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Fedez nella nuova campagna del Crispy McBacon di McDonald’s

“Cosa non faresti per il Crispy McBacon”? A raccontarlo è la nuova campagna di McDonald’s che insieme a Fedez invita a dimostrare l’amore per il proprio burger preferito.

Il nuovo spot TV da 30’’ mostra cosa sono disposti a fare i crispy lover: uscire di casa in piena notte per andare a gustarselo; scrivere il suo nome ovunque, come si fa con gli innamorati fino ad arrivare addirittura a tatuarselo. Ed è proprio quest’ultima forma di dichiarazione d’amore ad essere al centro di The Crispy Tattoo, il progetto lanciato con un talent e lover d’eccezione del brand, Fedez. L’iniziativa darà a tutti la possibilità di tatuarsi il panino più amato di sempre nel mondo reale come in quello virtuale.

A partire dal 22 marzo gli amanti del Crispy McBacon possono dimostrare tutto il loro amore per il prodotto, partecipando ad una attivazione virtuale grazie a un filtro Instagram e un branded effect TikTok. Inoltre, dal 7 aprile McDonald’s Italia lancerà una mappa customizzata su Roblox che permetterà a tutti gli utenti di tatuare il loro avatar anche nel Metaverso. I Crispy Lover avranno anche l’opportunità di partecipare a un casting per farsi tatuare realmente il Crispy McBacon in due grandi eventi organizzati a Roma e Milano in collaborazione con una crew di famosi tattoo artist italiani.

Partecipando alla campagna The Crispy Tattoo, tutti potranno concorrere alla vincita di premi speciali e ambire a essere selezionati come Super Crispy Lover, diventando essi stessi testimonial della campagna e ambasciatori di un amore dal gusto unico.

Con pianificazione a cura di OMD, la campagna cross-media è on air in TV su tutte le emittenti nazionali con un 30” e tre formati 15” dedicati alle variation di prodotto, digital, social con attività di influencer marketing coordinata e gestita da Fuse, la unit specializzata in branded entertainment del gruppo OMG, e che coinvolgerà alcuni tra i più seguiti e noti influencers di Instagram, Tik Tok e YouTube con la realizzazione di contenuti ad hoc per il coinvolgimento dei lovers del brand.

McDonald’s debutta all’aeroporto di Cagliari

Chef Express e SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari, inaugurano il nuovo ristorante McDonald’s nell’area partenze del terminal, prima dei controlli di sicurezza. Chef Express è licenziataria del brand americano per il canale del travel retail e attualmente ha in gestione 23 locali in Italia (in stazioni, aree di servizio e aeroporti).
Il nuovo ristorante,che  si sviluppa su una superficie complessiva di 620 mq, con 230 posti a sedere, completa l’ampia offerta di Chef Express nell’Aeroporto di Cagliari, composto dai bar e caffetteria a brand Lavazza, lo spazio di degustazione ed enogastronomia Gourmé, il format di cucina e birreria in stile bavarese Löwengrube, il Wine Bar “1920” in collaborazione con Cagliari Calcio, e la pizzeria RossoSapore, ai quali si aggiunge l’area dedicata alla vendita di prodotti tipici sardi e non solo Market Viaggio Italia.

Tutti i punti vendita di Chef Express nell’Aeroporto di Cagliari danno lavoro complessivamente a 80 persone, che diventano circa 130 nei momenti di picco. Di queste, circa 30 risorse lavorano nel ristorante McDonald’s.

 “L’apertura del nuovo McDonald’s – dichiara Renato Branca, Amministratore Delegato SOGAER –  arricchisce in modo significativo l’offerta food dell’aeroporto di Cagliari, allineando così il nostro Aeroporto ai migliori standard internazionali. Il format che è stato scelto con Chef Express per il nuovo spazio è il risultato di un attento studio che ci ha portati a realizzare insieme il locale più innovativo e ricco di stile tra quelli presenti in Sardegna”.

“La nostra collaborazione con l’Aeroporto di Cagliar – commenta Cristian Biasoni, Amministratore Delegato di Chef Express – prosegue proficuamente da quasi 18 anni e oggi siamo lieti di completare l’offerta col nuovo McDonald’s, un format estremamente coerente con le esigenze di ristorazione nel contesto dell’aeroporto, nell’ottica complessiva di offrire un servizio sempre migliore e variegato ai viaggiatori. Continuiamo a investire nella partnership con McDonald’s e questa apertura si aggiunge a quella recente all’Aeroporto di Bari. In questo momento di grande difficoltà del settore travel, l’apertura di questo punto vendita rappresenta un segnale importante che dimostra come l’Azienda, nonostante le difficoltà, continui ad investire e credere nello sviluppo”.

Amazon in vetta al Most Valuable Global Retail Brand. Ma Alibaba lo tallona

E parliamo di Most Valuable Global Retail Brand: a chi va quest’anno l’ambito titolo?

Ce lo dicono il ranking ed il report dello studio BrandZ Top 75 Most Valuable Global Retail Brands, che analizzano i brand di distribuzione con focus moda, lusso e fast-food, brand che raggiungono un valore di 1.400 miliardi di dollari, con una crescita di 339 miliardi (+24%).

In pole position (e non sorprende) svetta Amazon (315.5 miliardi di dollari), che  rappresenta circa un quarto (23%) del valore totale dei Top 75 Global Retail Brands. Occhio però: il gigante cinese dell’e-commerce, Alibaba, lo tallona al secondo posto, offrendo più elementi innovativi di Amazon. Un esempio? L’attivazione di partnership con Starbucks (n.7 nel ranking) che gli permette di averlo appunto in tutte le properties Alibaba, innovando in modo dirompente il modello logistico per offrire consegne super-veloci. Il valore del suo brand è cresciuto del 48% raggiungendo i 131.2 miliardi di dollari, permettendogli di superare McDonald’s (terzo in classifica). Il colosso dei fast food, nonostante il sorpasso, è ancora il retailer food di maggior valore a livello globale. E’ riuscito a rispondere con successo alla domanda crescente di cibo più salutare e packaging più sostenibile per il pianeta. Migliorando la consegna inoltre, con una partnership con Uber Eats, ha sostenuto la crescita di quest’ultimo (+18%) e gli ha permesso di raggiungere un valore di brand pari a 130.4 miliardi di dollari.

Se guardiamo all’abbigliamento, vediamo che Nike è il primo retailer nel comparto (n.5 nel ranking retailer globale) con un valore di 47.4 miliardi di dollari, mentre Adidas (n.20) è cresciuto comunque del 13% ed ha raggiunto i 13.4 miliardi di dollari. Levi’s – che ha rifocalizzato negli ultimi anni il proprio posizionamento sulle donne, con una decisa crescita in mercati, come Italia e Cina – entra nel ranking alla 74^ posizione, con un valore di 2.4 miliardi di dollari.

Interessanti anche la performance del discount ALDI (n.19 ranking), che sta modificando il format distributivo altamente standardizzato dei propri punti vendita verso proposte, come l’offerta di cibo pronto a consumatori in mobilità, nei loro viaggi giornalieri da e per il luogo di lavoro, proposte innovative per il proprio modello di business che offrono maggior flessibilità per i clienti e miglior servizio nella soddisfazione della shopping trip mission.

La brand equity condiziona in positivo il posizionamento di IKEA (n.15) che vede una crescita del proprio brand value nel 2019, pur con una proposizione di basso prezzo, attraverso la costruzione di brand forti e l’offerta di un’esperienza d’acquisto positiva e coinvolgente. Mentre la consapevolezza del consumatore sui costi ambientali del fast fashion inizia ad avere impatto sui retailer – Zara (-10% oggi a 22.6 miliardi di dollari) ed H&M (-39% a 6.4 miliardi di dollari) stanno accusando il colpo della crescita recente della preoccupazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali, come il costo di produzione, trasporto e vendita dei prodotti usa e getta.

Metodologia

Ranking BrandZ™ Top 75 Most Valuable Retail Brands è lo studio(report e ranking) commissionato da WPP, che Kantar effettua a livello mondiale ormai da 3 anni grazie alla competenza specialistica degli esperti in brand equity.

Si tratta di uno studio sulla Brand Equity e la valutazione del Brand volto ad evidenziare la forza dell’asset intangibile “marca” nel produrre crescita e valore finanziario. La metodologia, unica nel suo genere, rispecchia quella usata per calcolare il ranking annuale BrandZ Top 100 Most Valuable Global Brands

McDonald’s: 25 nuovi ristoranti e 2300 posti di lavoro nel 2019

McDonald’s annuncia un piano di crescita per il 2019 che prevede l’apertura di 25 ristoranti e la creazione di 2.300 nuovi posti di lavoro. Il piano si colloca in continuità con lo sviluppo dell’azienda nell’ultimo biennio, con 3.000 nuove assunzioni che hanno portato il numero totale dei dipendenti a 23.000.

La ricerca di personale per il 2019 interesserà tutto il territorio nazionale: nel Nord-Ovest McDonald’s creerà 850 nuovi posti di lavoro, altri 470 Nord-Est, 560 nel Centro Italia e al Sud e nelle Isole 420 nuovi posti di lavoro. Inoltre, da inizio anno, hanno già preso il via le selezioni per oltre 400 persone, a Milano (città e provincia), Roma, Parma, Ancona, Alessandria, in provincia di Brescia, Salerno e Chieti.

“Rappresentiamo un’opportunità di ingresso nel mondo del lavoro per migliaia di giovani, il primo passo per costruire il proprio futuro professionale e i progetti di vita” ha commentato Massimiliano Maffioli, Chief People Officer di McDonald’s Italia “Nella selezione dei candidati, le esperienze professionali precedenti non sono ritenute un elemento imprescindibile proprio perché forniamo, dal primo giorno di lavoro, percorsi di formazione in aula e on the job per favorire lo sviluppo della carriera e crescita lavorativa. Ognuno, in McDonald’s, può costruire un percorso unico, sulla base delle proprie esigenze ed aspirazioni. Si tratta di reali opportunità, come dimostra il fatto che oltre il 50% dei dipendenti della sede di McDonald’s Italia ha iniziato il proprio percorso lavorativo nei ristoranti”.

McDonald’s offre ogni anno oltre 900.000 ore di formazione ai suoi dipendenti, a tutti i livelli. Attraverso questi percorsi formativi, tutti possono intraprendere un percorso di crescita e arrivare anche a rivestire ruoli manageriali. I valori cardine di McDonald’s sono infatti il merito, le pari opportunità e la crescita professionale: a tutti vengono offerte le medesime opportunità e gli stessi strumenti.

Dei 23.000 dipendenti che lavorano nei 590 McDonald’s italiani, la maggior parte è composta da donne (62%), che costituiscono anche il 50% degli store manager. L’età media dei dipendenti è 31,5 anni, 30 per i crew, 35 per i manager e 39 per gli store manager. Il 92% dei dipendenti che lavora da McDonald’s è assunto con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato.

McDonald’s Italia: Luisa Adami alla Direzione Legal

McDonald’s Italia annuncia la nomina di Luisa Adami, già General Counsel per l’Italia e la Grecia in Danone, alla Direzione Legal, con la carica di General Counsel. Nel nuovo ruolo Luisa Adami avrà la responsabilità di tutte le attività legali di McDonald’s Italia, supportando tutte le funzioni aziendali. Luisa Adami riporterà gerarchicamente a Malcolm Hicks, European General Counsel, e funzionalmente a Mario Federico, Managing Director di McDonald’s Italia.
Milanese, 40 anni, Luisa Adami si è laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano. Nel corso della sua carriera ha maturato una solida esperienza in campo giuridico, praticando dapprima la professione all’interno di uno studio legale e in seguito in ambito corporate, per aziende del settore farmaceutico e del food.

 

Realtà virtuale prossima frontiera? McDonald’s in Svezia trasforma l’Happy Meal in un visore

Per festeggiare i 30 anni dall’arrivo dell’Happy Meal McDonald’s Svezia ha realizzato Happy Goggles: la scatola del noto pranzo per i più piccoli può essere ripiegata in modo da realizzare un paio di occhiali che rendono possibile sperimentare un’esperienza di realtà virtuale, se viene inserito uno smartphone su cui è stata scaricata l’apposita app. Obiettivo: modernizzare con contenuti digitali (una discesa sugli sci a 360°) la sorpresa che da sempre accompagna l’Happy Meal.

“Le nuove generazioni stanno crescendo in un mondo in cui smartphone e tablet sono parte della vita quotidiana. Gli occhiali per la realtà virtuale aprono le porte eccitanti mondi virtuali. È un passo più naturale per i bambini che per gli adulti. E da agli adulti la possibilità di imparare dalla conoscenza e dall’esperienza dei bambini, tramite il gioco è anche possibile avere un’esperienza comune e stare bene insieme, alla pari” hanno commentato gli psicologi Karl Eder e Fadi Lahdo.
La realtà virtuale insomma è sempre più protagonista in campagne di marketing e promozionali, ed ora arriva anche in Europa grazie al gigante della ristorazione fast-food americano. Del resto, basta una struttura di cartone e uno smartphone provvisto di apposita app, e il gioco è fatto come mostra il video di McDonald’s Svezia.

Leggi anche Pizza Hut trasforma il cartone di pizza in un proiettore.

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