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Premiate a MARCA le farine in brick di Molino Rossetto

Nell’ambito della prima giornata di Marca l’azienda di Pontelongo (PD), protagonista del mercato delle farine e preparati speciali, è stata tra le due premiate della categoria Food dell’ADI Packaging Design Award.

Il premio, pensato per valorizzare i prodotti italiani che coniugano al meglio il packaging con l’innovazione e la qualità progettuale, è stato assegnato a Molino Rossetto per l’inedita confezione della nuova linea CR TOP FARINE, la prima e unica nel mercato nazionale, proposta in Brik con chiusura a tappo.

A convincere la giuria, composta da qualificati esperti del settore, la soluzione innovativa di uso che permette una apertura e chiusura facilitata, oltre alla conservazione e al riutilizzo del prodotto, grazie al packaging moderno, pratico, resistente, richiudibile e sostenibile, che crea valore all’intera categoria delle farine. Il brik, realizzato con carta FSC completamente riciclabile, consente non solo di utilizzare la farina in modo efficiente e pulito, ma ne facilita il dosaggio, grazie ad un indicatore a quattro livelli di grammatura che mostra il quantitativo.

Tra le motivazioni del premio, anche la presenza on pack di informazioni sulla storia dell’azienda, che raccontano coerentemente il passaggio generazionale.

“Una scelta – dichiara Chiara Rossetto, Amministratore Delegato, insieme al fratello Paolo, dell’azienda – in linea con le tendenze attuali, sempre più orientate al rispetto dell’ambiente e della natura, ma che permette di non rinunciare ad un look innovativo e pratico”.

 

MD presenta a MARCA la nuova linea di prodotto Lettere dall’Italia

MD presenta a MARCA Lettere dall’Italia®, la nuova linea che verrà lanciata ad aprile e che è destinata a esprimere nei contenuti e nella forma tutto il valore dei prodotti che rendono grande il nostro Made in Italy, ma anche una novità significativa nel mondo della distribuzione.  

Lettere dall’Italia comprenderà una selezione del meglio della gastronomia italiana, regione per regione. Un’etichetta che ospiterà DOP, DOC E IGP, ma anche prodotti che per tradizione e storia sono tipicamente italiani e “fatti bene”. Tutti garantiti da MD attraverso il controllo dell’intera filiera. Tanto che il Gruppo ha deciso di firmare personalmente Lettere dall’Italia® apponendo il proprio marchio Front Pack e creando quindi la sua prima vera linea a marchio insegna o MDD.

L’operazione viene presenta da MD in anteprima a MarcabyBolognaFiere il 16 e 17 gennaio. Uno scenario perfetto, visto che la 15ma edizione della fiera bolognese è incentrata proprio sulla Marca del Distributore, con diverse ricerche che ne tracceranno la crescita all’interno della GD collocandola addirittura tra le voci più significative del PIL Nazionale. 

La presenza di MD a Marca apre anche il programma di celebrazioni per i 25 anni dell’insegna fondata dal Cavalier Patrizio Podini e che nel 2018 è arrivata ad esprimere un incremento del 7,7% sul fatturato rispetto all’anno precedente su circa 750 punti vendita in tutta Italia. Una partecipazione significativa anche per dimostrare, una volta di più, che le differenze di format tra canale moderno e discount oggi si sono assottigliate.

L’idea alla base di Lettere dall’Italia® trasmette un importante valore aggiunto: uno storytelling ben evidente sul pack che mette l’accento su quegli elementi che rendono ancora più speciale la tavola degli italiani. Di ogni prodotto si racconta la storia e il legame con il territorio di provenienza presentato anche con bellissime immagini; si spiega, anche attraverso curiosità e aneddoti, come la cultura e il lavoro abbiano trasformato le materie prime in una eccellenza. 

Storie che MD conosce bene proprio per la sua capillare presenza in ogni regione italiana e per l’attenzione che si traduce nella oculata ricerca di fornitori e di prodotti buoni e di elevata qualità su ogni territorio.

Lettere dall’Italia consacra e oggettiva la filosofia di MD – spiega il Cavalier Podini, Presidente del gruppo MD – riassume in sé valori come qualità, sicurezza e italianità che hanno decretato il successo del nostro marchio in questi primi 25 anni rivolgendosi a un consumare consapevole del valore che rappresenta il Made in Italy per noi.  Di sicuro possiamo dire che questa linea sarà distintiva per definire il profilo dell’insegna MD del futuro”.

La linea verrà lanciata ad Aprile 2019 con i primi 25/30 prodotti sugli scaffali di tutti i punti vendita che, secondo il piano di espansione del gruppo, saranno già prevedibilmente 800.  Da maggio a dicembre 2019 la linea crescerà fino a rappresentare tutte le categorie merceologiche e tutti i territori regionali italiani. Avrà una doppia esposizione sui punti vendita, sia in aree dedicate a forte impatto visivo sia all’interno delle categorie di riferimento. La comunicazione in store spiegherà ed evidenzierà la linea e i prodotti; verranno inoltre realizzati volantini dedicati, pubbliredazionali, campagna advertising. Sul versante digital, MD sperimenterà proprio su questa linea le attività più innovative, proponendo su diversi canali social momenti di interazione e approfondimento per generare una grande condivisione di storie, valori ed emozioni che da sempre questi prodotti sanno evocare.    

Il posizionamento di prezzo è in linea con la qualità. Ma la logica commerciale di MD, fatta di efficienza dei processi logistici e di gestione permetterà anche su questa linea di essere estremamente competitivi con le linee analoghe dei canali Iper e Super e di offrire come sempre La Buona Spesa al miglior prezzo  

 

La Marca del distributore continua a crescere con un impatto positivo sul sistema paese

La Marca Del Distributore continua a crescere, anche nel 2018, raggiungendo – come evidenziato da Giorgio Santambrogio, Presidente di Associazione Distribuzione Moderna (ADM)- “i 10,3 miliardi di Euro e una quota di mercato passata dall’11,3% nel 2003 a oltre 19% nel 2018”.
“La Marca del Distributore sostiene una filiera di fornitura diffusa – stavolta a sottolinearlo è  Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti – fatta di 1.500 imprese, soprattutto PMI ad alto tasso di ‘italianità’”.

Sono queste alcune delle evidenze emerse nel corso del convegno di apertura di MarcaByBolognaFiere “Sicurezza, Tracciabilità e Qualità della Marca del Distributore per la tutela del Consumatore”, tenutosi a Bologna.

Il ruolo economico della MMD

The European House – Ambrosetti ha sottolineato il valore e il ruolo per il sistema-Paese della Marca del Distributore, attraverso il modello proprietario dei «Quattro Capitali», che quantifica e analizza il contributo che la Marca del Distributore apporta al capitale economico, sociale, cognitivo e ambientale del Paese. Solamente tra il 2016 e il 2017 il fatturato della Marca del Distributore è cresciuto del 2,8% e rappresenta un terzo della crescita del settore alimentare negli ultimi 14 anni.

Per valutare l’impatto dell’attività della Marca del Distributore sulle aziende copacker, The European House – Ambrosetti ha analizzato i bilanci di un campione rappresentativo di 350 aziende negli ultimi 10 anni. I risultati dimostrano che le aziende della filiera alimentare che fanno Marca del Distributore hanno performance economiche, reddituali e occupazionali migliori delle altre aziende, grazie al contributo della Marca del Distributore al rafforzamento della loro dimensione industriale e competitiva.

Si riscontra anche una performance migliore per le imprese a più alta intensità di Marca del Distributore (più del 50% del fatturato realizzato con prodotti a Marca del Distributore) rispetto a quelle a intensità inferiore (meno del 50% del fatturato).

Il tema della sicurezza

Tra i temi caldi della giornata, una mezione speciale va a quello della sicurezza dei prodotti  a Marchio d’insegna.

E’ infatti emerso come il supermercato sia il punto vendita più sicuro per gli acquisti food dei consumatori. Grazie ai due milioni e trecentomila controlli che vengono effettuati ogni anno nei ventiseimila supermercati italiani. I controlli vengono effettuati da ventuno enti diversi (dalle Asl ai Nas) dipendenti da quattro Ministeri (Salute, Agricoltura, Ambiente, Economia) e dall’ente europeo EFSA. A questi controlli e verifiche, si aggiungono i test di autocontrollo delle catene distributive, affidati ad enti esterni indipendenti. I prodotti alimentari a Marca Del Distributore (MDD) sono dunque controllati dalle industrie fornitrici, dalle catene distributive e dagli enti pubblici preposti.

Investimenti in sicurezza

Le catene distributive hanno duplicato i loro investimenti nel settore negli ultimi dieci anni arrivando, in alcuni casi, fino a cinque milioni di euro l’anno per insegna. Sono previsti investimenti nelle nuove tecnologie: dal QR Code per migliorare il controllo sullo stato di conservazione dei prodotti (smart label) alla Blockchain per migliorare la tracciabilità; dal Rating dei prodotti venduti on line al Cloud per l’integrazione dei database e dei parametri per valutare i fornitori. Questo il quadro che emerge dal convegno di apertura di MarcaByBolognaFiere “Sicurezza, Tracciabilità e Qualità della Marca del Distributore per la tutela del Consumatore”, tenutosi a Bologna.

Il sistema dei controlli

Nel corso del convegno è stato presentato il Position Paper di The European House – Ambrosetti che ha evidenziato i controlli a cui sono sottoposti i punti vendita della Distribuzione Moderna: più di 143 mila controlli effettuati dalle autorità competenti; oltre 100 mila verifiche ispettive commissionate a enti esterni; oltre 2,3 milioni di test sui prodotti e superfici di lavoro, pianificati in autocontrollo. La Marca del Distributore svolge poi un ruolo “attivo” nella garanzia della qualità e sicurezza della filiera dei propri prodotti, attraverso circa 2.000 controlli all’anno sulle aziende di copackaging e di fornitura dei prodotti freschi e freschissimi.

Il personale dedicato ai controlli

Una survey sul ruolo della Marca del Distributore nel contesto della qualità e sicurezza alimentare è stata realizzata da The European House – Ambrosetti, che ha interpellato i responsabili sicurezza e qualità delle insegne della Distribuzione Moderna in Italia rappresentative del 67% dell’intero settore. Il 64% delle insegne dichiara che il numero delle persone coinvolte nella divisione dedicata alla sicurezza e qualità è aumentato negli ultimi 10 anni e il 44% del campione si aspetta un ulteriore incremento nei prossimi 3/5 anni. Nelle insegne più grandi, si arriva anche a 50 collaboratori impegnati nell’ufficio interno di sicurezza e qualità e circa il 70% delle insegne si avvale anche di collaboratori esterni.

Dalla survey emerge inoltre che la struttura sicurezza e qualità è una componente strategica per le insegne della Distribuzione Moderna, secondo il 100% dei rispondenti.

 

Atlante presenta a MARCA il primo filetto vegano al mondo, completamente vegetale

Atlante, azienda che opera nel settore della GDO come partner strategico delle principali catene italiane per l’import di prodotti alimentari da tutto il mondo e che esporta le migliori specialità italiane all’estero, ha presentato a Marca 2019 (stand C96, nella Hall 25) il primo filetto vegano al mondo, di origine completamente vegetale.

Il filetto vegano, nato da un progetto dell’azienda olandese Vivera – specializzata nella produzione di alimenti a base vegetale e con un potenziale di offerta superiore a 1 milione di prodotti sostitutivi della carne, fra i quali polpette, cotolette, lasagne, hamburger e tagliate – è stato studiato e realizzato per soddisfare le esigenze di chi adotta un regime alimentare a base di prodotti di origine vegetale e si presenta come una vera e propria alternativa alla carne per quei consumatori, sempre più esigenti e attenti, che hanno necessità di ridurne il consumo, senza però dover rinunciare al gusto e al sapore.

Infatti, il filetto, grazie ad una tecnologia di produzione avanzata, si presenta come un prodotto altamente innovativo poiché somiglia ad un vero e proprio filetto di carne per aspetto, struttura, gusto e consistenza.

Confezionato in atmosfera protettiva, è un prodotto a base di soia e di proteine del frumento arricchito con ferro e vitamina B12, fonte di fibre e ad alto tenore proteico (con 17,3 gr di proteine ogni 100 gr).

Atlante vanta una conoscenza ventennale del mercato italiano ed estero, con la riconosciuta capacità di proporre ai propri clienti le migliori novità in termini di qualità e di prodotti che rispecchino allo stesso tempo i valori fondanti dell’azienda, come ad esempio la sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente.

In Europa, sempre più consumatori ricercano prodotti derivanti da una produzione sostenibile e in uno scenario dove, secondo le proiezioni della FAO, Food and Agricultural Organization, entro il 2050 la produzione di carne raddoppierà, il consumo di alimenti alternativi alle proteine animali potrà ridurre sensibilmente l’impatto ambientale e limitare l’utilizzo di risorse sempre più preziose come l’acqua e i terreni disponibili.

Prodotti innovativi a base vegetale, come il filetto vegano di Vivera, si collocano in un contesto dove un’alimentazione salutare e le alternative di qualità alla carne riscuotono sempre più successo nella grande distribuzione. Nella prima settimana del lancio del filetto vegano in 400 punti vendita della catena britannica Tesco ne sono state vendute circa 40.000 unità, con un conseguente incremento della produzione di 100.000 unità a settimana.

Carrefour Italia presenta a MARCA i suoi agrumi tracciati con la blockchain

Carrefour Italia, prima GDO in Italia ad aver applicato la tecnologia blockchain alla tracciabilità dei beni alimentari, dopo la filiera del pollo allevato all’aperto e senza antibiotici, ha presentato a Marca 2019 le Arance Tarocco e i Limoni di Sicilia Filiera Qualità Carrefour, tracciati grazie al sistema blockchain.

Gli agrumi, da oggi disponibili in tutti i punti vendita della rete Carrefour Italia, fanno parte del marchio Filiera Qualità Carrefour, una linea dedicata all’attenzione per la qualità e sostenibilità, nel rispetto dell’ambiente, dei produttori e della stagionalità della produzione. In particolare, gli agrumi provengono da 25 aziende agricole della Sicilia Orientale, dove i frutticoltori operano nel rispetto dell’ambiente ed in particolare secondo un disciplinare che prevede l’assenza di trattamenti post raccolta ed una maggior salvaguardia delle api, insetti importantissimi per il nostro pianeta, attraverso l’eliminazione delle sostanze più nocive, l’uso di alternative agronomiche sostenibili e la valorizzazione della biodiversità.

Grazie alla tecnologia blockchain, attraverso la lettura del QR Code applicato sull’etichetta del prodotto, il cliente finale potrà visualizzare in maniera totalmente trasparente su un’interfaccia realizzata da Carrefour i dati dinamici e specifici di ogni lotto di produzione, forniti dai vari attori della filiera, come per esempio l’agrumeto di provenienza, il nome dell’azienda produttrice e la data di raccolta. La tecnologia blockchain garantisce l’immutabilità del dato registrato e garantisce lo storico delle informazioni del prodotto di filiera.

Giovanni Panzeri, Direttore MDD di Carrefour Italia ha dichiarato: “Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti finora con la tracciabilità in blockchain, che ha suscitato un forte interesse nei consumatori, sempre più attenti alla trasparenza dei prodotti e della filiera, e un importante coinvolgimento dei nostri produttori, che hanno aderito con entusiasmo alla nostra proposta. La blockchain rappresenta infatti un patto di fiducia tra Carrefour Italia, il cliente finale e le aziende produttrici, che sposano i nostri valori di totale trasparenza delle informazioni e qualità dei prodotti.”

L’impegno per garantire la massima trasparenza e tracciabilità della filiera attraverso la tecnologia blockchain è una delle azioni concrete del programma Act for Food del piano strategico Carrefour 2022, che mira a far diventare Carrefour Italia il leader nella Transizione Alimentare, un cambiamento globale e necessario verso un’alimentazione sempre più responsabile e sostenibile, secondo i valori della qualità e dell’affidabilità dell’offerta, della sostenibilità  oltre all’accessibilità dei prezzi e delle informazioni.

Coop conferma la sua presenza a Marca e la sua partecipazione a Masterchef

Un 2019 nel segno del prodotto a marchio. Coop inizia così il nuovo anno confermando la presenza storica a Marca, il salone bolognese a tema, e investendo in nuova visibilità partecipando alla imminente edizione di Masterchef (in onda dal 17 gennaio su Sky). Nato 70 anni fa (come ricordato nell’esposizione “Coop_70. Valori in scatola” appena conclusa in Triennale a Milano, oltre 15.000 visitatori in 2 mesi), il prodotto a marchio Coop si articola oggi in 10 linee per un totale di 4500 prodotti di cui 200 lanciati nel 2018. Sintesi perfetta dell’identità di Coop, i prodotti a marchio fin dalla loro nascita si caratterizzano per la trasparenza (tra controlli sui fornitori e analisi Coop investe circa 3,2 milioni di euro all’anno), l’eticità della filiera (l’adesione storica a SA8000 rinvigorita recentemente su filiere maggiormente a rischio dalla campagna “Buoni e giusti”), l’alta qualità e la convenienza (in media -30% rispetto ai corrispondenti prodotti di marca).

“I nostri dati continuano a essere positivi e complessivamente la quota del nostro prodotto sul totale del fatturato tocca il 30% a volume con un fatturato  di quasi  3 miliardi di euro, di cui circa il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità, un unicum in Italia”-   così Maura Latini direttore generale Coop Italia – Continua a  dare ottimi risultati Vivi Verde, la linea bio di Coop, dove abbiamo esordito nel 1999, e oggi  raccogliamo i risultati con una crescita nel 2018 di un +3,6%, e Fior Fiore, la linea  dell’eccellenza gastronomica. A queste occorre aggiungere anche la buona performance della linea Bene.sì (i prodotti salutistici) che risponde alle esigenze di benessere di un consumatore sempre più segmentato e particolare”.

Non a caso Coop ha deciso di contrassegnare la sua presenza alla nuova edizione di Masterchef con alcuni prodotti basici della linea Vivi Verde (in particolare latte e ricotta) e puntando anche sui prodotti del commercio equo e solidale ovvero la linea Solidal e in particolare l’ananas dei produttori del Costa Rica.

Gruppo Vegè a MARCA 2019 suggella la crescita della sua MDD

Gruppo VéGé si presenta a MARCA 2019 forte degli ottimi risultati raggiunti nel 2018. I prodotti a marchio VéGé, infatti, hanno fatto registrare un’importante crescita in ragione sia del costante ampliamento dell’offerta sia dell’incremento della distribuzione, fornendo così un cospicuo contributo al conseguimento di un fatturato a chiusura d’anno stimato in circa 6.500 milioni di euro, con un incremento del 4,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2017.

“Il 2018 è stato un anno straordinariamente intenso e premiante sia dal punto di vista dell’ingresso di nuove imprese sia per il varo di importanti progetti internazionali e nazionali. Mi riferisco alla creazione della piattaforma sudeuropea condivisa con il Grupo Ifa e all’alleanza stretta con Gruppo PAM e Carrefour Italia in Aicube, terza centrale d’acquisto in Italia per market share” – dichiara Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé. “La densità degli impegni, tuttavia, non ci ha distolto dal lavorare con profitto all’ampliamento di gamma e alla diversificazione dell’offerta della marca del distributore VéGé, sfruttando gli ampi margini di crescita di cui il brand dispone”.

Il 2019 sarà per Gruppo VéGé l’anno del consolidamento con 29 imprese e 4 gruppi mandanti, con una rete di 3.509 punti vendita.

 

Un 2018 di crescita quantitativa e qualitativa

Nel corso del 2018 l’offerta a marca VéGé è passata da 621 a 710 referenze (+14%) distribuite in quattro segmenti: “mainstream”, che comprende le proposte più generiche e che si rivolgono alla maggioranza dei consumatori, “benessere” che mette a disposizione un assortimento di prodotti caratterizzati da contenuti nutrizionali specifici, “biologico” con prodotti certificati e “premium”, che racchiude un’accurata selezione di specialità enogastronomiche regionali.

Il lavoro di riorganizzazione, ampliamento e riposizionamento verso l’alto delle referenze a marca del distributore svolto nell’ultimo biennio si è tradotto in una crescita dell’incidenza sul fatturato in linea con le aspettative, ma soprattutto nel consolidarsi dell’accreditamento presso il consumatore del brand VéGé come espressione di una genuina expertise nel selezionare prodotti e fornitori. Dietro il brand VéGé c’è una struttura che sceglie e controlla meticolosamente produttori e prodotti.

2019: anno di festeggiamenti e di grandi obiettivi

La programmazione per il 2019 prevede senz’altro continuità nell’introduzione di nuove referenze a completamento del presidio di categorie in cui il Gruppo ritiene utile essere presente con la marca del distributore. Non mancheranno, tuttavia, novità di assoluto rilievo. Gruppo VéGé, infatti, intende festeggiare il suo 60o anniversario concretizzando le proiezioni sull’incremento del fatturato complessivo, che fissano l’asticella prossima ai 7.400 milioni di Euro e con l’attuazione di una serie di iniziative a favore soprattutto dei clienti, senza ovviamente scordare Soci e punti di vendita.

In questo contesto, il Gruppo assegna un ruolo importante all’obiettivo di arrivare a cogestire le marche del distributore delle imprese socie allo scopo di attivare, perfezionare e ottimizzare questo segmento di offerta.

“La nostra idea è di procedere a una cogestione modulata analizzando caso per caso costi e benefici su un piano di consensualità, nel pieno rispetto di quella autonomia imprenditoriale che è un valore fondante di Gruppo VéGé” – spiega Nicola Mastromartino – “Se la Sede inizierà ad avere voce in capitolo nella gestione di una marca commerciale nata localmente, quest’ultima diventerà di riflesso prodotto a marchio nazionale”.    

Analogamente, Gruppo VéGé intende intervenire sui fornitori con l’obiettivo, in prospettiva, di coinvolgere nella fornitura alla marca del distributore nazionale anche piccoli produttori che oggi collaborano solo a livello locale con le imprese socie, ampliando in tal modo l’esperienza avviata con la linea “premium” Tipicamente Italiano.

Granarolo tra i protagonisti di MARCA e di Sigep

Granarolo S.p.A. parteciperà a due importanti manifestazioni fieristiche: il 16 e 17 gennaio a Bologna alla 15esima edizione di MARCAbyBolognaFiere, il Salone Internazionale sui Prodotti a Marca del Distributore (MDD), e dal 19 al 23 gennaio a Rimini alla 40esima edizione di SIGEP, il Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè.

A MARCAbyBolognaFiere – Private Label Conference & Exhibition, organizzato da BolognaFiere in collaborazione con ADM – l’Associazione della Distribuzione Moderna, Granarolo sarà presente con uno stand (Padiglione 25, Stand B/45), in cui sarà presentata sia la gamma dairy di latte, formaggi, yogurt, dessert e panne, sia la gamma della diversificazione di prodotti vegetali, senza glutine, pasta e aceto.

A SIGEP – International Trade Show of Artisan Gelato, Pastry, Bakery and the Coffee World, organizzato da Italian Exhibition Group S.p.A. in collaborazione con ITA – Italian Trade Agency, Granarolo sarà presente con uno stand (Hall Sud, Stand 26) in cui presenterà la sua grande offerta di qualità a livello di prodotti e ingredientistica: sia la gamma dairy di latte, formaggi, yogurt e panne, sia la gamma biologica e prodotti vegetali.

Granarolo sarà presente come Technical e Mistery Sponsor di Sigep Gelato d’Oro 2019 che si terrà sabato 19 gennaio, una competizione che premierà il miglior Gelatiere Italiano e per la quale verranno forniti ai partecipanti latte e panna e due ingredienti segreti.

Marca Conad: nel 2018 si attesta a quota 29,7% e raggiunge un fatturato di 3,5 mld

Un 2018 difficile, ma non per tutti: la marca Conad infatti prosegue il trend positivo, con una quota nel Largo Consumo Confezionato al 29,7 per cento, 9,5 punti percentuali al di sopra della media Italia (fonte: Iri). Il fatturato si attesta a 3,5 miliardi di euro, un terzo del totale della mdd a livello nazionale, in crescita del 7 per cento rispetto al 2017 a conferma del dinamismo a cui è improntata. Sono oltre 3.600 i prodotti in assortimento – 1.400 quelli lanciati e rilanciati lo scorso anno – che fanno capo ai brand Conad, Verso Natura, Sapori&Dintorni e a nuove linee che rispondono a più moderne esigenze di consumo: Conad Alimentum, Conad PiacerSi, Conad Essentiae, Conad Baby.

Una strategia di sviluppo che ha sempre al centro e riafferma l’italianità dell’offerta: sono di provenienza nazionale il 90 per cento dell’ortofrutta, le filiere del latte e dei derivati, quella del pomodoro e dei principali vegetali confezionati, i prodotti Sapori&Dintorni. Così come i produttori dei brand Conad, anch’essi italiani per oltre il 90 per cento.

I risultati sono frutto del buon rapporto qualità-prezzo quanto dell’attenta valutazione dei fornitori e della costante ricerca della migliore qualità. Un obiettivo, questo, basato su oltre un milione di analisi di laboratorio all’anno, su 2.700 ispezioni e per il quale sono stati investiti nel 2018 oltre 4,5 milioni di euro. Le analisi e le ispezioni sulla sicurezza alimentare, frutto di un sistema di Controllo Qualità Conad certificato nel 2018, si aggiungono ai controlli che le autorità competenti svolgono nel corso dell’anno sui prodotti a scaffale di ogni punto di vendita.

Conad ha diffuso i dati in occasione di Marca, il salone internazionale dei prodotti a marca del distributore, dove è presente con uno stand che intende valorizzare la figura del fornitore quale partner della marca; un partner che con essa genera e condivide valore.

“La marca ci consente di avere un rapporto di collaborazione con tanti piccoli e medi imprenditori locali; una vera e propria partnership basata su solidi requisiti di affidabilità e qualità, sul dialogo e la fiducia reciproci”, sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. “La nostra marca cresce molto più del mercato ed è gradita dai clienti perché è di qualità, sicura e conveniente nel tempo. L’impegno è farla evolvere con una strategia di innovazione per rispondere ai bisogni dei clienti. I comportamenti di acquisto evolvono; servono relazioni nuove, che portino evoluzione come pure nuove sfide”.

Un prodotto su tre venduti è presente nell’assortimento Conad, a testimonianza della forza che la marca ha acquisito nel corso degli anni e della notorietà raggiunta in tutte le regioni italiane, in modo significativo nei territori meno inclini a tale consumo, come il Sud Italia dove l’incremento è superiore alla media.

I vari brand e le linee di prodotto Conad si confermano una leva fondamentale per la costruzione della fedeltà all’insegna e principale fattore per contribuire alla crescita del fatturato del gruppo.

Sul fronte ambientale, l’ottimizzazione della logistica e gli interventi nei quattro hub in cui transitano i prodotti a marchio Conad hanno fatto sì che nel 2017 le emissioni di gas climalteranti siano passate da 47.157 a 42.616 tonnellate di CO2 equivalente, con un calo del 9,5 per cento.

Significativo anche il valore che la marca Conad porta nelle comunità quale fattore di risparmio a fronte di una qualità garantita. Un esempio è l’iniziativa Bassi&Fissi, 500 prodotti di 90 categorie di consumo a prezzi ribassati, che ha generato un risparmio medio per famiglia quantificabile in 1.645 euro all’anno.

I risultati economici di Conad ottenuti nel 2018 – 13,4 miliardi di euro di fatturato (+3 per cento) realizzati con 3.225 punti di vendita, una quota sul totale supermercati cresciuta al 22,4 per cento – non sono frutto solo degli investimenti nello sviluppo della rete di vendita, ma anche dell’andamento della marca Conad. Marca che vale più del 50 per cento della crescita di tutta la marca commerciale in Italia e si è affermata quale fattore di successo per tutto il sistema industriale italiano soprattutto delle piccole e medie imprese del Largo Consumo Confezionato.

Per Conad il valore dell’insegna è un patrimonio che si misura non soltanto con il fatturato ma anche e soprattutto con gli 8,6 milioni di famiglie che acquistano con regolarità nei suoi punti di vendita, grazie anche agli investimenti in comunicazione – 38 milioni di euro nel 2018 – e a una notorietà in ulteriore crescita rispetto agli anni passati (pari al 93,3 per cento, fonte: Gfk, ottobre 2018). Insegna sempre più sinonimo di un buon rapporto qualità-prezzo e, dunque, di forte fidelizzazione. 

Il Gruppo Finiper a MARCA con il Viaggiator Goloso e Grandi Vigne

Anche quest’anno il gruppo Finiper partecipa a Marca, la fiera di riferimento in Italia nel settore private label, con i brand premium il Viaggiator Goloso e Grandi Vigne.

Il 16 e il 17 gennaio, le due marche private verranno presentate presso due stand, di circa 50 mq ciascuno, concepiti con lo stesso look e pensati per coinvolgere il visitatore con una comunicazione emozionale ed esperienziale. L’allestimento, in stile minimalista, coniuga elementi moderni e innovativi, pur mantenendo il legame con la tradizione.

Le eccellenze enogastronomiche firmate il Viaggiator Goloso e Grandi Vigne saranno raccontate attraverso contenuti video immersivi che guidano il visitatore nel percorso evolutivo dei due brand premium, entrambi caratterizzati dalla ricerca dell’autenticità al giusto prezzo. I video saranno allestiti in un’area ad hoc dello stand, per rendere ancora più suggestivo il viaggio alla scoperta dei valori delle due private label del Gruppo Finiper.

il Viaggiator Goloso è il brand premium del Gruppo Finiper nato in Unes per soddisfare i palati più esigenti con specialità di produttori accuratamente selezionati. Una gamma che copre la maggior parte delle categorie merceologiche alimentari, composta da oltre 1.230 referenze. Il brand nasce con l’obiettivo di selezionare solo il meglio della produzione agroalimentare per portare in tavola ogni giorno l’autenticità ad un prezzo giusto. A Marca 2019, i visitatori potranno immergersi nella storia de il Viaggiator Goloso che, nel corso degli anni, ha saputo conquistare un numero sempre maggiore di clienti. Un successo che si riflette nella crescita del numero di prodotti disponibili – ad oggi 1.238 referenze –  e del volume di vendite – ben 150,7 milioni di euro nel 2018, pari a un incremento del 50,4% rispetto al 2017. L’offerta de il Viaggiator Goloso si distingue per trasparenza nell’origine dei prodotti e autenticità degli ingredienti. Unes si impegna a progettare insieme ai sui fornitori i prodotti e le ricette firmate il Viaggiator Goloso: tutta la gamma è pensata per gratificare e soddisfare le esigenze dei consumatori, portando sulle loro tavole prodotti belli da vedere, autentici e a un prezzo giusto. Ricerca e innovazione si sposano con la tradizione, dando vita così alla ricetta della qualità firmata il Viaggiator Goloso.

Grandi Vigne è il brand creato 12 anni fa da Iper, La grande i che ha saputo avvicinare e far dialogare due mondi apparentemente lontani, quello dei piccoli produttori e la grande distribuzione. Grazie a una selezione rigorosa delle aziende produttrici, offre un’ampia scelta di vini a denominazione di origine, provenienti da vigneti di proprietà a filiera controllata, che sarebbero preclusi al grande pubblico. Grandi Vigne si basa sul nobile presupposto che il vino non è semplicemente un bene di consumo, bensì un valore che si alimenta del rispetto dell’uomo, della tradizione e del territorio. La sua ragione etica è offrire ai consumatori la possibilità di accedere a vini di pregio a un prezzo giusto e allo stesso tempo dare visibilità ai produttori e aiutarli a mantenere alti standard qualitativi senza compromessi. Grandi Vigne presenterà a Marca 2019 le cinque tipologie di vini in cui si articola la sua offerta: i Rossi di struttura e da invecchiamento, i Biologici, i “Senza” (senza aggiunta di solfiti), le Bollicine e i Dopo Pasto.

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