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Piacere Mio! E Surgital debutta in GDO

Si chiama Piacere Mio! ed è la prima gamma Surgital di piatti pronti surgelati monoporzione rivolta alla Grande Distribuzione. Un brand nuovo con alle spalle tutta l’expertise di un’impresa da 40 anni leader della pasta fresca surgelata per ristorazione e catering.

L’approdo in Gdo è frutto anche di una profonda conoscenza del mercato, nel quale il comparto dei piatti pronti monoporzione surgelati di livello gastronomico risulta non ancora pienamente presidiato. Piacere Mio! infatti rappresenta una novità per l’Italia, che va a intercettare un target potenziale di quasi 9 milioni di consumatori (fonte GfK, dicembre 2018).

La nuova linea, disponibile da settembre 2019, è composta da 6 referenze che conquisteranno gli estimatori della pasta italiana: Garganelli con Ragù ricco e piselli, Tortelloni dal cuore morbido di ricotta e spinaci con burro e salvia, Cappelletti al prosciutto crudo in crema di Parmigiano Reggiano, Spaghetti alla carbonara con guanciale di Norcia, FusiIli con pomodori datterini, olive leccino e capperi e Penne integrali con crema di Taleggio e cavolo nero.

Tra i plus del lancio:

  • gli ingredienti, DOP e selezionati, privi di conservanti, coloranti e aromi aggiunti.
  • il formato monoporzione in un piatto riciclabile progettato per il rinvenimento in microonde in soli 4 minuti e mezzo o in padella in 5/6 minuti.

Piacere Mio! si rivela, quindi una soluzione time saving dall’alto contenuto di servizio, che si rivolge a un target pragmatico, che per esigenze di tempo e praticità dirige le proprie scelte alimentari verso prodotti veloci e funzionali dalla preparazione alla fruizione, senza rinunciare all’appagamento del palato e alla qualità.

Il lancio di questa nuova linea sarà supportato da una campagna advertising nazionale integrata con attività di geo-localizzazione strategica che utilizzano le nuove tecnologie per spingere il drive to store, un sito web dedicato (piaceremio.com) e una social strategy dai contenuti virali per generare passaparola e fidelizzare le community.

Prima colazione, un mercato che vale oltre 10 miliardi di euro

La situazione migliora. Almeno per quanto concerne la colazione. Rispetto  a sei anni fa, infatti, aumenta la percentuale di chi la consuma abitualmente, passando dall’86% all’attuale 88%. Molto bene anche le famiglie con figli sotto i 14 anni.

Rimane un problema con i più giovani: tra i 15 e i 24 anni il numero di chi la salta sale infatti al 18%. Ma perché rinunciano? Per la difficoltà a mangiare appena svegli (29%), la preferenza nel consumare qualcosa a metà mattina (25%), perché ci si alza troppo tardi (16%) o per mancanza di tempo (15%).

Sono questi alcuni dei dati emersi da una ricerca a cura dell’Osservatorio Doxa/UnionFood “Io Comincio Bene” presentata nel corso di un incontro organizzato da Unione Italiana Food,  insieme alla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e la Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA).

I gusti degli italiani

L’indagine Doxa/UnionFood conferma un crescente interesse per i prodotti salutistici: oggi 1 italiano su 2 si dichiara favorevole, e lo sono il 70% degli under 44. Negli ultimi 10 anni lo zucchero presente in biscotti, merendine e cereali da prima colazione è diminuito del 29%. Nei biscotti è stata dimezzata la presenza di grassi saturi, mentre i cereali da prima colazione hanno oggi più fibre (+145%) e meno sodio (-61%).

I prodotti preferiti? Ai primi posti della classifica si confermano pane e fette biscottate, con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao (43%) e biscotti classici o ai cereali, ricchi o salutistici (40%). Al terzo posto troviamo merendine e brioches confezionate (16%) – molto amate soprattutto dagli under 34 – e yogurt (12%): due scelte in crescita rispetto al 2013. Resta stabile il consumo di muesli e cereali da prima colazione (8%), molto amati dai giovanissimi: sono consumati dal 19% degli under 24. Il consumo di frutta fresca si ferma al 6%.

Tra le bevande si conferma caffellatte o cappuccino in cima alle preferenze (33%), seguito da caffè (32%) e latte (31%). Quarto posto invece per tè e tisane (12%). Cresce il numero di chi sceglie un caffè espresso a colazione, passando dal 19% del 2013 al 24% del 2019. A farne il maggior consumo è la fascia di età tra i 25 e i 34 anni. I giovani preferiscono soprattutto latte (56%) e succhi di frutta o spremute (26%).

L’andamento del mercato

Una volta visto cosa piace e a chi, vediamo adesso come performa il mercato.

Esclusi latte e yogurt, nel 2018 la produzione a valore dei prodotti usati anche per la prima colazione è stata di circa 10 miliardi e 440 milioni di euro. Il comparto biscotteria cresce a valore del +2,6% tra 2018 e 2017, positivo pure l’andamento di merendine e torte (+0,8% di crescita a valore). Volumi in ascesa anche per il caffè: giunto a quasi 6 kg l’anno pro capite. Bene anche succhi e nettari di frutta e ortaggi,che hanno toccato nel 2018 gli oltre 660 milioni di euro di fatturato (per un consumo domestico che arriva a oltre 90% del totale). Andamento a due facce per tè, infusi, tisane e camomilla, dove a volumi di produzione sostanzialmente stabili (2.620 milioni di filtri immessi sul mercato pari a un -0,4%) fa da contraltare una buona crescita a valore (+1,8%).

In linea con il trend della naturalità, assistiamo anche al successo di alcune categorie specifiche.

Come muesli e cereali, per esempio, il cui consumo pro-capite è giunto a 1,6 kg. Stessa cosa per le marmellate, con una forte spinta delle varianti dietetiche, e il comparto della produzione di miele: alle circa 148 milioni di vendite a scaffale si sono aggiunti i circa 17 milioni di prodotto usato come ingrediente dall’industria di seconda trasformazione, per un totale di 165 milioni di euro.

Discorso un po’ più articolato, invece, per il latte che rivela un andamento un po’ ondivago.

Stando ai dati di Assolatte, infatti, si evince che non va molto bene il prodotto a durabilità minore: l’ESL (Extended shelf life) ha infatti chiuso il 2018 con un calo del -3,9% in volume e del -2,4% in valore, mentre il Fresco ha evidenziato perdite pari a -7,6% a volume e -6,6% in valore. Cresce invece del +4,0% in volume e del +6,5% in valore il Latte ESL (microfiltrato ad alta pastorizzazione). Performance non positiva per il latte a lunga conservazione, quello UHT (-5,8% in volume e -5,5% in valore). Di contro, yogurt e latti fermentati mostrano una leggera ripresa (+0,7%) dei consumi che, nel canale Gdo (discount esclusi), arriva a 326mila tonnellate. A spingere i consumi sono i prodotti santé (+1,6%), che valgono più di 1/4 delle vendite e sono la seconda categoria preferita dagli italiani, dopo gli yogurt interi. Performance positive nel 2018 anche per gli yogurt da bere, i bi-comparto e lo yogurt greco (+2,7%).

 

 

 

Melandri Gaudenzio presenta i suoi nuovi popcorn colorati. Di rosso, giallo e blu

La Melandri Gaudenzio – azienda specializzata in legumi, cereali e semi – presenta tre nuovi prodotti a marchio MelandriPOP: mais per pop corn biologico naturalmente colorato (perché appartenenti a tre differenti varietà di mais), grazie alle benefiche sostanze contenute.

Rossi, blu o gialli, biologici e di produzione italiana, questi pop corn nascono dalla riscoperta e dalla valorizzazione da parte della Melandri Gaudenzio di antiche varietà che si caratterizzano per le alte qualità organolettiche.

Ruby Red è una varietà di mais rosso rubino, caratterizzato da fiocchi bianchi di piccole dimensioni e dal gusto croccante e raffinato.

Blu Diamond è una varietà di mais blu che deve il suo colore al contenuto di antociani, antiossidanti che rappresentano una protezione contro i radicali liberi e l’invecchiamento dei tessuti. Dal gusto leggermente dolce, è caratterizzato da bianchissimi fiocchi che si sciolgono in bocca.

Il mais per popcorn giallo Butterfly è il classico intramontabile ricco di gusto e qualità per chi ama il popcorn.

I mais Melandri Gaudenzio sono disponibili in confezione doypack da 120 g (pari a 4 porzioni da 30 g) con euroforo che ne facilita l’esposizione a scaffale. La zip apri e chiudi consente di utilizzare la dose desiderata, di richiudere la confezione e di garantire una conservazione ottimale.

Divertente e coloratissima la grafica che caratterizza la confezione (provvista anche di finestrella trasparente che permette di ammirare il prodotto all’interno), con il marchio della linea nel quale le lettere “fanno POP”, saltando come fiocchi in padella; quegli stessi fiocchi che formano una allegra texture sul grande fondo colorato del pack: rosso, blu e giallo, come le varietà del mais.

 

Teddi: in autunno in arrivo due nuovi gusti

Fine dell’estate e arrivo di novità per Teddi, brand di yogurt biologico dedicato ai bambini, che da oggi ha una ricetta più semplice, pulita, 100% naturale, che prevede l’utilizzo di solo latte italiano biologico. Un rinnovamento che si esprime anche nel nuovo logo e nel packaging che, però, mantiene invariata l’immagine della mascotte, il simpatico orsetto amico della natura e da sempre simbolo degli yogurt Teddi. Non solo, in autunno Teddi si arricchisce di due nuovi gusti: il primo è lo yogurt bianco naturale Demeter, preparato con latte biodinamico italiano, proveniente da allevamenti che utilizzano unicamente metodi biologici e biodinamici. Nel banco frigo della Grande Distribuzione, può vantare di essere l’unico prodotto con marchio Demeter per bambini. Altra novità, altrettanto esclusiva sullo scaffale degli yogurt dedicati ai più piccoli, è il Teddi Mela&Prugna, un abbinamento di gusto, piacevole e delicato, dove la bontà delle mele si accompagna alla dolcezza e alla succosità delle prugne. La linea Teddi comprende anche le referenze: albicocca, fragola, banana, pera e biscotto.

 

Vino ed e-commerce, meno social ma di qualità e un focus sugli autoctoni

Vino ed e-commerce: qual è lo stato dell’arte? Ce lo racconta la  sesta edizione della ricerca condotta da Omnicom PR Group Italia, società di consulenza strategica in comunicazione attiva.

Ne emerge che si comunica su meno canali social ma che quelli prescelti sono di qualità più elevata. Inoltre è in crescita l’e-commerce proprietario, visto come opportunità per estendere il dialogo con i consumatori, quanto alla content strategy, infine, il focus è sui vitigni autoctoni. Opportunità ancora da cogliere su user experience dei siti, assistenza clienti via chat e utilizzo formati Podcast per raccontare vino e territorio.    

Vediamo adesso come nel 2019 si è evoluto il comparto digitale

I canali social

Instagram continua a crescere rispetto a tutti gli altri social, con un incremento di follower del 71% rispetto al 2018, segno di un crescente interesse verso il social network da parte dei brand ma anche da parte dei giovani verso il mondo del vino. Non solo, oggi sono 17 su 25 le aziende ad avere un account ufficiale (contro le 15 del 2018 e le 6 del 2014). Facebook rimane stabile con 21 aziende su 25 ad avere un account ufficiale mentre migliora la frequenza di aggiornamento settimanale (72% delle cantine nel 2018 contro l’84% del 2019). YouTube e Twitter non invertono il trend degli ultimi anni, risultano poco presidiati e aggiornati (il primo utilizzato spesso come “archivio”, il secondo per comunicare sporadicamente news sull’azienda).

e-commerce

Nell’epoca di Amazon e dei player specializzati in e-commerce del vino è interessante notare che – negli ultimi 12 mesi – le aziende con e-commerce proprietario sono passate da 3 su 25 (2018) a 6 su 25 (2019).  Una controtendenza quindi, forse guidata dalla volontà di accompagnare il consumatore lungo tutto il percorso d’acquisto, senza lasciare a terze parti – nell’ultimo miglio – storytelling, packaging del prodotto e assistenza clienti. 

Autoctoni, food pairing e sostenibilità

Tutte le aziende menzionano, a vario titolo, i vitigni autoctoni (nel 2018 erano il 64%, nel 2014 solo il 19%).

Varia il livello di approfondimento: alcune cantine non si limitano a citarli, ma dedicano spazio alla descrizione dei vitigni e alla scelta di utilizzo, altre dedicano particolare attenzione al tema con un’intera sezione del loro sito.

13 cantine su 25 (52%) fanno riferimento a percorsi di degustazione (nel 2018 erano il 40%, solo il 15% nel 2014). Interessante il trend del “food pairing” (abbinamenti vino-cibo) che vede 10 aziende su 25 protagoniste.

Seppur con diversa intensità, nel 2019 il 100% delle aziende (76% nel 2018 e 37% nel 2017) tratta il tema sostenibilità menzionando certificazioni, efficienza energetica, gestione sostenibile delle risorse naturali e agricoltura priva di pesticidi.

Lingue e chat

Le aziende scelgono di comunicare principalmente in lingua italiana e inglese sui loro siti. Nel 2019, dopo l’italiano (25 su 25), abbiamo l’inglese (21 cantine su 25) seguito dal tedesco (7 su 25), cinese (3 su 25) e russo (2 su 25).  Sui social, 10 aziende su 25 propongono contenuti in lingua straniera. Di queste 10, solo 5 hanno pagine interamente dedicate a mercati esteri.

Per ciò che concerne le chat – quasi tutte su Messenger – solo 12 aziende su 25 hanno risposto a richieste di informazioni.

Opportunità: Podcast, user experience e link-in

Nessuna azienda offre Podcast, aree di miglioramento arrivano anche dall’user experience di alcuni siti, concepiti fino ad oggi per essere solo una vetrina di prodotti (solo 8 su 25 hanno un punteggio superiore al 7 in una scala da 1 a 10) e poco ingaggianti con i visitatori.

Infine, continuano ad essere importanti in ottica SEO (Search Engine Optimization) i siti esterni di qualità (link-in) che rimandano ai website delle cantine, su questo un buon lavoro di ufficio stampa e digital PR può aiutare molto.

Classifica presenza online delle prime aziende vinicole italiane per fatturato

 

*Classifica “Indagine sul settore vinicolo”, Ufficio Studi Mediobanca (Milano, 4 aprile 2019)
 Periodo di riferimento per l’analisi: 20-27 maggio 2019

 

Per l’edizione 2019, a guidare la classifica c’è Frescobaldi. Segue al secondo posto, Mezzacorona. Conferma il suo terzo posto Masi Agricola e chiude in quarta posizione Villa Sandi

 

Metodologia

Omnicom PR Group Italia, società di consulenza strategica in comunicazione attiva con oltre 80 uffici in 30 Paesi, che ha analizzato la presenza e le attività online delle prime 25 aziende vinicole italiane per fatturato secondo l’indagine Mediobanca 2019, confrontando i risultati con i trend rilevati dal 2014.

 

Scaldasole lancia le specialità bio Frutta al Top

Scaldasole  presenta la linea di specialità bio Frutta al Top: yogurt bianco biologico impreziosita dalla frutta in pezzi.

Scaldasole accosta due ingredienti, frutta e yogurt, da sempre sinonimi di genuinità e benessere e lo fa con la sua maestria, il suo rigore e la sua scelta di essere biologico, da sempre.

Arriva, così, sugli scaffali del banco frigo, un prodotto semplice e autentico, che fa della sua nota sana ma golosa, il vero punto di forza.

Frutta al Top è un bistrato: sotto il bianco biologico, sopra tanti pezzi e purea di frutta biologici. Il suo alto contenuto di frutta (16-25%) lo rende, inoltre, ancora più ricco di sapore e perfetto per fare una pausa che ricarica di energia e buonumore.

Due le varianti di gusto:

Bianco biologico + fragola e lamponi biologici, dove la nota acida del lampone compensa la dolcezza della fragola in un equilibrio perfetto.

Bianco biologico + pesca e mango biologici, un’unione vellutata tra la pesca in pezzi e la purea di mango per chi ama un tocco di esotico.

 

 

 

 

 

La Cremeria, si arricchisce di nuove proposte “regionali” e senza lattosio

La gamma La Cremeria® amplia la sua offerta: accanto ai gusti più amati della tradizione italiana: Fiordilatte, Crema e Cioccolato, Stracciatella, Spagnola, si accompagnano infatti le nuove combinazioni Crema e Pistacchio, Cocco e Fondente, Fragola e Mascarpone ‐ e la linea “Le Regionali”, che riprende ricette della tradizione dolciaria italiana in un minitour di 4 tappe tra le eccellenze della penisola, tutte da gustare, rigorosamente in vaschetta!

Inoltre La Cremeria® allarga a tutti il piacere di un buon gelato grazie alla linea Senza Lattosio,  base di solo latte fresco italiano, che una volta delattosato, mantiene tutte le caratteristiche da sempre riconosciute ai gelati de La Cremeria®.

Due proposte gustose e di qualità per non rinunciare al gelato: “Nocciola del Piemonte IGP” e Panna fresca per La Cremeria® Vaschetta Fiordilatte e Nocciola Senza Lattosio, Cacao Arriba dell’Ecuador e Scaglie di cioccolato Belga per La Cremeria® Vaschetta Cioccolato e Stracciatella Senza Lattosio.

Per chi preferisce un cono da gustare nei caldi giorni estivi, La Cremeria® propone il Cono Fiordilatte Senza Lattosio e Senza Glutine, un gelato delattosato in cialda senza glutine, pensato appositamente per i celiaci, buono quanto quello tradizionale, ma anche adatto a chi cerca un prodotto goloso e facile da digerire.

Pam Panorama presenta il “Panettone estivo” Borsari

“Natale con i tuoi, panettone quando vuoi” questo il claim della campagna estiva di Pam Panorama per la promozione del Panettone Borsari all’ananas già disponibile nei Punti Vendita della storica insegna della grande distribuzione.

Il panettone, dolce tipico e tradizionale milanese solitamente preparato in occasione delle festività natalizie, da qualche anno a questa parte, sta diventando un must anche per l’estate con sempre più maestri pasticceri che hanno iniziato a studiare e preparare varianti più fresche ed estive del protagonista della tradizione dolciaria italiana.

Per questo Pam Panorama ha deciso di inserire nella propria offerta estiva il Panettone Borsari all’ananas da 1 kg che grazie alle 72 ore di lievitazione risulta ancora più soffice e leggero e che con l’aggiunta dell’ananas risulta essere più fresco ed adatto alla stagione estiva. Il prodotto sarà disponibile nei supermercati Pam (*), Panorama, Pam local e Pam city al costo di 6,90€.

Un prodotto di grande qualità preparato con ingredienti di prima scelta e tecniche di lavorazione che mixano tradizione ed innovazione frutto della cultura e tradizione dei maestri pasticceri Borsari.

Visto il grande successo degli scorsi anni abbiamo scelto di riproporre ai nostri clienti il panettone anche in estate.” – Commenta Luca Migliolaro Direttore Commerciale Supermercati Pam – “Un prodotto tradizionalmente invernale che quest’anno abbiamo deciso di inserire nella variante all’ananas, più leggera e fresca ed adatta alla stagione più calda.”

Le Starbucks Chilled Classics arrivano nel banco frigo dei supermercati

Eccole arrivate al banco frigo dei supermercati italiani: sono loro, le cup della linea Starbucks Chilled Classics nelle varietà Caffè Latte, Cappuccino e Caramel Macchiato. Distribuite in Italia da Eurofood spa, sono oggi presenti  in Esselunga, Coop Liguria, Famila, Grandi Magazzini Fioroni, Arca, F.lli Arena, Elite Supermercati e Chef Express.

Ispirate alle proposte più amate dai consumatori delle Starbucks Coffee House, le nuove cup fredde possono contare sugli anni di esperienza Starbucks nella produzione del caffè, presente nel prodotto con una percentuale del 20%. Sono, infatti, realizzate esclusivamente con ingredienti di alta qualità e con la stessa miscela utilizzata nelle caffetterie Starbucks. L’espresso forte e corposo proviene da caffè certificato 100% Arabica, coltivato ​​in condizioni eque e sostenibili, come certificato dal logo Fair Trade, mentre la cremosità del latte dona alle bevande un tocco delicato. Nel pratico bicchiere «to go», le nuove cup di Starbucks sono perfette per godersi un momento di freschezza in una meritata pausa senza pensieri dalla routine quotidiana.

Le tre varietà

CAFFÈ LATTE: Mix di STARBUCKS® Espresso e latte cremoso, per rendere il Caffè Latte tradizionale un delizioso piacere rinfrescante.

CARAMEL MACCHIATO: Caramel Macchiato è un goloso mix di espresso forte STARBUCKS® e latte cremoso, con un dolce gusto di caramello.

CAPPUCCINO: Un mix goloso di STARBUCKS® Espresso e latte cremoso, leggermente dolce con una spolverata di cacao.

Tonno in scatola: ottime performance per il prodotto ittico più diffuso

Tonno in scatola mattatore delle tavole estive. Ancora una volta. Non per nulla è il prodotto ittico conservato più diffuso (89%) in maniera trasversale tra le diverse fasce d’età. Questi dati trovano conferma nell’indagine sui consumi degli Italiani condotta dall’Istituto Ixè per l’Osservatorio Nutrizione e Benessere promosso da Nostromo, in collaborazione con ANDID, Associazione Nazionale Dietisti. Dallo studio emerge infatti che il consumo di tonno conservato si mantiene costante per una larga parte di italiani (75%) mentre la quota di consumatori che ne dichiara un aumento (14%) supera quella che ne ha ridotto il consumo (10%).

Il 55% di chi consuma tonno in scatola lo fa almeno una volta a settimana, nel 19% dei casi addirittura più volte nell’arco della settimana. La frequenza media di consumo è di 1,1 occasioni settimanali, con valori più elevati tra gli under 55 (tra i 35-44enni si raggiunge il picco di 1,35 volte a settimana). La tipologia di tonno in scatola maggiormente consumato è quello in olio d’oliva (63%). Quattro consumatori di tonno su dieci preferiscono quello in olio EVO, mentre uno su tre sceglie la variante al naturale, più apprezzata tra gli under34 e gli sportivi (33%). Il tonno si conferma dunque protagonista dei consumi alimentari, in particolare nella stagione estiva, scelto per preparazioni leggere e fresche come insalate (71%), come ingrediente per sughi con cui condire la pasta (61%) o da solo (39%).

Le ragioni di scelta

La facilità di consumo (64%) è l’elemento maggiormente citato dai giovani; seguono poi sapore/gusto (51%), versatilità (32%), buon rapporto qualità-prezzo (25%)  aspetti nutritivi (20%) e salubrità (17%). Nell’acquisto del tonno in scatola, il marchio svolge un ruolo determinante (47%) in particolare per i consumatori più assidui, gli under24 e gli individui con una capacità di spesa maggiore. Il 90% dei consumatori acquista prodotti ittici conservati nella grande distribuzione (supermercati e ipermercati) e il 15% anche nei discount. Solo uno su dieci, si rifornisce negli alimentari di quartiere.

Le tipologie

Dall’indagine svolta si rileva che la tipologia più consumata è il tonno all’olio d’oliva, ma scegliendo quello in olio extravergine di oliva è possibile aggiungere le caratteristiche salutari degli acidi grassi monoinsaturi (oleico), polifenoli e vitamina E. Inoltre l’olio EVO, essendo un olio di ottima qualità, può essere utilizzato come condimento della pietanza stessa evitando così un inutile spreco di prodotto (maggiore sostenibilità) e contenendo il valore energetico del pasto. Si potrà, inoltre, optare per un tonnobasso in sale” con un contenuto di sale pari al 20% del sale contenuto nel comune tonno in scatola.

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