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Settore ittico in netta ripresa, volano i consumi (+20%)

Il settore ittico è in netta ripresa dopo il biennio pandemico e anche quest’anno il pesce non potrà mancare nelle tavole per il menu di Vigilia, in un Paese che ne è tra i principali importatori al mondo (21 kg l’anno è il consumo medio per famiglia).

Cia-Agricoltori Italiani e PescAgri, la sua associazione di pescatori, stima oltre 1 miliardo di spesa per le prelibatezze gastronomiche a base di pesce dalla Vigilia all’Epifania. Contrariamente agli allarmismi in voga, i prezzi di questo Natale secondo Cia non si discostano in maniera rilevante dagli anni passati, mentre i consumi volano: +20% rispetto allo stesso periodo del 2021. La scelta di prodotto ittico locale a “filiera corta” offre sempre garanzia di maggiore qualità, col rispetto di elevati standard di sicurezza e tutela ambientale. Cia ricorda che i banchi delle pescherie tradizionali o dei supermercati devono sempre riportare in etichetta l’origine del pesce in vendita: se allevato in acquacoltura o catturato, oltre a zone di produzione e cattura (sia nel caso di mare, che di acque dolci).

Molluschi
Per circa 17 milioni di famiglie la scelta del menù di pesce sarà orientata alle ricette della tradizione. Capisaldi del consumo ittico durante le feste sono i molluschi e i crostacei. Alla famiglia dei primi appartengono i cosiddetti “tentacolati”: polpo, seppia e calamaro. Se il primo si trova, attualmente, sui banchi tra i 20 e i 24€/kg, le seppie oscillano fra i 12 e i 15, mentre i calamari locali arrivano a costare 35€/kg (quelli di provenienza estera e minore qualità, sui 20€). Altro mollusco protagonista delle feste è la vongola, che grazie alla sua varietà può soddisfare esigenze di tutte le tasche: si va dai 12-15€/Kg dei lupini, ai fasolari leggermente più costosi (fino a 17€), per arrivare ai tartufi di mare (30€ circa), fino alle vongole veraci, che raggiungono anche i 40€. E se i moscardini -cucinati abitualmente in umido o bolliti- costano 30euro/kg, le classiche cozze si aggirano sui 5euro/kg.

Crostacei
Gli scampi congelati d’importazione hanno un prezzo che oscilla tra i 30 ed i 40€/kg, mentre quelli freschi locali costano circa il doppio. Le tante varietà di gamberi soddisfano ogni esigenza: dai 70€/kg di del pregiato gambero rosso di Mazara, fino ai 35€ del prodotto di seconda scelta, per arrivare poi alle mazzancolle, che hanno un costo variabile tra i 22 ed i 25€/kg. Le canocchie -da mangiare fritte o bollite- si attestano sui 18 euro/kg, mentre l’Astice d’importazione americana arriva ad un prezzo di 25-30€ e l’aragosta oscilla fra i 100 e 120€.

Salmone, capitone e fritture
Per quanto concerne altre tipologie di prodotto ittico consumato durante le feste, il prezzo del salmone -il più ricercato per gli antipasti- si attesta secondo Cia tra i 15 ed i 18€/kg, mentre il misto di stagione per una buona frittura di paranza si trova sui banchi a 10-12€/kg. “Sua Maestà” il capitone, consumato quasi esclusivamente nel periodo natalizio (proviene da Comacchio o da Lesina ed è l’esemplare femminile adulto dell’anguilla), arriva a costare 25€/kg.

Secondi piatti menu
Le varietà di pesce che sono accessibili anche alle fasce meno abbienti sono le spigole e le orate di importazione (Grecia e Turchia), fra gli 8 e i 10€/kg, mentre quelle nazionali si aggirano sui 18-20€/kg. Salendo di prezzo si arriva ai 26€/kg del rombo, fino ai 30€/kg delle sogliole e del pesce spada, che può arrivare fino a un massimo di 35€/kg. Pesce tipico che mette d’accordo sia le tavole del Sud che del Nord Italia è il tradizionale baccalà di provenienza nord europea. La differenza è solo nella preparazione: è cucinato di solito a Nord alla vicentina (in vendita essiccato a 30€/kg), mentre si compra sotto sale (22€/kg) per la frittura classica alla napoletana.

Rizzoli Emanuelli, una prima a Tuttofood

Innovazione e tecniche di lavorazione artigianali caratterizzano l’offerta di conserve ittiche che Rizzoli Emanuelli produce a Parma dal 1906  che saranno in mostra per la prima volta a Tuttofood (3-6 maggio a Fiera Milano Rho)

In luce la nuova linea di Rizzoline del Mar Adriatico, alici pescate  con la tecnica sostenibile “al cerchio”, disponibili in tre varietà: in olio d’oliva, in olio extravergine di oliva e arrotolate con cappero. Per mantenerne inalterato il sapore e la freschezza, sono confezionate in atmosfera protettiva e racchiuse in un packaging semiflessibile dotato di finestra con film trasparente che protegge dai raggi UV e O2, facile da aprire e contro lo spreco di prodotto. Le nuove Rizzoline hanno la certificazione di prodotto italiano Italcheck che consente di tracciarne l’intera storia, dalla pesca alla tavola.

“Abbiamo scelto di partecipare, per la prima volta, a TuttoFood per diverse motivazioni: la maggiore enfasi che avrà questa importante manifestazione con la concomitanza di Expo e la presenza di buyer italiani e internazionali verso i quali puntiamo per consolidare il nostro percorso di sviluppo. Saremo presenti in maniera significativa, come uno dei player di riferimento nel settore, con l’obiettivo di incrementare sia la crescita nazionale sia l’export”, ha dichiarato Roberto Sassoni, Direttore Generale di Rizzoli Emanuelli.

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