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Conserve Italia punta ad aumentare del 19,5% i volumi di pomodoro trasformato

È entrata nel vivo da alcuni giorni la campagna di trasformazione del pomodoro da industria di Conserve Italia, gruppo cooperativo agroalimentare che nell’esercizio 2023-24 ha raggiunto un fatturato gestionale consolidato di 1,2 miliardi di euro ed è attivo nel settore delle conserve rosse con i marchi Cirio, Valfrutta, Jolly Colombani e Pomodorissimo – Santarosa (in licenza). Quest’anno Conserve Italia, che riunisce 36 cooperative agricole e presidia i mercati di oltre 80 Paesi in tutto il mondo, punta a trasformare 515.000 tonnellate di pomodoro 100% italiano (in aumento del 19,5% rispetto al 2024), coltivato dai soci su più di 6.000 ettari nei principali areali di Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Puglia e Basilicata. Quasi 1.400 lavoratori stagionali sono stati assunti per garantire la piena operatività dei cinque stabilimenti coinvolti in una campagna che, avviata nella seconda metà di luglio, proseguirà fino a fine settembre. Più di 550 addetti sono stati assunti nel sito di Pomposa (FE) dove quest’anno è prevista la lavorazione di 260.000 tonnellate di pomodoro; 70 lavoratori stagionali nello stabilimento di XII Morelli (FE) dove si punta a trasformare 38.000 tonnellate di pomodoro, 120 a Ravarino (MO) con un programma di trasformazione di 80.000 tonnellate (comprese 18.000 di pomodoro biologico), 200 ad Albinia (GR) per un programma di 84.000 tonnellate e 450 lavoratori stagionali a Mesagne (BR) con l’obiettivo di 53.000 tonnellate, prevalentemente di pomodoro lungo per la realizzazione delle gamme di pelati.

INVESTIMENTI IN IMPIANTI E LOGISTICA
La campagna 2025 segna un passaggio chiave per Conserve Italia: per la prima volta entrano infatti in funzione tutti e cinque i nuovi evaporatori a ricompressione meccanica ribattezzati “Thor” (nella foto a sinistra), un investimento strategico da 25 milioni di euro che rientra nel piano da oltre 86 milioni di euro. Questi impianti assicurano una riduzione di 12.000 tonnellate di emissioni di CO₂ ogni anno, un ulteriore miglioramento qualitativo delle passate e delle polpe, maggiore efficienza energetica, minore consumo idrico, digitalizzazione dei processi e migliori condizioni di lavoro per gli operatori. Inoltre, nello stabilimento di Pomposa, il principale del Gruppo e tra i più grandi in Europa per la trasformazione delle conserve vegetali, è in corso l’ampliamento del magazzino automatico fino a 120.000 posti pallet, mentre sono già stati implementati sistemi di automazione per la movimentazione interna delle merci con l’impiego di 23 mezzi a guida autonoma per migliorare i processi in termini di tracciabilità, efficienza e sicurezza.
Conserve Italia continua a investire per valorizzare al massimo la materia prima conferita dai soci produttori italiani. La nostra forza è una filiera cooperativa autentica, che promuove un’eccellenza del Made in Italy come il pomodoro generando valore e reddito per il sistema agricolo nazionale – dichiara Maurizio Gardini, Presidente di Conserve Italia –. L’avvio di questa campagna del pomodoro è stato condizionato dalle conseguenze delle piogge primaverili che in alcuni casi hanno fatto ritardare i trapianti e quindi ci hanno portato a rivedere alcuni programmi”.
Pier Paolo Rosetti, Direttore Generale di Conserve Italia, aggiunge: “Le innovazioni industriali, logistiche e agronomiche che stiamo mettendo in campo ci consentono di portare sui mercati di tutto il mondo un pomodoro sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, oltre che buono, sicuro e tracciato. Dal seme al prodotto finito, investiamo per garantire e migliorare qualità e sostenibilità”.

Valfrutta entra nel registro speciale dei Marchi Storici

Non c’è quattro senza cinque: riveduto e aggiornato nella numerica, il detto si attaglia bene a Conserve Italia e all’iscrizione di Valfrutta nel Registro speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il brand si aggiunge agli altri quattro – Cirio, Yoga, Derby Blue, Jolly Colombani – del consorzio cooperativo che già potevano vantare lo stesso riconoscimento. “Valfrutta è molto più di un marchio: è l’essenza stessa di Conserve Italia, l’emblema della nostra filiera agricola cooperativa e della qualità della migliore agricoltura italiana – dichiara Maurizio Gardini, Presidente di Conserve Italia (a destra nella foto in basso) –. Non è un caso se nel logo di Valfrutta, realizzato nella sua versione originaria nel 1972, a partire dagli anni ’90 si è deciso di inserire la definizione ‘cooperative agricole’ per evidenziare l’importanza di un patrimonio di proprietà collettiva, custodito dalle sapienti e laboriose mani di migliaia di agricoltori italiani riuniti in cooperative. L’iscrizione nel Registro dei Marchi Storici è un doppio tributo: innanzitutto ai nostri soci agricoltori che, con passione e dedizione, garantiscono ogni anno produzioni di qualità, così come a tutte quelle persone che operano nelle varie fasi della filiera per valorizzare al meglio le eccellenze della nostra terra, realizzando prodotti buoni e sicuri”.

Dal suo esordio sul mercato avvenuto all’inizio degli anni ‘70, Valfrutta ha conquistato milioni di famiglie italiane con prodotti premium che spaziano dai succhi di frutta alle conserve vegetali (in primis di legumi e mais dolce), dai derivati del pomodoro fino all’ortofrutta fresca, incarnando il concetto di “natura di prima mano” (il celebre payoff lanciato nel 1987) insieme all’autenticità e genuinità della produzione agricola italiana. “Siamo orgogliosi di questo traguardo, che conferma la forza e la credibilità di Valfrutta, tra le 20 marche del largo consumo italiano con maggior numero di acquirenti. Valfrutta opera sui diversi mercati: dalla Gdo con le gamme di succhi, conserve vegetali e conserve di pomodoro, al canale bar con l’offerta di succhi biologici e ai prodotti per la ristorazione con le gamme Valfrutta Granchef – afferma Pier Paolo Rosetti, Direttore Generale di Conserve Italia (a sinistra nella foto in alto) –. Questo sigillo ufficiale non è solo un attestato di storicità, ma un’ulteriore garanzia per i consumatori e un segnale di solidità per i nostri partner commerciali, in Italia e all’estero. Chi sceglie i prodotti Valfrutta, sa di poter fare affidamento sull’italianità e tracciabilità della nostra filiera, in alcune gamme verificabile anche attraverso il QR Code, come accade nelle pesche in pezzi, nei legumi e nel mais dolce”.

Nell’ortofrutta fresca Valfrutta presidia il segmento premium con prodotti di eccellenza della filiera cooperativa italiana, promuovendo così il lavoro di migliaia di produttori impegnati nelle coltivazioni con pratiche agronomiche sostenibili e supportati da un gruppo che investe in innovazione tecnologica e varietale. L’iscrizione nel Registro dei Marchi Storici rafforza ulteriormente una marca che fa della genuinità, dell’autenticità e della qualità la sua cifra distintiva” aggiunge Raffaele Drei, Presidente di Valfrutta Fresco Spa, la business unit di Apo Conerpo a cui Conserve Italia (che ne è partner) ha concesso il marchio per la commercializzazione dei prodotti nel mercato del fresco.

Cirio racconta la sua storia alla mostra Identitalia – The Iconic Italian Brands

Cirio, marchio di Conserve Italia, rende omaggio ai 140 anni dell’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti partecipando alla mostra “Identitalia. The Iconic Italian Brands” inaugurata a Roma. All’esposizione, allestita presso Palazzo Piacentini in via Vittorio Veneto 33, Cirio ha portato i manifesti in stile retrò realizzati dal pittore e pubblicitario Leonetto Cappiello a inizio anni Venti, la pubblicità della Salsa Rubra di Carlo Dinelli del 1941 e la riproduzione delle storiche lattine di Pelati che hanno riempito le dispense di decine di milioni di famiglie.

“Con la partecipazione a Identitalia vogliamo raccontare la genialità del fondatore Francesco Cirio, pioniere dell’industria conserviera e tra i primi al mondo a utilizzare la tecnica dell’appertizzazione che ha consentito il consumo di prodotti ortofrutticoli nel corso dell’intero anno, contribuendo così a rivoluzionare le abitudini delle famiglie. E vogliamo anche raccontare oltre 150 anni di una marca che ha accompagnato il vissuto degli italiani e continua a farlo ancora oggi portando sulle tavole delle famiglie le eccellenze della nostra terra” ha dichiarato Maurizio Gardini, Presidente di Conserve Italia.

“Senza Cirio, come recitava uno spot di qualche anno fa, l’Italia sarebbe diversa: è la storia a dirlo. Per questo non potevamo mancare ad un appuntamento così importante come la mostra Identitalia, alla quale partecipiamo con grande convinzione e orgoglio” ha aggiunto il Direttore Generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti.

La mostra Identitalia è visitabile solo su prenotazione ed è aperta al pubblico il venerdì pomeriggio dalle 17:00 alle ore 20:00 e il sabato e la domenica dalle 10:00 alle ore 20:00. Per poter accedere è necessario prenotarsi al seguente indirizzo polo.culturale@mimit.gov.it

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