vegetale, lanciata a inizio dell’anno scorso – spiega Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo – ha realizzato solo nel 2015 oltre 14 milioni di euro di fatturato, a conferma del fatto che il mercato dei prodotti vegetali registra una crescita annua a doppia cifra nel nostro Paese. In particolare è il comparto dei prodotti gastronomici, in cui Conbio è specializzata, ad aver avuto l’incremento più rilevante. Secondo le previsioni arriverà ad occupare quasi un terzo del mercato vegetale complessivo, trainandone la crescita. Elevati standard di qualità, ampliamento delle gamme offerte, efficienza e capacità di penetrazione del mercato saranno le parole che guideranno il lavoro dei prossimi mesi».

Quarta azienda italiana nel mercato gastronomico vegetale dei prodotti destinati al banco frigo, Conbio ha una quota del 6,1% sul totale del comparto. Tra i prodotti elaborati ci sono le creme spalmabili, i burger, gli alimenti a base di seitan, tofu e tempeh, i ragù, le zuppe e i piatti pronti, tutti vegetali e biologici. Il fatturato 2015 è stato di quasi 12 milioni di Euro.

Granarolo SPA: approvato il bilancio 2015. Cresce il fatturato

Granarolo S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Progetto di Bilancio che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti in calendario il 13 aprile in unica convocazione.

“Nonostante un calo significativo dei consumi di latte e della marginalità che ne deriva, i risultati 2015 – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo – sono da considerarsi positivi e in linea con il nostro piano industriale, con una crescita del fatturato e un risultato netto raddoppiato rispetto al 2014, soprattutto grazie ai risultati raggiunti sui mercati internazionali.

I principali risultati consolidati 2015
I ricavi consolidati delle vendite hanno raggiunto € 1.078 milioni in aumento di € 40,9
milioni pari ad un incremento del 3,9% rispetto al 2014.
La Business Unit Latte e Bevande registra un fatturato di € 445 milioni, in decremento del
5,9% rispetto al 2014, per effetto di un importante calo dei consumi che in Italia ha portato
negli ultimi 6 anni a una riduzione di 320.000 t del mercato del latte.
La Business Unit Derivati del Latte e Altro ha registrato ricavi per €633 in notevole
incremento rispetto al 2014 (+12,2%) derivante da crescita organica e acquisizioni.
Si segnala l’incremento delle vendite all’estero con una crescita del 15,3% in area UE e del
170% in area extra europea.
L’Ebitda del Gruppo si è attestato a € 69,7 milioni pari al 6,5% dei ricavi delle vendite, in
crescita rispetto al 2014 di € 9,9 milioni (+ 16,6%), grazie al contributo dell’innovazione
prodotti ed alla forza dei marchi del Gruppo.

L’Ebit è di € 29,5 milioni pari al 2,7% dei ricavi di vendita, in crescita di € 3,3 milioni
rispetto all’esercizio precedente.
Il risultato netto di Gruppo, pari € 18,0 milioni, più che raddoppiato rispetto al dato al
2014.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 è migliorata di € 25,9 milioni rispetto
al 2014, attestandosi a 97,6 milioni, pur in presenza di un programma impegnativo di
acquisizioni.
Il patrimonio netto consolidato si attesta a € 228,0 milioni, in aumento rispetto al 2014 di €
26,3 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la
distribuzione di un dividendo di €11,7 milioni, il più alto mai distribuito dal Gruppo, pari a
0,15 euro per ciascuna azione, al lordo delle ritenute di legge. In questo modo l’azionista di
maggioranza Granlatte potrà utilizzare i dividendi per arrivare a una remunerazione più
vicina alle aspettative degli allevatori italiani.

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