CLOSE
Home Tags Gruppo Vegè

Tag: Gruppo Vegè

A Gruppo Vega il premio PLMA’s 2022

Vega Società Cooperativa, impresa socia di Gruppo VéGé, con sede a Mogliano Veneto TV, che opera principalmente nel triveneto con le principali insegne dei supermercati Maxi, Spak e Super W, si è aggiudicata il “PLMA’s 2022 International Salute to Excellence Awards” su alcune referenze a marchio del distributore. Il riconoscimento è stato assegnato a 3 referenze della linea di prodotti Mondo Natura, Mondo Pulito e Maestri Pasticceri di cui Vega soc. Coop. ne detiene la proprietà.

La giuria internazionale della PLMA ha valutato più di 450 prodotti, presentati sul mercato mondiale lo scorso anno, realizzati da 51 retailer provenienti da 20 Paesi. A salire sul podio sono stati i seguenti prodotti: La Colomba senza canditi Maestri Pasticceri, vincitore nella categoria “Pasticceria Dolce”, i Triangolini con riso nero Mondo Natura, vincitore nella categoria “Spuntini Salati” e le Veline Ecologiche Mondo Pulito, vincitore nella categoria “Prodotti di Carta”.

La Colomba Maestri Pasticceri è stata apprezzata per il mix di qualità del prodotto e l’ottimo packaging; un prodotto da regalo davvero vincente. I Triangolini Mondo Natura sono stati apprezzati come snack salato innovativo, gustoso, leggero, senza glutine e per il design. Le Veline Mondo Pulito, invece, sono state apprezzate per essere un prodotto di qualità, pratico, con packaging molto piacevole e soprattutto per essere un articolo Ecologico: astuccio esterno e veline in carta 100% riciclata. I tre riconoscimenti sono stati assegnati nel corso della fiera che si è svolta ad Amsterdam dal 31 maggio al 1° Giugno 2022, punto di riferimento internazionale per la MDD (marca del distributore).

“E’ un orgoglio per il gruppo Vega aver ricevuto un riconoscimento così prestigioso – commenta Francesco Barbon, direttore Generale della società Vega – testimonianza del lavoro finora svolto sulla nostra linea di prodotti a marchio, che ci vede tutti i giorni impegnati in una costante e profonda revisione dell’assortimento con l’obiettivo ambizioso di soddisfare il nostro consumatore. La qualità dei nostri prodotti, un giusto posizionamento del prezzo ed un packaging innovativo di forte impatto sullo scaffale, sono le chiavi del successo per la fidelizzazione dei nostri clienti”.

Coal, Carlo Palmieri ancora alla guida della cooperativa

Nel 2021 COAL, protagonista della Distribuzione Organizzata del centro Italia, ha superato la soglia dei 290 milioni di fatturato e chiude un bilancio molto positivo.

La cooperativa marchigiana con sede a Camerano (AN), operante nel mondo della distribuzione alimentare, è tra le imprese socie di Gruppo VéGé. Primo gruppo della Distribuzione Moderna nato in Italia, VéGé per l’ottavo anno consecutivo ha registrato una crescita con un fatturato al consumo di 11,95 miliardi di euro, pari a un incremento complessivo del 5,9% e una crescita, a parità di rete distributiva, del +3,1% rispetto al 31 dicembre 2020. Il Gruppo, dal gennaio 2022, si colloca al primo posto in Italia per numero di pdv (con oltre 3.800 unità), occupando la quinta posizione nel canale Dettaglio con una quota di mercato del 7,5%.

I risultati raggiunti in questi anni da Gruppo VéGé sono determinati dai successi ottenuti dalle Imprese Socie. L’ultima novità vede protagonista Coal, che chiude l’esercizio 2021 con risultati migliori rispetto a quelli preventivati (difficile il confronto con l’anno 2020, in cui il “lockdown” conseguente alla pandemia aveva premiato i punti vendita di prossimità) e con un fatturato in lieve riduzione (-3,64%) rispetto all’anno precedente.

Il risultato operativo lordo è stato di oltre 4 milioni di euro, mentre l’EBITDA si attesta sui 5,5 milioni di euro. L’utile netto è pari a 1,1 milioni di euro, interamente accantonato a riserva fatto salvo il 3% da destinare ai fondi mutualistici. Il patrimonio della cooperativa anch’esso in incremento ha toccato i 66 milioni di euro. Tutto questo dopo aver liquidato ai propri soci premi e ristorni per un valore di oltre 18 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della società permane in equilibrio nonostante i rilevantissimi investimenti operati nel corso dell’anno, oltre 11 milioni di euro (considerando anche gli incrementi di partecipazioni societarie).

I dati testimoniano una crescita che si consolida anno dopo anno e che conferma il successo del modello di sviluppo adottato da Coal, assolutamente coerente con le esigenze aziendali e del territorio in cui opera. Con la sua rete di vendita che conta oltre 320 punti vendita in 6 regioni e nella Repubblica di San Marino con i marchi COAL, ECCOMI e il BUONGUSTAIO nel 2021 ha espresso un fatturato alle casse di circa 450 milioni.

Insieme all’approvazione del bilancio 2021 i soci della cooperativa sono stati chiamati ad eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione. Alla guida è stato confermato come presidente per il sesto mandato consecutivo Carlo Palmieri in virtù dell’ottimo lavoro svolto in questi 15 anni di presidenza.

“Siamo molto orgogliosi di questo risultato” dichiara Carlo Palmieri, Presidente di Coal. “In un anno molto complesso, dettato dalla difficile situazione pandemica e da una lenta ripartenza, Coal è riuscita a crescere incrementando oltre agli utili anche il patrimonio stesso della Cooperativa. Un risultato che testimonia la bontà degli investimenti operati durante l’anno e il grandissimo impegno di tutti i lavoratori”.

“I risultati raggiunti da Coal sono una grande soddisfazione” afferma Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé. “Il loro successo riconferma l’importanza di partner strategici con cui collaborare per ampliare le prospettive del mercato. Faccio i miei migliori auguri a Carlo Palmieri, che con il suo eccellente lavoro è stato riconfermato per la sesta volta Presidente di Coal.”

Gruppo VéGé e Decathlon insieme per un progetto di sostenibilità nutrizionale

Gruppo VéGé, primo gruppo della Distribuzione Moderna nato in Italia, e Decathlon, gruppo internazionale ideatore, produttore e distributore di articoli sportivi, hanno annunciato l’accordo per l’avvio di un importante progetto di sostenibilità nutrizionale ed educazione alimentare, che permetterà di realizzare una formidabile campagna a sostegno della pratica sportiva portata avanti dalle associazioni sportive dilettantistiche.

L’intesa tra Gruppo VéGé e Decathlon si fonda su una visione comune: l’attenzione ai bisogni delle persone e dei territori è da sempre un obiettivo di sostenibilità che VéGé e Decathlon hanno interpretato attraverso ricorrenti iniziative a sostegno di realtà locali, come le scuole, gli ospedali, le associazioni di volontariato, realtà che sono indispensabili e che contribuiscono alla qualità della vita e alla coesione sociale delle comunità.

Per le insegne di Gruppo VéGé amare lo sport significa realizzare a pieno la propria responsabilità sociale di impresa ascoltando i bisogni concreti della comunità ferita dalla pandemia e aiutando le famiglie italiane a riconquistare il proprio benessere dopo il lockdown e lo stop forzato di tutte le attività sportive. Stop che ha inciso negativamente soprattutto sui più piccoli e gli adolescenti: un bambino su 4 è obeso e gli specialisti hanno stimato, in questo periodo post pandemico, un incremento di almeno il 30% dei disturbi alimentari tra i più giovani.

Gruppo VéGé ha individuato in un retailer d’eccezione come Decathlon, il partner ideale per portare avanti i progetti di sostenibilità nutrizionale ed educazione alimentare. Quale miglior strumento se non lo sport? L’accordo si concretizzerà in una straordinaria campagna economica a sostegno di un bacino di destinatari tanto ampio quanto sommerso, fatto di circoli, palestre, club e associazioni sportive che, tra mille difficoltà, promuoveranno i valori positivi dello sport, della salute, dell’inclusione sociale e del rispetto delle regole. Saranno coinvolte nel progetto tutte le 28 imprese al dettaglio di Gruppo VéGé, con circa 2.200 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale e l’intera rete dei punti vendita Decathlon in Italia (136). L’iniziativa si svolgerà nel periodo compreso tra il 21 settembre e l’11 dicembre 2022, con l’obiettivo di fornire attrezzature e abbigliamento sportivo ad oltre 2.500 associazioni sportive dilettantistiche.

I clienti dei punti vendita del network nazionale VéGé avranno un ruolo determinante per il buon esito del progetto. Per ogni 15 € di spesa e multipli, infatti, sullo scontrino sarà impresso un QRcode, più altri eventuali QRcode se nella lista saranno presenti “prodotti acceleratori” a marca Ohi Vita (la MDD benessere del Gruppo) e di altri brand dell’Industria di Marca partner. I QRcode così raccolti potranno essere conferiti tramite una app dedicata nel “borsellino virtuale” di una delle associazioni sportive dilettantistiche iscritte all’iniziativa.

A fine attività, in base ad una classifica per insegna, le società sportive che avranno raccolto più codici riceveranno i premi, consistenti in Digital gift card Decathlon del valore di 1.000 o 500 € per l’acquisto di attrezzature e pack da 500 € per articoli sportivi personalizzati. All’atto della redemption della digital gift card nei punti vendita Decathlon, inoltre, le associazioni sportive premiate beneficeranno di uno sconto aggiuntivo del 10% sui prezzi di listino.

A fine iniziativa Gruppo VéGé stima di poter “premiare” oltre 2500 associazioni dilettantistiche sportive. In questo modo verranno investiti sulla salute e il benessere delle famiglie italiane circa 2 milioni di euro.

“Per Gruppo VéGé la salute e l’alimentazione dei cittadini italiani, contestualmente ad un’educazione nutrizionale che aiuti la lotta all’obesità, non rappresentano un concetto astratto o un claim alla moda quanto, piuttosto, un modo di essere delle nostre imprese associate, che sono realmente parte integrante delle comunità in cui operano e per questo ne ascoltano e conoscono le esigenze” – ha commentato Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé. ”Negli ultimi anni abbiamo supportato con successo le scuole di ogni ordine e grado. Oggi, con il medesimo spirito di sussidiarietà e grazie all’eccezionalità di un partner come Decathlon, intendiamo dare visibilità e sostegno a un altro pilastro della convivenza civile: lo sport dilettantistico. Promuovere la pratica sportiva dando una mano alle società sportive dilettantistiche, che con pochissimi mezzi si impegnano ad avvicinare soprattutto, ma non solo, bambini e giovanissimi allo sport, è un altro modo di ripagare il rapporto fiduciario con i nostri clienti occupandoci non soltanto di garantire la massima convenienza. Per Gruppo VéGé lo sport è di famiglia e con questa iniziativa vogliamo dimostrarlo”.

“Abbiamo accolto con favore la proposta di partecipare a questa operazione, che per sua natura sposa perfettamente la nostra mission: favorire la diffusione della pratica sportiva e promuoverne valori e benefici” – ha dichiarato Fulvio Matteoni, Responsabile Relazioni Istituzionali Decathlon. “La nostra capillare presenza ci permetterà di rispondere attivamente alle esigenze delle Associazioni sportive dilettantistiche, protagoniste della qualità della vita nei territori. Abbiamo sposato appieno il progetto di Corporate Social Responsibility del Gruppo VéGé, che abbiamo trovato innovativo e lineare”.

Per le Associazioni dilettantistiche interessate ad aderire all’iniziativa: Vegeperlosport@gruppovege.it

GDO, è partito il braccio di ferro sui listini

I primi ritocchi dei listini finiranno nel carrello della spesa con l’autunno, poi il nuovo anno potrebbe portare rincari anche a due cifre per alcuni generi alimentari. A chiedere gli aumenti l’industria di marca che proprio in queste settimane sta incontrando le catene della GDO per definire volumi e prezzi di vendita per il 2022. Per la pasta, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, i produttori chiedono aumenti del 20%, per le farine del 15%, le merendine +12%, salumi +4%, fazzoletti di carta e carta igienica +7%, conserve di pomodoro +15%, piselli ed altri legumi 17%, l’olio 20%, i prodotti lattiero caseari +8% e via di seguito.

Una pioggia di rincari chiesti dopo un decennio di inflazione zero o, per alcuni comparti merceologici, di deflazione. Perché quest’anno a ritoccare i listini all’insù sono praticamente tutti i produttori ed è una situazione che, secondo le stime degli addetti ai lavori, potrebbe spingere nel 2022 i prezzi del carrello della spesa del 2-4%. È il sommarsi di molte concause dagli aumenti dell’energia ai trasporti, alle materie prime base senza dimenticare la speculazione che sfrutta la situazione ritardando lo scarico di navi cariche di grano, mais, soia e semi di girasole puntando sui rincari.

«Serve un grande senso di responsabilità di tutti gli attori della filiera e come Selex non intendiamo scaricare sui consumatori aumenti così importanti – dice Maniele Tasca, direttore generale del Gruppo – ma si rischia una forte pressione sui margini delle aziende della GDO. Se ci saranno rincari che l’industria non può assorbire sarà accettabile un aumento dei listini ma temporaneo perché le insegne saranno in grande difficoltà nel trasferire questi aumenti».

Giorgio Santambrogio, Ceo di Gruppo VèGè, punta l’indice contro la speculazione: «Siamo contro le speculazioni che alcuni fornitori fanno e siamo disposti a sederci al tavolo per studiare come ripartire tra catene e industria i rincari – spiega l’AD. Bisogna innanzitutto collaborare con industria di marca perché non è equo che la GDO debba assorbire i rincari non potendo scaricarli sui clienti».

Un’altra possibile area d’intervento è lavorare sull’efficienza della filiera. Patrizio Podini, fondatore e presidente di MD, teme una speculazione che si autoalimenta creando rarefazione delle materie prime con «aumenti esagerati, fuori da ogni regola – premette. Lancio un appello al Governo e all’Antitrust per intervenire sugli aumenti ingiustificati dei prezzi con controlli e verifiche. C’è poi il caro bolletta elettrica quasi raddoppiata in un anno, un costo diventato insopportabile».

Guarda alle conseguenze Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Associazione nazionale cooperative di consumatori. «Si rischia un’inflazione da costi sui consumatori che potrebbe essere un freno formidabile alla ripresa del Paese. Il problema non riguarda solo la distribuzione ma ricade su tutti i comparti produttivi: agricoltura, industria, distribuzione – avverte Pedroni. È un tema urgente che deve essere assunto dall’esecutivo e dalle politiche economiche che si potranno intraprendere. Sarebbe importante in questo momento un’azione forte di sostegno dei consumi, anche attraverso le leve fiscali. E poi su iniziativa del Governo, sarebbe utile istituire un tavolo comune per non lasciare sole le singole imprese. Sono convinto che tutti, produttori e distributori, debbano prendere la responsabilità di limitare in modo significativo gli aumenti di prezzo sui consumatori».

Fonte: Il Sole 24 Ore

Gruppo VéGé: nuova campagna basata scelte di location analytics

Gruppo VéGé, attraverso la propria piattaforma di geofencing, lancia una nuova campagna di comunicazione, coinvolgendo oltre 400 punti di vendita, abbracciando tutte le proprie insegne al dettaglio.

In un momento storico in cui, al fine di garantire la massima sicurezza, gli ingressi nei punti di vendita sono contingentati e conseguentemente possono crearsi delle code, è perfetta la scelta dei sistemi di localizzazione che permettono di raggiungere direttamente i clienti attraverso l’invio di notifiche push nei loro device, nei pressi del punto vendita.

Il Gruppo ha investito nel proximity marketing in maniera capillare sin dal 2015 con l’installazione nei supermercati dei primi beacon e, ideando questa nuova campagna di comunicazione completamente digitale, in occasione della FASE 3, vuole diffondere un messaggio di vicinanza, rassicurazione e ringraziamento.

La campagna di mobile proximity marketing, basata su scelte di location analytics, è stata voluta per dare valore non tanto ad attività promozionali o sconti, ma alle persone che giorno dopo giorno, in questa realtà diversa che abbiamo vissuto, hanno continuato a sceglierci, affidandosi con fiducia a tutti i nostri operatori di punto vendita. È arrivato il momento di dire a tutti GRAZIE! Noi ci siamo e continueremo ad offrire la sicurezza, la qualità, la convenienza e la cortesia di sempre”. – spiega Giorgio Santambrogio Amministratore Delegato di Gruppo VéGé.

 

Gambardella invita i consumatori a scegliere prodotti Made in Italy

Gambardella impresa socia di Gruppo VéGé, lancia un appello a tutti gli italiani: “tutti possiamo contribuire alla rinascita del nostro Paese sostenendo il sistema economico italiano con scelte consapevoli orientate al Made in Italy.

“Con questo appello presente in tutti i nostri punti vendita e sui principali media nazionali, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai clienti che da anni fanno la spesa da noi, per condividere il nostro impegno e raggiungere insieme un obiettivo importante: la rinascita del nostro Paese e il benessere per tutti”. dichiara Mario Gambardella Amministratore Unico della Gambardella SpA ,“Vogliamo solidità per le Aziende, sicurezza economica per i lavoratori e per le loro famiglie. Vogliamo un futuro per i nostri figli, ricco di opportunità, sorrisi e grandi occasioni. Oggi possiamo fare la nostra parte, scegliamo sempre i nostri prodotti, scegliamo la nostra Italia”.

“Sosteniamo con forza l’appello del nostro amico e socio Mario Gambardella e ribadiamo che Gruppo VéGé, insieme ai suoi 36 imprenditori che rappresentano oltre 3.500 supermercati in tutta Italia, si impegna per cercare di continuare a offrire un presidio di normalità e sicurezza agli italiani per garantire tutto quello di cui hanno bisogno e assicurare in tutte le case, ogni giorno, il necessario per fronteggiare senza ulteriori preoccupazioni questo difficilissimo momento”, afferma Nicola Mastromartino Presidente di Gruppo VéGé “Il nostro senso di appartenenza e di vicinanza al territorio ci spinge a fare squadra e valorizzare ancora di più i prodotti Made in Italy perché sono buoni, sicuri e perché in questo modo ciascuno di noi può contribuire a far ripartire il nostro Paese.”

Pensieri e parole (e anche qualche azione) al tempo del coronavirus

E’ arrivato all’improvviso, il SARS- Cov- 2. Portandosi un variegato bagaglio di conseguenze.

Dagli inevitabili provvedimenti sanitari alle reazioni isteriche (che hanno guidato i più fanatici all’arrembaggio tra le corsie dei supermercati e gli scaffali delle farmacie), fino ai risvolti più subdoli e surrettizi che si stanno incuneando nel sistema  economico. Una minaccia preoccupante che ha portato Confcommercio a dichiarare: “Il protrarsi dell’emergenza coronavirus oltre aprile-maggio potrebbe tradursi in una riduzione del Pil dello 0,3-0,4% con un pesantissimo impatto nel turismo – a rischio, tra marzo e maggio, 21 milioni 700 mila presenze con una riduzione di spesa di 2,65 miliardi di euro – e nel settore dei pubblici esercizi che, con un rischio occupazionale già ora valutato in circa 100mila unità, chiede il riconoscimento, a livello nazionale, dello stato di crisi”.

La distribuzione

Sul fronte dell’accaparramento di generi alimentari, la distribuzione ha cercato di calmare gli animi come dimostrano per esempio, le parole di Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé:A nome di tutte le imprese di Gruppo VéGé, che rappresentano oltre 3.500 supermercati in tutta Italia, mi sento di poter rassicurare tutti i nostri clienti, ma più in generale tutti i cittadini italiani, che non sussistono assolutamente problemi di scarsità di beni. Tutta la distribuzione è preparata, i magazzini sono pieni ed il flusso logistico con i fornitori è nella norma. Il ripristino delle scorte, nonostante l’incremento delle vendite del 50%, è continuo e quindi occorre evitare scene di panico davanti agli scaffali nei supermercati.”

O quelle di Sami Kahale, CEO di Esselunga che ha dichiarato: “Esselunga ha affrontato un aumento significativo e inaspettato della domanda, a causa della diffusione del coronavirus. Negli ultimi due giorni, abbiamo gestito in modo efficiente questo incremento improvviso e siamo riusciti a soddisfare un livello di domanda pari a più del doppio del normale. Anche oggi abbiamo assistito allo stesso aumento di richieste che abbiamo soddisfatto. Non ci sono carenze di prodotti nei nostri magazzini e non prevediamo di averne.”  

Chiusi all’aperitivo

Quanto alla chiusura anticipata alle 18 di alcune tipolgie di esercizi, l’unanimità non esiste. Capita per esempio di sentire: “Io ho una yogurteria e apro alle 15,00, chiudere dopo tre 3 ore soltanto non è proprio il massimo…”; oppure: “Ma perché dopo le 18? E gli assembramenti per la colazione, non sono ugualmente rischiosi, allora?”

Ma c’è anche chi – molto giudiziosamente – sottolinea che gli aperitivi serali (ovviamente quelii a Milano, più degli altri) si caratterizzano proprio per una densità da paese asiatico. Dunque, questo benevolo “coprifuoco” ha decisamente un suo perché…

Prodotti: chi sale e chi scende

Di fatto, la paura fa 90 e – accanto ai beni alimentari di prima necessità – tra i prodotti più gettonati ecco apparire i gel igienizzanti per le mani. Come emerge dai dati Nielsen, infatti, i volumi di vendite di questo comparto sono schizzati alle stelle. Ed entro fine febbraio è previsto un milione di pezzi venduti, mentre solo nelle prime 6 settimane dell’anno (dunque anche prima che scattasse l’emergenza in Italia) il sellout è stato di 900mila confezioni, pari a un fatturato di 2,5 milioni di euro. Altro dato eclatante – che racconta molto  – è che rispetto allo scorso anno il giro d’affari del segmento è aumentato di 9 volte (+827%).

Tuttavia, per altri generi di prodotti le cose non vanno altrettanto bene. Stando ai dati di CheckBonus – strumento di drive to store e analitiche per il mondo del retailer – pare infatti che nei giorni 22-23-24 febbraio ci sia stato un crollo drastico degli acquisti legati a beni considerati non di prima necessità; l’oggettistica per la casa è infatti crollata del 39%, l’abbigliamento ha registrato un calo indicativo del 26%, mentre in salita il reparto del surgelato, che ha visto una crescita delle vendite di circa il 24%.

Analizzando lo sviluppo della pedonalità nazionale (ingressi nei punti vendita), CheckBonus  ha notato come il rischio percepito del Coronavirus sia cresciuto fortemente nel giro di poche ore, passando da un differenziale del -19% del giorno 22 rispetto alla settimana precedente, ad un -29% del giorno 23.

…E l’alta finanza?

Se nella vita di ogni giorno il sentimento ondivago dei consumatori evidenzia reazioni disparate (per lo più tendenti al brutto), cosa succede nel mondo della finanza?

Al netto delle perdite in borsa e di uno spread (italiano) nuovamente anabolizzato, non mancano voci più rassicuranti come quella Buffet (guru di Wal Street) che – nonostante l’emergenza coronavirus-  scrive agli azionisti Berkshire Hathaway, confermando la propensione ad acquistare azioni in ottica di lungo periodo: inutile comprare e vendere seguendo le news quotidiane.

Pessimisti e ottimisti, disfattisti e propositivi, apocalittici e integrati. E’ più che palese: come diceva Biaso Valentino, “ per troppo variar natura è bella”…

 

Con Moderna 2020, spazio al gourmet e a nuove categorie

Nata da Moderna Spa, Moderna 2020 è la nuova società guidata da Nicola Mastromartino, che svilupperà progetti innovativi per rispondere alle esigenze del consumatore del futuro.
La nuova realtà, impresa socia di Gruppo VéGé, si caratterizzerà per un approccio più tecnologico e per una maggiore apertura alle nuove categorie emergenti: biologico, vegano, etnico e salutistico.
Attualmente presente in Campania, Basilicata e Calabria, la rete comprende un totale di 160 punti di vendita, con una metratura tra i 250 e i 5.000 mq, suddivisi tra le insegne eté e Dimeglio che a breve saranno affiancate da due nuovi format convenience Xsempre e Superdis. I punti vendita oltre al format classico, avranno anche la versione “gourmet”.
Moderna 2020 subentrerà in tutte le attività a Moderna S.p.a. garantendo piena continuità sia verso il cliente che nei confronti di partner e fornitori.
“La polarizzazione della domanda tra premium e convenience ci ha spinto a creare questa nuova realtà che guarda al futuro ed è in grado di soddisfare il bisogno di una clientela sempre più esigente e alla ricerca del prodotto particolare”. – spiega Nicola Mastromartino Amministratore Unico di Moderna 2020. “Il cliente che ogni giorno entrerà nel nostro punto vendita avrà l’accoglienza di sempre con il supporto tecnologico più avanzato che gli permetterà di avere una shopping experience completa”.

Gruppo Végé e Metro: nasce un’alleanza d’acquisto triennale

E’ fatta: Gruppo Vegè e Metro inaugurano il 2020 con un’alleanza d’acquisto inedita della durata triennale e focalizzata sul mercato dei consumi fuori casa. In questo modo i due know how avranno modo di trovare una sinergia, spiega l’Ad di Gruppo Vegè Giorgio Santambrogio.

“A fattor comune verranno messi infatti quattro driver fondamentali – prosegue  – Santambrogio – l’interesse per l’away from home, l’eccellenza nella negoziazione,  la consolidata esperienza nella distribuzione e l’approccio trasversale ai vari format”.

Tanti gli aspetti da definire ancora, ma tante pure le aspettative.  Al punto che per fine 2020 si prevede di raggiungere un fatturato di 11 miliardi, “complici”, ovviamente, le tre recentissime novità: l’accordo con Metro – apunto – l’ingresso di Bennet (poco prima di Natale) all’interno del Gruppo e l’apertura a Multicash.

“L’alleanza conclusa con Metro Italia rappresenta un ottimo risultato a coronamento di un 2019 decisamente ricco di soddisfazioni. Iniziare il nuovo anno con questo accordo, è molto importante per noi, in quanto è un altro passo fondamentale nel percorso di crescita a tutti i livelli del Gruppo – ha dichiarato Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé. “Andiamo a interfacciarci, infatti, con un’impresa di assoluta eccellenza per cultura aziendale, specializzazione e organizzazione.”
“Siamo molto soddisfatti di questa alleanza con Gruppo VéGé, che ci consentirà di mettere a valore le rispettive esperienze ed aree di forza, con l’obiettivo di migliorare l’offerta delle nostre soluzioni di prodotti e servizi pensati per i clienti professionali e con uno sguardo costante anche ai clienti finali, che dettano i trend del mercato dei consumi fuori casa. Questo rafforza la strada intrapresa per diventare sempre di più il partner d’elezione dei Professionisti Horeca (Hotels, Restaurants, Catering)” – commenta Tanya Kopps, Amministratore Delegato di METRO Italia.

Gruppo VéGé apre a Multicash S.P.A.

A breve distanza dall’importante accordo siglato con Bennet Gruppo VéGé  accoglie Multicash S.p.A., leader nel canale Cash & Carry nelle regioni Marche, Abruzzo e Molise.

Operativo il 1o gennaio 2020, l’accordo porta sotto le ali del network nazionale di Gruppo VéGé una realtà distributiva di assoluto rispetto. Attiva da 34 anni, Multicash S.p.A. dispone di 6 punti vendita con una superficie media di oltre 6.000 mq. strategicamente localizzati a ridosso dei principali caselli autostradali della dorsale adriatica. La rete Multicash serve ogni anno più di 25.000 clienti, costituiti per 2/3 da operatori del mondo HoReCa, mettendo a loro disposizione un assortimento forte di oltre 20.000 referenze, principalmente dedicato all’Out of Home, con una crescente quota destinata ai reparti freschi e freschissimi, pesce, ortofrutta e alle eccellenze enogastronomiche del territorio.

Con un fatturato 2018 pari a 105 milioni di euro Multicash è riuscito a cogliere le dinamiche del mercato e di proporsi alla clientela con un approccio consulenziale e servizi innovativi. Da quest’ultimo punto di vista, un fiore all’occhiello dell’Azienda è senza dubbio il servizio “Click & Carry”, che consente ai clienti di effettuare gli ordini via tablet o smartphone, con la merce che sarà disponibile nel punto di ritiro più vicino alla data e all’orario selezionati o consegnata direttamente presso la propria attività.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare