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Valsoia entra nel mercato del kefir comprando il 70% della slovena Kele & Kele

La strada seguita da Valsoia per entrare nel mercato del kefir passa dalla Slovenia. E dall’acquisizione del 70% di Kele & Kele d.o.o, azienda produttrice e distributrice di kefir a marca Krepko. L’operazione ha un controvalore iniziale pari a circa 3 milioni di euro, sulla base di un enterprise value totale di 5,4 milioni di euro, ed è stata totalmente finanziata con risorse già disponibili.
Il restante 30% delle quote rimane agli attuali soci fondatori che, per un periodo minimo di tre anni, manterranno un ruolo attivo nella gestione aziendale, con l’obiettivo di affiancare e supportare il management di Valsoia nel processo di graduale e completo trasferimento delle competenze, del know-how produttivo e tecnologico, unitamente alla conoscenza approfondita del business e dei processi aziendali. Al termine dei tre anni, Valsoia avrà il diritto a procedere, attraverso un meccanismo di put and call, alla possibile acquisizione del restante 30% del capitale sociale.

PRODUZIONE ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE CAUCASICA
La società Kele & Kele, fondata nel 1992 vicino a Lubiana (Slovenia) dalla Famiglia Kelečevič, è specializzata sin dalla sua fondazione nella produzione e commercializzazione di kefir. Il prodotto a marchio Krepko viene realizzato con il metodo tradizionale caucasico, solo da veri grani di kefir vivi. Con oltre 30 diversi probiotici, vanta importanti proprietà salutistiche anche nelle versioni bio e delattosato.
Ad oggi, il business di Kele & Kele è sviluppato unicamente sul territorio sloveno dove la marca Krepko, con una percentuale del 30,2% di quota di mercato a valore e una crescita al consumo del +3,5% sull’anno precedente, è il leader nel mercato del kefir con una copertura distributiva superiore al 75% in Slovenia nel canale moderno, oltre ad una distribuzione diretta nei canali out of home e door to door (fonte: Nielsen IQ giugno 2025).

DIVERSIFICAZIONE STRATEGICA, MA SEMPRE NEL SALUTISTICO
Valsoia sottolinea che Kele & Kele ha storici e stabili accordi con tutti i grandi retailer sloveni attraverso i quali distribuisce oltre ad una ampia gamma di referenze di kefir, anche altre categorie di prodotti delattosati e biologici. “L’acquisizione della marca di Kefir Krepko rappresenta un’operazione di significativo valore prospettico per la nostra società – commenta Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente di Valsoia –. Oltre all’ingresso nell’estremamente dinamico mercato del kefir con la marca leader in Slovenia, riconosciuta per il suo posizionamento unico e premium nel vero kefir tradizionale, rafforziamo la nostra presenza diretta in Europa. Questa acquisizione amplia inoltre, ulteriormente, la diversificazione strategica del nostro gruppo sotto il coerente “ombrello” dei prodotti salutistici e funzionali, accelerando il percorso di crescita all’estero e certamente anche in Italia”.

Bevande fermentate: il mercato visto da Zenith Global

Foto di LyraSid da Pixabay

Bevande fermentate e il loro andamento in Europa: l’analisi di Zenith Global su kefir, kombucha e aceto di sidro di mele.

“Dai piccoli inizi al di fuori delle loro basi tradizionali, si prevede che questi tre mercati di bevande emergenti raggiungeranno una crescita elevata nei prossimi cinque anni”, ha precisato il presidente di Zenith Richard Hall.

“Le bevande fermentate fanno chiaramente riferimento alla domanda dei consumatori di prodotti autentici, naturali, gustosi e salutari con un elemento di avventura e sfida. I millennial, in particolare, si stanno unendo a un nuovo club culturale per bevande colte.”

Kefir

Quello del Kefir è un mercato consolidato nell’Europa orientale, dove è la Russia il paese dominante, con il 67% del mercato di 1.291 milioni di litri nel 2018. Ora sta crescendo rapidamente anche in quella occidentale come bevanda da latte probiotica a vantaggio della salute dell’intestino e del sistema immunitario.

Le previsioni dicono che crescerà del 12% all’anno fino al 2023, raddoppiando la sua quota europea dal 9% al 17%.

“I principali mercati in crescita dovrebbero essere il Regno Unito, i Paesi Bassi, l’Italia e la Spagna, con la Germania e la Polonia che contribuiscono fortemente”, ha commentato Hall. “Il lancio di nuovi prodotti e il marketing a una base di consumatori più ampia saranno fattori chiave”.

Kombucha

La Kombucha, bevanda a base di tè leggermente fermentata per giorni o settimane pur avendo origini molto antiche è ancora in una fase embrionale di sviluppo.

Secondo le stime di Zenith Global il mercato europeo nel 2018 ha svuiluppato un valore di € 66 milioni, principalmente nell’Europa occidentale, passando da una crescita del 35% nel 2017 e una del 38% nel 2018. fino al 2023. si prevede una crescita dei volumi si circa il 35-40% all’anno.

“La Kombucha ha uha tre prerogative che la rendono appealing:  un particolare gusto per gli adulti, un beneficio probiotico per la salute e un’alternativa allo stile di vita all’alcol”, ha aggiunto Richard Hall.

Aceti di sidro di mele

Il mercato europeo degli aceti di sidro di mele pronti da bere è di gran lunga inferiore a meno di 1 milione di euro, guidato da Regno Unito e Danimarca. La crescita a volume del 2018 era vicina al 50%, indicando che questo potrebbe diventare un altro segmento di mercato di bevande fermentate.

 

 

 

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