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Tag: riaperture

Esselunga, riapre la profumeria eb a Varese dopo i lavori di ristrutturazione

Dopo i lavori di ristrutturazione durati tre mesi, ha riaperto la profumeria eb a Castellanza (Varese). Il negozio si estende su una superficie di vendita di 160 metri quadri e presenta il nuovo layout con vetrine digitali esterne e interne, ai lati delle casse. Uno spazio di oltre 75 metri quadri è dedicato ai servizi di estetica e parrucchiere: al centro del negozio si trova un beauty hub per i servizi di manicure e brow bar, vi sono poi tre ampie cabine insonorizzate riservate ai trattamenti viso, corpo ed epilazione ed è presente un salone di parrucchiere di circa 30 metri quadri.

L’assortimento della profumeria è stato arricchito con nuovi brand e, in vista del Natale, vi saranno anche nuove idee regalo. Fino a sabato sarà presente una consulente di Chanel, brand partner dell’inaugurazione. La profumeria eb di Castellanza fa parte della rete di 48 beauty store del Gruppo Esselunga che da oltre di vent’anni offrono ai clienti prodotti e servizi di qualità all’interno o in prossimità dei negozi Esselunga in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. Un luogo dove servizi di make-up, skincare e haircare, grazie alla presenza di personale esperto, completano una vasta proposta di assortimenti caratterizzata da brand esclusivi, novità di tendenza, oltre ai grandi classici del make-up.

Grazie al sito ebprofumerie.it è possibile prenotare servizi ed effettuare acquisti in tutta Italia, anche nei territori dove eb non è presente con i propri negozi.

Coprifuoco alle 23, riaprono al 100% i centri commerciali

La cabina di regia ha deciso. Tra le novità: coprifuoco alle 23, centri commerciali aperti nel weekend, caffè al banco al chiuso dal 1° giugno.

Era nell’aria, ma si pensava al 24 maggio. E invece già dal 19 (cioè dal giorno dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale) il coprifuoco slitterà di un’ora: dalle 22 alle 23. Per poi probabilmente passare alle 24, dal 7 giugno, fino alla completa soppressione – contagi permettendo – dal 21 giugno.

E non basta: dal 22 maggio via libera anche alle aperture di centri commerciali, mercati, gallerie e parchi commerciali nei festivi e prefestivi. E sempre nella stessa data potranno rimettersi in moto gli impianti di risalita.

In anticipo rispetto al precedente decreto anche le riaperture delle palestre: non più il 1° giugno, ma il 24 maggio.

Per bar e ristoranti al chiuso, invece, è il 1° giugno la pietra miliare: potranno infatti restare aperti sia a pranzo che a cena e – of course – il caffè al banco sarà concesso. Un passo avanti rispetto al precedente decreto che prevedeva solo il consumo al tavolo e fino alle 18.

E sempre dal primo giugno si potrà assistere alle competizioni sportive all’aperto (capienza al 25% e comunque non più di 1000 persone).

Conferma per il wedding, al nastro di partenza il 15 giugno, ma i partecipanti dovranno esibire il green pass (ovvero un certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti).

Sempre il 15 giugno, in anticipo di 15 giorni, riprendono fiere e parchi tematici.

Ed eccoci al 1° luglio quando avranno il via libera anche piscine al chiuso e centri benessere.

Nessuna apertura prevista ancora, invece, per le discoteche.

Riaprire il 3 maggio: la proposta di Rapaioli (Fiepet)

In vista della Conferenza Stato Regioni, prevista per domani, 15 aprile, a livello locale cominciano a configurarsi varie proposte per riaprire. Come apprendiamo da “Luccaindiretta”, una voce è quella di Adriano Rapaioli, responsabile Fiepet,  che a nome di ristoratori e baristi di Confesercenti Toscana nord  lancia fa una proposta a Governo e Regione chiedendo di “superare i parametri di riferimento che hanno caratterizzato ad oggi le restrizioni per bar e ristoranti”. La sua richiesta è quella di “semplificare e al contempo determinare nuove modalità di riapertura nette e non interpretabili”.

Secondo Rapaioli, infatti, uno dei problemi principali è costituito dalle varie interpretazioni delle regole. Protocolli rigidi sì, dunque, ma semplici.

Il responsabile toscano – leggiamo su “Luccaindiretta”- suggerisce  allora di tenere ancora conto dei posti in base al distanziamento, con una riduzione nella prima fase di un ulteriore 50 per cento. Va quindi mantenuto il limite di 4 persone al tavolo senza però più le distinzioni tra convivente e non conviventi. “Visto che i tempi di permanenza media e quindi i possibili rischi di contagio aumentano nelle fasce serali dalle 17, va permesso solo il servizio al tavolo e l’accesso al locale esclusivamente dopo misurazione della temperatura”.

Quanto agli orari Rapaioli suggerisce: “per i bar dalle 5 alle 20, mentre per i ristoranti fino alle 22. Lo scontrino fiscale rilasciato un’ora prima dell’inizio del coprifuoco permetterà un bonus di rientro di 30 minuti”.

In linea con l’auspicio di una riapertura a maggio, Rapaioli indica il 3: “una data che permetterebbe agli operatori di riorganizzare i locali e di poter attuare le modifiche alle regolamentazioni”.

Giorgetti a Fipe: presumibilmente si riaprirà a maggio

Due le questioni principali sul tavolo: riaperture e sostegni, questi i temi caldi del confronto avvenuto ieri (13 aprile) tra il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e la Fipe.

Una data certa per riaprire le attività non è ancora possibile darla, tuttavia afferma il ministro “presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture” coerentemente con il segnale del governo che ha già scelto “di riaprire le scuole”.

Ma quando si saprà qualcosa? 

“La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri” – rassicura Giorgetti – “sebbene ci aspettassimo di più sul fronte del vaccini, il piano va avanti”.

Propositive le posizioni anche sul tema sostegni.

Il ministro ha indicato due strade: gli indennizzi basati sul fatturato, com’è accaduto per l’ultimo decreto, oppure prendere in considerazione il bilancio che “senz’altro fornisce indicazioni più precise sulle perdite reali subite” ma che prevede tempi più lunghi. Il punto di mediazione potrebbe essere, su questo la Fipe si è impegnata a presentare una proposta articolata in tempi brevi, un sistema di due acconti e di un saldo finale che terrebbe conto degli indicatori contenuti nel bilancio evitando sperequazioni tra le diverse attività.

Giorgetti ha infine accolto anche il suggerimento affinché un rappresentante della categoria possa partecipare alle riunioni del CTS.

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