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Per il 57% delle famiglie italiane è necessario evitare gli sprechi e comprare solo l’essenziale

Quest’anno più di un italiano su tre (36%) è preoccupato per la propria situazione economica. L’81% delle famiglie ritiene che l’aumento del costo della vita sia la causa principale delle proprie difficoltà finanziarie, mentre il 43% dichiara di essere stato colpito soprattutto dal rallentamento generale dell’economia. A rivelarlo, l’ultimo rapporto di NielsenIQ dedicato alle prospettive dei consumatori dal titolo “Consumer Outlook 2023”, che fotografa la percezione e le intenzioni di spesa degli italiani per l’anno in corso.

I dati di NielsenIQ evidenziano come il 70% degli intervistati abbia già la sensazione di vivere in un periodo di recessione ed il 57% di loro si aspetta che la crisi economica possa continuare per almeno un anno o più. Pur essendo un aspetto importante per i consumatori, l’analisi evidenzia che la sicurezza finanziaria e lavorativa (27%) si colloca al secondo posto rispetto alla salute mentale, che si classifica prima tra le componenti di maggior valore nella vita degli italiani (31%). Segue in terza posizione il benessere fisico (25%), il tentativo di risparmiare per il futuro (24%) e chiude al quinto posto l’equilibrio tra vita privata e lavoro (23%), a sottolineare che 3 delle Top5 priorità per le persone riguardano la salute fisica e mentale.

Secondo quanto emerge dal report, in meno di un anno sono più che raddoppiate le famiglie in difficoltà che raggiungono quota 23% (contro il 10% di inizio 2022). Inoltre, l’indagine di NielsenIQ sottolinea che è aumentato di 7 punti il numero di persone considerate “caute” (59%), cioè coloro che, pur non essendo state colpite a livello finanziario dai recenti eventi economici, rimangono in ogni caso prudenti nelle proprie spese. Gli italiani inoltre prevedono di spendere meno per la maggior parte delle spese discrezionali come per esempio la ristorazione fuori casa (54%), l’abbigliamento (49%) e l’intrattenimento fuori casa (48%) che si attestano come le aree principali in cui i consumatori intendono ridurre il proprio budget. Meno consistenti invece i tagli alla spesa alimentare, voce che si colloca solamente all’8° posto (31%) della classifica di NielsenIQ.

Infine, gli intervistati stimano che l’impatto maggiore della crisi attuale si avrà dal punto di vista ambientale. Considerando infatti la classifica dei rischi globali riportata dal World Economic Forum, 5 su 10 nel breve periodo (2 anni) sono legati a tematiche green (clima, ambiente, natura). I consumatori italiani riflettono la preoccupazione globale, poiché dimostrano di avere una maggiore consapevolezza rispetto al tema della sostenibilità: per esempio, il 57% di loro è disposto ad acquistare solo beni essenziali e il 29% ha dichiarato che eviterà gli sprechi alimentari.

“In linea con quanto fin qui visto, è evidente che il consumatore medio Italiano si sente sotto pressione dal punto di vista finanziario rispetto ad un anno fa. Non è un caso che il segmento dei “cauti” in Italia rappresenti oltre la metà della popolazione. Si tratta di un forte segnale del clima di incertezza dell’attuale contesto locale e globale” – afferma Luca De Nard, Amministratore Delegato di NielsenIQ Italia. “I consumatori sembrano intenzionati a tagliare maggiormente le voci di spesa più discrezionali, come i consumi fuori casa, l’abbigliamento, i viaggi e le vacanze. Viene quindi spontaneo chiedersi cosa indirizzerà le spese del consumatore italiano per l’anno che verrà. La sicurezza finanziaria e lavorativa sarà sicuramente importante, ma meno del benessere mentale, che guadagna la medaglia d’oro tra le priorità del 2023. Vale la pena rimarcare però che spesso la salute psicofisica dipende dal benessere finanziario”.

L’inflazione costringe le famiglie a risparmiare sul carrello della spesa

Anche a gennaio 2023 si conferma il trend positivo del fatturato della distribuzione in Italia, che ha registrato ricavi per 9,8 miliardi di €, un valore in crescita del +8,1% rispetto alla performance dello scorso anno. A inizio anno, l’indice d’inflazione teorica nel largo consumo confezionato (LCC), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, risulta pari al 15,4% in leggera risalita rispetto al valore di dicembre 2022 (15,1%). La variazione reale dei prezzi si attesta invece al 15%, con una riduzione dello 0,4% del mix del carrello della spesa.

Stando ai dati di NielsenIQ, a gennaio 2023 crescono – rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – tutti i format distributivi e nello specifico gli specialisti casa & persona (+15%), i discount e gli iper>4.500mq (+9,7%), seguiti dai superstore (+9,3%), dai supermercati (+6,7%) e dai liberi servizi (+5,9%).

Per quando riguarda l’incidenza promozionale (a totale Italia), nel primo mese del 2023 è più bassa rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e si attesta al 21,7% (-1,2 punti percentuali vs 2022). Infine, l’indagine di NielsenIQ evidenzia nel mese passato un andamento crescente per i prodotti a marchio del distributore (MDD), che raggiungono la quota del 22,7% del LCC nel perimetro iper, super e liberi servizi fino a spingersi al 31% sul totale Italia omnichannel – inclusi i discount.

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa
Il 2023 si apre con la continua crescita dei prodotti dedicati agli animali domestici (+18,2%) e il cibo confezionato (+11,8%) che rimangono, anche nel mese di gennaio, le aree merceologiche con l’incremento più significativo. Il fresco conferma il trend positivo nella maggior parte dei canali distributivi, con iper>4500 (+8,7%) e liberi servizi (+4,1%) che riportano rispettivamente il trend migliore e peggiore. Pane & pasticceria & pasta (+17,5%), formaggi (+14,5%) e macelleria e polleria (+9,6%) risultano essere le aree merceologiche più dinamiche mentre prosegue, come nei mesi precedenti, la crisi del comparto pescheria (-3,8%). In calo anche frutta e verdura (-2,6%).

A livello di prodotto, fazzoletti di carta (56,7%), carne fresca a peso fisso (54,2%) e zucchero (40,3%) sono i primi tre comparti merceologici nella top10 del mese di gennaio.

eCommerce nel largo consumo, superati 2 miliardi di € nel 2022

Il giro d’affari generato dalla spesa online delle famiglie italiane nel 2022 ammonta a oltre 2 miliardi di €. A rivelarlo “Lo scenario dell’eCommerce nel Largo Consumo”, l’ultimo report di NielsenIQ. Secondo l’indagine il fatturato progressivo, dall’inizio dell’anno a fine dicembre 2022, dell’eCommerce è cresciuto del +10,5% rispetto al 2021.

L’analisi di NielsenIQ rileva che il comparto eCommerce in Italia è cresciuto più velocemente rispetto al canale offline – sia nel progressivo sia nel singolo mese di dicembre – e precisamente di una volta e mezzo. I dati evidenziano che, volgendo lo sguardo all’anno appena concluso, la performance migliore per l’eCommerce si è registrata nel terzo trimestre (luglio, agosto e settembre), periodo in cui le vendite sono cresciute del +21,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel trimestre considerato, le regioni del Nord-Ovest, cioè Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (cd. Area 1), hanno contribuito – in valore assoluto – alla crescita del settore quasi 4 volte in più delle regioni di Sud, cioè Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia (cd. Area 4). Infatti, l’Area 1 ha raggiunto un fatturato incrementale di 37,2 milioni di €, contro i 10,6 milioni di € della più piccola Area 4.

Considerando poi le vendite del settore online per ogni singola settimana, il fatturato medio settimanale del 2022 è stato pari a 38,6 milioni di € (+3,6 milioni rispetto all’anno precedente). Il record di vendite si è registrato nella settimana del Black Friday (21-27 novembre 2022), con un fatturato di 55,5 milioni di €. Subito dopo si colloca la settimana precedente al Natale (12-18 dicembre 2022) con ricavi da 49,6 milioni di €. Nel mese di luglio, invece, si è registrato l’incremento di acquisti online più alto rispetto al 2021 (+35,7%). Per quanto riguarda i volumi, se a totale Omnichannel risultano leggermente negativi (-0,3) nel progressivo, nel canale eCommerce crescono invece del 5,1%.

Le performance della spesa online a dicembre 2022
Considerando il solo mese di dicembre, il fatturato dell’eCommerce è pari a 215 milioni di €, in crescita dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre il settore raggiunge una quota pari al 2,3% sul totale Italia omnichannel del Largo Consumo Confezionato sia nel progressivo, sia nel solo mese di dicembre 2022. La crescita in valore dell’eCommerce riguarda tutte le Aree NielsenIQ e addirittura tutte le 20 regioni d’Italia. Nello specifico, le Aree del centro-sud si confermano anche a dicembre come le regioni che crescono a ritmi più veloci, con un’Area 4 (Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) che cresce 4 volte più velocemente rispetto all’Area 1 (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).

Cosa comprano online gli italiani
Come negli altri mesi del 2022, anche a dicembre la crescita dell’eCommerce continua ad essere guidata principalmente dal comparto pet (animali) e dal cura persona, settori digitalmente molto più sviluppati rispetto ad altri, che registrano nel progressivo tassi di crescita tra il 20% e il 30% e che, nell’ultimo mese dell’anno, risultano particolarmente in forma con tassi tra il 20% e il 40%. Rimane positivo anche l’andamento del food confezionato (+14,8%) e del grocery in generale (+11,7%). Come già registrato a novembre, anche a dicembre il comparto delle bevande (soprattutto alcoliche) limita leggermente la crescita del canale online (-4,4%), per il ritorno al consumo fuori casa da parte degli italiani. Anche ortofrutta, ittico e freddo frenano leggermente a dicembre.

Carrello spesa a dicembre ’22, olio di semi e zucchero nella top ten

Ne “Lo stato del Largo Consumo in Italia” NielsenIQ analizza mensilmente lo scenario della grande distribuzione organizzata, analizzando l’andamento dei consumi e le abitudini di acquisto delle famiglie italiane. Secondo le rilevazioni di NielsenIQ, nel mese di dicembre 2022 il fatturato della distribuzione totale in Italia mostra un andamento positivo del +10,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un giro d’affari pari a 13,9 miliardi €.

In questo contesto, a dicembre 2022 l’inflazione teorica nel largo consumo confezionato (LCC), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, si attesta al +15,1%, in risalita rispetto al valore annuale. Dall’altra parte, il mix del carrello della spesa degli italiani ha comportato una riduzione pari all’1%, con una variazione reale dei prezzi del 14,1%.

Per quanto riguarda i diversi format distributivi, i dati di NielsenIQ relativi al mese di dicembre 2022 mostrano un incremento – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – del fatturato di specialisti casa&persona (+14,4%), seguiti da discount (+14,3%), superstore (+13,4%), liberi servizi (+9,6%), supermercati (+9,3%), e, infine, iper>4500mq (+7,5%).

L’incidenza delle vendite in promozione (totale Italia) è pari al 23,7%, un valore inferiore di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021 (25,2%). Infine, il consumo di prodotti a marchio del distributore a dicembre 2022 si attesta a quota 21,3%, in leggera diminuzione rispetto al mese scorso pari al 21,4% del LCC nel perimetro iper, super e liberi servizi (ovvero i supermercati di metratura minore), attestandosi invece al 29,9% sul totale Italia inclusi i siscount.

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa
I prodotti dedicati agli animali domestici (+18,4%) e il cibo confezionato (+13,8%) rimangono, anche nel mese di dicembre, le aree merceologiche con la crescita più significativa. Il fresco mantiene il trend positivo nella maggior parte dei canali distributivi, con le tendenze migliori e peggiori registrate rispettivamente nei discount (+13,9%) e nei supermercati (7,7%). Le categorie più dinamiche sono state formaggi (+19,1%) e pane & pasticceria & pasta (+20,1%), mentre continua, nonostante le festività, il calo della pescheria (-0,1%).

A livello di prodotto, la classifica top10 di dicembre di NielsenIQ è guidata da fazzoletti di carta (+59,4%), olio di semi di girasole (+54,7%) e zucchero (+47%), che si attestano come le categorie che crescono di più in termini di fatturato.

E-commerce cresce più dei negozi fisici con Black Friday da record

Nell’analisi “Lo scenario dell’eCommerce nel Largo Consumo” NielsenIQ evidenzia mensilmente l’andamento a consuntivo dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane in relazione agli acquisti online. I dati raccolti da NielsenIQ rilevano che a novembre 2022 il fatturato progressivo – ovvero da gennaio ad oggi – dell’eCommerce è pari a 1,8 miliardi di €, di cui 181 milioni registrati nel solo mese di novembre. L’andamento in valore del canale online è positivo del +10,3% nel progressivo, diversamente raggiunge il 16,2%, se si considera la crescita del solo mese di novembre (vs 2021). I dati rivelano, inoltre, che in Italia l’online si sviluppa più del canale offline sia nel progressivo sia nel singolo mese di novembre.

La quota dell’eCommerce sul Totale Italia Omnichannel del largo consumo è pari al 2,3% nel progressivo, con valori in leggero rialzo (2,6%) se si considera il solo mese di novembre. Per quanto riguarda i volumi, nel progressivo risultano leggermente negativi a totale Omnichannel (-0,2), mentre nel canale online crescono del 5,3%. L’eCommerce inoltre cresce in valore in tutte le Aree NielsenIQ ed addirittura in tutte le 20 regioni d’Italia. Le Aree del centro-sud sono quelle che crescono a ritmi più veloci, con un’Area 4 (Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) che cresce 2.5 volte più velocemente rispetto all’Area 1 (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) a novembre.

Nel canale online continua la polarizzazione già in atto da tempo che favorisce l’incidenza delle vendite dei prodotti primo prezzo (9,5%) e Superpremium (35,3%), con +0,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso registrati in entrambe le fasce prezzo – dati aggiornati al progressivo di settembre.

Cosa comprano online gli italiani
Nel mese di novembre, la crescita dell’eCommerce è guidata principalmente dal comparto Pet (Animali) e dal Cura Persona, settori digitalmente molto più evoluti rispetto ad altri, che continuano a registrare tassi di crescita tra il 20% ed il 30% nel progressivo e tra il 20% ed il 50% nel solo novembre. Tra i comparti che invece frenano leggermente la crescita dell’online le Bevande (in maggioranza alcoliche), in virtù del ritorno al consumo fuori casa da parte degli Italiani, così come anche l’Ortofrutta e l’Ittico.

I risultati del Black Friday 2022
Stando all’analisi di NielsenIQ, durante la settimana del Black Friday di quest’anno, l’eCommerce del Largo Consumo ha registrato il record di vendite più alte per una singola settimana: 55,5 milioni di € generati dal canale online, superando il precedente record di 50,5 milioni di € che apparteneva all’edizione del 2020.

Sempre durante la settimana del Black Friday 2022, l’eCommerce ha raggiunto una quota sul totale Omnichannel del 3,2%. Cura Persona e Pet Care – con una quota eCommerce rispettivamente del 9,7% e del 7,8% sul loro perimetro Omnichannel ed in crescita entrambi di oltre 2 punti percentuali rispetto all’anno scorso – si confermano come categorie trainanti gli acquisti online anche durante la settimana di promozioni. Rimane in sofferenza invece il mondo delle bevande, spinto soprattutto da quelle alcoliche, che si ferma ad una quota del 2,5%, in calo rispetto al 3,1% registrato nel 2021.

Largo consumo in Italia, a novembre inflazione al 15,2%

Ne “Lo stato del Largo Consumo in Italia” NielsenIQ evidenzia mensilmente lo scenario dei consumi e analizza le abitudini di acquisto delle famiglie italiane nella Grande Distribuzione Organizzata. Stando alla ricerca realizzata da NielsenIQ, il mese di novembre 2022 registra un fatturato della distribuzione totale in Italia pari a 6,9 miliardi € con un andamento positivo del +12,2 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

In questo contesto, a novembre 2022 l’inflazione teorica nel Largo Consumo Confezionato (LCC), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, si attesta al +15,2%, in risalita rispetto al valore annuale. Dall’altra parte, il mix del carrello della spesa degli italiani ha subito una riduzione pari all’1%, con una variazione reale dei prezzi del 14,2%. Dato ulteriormente in risalita di quasi 2 p.p. rispetto ad ottobre, che già segnalava un +12,5%.

Per il mese di novembre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’indagine mensile di NielsenIQ, evidenzia l’aumento del fatturato di Discount (+15,3%), seguito da Specialisti Casa&Persona (+15%), Superstore (+12,8%), Supermercati (+11,7%), Liberi Servizi (+10%), e Iper>4500mq (+7,3%).

La percentuale delle vendite in promozione (totale Italia) si è attestata su un livello più basso rispetto allo stesso periodo del 2021 (21,6%, -2,8 pp). Infine, il consumo di prodotti a marchio del distributore a novembre 2022 raggiunge la quota del 21,4%, in leggera crescita rispetto al mese scorso pari al 21,3% del LCC nel perimetro Iper, Super e Liberi Servizi (ovvero i supermercati di metratura minore), attestandosi al 30,1% sul totale Italia inclusi i Discount.

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa
Le aree merceologiche che nel mese di novembre hanno registrato una significativa crescita riguardano soprattutto i prodotti dedicati agli Animali Domestici (+17,7%) e il Cibo Confezionato (+14,6%).

Si conferma il trend positivo per il Fresco nella maggior parte dei canali distributivi, con il Libero Servizio (9,0%) e i Discount (+15,4%) che registrano rispettivamente le tendenze peggiori e migliori. Le categorie più dinamiche sono state Pane & Pasticceria & Pasta (+22,8%) e Formaggi (+19,5%). Il comparto Pescheria invece registra un calo del -1%, ma ci si aspetta una ripresa in vista delle festività. Dall’indagine sugli acquisti natalizi , infatti, è emersa una significativa propensione degli italiani ad acquistare, tra i prodotti premium, soprattutto pesce fresco e frutti di mare (31%).

A livello di prodotto guidano la classifica delle TOP10 di NielsenIQ le categorie dell’Olio di Girasole, Maionese e lo Zucchero, che risultano essere quelle che crescono di più in termini di fatturato, grazie principalmente all’inflazione.

Spesa online degli italiani, +16% rispetto a un anno fa

Nell’analisi “Lo scenario dell’eCommerce nel Largo Consumo” NielsenIQ evidenzia ogni mese l’andamento a consuntivo dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane in relazione agli acquisti online. I dati raccolti da NielsenIQ rilevano che ad ottobre 2022 il fatturato progressivo – ovvero da gennaio ad oggi – dell’eCommerce è pari a 1,6 miliardi di € di cui 156 milioni registrati nel solo mese di ottobre. L’andamento del canale online in valore è positivo del +9,7% nel progressivo, mentre balza al 16%, se si considera la crescita del solo mese di ottobre (vs 2021).

La quota dell’eCommerce sul Totale Italia Omnichannel del largo consumo è pari al 2,3% nel progressivo di quest’anno, con valori in leggero rialzo (2,4%) se si considera il solo mese di ottobre.


La frequenza d’acquisto e il costo della spesa degli italiani online

La frequenza d’acquisto media nel canale eCommerce, aggiornata a settembre, è pari a 7 azioni. La popolazione più giovane (fino ai 49 anni di età) registra una frequenza media leggermente più alta della fascia senior della popolazione italiana (oltre i 50 anni). Discorso opposto per lo scontrino medio online, più alto per le fasce più anziane, ed in generale doppio rispetto a quello offline (19€ Offline vs 37€ Online). Ad ottobre, l’eCommerce cresce in valore in tutte le Aree NielsenIQ ed addirittura in tutte le 20 regioni d’Italia. Le Aree del centro-sud sono quelle che crescono a ritmi più veloci, con un’Area 4 (Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) che cresce 5 volte più velocemente rispetto all’Area 1 (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).

Cosa e dove comprano online gli italiani
Ad ottobre, la crescita dell’eCommerce è guidata principalmente dal comparto Pet (Animali) e dal Cura Persona, settori digitalmente molto più sviluppati rispetto ad altri, che continuano a registrare tassi di crescita tra il 30% ed il 40% nel solo mese di ottobre. I volumi nel progressivo crescono del 4,7% nel canale eCommerce, mentre risultano addirittura leggermente negativi a totale Omnichannel (-0,1%), con dei trend particolarmente a favore per l’eCommerce per le aree Cura Casa, Cura Persona, Drogheria e Pet Care. Nell’ultima rilevazione della Guida NielsenIQ eCommerce di Ottobre 2022, sono 1865 i punti vendita in Italia che offrono un servizio di Click&Collect, Drive o Locker, in aumento del 9,5% rispetto alla rilevazione precedente. Calano invece leggermente i CAP coperti da servizio di Home Delivery.

Il concetto di “Sostenibilità” secondo gli italiani
I risultati dello studio di NielsenIQ evidenziano che l’eCommerce valorizza più del canale offline i prodotti caratterizzati da un posizionamento distintivo, cioè quelli che presentano delle caratteristiche specifiche che li differenziano dai concorrenti. La quota a valore nel carrello online è infatti più alta rispetto a quello offline dei prodotti Sostenibili (20,4% vs 15,7%), Biologici (4,5% vs 3,0%), Senza Glutine (9,3% vs 7,5%) e a marchio FSC (9,8% vs 7,8%), cioè i prodotti realizzati con un uso responsabile delle risorse forestali.

Stando alla ricerca “The Changing Climate of Sustainability” condotta a novembre da NielsenIQ in 17 paesi nel mondo, i consumatori hanno sempre più a cuore temi come la sostenibilità ambientale, che sta diventando una questione personale: il 57% degli acquirenti italiani ritiene che questa tematica sia più importante rispetto a 2 anni fa e soprattutto che i maggiori responsabili dei progressi in materia di sostenibilità siano per primi i brand (57%). Infatti, il 79% degli intervistati in Italia afferma che è davvero importante che le aziende riducano il loro impatto ambientale.


L’eCommerce è il canale privilegiato per gli acquisti sostenibili

Dato che il 28% degli italiani ritiene difficile o molto difficile fare la spesa in modo sostenibile (contro il 5% che lo considera invece molto semplice), l’eCommerce offre ai marchi l’opportunità di cavalcare questo trend e facilitare i consumatori negli acquisti. Infatti, sfruttando le funzionalità offerte dal canale online, come ad esempio la possibilità di utilizzare immagini d’impatto, descrizioni e di filtrare i risultati in base alle caratteristiche del prodotto, gli acquirenti possono trovare facilmente i prodotti con gli elementi distintivi che ricercano.

Panettone, una ricerca sull’evoluzione dei consumi e margini di crescita

CSM Ingredients, attore globale nella ricerca, innovazione e produzione di ingredienti alimentari, ha presentato l’ultima rilevazione dei dati a disposizione della ricerca “L’evoluzione dei consumi del panettone in Italia” commissionata a Nielsen IQ, nata con l’obiettivo di identificare e monitorare le dimensioni e le peculiarità del mercato dei panettoni, individuare ulteriori opportunità di crescita del settore e intercettare i fabbisogni delle famiglie acquirenti.

CSM Ingredients, oltre ad essere primario fornitore di ingredienti alla base di ricette industriali e artigianali, è in grado di fornire ai propri clienti anche dati, ricerche ed insights offrendo così una panoramica completa sul mercato del panettone, dolce iconico italiano per eccellenza che sta godendo di un momento di grande sviluppo ed internazionalizzazione, attraverso l’unico Osservatorio in Italia che indaga sia il comparto Industriale che quello Artigianale.

I principali risultati del quarto Osservatorio del Panettone

Crescita del mercato in valore e in volumi, per entrambi i comparti Artigianale e Industriale
I dati di quest’ultima ricerca sono riferiti al 2021, primo Natale post Covid, e restituiscono cifre mai toccate prima per un mercato con ampie prospettive di crescita: secondo la ricerca, infatti, il valore economico complessivo si attesta a 251,6 milioni di euro, di cui il 53% generato dal segmento Artigianale e il restante 47% dall’Industriale, con una crescita a doppia cifra per entrambi i comparti.

Importante crescita anche per quanto riguarda i volumi, pari a 29,5 mila tonnellate di panettone, dato che supera anche le quantità vendute nella campagna pre – pandemia. Il comparto Artigianale, pari al 21% dei volumi totali, continua a registrare un aumento organico e progressivo; parallelamente quello Industriale, che costituisce il restante 79%, recupera volumi, riassestandosi alle quote del 2018, trainato principalmente dai prodotti farciti oltre che dai brand premium, questi ultimi spesso acquistati insieme a un prodotto di fascia mainstream o in alternativa a un prodotto artigianale.

Il panettone continua a essere uno dei dolci natalizi preferiti sulla tavola degli italiani: il numero delle famiglie acquirenti è infatti aumentato di 400 mila unità rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra totale di 11,3 milioni famiglie acquirenti. Di queste, ben 3,4 milioni arrivano a scegliere la qualità artigianale (+17.2% rispetto all’anno precedente). In significativa crescita anche la quota di consumatori che affiancano al prodotto artigianale uno della categoria industriale, pari a 3 milioni (+629 mila rispetto all’anno precedente).

L’allargarsi del parco acquirenti non è l’unico fattore a trainare la crescita del comparto Artigianale: si registra infatti anche un rilevante aumento del prezzo medio al kilo, che ammonta a 21,50 euro (1,40 euro in più rispetto all’anno precedente). Nonostante una leggera riduzione della frequenza di acquisto del panettone artigianale, che si registra a 1,51 atti d’acquisto, aumentano progressivamente le quantità comprate, pari a 1,28 pezzi per atto.

“I dati che emergono dall’Osservatorio ci indicano un settore in salute ed in crescita, che ha superato i livelli pre – pandemia e che incoraggia gli operatori ad investire su nuove ricette, nuovi formati e nuovi canali di vendita” – ha dichiarato Aldo Uva, CEO di CSM Ingredients, che ha poi aggiunto – CSM Ingredients vuole rappresentare un punto di riferimento per i nostri clienti, in grado non solo di soddisfare la richiesta di ingredienti performanti e di alta qualità, ma anche in grado di trasferire competenze e know-how, fornendo insights, approfondimenti e analisi e anticipando trends in grado di supportarli nelle loro scelte imprenditoriali future”.

Il panettone sinonimo di Natale, di casa e di condivisione: le occasioni d’uso e d’acquisto
Nonostante i risultati della ricerca confermino il profondo legame tra il panettone ed il periodo delle festività, cresce notevolmente il numero di consumatori che acquisterebbero il panettone lungo tutto l’arco dell’anno, raggiungendo ormai più del 38% del totale.

Un dato interessante da sottolineare riguarda l’aumento dell’acquisto del panettone artigianale da parte di più di metà degli acquirenti, pari a 1,8 milioni di famiglie; un incremento significativo che arriva a toccare quota 25% per 1,3 milioni di queste. Panettone non significa solo Natale, ma anche condivisione in famiglia o con gli amici. A dimostrarlo sono i dati relativi al consumo in casa di questo dolce, un trend che riguarda soprattutto la categoria Industriale. Tra coloro che acquistano panettoni per un consumo casalingo, il 56% lo sceglie come conclusione di un pasto in famiglia, il 41% con gli amici, il 55% come ghiotta colazione e il 36% come una merenda gustosa durante una pausa. Tra gli acquirenti che consumano il panettone a colazione, due su tre lo considerano un’alternativa di qualità ad altri prodotti e un ottimo modo per finire gli avanzi delle vacanze natalizie.

Un trend che si sta consolidando – confermato dall’ultima rilevazione – è il panettone come dono di Natale. Tre consumatori su quattro, infatti, lo ritengono un’ottima idea regalo, tendenza particolarmente rilevante per il settore Artigianale, nel quale quasi un acquirente su due lo compra per fare un regalo riconoscendo in questa tipologia un prodotto di alta qualità. Infatti, a due famiglie su tre viene donato un panettone, un dato in aumento e suddiviso in egual misura tra quelle che ricevono solo un panettone industriale (44%) oppure solo un prodotto artigianale (40%).

I giovani e l’area del Nord Ovest sono i veri motori della crescita del comparto Artigianale
Un altro aspetto indagato dall’Osservatorio è la differenziazione dei gusti dei consumatori in base alla fascia di età e all’area geografica di riferimento. Se per il 75% degli acquirenti il prodotto industriale resta la prima scelta, la ricerca evidenzia nei consumatori situati nel Nord Ovest una crescita del panettone artigianale. A guidare questo trend è anche la fascia di età compresa tra i 35 e 44 anni, la cosiddetta Gen X.

Per quanto riguarda le preferenze nel segmento Artigianale, la ricetta tradizionale rimane la più apprezzata da un target più adulto (45 anni in su) e nell’area del Nord Ovest, mentre le nuove generazioni (25-34 anni) e i consumatori al Sud prediligono i panettoni farciti.

I Canali di vendita: primeggia la GDO e aumenta l’Online
I risultati dell’ultima campagna evidenziano un ritorno alla GDO per il comparto Industriale: il 93% degli acquirenti, guidati principalmente dal rapporto qualità-prezzo, dalla promozionalità e dall’assortimento dei prodotti, utilizza questo canale, di cui il 69% come canale esclusivo d’acquisto, valori entrambi in aumento. In crescita anche il numero di consumatori che acquistano il panettone presso le In-Store Bakery o i Corner pasticceria posizionati all’interno dei punti di vendita della grande distribuzione, spesso in alternativa all’opzione artigianale, soprattutto in regioni quali Lombardia, Piemonte e Campania.

I canali d’acquisto del comparto Artigianale sono, invece, sempre più differenziati tra pasticcerie e caffè o negozi tradizionali e specializzati. A differenza del comparto Industriale, il canale d’acquisto in questo caso rappresenta uno strumento per fidelizzare gli acquirenti: circa un terzo dei consumatori acquista infatti il panettone presso la propria pasticceria di fiducia.

Va sottolineato, infine, come le piattaforme di distribuzione online siano in costante crescita, diventando un canale privilegiato di acquisto anche per questa categoria merceologica. Ma laddove il prodotto industriale trova uno canale distributivo privilegiato in Amazon (qui si concentra la metà delle vendite online), il segmento Artigianale gode di molteplici canali, a partire dei siti delle stesse Pasticcerie che li producono (canale online più utilizzato), i siti generalisti dedicati alla spesa a domicilio, le app food delivery o i siti specializzati multimarca.

Italiani e il Natale, il budget spesa sarà lo stesso del 2021

Nell’analisi “Lo stato del Largo Consumo in Italia” NielsenIQ evidenzia mensilmente lo scenario dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane nella Grande Distribuzione Organizzata. I dati relativi ai mesi di settembre e ottobre sono arricchiti da un focus sul Natale, dedicato a budget, prodotti e canali scelti dagli italiani.

Stando alla ricerca realizzata da NielsenIQ, il mese di settembre 2022 registra un fatturato della distribuzione totale in Italia pari a 12,1 miliardi € con un andamento positivo del +9,2%. Nel mese di ottobre invece il fatturato è di 9,5 miliardi € con un trend per il totale Italia Omnichannel pari al +7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

In questo contesto, nel bimestre considerato l’inflazione teorica nel largo consumo confezionato (LCC), ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, si attesta al +11,6% per il mese di settembre e sale al +13,7% ad ottobre. L’impatto dell’inflazione sulla scelta delle categorie di prodotti da acquistare è cresciuto tra il mese di settembre e quello di ottobre. Nello specifico, a settembre si è concretizzato in una riduzione pari allo 0,5% del mix del carrello della spesa degli italiani, portando la variazione reale dei prezzi all’11,1%. Un dato in crescita nel mese di ottobre, in cui il mix varia dell’1,2% e i prezzi del 12,5%.

Come si preparano al Natale gli italiani
Anche quest’anno sarà un Natale particolare: allentate le restrizioni dovute alla pandemia, i consumatori si trovano oggi a dover fronteggiare il costante aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Ciononostante, stando alla ricerca svolta da NielsenIQ, la maggior parte degli Italiani rimane entusiasta del Natale (67%) e desidera godersi il momento, festeggiando con la famiglia e con gli amici secondo la tradizione.

La spesa prevista per le prossime festività è uguale o più alta rispetto a quella dell’anno scorso. Il 58% delle famiglie dichiara che il proprio budget è rimasto invariato rispetto al 2021, mentre il 33% pensa che spenderà di più. Il 31% dei consumatori invece è più cauto e cercherà di limitare i propri acquisti.

A livello di prodotto, guidano la classifica di Natale i dolci natalizi (65%), il formaggio (57%) e il pane (55%). Il comparto Pescheria, che nell’ultimo bimestre ha registrato un trend negativo con un calo del 6,2% a settembre e del 5,4% ad ottobre, risulta finalmente in ripresa in vista delle festività: il 31% degli intervistati dichiara infatti che, tra i prodotti premium, acquisterà soprattutto pesce fresco e frutti di mare.

Per quanto riguarda i canali distributivi, i consumatori italiani dichiarano che per le festività spenderanno il 21% del proprio budget nei Supermercati, il 18% negli Ipermercati e il 16% nelle Botteghe, sacrificando in parte il Discount, che raccoglierà solo il 9% del favore degli italiani, frenandone il trend di costante crescita registrato sia a settembre (+11,4%) sia ad ottobre (+10,4%).

eCommerce nel largo consumo, fatturato in crescita

Nell’analisi “Lo scenario dell’eCommerce nel Largo Consumo” NielsenIQ evidenzia mensilmente l’andamento a consuntivo dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane in relazione agli acquisti online.

I dati raccolti da NielsenIQ rilevano che a settembre 2022 il fatturato progressivo – ovvero da gennaio ad oggi – dell’eCommerce è pari a 1,4 miliardi di € di cui 185 milioni registrati nel solo mese di settembre. L’andamento del canale online (in termini di fatturato) è positivo del +9%, secondo solo ai Discount (10,4%) nel progressivo ma primo fra tutti i distributivi, con 13,7%, se si considera la crescita del solo mese di settembre (vs 2021). I dati rivelano, infatti, che l’online si sviluppa – sia nel progressivo sia nel singolo mese di settembre – più velocemente del canale offline in Italia, precisamente di una volta e mezzo.

La quota dell’eCommerce sul Totale Italia Omnichannel del largo consumo è pari al 2,3% nel progressivo settembre 2022, con valori in leggero rialzo rispetto al periodo precedente e pone il Bel Paese al quinto posto in classifica in Europa.

Quante famiglie acquistano online e in che regioni d’Italia
Ad oggi, le famiglie italiane che hanno acquistato prodotti di largo consumo online sono 10,8 milioni, pari al 42% dei nuclei familiari (rilevazione trimestrale). Per questo gruppo, l’eCommerce rappresenta quasi il 10% della spesa complessiva nei prodotti grocery. La penetrazione nelle quattro Aree NielsenIQ vede una concentrazione maggiore nelle Aree del Nord, ma con un Sud Italia in crescita e recupero.

I mesi di luglio, agosto e settembre del 2022 evidenziano tendenze di crescita dell’eCommerce molto alte, in alcuni casi superando sempre la doppia cifra in tutte le Aree NielsenIQ e in generale cresce in tutte e 20 le Regioni d’Italia. Inoltre, nella settimana terminante al 17 luglio 2022 l’eCommerce del largo consumo è cresciuto del 69,7%, grazie anche ad importanti iniziative promozionali esclusive del mondo online. Le Aree del centro-sud a settembre sono quelle che crescono a ritmi più veloci, con un’Area 4 (Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) al 30,2% che cresce 6 volte più velocemente rispetto all’Area 1 (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) con il 5,9%.

Cosa comprano online gli italiani
Nel mese di settembre, la crescita dell’eCommerce è guidata principalmente dal comparto Pet (Animali) e dal Cura Persona, settori digitalmente molto più sviluppati rispetto ad altri, che continuano a registrare tassi di crescita tra il 20% ed il 30%. Bene anche le performance del Food Confezionato, che registra un +15,2%, mentre frena leggermente il comparto Bevande (-1,2%) – in maggioranza alcoliche – in virtù del ritorno al consumo fuori casa da parte degli Italiani.

Metodologia NielsenIQ
NielsenIQ riceve con cadenza settimanale dai partner le informazioni censuarie di vendita per ogni singolo prodotto venduto online che aggrega in banche dati per coprire l’intero perimetro del largo consumo in Italia. NielsenIQ collabora con la quasi totalità dei player della GDO offline e online, compresi i principali pure player.

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