CLOSE
Home Tags Pet care

Tag: Pet care

Pet care & food, un mercato da 3,6 miliardi di euro

Altro che rallentamento dell’economia e calo del potere d’acquisto: noi italiani quando si tratta dei nostri amici a quattro zampe non badiamo a spese. Secondo i dati diffusi da NielsenIQ (NIQ), metà delle famiglie compra cibo per cani e gatti, per un valore di 2 miliardi di euro nella sola Gdo. Cifra che fa di questa categoria una delle prime nel largo consumo confezionato. Se al computo si aggiungono le grandi catene specializzate, l’esborso sale a 3 miliardi di euro. NIQ stima che l’intero mercato pet (inteso come somma della parte food e del cosiddetto care, cioè tutto ciò che attiene alla cura dell’animale) sia arrivato a valere 3,6 miliardi di euro nell’anno terminante a luglio 2025, con i punti vendita specializzati che contribuiscono per il 30% del fatturato.
Le proiezioni di NIQ relative all’intero 2025 vedono il pet care & food raggiungere i 4,8 miliardi di euro, il che vorrebbe dire una crescita superiore al 30% rispetto all’anno terminante a luglio. Cifra clamorosa, confermata a InstoreMag dall’ufficio stampa della società di ricerche di mercato. Un incremento simile dovrebbe registrarlo anche la fetta più rilevante dell’industry (>80%), cioè il comparto del cibo per i 21 milioni di cani e gatti che popolano le case italiane: la previsione di NIQ in questo caso è che il 2025 si chiuda con un valore superiore ai 4 miliardi di euro. Qualche dubbio resta, legato al fatto che i dati in questione provengono da una nota diffusa a margine di un evento tenuto da NIQ per annunciare una serie di nuovi servizi relativi al comparto pet, tra cui l’ampliamento delle rilevazioni ai punti vendita delle catene specializzate. E dunque variazioni così marcate potrebbero essere dovute in larga parte a una differenza nel perimetro distributivo considerato.

E-COMMERCE IN CRESCITA
Di sicuro c’è il peso, assai consistente, del digitale: nell’anno terminante a giugno 2025, le vendite in questo canale di prodotti appartenenti al pet food & care nei principali Paesi Europei (Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Italia) hanno raggiunto i 10,3 miliardi di euro, rappresentando il 41% del totale. In tutti i mercati la crescita online ha superato quella offline. Il Regno Unito ha la quota e-commerce più alta (54,4%; +2,8 pp rispetto a giugno 2024), segno di maturità digitale, mentre Spagna e Italia, che partono da un valore inferiore, mostrano l’incremento più elevato con +14,3% e +10,7% rispettivamente.
I numeri testimoniano come il canale digitale stia diventando sempre più strategico per il pet food & care, grazie alla maggiore diffusione e all’utilizzo dell’e-commerce in tutte le categorie. NIQ rileva tre tendenze nelle modalità di acquisto da tenere in considerazione:

  • Direct to consumer (D2C): acquista importanza e può comportare la perdita di consumatori a favore dei nuovi operatori;
  • Marketplace: dominano le vendite di accessori (71%), mentre il retail resta prevalente per pet food (89%) e lettiera per animali domestici (88%), evidenziando la necessità di strategie di canale differenziate per categoria;
  • Social commerce: nel Regno Unito, TikTok shop è stato lanciato nel 2021 e da allora ha raggiunto una posizione di rilievo classificandosi come terzo merchant e-commerce, con 3,8% di quota di mercato. In Italia, TikTok shop dopo 18 settimane ha raggiunto una quota dello 0,4% posizionandosi 25esimo.

QUESTIONE DI STILE
In Italia a comprare cibo per cani e gatti sono 13 milioni di famiglie e l’acquisto medio è pari 8,45 euro. Una media che, però, non racconta la moltitudine di diversi atteggiamenti, abitudini e canali che caratterizzano i consumatori. Attraverso l’analisi sul panel consumer proprietario e Sinottica (strumento di analisi che fornisce insight sulla fruizione dei media nei diversi segmenti di popolazione), NIQ ha individuato 7 stili di acquisto che vanno dai Wellbeing Seekers – molto attenti al benessere in generale, sia proprio che degli animali domestici – ai Basic Owners, che approcciano il mondo pet con un atteggiamento estremamente razionale e funzionale, senza spazio per l’investimento emotivo.
A spiccare per crescita sono però gli Inno Seekers, segmento che cerca innovazione, prodotti premium e che vede l’animale domestico come parte integrante della famiglia, con esigenze e attenzioni dedicate. Pesano il 18% del totale giro di affari pet food (cane+gatto), hanno la spesa più alta di tutti (414,3 euro) e presentano delle peculiarità:

  • Il profilo: gli Inno Seekers vivono in centri urbani medio grandi, prevalentemente del Nord Europa. Con un’età media di 51 anni, presentano un elevato livello di istruzione e reddito, spesso single o senza figli conviventi. Cercano benessere a 360° attraverso innovazione, cura di sé, viaggi, cultura, relazioni e realizzazione professionale.
  • Come intercettarli: segmento più attento alla comunicazione, in particolare alla pubblicità sui media tradizionali e non. I touchpoint più efficaci sono cinema, siti web aziendali e recensioni online. I canali digitali mostrano performance superiori e il target predilige pubblicità progressiva e brand che sponsorizzano eventi culturali.

UNA NUOVA GUIDA DI CATEGORIA
Come già anticipato, per dar modo di conoscere più nel dettaglio il comparto pet, NIQ ha allargato la propria visione: “Da questo ottobre 1.190 punti vendita delle catene specializzate andranno ad ampliare le nostre rilevazioni – annuncia Fabrizio Marazzi, Product Leader Retail Measurement Western Europe di NielsenIQ –. Resta separato il dato delle vendite effettuate online che rimane comunque indagabile. Questo ampliamento è di significativa importanza considerando che ci permette di aumentare del +26% la copertura delle vendite effettuate nel comparto”.
Abbiamo voluto arricchire i nostri strumenti di analisi a supporto di industria e distribuzione – aggiunge Antonella Atteno, Sales Manager Pet Care Industry di NielsenIQ Italia – per affrontare sfide chiave come posizionamento, assortimento, innovazione e comportamento d’acquisto. Da queste premesse siamo partiti per presentare al mercato le novità di NielsenIQ: il potenziamento del Panel Retailer con l’integrazione del canale specializzato; la segmentazione per Pet Style, una nuova chiave per interpretare le famiglie italiane in base al loro approccio al Pet Care. Infine, TradeDimensions Pet, la prima Guida NielsenIQ di categoria”.
In arrivo a dicembre 2025, TradeDimensions Pet offrirà una mappatura completa del canale fisico, includendo la Gdo, il canale specializzato (compresi i pet store della Gdo), il canale fai-da-te, il mondo dei garden e dei consorzi agrari. TradeDimensions Pet manterrà la struttura delle altre Guide NielsenIQ: per ognuno degli oltre 32.000 punti di vendita mappati ci saranno informazioni anagrafiche, georeferenziazione, caratteristiche strutturali, servizi offerti e indicatori di potenzialità attrattiva a supporto delle attività strategiche di industria e distribuzione in questo mercato.

Couponing: siglata la partnership tra Savi e L’Isola Dei Tesori

Partnership in vista tra la marketing technology company Savi e la catena del pet care L’Isola dei Tesori: grazie alla collaborazione, i digital coupon potranno essere utilizzati negli oltre 300 store della catena presenti sul territorio nazionale. L’accordo permetterà inoltre ai partner di Isola dei Tesori di raggiungere i propri clienti in maniera mirata, smart e sicura con promozioni spendibili in una delle principali catene specializzate e massimizzare l’efficacia delle loro campagne promozionali, con evidenti vantaggi sul fronte della sales optimization.

Oltre all’efficientamento dell’intero processo di emissione e gestione delle promozioni in cassa, la partnership prevede l’introduzione di nuovi formati digitali, che contribuiranno a rendere il couponing sempre più immediato e rilevante perché basato sul comportamento dei consumatori. I consumatori potranno dunque utilizzare i nuovi format digitali, sempre più diffusi dai brand all’interno delle proprie campagne di digital advertising, accedendo in maniera semplice e istantanea a promozioni su un’ampia categoria di articoli. Già oggi, i prodotti del settore petfood rappresentano una quota del 7,5% nel totale dei buoni sconto diffusi nel nostro Paese, con un trend in forte crescita vista la sempre maggior presenza di animali domestici nelle case degli italiani. Oltre ai normali buoni sconto cartacei, oggi sempre più consumatori scelgono i coupon dematerializzati che consentono di abbattere il consumo di carta e di ridurre il tempo necessario per la loro validazione. Nel 2023 si è dunque assistito a una crescita consistente nell’utilizzo dei buoni sconto digitali, aumentati del 45% in un solo anno, portando tale soluzione di acquisto a raggiungere il 14,5% del totale transato in cassa.

“L’accordo con L’Isola dei Tesori si inserisce nella nostra strategia di medio-lungo periodo volta a agevolare l’esperienza di acquisto per i consumatori, favorendo la diffusione dei coupon digitali presso una rete sempre più ampia di partner” ha dichiarato Andrea Zermian, Sales and Marketing Director Savi. “Con questo passo, Savi consolida il suo ingresso nel mercato del pet-food e del pet-care, un settore in continua ascesa nel nostro Paese, che vede un giro d’affari superiore ai 3 miliardi di euro e che può contare su un enorme bacino di consumatori, con 4 famiglie su 10 che oggi accolgono un animale da compagnia”.

Osservatorio Immagino approfondisce i trend di consumo del pet care

L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che verrà pubblicato a giugno, ha approfondito i trend di consumo emersi nel corso del 2022 nel mondo della nutrizione per cani e gatti domestici. Sotto il radar finisce dunque il mondo del pet care, preso in esame attraverso tutte le informazioni presenti sulle etichette dei prodotti presenti in supermercati e ipermercati e incrociandole con le rilevazioni di NielsienIQ sul venduto.

In questa prima analisi l’Osservatorio Immagino ha rilevato le caratteristiche e l’andamento delle vendite di oltre 4.700 prodotti del pet care, per circa l’80% destinati all’alimentazione di cani e gatti, identificandone le principali tendenze di mercato.

«Tra tutti i fenomeni di consumo identificati e monitorati dall’Osservatorio Immagino, il pet care mostra i trend più dinamici nelle aree del free from, del rich-in e dell’italianità» spiega Samanta Correale, business intelligence manager di GS1 Italy. «Sono questi tre ambiti a sviluppare la maggior parte dell’offerta e della domanda di prodotti destinati alla nutrizione di cani e gatti, analogamente a quanto accade per l’alimentazione umana. Quindi, se è vero che gli italiani mostrano una maggiore attenzione per la propria salute e per la propria alimentazione, i pet owner affrontano con questo stesso approccio anche la nutrizione del proprio animale da compagnia».

Circa un prodotto su due destinato all’alimentazione di cani o gatti rientra nell’area del rich-in, ossia evidenzia in etichetta la presenza in forma assoluta o accresciuta di un componente benefico, come vitamine, proteine od Omega 3. Queste oltre 1.800 referenze per la nutrizione hanno evidenziato un trend a valore di +6,7% rispetto al 2021, accentuato per alcuni claim, come prebiotici, ingredienti naturali e minerali, dove hanno vissuto anche una crescita dei volumi venduti. A volume, invece, le quantità vendute sono calate di -6,8% rispetto all’anno precedente.

Il secondo paniere per numero di prodotti a scaffale è quello del free from, che include 1.708 referenze accomunate dalla presenza in etichetta di claim che ne sottolineano l’assenza o la presenza ridotta di una componente, come coloranti, zuccheri od OGM. Il bilancio 2022 di questo paniere è stato positivo: le vendite sono aumentate di +15,1% a valore e di +2,0% a volume. I claim particolarmente apprezzati dai pet owner sono stati “low calories”, “grain free/low grain” e “sugar free”. Trend particolarmente dinamici e positivi anche per i 517 prodotti che riportano sulle confezioni almeno un claim relativo alla loro italianità, come “made in Italy”, o la bandiera italiana. Il 2022 si è chiuso con un aumento di +21,5% del giro d’affari di questi prodotti e una crescita di +9,1% dei volumi venduti. Un andamento che ha riguardato tutti i claim, ad esclusione di “100% italiano”, in calo sia a valore che a volume.

Derby storico: sul web i gatti superano i cani. L’analisi di idealo

Cane o gatto? Cinofilo o gattaro? L’annosa diatriba  si riversa sul web e segna una rimonta  ‘dell’ultimo anno’: l’interesse online sul portale italiano di idealo nei confronti dei prodotti per Gatti è infatti quasi raddoppiato nel corso del 2020, con un trend di crescita maggiore rispetto a quello dei prodotti per Cani.

Lockdown e isolamento: meglio con un gatto

Le ricerche online di prodotti per animali negli ultimi 12 mesi sono più che raddoppiate (+127,0%)[1] secondo idealo, nei mesi più difficili della pandemia, hanno deciso di approfittare del tempo a disposizione e della permanenza a casa per compiere il passo decisivo e adottare un compagno animale da accudire e con cui condividere le giornate, specialmente quelle dei bambini senza scuola e amici[2].

In tema di amico a 4 zampe ecco la novità: le ricerche online di prodotti per gli amati felini sono aumentate nell’ultimo anno del +98,5% contro un aumento del +83,3% di quelle per i prodotti per i cani[3].

Gli aumenti più considerevoli si sono registrati proprio nei periodi in cui sono cominciate le restrizioni per contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2, a marzo (+116,6% di intenzioni di acquisto) e a ottobre 2020 (+161,9%) rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.

Protagonisti dei social

I gatti sono ormai le star indiscusse del web e dei social e spesso hanno dei profili dedicati dove vengono raccontate le loro giornate tra le cure amorevoli del padrone, i giochi e le fusa sul divano.

L’amore degli Italiani per il proprio micio si traduce anche nell’acquisto di molti prodotti per la sua cura e per soddisfare la sua vanità. Tra i prodotti più cercati online nell’ultimo anno, al primo posto troviamo il Cibo per Gatti con proposte specifiche formulate per garantire il benessere e la salute del proprio gatto. Seguono i Trasportini, i Tiragraffi, le Lattiere e gli accessori per la Toelettatura[4]

L’e-commerce è intervenuto in soccorso dei nuovi padroni di gatti, aiutandoli a risparmiare online sugli acquisti per il loro beniamino.

Con la comparazione dei prezzi e l’acquisto nel mese più conveniente, infatti, nel corso degli ultimi 12 mesi il risparmio massimo medio sui prodotti per animali ha sfiorato il -25,0%. Ma sui prodotti per i gatti il risparmio massimo medio è stato di gran lunga superiore acquistando online con l’aiuto della comparazione: -70,6% sui Giochi, -61.0% sui prodotti per la Toelettatura, -42,7% sui Tiragraffi e -30,3% sul Cibo per gatti[5].

Identikit del gattofilo/a

Tra coloro che hanno comparato i prodotti per Gatti sul portale italiano di idealo, la maggior parte è costituita da donne (57,4%). Si tratta di una percentuale più alta rispetto alle ricerche “al femminile” (48,2%) per i Prodotti per animali nel loro complesso.

L’identikit della gattofila o del gattofilo online è una persona con meno di 44 anni di età (55,4% degli utenti interessati alla categoria dei Gatti). Le regioni con più amanti dei gatti sono la Lombardia, il Lazio e la Toscana. Quelle con il maggior trend di crescita durante la pandemia di COVID-19 sono state invece la Calabria, il Trentino-Alto Adige e la Sardegna[6].

“La presenza di un quattro zampe in casa è benefica per tutta la famiglia. Il loro effetto sulla nostra salute è evidente ancor di più nei periodi più difficili come quelli che abbiamo vissuto lo scorso anno – ha dichiarato Filippo Dattola, Country Manager di idealo per l’Italia – Siamo felici di notare che, almeno online, le nuove adozioni di cuccioli durante i periodi del lockdown siano state accompagnate da premurose cure da parte dei loro padroni che hanno approfittato delle offerte della rete per acquistare gli alimenti adatti e tutto l’occorrente per una felice convivenza”.

[1] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto dei Prodotti per Animali sul proprio portale italiano. Periodo: da febbraio 2020 a gennaio 2021, messo a confronto con i dodici mesi precedenti.

[2] Nel 2020 l’ong animalista Enpa ha trovato casa in Italia a 8100 cani e 9500 gatti, oltre il 15% in più rispetto al 2019, per un totale di 17.600 animali domestici.

[3] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto delle categorie Gatti e Cani sul proprio portale italiano. Periodo: da febbraio 2020 a gennaio 2021, messo a confronto con i dodici mesi precedenti. Interesse online: Gatti (25,8% delle intenzioni di acquisto) e Cani (38,4%). Crescita in termini di intenzioni di acquisto: Gatti (+98,5%) e Cani (+83,3%).

[4] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto della categoria Gatti sul proprio portale italiano (score da 0 a 100). Periodo: da febbraio 2020 a gennaio 2021. Interesse online: Cibo per gatti (100,0), Trasportini (73,2) Tiragraffi (48,3), Lettiere per gatti (39,4) e Toelettatura (15,7).

[5] idealo ha analizzato i prezzi medi mensili per la categoria dei Gatti sul proprio portale italiano. Periodo: da febbraio 2020 a gennaio 2021. Per calcolare il risparmio massimo medio nell’arco di un anno, per ogni categoria il mese più vantaggioso è stato messo a confronto con quello più caro.

[6] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano per la categoria Gatti. Periodo: da febbraio 2020 a gennaio 2021, messo a confronto con i dodici mesi precedenti. Distribuzione dell’interesse online ogni 100mila abitanti (score da 0 a 100): Lombardia (100,0), Lazio (97,2), Toscana (69,1), Emilia-Romagna (61,6), Piemonte (58,9), Abruzzo (56,5), Veneto (55,7), Liguria (53,0), Marche (51,5), Trentino-Alto Adige (51,3), Campania (50,5), Sicilia (45,9), Umbria (45,5), Puglia (45,1), Friuli-Venezia Giulia (43,3), Sardegna (41,0), Calabria (28,0), Molise (25,9), Basilicata (18,6) e Valle d’Aosta (16,3). Crescita dell’interesse online: Calabria (+214,2%), Trentino-Alto Adige (+207,5%), Sardegna (+195,2%), Campania (+158,8%), Sicilia (+155,9%), Umbria (+150,8%), Basilicata (+148,9%), Puglia (+142,7%), Lombardia (+125,4%), Toscana (+121,4%), Marche (+120,6%), Abruzzo (+115,5%), Molise (+111,6%), Veneto (+110,2%), Lazio (+103,5%), Friuli-Venezia Giulia (+94,4%), Emilia-Romagna (+94,3%), Piemonte(+93,3%), Liguria (+74,5%) e Valle d’Aosta (+9,2%).

 

 

Pet food: la salute dei nostri animali non ha prezzo. La ricerca Maxi Zoo

Sull’aspetto nutrizionale e salutistico non si transige. Neanche quando si tratta di animali domestici. Ecco il primo dato emerso dalla ricerca che Maxi Zoo ha commissionato a Censuswide*.  Più della metà dei rispondenti afferma infatti diessere disposto a spendere di più per una maggiore qualità in tutti i prodotti pet food, contro il 35% dei rispondenti per cui il pet care è l’ambito in cui cercare la qualità più elevata a qualsiasi costo. Solo il 4% degli intervistati, invece, afferma di essere più propenso a investire in accessori come giochi, collari e indumenti.
Nonostante si affrontino spese che già possono superare i €100 al mese, un
italiano su quattro è disposto a spendere almeno €30 in più per assicurare alimenti di
maggiore qualità al proprio animale domestico.
Sul fronte pet care, invece, un italiano su tre afferma di essere disposto a
spendere di più per shampoo, spazzole, deodoranti e altri prodotti per cura e bellezza (anche
questo settore in grande crescita, +15% a valore). A prestare maggiore attenzione a
quest’aspetto è la fascia più giovane dei rispondenti, quella dei millenial, ossia coloro che
hanno tra i 18 e i 34 anni (che costituiscono, infatti, il 40% dei rispondenti).
Rimane importante la ricerca del perfetto rapporto qualità-prezzo: anche grazie a offerte e
prodotti scontati, è infatti la norma per il 64% degli Italiani, soprattutto per quanto riguarda le
rispondenti donne (quasi il 67% delle quali si premura di trovare un equilibrio vantaggioso tra
costo e qualità). Il 26% dei proprietari intervistati, invece, non bada a spese; di questi, il 40% è
compreso tra i 16 e i 34 anni.
Importante il rapporto di fiducia che si instaura tra proprietari e prodotti a marchio
esclusivo: quasi la metà dei rispondenti (48%) afferma di essere cliente abituale di private
label, con cui si trova bene. L’attenzione data alla marca esclusiva e alla sua promessa di
qualità risulta essere maggiore salendo di fascia d’età: quasi la metà dei rispondenti si
colloca nella fascia tra i 35 e i 54 anni.
Ultimo dato, la frequenza con cui ci si reca nei pet store: per il 96% dei proprietari è almeno
un appuntamento mensile, mentre per più del 46% degli intervistati è un appuntamento
settimanale fisso.

 

 

* La survey è stata condotta dall’istituto di ricerca Censuswide fra il 18/05/2018 e il 21/05/2018 su un campione di 1.007 proprietari di animali domestici italiani.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare