CLOSE
Home Tags Partnership

Tag: partnership

Avviata la partnership tra Molini Pivetti e Otto In Cucina

Molini Pivetti, storica azienda italiana specializzata nella produzione di farine di alta qualità dal 1875, avvia una collaborazione con Otto in cucina, scuola di cucina di Bologna che dal 2021 è un ente formativo accreditato dalla Regione Emilia-Romagna.Con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e l’apprezzamento delle farine per ogni tipologia di utilizzo, oltre 500 referenze Molini Pivetti saranno disponibili tra gli ingredienti di alta qualità utilizzati nei diversi corsi della nota scuola di cucina bolognese.Tra i prodotti di punta spicca in particolare la linea di farine Gran Riserva, 100% emiliane e risultato di un’attenta coltivazione: solo grani derivanti da territori selezionati nelle province di Bologna, Modena e Ferrara, area riconosciuta come la più vocata alla produzione del grano tenero e contraddistinta dal marchio Campi Protetti Pivetti, sinonimo di una filiera produttiva controllata, legata al luogo di origine e di alta qualità.La partnership va ad ampliare l’offerta formativa dei corsi Pivetti Lab con una proposta ora accessibile non solo ai professionisti, ma aperta anche a tutti gli appassionati di cucina.Si parte il 10 settembre, alle ore 17.30, con “Stasera cucino io: prodotti da forno, il corso pensato per i genitori e figli, per cucinare insieme divertendosi e imparare a preparare una pizza o una focaccia tonda in teglia, una quiche salata, fino ai muffin dolci.Si prosegue con una nutrita proposta di corsi: da quello di cucina base (15 settembre alle ore 19) ai corsi dedicati alla pasticceria salata mignon (21 settembre alle ore 18.45), alla pizza (22 settembre alle ore 18.30), alla preparazione di tigelle, crescentine e gnocchi (24 settembre ore 15), senza trascurare verdure (24 settembre ore 9.30), pesce (14 settembre, ore 19), e perfino la cucina cinese, con il corso dedicato alla preparazione di ravioli (24 settembre dalle ore 10 alle 13).I corsi di Otto in cucina si svolgono con un numero limitato di partecipanti e sono seguiti attentamente dal docente in ogni fase del lavoro e soddisfatti in ogni domanda o curiosità. Ogni corsista dispone di una propria postazione con tutti gli strumenti da cucina necessari e del materiale didattico necessario per seguire al meglio la lezione ed eseguire tutti i passaggi delle ricette e delle esercitazioni pratiche.La filosofia comune che lega Molini Pivetti e Otto in cucina è di trasmettere il concetto di “Cucina consapevole”, dalla materia prima utilizzata fino alle giuste tecniche applicate in cucina.Il calendario dei corsi per gli appassionati è disponibile sul sito Pivetti Lab: https://www.pivettihub.it/lab/it

Siglata la partnership tra Andriani e Nuo

Andriani SpA Società Benefit, l’azienda pugliese che opera integrando innovazione e sostenibilità e che ha scalato le vette dell’Innovation food producendo pasta alternativa di alta qualità a base di materie prime naturalmente senza glutine, fatta con i migliori cereali e legumi, allargando il proprio raggio di azione nel mercato con il recente ingresso nel settore dei prodotti da forno dolci e salati, ha siglato un accordo che prevede l’ingresso come socio di minoranza con una partecipazione del 26,4% di NUO SpA.

L’accordo è frutto di un lungo processo di selezione, nel quale la comunione di aspetti valoriali e relazionali ha avuto un ruolo chiave. Ad Andriani, infatti, che mantiene maggioranza e management aziendale guidato da Michele e Francesco Andriani, l’operazione consente di accelerare il proprio piano di sviluppo industriale, declinato su diversi fronti. Rapida espansione nei mercati americano – con un nuovo stabilimento di produzione – ed asiatico; incremento degli investimenti in innovazione e in progetti di filiera per accrescere ulteriormente la qualità dei prodotti, a beneficio dei consumatori; ulteriori investimenti in progetti di sostenibilità a lungo termine, incluso il raggiungimento della neutralità carbonica dello stabilimento, previsto entro il 2025; avendo al proprio fianco un partner capace di comprenderne, rispettarne e valorizzarne i principi, il modo di operare virtuoso, la visione innovativa.

NUO, che per la prima volta fa il suo ingresso nel settore Food, sceglie di investire in un’azienda come Andriani perché rappresenta una delle realtà industriali italiane più dinamiche, innovative e impegnate in favore di uno sviluppo sostenibile. L’affiancamento è l’ideale punto di partenza di un percorso volto alla crescita di tutti i capitali in campo – finanziario, umano e sociale – contribuendo attivamente in favore di una transizione verso modelli di business più sostenibili e di valore condiviso con tutti gli stakeholder.

“Siamo felici di dare il benvenuto a NUO e alla sua straordinaria squadra, fatta di persone capaci e dai solidi principi. Il loro ingresso nel nostro Gruppo risponde al desiderio di ampliare il nostro raggio di azione, aprendoci in maniera sempre più efficace a nuovi mercati ed implementando gli investimenti in innovazione, filiere e qualità di prodotti che mantengano al centro il consumatore e che promuovano nuovi modelli alimentari sostenibili per ambiente e salute anche a livello internazionale. Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno lavorato alla definizione di questo accordo, in particolare, oltre che ai team NUO e Andriani, ad UBS, in qualità di advisor finanziario, e ad Orrick Herrington & Sutcliffe, in qualità di advisor legale” ha dichiarato Michele Andriani, Presidente e AD di Andriani SpA Società Benefit.

“L’ambizione di NUO è creare il primo e più grande polo di Innovation food italiano da esportare nel mondo, basato su un modello di agricoltura sostenibile ed inclusiva, e sullo sviluppo di prodotti dedicati al benessere del consumatore. Andriani è un’azienda capace di interpretare i segnali e le sfide del nostro tempo attraverso un modo di fare impresa di qualità, guidata da un imprenditore visionario che vuole fare la differenza, con cui condividiamo la forte propensione a creare relazioni umane che possano lasciare il segno verso tutti i portatori di interesse. NUO metterà a disposizione i capitali, la disciplina di una buona governance, il network relazionale e le competenze di internazionalizzazione affinché Michele Andriani ed il suo team possano continuare a crescere e raggiungere le loro ambizioni di lungo periodo” gli ha fatto eco Tommaso Paoli, AD di NUO SpA.

Dal 2023 sarà Valsoia a distribuire in Italia i gelati Häagen-Dazs

Valsoia ha perfezionato un accordo con General Mills International S.a.r.l., società con sede legale in Svizzera e controllata dalla multinazionale americana General Mills Inc., avente ad oggetto la distribuzione in esclusiva sul territorio italiano dei gelati a marca Häagen-Dazs. I gelati a marca Häagen-Dazs, secondo le rilevazioni di mercato Nielsen, sono il marchio di gelato da asporto numero uno al mondo, presente in più di 80 Paesi.

L’ingresso di Häagen-Dazs nel portafoglio di Valsoia S.p.A. costituisce un ulteriore avanzamento nel percorso di crescita e consolidamento del gruppo Valsoia che già gestisce note marche leader di Proprietà (Valsoia Bontà e Salute, Santa Rosa, Diete.tic, Piadina Loriana) e prestigiose marche in distribuzione (Vallè, Weetabix, Oreo o’ s Cereali).

In particolare, la marca di gelato tradizionale Häagen-Dazs rappresenta per Valsoia S.p.A. una importante sinergia, sul mercato italiano, affiancando la marca Valsoia già leader nel settore dei gelati vegetali con una presenza capillare in tutta la distribuzione moderna nazionale ed una quota di mercato superiore al 70%.

Le marche Valsoia e Häagen-Dazs si rivolgono a target di consumatori diversi e complementari: l’alta qualità 100% vegetale e l’alta qualità tradizionale. Gli obiettivi condivisi tra Valsoia S.p.A. e General Mills prevedono uno sfidante piano di crescita per Häagen-Dazs, in Italia, sostenuto da importanti investimenti di consumer marketing finalizzati a portare la marca ai livelli di eccellenza raggiunti in tutti i paesi europei ed extraeuropei.

L’ accordo di distribuzione in esclusiva per l’Italia avrà efficacia dal 1° gennaio 2023. Sino a tale data la distribuzione dei gelati Häagen-Dazs proseguirà in capo all’attuale distributore.

Granarolo e Lactalis insieme contro l’inflazione

A fronte di una situazione che non consente ritardi nelle risposte della politica, il Gruppo Granarolo e il Gruppo Lactalis in Italia, superano i consueti antagonismi di mercato e, insieme, pongono all’attenzione del Governo la forte preoccupazione per un’inflazione galoppante che da 12 mesi colpisce l’agroalimentare italiano e in particolare il settore lattiero caseario. Occorre un intervento pubblico che scongiuri conseguenze ancora più disastrose per le migliaia di imprese che compongono la filiera.

L’inflazione ha toccato in maniera importante, con numeri a doppia cifra, quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: alimentazione animale (aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia la produzione di latte) che ha reso necessario un aumento quasi del 50% del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, packaging (carta e plastica sono in aumento costante da mesi), ulteriori componenti di produzione impiegati nella produzione di latticini. Oggi, però, la preoccupazione maggiore è rappresentata dall’incremento dei costi energetici che nelle ultime settimane sono aumentati a tal punto da rendere difficile trasferirli sul mercato, in un momento economicamente complesso per le famiglie italiane.

Nonostante entrambe le aziende abbiano assorbito autonomamente un’inflazione che oscilla tra il 25% e il 30%, dalla primavera il prezzo del latte per il consumatore è cresciuto raggiungendo gli 1,75/1,80 Euro/litro (dato Nielsen) e potrebbe aumentare ulteriormente entro dicembre 2022. È impensabile che un alimento primario e fondamentale nella dieta italiana possa subire una penalizzazione così forte da comprimerne la disponibilità di consumo.

“Per quanto concerne le sole energie, se non avviene un’inversione di rotta, si tratta di una inflazione del 200% nel 2022 rispetto al 2021 e un rischio di oltre il 100% nel 2023 rispetto al 2022– dichiara il Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari. È insostenibile anche da parte di una grande azienda, dal momento che si protrae nel tempo e che se fosse scaricata tal quale sul mercato colpirebbe significativamente i nostri consumatori e avrebbe inevitabili conseguenze sui consumi, con ricadute negative su tutta la filiera”.

“L’aumento del costo energetico sulla nostra organizzazione ha generato un impatto devastante, che sarebbe stato anche maggiore se non fossimo intervenuti con delle coperture ad hoc. Parliamo di un +220% di spesa registrato nel 2022 rispetto al 2021, e una stima di un +90% nel 2023 rispetto al 2022 – afferma Giovanni Pomella, AD di Lactalis in Italia. Le imprese sono allo stremo, hanno già fatto ben oltre le loro possibilità ed è arrivato il tempo della responsabilità pubblica. In questo drammatico frangente, come imprenditori abbiamo messo da parte le rivalità di mercato ed abbiamo unito il nostro appello al mondo politico per ribadire la necessità di intervenire responsabilmente a tutela dell’intera filiera e del consumatore”.

“Ad oggi l’inflazione ha portato a un aumento di listino del 23/24% ma i costi energetici continuano a crescere in misura esponenziale. Chiediamo un provvedimento transitorio per contenere un aumento dell’inflazione scatenato prevalentemente da questioni geopolitiche e da evidenti fenomeni speculativi. Si rende necessario un intervento urgente del Governo”, chiedono all’unisono Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo e Giovanni Pomella, AD di Lactalis Italia.

Pomodoro etico, prosegue l’iniziativa di Coop

Coop prosegue il suo impegno nelle filiere etiche e in particolare in quella del pomodoro che proprio nel mese di agosto raggiunge in Italia le proprie vette di vendite e consumo. Ritornano sugli scaffali le cassette di pomodoro da conserva a marchio e in contemporanea dal 7 agosto, per tutto il mese, Coop affianca alla sua proposta il prodotto della filiera etica targata “No Cap”, vendendo cassette da 3 kg di pomodoro da conserva, provenienti dalla filiera di agricoltura biologica certificata ed etica dell’associazione stessa impegnata nella lotta al caporalato.

In entrambi i casi si tratta di pomodori raccolto in realtà che sottoscrivono stringenti capitolati per la tutela dei diritti dei lavoratori e della sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro. Inevitabile che l’impegno di Coop incontrasse l’energia di Yvan Sagnet che nel 2011 fu tra i padri delle proteste e degli scioperi a Nardò contro il caporalato e lo sfruttamento della manodopera nei campi. Da quella esperienza nasce il cammino che nel 2017 dà origine a No Cap, associazione che fornisce consulenza per le filiere etiche, produce prodotti propri e si occupa anche della lotta al caporalato diffondendo il più possibile informazioni sul tema.

“Noi siamo convinti – dichiara Yvan Sagnet, presidente associazione NO CAP – che per contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo occorra partire dalla filiera dei soggetti che la compongono: dai lavoratori agli agricoltori, dalla distribuzione ai consumatori. La collaborazione con Coop Italia, tra le più grandi catene della distribuzione da anni impegnata contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, rappresenta un valore aggiunto importante nella lotta al caporalato. Come associazione operiamo in diverse regioni italiane: Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Calabria per aiutare i tanti “invisibili” impiegati nella raccolta dei prodotti agricoli. Tanti i progetti in corso che hanno permesso agli sfruttati di lasciare i ghetti e avere una vita dignitosa grazie a contratti di lavoro regolari e stagionali, trasporto e alloggi gratuiti e sicuri dove poter vivere e integrarsi nel territorio. La presenza nella Coop Italia di prodotti agricoli etici è una occasione importante per accrescere il consumo consapevole e contribuire in tal modo a rendere ancor più visibile l’impegno che da tempo NO CAP profonde nella lotta al caporalato.”

Tutto questo in perfetta sintonia con quanto Coop fa dal 1998 sensibilizzando e promuovendo la cultura della legalità nelle proprie filiere di prodotti a marchio Coop attraverso non solo ispezioni ma anche attività congiunte per aumentare il livello di consapevolezza della filiera. Quindi con questa nuova collaborazione Coop vuole confermare nuovamente il suo impegno per una filiera etica con un focus sulla filiera del pomodoro da trasformazione e passata casalinga che ha raggiunto dal 2014 più di 400 ispezioni commissionate da Coop corrispondenti a pari aziende agricole, a cui si aggiungono tutti gli audit di follow up.

“La sostenibilità in tutti i suoi aspetti è la nostra strada – osserva Maura Latini Amministratrice Delegata Coop Italia – La campagna Una buona spesa può cambiare il mondo del 2019 porta un messaggio ambizioso e un obiettivo altrettanto alto. Ci invita a scegliere prodotti, servizi e comportamenti sostenibili per ambiente e società. Perché la sostenibilità a tutto tondo, che quindi include oltre alla sostenibilità ambientale anche quella sociale ed etica, sia uno standard accessibile a tutti. Capiamo che in momenti di difficoltà economica come questi che stiamo vivendo, è sempre molto difficile mantenere salda l’attenzione sul tema, ma è proprio ora che non bisogna cedere terreno sui temi di giustizia e di legalità e crediamo che la collaborazione con No Cap sia perfettamente associabile al nostro prodotto a marchio. Entrambe le nostre realtà attribuiscono il giusto valore al prodotto benché dal punto di vista commerciale abbiano posizionamenti diversi”.

In totale dall’inizio del progetto nel 1998 sono state oltre 2300 le ispezioni totali sulle filiere dei vari prodotti, quando Coop fu la prima catena della grande distribuzione europea ad adottare e certificarsi secondo lo standard etico SA8000 per i controlli, chiedendo un forte impegno da parte di tutti i suoi fornitori, così da ottenere precise garanzie in tema di responsabilità sociale.

Oltre al presidio sulle produzioni a marchio Coop, dal 2015 è stato ampliato l’impegno coinvolgendo e responsabilizzando tutti i fornitori di ortofrutta, anche non a marchio Coop, i cui prodotti sono distribuiti nei propri punti vendita. L’ortofrutta è un’area di potenziale maggiore criticità e per questo sono state avviate da parte di Coop ulteriori ispezioni sul campo, secondo criteri e piani definiti. Sono stati coinvolti non soltanto i 135 fornitori ortofrutticoli di prodotti a marchio Coop, ma tutti gli oltre 800 fornitori di ortofrutta (per oltre 70.000 aziende agricole. A tutti i fornitori Coop chiede di sottoscrivere l’adesione ai principi del proprio Codice Etico basato su SA8000, ILO e WEP che contempla una serie di impegni per il rispetto dei diritti dei lavoratori e prevede inoltre l’esecuzione di un piano di controlli a cui non si può venire meno, pena l’esclusione dal circuito.

IRI e NPD si fondono in un’unica azienda

IRI e NPD hanno completato la fusione, diventando una unica azienda leader per tecnologia, analisi e misurazione dei mercati. Il personale delle due aziende lavorerà da ora insieme per offrire a oltre 7.000 clienti nel mondo una visione integrata sugli acquisti nel retail e sulle tendenze di consumo. Il nuovo nome e brand aziendale verranno annunciati nei prossimi mesi.

IRI e NPD detengono una profonda conoscenza del settore, asset informativi unici e relazioni commerciali strategiche con oltre 20 industry, tra cui il largo consumo confezionato, il beauty, il technology, il foodservice, lo sport e i giocattoli. L’integrazione consentirà di supportare ancora meglio la collaborazione tra Industria e Distribuzione.

Le due controparti saranno così in grado di fornire un servizio migliore ai loro acquirenti, di rispondere prontamente alle tendenze dei mercati e di sfruttare insights di valore a supporto della crescita. Questa nuova realtà offrirà al mercato una visione innovativa di acquisti e consumi, facendo leva sulla piattaforma tecnologica IRI Liquid Data.

“Siamo entusiasti di poter mettere insieme le nostre due grandi aziende per creare una organizzazione ancora più competitiva” – ha commentato Kirk Perry, presidente e CEO. “La nostra fusione stabilisce un nuovo standard, che pone su un livello superiore le soluzioni tecnologiche e i servizi consulenziali basati su insights e informazioni di mercato in diverse industry. Come unica azienda, i nostri team a livello internazionale offriranno una visione dello store a 360° e una più ampia conoscenza dei consumatori. Tutti i nostri clienti potranno trarre grandi benefici dalle nuove competenze aziendali”.

Tod Johnson, Chairman del Board of Directors, ha aggiunto, “Oggi abbiamo raggiunto un traguardo molto importante per noi e per l’intero settore. La nostra azienda si trova ora in una situazione privilegiata per supportare i numerosi clienti di Industria e Distribuzione in tutto il mondo, grazie ad insights potenti e accurati, in grado di aiutarli a navigare nel panorama dei consumatori in continua evoluzione. Siamo ansiosi di poter portare grande valore al mercato, ai nostri partner e al personale della nuova azienda”.

Roncadin entra nel Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo

Grazie al Programma Filiere Intesa Sanpaolo e Roncadin, azienda leader nella produzione di pizza surgelata di qualità, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per consentire alle aziende facenti parte del processo produttivo e distributivo, di essere accompagnate nei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento delle proprie strutture produttive, anche accedendo a soluzioni finanziarie dedicate.

L’obiettivo perseguito si prefigge di sostenere congiuntamente le piccole e medie imprese del territorio legate alla filiera afferente al marchio Roncadin per accrescere gli sbocchi nei vari mercati mettendo a disposizione strumenti innovativi. In particolare verrà favorito il supporto finanziario verso gli imprenditori della filiera che intendono realizzare nuovi impianti e/o ampliamenti. Un intervento che rientra nelle iniziative che la banca ha messo in atto in coerenza e a supporto degli investimenti legati al PNRR.

Dal 1992 la passione della famiglia Roncadin diventa un successo in rapida crescita che porta nelle case di tutto il mondo il gusto della vera pizza italiana. Attualmente l’azienda è arrivata a occupare circa 780 persone nell’area pedemontana pordenonese e in un anno realizza oltre 100 milioni di pezzi, con un fatturato che nel 2021 ha raggiunto i 148,5 milioni di euro. Roncadin produce pizze sia a marchio proprio, sia per le private label nazionali e internazionali e recentemente ha ampliato il proprio business affiancando alle pizze surgelate anche gli impasti freschi da banco frigo.

L’obiettivo di Roncadin è crescere ancora, investendo sulle persone, sullo sviluppo dello stabilimento, sul rafforzamento del marchio nei mercati italiani e stranieri, nonché sull’acquisizione di piccole e medie imprese operanti nel settore pizza e affini. Una strategia che avrà effetti positivi anche sui 600 fornitori presenti in un’ottantina di province italiane, che Roncadin seleziona con grande cura in base a criteri di qualità, etica e sostenibilità.

Nell’ambito del Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, la banca si propone di agevolare, tra l’altro, l’accesso al credito dei fornitori strategici segnalati dal capofiliera per facilitare gli investimenti, in particolare quelli destinati all’efficientamento energetico, alla transizione ecologica, alla riduzione dei consumi idrici, alla valorizzazione dell’agricoltura biologica, all’ammodernamento delle aziende (Agricoltura 4.0), nonché il supporto per la gestione delle attività correnti e di campagna con specifici prodotti dedicati.

Dario Roncadin, amministratore delegato di Roncadin dichiara: «L’attenzione alla filiera è da sempre un punto cardine dell’attività di Roncadin e l’accordo stipulato con Intesa Sanpaolo ci permetterà di valorizzare ancora di più questo aspetto chiave per la competitività della nostra azienda e di tutto il sistema-Italia. Lavoriamo costantemente per avere una filiera sempre più sostenibile, corta, locale e che favorisce produttori attenti alla qualità, alla sostenibilità e al benessere dei lavoratori. Un impegno in linea con la nostra scelta, compiutasi a fine 2021, di diventare Società Benefit, portatrice di un modello di sviluppo basato sulla responsabilità verso l’ambiente, il territorio e le persone. Grazie al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, dunque, potremo portare nel mondo con ancora maggiore efficacia la bandiera del miglior Made in Italy, quello che è anche sinonimo di sviluppo condiviso e crescita del bene comune».

Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo spiega: “E’ un piacere stringere un accordo di filiera a fianco del marchio Roncadin dedicato alla pizza, un piatto che distingue l’Italia nel mondo. Proprio l’eccellenza dei prodotti alimentari è al centro del nostro Programma Sviluppo Filiere, con l’intento di sostenere in maniera decisa sia la capofiliera che i fornitori che implementano la catena di produzione. Una filiera quella di Roncadin di grande valore che produce una ricaduta territoriale molto positiva in termini di stabilizzazione degli investimenti e del lavoro, con significativi riflessi anche sociali. A tali finalità si affiancano nell’accordo gli investimenti relativi alla transizione ambientale, energetica e tecnologica in coerenza con gli interventi del PNRR”.

A livello nazionale nel comparto agro alimentare Intesa Sanpaolo ha già avviato 170 contratti di filiera che hanno coinvolto oltre 6.500 fornitori, un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro e oltre 22.000 dipendenti del capo-filiera.

Esselunga partner dei Giochi di Milano Cortina 2026

La Fondazione Milano Cortina 2026 ed Esselunga annunciano la sottoscrizione di una partnership in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali organizzati in Italia. Sostenendo i Giochi più diffusi di sempre, Esselunga rafforza il proprio impegno verso le persone, la comunità e il territorio, aspetti imprescindibili sia della strategia di sostenibilità dell’azienda, sia del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026. L’attività sportiva e un’alimentazione equilibrata sono fondamentali per promuovere e mantenere un corretto stile di vita e ispirano molte iniziative di Esselunga.

Marina Caprotti, Presidente esecutivo di Esselunga ha dichiarato: “Siamo molto felici di poter annunciare questa partnership. Esselunga è un’azienda orgogliosamente italiana. Ogni giorno lavoriamo per contribuire a generare valore per il nostro Paese attraverso piani di sviluppo sostenibili e politiche che si pongono tra gli obiettivi prioritari il sostegno al made in Italy. La decisione di affiancare il Comitato Olimpico per I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 risponde alla volontà di dare il nostro contributo per far conoscere ulteriormente l’eccellenza italiana nel mondo e celebrare i valori che lo sport rappresenta e che trovano la massima espressione nelle Olimpiadi”.

Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer di Esselunga ha commentato: “Con il sostegno ai Giochi di Milano Cortina 2026 aggiungiamo un altro tassello al nostro impegno per i clienti e la comunità, che rappresentano alcuni dei pilastri della nostra strategia di sostenibilità. L’attività sportiva evoca da sempre l’attenzione per la sana e corretta alimentazione che Esselunga promuove sia nell’offerta ai clienti che nella realizzazione di iniziative speciali”.

“È con grandissimo piacere – aggiunge Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e del CONI – che accogliamo Esselunga nella squadra dei Partner del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. L’Agenda Olimpica 2020 + 5, introdotta dal Comitato Internazionale Olimpico, ha segnato una svolta radicale nella storia dello sport ponendo al centro il tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Per questa ragione è motivo di grande orgoglio che Esselunga abbia scelto di camminare al nostro fianco in questa magnifica avventura testimoniando ancora una volta il proprio legame con il mondo dello sport e con i valori che Milano Cortina 2026 vuole rappresentare”.

Vincenzo Novari, CEO della Fondazione Milano Cortina 2026, conclude: “Sono felice di dare il benvenuto ad Esselunga come primo sponsor delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Continueremo in questa direzione coscienti delle sfide che ci attendono nel prossimo futuro, ma anche consapevoli che quello di oggi è un ottimo punto di partenza. Il processo di consolidamento del nostro posizionamento commerciale di fronte al Sistema Paese è solo all’inizio: questo è il primo di una serie di accordi di grande valore che presto verranno annunciati e che saranno fondamentali per la realizzazione dei nostri Giochi”.

Joint venture tra Conad e Intema per l’e-commerce di domani

Sviluppare a Potenza, in Basilicata, il centro servizi nazionale di supporto ai clienti web di Conad ed implementare innovative soluzioni di e-commerce e customer care. È questo l’obiettivo principale dell’accordo siglato nei giorni scorsi a Bologna tra Conad e lntema, società lucana di Information Technology.

La partnership tra il principale player italiano della GDO e l’azienda potentina è il coronamento di un rapporto ormai quinquennale nato proprio per disegnare e realizzare insieme soluzioni innovative legate ai processi di “click and delivery”: dalla piattaforma di commercio elettronico al sistema di pagamento online, dalla predisposizione e l’instradamento dell’ordine alla consegna a domicilio fino alle strategie e le attività di marketing e post-vendita.

«Abbiamo deciso di realizzare al Sud – afferma Francesco Avanzini, Direttore Generale Conad – il primo Hub di servizi avanzati a supporto di tutta la nostra clientela. In linea con la filosofia di Conad – che vede al centro proprio il rapporto con il cliente – vogliamo portarci sulla frontiera della omnicanalità attraverso soluzioni innovative per il supporto e l’assistenza della clientela».

«Una joint venture per accompagnare nella trasformazione digitale un grande player nazionale come Conad rappresenta per noi, – dichiara l’AD di Intema, Pasquale Carranouna nuova ed importante sfida. Siamo già impegnati nel disegnare e realizzare soluzioni software innovative (che integrano anche intelligenza artificiale e big data) come la nuova piattaforma “Hey Conad” dedicata all’e-commerce e ai servizi digitali che sarà lanciata breve».

Il Consorzio COMIPRO entra nel Gruppo Crai

Dal primo gennaio 2023 il Consorzio Comipro, precedentemente legato in un’alleanza d’acquisto col Gruppo VéGé, entrerà a far parte del Gruppo Crai, storica realtà della distribuzione moderna attiva in Italia da quasi cinquant’anni e leader nella multicanalità.

L’ ingresso contribuisce a rafforzare ulteriormente la Centrale Crai ed a consolidare il presidio del Gruppo nel canale drugstore, dove detiene la seconda posizione in Italia come quota di mercato pari a 31.4%.

Il Consorzio nasce nel 1981 come organizzazione collaborativa che racchiude al suo interno gruppi di imprenditori, grossisti, esperti del settore del cura casa e persona. Il suo obiettivo primario è di proporre accordi sempre vantaggiosi, di garantire l’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento e distribuzione e soprattutto mantenere intatti i valori originari basati sul rapporto mutualistico e solidale.

Oggi il Consorzio Comipro, opera con 43 Consorziati specializzati nei settori cura casa e persona con una rete di 528 punti vendita diretti e affiliati, rappresentando una quota di mercato di 0,4 punti nel mercato drugstore e un fatturato alle casse superiore ai 390 milioni di euro.

“Grazie all’ingresso del Consorzio Comipro, Crai Secom rafforza ulteriormente la sua posizione di secondo player del settore cura casa e persona in Italia – afferma Giangiacomo Ibba, Amministratore Delegato del Gruppo Crai. Questo ingresso importante conferma che la direzione strategica che abbiamo intrapreso di dare maggior valore alle reti distributive che fanno parte del gruppo che rappresento è la strada giusta. Ringrazio Il Consorzio Comipro per la scelta poiché, con una presenza territoriale di valore e numericamente importante, esprime al meglio lo stesso spirito di multicanalità che caratterizza il nostro Gruppo”.

“In Crai abbiamo trovato una Centrale con una visione strategica del futuro allineata alla nostra. Siamo quindi molto soddisfatti di entrare a far parte del Gruppo – dichiara Vittorio Bagnasco, Presidente del Consorzio Comipro – e siamo certi che insieme rafforzeremo la nostra presenza sul territorio, continuando a valorizzare Imprese e Persone, valori da sempre imprescindibili che ci legano e accomunano”.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare